Interconnessione: parole chiave del Modello strutturale degli acquedotti del Veneto (MoSAV)
1.
Le giornate tecniche di
VENETO ACQUE S.p.A.
Società soggetta a direzione e coordinamento della Regione Veneto
Socio Unico Regione Veneto
Ing. Gianvittore Vaccari – Amministratore Unico
Ing. Francesco Trevisan – Responsabile Ufficio TecnicoMilano, 5 dicembre 2018
2.
Le giornate tecniche di
LO STATUTO DI VENETO ACQUE S.p.A.
La Società ha per oggetto:
• Progettazione, esecuzione e gestione degli interventi diretti alla realizzazione del MODELLO STRUTTURALE DEGLI ACQUEDOTTI
DEL VENETO;
• Progettazione, realizzazione, gestione di reti/strutture ed ogni altra opera connessa, attinenti al SERVIZIO IDRICO INTEGRATO,
nonché attività di supporto e coordinamento, di committenza e di approvvigionamento a favore di enti e di gestori del servizio
idrico integrato;
• ATTIVITÀ IN MATERIA DI BONIFICA DI SITI INQUINATI DI COMPETENZA PUBBLICA; indagini ambientali, piani di caratterizzazione,
analisi di rischio, piani di monitoraggio e quant’altro in materia di bonifica, nonché attività di pronto intervento necessarie per
evitare contaminazioni ambientali;
• Progettazione ed esecuzione delle OPERE IDRAULICHE DI QUALSIASI NATURA E CLASSIFICA e degli interventi di DIFESA DELLE
COSTE e degli ambienti costieri;
• Svolgimento di ogni altra attività connessa o collegata, inclusa l’attività di CONSULENZA, STUDIO E RICERCA.
3.
Le giornate tecniche di
MODELLO STRUTTURALE DEGLI ACQUEDOTTI DEL VENETO
(Mo.S.A.V.) - D.G.R. n.1688 del 16.06.2000
Modello che individua gli schemi di massima delle
principali strutture acquedottistiche necessarie ad
assicurare il corretto approvvigionamento
idropotabile nell’intero territorio regionale.
PRINCIPI BASE DEL MODELLO:
la trasformazione degli acquedotti esistenti
frammentati o dispersi nel territorio in un
sistema territoriale affidabile ed efficiente di
distribuzione idrica;
la sostituzione delle fonti a rischio, in particolare
quelle dei fiumi Adige e Po, vulnerabili agli
inquinamenti, con altre di qualità e quantità
garantite (acque sotterranee pedemontane).
4.
Le giornate tecniche di
ATTIVITA’ IN CORSO D’OPERA NEL SETTORE ACQUEDOTTISTICO
Attività attinenti al SERVIZIO IDRICO INTEGRATO (Modello strutturale degli acquedotti del Veneto)
1) Nuovo CAMPO POZZI A CAMAZZOLE (1750 l/s) e realizzazione del SERBATOIO DI ACCUMULO A CARMIGNANO DI BRENTA
(7.000 mc);
2) Avvio sperimentale dello schema acquedottistico del Veneto centrale con la collaborazione di ETRA S.p.a., Acquevenete S.pa,
Veritas S.p.a. e AceGasApsAmga S.p.a.;
3) Progettazione e realizzazione della condotta DN400/DN1000 di collegamento tra i nodi idraulici di Montecchio Maggiore (VI),
Brendola (VI) e Lonigo (VI) (19 Km DN400/DN1000), nell’ambito degli interventi prioritari emergenziali per la sostituzione delle
risorse idropotabili contaminate da PFAS;
4) Progettazione e realizzazione della condotta DN1000 di collegamento tra i nodi idraulici di Piazzola sul Brenta (PD) e Brendola
(VI) (32 Km DN1000), nell’ambito degli interventi prioritari non emergenziali per la sostituzione delle risorse idropotabili
contaminate da PFAS;
5) Progettazione e realizzazione della condotta DN250 di distribuzione di collegamento tra la Centrale di Natta a Montecchio
Maggiore (VI) e il pozzo di Madonna dei Prati a Brendola (VI) per il GSII Acque del Chiampo S.p.a., nell’ambito delle opere di cui al
punto 3) (3,5 Km DN250).
