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Un preventivo sguardo rivolto al futuro

Il progetto, già intrapreso da anni negli      Piccole responsabilità affidate a
istituti tecnici e nei corsi di formazione     impacciati ragazzi alle prime armi.
professionale, approda al nostro Liceo           Pazienza, disponibilità, iniziativa. Con
cinque anni fa come un esperimento,            un pizzico di convinzione e fiducia in sé
evidentemente riuscito. Gli studenti delle     i ragazzi sono riusciti ad ottenere ottimi
terze e quarte classi del corso H, cavie       risultati.
prescelte dall’istituto, abbandonano i         L’incontro aprirà le porte del mondo
banchi di scuola per tuffarsi due              “alternanza” al pubblico di genitori e di
settimane nel “nuovo mondo del lavoro”.        datori di lavoro che avranno il privilegio
Chi avvocato, chi giornalista, chi             di assistere alle testimonianze semplici
farmacista, chi assistente sociale: i          ma sincere degli studenti.             Una
ragazzi si confrontano con i loro interessi,   interessante opportunità di entrare a
i loro difetti, intravedendo uno spiraglio     contatto con un nuova realtà scolastica.
di una scelta futura, tutt’ altro che          Una       irripetibile   occasione     per
scontata.                                      approcciarsi a una scuola che sa
Commoventi           e    profonde       le    motivare e spingere i suoi ragazzi in
considerazioni emerse durante l’incontro       avanti, verso il futuro.
con i professori. Un pomeriggio trascorso
insieme per discutere, raccontare                                         Fabiola Sessa
l'esperienza di alternanza. All’unanimità                                Luca Passarotti
si é scelto di sottolineare la parola
“fiducia”: una sensazione di sicurezza                 (articolo inviato a Varese News)
fondata sulla stima ricevuta dai tutor in
ogni occasione.
Voce del verbo insegnare, tempo futuro

Studenti modello in grado di risolvere               testualmente che l’alternanza favorisce
immensi problemi matematici in soli cinque           l’acquisizione di competenze spendibili nel
minuti, altri meno abili bloccati dal timore di      mercato del lavoro In una economia
un’imminente        bocciatura,      sufficienze,    completamente bloccata da una crisi
insufficienze, corsi di recupero. Questo è           mondiale senza precedenti, il mondo del
l’attuale mondo della scuola. Ma siamo certi         lavoro e la disoccupazione sono i problemi
che non ci sia proprio nulla di nuovo                fondamentali cui porre mano per tentare
all’orizzonte? Sono ormai centinaia gli istituti     almeno una lieve ripresa. Affrontarla può
che usufruiscono delle possibilità che il            voler dire agire politicamente con valide
progetto alternanza scuola-lavoro offre agli         manovre, supportare gli ammortizzatori
studenti delle scuole superiori e il numero è        sociali, creare opportunità, ma allo stesso
destinato a crescere vorticosamente. E’ un           tempo modernizzare, modificandola, la
passo deciso e netto verso una parziale              struttura scolastica. I nostri ragazzi, il nostro
modifica dei metodi e della didattica. L’attuale     futuro, a stretto contatto con il mondo del
concezione dell’insegnamento opera secondo           lavoro può essere la giusta “manovra”. Lo
una visione “immobile” della conoscenza : si         studente si troverà ad affrontare
fa proprio un metodo di studio dato, per             un’esperienza che non sempre garantisce la
acquisire     sempre        più    informazioni.     coincidenza con i suoi gusti o le sue
Informazioni che andranno a creare un ampio          passioni. Si potrebbe pensare ad un enorme
bagaglio di nozioni. Ma proprio questo               errore: è vero, i ragazzi potrebbero
apprendimento favorisce nella vita dei nostri        avvicinarsi in maniera più attiva al mondo
ragazzi un’incapacità di muoversi in modo            delle opportunità lavorative se introdotti in
elastico nel groviglio di informazioni. Anche il     un ambiente che li affascina. Eppure è
migliore degli alunni, di una qualsiasi classe, si   proprio la varietà di proposte, non sempre
limiterà ad uno studio astratto e artificioso.       gradite, il grande pregio di questo
Qual è la vera causa di questa situazione? La        innovativo percorso. Il progetto scolastico
percezione di una mancanza di adesione alla          arriva ad orientare i ragazzi non solo alle
realtà è la principale motivazione che ha            varie professioni, ma anche ad insegnare ad
spinto a tentar la strada di questa “didattica       adeguarsi alla realtà che troveranno. I nostri
moderna”. Sono pochi quei professori che,            giovani dovranno essere capaci di utilizzare
pur con un insegnamento teorico e                    con elasticità il loro bagaglio culturale
nozionistico, si sforzano di rendere agli occhi      sviluppando una critica capacità di
dei propri studenti più nitida la visione reale      adattamento che aprirà loro maggiori
del mondo. Tramite progetti come                     possibilità. Il nostro futuro prenderà forma
l’alternanza scuola-lavoro il mondo della            partendo dall’istruzione, passando da
scuola si tinge del “colore” della realtà,           progetti innovativi come l’alternanza,
togliendo così quel velo opaco di “bianco e          buttandosi nel mondo del lavoro.
nero” creato dai metodi più tradizionali. Dal
decreto legislativo del 15 Aprile 2005 (riforma                                  Donato Santoianni
Moratti) leggiamo.
Educazione al sociale nel progetto Alternanza Scuola-Lavoro

  Crisi, deficit, spread. Parole che alle         E’ importante evitare la perdita di un
  orecchie di un adolescente suonano              rapporto costruttivo tra i cittadini, in
  come una minaccia priva di significato:         modo che siano la forza della
  noi giovani non siamo abituati a                collaborazione e della società unita, a
  stringere tra le mani una bolletta salata       trainare            questo          Paese.
  o un estratto conto. I Media ci                 Lo stesso clima di cooperazione emerge
  informano che gli italiani non riescono         anche in un piccolo organo del comune
  ad arrivare “a fine mese”, ma il flusso         di Gallarate: lo Spazio Giovani Mosaico
  implacabile del consumismo schiavizza           dove Fabio Castano, oltre a organizzare
  con facilità questa società che sembra          corsi extrascolastici con fine ludico o
  non accorgersi del decadimento e del            lavorativo, riunisce sotto lo stesso tetto
  degrado che ha raggiunto.                       adulti volontari e ragazzi bisognosi.
  La crisi che l’Italia attraversa ha un volto    Emerge un lato della crisi ignorato e
  ben peggiore di quello che la gioventù          forse      sconosciuto:      i   bambini,
  crede. Ho potuto appurare di persona,           indirettamente vittime delle disgrazie
  grazie al progetto Alternanza, la cruda         che gravano sulle loro famiglie, non
  verità.                                         hanno posti dove andare mentre i
  Osservando il lavoro di assistenza sociale      genitori sono impegnati. Trovano però
  al Comune di Gallarate ci si rende conto        qui     un     rifugio    dove    regnano
  di come possa essere lunga la lista di          l’uguaglianza e la collaborazione
  sconfitti.       L’interminabile      sfilata   affettiva. Volontari si impegnano per far
  mattutina allo sportello dei colloqui           studiare e giocare i ragazzi tutti i
  prevede un mix di nazionalità e richieste       pomeriggi. E’ uno spazio che dona
  diverse, partendo da tossicodipendenti e        speranze e opportunità in cambio di
  senzatetto fino alla donna divorziata e al      rispetto e partecipazione. Un esempio
  padre disoccupato.                              per la società contemporanea..
  Disperate richieste di aiuto il cui incipit è   Aumentando la consapevolezza della
  canonico: “Non so più cosa fare”.               necessità di una rinascita morale e
  Ma l’ufficio del comune sembra riuscire         sociale, dobbiamo impegnarci tutti per
  ad attenuare questa ondata di problemi          contrastare l’affievolirsi del senso dei
  ripartendo il lavoro in base alle diverse       doveri sociali e rieducarci al rispetto e
  problematiche e instaurando un solido e         alla laboriosità.
  fedele rapporto con i bisognosi. La             L’auspicio è quello di smantellare
  rapidità del colloquio è l’inevitabile          l’occidentale raffigurazione “Those lazy
  conseguenza dell’ingente numero di              Italians”, di rimboccarsi le maniche e di
  vittime della crisi, ma il lavoro viene poi     prendere coscienza della necessità di
  svolto efficientemente e con passione. E’       una rinascita sociale e morale del
  l’atteggiamento giusto per fronteggiare         nostro Paese.
  gli innumerevoli ostacoli di questa
  situazione.                                                               Andrea Collaro
ALTERNANZA: UN TUFFO NELL'ARTE CONTEMPORANEA
                 L’ARTE E’ GIOVANE ?!

