Tempi da record per 2000 metri di risanamento, Paolo Pizzaia

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
Le giornate tecniche di
Progetto per il completo recupero
funzionale di una adduttrice principale
Acquedotto Schievenin tra i Comuni di Pederobba (TV) e Alano di Piave (BL):
“TEMPI DA RECORD PER 2000 METRI DI RISANAMENTO”
PAVIA – 4 Maggio 2018
Ing. Paolo Pizzaia
Responsabile Risorse Idriche, Energia e Territorio - Alto Trevigiano Servizi srl

Le giornate tecniche di
ATS gestisce il Servizio Idrico Integrato di 53 Comuni :
- 50 in Provincia di Treviso
- 2 in provincia di Belluno
- 1 in provincia di Vicenza
Territorio gestito: 1.375 km2
Popolazione servita:  500.000 ab.
Utenze acquedotto:  201.000
Utenze fognatura:  125.500
Utenze depurazione:  100.000
Rete acquedottistica: 4.845 km
Rete fognaria*: 1.452 km
* di cui 1.015 km di fognatura nera, 365 km di fognatura mista e 63 km di fognatura Tipo B.
Impianti gestiti acquedotto: 507 (pozzi, serbatoi, sorgenti…)
Impianti gestiti fognatura e depurazione:
226 (sollevamenti,impiantididepurazione…)
IL TERRITORIO GESTITO DA
ALTO TREVIGIANO SERVIZI
REGIONE VENETO
ALTO TREVIGIANO SERVIZI
COMUNE DI TREVISO
COMUNE DI MONTEBELLUNA

Le giornate tecniche di
CONSORZIO SCHIEVENIN - 1932 Comprensorio Consorzio
Comuni serviti (1932) 18
Superficie 58’127 ettari
Popolazione (1932) 124’116 ab
Lavori
Inizio lavori 3 febbraio 1930
Fine lavori 27 luglio 1932
Media uomini giorno 700-1200
Inaugurato 23 ottobre 1932
Opere realizzate
Estensioni condotte:
Primarie DN≥100mm 102 km
Secondarie DN<100mm 275 km
Fontane pubbliche servite 790
Portata derivata 90.75 l/s
Dotazione procapite 80 l/die

Le giornate tecniche di
FACCIATA
PIANTA
OPERA DI PRESA
SORGENTE TEGORZO

Le giornate tecniche di
Il primo tratto del percorso che parte dalla Sorgente Tegorzo, in Comune di
Quero Vas (BL), fino al ripartitore S.Sebastiano, in Comune di Pederobba (TV), si
estende per una lunghezza di circa 9760 m.
Sorg.Tegorzo
407 mslm S.Sebastiano
362 mslm
Salet
167 mslm
9760 m

Le giornate tecniche di
La condotta in ghisa grigia (DN350), data la complessa orografia del
territorio, fu posata, con tecniche in uso a quei tempi, in zone
impervie oggi difficilmente accessibili.

Le giornate tecniche di
Negli ultimi anni sono emersi problemi che hanno messo in seria crisi il servizio idrico ed evidenziato fragilità e pericolosità della
condotta stessa;
Nella fattispecie si tratta di una condotta in ghisa grigia la quale ha subito un degrado strutturale per cui in vari punti la stessa
risulta “grafitizzata”, cioè priva della componente ferrosa, e quindi molto fragile;
Le rotture infatti si manifestano con fessurazioni longitudinali della stessa che interessano completamente l’intera verga di
tubazione (circa 5 metri) come a volte anche più verghe;
La condotta al tempo non era stata posata su una base di sabbia (od almeno se al tempo vi era stata posta ora non risulta presente)
ma direttamente su base rocciosa e ricoperta da detriti rocciosi di pezzatura medio grande direttamente a contatto con la stessa
(verosimilmente è stato realizzato il rinterro con lo stesso materiale di scavo);

Le giornate tecniche di
Le problematiche affrontate per la riparazione delle ultime rotture verificatesi hanno evidenziato
anche l’elevata pericolosità degli interventi, anche per quanto concerne la pubblica sicurezza; come
in alcune zone in cui è stata posata la condotta, ad esempio lungo il sedime della strada regionale
SR348 “di Feltrina” o lungo il pendio del versante del Monfenera (tratto di risalita con inclinazione
anche di 45°), in caso di rottura si verifica una fuoriuscita di circa 200 l/s ad una pressione di 20 bar.

