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Prof. Giovanni Alei
“Diagnostica strumentale
della DE e terapia medica
ANATOMIA DEL PENE
Sezione frontale del pene: preparato istologico
ANATOMIA DEL PENE
Power Doppler: arteria cavernosa ed
arteriole elicine
Detumescenza Erezione
• Sistema ortosimpatico
• Sistema parasimpatico
• Sistema somatico
INNERVAZIONE DEL
PENE
(da: Carson et al., 1999)
FASI DELL’EREZIONE (Lue, 1983)
(da: Eardley, 1998)
DISFUNZIONE ERETTILE (DE) :
definizione
DSM-IV: “persistente o ricorrente incapacità
di ottenere o mantenere una erezione peniena
adeguata per il completamento della attività
sessuale”
DSM-IV, American Psychiatric Association, 1994
 NIH Consensus Development Panel on
Impotence: “inabilità ad ottenere o mantenere
una erezione adeguata per una soddisfacente
attività sessuale”
NIH Consensus Developmente Panel on Impotence, JAMA 1993, 270:83
Disfunzione Erettile (MMAS)
Diffusione & Gravità
Assenza di
disfunzione erettile
(48%)
Disfunzione erettile
(52%)
Completa
(10%)
Moderata
(25%)
Lieve
(17%)
Uomini tra i 40 ed i 70
anni
1. Feldman HA, et al. J Urol. 1994;151:54-61.
0
20
40
60
80
40 50 60 70
Età (anni)
39%
48%
57%
67%
Diffusione(%)
DE Completa
DE Moderata
DE Lieve
1. Feldman HA, et al. J Urol. 1994;151:54-61.
Prevalenza di DE in base all’età
(N=1209)
D-5
Projected incidence of ED
1995-2025
Aytac IA, et al. BJU Int 1999; 84: 50-56.
Age-adjusted increase in incidence between 1995 and 2025:
World total increase is 170 million (from 152 million to 322 million)
North America
South & Central
America and the
Caribbean
Africa
Europe Asia
Oceania
1995 2025
1.0
1.9
1995 2025
11.5
30.8
1995 2025
11.9
21.1
1995 2025
10.5
26.1
1995 2025
86.9
199.9
1995 2025
30.1
42.8
Dagli studi epidemiologici emerge che
la disfunzione erettile:
 Ha una prevalenza estremamente elevata (35-65%
degli adulti > 50 anni)
 L’incidenza aumenta con l’età
 E’ una condizione ingravescente
 E’ una condizione largamente non diagnosticata e
non trattata
 Incide pesantemente sulla qualità della vita
 Può essere la prima presentazione di malattie quali
il diabete mellito, la patologia aterosclerotica e la
depressione
NON ORGANICHE
20-40%
ORGANICHE
Vascolari 30-40%
Neurogena 3-10%
Endocrina
TE 7-10%
PRL 2-3%
Iatrogena 15-20%
60-80%
DISFUNZIONE ERETTILE - CAUSE
Generalizzata 15-25%
Situazionale 5-15%
Fattori di Rischio della DE
• Malattie
–Cardiache – Vascolari - Neurologiche
–Ipertensione
–Diabete
• Interventi Chirurgici & Traumi
• Farmacoterapia e radioterapie
• Fattori legati allo stile di vita
MMAS: Incidence of ED
new cases/year/1000 men
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
overall hypertensives diabetics heart disease
26
42.5
50.7
58.3
Derby CA, et al:Urology, 56:302, 2000
ASSOCIAZIONE DI PIU’ FATTORI
RISCHIO PER D.E.
RISCHIO DE
(OR)
Fumatore 2.0
Fumatore Diabetico 5.1
Fumatore Cardiopatico 8.4
Fum./Cardiop./Diabetico 11.9 !!!
Fattore di Rischio
Interventi Chirurgici
• Procedure chirurgiche
– lesioni di nervi
– vasi sanguigni
• Incisione transuretrale della prostata (TUIP)
• Resezione transuretrale della prostata (TURP)
• Basso addome
– ileostomia
– colostomia
• Radioterapia (circa 70% )
Antihypertensive agents and ED
Diuretics
• Chlorthalidone
• HCTZ
• Spironolactone
-Blockers
• Tamsulosin
• Terazosin
-Blockers
• Propranolol
• Atenolol
• Labetalol
Central -agonists
• Guanabenz
• Guanadrel
• Guanethidine
Sympatholytics
• Methyldopa
• Clonidine
• Reserpine
Vasodilators
• Hydralazine
Adapted from Finger WW et al. J Fam Pract 1997;44:33-43.
ANAMNESI
Sessuale
• Natura del problema
• Modalità d’esordio
• Grado di disabilità
• Fattori precipitanti
• Traumi sessuali
• Conformaz. genitali
Generale
• Anamnesi medica
• Anamnesi psichiatrica
• Interventi chirurgici
• Traumi pelvici
• Farmaci
• Alcool
• Fumo
Lue TF. N Engl J Med. 2000;342:1802-1813.
Miller TA. Am Fam Phys. 2001;61:95-104.
NIH Consensus Development Panel on Impotence. JAMA. 1993;270:83-90.
Cause
organiche
Vascolari
Neurologiche
Ormonali
Patologie peniene
intrinseche
Iatrogene mediche
Iatrogene chirurgiche
Disfunzione Erettile: patogenesi
organica o funzionale ?