5.
Le giornate tecniche di
SCHEMA ACQUEDOTTISTICO DEL VENETO CENTRALE
INFORMAZIONI SULL’OPERA:
Schema acquedottistico del Veneto Centrale (SAVEC).
Trattasi dell’interconnessione degli importanti centri acquedottistici di Venezia, Padova,
Cavarzere, Cavanella d’Adige e Chioggia con il nuovo campo pozzi di Carmignano di
Brenta (PD), Cittadella (PD) e Fontaniva (PD).
La nuova rete di adduzione sovrambito consta di circa 150 Km di tubazioni di grande
diametro DN800/DN1200.
STATO DELL’OPERA
Terminata la fase esecutiva di costruzione delle condotte sono stati effettuati i lavaggi
delle tratte principali.
Nel Luglio scorso è stato sottoscritto un accordo per la gestione sperimentale del SAVEC
con ETRA S.p.A., Acquevenete S.p.A., Veritas S.p.A. e Acegasapsamga S.p.A.
Avviato il monitoraggio del funzionamento della nuova infrastruttura acquedottistica in
collaborazione con i gestori.
DATI SAVEC
RETE CONDOTTE: 150 km
DIAMETRI: DN800/DN1200
INVESTIMENTO DI 180 MILIONI DI EURO
6.
Le giornate tecniche di
Emergenza contaminazione da sostanze
perfluoroalchiliche (PFAS)
Veneto Acque S.p.a. ha svolto il coordinamento con gli EGA
(CdB) e con i Gestori del servizio idrico integrato (GSII) per
l’individuazione degli interventi prioritari necessari per la
sostituzione della risorsa idrica contaminata da sostanze
perfluoro-alchiliche, nell’intorno di Lonigo (VI).
Successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza
ed alla nomina del relativo Commissario Delegato, Veneto
Acque S.p.A è stata nominata, dal medesimo Commissario,
soggetto attuatore di un intervento acquedottistico
emergenziale di collegamento tra Lonigo, Brendola e
Montecchio Maggiore (19 Km).
Inoltre la Regione Veneto ha affidato a Veneto Acque S.p.A.
la progettazione ed esecuzione della condotta di
collegamento tra Brendola (VI) e Piazzola sul Brenta (PD)
(32 Km).
7.
Le giornate tecniche di
CAMPO
POZZI
CAMAZZOLE
Collegamento di un vasto territorio del Veneto, servito da n. 4 GSII appartenenti a n. 3
EGA diversi, con circa 150 Km di condotte di grande diametro, alimentato da un nuovo
campo pozzi da Q=950 l/s, portata integrabile con altre risorse da parte di ETRA e
VERITAS.
Consiglio di Bacino Brenta >> ETRA S.p.A
Consiglio di Bacino Bacchiglione >> ACQUEVENETE S.p.A. – ACEGASAPSAMGA S.p.A.
Consiglio di Bacino Laguna di Venezia >> VERITAS S.p.A.
Dquota geodetica tra il Campo pozzi Camazzole e Cavarzere = 55 metri
Utilizzo di condotte di grande diametro per contenere le perdite di carico.
DN800 = 50 Km
DN1000 =35 Km
DN1200 = 65 Km
Campo pozzi dotato di un impianto di rilancio verso il SAVEC. Centrale di
Cavarzere –
Acquevenete
Centrale di
Cavanella –
Veritas
Centrale di
Portesine –
Acquevenete
Centrale di
Cadoneghe –
Etra
Centrale di
Gazzera –
Veritas
Centrale di
Chioggia –
Veritas
Centrale di
Tronchetto
– Veritas
S.A.Ve.C.
realizzato
Immissione
risorsa
Ricezione
risorsa
Centrale di
Arzergrande –
AcegasApsAmga
Centrale di
Cavarzere –
AcegasApsAmga
SCHEMA ACQUEDOTTISTICO DEL VENETO CENTRALE
8.
