2. Lo SCOPO è CONVINCERE il destinatario della
validità della propria tesi, per cui bisogna aver
chiari i seguenti aspetti:
la
finalità (convincere, difendere, approvare,
criticare, ecc.);
il destinatario (persone competenti e informate
sui fatti, persone che non sanno nulla
dell'argomento,
persone
potenzialmente
contrarie, ecc.).
3.
4. È il tuo argomento, chiarisci bene quello
di cui vuoi parlare o scrivere, esponilo
con chiarezza, altrimenti nessuno ti
prenderà in considerazione.
5. Esprimi il tuo punto di vista, l’idea che
vuoi trasmettere, la tua tesi.
6. Sostieni la tua tesi mettendone in
evidenza tutti i lati positivi, offrendo
molti argomenti a suo favore ed
arricchendoli con dati ed esempi
concreti.
Offri anche opinioni di persone
autorevoli (ricorda, però, che i fatti sono
ritenuti validi da tutti, le opinioni solo da
alcuni).
7. Esponi gli argomenti contrari per
prevenire le possibili obiezioni.
8. Elenca gli argomenti o prove che
sostengono chi la pensa diversamente da
te.
9. Prova a convincere chi ti dà contro con
gli esempi giusti, dimostrando
l’infondatezza dell’antitesi e quindi
confutandola.
10. Conferma la tua tesi iniziale con una
affermazione finale e incisiva.
11. Il testo argomentativo ha un itinerario
circolare, ma la sua struttura non è rigida
e immutabile (può presentare solo alcuni
degli elementi che la compongono, e questi
possono essere spostati).
L’elemento
l’argomento.
La
di
maggior
posizione migliore
all’estremo, ma tiene
dell’antitesi.
importanza
è
non è mai
conto anche
14. Connettivi temporali : indicano ordine cronologico,
anteriorità: prima, in precedenza, qualche giorno fa,
allora, anticamente, una volta, a quei tempi, proprio
allora;
contemporaneità: ora, adesso, mentre, nel frattempo,
intanto che, a questo punto, in questo momento, in questo
istante;
posteriorità: alla fine, successivamente, dopo molto
tempo, dopo vari anni, poi, in seguito, quindi.
Connettivi spaziali: indicano i rapporti spaziali secondo
cui sono costruite le descrizioni o si sviluppano le azioni,
dove, lì, là, sopra, sotto, verso, in direzione di , a destra,
a sinistra, fino a, all’interno, all’esterno.
15. Connettivi logico-causali : indicano una successione,
in cui la causa precede l’effetto: ne deriva che, di
conseguenza, quindi, dunque, pertanto, perciò, da ciò si
deduce che, così che;
o l’effetto precede la causa: dato che, siccome, poiché,
perché, dal momento che.
Connettivi
d’importanza: indicano l’importanza delle
varie informazioni e stabiliscono tra esse una gerarchia,
In primo luogo, anzitutto, prima di tutto, a questo punto,
inoltre, si aggiunga il fatto che, oltre a questo, oltre a
quanto è stato detto, in secondo luogo, in terzo luogo,
poi, infine, non ci resta che, e, anche, pure, nello stesso
modo, in sintesi, in conclusione, insomma.
16. Connettivi di spiegazione: introducono una spiegazione
o un’esemplificazione,
cioè, infatti, ad esempio, in altre parole, per quanto
riguarda, tra l’altro, in sintesi;
(nella punteggiatura abbiamo anche i due punti).
Connettivi di opposizione: introducono un’opposizione
a quanto si è detto prima,
ma, invece, malgrado ciò, tuttavia, pure, nondimeno,
eppure, mentre, al contrario.
Connettivi di ipotesi: introducono una supposizione,
se è vero che, ammettendo che, nel caso in cui,
partendo dal presupposto che, ipoteticamente,
poniamo il caso che.
17. Elementi strutturali
Testo
Problema : alla base di ogni
testo argomentativo c’è un
problema, cioè qualcosa su
cui prendere una decisione.
A questo punto mi sembra che non sia
più il caso di discutere: dobbiamo
prenotare l’albergo e quindi bisogna
decidere se andare al mare o in
montagna.
Tesi : l’autore del testo
esprime sul problema in
questione la propria tesi,
cioè la propria opinione.
In proposito, io, come sapete,
quest’anno non ho alcun dubbio : io
andrei senz’altro al mare.
18. Argomento in favore della tesi:
l’autore del testo, allo scopo di
convincere i suoi interlocutori a
condividere la sua tesi, porta
delle prove, ovvero degli
argomenti, a favore di essa.
Al mare è più facile trovare bel
tempo, ci si può divertire in mille
modi e poi tutto costa meno che in
montagna. Senza dire che ormai
sono cinque anni che non
facciamo una vacanza al mare:
oltre che avere voglia di tornarci,
sono anche convinto che un po’ di
vita di spiaggia ci farà bene alla
salute.
Antitesi: per prevenire le
possibili obiezioni dei suoi
interlocutori, l’autore espone lui
stesso la tesi da essi sostenuta e
contraria alla sua, cioè l’antitesi.
Certo voi avete i vostri buoni
motivi per preferire la montagna
ed entro certi limiti li capisco:
19. Argomenti a favore
dell’antitesi: l’autore del testo
riporta gli argomenti che i
suoi interlocutori potrebbero
impiegare per sostenere
l'antitesi.
in montagna potremmo riposarci molto
più che al mare e potremmo anche
trascorrere un po’ di tempo coi nostri
amici di Roma, che non vediamo
dall’anno scorso.
Confutazione degli
argomenti a favore
dell’antitesi: l’autore confuta
gli argomenti a favore
dell’antitesi, dimostrando
come e perché non sono
validi.
Ma secondo me non è vero che in
montagna ci si riposa davvero. Ricordo
che certi giorni, dopo le escursioni e le
passeggiate che bisogna pur fare se non
si vuole stare tutto il giorno in albergo a
leggere e a chiacchierare, ero così stanco
che non riuscivo ed alzarmi dal letto. E
quanto agli amici di Roma vi assicuro
che se non li vedremo per un’estate, non
casca il mondo: anzi, sarà piacevole
rivederli in città, per le vacanze di
Natale.
20. Conclusione : l’autore tira le
somme della sua
argomentazione in una
conclusione in cui ribadisce la
sua tesi riguardo al problema.
Insomma, sono sempre più convinto
che per noi quest’anno la cosa
migliore sia andare a Rimini o a
Riccione.