Altre
questioni
aperte
gestione dei reduci -
generazione abituata a
condizioni di anormalità e di
violenza
vittoria mutilata - 1919,
D'Annunzio con dei legionari
occupa Fiume fino al 1920
1892: partito
socialista,
leader ne è
Turati -
classista
1919: partito
popolare
(cattolico),
fondato da
don Luigi
Sturzo -
interclassista
1921: partito
comunista,
fondato tra
gli altri da
Gramsci
1861: partito
liberale
NONÈ UN
PARTITO DI
MASSA
Partiti italiani
1919: Movimento dei fasci di combattimento, fondati da Benito
Mussolini, già direttore de L'Avanti, poi fondatore de Il popolo
d'Italia
Nascita del Fascismo
Direttore del Avanti
1914 - favorevole all'ingresso in guerra.
Prima spiegazione: la partecipazione alla
guerra causerà una situazione di caos
soociale tale da favorire la rivoluzione
Seconda spiegazione: convinto dagli agenti
segreti francesi a spingere per l'ingresso in
guerra.
Espulso dal partito socialista, fonderà il
Popolo d'Italia.
Benito
Mussolini
Il programma
dei Fasci di
combattimento
Repubblicano
Giornata lavorativa di 8 ore
Innalzamento degli stipendi
anticlericale e anticattolico
nazionalista
uso della violenza
antidemocratico
Mescola idee di sinistra, anche di
estrema sinistra, con le posizioni
nazionaliste.
In Italia si ha le sensazione che da un momento all'altro possa scoppiare
una rivoluzione comunista sul modello di quella russa.
Manifestazione e rivolte di braccianti agricoli, scioperi e occupazioni
nelle fabbriche.
A Torino nasce un soviet.
Giolitti, tornando presidente del consiglio, concede riduzione della
giornata di lavoro e costringe i proprietari ad adeguamenti degli
stipendi.
La grande borghesia si sposta verso il movimento fascista; si sposta
verso il fascismo anche la piccola borghesia.
Biennio rosso (1919 - 1920)
Il Fascismo in
parlamento
1919, elezioni:
la
maggioranza
relativa è del
partito
socialista.
01
1921, Giolitti fa
un'alleanza con
Mussolini prima
delle elezioni
per portare i
fascisti dalla
propria parte
03
i fascisti
prendono
35
parlamenta
ri
04
l partito liberale
governa,
insieme al
partito popolare
e insieme ai
nazionalisti
02
La presa del potere
22 ottobre 1922:
adunata fascista
a Napoli
27 ottobre 1922 -
marcia su Roma
presidente del
consiglio Facta
presenta la richiesta
di stato di assedio,
non accettata da
Vittorio Emanuele III
1 2 3
Il Fascismo al potere
30 ottobre 1922 -
nomina di
Mussolini a
presidente del
consiglio
16 novembre,
insediamento
del governo
4 5
Dalla democrazia alla
dittatura fascista
Rapimento
Matteotti (10
giugno 1924)
Assunzione di
responsabilità di
Mussolini (3
gennaio 1925)
Leggi
fascistissime
1 2 3
- Abolizione della libertà di stampa
- Abolizione degli altri partiti politici
- Lista unica alle elezioni, voto palese - al voto del 1934 la lista ottiene il 99,8% dei
consesi.
- Tribunale speciale condanna 15.000 oppositori politici, elargiti circa 30.000 anni di
carcere. Fra le vittime abbiamo Amendola, Gobetti, i fratelli Rosselli, Gramsci
- Aboliti i sindacati (abolito anche il diritto allo sciopero)
- Impiegati pubblici vengono obbligati all'iscirzione al partito nazionale fascista, pena
il licenziamento.