Surrealismo, dada, art&craft. L’arte da             taglio, c'è molto di più. "Dobbiamo imparare
sempre ci circonda. Passo dopo passo ha             a fermarci davanti ad un quadro, ad
accompagnato il cammino dell’uomo, dai              osservare, riflettere, immaginare“ dichiarano
tratti primitivi sulle pareti rocciose, passando    convinti gli studenti. Durante la loro
per le dolci pennellate di Giotto, alla             esperienza hanno notato la scarsa affluenza
caducità della vita rappresentata dalla cruda       di giovani al museo, se si escludono quelli in
maestria di Caravaggio. Ma cos’è realmente          visita scolastica. Ma che cosa manca
ciò che chiamiamo arte? Brochure di musei           realmente? Il tempo? "E' evidente che nei
visti di sfuggita e mai letti. Mostre che           giovani l'interesse per l'arte scarseggia“ ci
colpiscono la nostra attenzione mai visitate.       dicono. Passare il tempo libero davanti a
Siamo sinceri con noi stessi: quante volte          televisione e computer risulta più comodo
entriamo in un museo di nostra iniziativa per       che riflettere sul significato di un'opera e sul
mero piacere? Le possibilità intorno a noi          suo valore comunicativo. E anche quando
sono numerose. L’interesse un po’ meno.             nasce un interesse la pigrizia prende il
L’esperienza di alternanza scuola-lavoro al         sopravvento e si preferisce "analizzare" un
Museo Maga si è rivelata esemplare per un           quadro ricercando informazione sulla rete.
gruppo di studenti del Liceo Scientifico di         "Durante il nostro stage abbiamo scoperto
Gallarate. Trasportati dai banchi scolastici al     molti aspetti dell'arte contemporanea che
mondo del lavoro, per due settimane                 ignoravamo. Le opere diventano spesso
quattro ragazzi hanno avuto la possibilità di       strumenti di denuncia, arrivano laddove le
introdursi in prima persona nell’universo           parole non bastano. L'arte diviene per
artistico.     Immersi       nella     collezione   l'artista un mezzo per gridare la propria
permanente di arte contemporanea sotto la           interiorità, pur rimanendo muto.
supervisione del dottor Castiglioni, hanno          Permettiamo all'arte di coinvolgerci ed
potuto prendere coscienza delle numerose            all'artista di emozionarci. L’arte è giovane
possibilità lavorative in campo artistico.          ma non è parte dei giovani. L’alternanza
Esperienza illuminante, a detta degli               scuola- lavoro può dare il suo piccolo
studenti. Oggi tra impegni scolastici, amici e      contributo per compiere il miracolo.
nanotecnologie, l'arte sembra non trovare                                             Giulia Bardelli
spazio nella quotidianità dei giovani,                                              Valentina Franzi
bombardati quotidianamente da immagini di                                             Chiara Tonetti
ogni tipo trasmesse da televisioni, media e                                          Michele Ravasi
computer.
Un'opera di Fontana genera una reazione di
straniamento. "Questa non è arte. L'avrei
potuta fare anche io." Un taglio su una tela,
un gesto così semplice nella sua contorta
oscurità. Ma dietro quell'opera, oltre quel
L’alternanza vista da fuori



Sono molte oggi le scuole
che propongono il progetto
di alternanza scuola-lavoro,
altrettante sono le differenze
emerse dalle interviste a
ragazzi dell’istituto “Gadda”,
ITIS e ITPA di Gallarate. A
partire dagli orari fino
all’utilità    effettiva      del
progetto. Esperienze diverse,
stesso obiettivo: avere un
primo approccio con il
mondo del lavoro. Chi nel
settore tessile, chi nel
commerciale,                  chi
nell’elettrotecnico.                       Valentina e Giulia, alunne di 4°B ITPA.
Archiviazione di fatture,
sistemazione di documenti,
traduzione di lettere, analisi
                                    “I tutor aziendali si         suscitato in loro, che ha
di bilancio e assemblamento
                                    relazionavano in modo         consentito              di
di componenti elettrici.
                                    educato e gentile, pronti     raggiungere risultati più
Professionalità,        rispetto,
                                    ad aiutarci in qualsiasi      che positivi.
puntualità sono le qualità
                                    evenienza” – spiegano         Le            conoscenze
che vengono sottolineate da
                                    Valentina     e     Giulia,   scolastiche non sempre
tutti i giovani intervistati, pur
                                    studentesse dell’ITPA di      sufficienti costituscono
nella       diversità       delle
                                    Gallarate.     Pronti     a   l’unico neo. Fa eccezione
mansioni. Apparentemente
                                    rispondere a qualsiasi        la lingua inglese, utile
distaccato il rapporto con il
                                    domanda, perplessità o        soprattutto in ambito
tutor scolastico, il quale
                                    semplice curiosità. Una       commerciale.
aveva contatti solo con il
                                    relazione positiva, di
tutor aziendale. Mai lasciati
                                    sincera fiducia reciproca.             Gabriele Segrini
soli., i ragazzi venivano
                                    Comune a tutti gli                       Fabiola Sessa
seguiti direttamente in ogni
                                    studenti contattati dalla              Daniele Puricelli
lavoro,       affiancati       ad
                                    redazione é l’ interesse
impiegati specializzati.
DAI BANCHI ALLA CATTEDRA

Cari studenti, avete mai provato a           Preparare lezioni o correggere
immedesimarvi nel ruolo di professore- e     verifiche per intere ore lo è ancora
a sedervi davanti a una classe di trenta     meno.
alunni? Ritenete sia semplice?               Il lavoro a casa è fondamentale.
Non lo è per niente e noi ci abbiamo         Ma non finisce qui. Riuscire a tenere
provato. Vi stupiremo.                       viva l’attenzione di tanti ragazzi,
Pomeriggi densi di studio, poche uscite,     trasmettere la voglia di studiare e la
interrogazioni e verifiche da tachicardia.   passione per la materia che viene
Fuori da scuola la frase “Che noia, oggi     insegnata. Questa è la vera sfida.
devo fare i compiti!” è diventata un         Appassionare la classe, coinvolgerla,
cliché.                                      instaurare rapporti di fiducia con gli
Pensate che la vita dei vostri insegnanti    alunni... l’ABC del perfetto insegnante.
sia diversa? L’idea che i loro pomeriggi     Ed è ciò che abbiamo tentato di fare.
siano liberi e spensierati va per la         Così è cambiata la nostra idea sul ruolo
maggiore. Ma la nostra opinione è            del professore. Abbiamo provato sulla
cambiata radicalmente, quando una            nostra pelle il lavoro che si nasconde
gelida mattina di gennaio, il treno ci ha    dietro un’ora di lezione o dietro la
portati in quel di Albizzate.                correzione di trenta verifiche.
“Role−reversal”, dicono in inglese.          Sfatiamo il mito degli insegnanti che
Scambio di ruoli. Diamo inizio ai giochi.    hanno come scopo quello di rovinare
Per la prima volta siamo entrati in una      la vita a noi poveri studenti.
classe come professori e non come            Prendete appunti, il confine tra banco
studenti. Trovarsi addosso lo sguardo di     e cattedra non è poi così invalicabile.
trenta alunni non è cosa semplice.
Memorie dell’Alternanza…