Le giornate tecniche di
È da rilevare altresì la problematica della stabilità degli interventi eseguiti lungo i tratti di
pendenza per riparazioni, rimozioni e sostituzioni di parte di condotta, non conoscendo
tipologia e stato di conservazione di eventuali blocchi di ancoraggio;
Dall’analisi del tracciato della condotta in oggetto è emerso inoltre che esistono
anche tratti non raggiungibili con mezzi operativi ordinari, in quanto siti in gallerie
sigillate e/o sotto le linee di alta tensione lungo i versanti della montagna; per
tale motivo, non potendo nemmeno intervenire con l’uso di mezzi aerei per
trasporto dei materiali, risulterebbe necessario realizzare preliminarmente
apposite strade di accesso per permettere l’impiego di mezzi speciali;

Le giornate tecniche di
È quindi emersa la necessità di ridare piena funzionalità a questo tratto strategico per la fornitura d’acqua al territorio
collinare pedemontano.
Il tratto oggetto dell’intervento parte dal Ripartitore S. Sebastiano (362 msmm) percorre la costa del monte Monfenera fino
a raggiungere la strada Provinciale n°348 che viene attraversata in senso diagonale, la condotta prosegue per poi immettersi
in un percorso rettilineo che costeggia il canale di bonifica Brentella fino alla stazione di rilancio Salet (162 msmm) per una
lunghezza totale di circa 1.960 metri.
L’accessibilità alla condotta è limitata al Ripartitore di San Sebastiano e ad altre tre camerette contenenti accessori, valvole e
sfiati che si trovano lungo il percorso
Gli Uffici Tecnici di ATS, dopo accurate ricerche di mercato, hanno individuato nella tecnologia no-dig, cioè senza scavi,
denominata Hose Lining quella idonea ad ottenere un risultato di recupero funzionale dell’acquedotto.
Questa tecnologia si basa sulla produzione in stabilimento del tubo di ripristino, confezionato della lunghezza necessaria
(anche migliaia di metri) e arrotolato su bobine poi trasportate in cantiere per l’inserimento nel tubo ospite a semplice
traino, successivamente gonfiato e fissato ad appositi elementi terminali del PN idoneo, che a loro volta possono essere
ricollegati all’esistente con normali flange UNI del PN idoneo, in questo caso PN 25.

Le giornate tecniche di
Il progetto, sviluppato internamente ad ATS, si è basato sulla ricerca ed
individuazione del miglior prodotto esistente sul mercato che unisse la tenuta
costante alla pressione di esercizio di 20 bar, con la maggiore velocità di
installazione e rimessa in esercizio della condotta.
Il prodotto scelto è il tubolare brevettato (brevetto n° DE 199 41 669 C 2 del 25-10-
2001) Primus Line della Rädlinger GmbH che consentirà di eseguire un unico
inserimento per tutta la lunghezza necessaria, circa 1.960 metri in unica soluzione.
Questo prodotto della famiglia Hose Lining, viene introdotto nella tubazione da
ripristinare in forma ripiegata ad «U» e trascinato, con un argano di capacità
adeguata, fino al punto finale attraversando anche curve fino a 45° di ampiezza.

Le giornate tecniche di
Il punto di inserimento è stato realizzato nel Ripartitore S.Sebastiano posizionando la bobina con il
tubolare della lunghezza progettata di circa 2.000 metri, in posizione tale da consentire un tiro unico del
cavo, mediante l’argano, presso l’impianto Salet.
Staz. Rilancio Salet
Ripartitore
S.Sebastiano

Le giornate tecniche di
Prima dell’esecuzione dell’infilaggio è stato necessario eseguire lo studio di come
rimuovere gli accessori (sfiati e valvole) presenti lungo il percorso.
Successivamente è stata effettuata la videoispezione dell’intero tracciato per
verificare che non vi fossero particolari ostacoli imprevisti all’interno del condotto.
VALVOLA REGOLAZIONE
AUTOMATICA
SCARICO

Le giornate tecniche di
Per questo, dovendo utilizzare telecamere con una percorribilità massima via cavo di 500 metri, sono stati
eseguiti due scavi di dimensioni limitate, circa 2 metri di lunghezza per 1 m di larghezza, in due punti posti
strategicamente a distanza tale da consentir alla telecamera di percorrere il tubo in tutto il suo sviluppo.
Staz. Rilancio Salet
Ripartitore
S.Sebastiano

