Vito Pecoraro, l'erba del vicino non sempre è più verde. Riflessioni sul si...
Pulvirenti, il programma 2020 per lo sviluppo della cittadinanza attiva e consapevole
1. Il programma ET 2020
per lo sviluppo della
cittadinanza attiva e
consapevole
Sebastiano Pulvirenti
Sebastiano Pulvirenti 1
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2. Dalla cittadinanza nazionale
alla cittadinanza attiva e plurale
Dai concetti di sovranità Ricollocazione
nazionale e di cittadinanza umanocentrica ed
“esclusiva” all’esercizio internazionalizzata
dei diritti umani e della
legittimazione Cittadinanza non come diritto
umanocentrica ed localmente elargito ma come
“inclusiva” patrimonio tipico della
condizione umana,
giuridicamente riconosciuto a
livello internazionale
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3. La cittadinanza multidimensionale
e l’approccio olistico di Cogan e Derricott
(Citizenship for the 21st Century, 1998 Cogan Page, London)
Approccio ai Partecipazione Difesa dei diritti
problemi quali alla vita umani
membri di una politica a
società globale Difesa
livello locale,
dell’ambiente
nazionale e
Assunzione di internazionale Disponibilità alla
responsabilità
soluzione non violenta
Comprensione e dei conflitti
apprezzamento delle Pensiero critico
differenze culturali Sebastiano Pulvirenti 3
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4. La dimensione della cittadinanza in prospettiva educativa
Il quadro concettuale di Gagnon e Pagé
(Cadre conceptuel d’analyse de la citoyenneté dans le démocraties
libérales, Ottawa 1999)
Identità
nazionale
Regime effettivo Partecipazione
Cittadinanza politica e civile
dei diritti
Appartenenze sociali,
culturali e
sovranazionali
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5. Complessità della vita sociale
e cambiamento nell’ambito dell’istruzione
Dai processi di assimilazione e di apprendimento
delle conoscenze a quelli di rielaborazione delle
conoscenze in situazione concreta.
Riconoscimento di un curricolo implicito
preordinato alla formazione della persona attraverso
l’affermazione di valori e di modelli positivi
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6. Per un’istruzione socializzante
ed emotivamente orientata
Sviluppare le
Considerare
competenze chiave
l’istruzione come
trasversali e di
“iniziale” e mai
cittadinanza
conclusiva (percorsi di
istruzione come Considerare lo svantaggio
strumenti per sociale ed educativo:
sviluppare altre compensazione/sostegno/
competenze) recupero
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7. Europa 2020 E.T. 2020
• Dalla strategia di Lisbona ad
Europa 2020
• ET 2020: programma specifico per
la formazione e l’istruzione con
nuovi benchmark
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8. Tendenze e sfide
• Generale miglioramento ma con il mancato
raggiungimento di molti parametri e con un
arretramento sul parametro essenziale
dell’alfabetizzazione
• Problematiche sull’attuazione
dell’apprendimento permanente e sulla
mobilità
• Valutazione basata su conoscenza e
memorizzazione che non tiene conto delle
abilità e degli atteggiamenti (aspetto essenziale
delle competenze chiave)
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9. Dare vita al
“triangolo della conoscenza”
Istruzione
Ricerca Innovazione
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10. Dimensione sociale
dell’istruzione e della formazione
Garantire equità ed eccellenza
Migliorare i livelli di istruzione
Fornire competenze chiave a tutti
Aumentare flessibilità e permeabilità dei percorsi
educativi. Eliminare gli ostacoli alla
partecipazione
Istruzione e formazione come strumenti chiave per
l’inclusione sociale e il processo di protezione civile
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11. ET 2020: 4 obiettivi strategici
2. Migliorare qualità
1. Rendere effettivo
ed efficacia
l’apprendimento dell’istruzione e
permanente e la
della formazione
mobilità
4. Incoraggiare la
creatività e l’innovazione,
3. Promuovere l’equità, inclusa
la coesione sociale e la l’imprenditorialità a tutti i