         Martina

         Prof. Frachelle


  Salve prof :D
  Non so se è stata lei ad assegnarmi di proposito al Melo, ma in qualsiasi caso la voglio
  ringraziare dal profondo del cuore!!
  L'anno scorso quando avevo scoperto di andare dall'avvocato ero entusiasta perchè avrei
  "esplorato" ciò che più mi piace, il mondo del diritto,
  mentre quest'anno quando ho saputo di andare al Melo, si ero contenta, ma la cosa non mi
  interessava più di tanto. Non vorrei cadere nel banale, facendovi leggere le solite frasette " si è
  stato bellissimo, mi è piaciuto", queste sono parole dette con il cuore e anche con qualche
  lacrimuccia: sono sicura che questa esperienza mi ha reso più sensibile e forte nello stesso
  tempo, ho imparato a relazionarmi e a voler bene anche a persone diverse dai soliti ragazzi
  della mia età, ho instaurato una solida amicizia con molti di loro e
   ho cercato anche di lasciare un bel ricordo di me, anche nelle situazioni più difficili. è stata
  un'esperienza unica.




         Alessandra (Varese News)

         Fabiola


  Avervi è stata una bella esperienza. Siete tutti e due in gamba, anche Luca, che è un po'
  pigro, è in realtà molto acuto e tu hai una capacità di sintesi impressionante. Precisi e
  capaci di individuare subito la "notizia".
  Chiaramente, ci farebbe piacere se vorrete rimanere in contatto e, compatibilmente con
  i vostri impegni, vorrete scrivere per noi.
   Grazie a te e in bocca al lupo per tutto!
Matteo

      Prof. Frachelle



Buonasera,
Ieri e oggi sono andato nel nucleo protetto, composto da sole 12 persone. Tra queste
12 solo una parla e cammina: la signora Lia. Ogni volta siamo arrivati e l'abbiamo
"liberata" da una cintura che la tiene ferma a letto. Nella mezz'ora in cui stiamo lì
l'obbiettivo è di calmarla e tranquillizzarla. Nonostante la mia freddezza con le persone
ho dovuto adattarmi perché quei tipi di pazienti necessitano, più di tutti gli altri, di
affetto (baci, carezze, abbracci e un continuo contatto fisico) e di sorrisi.
Il resto del tempo è passato molto velocemente perché ormai mi conoscono quasi tutti
gli anziani ed è bello scambiare due parole con tutti.
Anche se non mi piacerebbe lavorare in certi luoghi, il rapporto affettuoso instaurato
con alcuni degli anziani mi fa rimpiangere l'ormai prossima fine dell'alternanza.




        Arianna

        Prof. Frachelle



Ultimo giorno purtroppo...
E’ stata davvero un'esperienza bellissima e mi sono trovata proprio bene.
Ho imparato sia dal punto di vista scolastico che da quello umano!
Grazie prof per questo progetto, e non lo dico così per dire...è proprio una bella idea ;-)
A lunedì!
A DIFFERENT WAY OF GROWING UP

Che cosa ci fanno tre liceali sperduti tra gli   tessuto di rapporti che sappia guardare al
anziani del Melo e i bambini del reparto di      bisogno dell’altro.
pediatria dell’Ospedale di Gallarate? La         Lo si è visto all’interno del reparto di
risposta più ovvia sarebbe che hanno             pediatria del Sant’ Antonio Abate di
smarrito la strada per non essere                Gallarate, dove un’associazione si occupa
interrogati       dalla     solita     perfida   di dare sostegno alle famiglie più
professoressa; in realtà sono stati travolti,    bisognose e compagnia ai piccoli degenti.
grazie all’alternanza scuola-lavoro, dallo       Lo si è potuto costatare anche al Melo, la
tsunami del volontariato.                        cooperativa sociale della nostra città che si
Diffuso a macchia d’olio in tutta Italia, il     cura della degenza degli anziani, dove gli
volontariato abbraccia svariati campi,           studenti, validamente supportati dal
offrendo sicurezza e fiducia con un aiuto        personale della struttura, hanno capito il
concreto. Dallo svago dei più piccoli ad         valore della condivisione concreta del
attività capaci di coinvolgere i più anziani.    bisogno attraverso un semplice saluto, una
Considerato troppo spesso un mezzo per           partita a briscola o una           scherzosa
colmare la carenza dello Stato, incapace di      chiacchierata in dialetto.
offrire adeguati servizi a tutti i cittadini,    Il miglior stipendio per il volontario non è
l’esperienza del volontario, in realtà,          altro che il ritorno d’onda del mare di
affonda le radici nel più profondo senso di      affetto che si é donato.
solidarietà.
I nostri ragazzi possono attestarlo.                                     Martina Chiaravalle
Durante l’alternanza hanno potuto                                             Matteo Pisani
comprenderne più a fondo la funzione:                                        Elena Barenghi
quella di una viva e personale interazione
con il prossimo, capace di costruire un




          «L'esperienze d'alternanza secondo un docente del Liceo
                                         Scientifico di Gallarate»
DAI BANCHI DI SCUOLA AL BANCO DELLA FARMACIA


E se ci mettessimo nei panni del nostro
farmacista? Quali consigli daremmo? Di
quali responsabilità dovremmo farci
carico?
Ordini da spuntare, ricette da controllare,
fornitori da contattare e norme da
rispettare. E non solo. Arianna, Elisa e
Mattia hanno potuto provare tutto
questo sulla loro pelle.
Malpensa. Fiumi di persone in cerca di
un’aspirina, di uno sciroppo o di un
semplice consiglio. Arianna e Mattia
hanno sperimentato non solo il lavoro di
stoccaggio merci ma anche l’assistenza al
banco. Inglese, tedesco, francese. Difficile   Anche quando la calma regna sovrana
comprendere le necessità di tutti, ma è        è impossibile riposare. Scatola dopo
proprio questo l’arduo compito del             scatola, Elisa controlla tutte le
farmacista.          Organizzazione        e   scadenze. Quasi tutta la farmacia è
professionalità sono le parole chiave, non     stata sgombrata dai farmaci scaduti.
solo nei confronti dei clienti, ma anche       Le mansioni vengo svolte in un clima
dei fornitori. Il farmacista deve occuparsi    familiare. Cliente dopo cliente, sorriso
sia di dare buoni consigli sia di affrontare   dopo sorriso, consiglio dopo consiglio,
problemi riguardanti la gestione della         il giorno passa. Non si sta mai soli. Due
farmacia stessa.                               settimane forse non sono abbastanza
Compito simile,        ma con sfumature        per dare una risposta alle nostre e
diverse, è spettato ad Elisa. Moriggia.        loro domande, ma, affacciandosi sulla
8.30 di mattina e già una fila di persone      porta delle rispettive farmacie, i tre
aspetta il suo turno al bancone. Il            ragazzi hanno potuto comprendere
farmacista sta già frugando nei cassettoni     almeno in parte l’impegno che si cela
in cerca dei primi medicinali. Nel retro       dietro questo lavoro.
Elisa spunta l’ordine appena consegnato.
Inizia così la sua giornata di stage.                                 Elisa Vergazzini
Immersa tra pile di ricette da controllare,                           Arianna Cortesi
farmaci da ritirare, altri da cercare.                                Mattia Barigozzi
UNA SCOSSA DI VITA IN UFFICIO
             Terremoto a Varese: la Protezione Civile in azione.