Le giornate tecniche di
S.Sebastiano
362 mslm
Salet
167 mslm
PUNTO INSERIMENTO
RIPARTITORE SAN SEBATIANO

Le giornate tecniche di
MESSA IN SICUREZZA

Le giornate tecniche di
Una volta eseguita l’ispezione, con particolari tecniche di uso del vuoto e della spinta di
aria, si è fatto passare un primo cavetto di traino del cavo principale dell’argano dal punto
finale fino a quello iniziale dove è stato collegato al tubolare di ripristino.
Conclusi gli ultimi controlli di routine, il tubolare è stato
trainato all’interno del vecchio tubo con una velocità
record di: 400 metri all’ora!!! – totali 5 ore!
PUNTO ARRIVO
PUNTO INSERIMENTO

Le giornate tecniche di
RIPRISTINO NODI
IDRAULICI
1
76
5
4
32

Le giornate tecniche di
RIPRISTINO NODI
IDRAULICI
SAN SEBASTIANO

Le giornate tecniche di
RIPRISTINO NODI
IDRAULICI

Le giornate tecniche di
Le problematiche affrontate per la riparazione delle ultime rotture verificatesi hanno evidenziato,
oltre l’aumento della fragilità della condotta (5 rotture nel mese di ottobre), l’elevata pericolosità
degli interventi, anche per quanto concerne la pubblica sicurezza; in alcune zone in cui è stata
posata la condotta, ad esempio lungo il sedime della strada regionale SR348 “di Feltrina” o lungo il
pendio del versante del Monfenera (tratto di risalita con inclinazione anche di 45°), in caso di
rottura si verifica una fuoriuscita di circa 200 l/s ad una pressione di 20 bar; in questi casi i tempi di
intervento (comunque non meno di due ore da una segnalazione della problematica) possono
comportare notevoli danni e rischi per la pubblica sicurezza;
Le riparazioni recentemente effettuate con i metodi tradizionali in questo tratto di condotta hanno
comportato oneri finanziari, a seconda dei tratti, tra 2.000€/m (lungo la SR348) e 5.000 €/m (lungo
il pendio);
CONCLUSIONI

Le giornate tecniche di
È da rilevare altresì la problematica della stabilità degli interventi eseguiti,
come dell’intera condotta, lungo i tratti di forte pendenza in cui, rimozioni
e sostituzioni di parti della stessa, fanno sorgere, non conoscendo la
tipologia e lo stato di conservazione di eventuali blocchi di ancoraggio
realizzati al tempo, molte incertezze sul grado di sicurezza.
Dall’analisi del tracciato della condotta in oggetto è emerso inoltre che
esistono anche tratti oggi non raggiungibili con mezzi operativi ordinari,
come ad esempio tratti in gallerie sigillate e/o sotto elettrodotti lungo i
versanti della montagna; per tale motivo, non potendo intervenire con
l’uso di mezzi aerei per trasporto dei materiali, risulterebbe necessario
realizzare preliminarmente apposite strade di accesso per permettere
l’impiego di mezzi speciali.
CONCLUSIONI

Le giornate tecniche di
Data l’impossibilità di disporre di tracciati alternativi per realizzare una nuova
linea adduttrice che possa sostituire la storica, visti i tempi tecnici ed i costi
necessari (progettazione, finanziamenti, autorizzazioni, espropri ecc.…), si è
valutata l’opportunità di eseguire un risanamento della linea mediante
tecnica di relining, ovvero mediante inserimento nel tubo ospite (Slip Lining)
di un tubolare flessibile armato di basso spessore e alta resistenza.
Gli interventi con tale tecnologia hanno permesso di realizzare il risanamento
della condotta in poche settimane, col minimo impatto e con notevole
risparmio di tempo e senza la necessità di particolari misure di sicurezza, di
rilascio di autorizzazioni e di ricorrere ad espropri.
CONCLUSIONI

Le giornate tecniche di
GRAZIE
Ing. Paolo Pizzaia
Responsabile Risorse Idriche, Energia e Territorio
ALTO TREVIGIANO SERVIZI S.R.L.
Via Schiavonesca Priula, 86 - 31044 Montebelluna (TV)
tel: 0423.292919 - cell. 348.1306839
e-mail: ppizzaia@altotrevigianoservizi.it
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Tempi da record per 2000 metri di risanamento, Paolo Pizzaia