Aizenberg D et al. J Clin Psych. 1995;56:137-141.
Araujo AB et al. Am J Epidemiol. 2000;152:533-541.
Lue TF. N Engl J Med. 2000;342:1802-1813.
Shabsigh R et al. Urology. 1998;52:848-852.
Tiefer L, Schuetz-Mueller D. Urol Clin North Am. 1995;22:767-773.
Usta MF et al. Urology. 2001;57:758-762.
Cause
psicogene
Depressione
Ansia da prestazione
Relazionali
Disfunzione Erettile: patogenesi
organica o funzionale ?
PSICOGENAORGANICA MISTA
Tiefer L, Schuetz-Mueller D. Urol Clin North Am. 1995;22:767-773.
Disfunzione Erettile: patogenesi
organica o funzionale ?
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
QUESTIONARI
SULL’ATTIVITA’ SESSUALE
• IIEF 15
• IIEF 5
• questionario partner
International Index of Erectile
Function (IIEF)
Approccio diagnostico essenziale al paziente
con Disfunzione Erettile
Tests di laboratorio indispensabili
• Prolattina e testosterone plasmatico
1st International Consultation on Erectile Dysfunction, Parigi, Luglio 1999
Tests di laboratorio facoltativi
• Glicemia
• Ormoni tiroidei
• Profilo lipidico
• PSA
Diagnostica strumentale della
Disfunzione Erettile
• BIOTESIOMETRIA
• GSA (genito Sensory Analayzer)
• RIGISCAN NOTTURNO
• FIC TEST (AVSS)
• ECOCOLOR DOPPLER PENIENO DIN.
• CAVERNOSOMETRIA
BIOTESIOMETRIA PENIENA:
Definizione
Determinazione della sensibilità
pallestesica (vibratoria)
elicitata da una vibrazione indotta.
“La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
BIOTESIOMETRIA PENIENA:
Razionale Diagnostico
Considerata come prima indagine
neurologica nella valutazione della integrità
della via nervosa periferica andando ad
indagare il livello soglia dei recettori
periferici
( Corpuscoli del Pacini )
“La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
BIOTESIOMETRIA PENIENA:
“La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
BIOTESIOMETRIA PENIENA:
Tecnica d’esame
• L’Esaminatore pone la punta del vibratore
a contatto con alcune superfici cutanee
peniene e di riferimento,
indi procede ad aumentare progressivamente
l’ampiezza dello stimolo fino alla percezione
del paziente ( livello soglia ).
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
BIOTESIOMETRIA PENIENA:
Valutazione dei risultati
INDICE DESTRO
INDICE SINISTRO
CORPO CAVERNOSO DESTRO
CORPO CAVERNOSO SINISTRO
GLANDE
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
BIOTESIOMETRIA PENIENA:
The GSA:
Genito Sensory
Analayzer
For
Quantitative
Sensory Nerve
Evaluation
GSA Thermal Probe
GSA thermal probe
– close up
GSA thermal probe
GSA Vibratory probe
GSA Vibratory Probe
GSA Male Accessory -
Thermal
GSA Male Accessory
- Vibratory
GSA Male Accessories
RIGIDOMETRIA NOTTURNA
COMPUTERIZZATA
DEFINIZIONE
E’ la monitorizzazione mediante sistema
Rigiscan dell’attività erettile notturna
fisiologicamente presente
“La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
“Il pene non obbedisce all'ordine del suo
padrone, che tenta di farlo erigere o
ridurre a piacimento.
Invece il pene si erige liberamente
mentre il suo padrone è addormentato.
Bisogna dire che il pene ha una sua
mente, con uno sforzo di
immaginazione.”
Leonardo Da Vinci
RAZIONALE TEORICO
Durante le fasi REM del sonno fisiologico
di un adulto si registrano dai 3 ai 5 episodi
erettili, che monitorizzati adeguatamente,
possono fornire precisi ragguagli
sull'eziopatogenesi di un deficit erettivo
RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA
RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
RIGIDOMETRIA NOTTURNA
COMPUTERIZZATA
TECNICA D’ESAME
Utilizzando l’apposita fascia contenitiva,
il paziente colloca il computer ad una
coscia e posiziona i due anelli ponendoli
rispettivamente alla base ed alla punta
(prossimalmente al solco coronale) del
pene, indi accende il computer……..
RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
RIGIDOMETRIA NOTTURNA
COMPUTERIZZATA
TECNICA D’ESAME
Il sistema Rigiscan Plus è in grado di
immagazzinare dati relativi fino a 10
ore di monitorizzazione nelle quali la
tumescenza, la rigidità e le
caratteristiche di ogni singolo evento
erettile vengono registrati ed
immagazzinati………
RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA
LIMITI: FALSI POSITIVI DA:
*Disturbo del sonno da ingombro dell’apparecchio: “effetto prima
notte” (necessità di almeno 2-3 notti di monitorizzazioni
domiciliari, impiego di ipnoinducenti a basse dosi)
*Disturbo del sonno “maggiore” (necessità di laboratorio del
sonno con contemporanee registrazioni EEG)
*Scarsa destrezza manuale del paziente nell’uso dell’apparecchio
N.B. E’ importante che il medico abbia informazione sulla qualità
del sonno .Miniquestionario da consegnare con l’apparecchio.