VARESE – 25 Gennaio, in
una tranquilla mattinata di
lavoro nella sede principale
della Provincia, la calma
viene       spezzata        da
un’improvvisa scossa di
terremoto. Schermi dei
computer che oscillano,
armadi che si aprono, caffè
rovesciati sulle scrivanie.
Un approccio al mondo
lavorativo               poco
convenzionale per Martina
e Tiziano, alunni di 4 H del
Liceo      Scientifico       di
Gallarate.     Gli    studenti
vivono freneticamente il
loro terzo giorno di              Se si teme per la stabilità
alternanza       presso      la                                   Efficienza e reattività sono
                                  dell’edificio      si    deve   le parole chiave. Non c'è
Protezione Civile di Varese,      evacuare, altrimenti si può
tra chiamate, emergenze ed                                        spazio per esitazione ed
                                  tornare in classe. Nel          incertezza. Dopo circa due
imprevisti. La scossa delle       frattempo gli studenti
9.05, getta nel panico                                            ore la situazione si calma.
                                  tentano di rendersi utili       Della scossa che ha fatto
l'intera provincia. Gli alunni    cercando informazioni su
si trovano immersi nel caos.                                      tremare il nord Italia
                                  quanto avvenuto: la scossa,     rimangono solo articoli su
I telefoni iniziano a             di grado 4.9 della scala
suonare, le scuole del                                            internet    e    comunicati
                                  Richter, ha epicentro a         stampa. E, grazie al cielo,
Varesotto chiedono come           Brescello. Dalla Protezione
gestire     la      situazione                                    nessun danno.
                                  Civile partono telefonate
"Dobbiamo mandare a casa          per contattare i membri
gli alunni o tornare a fare                                                   Martina Civello
                                  sparsi sul territorio. In                  Tiziano Di Chello
lezione?” domanda una             centrale si organizza una
maestra d’asilo. La risposta      riunione.      Per      prime
è sempre la stessa, ognuno        vengono avvertite le zone
deve pensare al proprio           più a rischio di frane.
istituto.
INTERVISTA A UN TUTOR SCOLASTICO
    «Alternanza? Una sfida personale.» sostiene la Prof. D’Ubaldo


Quanti ragazzi ha seguito nel corso dell’attività      Come ha vissuto l’esperienza di tutor di
di alternanza?                                         alternanza?
Ho seguito diversi ragazzi, raggruppati           in   Io, in certi casi, sono stata proprio guidata dai
aziende, scelte considerando i loro interessi e        ragazzi. L’alternanza l’ho vissuta, sicuramente,
quelli della materia. In generale, cinque alunni in    come una sfida personale. Come un allenatore
quarta e quattro in terza.                             che vede da fuori i punti di forza della squadra,
Che relazione ha instaurato con i ragazzi              sottolineandoli e restituendoli al ragazzo perché
durante la loro permanenza in azienda?                 ci lavori, oppure, vede le debolezze e quindi
Ci sono state delle sorprese, ho potuto cogliere       cerca di indicare delle soluzioni per affrontarle.
una profondità nella persona e nell’anima,             È stata arricchita da questa esperienza?
leggendo le loro e-mail alla sera, che in classe       Sicuramente sì. Secondo me, l’esperienza ha reso
non viene fuori. La cosa utile dell’alternanza è       la classe consapevole del cammino che si sta
che per i ragazzi è stata occasione di riflessione     facendo insieme, sia a scuola che in alternanza. E'
che gli ha permesso di conoscersi meglio, e noi        stata un'occasione di vedersi da un punto di vista
con loro. Oppure mi sembra che qualche volta il        nuovo e di ragionarci insieme, soprattutto
nostro lavoro, la nostra presenza è servita per        durante l'incontro pomeridiano tenuto tra
farvi vedere che cosa stava emergendo di voi e         studenti      e     professori     per     discutere
quale dato trattenere per imparare qualcosa.           dell'esperienza. Questo mi è servito molto per
Pensa che un’esperienza simile possa giovare al        conoscerli e conoscermi meglio.
futuro del ragazzo? È questa l’età giusta per          Ha avuto esperienze di alternanza anche con
entrare in contatto col mondo del lavoro?              altre scuole?
È come aprire una finestra per buttare l’occhio su     Nell'Istituto Tecnico in cui insegnavo, nonostante
un mondo con il quale prima o poi avrai a che          non fossi direttamente coinvolta, ho potuto
fare. Incominci a capire l’importanza di come ti       notare come quest'esperienza permettesse ai
presenti, della puntualità, della buona                ragazzi di scoprirsi ed imparare l’importanza della
educazione, quindi il lavoro, a volte, è proprio un    buona educazione.
allenamento per se stessi. Non si può dire che         Conclusa l’esperienza, quale opinione si sente di
l’età non sia quella adatta, basta tornare             dare sull’alternanza scuola-lavoro?
indietro di qualche hanno per vedere giovani           Sicuramente positiva, però fatta a queste
lavoratori intenti a mantenere la famiglia.            condizioni: che sia ben motivata e che la scelta
Secondo lei, l’alternanza può costituire               dei tutor e degli ambiti di lavoro sia ponderata.
un’esperienza di vita significativa?
 Sicuramente sì. Alcuni dei ragazzi sono rimasti                                           Flavio Martini
colpiti dalla accoglienza ricevuta dai tutor                                            Niccolò Dall’Omo
responsabili, accorgendosi dell'importanza di
presentarsi in un certo modo, della disponibilità
e della fiducia. Conoscere i proprio limiti,
affrontare diversi ostacoli, crea in loro una sorta
di curriculum nascosto.
TUTOR A CONFRONTO
                            ARCH. SCILLIERI VS. ARCH. MORETTI
Che cosa l’ha spinta a fare l’architetto? Da quanto tempo svolge questo lavoro?
S: Non è stata una mia scelta , perché il mio intento        M: Ebbi una scintilla quando a sette anni,
era quello di fare altro nella vita. Qualcuno a mia          curiosando fra i libri di mio padre, mi capitò fra le
insaputa, mentre facevo il servizio militare, mi ha          mani il libro “Le Corbusier 1936”. Svolgo questa
iscritto alla facoltà di architettura. Svolgo questo         professione da ben 57 anni.
lavoro dal 1976.
Era già intenzionato a fare questo lavoro o aveva in mente qualcos’altro?
S: Assolutamente no! Architettura non mi era                 M: Durante il ginnasio avrei desiderato diventare un
estranea come idea, ma c’erano altri interessi               musicista, ma ha prevalso l’architettura, con la
predominanti: primo fra tutti la pittura e poi la            presunzione di poter cambiare il mondo.
meccanica.
Difetti e pregi del suo lavoro?
S: Il principale difetto è che tutti pensano di essere       M: Il pregio migliore è che l’architettura permette
architetti, più bravi dello stesso professionista;           sempre di sognare in grande; il difetto più evidente è
mentre il pregio è che si fa di tutto, nessun campo del      la mancanza di una committenza, pubblica e privata,
sapere è tralasciato in questo lavoro e l’innata             adeguata culturalmente ed economicamente.
curiosità viene sempre alimentata e soddisfatta.
Qual è la sua concezione di architettura?
S: Per spiegare la mia concezione di architettura            M: L’architettura saprà assecondare l’imperativo
utilizzo una frase di Lewis Mumford, architetto e            etico di dare stile e grandezza di linee al vivere
critico d’arte: “L’architettura parte dal cucchiaio e        comune e saprà creare città che con la potenza del
finisce alla città”. L’architettura è così vasta che si      segno siano l’espressione della nuova ‘magnificenza
occupa sia del design, per esempio di un cucchiaio,          civile’(funzionalità e bellezza).
per ricercarne la bellezza, la funzionalità,
l’ergonomicità, sia della città.
Qual è la sua concezione di città ideale?
S: Molti architetti hanno tentato di immaginare una          M: La mia città ideale è basata sull’uso
città ideale, ma ogni tentativo è risultato fallimentare     dell’archetipo, nel mio caso l’utilizzo di una torre-
e fuorviante, perché la città in cui viviamo oggigiorno      cilindro che richiami la colonna e capace di
è una “città ideale”: è concreta e dobbiamo                  configurare scenari nati da un’evocazione: sale,
continuamente lavorare per trasformarla, modificarla         navate, fori, composizioni favolose per città
e renderla così migliore.                                    favolose; non un esito architettonico, ma un
                                                             incantesimo, un nuovo ‘realismo magico’.
Quale città consiglierebbe di visitare ad un futuro architetto e perché?
S: Consiglierei di visitare Venezia perché è l’unica città   M: Sicuramente Atene, Roma, Istanbul e
rimasta che non sia stata travolta dall’automobile e         Manhattan. Le prime tre perché sono Atene, Roma e
abbia mantenuto la sua integrità. Ma anche Berlino,          Costantinopoli, Manhattan perché è l’espressione
che, pur avendo avuto la sventura della guerra e del         possente ed eccitante di straordinari ardimenti
muro, ha saputo giostrare spazi nuovi e rimasti vuoti        edilizi dell’epoca che si è recentemente conclusa.
affidando la progettazione della città ai più grandi
architetti del mondo.
Intervista a un tutor aziendale
                       Giuditta Affri: “Il mio lavoro? Tutta progettualità”