cittadinanza attiva livelli dell’istruzione e
della formazione
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12. EU 2020: 5 obiettivi strategici
1. Il 75% delle 2. Il 3% del PIL deve
persone di 20/64 essere investito in
anni devono avere ricerca e sviluppo
un lavoro 4. Tasso di abbandono
scolastico inferiore al 10%
3.I traguardi 20/20/20 in e il 40% dei giovani con
materia di clima/energia una laurea o un diploma
devono essere raggiunti -20%
gas serra -20% energia +20% energia da fonti
rinnovabili
5. 20 milioni di persone in
meno a rischio povertà
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13. Per una formazione organica e “su misura”
Non negare il valore della conoscenza
Partire dal presupposto che bisogna far leva sugli
interessi e sui valori
Considerare la complessità del processo formativo
Tener conto dei comportamenti
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14. Competenze chiave
• Maggiore ed esplicito riferimento alle
competenze chiave trasversali
• Tendenza verso l’insegnamento e
l’apprendimento basati sulle competenze chiave
e verso un approccio centrato sui risultati
dell’apprendimento
• Materie tradizionali (ad es. lingua madre,
lingue straniere, matematica e scienze) trattate
con un approccio più interdisciplinare
• Molti programmi comprendono ora la
competenza “Imparare a imparare”
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15. La tendenza pedagogica sottesa alle
“Indicazioni per il curricolo”
Tende a liberarsi dalla massa delle conoscenze non
per respingerli o rinunciare a studiare, ma per
scomporli, decostruirne le strutture, ricomporli …
E’ orientata a cercare conoscenze, abilità e
competenze rilevabili nel presente per ricostruirle e
potenziarle attraverso un “compito” possibile e
contestualizzato
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16. Key competencies
" hanno duplice valenza (rendono la
persona capace di interagire con gli altri/
concorrono alla elevazione del livello di
istruzione della società
" valide per tutti e non per un settore specifico
" servono ad alimentare l’apprendimento lungo
tutto l’arco della vita e ad affrontare novità e
cambiamenti di stato sia in ambito personale e
sociale sia in ambito lavorativo.
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17. Le otto competenze chiave
competenza
comunicazione digitale
nella madrelingua
competenza imparare a
comunicazione matematica e imparare
nelle lingue competenze di base
straniere in scienza e competenze sociali
tecnologia e civiche
spirito di iniziativa e consapevolezza ed
imprenditorialità espressione culturale
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18. Le otto competenze chiave
di cittadinanza (Regolamento 22.8.2007 Obbligo Istruz.)
Collaborare e
Imparare ad partecipare
imparare
Comunicare Agire in modo
Progettare autonomo e
responsabile
Risolvere problemi
Individuare Acquisire e
collegamenti e relazioni interpretare
Sebastiano Pulvirenti l’informazione 18
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19. Le competenze chiave di cittadinanza
riorganizzate per aree emotive
Consapevolezza di sé Padronanza di sé
Imparare ad imparare Agire in modo autonomo e
responsabile
Progettare
Motivazione
Risolvere problemi
Acquisire e interpretare
l’informazione
Abilità sociali Empatia
Comunicare Individuare collegamenti e
relazioni
Collaborare e partecipare
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20. LA STRUTTURA
DELLA COMPETENZA EMOTIVA
(Daniel Goleman)
Consapevolezza di sé Padronanza di sé
Conoscenza stati interiori Dominare gli stati interiori
Riconoscimento emozioni Autocontrollo
Autovalutazione accurata Adattabilità
Fiducia in se stessi Motivazione Assunzione responsabilità
Avere tendenze emotive
Avere impegno
Prendere iniziative
Possedere ottimismo
Abilità sociali Empatia
Abilità nell’indurre risposte Consapevolezza delle
desiderabili negli altri esigenze e degli interessi
Influenza altrui
Comunicazione Comprensione degli altri
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21. La tendenza “attivistica” e la cura del
prodotto non basta
Quale pensiero?