Le giornate tecniche di
Per la messa in esercizio sperimentale dello schema acquedottistico del Veneto centrale Veneto Acque S.p.a. ed i Gestori hanno aperto un Tavolo tecnico di
confronto avente l’obiettivo di eseguire una modellazione idraulica dell’intero sistema.
Sono state svolte le seguenti simulazioni idrauliche:
Simulazione preliminare di verifica e calibrazione del modello rispetto alla condizioni reali. Questo è possibile eseguendo una simulazione a portata
costante come nel caso delle operazioni di lavaggio e clorazione della tratta da Camazzole a Cadoneghe confrontando i risultati con i dati di pressione
misurati ed estrapolati da Telecontrollo;
Simulazione giorno di minimo consumo o comunque in condizioni medie del periodo di minor consumo;
Simulazione di lungo periodo invernale per valutare la stabilità del sistema nonché i margini di produzione.
Simulazione giorno di massimo consumo per la verifica del soddisfacimento dei requisiti di fornitura richiesti dai Gestori nei punti di consegna (portate e
pressioni di esercizio) nel rispetto della massima potenzialità del campo pozzi attualmente operativo;
Simulazione di lungo periodo estivo per valutare la stabilità del sistema, la sostenibilità degli invasi dei Gestori, nonché i margini di produzione;
SCHEMA ACQUEDOTTISTICO DEL VENETO CENTRALE
9.
Le giornate tecniche di
LA SCELTA DEL MATERIALE DELLE CONDOTTE
Le linee guida sul materiale da utilizzare nello Schema acquedottistico del Veneto Centrale sono state sviluppate fin dal progetto preliminare in quanto lo
schema acquedottistico strategico regionale doveva rispondere alle seguenti esigenze:
- Durata nel tempo;
- Solidità in considerazione dei sovraccarichi, profondità e specifiche sezioni di posa;
- Affidabilità (misurata da esperienze pregresse in campo regionale e nazionale);
- Risparmio energetico (grandi diametri superiori alle Qnominali strettamente necessarie);
- Elasticità in fase di progetto e in fase esecutiva.
Per tali motivi la scelta del materiale è stata dirottata verso materiali di tipo ferroso: GHISA SFEROIDALE E ACCIAIO
Nella fattispecie la proporzione del materiale impiegato nel SAVEC è pari a: 90% GHISA SFEROIDALE - 10% ACCIAIO
La ghisa sferoidale è un materiale metallico di ELEVATA RESISTENZA E DURABILITÀ che, a differenza dell’acciaio, NON HA BISOGNO DI
PARTICOLARI PROTEZIONI DALLA CORROSIONE COME QUELLE ATTIVE CATODICHE OD A CORRENTE IMPRESSA.
Ogni tubo viene rivestito con uno strato di zinco esternamente e con uno strato di cemento internamente, che preservano la parte resistente metallica
dalle aggressioni elettrochimiche.
Una importante caratterista della tubazione in ghisa sferoidale è altresì data dalla deviazione angolare del giunto STANDARD
10.
Le giornate tecniche di
QUALE CONDOTTA IN GHISA SFEROIDALE?
ANALISI PRELIMINARI:
La scelta del materiale di una condotta è strettamente collegato con le
caratteristiche del terreno e con le condizioni ambientali circostanti
(presenza di elettrodotti, campi magnetici generati dalla presenza di altre
condutture ecc.)
Indagine geofisica per la determinazione della resistività elettrica - Metodo
Wenner.
11.
Le giornate tecniche di
LA SCELTA DEL GIUNTO ANTISFILAMENTO
Il giunto UNIVERSAL STANDARD VE è UN GIUNTO AUTOMATICO ANTISFILAMENTO CHE PERMETTE LA REALIZZAZIONE DI CONDOTTE AUTOANCORATE.