Considerate le sue precedenti esperienze, come ha vissuto il progetto alternanza scuola-
lavoro?
A stupirmi sono state le competenze dimostrate dai ragazzi del liceo. Mi meraviglio di come
siano stati in grado di entrare negli nelle questioni dell’Ufficio di Piano, di guardare, ascoltare,
cercare, capire e chiedere il giusto consiglio al momento opportuno.
Che cosa l’ha spinta a fare questo lavoro?
La curiosità, la voglia di cambiare, l’illusione di poter programmare diversamente i servizi e di
entrare nella macchina della programmazione per poter dare un appoggio concreto.
Che differenza c’è tra l’assistente sociale di ieri e di oggi?
Una mia collega, prossima al pensionamento ha detto: “ Ho iniziato col dare i buoni del latte e
finisco la mia carriera consegnando i buoni del latte”. Naturalmente il ruolo dell’assistenze
sociale è cambiato: prima davvero consegnava solo i buoni del latte e dava solo piccoli
contributi, ora invece è richiesto di fare progetti sulla persona e di poter costruire con questa
una prospettiva di vita.
Tra la varie problematiche da affrontare, quali richiedono un rapido intervento?
Solitamente quelle relative ai minori, ma l’attuale situazione mette al primo posto il lavoro: il
lavoro è la base di una famiglia, consente di pagare un affitto, mandare i figli a scuola. Quando
manca il lavoro crollano tutti i progetti: è una tragedia.
In un’attività così immane, come riesce a sopperire al numero insufficiente di collaboratori?
Mancando le risorse, la buona volontà di collaborare tra enti e Comuni aiuta a sopperire alle
difficoltà. Si può dire che in questo momento di carenza finanziaria sono le idee a fare la
differenza.
Se avesse un budget illimitato, quali progetti vorrebbe realizzare?
A me piacerebbe attivare nel territorio un servizio domiciliare a partire dalla nascita. Penso
alle mamme che tornano dalla maternità, alle quali si potrebbe offrire una prima assistenza,
per esempio accessi domiciliari gratuiti per la cura del bambino. Mi piacerebbe capire le
situazioni di disagio fin da subito e prevenirlo, ma finora non è stato sempre possibile perché
questi servizi di prevenzione costano. Servirebbe anche incrementare la domiciliarità, che
costa molto meno di un ricovero in struttura privata o esterna: la famiglia impara a tenere in
carico un disabile o un anziano.
Conoscendo queste realtà diverse dal quotidiano in cui lei è coinvolta, vede il mondo da un
punta di vista diverso?
Certo, vedo il mondo da un punto di vista diverso: lo vedo un po’ malato per tutte le
problematiche che presenta. Noi assistenti sociali facciamo fatica a vedere la normalità e a
impostare dei servizi rivolti a questa. Però mi riconosco una qualità positiva: davanti a una
situazione di difficoltà sono sempre portata a ricercarne le cause e non assumo atteggiamenti
di condanna a priori.
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Giornalino ragazzi