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA
VANTAGGI
* Fondamentale nella diagnosi differenziale tra deficit
erettili organici e psicogeni (mai falsi negativi)
*Fornisce una valutazione e documentazione grafica
dell’attività erettile peniena
* Non invasivo
* Ripetibile
A.V.S.S.
(Audio Visual Sexual Stimulation)
DEFINIZIONE:
E’ la monitorizzazione in tempo reale (Real
Time), mediante apparecchio Rigiscan Plus,
di un evento erettile farmacologicamente
indotto, in corso di videostimolazione.
“A.V.S.S. (Audio Visual Sexual
Stimulation)”
MATERIALI:
L’opportuna esecuzione dell’esame si avvale di :
A) Ambiente “ideale” Comfort,
isolamento acustico.
B) Impianto video con “lettore” e trasmissione
audio a distanza.
C) Sistema Rigiscan Plus
D) Hardware e Software dedicati per l’analisi e
l’interpretazione dei dati.
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
“A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)”
MATERIALI:
L’opportuna esecuzione dell’esame si avvale di :
A) Ambiente “ideale” Comfort, isolamento
acustico.
B) Impianto video con “lettore” e trasmissione audio a
distanza.
C) Sistema Rigiscan Plus
D) Hardware e Software dedicati per l’analisi e
l’interpretazione dei dati.
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
”A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)”
TECNICA D’ESAME
*…. Se l’erezione non avrà raggiunto una
rigidità maggiore del 70%
- Ulteriori ICI con incremento dosaggio PGE1
-Eventuali cocktails (fentolamina, papaverina
et).
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
“A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)”
Relazione Risposta/ Indirizzo Eziopatogenetico:
*Ottima dopo sola videostimolazione:
PSICOGENO
*Assente con entrambi gli stimoli :
-Incompleto blocco venoso
-Arteriogenico
Integrazione diagnostica con Ecocolordoppler
penieno dinamico eo Cavernosometra
VASCOLAR
E
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
“A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)”
DEFICIT ARTERIOGENICO
TRACCIATI CON EPISODI ERETTILI
NON VALIDI
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
“A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)”
DEFICIT VENOGENICO
TRACCIATI DA INCOMPLETO BLOCCO AL
DEFLUSSO VENOSO (FUGA)
1) Con eventuale dissociazione base-punta.
2) Tendenti ad un rapido e progressivo decremento
della rigidità.
3) A “pettine” (rigidità fugace).
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
“A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)”
VANTAGGI
* Indispensabile per l’ottimizzazione e la
personalizzazione della posologia dei farmaci
vasoattivi.
* Concorre in minima parte alla diagnosi
differenziale in molti deficit erettili.
* E’ facilmente ripetibile.
“La diagnostica strumentale dei deficit erettili”
“A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)”
LIMITI
* Soggettività della risposta a stimolo erotico visivo
(soprattutto senza PGE1; indaginosa ed inattendibile la
personalizzazione dello stimolo)
* Disturbo da inibizione psicologica (importanza
dell’isolamento acustico e del rapporto personale con il
medico)
*Tracciati patologici , necessitano di integrazione con
Ecocolor doppler eo power doppler eo
cavernosometria.
ECOCOLOR DOPPLER
PENIENO DINAMICO
• valuta deficit arteriosi o veno-
occlusivi
“Ecocolor doppler penieno dinamico”
“Ecocolor doppler penieno dinamico”
Arteria cavernosa
Dopo l’individuazione
delle arterie cavernose
si esegue
Farmacoinfusione con
PGE1.
“La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
“Ecocolor doppler penieno dinamico”
IMPOTENZA SU BASE VASCOLARE
a) Ridotto flusso arterioso
b) Insufficienza dei meccanismi veno-
occlusivi
c) Entrambe le cause combinate
“La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
CAVERNOSOMETRIA
DINAMICA
Determina l’entità di una disfunzione
venocclusiva (DVO) cavernosa o
“FUGA VENOSA” nei pazienti in cui
l’anamnesi, il Rigiscan notturno e
l’ecocolordoppler siano suggestivi per
DVO
“Cavernosometria Dinamica”
“Cavernosometria Dinamica”
ATTUALI ORIENTAMENTI TERAPEUTICI
• Terapia psico-sessuologica
• Terapia medica
* ormoni (testosterone)
* Inibitori fosfodiesterasi
• Farmacoterapia intracavernosa
•TERAPIA CHIRURGICA
Farmaci orali
“Terapia della disfunzione erettile”
Farmaci orali
levitra
“Terapia della disfunzione erettile”
cialis
Farmaci orali
“Terapia della disfunzione erettile”
Il gioco inizia
quando agisce
la pillola
“Terapia della disfunzione erettile”
Mio marito ha preso una compressa
di viagra ..ma
si è bloccata in gola!!