  • 1.  Le giornate tecniche di Progetto per il completo recupero funzionale di una adduttrice principale Acquedotto Schievenin tra i Comuni di Pederobba (TV) e Alano di Piave (BL): “TEMPI DA RECORD PER 2000 METRI DI RISANAMENTO” PAVIA – 4 Maggio 2018 Ing. Paolo Pizzaia Responsabile Risorse Idriche, Energia e Territorio - Alto Trevigiano Servizi srl
  • 2.  Le giornate tecniche di ATS gestisce il Servizio Idrico Integrato di 53 Comuni : - 50 in Provincia di Treviso - 2 in provincia di Belluno - 1 in provincia di Vicenza Territorio gestito: 1.375 km2 Popolazione servita:  500.000 ab. Utenze acquedotto:  201.000 Utenze fognatura:  125.500 Utenze depurazione:  100.000 Rete acquedottistica: 4.845 km Rete fognaria*: 1.452 km * di cui 1.015 km di fognatura nera, 365 km di fognatura mista e 63 km di fognatura Tipo B. Impianti gestiti acquedotto: 507 (pozzi, serbatoi, sorgenti…) Impianti gestiti fognatura e depurazione: 226 (sollevamenti,impiantididepurazione…) IL TERRITORIO GESTITO DA ALTO TREVIGIANO SERVIZI REGIONE VENETO ALTO TREVIGIANO SERVIZI COMUNE DI TREVISO COMUNE DI MONTEBELLUNA
  • 3.  Le giornate tecniche di CONSORZIO SCHIEVENIN - 1932 Comprensorio Consorzio Comuni serviti (1932) 18 Superficie 58’127 ettari Popolazione (1932) 124’116 ab Lavori Inizio lavori 3 febbraio 1930 Fine lavori 27 luglio 1932 Media uomini giorno 700-1200 Inaugurato 23 ottobre 1932 Opere realizzate Estensioni condotte: Primarie DN≥100mm 102 km Secondarie DN<100mm 275 km Fontane pubbliche servite 790 Portata derivata 90.75 l/s Dotazione procapite 80 l/die
  • 4.  Le giornate tecniche di FACCIATA PIANTA OPERA DI PRESA SORGENTE TEGORZO
  • 5.  Le giornate tecniche di Il primo tratto del percorso che parte dalla Sorgente Tegorzo, in Comune di Quero Vas (BL), fino al ripartitore S.Sebastiano, in Comune di Pederobba (TV), si estende per una lunghezza di circa 9760 m. Sorg.Tegorzo 407 mslm S.Sebastiano 362 mslm Salet 167 mslm 9760 m
  • 6.  Le giornate tecniche di La condotta in ghisa grigia (DN350), data la complessa orografia del territorio, fu posata, con tecniche in uso a quei tempi, in zone impervie oggi difficilmente accessibili.
  • 7.  Le giornate tecniche di Negli ultimi anni sono emersi problemi che hanno messo in seria crisi il servizio idrico ed evidenziato fragilità e pericolosità della condotta stessa; Nella fattispecie si tratta di una condotta in ghisa grigia la quale ha subito un degrado strutturale per cui in vari punti la stessa risulta “grafitizzata”, cioè priva della componente ferrosa, e quindi molto fragile; Le rotture infatti si manifestano con fessurazioni longitudinali della stessa che interessano completamente l’intera verga di tubazione (circa 5 metri) come a volte anche più verghe; La condotta al tempo non era stata posata su una base di sabbia (od almeno se al tempo vi era stata posta ora non risulta presente) ma direttamente su base rocciosa e ricoperta da detriti rocciosi di pezzatura medio grande direttamente a contatto con la stessa (verosimilmente è stato realizzato il rinterro con lo stesso materiale di scavo);
  • 8.  Le giornate tecniche di Le problematiche affrontate per la riparazione delle ultime rotture verificatesi hanno evidenziato anche l’elevata pericolosità degli interventi, anche per quanto concerne la pubblica sicurezza; come in alcune zone in cui è stata posata la condotta, ad esempio lungo il sedime della strada regionale SR348 “di Feltrina” o lungo il pendio del versante del Monfenera (tratto di risalita con inclinazione anche di 45°), in caso di rottura si verifica una fuoriuscita di circa 200 l/s ad una pressione di 20 bar.