  • 1. Un preventivo sguardo rivolto al futuro Il progetto, già intrapreso da anni negli Piccole responsabilità affidate a istituti tecnici e nei corsi di formazione impacciati ragazzi alle prime armi. professionale, approda al nostro Liceo Pazienza, disponibilità, iniziativa. Con cinque anni fa come un esperimento, un pizzico di convinzione e fiducia in sé evidentemente riuscito. Gli studenti delle i ragazzi sono riusciti ad ottenere ottimi terze e quarte classi del corso H, cavie risultati. prescelte dall’istituto, abbandonano i L’incontro aprirà le porte del mondo banchi di scuola per tuffarsi due “alternanza” al pubblico di genitori e di settimane nel “nuovo mondo del lavoro”. datori di lavoro che avranno il privilegio Chi avvocato, chi giornalista, chi di assistere alle testimonianze semplici farmacista, chi assistente sociale: i ma sincere degli studenti. Una ragazzi si confrontano con i loro interessi, interessante opportunità di entrare a i loro difetti, intravedendo uno spiraglio contatto con un nuova realtà scolastica. di una scelta futura, tutt’ altro che Una irripetibile occasione per scontata. approcciarsi a una scuola che sa Commoventi e profonde le motivare e spingere i suoi ragazzi in considerazioni emerse durante l’incontro avanti, verso il futuro. con i professori. Un pomeriggio trascorso insieme per discutere, raccontare Fabiola Sessa l'esperienza di alternanza. All’unanimità Luca Passarotti si é scelto di sottolineare la parola “fiducia”: una sensazione di sicurezza (articolo inviato a Varese News) fondata sulla stima ricevuta dai tutor in ogni occasione.
  • 2. Voce del verbo insegnare, tempo futuro Studenti modello in grado di risolvere testualmente che l’alternanza favorisce immensi problemi matematici in soli cinque l’acquisizione di competenze spendibili nel minuti, altri meno abili bloccati dal timore di mercato del lavoro In una economia un’imminente bocciatura, sufficienze, completamente bloccata da una crisi insufficienze, corsi di recupero. Questo è mondiale senza precedenti, il mondo del l’attuale mondo della scuola. Ma siamo certi lavoro e la disoccupazione sono i problemi che non ci sia proprio nulla di nuovo fondamentali cui porre mano per tentare all’orizzonte? Sono ormai centinaia gli istituti almeno una lieve ripresa. Affrontarla può che usufruiscono delle possibilità che il voler dire agire politicamente con valide progetto alternanza scuola-lavoro offre agli manovre, supportare gli ammortizzatori studenti delle scuole superiori e il numero è sociali, creare opportunità, ma allo stesso destinato a crescere vorticosamente. E’ un tempo modernizzare, modificandola, la passo deciso e netto verso una parziale struttura scolastica. I nostri ragazzi, il nostro modifica dei metodi e della didattica. L’attuale futuro, a stretto contatto con il mondo del concezione dell’insegnamento opera secondo lavoro può essere la giusta “manovra”. Lo una visione “immobile” della conoscenza : si studente si troverà ad affrontare fa proprio un metodo di studio dato, per un’esperienza che non sempre garantisce la acquisire sempre più informazioni. coincidenza con i suoi gusti o le sue Informazioni che andranno a creare un ampio passioni. Si potrebbe pensare ad un enorme bagaglio di nozioni. Ma proprio questo errore: è vero, i ragazzi potrebbero apprendimento favorisce nella vita dei nostri avvicinarsi in maniera più attiva al mondo ragazzi un’incapacità di muoversi in modo delle opportunità lavorative se introdotti in elastico nel groviglio di informazioni. Anche il un ambiente che li affascina. Eppure è migliore degli alunni, di una qualsiasi classe, si proprio la varietà di proposte, non sempre limiterà ad uno studio astratto e artificioso. gradite, il grande pregio di questo Qual è la vera causa di questa situazione? La innovativo percorso. Il progetto scolastico percezione di una mancanza di adesione alla arriva ad orientare i ragazzi non solo alle realtà è la principale motivazione che ha varie professioni, ma anche ad insegnare ad spinto a tentar la strada di questa “didattica adeguarsi alla realtà che troveranno. I nostri moderna”. Sono pochi quei professori che, giovani dovranno essere capaci di utilizzare pur con un insegnamento teorico e con elasticità il loro bagaglio culturale nozionistico, si sforzano di rendere agli occhi sviluppando una critica capacità di dei propri studenti più nitida la visione reale adattamento che aprirà loro maggiori del mondo. Tramite progetti come possibilità. Il nostro futuro prenderà forma l’alternanza scuola-lavoro il mondo della partendo dall’istruzione, passando da scuola si tinge del “colore” della realtà, progetti innovativi come l’alternanza, togliendo così quel velo opaco di “bianco e buttandosi nel mondo del lavoro. nero” creato dai metodi più tradizionali. Dal decreto legislativo del 15 Aprile 2005 (riforma Donato Santoianni Moratti) leggiamo.
  • 3. Educazione al sociale nel progetto Alternanza Scuola-Lavoro Crisi, deficit, spread. Parole che alle E’ importante evitare la perdita di un orecchie di un adolescente suonano rapporto costruttivo tra i cittadini, in come una minaccia priva di significato: modo che siano la forza della noi giovani non siamo abituati a collaborazione e della società unita, a stringere tra le mani una bolletta salata trainare questo Paese. o un estratto conto. I Media ci Lo stesso clima di cooperazione emerge informano che gli italiani non riescono anche in un piccolo organo del comune ad arrivare “a fine mese”, ma il flusso di Gallarate: lo Spazio Giovani Mosaico implacabile del consumismo schiavizza dove Fabio Castano, oltre a organizzare con facilità questa società che sembra corsi extrascolastici con fine ludico o non accorgersi del decadimento e del lavorativo, riunisce sotto lo stesso tetto degrado che ha raggiunto. adulti volontari e ragazzi bisognosi. La crisi che l’Italia attraversa ha un volto Emerge un lato della crisi ignorato e ben peggiore di quello che la gioventù forse sconosciuto: i bambini, crede. Ho potuto appurare di persona, indirettamente vittime delle disgrazie grazie al progetto Alternanza, la cruda che gravano sulle loro famiglie, non verità. hanno posti dove andare mentre i Osservando il lavoro di assistenza sociale genitori sono impegnati. Trovano però al Comune di Gallarate ci si rende conto qui un rifugio dove regnano di come possa essere lunga la lista di l’uguaglianza e la collaborazione sconfitti. L’interminabile sfilata affettiva. Volontari si impegnano per far mattutina allo sportello dei colloqui studiare e giocare i ragazzi tutti i prevede un mix di nazionalità e richieste pomeriggi. E’ uno spazio che dona diverse, partendo da tossicodipendenti e speranze e opportunità in cambio di senzatetto fino alla donna divorziata e al rispetto e partecipazione. Un esempio padre disoccupato. per la società contemporanea.. Disperate richieste di aiuto il cui incipit è Aumentando la consapevolezza della canonico: “Non so più cosa fare”. necessità di una rinascita morale e Ma l’ufficio del comune sembra riuscire sociale, dobbiamo impegnarci tutti per ad attenuare questa ondata di problemi contrastare l’affievolirsi del senso dei ripartendo il lavoro in base alle diverse doveri sociali e rieducarci al rispetto e problematiche e instaurando un solido e alla laboriosità. fedele rapporto con i bisognosi. La L’auspicio è quello di smantellare rapidità del colloquio è l’inevitabile l’occidentale raffigurazione “Those lazy conseguenza dell’ingente numero di Italians”, di rimboccarsi le maniche e di vittime della crisi, ma il lavoro viene poi prendere coscienza della necessità di svolto efficientemente e con passione. E’ una rinascita sociale e morale del l’atteggiamento giusto per fronteggiare nostro Paese. gli innumerevoli ostacoli di questa situazione. Andrea Collaro