“Terapia della disfunzione erettile”
La Farmacoterapia Intracavernosa si
basa sull'iniezione di farmaci vasoattivi
all’interno dei corpi cavernosi allo scopo
di produrre un’erezione valida e
duratura tale da consentire un
soddisfacente rapporto sessuale
“Terapia della disfunzione erettile”
“Farmacoprotesi”
CENNI STORICI
• 1980 Virag: Papaverina endovenosa
• 1983 Brindley: Autoiniezione di fentolamina durante
meeting American Urological Association
• 1985 Hedlung H.: Primo studio sulle PGE1 e rilassamento
del muscolo liscio del corpo cavernoso
• 1985 Zorgnotti e Le Fleur: Associazione di papaverina e
fentolamina nella terapia dei deficit erettili
• 1986 Ishii: Second Meeting of Impotence: Primo rapporto
sulla PGE1
• 1994: Oltre ottanta studi clinici pubblicati nella diagnosi e
nel trattamento del deficit erettile
Farmacoterapia Intracavernosa
Self Intra Cavernous Injection
(SICI )
• Autoinfusione
• Terapia riabilitativa
• PROSTAGLANDINA E1 (Alprostadil)
• FENTOLAMINA
• PAPAVERINA
• COCKTAIL
“Terapia della disfunzione erettile”
• Pazienti con disfunzione erettile
psicogena
• Pazienti arteriogenici lievi e moderati
(diabetici)
• Pazienti venogenici lievi e moderati
• Pazienti neurogenici
• Riabilitazione
INIEZIONI INTRACAVERNOSE
indicazioni
“Farmacoprotesi”
PAPAVERINA CARATTERISTICHE
CHIMICHE:
• Alcaloide dell’oppio
• Favorisce il rilasciamento della muscolatura
liscia particolarmente quella vascolare
• Emivita 1-2 ore
• Metabolismo epatico (Ph 2,8-3,8)
“Farmacoprotesi”
PAPAVERINA
• Usata nella diagnostica e in associazione
con PGE1 e fentolamina
Priapismo 11%
Fibrosi 20%
Imprevedibilità della risposta
Ipotensione
“Farmacoprotesi”
FENTOLAMINA
Caratteristiche Chimiche
Alfa-bloccante (inibisce i recettori alfa 1 e 2
adrenergici endoteliali e della muscolatura
liscia vascolare)
• Emivita di 30 minuti
• Metabolismo epatico
“Farmacoprotesi”
FENTOLAMINA
• Poco usata singolarmente; si associa alle
PGE1 nei pazienti che presentano alti livelli di
ansia o di stress
• Rischi Priapismo - Ipotensione
“Farmacoprotesi”
PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
• Metabolismo a livello polmonare
(70-90% in passaggio singolo polmonare)
• Emivita metabolica < 1 min.
• Elevate concentrazioni nei corpi cavernosi ,
dopo somministrazione intracavernosa.
• Irrilevanti livelli periferici di PGE1 e del suo
metabolita (15 oxi-13,14 diidro PGE1)
• Ph 5
“Farmacoprotesi”
PROSTAGLANDINE (PGE1)
Meccanismo d’azione
• Rilasciamento della muscolatura liscia del
corpo cavernoso e delle arterie cavernose
• Rilassamento arteriole e sfinteri pre-
capillari; diminuzione delle resistenze
vascolari periferiche
“Farmacoprotesi”
DOSAGGI
• 1,25 - 2,5 dosaggio iniziale
• Risposta media ottimale: 10 mcg
• Limite massimo: 40 mcg
“Farmacoprotesi”
OTTIMIZZAZIONE DEL DOSAGGIO
• A.V.S.S. ( Audio Visual Sex Stimulation
)
“Farmacoprotesi”
PROSTAGLANDINE (PGE1)
Meccanismo d’azione
• Costrizione pareti vascolari venose
diminuzione del deflusso venoso
• Inibizione attività alfa 1 adrenergica dei
tessuti
“Farmacoprotesi”
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
• Deficit erettile vasculogenico (arteriogenico eo
venogenico)
•Impotenza psicogena (eventuale associazione
con fentolamina)
• Chirurgia pelvica radicale
• Deficit erettile neurogeno (diabete - traumi
spinali - alcolismo)
• Traumi pelvici
FARMACOINFUSIONE
INTRACAVERNOSA DI PGE1 (FIC)
(da: Eardley, 1998)
LATENZA DELLA RISPOSTA E DURATA
DELL’EREZIONE CON PGE1
• Tempo di latenza medio di 5-15 minuti
• Durata dell’erezione: dai 30 ai 120 minuti (con
dosaggi medi di 5-15 mcg)
• La quantità di farmaco non influenza il tempo
di latenza, ma influisce sulla rigidità
e sulla durata dell’erezione
“Farmacoprotesi”
AVVIAMENTO ALL’AUTOINFUSIONE
• Sessione di insegnamento
• Uso degli iniettori automatici
• Zone d’iniezione
• Effetti collaterali
“Farmacoprotesi”
LATENZA DELLA RISPOSTA E DURATA
DELL’EREZIONE CON PGE1
• Tempo di latenza medio di 5-15 minuti
• Durata dell’erezione: dai 30 ai 120 minuti
(con dosaggi medi di 5-15 mcg)
• La quantità di farmaco non influenza il
tempo di latenza, ma influisce sulla rigidità e
sulla durata dell’erezione
“Farmacoprotesi”
EFFETTI INDESIDERATI
• Dolore dopo l’infusione
• Ecchimosi sul punto d’iniezione
• Priapismo (1%)
• Fibrosi dei corpi cavernosi (2%)
• Ipotensione posturale (0,02%)
“Farmacoprotesi”
SCOPI DELLA FAI
• Permette la ripresa di una buona attività
sessuale (deficit organici e psicogeni)
• Migliora comunque le erezioni spontanee
(“ginnastica vascolare”)
• Terapia dell’eiaculazione precoce
“Farmacoprotesi”
DURATA DELLA FAI
Non è definibile esattamente
“Farmacoprotesi”
POSSIBILI SVANTAGGI DELLA FAI
• Perdita di spontaneità del rapporto sessuale
• “Macchinosità” nella preparazione e
somministrazione del farmaco
• Non accettazione da parte della partner
Vacuum device

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Diagnosi e terapia medica della de e terapia medica

  • 1. Prof. Giovanni Alei “Diagnostica strumentale della DE e terapia medica
  • 3. Sezione frontale del pene: preparato istologico
  • 5. Power Doppler: arteria cavernosa ed arteriole elicine
  • 7.