  • 9.  Le giornate tecniche di È da rilevare altresì la problematica della stabilità degli interventi eseguiti lungo i tratti di pendenza per riparazioni, rimozioni e sostituzioni di parte di condotta, non conoscendo tipologia e stato di conservazione di eventuali blocchi di ancoraggio; Dall’analisi del tracciato della condotta in oggetto è emerso inoltre che esistono anche tratti non raggiungibili con mezzi operativi ordinari, in quanto siti in gallerie sigillate e/o sotto le linee di alta tensione lungo i versanti della montagna; per tale motivo, non potendo nemmeno intervenire con l’uso di mezzi aerei per trasporto dei materiali, risulterebbe necessario realizzare preliminarmente apposite strade di accesso per permettere l’impiego di mezzi speciali;
  • 10.  Le giornate tecniche di È quindi emersa la necessità di ridare piena funzionalità a questo tratto strategico per la fornitura d’acqua al territorio collinare pedemontano. Il tratto oggetto dell’intervento parte dal Ripartitore S. Sebastiano (362 msmm) percorre la costa del monte Monfenera fino a raggiungere la strada Provinciale n°348 che viene attraversata in senso diagonale, la condotta prosegue per poi immettersi in un percorso rettilineo che costeggia il canale di bonifica Brentella fino alla stazione di rilancio Salet (162 msmm) per una lunghezza totale di circa 1.960 metri. L’accessibilità alla condotta è limitata al Ripartitore di San Sebastiano e ad altre tre camerette contenenti accessori, valvole e sfiati che si trovano lungo il percorso Gli Uffici Tecnici di ATS, dopo accurate ricerche di mercato, hanno individuato nella tecnologia no-dig, cioè senza scavi, denominata Hose Lining quella idonea ad ottenere un risultato di recupero funzionale dell’acquedotto. Questa tecnologia si basa sulla produzione in stabilimento del tubo di ripristino, confezionato della lunghezza necessaria (anche migliaia di metri) e arrotolato su bobine poi trasportate in cantiere per l’inserimento nel tubo ospite a semplice traino, successivamente gonfiato e fissato ad appositi elementi terminali del PN idoneo, che a loro volta possono essere ricollegati all’esistente con normali flange UNI del PN idoneo, in questo caso PN 25.
  • 11.  Le giornate tecniche di Il progetto, sviluppato internamente ad ATS, si è basato sulla ricerca ed individuazione del miglior prodotto esistente sul mercato che unisse la tenuta costante alla pressione di esercizio di 20 bar, con la maggiore velocità di installazione e rimessa in esercizio della condotta. Il prodotto scelto è il tubolare brevettato (brevetto n° DE 199 41 669 C 2 del 25-10- 2001) Primus Line della Rädlinger GmbH che consentirà di eseguire un unico inserimento per tutta la lunghezza necessaria, circa 1.960 metri in unica soluzione. Questo prodotto della famiglia Hose Lining, viene introdotto nella tubazione da ripristinare in forma ripiegata ad «U» e trascinato, con un argano di capacità adeguata, fino al punto finale attraversando anche curve fino a 45° di ampiezza.
  • 12.  Le giornate tecniche di Il punto di inserimento è stato realizzato nel Ripartitore S.Sebastiano posizionando la bobina con il tubolare della lunghezza progettata di circa 2.000 metri, in posizione tale da consentire un tiro unico del cavo, mediante l’argano, presso l’impianto Salet. Staz. Rilancio Salet Ripartitore S.Sebastiano
  • 13.  Le giornate tecniche di Prima dell’esecuzione dell’infilaggio è stato necessario eseguire lo studio di come rimuovere gli accessori (sfiati e valvole) presenti lungo il percorso. Successivamente è stata effettuata la videoispezione dell’intero tracciato per verificare che non vi fossero particolari ostacoli imprevisti all’interno del condotto. VALVOLA REGOLAZIONE AUTOMATICA SCARICO
  • 14.  Le giornate tecniche di Per questo, dovendo utilizzare telecamere con una percorribilità massima via cavo di 500 metri, sono stati eseguiti due scavi di dimensioni limitate, circa 2 metri di lunghezza per 1 m di larghezza, in due punti posti strategicamente a distanza tale da consentir alla telecamera di percorrere il tubo in tutto il suo sviluppo. Staz. Rilancio Salet Ripartitore S.Sebastiano