  • 4. ALTERNANZA: UN TUFFO NELL'ARTE CONTEMPORANEA L’ARTE E’ GIOVANE ?! Surrealismo, dada, art&craft. L’arte da taglio, c'è molto di più. "Dobbiamo imparare sempre ci circonda. Passo dopo passo ha a fermarci davanti ad un quadro, ad accompagnato il cammino dell’uomo, dai osservare, riflettere, immaginare“ dichiarano tratti primitivi sulle pareti rocciose, passando convinti gli studenti. Durante la loro per le dolci pennellate di Giotto, alla esperienza hanno notato la scarsa affluenza caducità della vita rappresentata dalla cruda di giovani al museo, se si escludono quelli in maestria di Caravaggio. Ma cos’è realmente visita scolastica. Ma che cosa manca ciò che chiamiamo arte? Brochure di musei realmente? Il tempo? "E' evidente che nei visti di sfuggita e mai letti. Mostre che giovani l'interesse per l'arte scarseggia“ ci colpiscono la nostra attenzione mai visitate. dicono. Passare il tempo libero davanti a Siamo sinceri con noi stessi: quante volte televisione e computer risulta più comodo entriamo in un museo di nostra iniziativa per che riflettere sul significato di un'opera e sul mero piacere? Le possibilità intorno a noi suo valore comunicativo. E anche quando sono numerose. L’interesse un po’ meno. nasce un interesse la pigrizia prende il L’esperienza di alternanza scuola-lavoro al sopravvento e si preferisce "analizzare" un Museo Maga si è rivelata esemplare per un quadro ricercando informazione sulla rete. gruppo di studenti del Liceo Scientifico di "Durante il nostro stage abbiamo scoperto Gallarate. Trasportati dai banchi scolastici al molti aspetti dell'arte contemporanea che mondo del lavoro, per due settimane ignoravamo. Le opere diventano spesso quattro ragazzi hanno avuto la possibilità di strumenti di denuncia, arrivano laddove le introdursi in prima persona nell’universo parole non bastano. L'arte diviene per artistico. Immersi nella collezione l'artista un mezzo per gridare la propria permanente di arte contemporanea sotto la interiorità, pur rimanendo muto. supervisione del dottor Castiglioni, hanno Permettiamo all'arte di coinvolgerci ed potuto prendere coscienza delle numerose all'artista di emozionarci. L’arte è giovane possibilità lavorative in campo artistico. ma non è parte dei giovani. L’alternanza Esperienza illuminante, a detta degli scuola- lavoro può dare il suo piccolo studenti. Oggi tra impegni scolastici, amici e contributo per compiere il miracolo. nanotecnologie, l'arte sembra non trovare Giulia Bardelli spazio nella quotidianità dei giovani, Valentina Franzi bombardati quotidianamente da immagini di Chiara Tonetti ogni tipo trasmesse da televisioni, media e Michele Ravasi computer. Un'opera di Fontana genera una reazione di straniamento. "Questa non è arte. L'avrei potuta fare anche io." Un taglio su una tela, un gesto così semplice nella sua contorta oscurità. Ma dietro quell'opera, oltre quel
  • 5. L’alternanza vista da fuori Sono molte oggi le scuole che propongono il progetto di alternanza scuola-lavoro, altrettante sono le differenze emerse dalle interviste a ragazzi dell’istituto “Gadda”, ITIS e ITPA di Gallarate. A partire dagli orari fino all’utilità effettiva del progetto. Esperienze diverse, stesso obiettivo: avere un primo approccio con il mondo del lavoro. Chi nel settore tessile, chi nel commerciale, chi nell’elettrotecnico. Valentina e Giulia, alunne di 4°B ITPA. Archiviazione di fatture, sistemazione di documenti, traduzione di lettere, analisi “I tutor aziendali si suscitato in loro, che ha di bilancio e assemblamento relazionavano in modo consentito di di componenti elettrici. educato e gentile, pronti raggiungere risultati più Professionalità, rispetto, ad aiutarci in qualsiasi che positivi. puntualità sono le qualità evenienza” – spiegano Le conoscenze che vengono sottolineate da Valentina e Giulia, scolastiche non sempre tutti i giovani intervistati, pur studentesse dell’ITPA di sufficienti costituscono nella diversità delle Gallarate. Pronti a l’unico neo. Fa eccezione mansioni. Apparentemente rispondere a qualsiasi la lingua inglese, utile distaccato il rapporto con il domanda, perplessità o soprattutto in ambito tutor scolastico, il quale semplice curiosità. Una commerciale. aveva contatti solo con il relazione positiva, di tutor aziendale. Mai lasciati sincera fiducia reciproca. Gabriele Segrini soli., i ragazzi venivano Comune a tutti gli Fabiola Sessa seguiti direttamente in ogni studenti contattati dalla Daniele Puricelli lavoro, affiancati ad redazione é l’ interesse impiegati specializzati.
  • 6. DAI BANCHI ALLA CATTEDRA Cari studenti, avete mai provato a Preparare lezioni o correggere immedesimarvi nel ruolo di professore- e verifiche per intere ore lo è ancora a sedervi davanti a una classe di trenta meno. alunni? Ritenete sia semplice? Il lavoro a casa è fondamentale. Non lo è per niente e noi ci abbiamo Ma non finisce qui. Riuscire a tenere provato. Vi stupiremo. viva l’attenzione di tanti ragazzi, Pomeriggi densi di studio, poche uscite, trasmettere la voglia di studiare e la interrogazioni e verifiche da tachicardia. passione per la materia che viene Fuori da scuola la frase “Che noia, oggi insegnata. Questa è la vera sfida. devo fare i compiti!” è diventata un Appassionare la classe, coinvolgerla, cliché. instaurare rapporti di fiducia con gli Pensate che la vita dei vostri insegnanti alunni... l’ABC del perfetto insegnante. sia diversa? L’idea che i loro pomeriggi Ed è ciò che abbiamo tentato di fare. siano liberi e spensierati va per la Così è cambiata la nostra idea sul ruolo maggiore. Ma la nostra opinione è del professore. Abbiamo provato sulla cambiata radicalmente, quando una nostra pelle il lavoro che si nasconde gelida mattina di gennaio, il treno ci ha dietro un’ora di lezione o dietro la portati in quel di Albizzate. correzione di trenta verifiche. “Role−reversal”, dicono in inglese. Sfatiamo il mito degli insegnanti che Scambio di ruoli. Diamo inizio ai giochi. hanno come scopo quello di rovinare Per la prima volta siamo entrati in una la vita a noi poveri studenti. classe come professori e non come Prendete appunti, il confine tra banco studenti. Trovarsi addosso lo sguardo di e cattedra non è poi così invalicabile. trenta alunni non è cosa semplice.
  • 7. Memorie dell’Alternanza… Martina Prof. Frachelle Salve prof :D Non so se è stata lei ad assegnarmi di proposito al Melo, ma in qualsiasi caso la voglio ringraziare dal profondo del cuore!! L'anno scorso quando avevo scoperto di andare dall'avvocato ero entusiasta perchè avrei "esplorato" ciò che più mi piace, il mondo del diritto, mentre quest'anno quando ho saputo di andare al Melo, si ero contenta, ma la cosa non mi interessava più di tanto. Non vorrei cadere nel banale, facendovi leggere le solite frasette " si è stato bellissimo, mi è piaciuto", queste sono parole dette con il cuore e anche con qualche lacrimuccia: sono sicura che questa esperienza mi ha reso più sensibile e forte nello stesso tempo, ho imparato a relazionarmi e a voler bene anche a persone diverse dai soliti ragazzi della mia età, ho instaurato una solida amicizia con molti di loro e ho cercato anche di lasciare un bel ricordo di me, anche nelle situazioni più difficili. è stata un'esperienza unica. Alessandra (Varese News) Fabiola Avervi è stata una bella esperienza. Siete tutti e due in gamba, anche Luca, che è un po' pigro, è in realtà molto acuto e tu hai una capacità di sintesi impressionante. Precisi e capaci di individuare subito la "notizia". Chiaramente, ci farebbe piacere se vorrete rimanere in contatto e, compatibilmente con i vostri impegni, vorrete scrivere per noi. Grazie a te e in bocca al lupo per tutto!
  • 8. Matteo Prof. Frachelle Buonasera, Ieri e oggi sono andato nel nucleo protetto, composto da sole 12 persone. Tra queste 12 solo una parla e cammina: la signora Lia. Ogni volta siamo arrivati e l'abbiamo "liberata" da una cintura che la tiene ferma a letto. Nella mezz'ora in cui stiamo lì l'obbiettivo è di calmarla e tranquillizzarla. Nonostante la mia freddezza con le persone ho dovuto adattarmi perché quei tipi di pazienti necessitano, più di tutti gli altri, di affetto (baci, carezze, abbracci e un continuo contatto fisico) e di sorrisi. Il resto del tempo è passato molto velocemente perché ormai mi conoscono quasi tutti gli anziani ed è bello scambiare due parole con tutti. Anche se non mi piacerebbe lavorare in certi luoghi, il rapporto affettuoso instaurato con alcuni degli anziani mi fa rimpiangere l'ormai prossima fine dell'alternanza. Arianna Prof. Frachelle Ultimo giorno purtroppo... E’ stata davvero un'esperienza bellissima e mi sono trovata proprio bene. Ho imparato sia dal punto di vista scolastico che da quello umano! Grazie prof per questo progetto, e non lo dico così per dire...è proprio una bella idea ;-) A lunedì!