  • 8.
  • 9. • Sistema ortosimpatico • Sistema parasimpatico • Sistema somatico INNERVAZIONE DEL PENE
  • 10. (da: Carson et al., 1999)
  • 11. FASI DELL’EREZIONE (Lue, 1983) (da: Eardley, 1998)
  • 12. DISFUNZIONE ERETTILE (DE) : definizione DSM-IV: “persistente o ricorrente incapacità di ottenere o mantenere una erezione peniena adeguata per il completamento della attività sessuale” DSM-IV, American Psychiatric Association, 1994  NIH Consensus Development Panel on Impotence: “inabilità ad ottenere o mantenere una erezione adeguata per una soddisfacente attività sessuale” NIH Consensus Developmente Panel on Impotence, JAMA 1993, 270:83
  • 13. Disfunzione Erettile (MMAS) Diffusione & Gravità Assenza di disfunzione erettile (48%) Disfunzione erettile (52%) Completa (10%) Moderata (25%) Lieve (17%) Uomini tra i 40 ed i 70 anni 1. Feldman HA, et al. J Urol. 1994;151:54-61.
  • 14. 0 20 40 60 80 40 50 60 70 Età (anni) 39% 48% 57% 67% Diffusione(%) DE Completa DE Moderata DE Lieve 1. Feldman HA, et al. J Urol. 1994;151:54-61. Prevalenza di DE in base all’età (N=1209) D-5
  • 15. Projected incidence of ED 1995-2025 Aytac IA, et al. BJU Int 1999; 84: 50-56. Age-adjusted increase in incidence between 1995 and 2025: World total increase is 170 million (from 152 million to 322 million) North America South & Central America and the Caribbean Africa Europe Asia Oceania 1995 2025 1.0 1.9 1995 2025 11.5 30.8 1995 2025 11.9 21.1 1995 2025 10.5 26.1 1995 2025 86.9 199.9 1995 2025 30.1 42.8
  • 16. Dagli studi epidemiologici emerge che la disfunzione erettile:  Ha una prevalenza estremamente elevata (35-65% degli adulti > 50 anni)  L’incidenza aumenta con l’età  E’ una condizione ingravescente  E’ una condizione largamente non diagnosticata e non trattata  Incide pesantemente sulla qualità della vita  Può essere la prima presentazione di malattie quali il diabete mellito, la patologia aterosclerotica e la depressione
  • 17. NON ORGANICHE 20-40% ORGANICHE Vascolari 30-40% Neurogena 3-10% Endocrina TE 7-10% PRL 2-3% Iatrogena 15-20% 60-80% DISFUNZIONE ERETTILE - CAUSE Generalizzata 15-25% Situazionale 5-15%
  • 18. Fattori di Rischio della DE • Malattie –Cardiache – Vascolari - Neurologiche –Ipertensione –Diabete • Interventi Chirurgici & Traumi • Farmacoterapia e radioterapie • Fattori legati allo stile di vita
  • 19. MMAS: Incidence of ED new cases/year/1000 men 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 overall hypertensives diabetics heart disease 26 42.5 50.7 58.3 Derby CA, et al:Urology, 56:302, 2000
  • 20. ASSOCIAZIONE DI PIU’ FATTORI RISCHIO PER D.E. RISCHIO DE (OR) Fumatore 2.0 Fumatore Diabetico 5.1 Fumatore Cardiopatico 8.4 Fum./Cardiop./Diabetico 11.9 !!!
  • 21. Fattore di Rischio Interventi Chirurgici • Procedure chirurgiche – lesioni di nervi – vasi sanguigni • Incisione transuretrale della prostata (TUIP) • Resezione transuretrale della prostata (TURP) • Basso addome – ileostomia – colostomia • Radioterapia (circa 70% )
  • 22. Antihypertensive agents and ED Diuretics • Chlorthalidone • HCTZ • Spironolactone -Blockers • Tamsulosin • Terazosin -Blockers • Propranolol • Atenolol • Labetalol Central -agonists • Guanabenz • Guanadrel • Guanethidine Sympatholytics • Methyldopa • Clonidine • Reserpine Vasodilators • Hydralazine Adapted from Finger WW et al. J Fam Pract 1997;44:33-43.
  • 23. ANAMNESI Sessuale • Natura del problema • Modalità d’esordio • Grado di disabilità • Fattori precipitanti • Traumi sessuali • Conformaz. genitali Generale • Anamnesi medica • Anamnesi psichiatrica • Interventi chirurgici • Traumi pelvici • Farmaci • Alcool • Fumo
  • 24. Lue TF. N Engl J Med. 2000;342:1802-1813. Miller TA. Am Fam Phys. 2001;61:95-104. NIH Consensus Development Panel on Impotence. JAMA. 1993;270:83-90. Cause organiche Vascolari Neurologiche Ormonali Patologie peniene intrinseche Iatrogene mediche Iatrogene chirurgiche Disfunzione Erettile: patogenesi organica o funzionale ?