- Gran Consiglio del Fascismo: assemblea ristretta a cui partecipano i gerarchi fascisti
scelti da Mussolini - potere legislativo ed esecutivo
Le leggi fascistissime
Con il termine t. si indica il complesso degli elementi che definiscono i
regimi totalitari in epoca contemporanea, differenziandoli sia da quelli
democratici sia da quelli autoritari. Storicamente il concetto nasce con
riferimento alle esperienze del fascismo italiano: in un articolo scritto da G.
Amendola per Il Mondo (1923) si parla del fascismo come «sistema
totalitario» in quanto «promessa del dominio assoluto e dello
spadroneggiamento completo e incontrollato nel campo politico e
amministrativo», mentre l’uso del sostantivo si fa risalire a L. Basso che nel
1925 lo applicava alla realtà del partito unico «interprete dell’unanime
volere». Fu lo stesso Mussolini a rivendicare per il fascismo una precisa
«volontà totalitaria», capovolgendo il senso dispregiativo del termine.
Totalitarismo (Treccani)
In seguito esso si è esteso a connotare in maniera indifferenziata sia il
regime nazista, sia i vecchi e nuovi sistemi comunisti; nel linguaggio
comune descrive, al di là dei diversi giudizi di valore, una forma politica
caratterizzata da assenza di strutture e controlli parlamentari, dalla
presenza di un partito unico, dalla soppressione delle garanzie di libertà e
pluralismo proprie dello Stato di diritto.
Totalitarismo (Treccani)
Per il filosofo R. Aron l’elemento di novità del t. rispetto alle altre forme
autarchiche del passato e del presente è dato dal carattere rivoluzionario
del partito unico, mentre per un altro filone di pensiero il tratto di
originalità del «nuovo» t. consiste nell’essere basato sugli strumenti della
comunicazione tecnologica e di legittimazione di massa. L’economista F.
von Hayek ne ha sottolineato gli aspetti distruttivi della libertà economica
(The road to serfdom, 1944), come conseguenza della pianificazione
centralizzata e dell’invadenza di una tecnostruttura burocratica su ogni
dimensione della vita sociale; H. Arendt ha pubblicato una delle opere più
importanti sull’argomento (The origins of totalitarianism, 1951),
individuando nel terrore l’essenza distintiva di questo regime.
Totalitarismo (Treccani)
Le caratteristiche peculiari che delineano il modello totalitario sono: la
preminenza del partito unico sullo Stato; un radicale antipluralismo
politico e sociale; l’ideologia della «rivoluzione permanente» e del «nemico
oggettivo» per tenere alta la mobilitazione del consenso di massa;
l’impiego massiccio delle tecniche di comunicazione come strumenti di
propaganda; l’uso sistematico del terrore come strumento di governo. In
questo senso i regimi moderni di t. si differenziano dall’autoritarismo, nel
quale sono presenti alcuni di questi elementi, ma non tutti insieme e con lo
stesso grado di intensità. In partic., i regimi autoritari sono diversi dai
regimi totalitari poiché ammettono limitate forme di pluralismo, sia
sociale che politico, nella misura in cui risultino funzionali alle strategie di
mantenimento delle riserve di sostegno e di controllo sociale.
Totalitarismo (Treccani)
Politica estera
Negli anni '20 il
regime si
mantiene
vicino alla
Francia e alla
Gran Bretagna
01
Negli anni
'30
politiche
colonialiste
03
1934, la
Germania tenta
l' annessione
dell'Austria,
l'Italia schiera
truppe al
confine
04
Concordato
del 1929 con
la Chiesa
cattolica e il
Vaticano
02
Politica estera
Invasione
dell'Etiopia nel
1935, Conquistata
un anno dopo
grazie alle armi
chimiche (vietate)
05
Avviciname
nto alla
Germania
di Hitler
07
Asse Roma
Berlino
(1936), e
Patto di ferro
del 1939
08
L'italia viene
sanzionata
economicante
da parte della
Società delle
Nazioni
06
Ultraliberista negli anni '20
1
Anni 30: politiche protezioniste
2
Nazionalizzazione delle aziende (IRI)
4
autarchia
3
Quota 90
5
Politica
economica