I giunti antisfilamento permettono di ripartire su uno o diversi tubi le spinte assiali che nascono nei punti singolari (curve, riduzioni, ti, flange cieche, ecc)
ed evitano altresì la realizzazione dei blocchi di ancoraggio in calcestruzzo.
Il calcolo delle lunghezze delle tubazioni antisfilamento è stato effettuato con il METODO ALABAMA
L’utilizzo delle giunzioni antisfilamento consente un risparmio economico pari a circa il 10% rispetto alla soluzione
tradizionale con blocchi in calcestruzzo, inoltre, in particolare per condotte di grande diametro, risulta più speditivo e
risolve il problema delle interferenze del blocco con altre infrastrutture presenti nel tessuto urbano.
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Le giornate tecniche di
CAMERE DI SCARICO GENERALE
GESTIONE DEI NODI IDRAULICI DI SCARICO, SFIATO E
INTERCONNESSIONE CON LA GHISA SFEROIDALE
Lungo il suo percorso la condotta di adduzione
progettata è dotata di numerosi nodi idraulici,
composti da una camera in calcestruzzo interrata con
al suo interno le apparecchiature idrauliche:
- CAMERE DI SCARICO;
- CAMERE DI SFIATO;
- CAMERE DI REGOLAZIONE;
- CAMERE DI INTERCONNESSIONE.
TIPOLOGIA GIUNZIONE
All’interno dei manufatti si è data preferenza
all’utilizzo di giunti di smontaggio e pezzi speciali
flagiati.
Tuttavia l’esperienza ha portato ad utilizzare i
semplici imbocchi e tazze flangiate in ghisa
sferoidale come elementi utili per lo smontaggio.
13.
Le giornate tecniche di
APPARECCHIATURE IDRAULICHE
Nella rete acquedottistica regionale sono state installate numerose apparecchiature. Tra i maggiori fornitori risulta la SAINT-GOBAIN PAM ITALIA, che ha
curato in particolar modo la fornitura di:
SFIATI TIPO VENTEX
SARACINESCHE
VALVOLA A FARFALLA MANUALI E MOTORIZZATE
GIUNTI DI SMONTAGGIO
Complessivamente nel SAVEC sono state installate:
- N. 250 SARACINESCHE
- N. 150 VALVOLE A FARFALLA
- N. 140 GIUNTI DI SMONTAGGIO
- N. 250 SFIATI
- N. 25 MISURATORI DI PORTATA ELETTROMAGNETICI
- N. 15 ELETTROPOMPE
- N. 10 VALVOLE DI REGOLAZIONE/IDROVALVOLE/FUSO
Particolare attenzione è stata prestata alla scelta dello sfiato fornito da
SAINT-GOBAIN PAM ITALIA di tipo VENTEX per i seguenti motivi:
Alta portata aria in emissione/immissione;
Forma compatta;
Saracinesca incorporata;
Alta resistenza alle incrostazioni;
Alta resistenza alla corrosione;
Tenuta a bassissima pressione circa 0,5 bar.
14.
Le giornate tecniche di
PROSSIMI APPROFONDIMENTI PROGETTUALI
Lungo il suo percorso la condotta incontra numerose infrastrutture di
tipo viario, ferroviario, Fiumi, canali ed altri importanti interferenze.
Per risolvere tali interferenze sono stati realizzati numerosi
attraversamenti con tecniche:
- MICROTUNNELING;
- TOC TRIVELLAZIONE ORIZZONTALE CONTROLLATA;
- DIRECT PIPE.
La condotta, in attraversamento, è stata realizzata in acciaio, con
spessori non solo funzionali alle prestazioni acquedottistiche, in termini
di pressione di esercizio della condotta, bensì per poter resistere alle
sollecitazioni durante le fasi di spinta o di tiro.
Nelle progettazioni in corso d’opera sono in corso degli
approfondimenti per poter dare continuità alla tubazione di ghisa
sferoidale con rivestimento in MALTA CEMENTIZIA anche negli
attraversamenti delle importanti infrastrutture, senza dover ricorrere
alla installazione di impianti di protezione catodica, come previsto per
la posa di condotte in acciaio.