  • 25. Aizenberg D et al. J Clin Psych. 1995;56:137-141. Araujo AB et al. Am J Epidemiol. 2000;152:533-541. Lue TF. N Engl J Med. 2000;342:1802-1813. Shabsigh R et al. Urology. 1998;52:848-852. Tiefer L, Schuetz-Mueller D. Urol Clin North Am. 1995;22:767-773. Usta MF et al. Urology. 2001;57:758-762. Cause psicogene Depressione Ansia da prestazione Relazionali Disfunzione Erettile: patogenesi organica o funzionale ?
  • 26. PSICOGENAORGANICA MISTA Tiefer L, Schuetz-Mueller D. Urol Clin North Am. 1995;22:767-773. Disfunzione Erettile: patogenesi organica o funzionale ?
  • 28. QUESTIONARI SULL’ATTIVITA’ SESSUALE • IIEF 15 • IIEF 5 • questionario partner International Index of Erectile Function (IIEF)
  • 29. Approccio diagnostico essenziale al paziente con Disfunzione Erettile Tests di laboratorio indispensabili • Prolattina e testosterone plasmatico 1st International Consultation on Erectile Dysfunction, Parigi, Luglio 1999 Tests di laboratorio facoltativi • Glicemia • Ormoni tiroidei • Profilo lipidico • PSA
  • 30. Diagnostica strumentale della Disfunzione Erettile • BIOTESIOMETRIA • GSA (genito Sensory Analayzer) • RIGISCAN NOTTURNO • FIC TEST (AVSS) • ECOCOLOR DOPPLER PENIENO DIN. • CAVERNOSOMETRIA
  • 31. BIOTESIOMETRIA PENIENA: Definizione Determinazione della sensibilità pallestesica (vibratoria) elicitata da una vibrazione indotta. “La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
  • 32. BIOTESIOMETRIA PENIENA: Razionale Diagnostico Considerata come prima indagine neurologica nella valutazione della integrità della via nervosa periferica andando ad indagare il livello soglia dei recettori periferici ( Corpuscoli del Pacini ) “La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
  • 33. BIOTESIOMETRIA PENIENA: “La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
  • 34.
  • 35. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” BIOTESIOMETRIA PENIENA: Tecnica d’esame • L’Esaminatore pone la punta del vibratore a contatto con alcune superfici cutanee peniene e di riferimento, indi procede ad aumentare progressivamente l’ampiezza dello stimolo fino alla percezione del paziente ( livello soglia ).
  • 36. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” BIOTESIOMETRIA PENIENA: Valutazione dei risultati INDICE DESTRO INDICE SINISTRO CORPO CAVERNOSO DESTRO CORPO CAVERNOSO SINISTRO GLANDE
  • 37. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” BIOTESIOMETRIA PENIENA:
  • 39. GSA Thermal Probe GSA thermal probe – close up GSA thermal probe
  • 40. GSA Vibratory probe GSA Vibratory Probe
  • 41. GSA Male Accessory - Thermal GSA Male Accessory - Vibratory GSA Male Accessories
  • 42. RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA DEFINIZIONE E’ la monitorizzazione mediante sistema Rigiscan dell’attività erettile notturna fisiologicamente presente “La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
  • 43. “Il pene non obbedisce all'ordine del suo padrone, che tenta di farlo erigere o ridurre a piacimento. Invece il pene si erige liberamente mentre il suo padrone è addormentato. Bisogna dire che il pene ha una sua mente, con uno sforzo di immaginazione.” Leonardo Da Vinci
  • 44. RAZIONALE TEORICO Durante le fasi REM del sonno fisiologico di un adulto si registrano dai 3 ai 5 episodi erettili, che monitorizzati adeguatamente, possono fornire precisi ragguagli sull'eziopatogenesi di un deficit erettivo RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA
  • 46. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA TECNICA D’ESAME Utilizzando l’apposita fascia contenitiva, il paziente colloca il computer ad una coscia e posiziona i due anelli ponendoli rispettivamente alla base ed alla punta (prossimalmente al solco coronale) del pene, indi accende il computer……..
  • 48. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA TECNICA D’ESAME Il sistema Rigiscan Plus è in grado di immagazzinare dati relativi fino a 10 ore di monitorizzazione nelle quali la tumescenza, la rigidità e le caratteristiche di ogni singolo evento erettile vengono registrati ed immagazzinati………
  • 50. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA LIMITI: FALSI POSITIVI DA: *Disturbo del sonno da ingombro dell’apparecchio: “effetto prima notte” (necessità di almeno 2-3 notti di monitorizzazioni domiciliari, impiego di ipnoinducenti a basse dosi) *Disturbo del sonno “maggiore” (necessità di laboratorio del sonno con contemporanee registrazioni EEG) *Scarsa destrezza manuale del paziente nell’uso dell’apparecchio N.B. E’ importante che il medico abbia informazione sulla qualità del sonno .Miniquestionario da consegnare con l’apparecchio.
  • 51. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” RIGIDOMETRIA NOTTURNA COMPUTERIZZATA VANTAGGI * Fondamentale nella diagnosi differenziale tra deficit erettili organici e psicogeni (mai falsi negativi) *Fornisce una valutazione e documentazione grafica dell’attività erettile peniena * Non invasivo * Ripetibile
  • 52. A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation) DEFINIZIONE: E’ la monitorizzazione in tempo reale (Real Time), mediante apparecchio Rigiscan Plus, di un evento erettile farmacologicamente indotto, in corso di videostimolazione.