  • 15.  Le giornate tecniche di S.Sebastiano 362 mslm Salet 167 mslm PUNTO INSERIMENTO RIPARTITORE SAN SEBATIANO
  • 16.  Le giornate tecniche di MESSA IN SICUREZZA
  • 17.  Le giornate tecniche di Una volta eseguita l’ispezione, con particolari tecniche di uso del vuoto e della spinta di aria, si è fatto passare un primo cavetto di traino del cavo principale dell’argano dal punto finale fino a quello iniziale dove è stato collegato al tubolare di ripristino. Conclusi gli ultimi controlli di routine, il tubolare è stato trainato all’interno del vecchio tubo con una velocità record di: 400 metri all’ora!!! – totali 5 ore! PUNTO ARRIVO PUNTO INSERIMENTO
  • 18.  Le giornate tecniche di RIPRISTINO NODI IDRAULICI 1 76 5 4 32
  • 19.  Le giornate tecniche di RIPRISTINO NODI IDRAULICI SAN SEBASTIANO
  • 20.  Le giornate tecniche di RIPRISTINO NODI IDRAULICI
  • 21.  Le giornate tecniche di Le problematiche affrontate per la riparazione delle ultime rotture verificatesi hanno evidenziato, oltre l’aumento della fragilità della condotta (5 rotture nel mese di ottobre), l’elevata pericolosità degli interventi, anche per quanto concerne la pubblica sicurezza; in alcune zone in cui è stata posata la condotta, ad esempio lungo il sedime della strada regionale SR348 “di Feltrina” o lungo il pendio del versante del Monfenera (tratto di risalita con inclinazione anche di 45°), in caso di rottura si verifica una fuoriuscita di circa 200 l/s ad una pressione di 20 bar; in questi casi i tempi di intervento (comunque non meno di due ore da una segnalazione della problematica) possono comportare notevoli danni e rischi per la pubblica sicurezza; Le riparazioni recentemente effettuate con i metodi tradizionali in questo tratto di condotta hanno comportato oneri finanziari, a seconda dei tratti, tra 2.000€/m (lungo la SR348) e 5.000 €/m (lungo il pendio); CONCLUSIONI
  • 22.  Le giornate tecniche di È da rilevare altresì la problematica della stabilità degli interventi eseguiti, come dell’intera condotta, lungo i tratti di forte pendenza in cui, rimozioni e sostituzioni di parti della stessa, fanno sorgere, non conoscendo la tipologia e lo stato di conservazione di eventuali blocchi di ancoraggio realizzati al tempo, molte incertezze sul grado di sicurezza. Dall’analisi del tracciato della condotta in oggetto è emerso inoltre che esistono anche tratti oggi non raggiungibili con mezzi operativi ordinari, come ad esempio tratti in gallerie sigillate e/o sotto elettrodotti lungo i versanti della montagna; per tale motivo, non potendo intervenire con l’uso di mezzi aerei per trasporto dei materiali, risulterebbe necessario realizzare preliminarmente apposite strade di accesso per permettere l’impiego di mezzi speciali. CONCLUSIONI
  • 23.  Le giornate tecniche di Data l’impossibilità di disporre di tracciati alternativi per realizzare una nuova linea adduttrice che possa sostituire la storica, visti i tempi tecnici ed i costi necessari (progettazione, finanziamenti, autorizzazioni, espropri ecc.…), si è valutata l’opportunità di eseguire un risanamento della linea mediante tecnica di relining, ovvero mediante inserimento nel tubo ospite (Slip Lining) di un tubolare flessibile armato di basso spessore e alta resistenza. Gli interventi con tale tecnologia hanno permesso di realizzare il risanamento della condotta in poche settimane, col minimo impatto e con notevole risparmio di tempo e senza la necessità di particolari misure di sicurezza, di rilascio di autorizzazioni e di ricorrere ad espropri. CONCLUSIONI
  • 24.  Le giornate tecniche di GRAZIE Ing. Paolo Pizzaia Responsabile Risorse Idriche, Energia e Territorio ALTO TREVIGIANO SERVIZI S.R.L. Via Schiavonesca Priula, 86 - 31044 Montebelluna (TV) tel: 0423.292919 - cell. 348.1306839 e-mail: ppizzaia@altotrevigianoservizi.it