Quale capacità critica?
Quale attenzione?
Quale creatività?
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23. La nota è internazionale e dice, più o meno così:
Poteva essere una mattina come un’altra.
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24. Un uomo scende
nella stazione della metro di New York.
Indossa jeans, camicia e berretto.
Si siede vicino all’ingresso.
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25. Prende il violino dalla custodia e comincia a suonare con entusiasmo
per la folla in transito nell’ora di punta mattutina.
Per i 45 minuti durante i quali suonò,
fu praticamente ignorato dai passanti.
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26. Nessuno lo sapeva,
ma il musicista era
JOSHUA BELL,
uno dei più grandi
violinisti del mondo,
che eseguiva brani di
musica sacra,
con uno strumento
rarissimo,
uno Stradivari del 1713,
stimato più di
3 milioni di dollari.
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27. Qualche giorno prima, Bell aveva suonato nella
Symphony Hall di Boston, dove i migliori posti
costavano la bazzecola di mille dollari.
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28. L’esperienza nella metropolitana, registrata in un video, mostra
uomini e donne che camminano veloci, bicchiere di caffè in
mano,
cellulare all’orecchio,
28
INDIFFERENTI AL SUONO DEL VIOLINO.
29. L’iniziativa,
realizzata dal giornale
The Washington Post,
era di lanciare
un dibattito sul
valore, contesto e arte.
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30. La conclusione è che siamo abituati
a dare valore alle cose, quando sono in un preciso contesto.
Bell, nel metro, era un’ opera d’ arte senza cornice.
30 Un lavoro di lusso senza etichetta di marca.
31. Questo è un esempio di
situazioni che accadono
nelle nostre vite,
che sono uniche e alle
quali non diamo importanza,
perchè non vediamo
l’etichetta del prezzo.
31
32. Dopo tutto, che cosa
ha valore per noi,
indipendentemente dai
marchi, prezzi e marche?
È il mercato che decide
ciò che possiamo avere,
sentire, vestire o essere?
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33. Sarà che i nostri sentimenti e il
nostro apprezzamento della
bellezza
sono manipolate dal mercato,
dai media e dalle istituzioni
che detengono il potere
finanziario?
Sarà che valorizziamo
solo quello che ha
l’ etichetta con il prezzo?
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34. Ma ci sono cose, come l’affetto e l’allegria,
che non hanno prezzo!
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35. Ci sono cose e situazioni che non si possono
comprare ...
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37. Non si compra il raggio di sole,
nemmeno le gocce di pioggia.
La canzone del vento che passa sibilando
nel tronco cavo di un albero è gratis.
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38. Il bambino
che corre,
spontaneo,
al nostro
Incontro
e si appende al
nostro collo,
non ha prezzo.
L’abbraccio
non è in vendita in alcuna gioielleria.
E il calore che trasmette dura
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quanto durerà la nostra memoria.
* * *
39. L’aria che respiriamo,
la brezza che scompiglia i nostri capelli,
il verde degli alberi e il colore dei fiori
ci sono stati donati da Dio gratuitamente.
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40. Approfittiamo di tutto quello che è alla
nostra portata,
senza prezzo, senza brevetto registrato,
40
senza etichetta di marca.
41. Godiamoci i
momenti di
tenerezza e
le manifestazione
d’affetto
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42. Stiamo più attenti a quello che ci circonda,
e siamo grati per quello che ci viene offerto,
e sentiamoci felici, fin da oggi,
mentre il giorno ci sorride e il sole sparge la luce
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43. Testo dalla:
REDAZIONE Del “MOMENTO ESPÍRITA”,
a partire dal commento di Willian Hazlitt,
in Internet.
Immagini: Photo.net, Amanda’s
Photography, Fotocommunity
Ed altre trovate in internet
Musica:
Serenade – Schubert
Interpretazione al violino di:
JOSHUA BELL
Ana Maria Jr.
+ pps no site: www.nadalem.com
Traduzione dal Portoghese: Lulu
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