  • 53. “A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)” MATERIALI: L’opportuna esecuzione dell’esame si avvale di : A) Ambiente “ideale” Comfort, isolamento acustico. B) Impianto video con “lettore” e trasmissione audio a distanza. C) Sistema Rigiscan Plus D) Hardware e Software dedicati per l’analisi e l’interpretazione dei dati.
  • 54. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” “A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)” MATERIALI: L’opportuna esecuzione dell’esame si avvale di : A) Ambiente “ideale” Comfort, isolamento acustico. B) Impianto video con “lettore” e trasmissione audio a distanza. C) Sistema Rigiscan Plus D) Hardware e Software dedicati per l’analisi e l’interpretazione dei dati.
  • 55.
  • 56. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” ”A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)” TECNICA D’ESAME *…. Se l’erezione non avrà raggiunto una rigidità maggiore del 70% - Ulteriori ICI con incremento dosaggio PGE1 -Eventuali cocktails (fentolamina, papaverina et).
  • 57.
  • 58. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” “A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)” Relazione Risposta/ Indirizzo Eziopatogenetico: *Ottima dopo sola videostimolazione: PSICOGENO *Assente con entrambi gli stimoli : -Incompleto blocco venoso -Arteriogenico Integrazione diagnostica con Ecocolordoppler penieno dinamico eo Cavernosometra VASCOLAR E
  • 59. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” “A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)” DEFICIT ARTERIOGENICO TRACCIATI CON EPISODI ERETTILI NON VALIDI
  • 60. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” “A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)” DEFICIT VENOGENICO TRACCIATI DA INCOMPLETO BLOCCO AL DEFLUSSO VENOSO (FUGA) 1) Con eventuale dissociazione base-punta. 2) Tendenti ad un rapido e progressivo decremento della rigidità. 3) A “pettine” (rigidità fugace).
  • 61. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” “A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)” VANTAGGI * Indispensabile per l’ottimizzazione e la personalizzazione della posologia dei farmaci vasoattivi. * Concorre in minima parte alla diagnosi differenziale in molti deficit erettili. * E’ facilmente ripetibile.
  • 62. “La diagnostica strumentale dei deficit erettili” “A.V.S.S. (Audio Visual Sexual Stimulation)” LIMITI * Soggettività della risposta a stimolo erotico visivo (soprattutto senza PGE1; indaginosa ed inattendibile la personalizzazione dello stimolo) * Disturbo da inibizione psicologica (importanza dell’isolamento acustico e del rapporto personale con il medico) *Tracciati patologici , necessitano di integrazione con Ecocolor doppler eo power doppler eo cavernosometria.
  • 63. ECOCOLOR DOPPLER PENIENO DINAMICO • valuta deficit arteriosi o veno- occlusivi
  • 65. “Ecocolor doppler penieno dinamico” Arteria cavernosa Dopo l’individuazione delle arterie cavernose si esegue Farmacoinfusione con PGE1. “La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
  • 66. “Ecocolor doppler penieno dinamico” IMPOTENZA SU BASE VASCOLARE a) Ridotto flusso arterioso b) Insufficienza dei meccanismi veno- occlusivi c) Entrambe le cause combinate “La diagnostica strumentale della disfunzione erettile”
  • 67. CAVERNOSOMETRIA DINAMICA Determina l’entità di una disfunzione venocclusiva (DVO) cavernosa o “FUGA VENOSA” nei pazienti in cui l’anamnesi, il Rigiscan notturno e l’ecocolordoppler siano suggestivi per DVO
  • 69.
  • 71. ATTUALI ORIENTAMENTI TERAPEUTICI • Terapia psico-sessuologica • Terapia medica * ormoni (testosterone) * Inibitori fosfodiesterasi • Farmacoterapia intracavernosa •TERAPIA CHIRURGICA
  • 72. Farmaci orali “Terapia della disfunzione erettile”
  • 73. Farmaci orali levitra “Terapia della disfunzione erettile”
  • 74. cialis Farmaci orali “Terapia della disfunzione erettile”
  • 75. Il gioco inizia quando agisce la pillola “Terapia della disfunzione erettile”
  • 76. Mio marito ha preso una compressa di viagra ..ma si è bloccata in gola!! “Terapia della disfunzione erettile”
  • 77. La Farmacoterapia Intracavernosa si basa sull'iniezione di farmaci vasoattivi all’interno dei corpi cavernosi allo scopo di produrre un’erezione valida e duratura tale da consentire un soddisfacente rapporto sessuale “Terapia della disfunzione erettile”
  • 78. “Farmacoprotesi” CENNI STORICI • 1980 Virag: Papaverina endovenosa • 1983 Brindley: Autoiniezione di fentolamina durante meeting American Urological Association • 1985 Hedlung H.: Primo studio sulle PGE1 e rilassamento del muscolo liscio del corpo cavernoso • 1985 Zorgnotti e Le Fleur: Associazione di papaverina e fentolamina nella terapia dei deficit erettili • 1986 Ishii: Second Meeting of Impotence: Primo rapporto sulla PGE1 • 1994: Oltre ottanta studi clinici pubblicati nella diagnosi e nel trattamento del deficit erettile
  • 79. Farmacoterapia Intracavernosa Self Intra Cavernous Injection (SICI ) • Autoinfusione • Terapia riabilitativa
  • 80. • PROSTAGLANDINA E1 (Alprostadil) • FENTOLAMINA • PAPAVERINA • COCKTAIL “Terapia della disfunzione erettile”
  • 81. • Pazienti con disfunzione erettile psicogena • Pazienti arteriogenici lievi e moderati (diabetici) • Pazienti venogenici lievi e moderati • Pazienti neurogenici • Riabilitazione INIEZIONI INTRACAVERNOSE indicazioni
  • 82. “Farmacoprotesi” PAPAVERINA CARATTERISTICHE CHIMICHE: • Alcaloide dell’oppio • Favorisce il rilasciamento della muscolatura liscia particolarmente quella vascolare • Emivita 1-2 ore • Metabolismo epatico (Ph 2,8-3,8)
  • 83. “Farmacoprotesi” PAPAVERINA • Usata nella diagnostica e in associazione con PGE1 e fentolamina Priapismo 11% Fibrosi 20% Imprevedibilità della risposta Ipotensione
  • 84. “Farmacoprotesi” FENTOLAMINA Caratteristiche Chimiche Alfa-bloccante (inibisce i recettori alfa 1 e 2 adrenergici endoteliali e della muscolatura liscia vascolare) • Emivita di 30 minuti • Metabolismo epatico
  • 85. “Farmacoprotesi” FENTOLAMINA • Poco usata singolarmente; si associa alle PGE1 nei pazienti che presentano alti livelli di ansia o di stress • Rischi Priapismo - Ipotensione
  • 86. “Farmacoprotesi” PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE • Metabolismo a livello polmonare (70-90% in passaggio singolo polmonare) • Emivita metabolica < 1 min. • Elevate concentrazioni nei corpi cavernosi , dopo somministrazione intracavernosa. • Irrilevanti livelli periferici di PGE1 e del suo metabolita (15 oxi-13,14 diidro PGE1) • Ph 5
  • 87. “Farmacoprotesi” PROSTAGLANDINE (PGE1) Meccanismo d’azione • Rilasciamento della muscolatura liscia del corpo cavernoso e delle arterie cavernose • Rilassamento arteriole e sfinteri pre- capillari; diminuzione delle resistenze vascolari periferiche
  • 88. “Farmacoprotesi” DOSAGGI • 1,25 - 2,5 dosaggio iniziale • Risposta media ottimale: 10 mcg • Limite massimo: 40 mcg
  • 89. “Farmacoprotesi” OTTIMIZZAZIONE DEL DOSAGGIO • A.V.S.S. ( Audio Visual Sex Stimulation )
  • 90. “Farmacoprotesi” PROSTAGLANDINE (PGE1) Meccanismo d’azione • Costrizione pareti vascolari venose diminuzione del deflusso venoso • Inibizione attività alfa 1 adrenergica dei tessuti
  • 91. “Farmacoprotesi” INDICAZIONI TERAPEUTICHE • Deficit erettile vasculogenico (arteriogenico eo venogenico) •Impotenza psicogena (eventuale associazione con fentolamina) • Chirurgia pelvica radicale • Deficit erettile neurogeno (diabete - traumi spinali - alcolismo) • Traumi pelvici
  • 92. FARMACOINFUSIONE INTRACAVERNOSA DI PGE1 (FIC) (da: Eardley, 1998)
  • 93.
  • 94. LATENZA DELLA RISPOSTA E DURATA DELL’EREZIONE CON PGE1 • Tempo di latenza medio di 5-15 minuti • Durata dell’erezione: dai 30 ai 120 minuti (con dosaggi medi di 5-15 mcg) • La quantità di farmaco non influenza il tempo di latenza, ma influisce sulla rigidità e sulla durata dell’erezione
  • 95. “Farmacoprotesi” AVVIAMENTO ALL’AUTOINFUSIONE • Sessione di insegnamento • Uso degli iniettori automatici • Zone d’iniezione • Effetti collaterali
  • 96. “Farmacoprotesi” LATENZA DELLA RISPOSTA E DURATA DELL’EREZIONE CON PGE1 • Tempo di latenza medio di 5-15 minuti • Durata dell’erezione: dai 30 ai 120 minuti (con dosaggi medi di 5-15 mcg) • La quantità di farmaco non influenza il tempo di latenza, ma influisce sulla rigidità e sulla durata dell’erezione
  • 97. “Farmacoprotesi” EFFETTI INDESIDERATI • Dolore dopo l’infusione • Ecchimosi sul punto d’iniezione • Priapismo (1%) • Fibrosi dei corpi cavernosi (2%) • Ipotensione posturale (0,02%)
  • 98. “Farmacoprotesi” SCOPI DELLA FAI • Permette la ripresa di una buona attività sessuale (deficit organici e psicogeni) • Migliora comunque le erezioni spontanee (“ginnastica vascolare”) • Terapia dell’eiaculazione precoce
  • 99. “Farmacoprotesi” DURATA DELLA FAI Non è definibile esattamente
  • 100. “Farmacoprotesi” POSSIBILI SVANTAGGI DELLA FAI • Perdita di spontaneità del rapporto sessuale • “Macchinosità” nella preparazione e somministrazione del farmaco • Non accettazione da parte della partner