  • 9. A DIFFERENT WAY OF GROWING UP Che cosa ci fanno tre liceali sperduti tra gli tessuto di rapporti che sappia guardare al anziani del Melo e i bambini del reparto di bisogno dell’altro. pediatria dell’Ospedale di Gallarate? La Lo si è visto all’interno del reparto di risposta più ovvia sarebbe che hanno pediatria del Sant’ Antonio Abate di smarrito la strada per non essere Gallarate, dove un’associazione si occupa interrogati dalla solita perfida di dare sostegno alle famiglie più professoressa; in realtà sono stati travolti, bisognose e compagnia ai piccoli degenti. grazie all’alternanza scuola-lavoro, dallo Lo si è potuto costatare anche al Melo, la tsunami del volontariato. cooperativa sociale della nostra città che si Diffuso a macchia d’olio in tutta Italia, il cura della degenza degli anziani, dove gli volontariato abbraccia svariati campi, studenti, validamente supportati dal offrendo sicurezza e fiducia con un aiuto personale della struttura, hanno capito il concreto. Dallo svago dei più piccoli ad valore della condivisione concreta del attività capaci di coinvolgere i più anziani. bisogno attraverso un semplice saluto, una Considerato troppo spesso un mezzo per partita a briscola o una scherzosa colmare la carenza dello Stato, incapace di chiacchierata in dialetto. offrire adeguati servizi a tutti i cittadini, Il miglior stipendio per il volontario non è l’esperienza del volontario, in realtà, altro che il ritorno d’onda del mare di affonda le radici nel più profondo senso di affetto che si é donato. solidarietà. I nostri ragazzi possono attestarlo. Martina Chiaravalle Durante l’alternanza hanno potuto Matteo Pisani comprenderne più a fondo la funzione: Elena Barenghi quella di una viva e personale interazione con il prossimo, capace di costruire un «L'esperienze d'alternanza secondo un docente del Liceo Scientifico di Gallarate»
  • 10. DAI BANCHI DI SCUOLA AL BANCO DELLA FARMACIA E se ci mettessimo nei panni del nostro farmacista? Quali consigli daremmo? Di quali responsabilità dovremmo farci carico? Ordini da spuntare, ricette da controllare, fornitori da contattare e norme da rispettare. E non solo. Arianna, Elisa e Mattia hanno potuto provare tutto questo sulla loro pelle. Malpensa. Fiumi di persone in cerca di un’aspirina, di uno sciroppo o di un semplice consiglio. Arianna e Mattia hanno sperimentato non solo il lavoro di stoccaggio merci ma anche l’assistenza al banco. Inglese, tedesco, francese. Difficile Anche quando la calma regna sovrana comprendere le necessità di tutti, ma è è impossibile riposare. Scatola dopo proprio questo l’arduo compito del scatola, Elisa controlla tutte le farmacista. Organizzazione e scadenze. Quasi tutta la farmacia è professionalità sono le parole chiave, non stata sgombrata dai farmaci scaduti. solo nei confronti dei clienti, ma anche Le mansioni vengo svolte in un clima dei fornitori. Il farmacista deve occuparsi familiare. Cliente dopo cliente, sorriso sia di dare buoni consigli sia di affrontare dopo sorriso, consiglio dopo consiglio, problemi riguardanti la gestione della il giorno passa. Non si sta mai soli. Due farmacia stessa. settimane forse non sono abbastanza Compito simile, ma con sfumature per dare una risposta alle nostre e diverse, è spettato ad Elisa. Moriggia. loro domande, ma, affacciandosi sulla 8.30 di mattina e già una fila di persone porta delle rispettive farmacie, i tre aspetta il suo turno al bancone. Il ragazzi hanno potuto comprendere farmacista sta già frugando nei cassettoni almeno in parte l’impegno che si cela in cerca dei primi medicinali. Nel retro dietro questo lavoro. Elisa spunta l’ordine appena consegnato. Inizia così la sua giornata di stage. Elisa Vergazzini Immersa tra pile di ricette da controllare, Arianna Cortesi farmaci da ritirare, altri da cercare. Mattia Barigozzi
  • 11. UNA SCOSSA DI VITA IN UFFICIO Terremoto a Varese: la Protezione Civile in azione. VARESE – 25 Gennaio, in una tranquilla mattinata di lavoro nella sede principale della Provincia, la calma viene spezzata da un’improvvisa scossa di terremoto. Schermi dei computer che oscillano, armadi che si aprono, caffè rovesciati sulle scrivanie. Un approccio al mondo lavorativo poco convenzionale per Martina e Tiziano, alunni di 4 H del Liceo Scientifico di Gallarate. Gli studenti vivono freneticamente il loro terzo giorno di Se si teme per la stabilità alternanza presso la Efficienza e reattività sono dell’edificio si deve le parole chiave. Non c'è Protezione Civile di Varese, evacuare, altrimenti si può tra chiamate, emergenze ed spazio per esitazione ed tornare in classe. Nel incertezza. Dopo circa due imprevisti. La scossa delle frattempo gli studenti 9.05, getta nel panico ore la situazione si calma. tentano di rendersi utili Della scossa che ha fatto l'intera provincia. Gli alunni cercando informazioni su si trovano immersi nel caos. tremare il nord Italia quanto avvenuto: la scossa, rimangono solo articoli su I telefoni iniziano a di grado 4.9 della scala suonare, le scuole del internet e comunicati Richter, ha epicentro a stampa. E, grazie al cielo, Varesotto chiedono come Brescello. Dalla Protezione gestire la situazione nessun danno. Civile partono telefonate "Dobbiamo mandare a casa per contattare i membri gli alunni o tornare a fare Martina Civello sparsi sul territorio. In Tiziano Di Chello lezione?” domanda una centrale si organizza una maestra d’asilo. La risposta riunione. Per prime è sempre la stessa, ognuno vengono avvertite le zone deve pensare al proprio più a rischio di frane. istituto.
  • 12. INTERVISTA A UN TUTOR SCOLASTICO «Alternanza? Una sfida personale.» sostiene la Prof. D’Ubaldo Quanti ragazzi ha seguito nel corso dell’attività Come ha vissuto l’esperienza di tutor di di alternanza? alternanza? Ho seguito diversi ragazzi, raggruppati in Io, in certi casi, sono stata proprio guidata dai aziende, scelte considerando i loro interessi e ragazzi. L’alternanza l’ho vissuta, sicuramente, quelli della materia. In generale, cinque alunni in come una sfida personale. Come un allenatore quarta e quattro in terza. che vede da fuori i punti di forza della squadra, Che relazione ha instaurato con i ragazzi sottolineandoli e restituendoli al ragazzo perché durante la loro permanenza in azienda? ci lavori, oppure, vede le debolezze e quindi Ci sono state delle sorprese, ho potuto cogliere cerca di indicare delle soluzioni per affrontarle. una profondità nella persona e nell’anima, È stata arricchita da questa esperienza? leggendo le loro e-mail alla sera, che in classe Sicuramente sì. Secondo me, l’esperienza ha reso non viene fuori. La cosa utile dell’alternanza è la classe consapevole del cammino che si sta che per i ragazzi è stata occasione di riflessione facendo insieme, sia a scuola che in alternanza. E' che gli ha permesso di conoscersi meglio, e noi stata un'occasione di vedersi da un punto di vista con loro. Oppure mi sembra che qualche volta il nuovo e di ragionarci insieme, soprattutto nostro lavoro, la nostra presenza è servita per durante l'incontro pomeridiano tenuto tra farvi vedere che cosa stava emergendo di voi e studenti e professori per discutere quale dato trattenere per imparare qualcosa. dell'esperienza. Questo mi è servito molto per Pensa che un’esperienza simile possa giovare al conoscerli e conoscermi meglio. futuro del ragazzo? È questa l’età giusta per Ha avuto esperienze di alternanza anche con entrare in contatto col mondo del lavoro? altre scuole? È come aprire una finestra per buttare l’occhio su Nell'Istituto Tecnico in cui insegnavo, nonostante un mondo con il quale prima o poi avrai a che non fossi direttamente coinvolta, ho potuto fare. Incominci a capire l’importanza di come ti notare come quest'esperienza permettesse ai presenti, della puntualità, della buona ragazzi di scoprirsi ed imparare l’importanza della educazione, quindi il lavoro, a volte, è proprio un buona educazione. allenamento per se stessi. Non si può dire che Conclusa l’esperienza, quale opinione si sente di l’età non sia quella adatta, basta tornare dare sull’alternanza scuola-lavoro? indietro di qualche hanno per vedere giovani Sicuramente positiva, però fatta a queste lavoratori intenti a mantenere la famiglia. condizioni: che sia ben motivata e che la scelta Secondo lei, l’alternanza può costituire dei tutor e degli ambiti di lavoro sia ponderata. un’esperienza di vita significativa? Sicuramente sì. Alcuni dei ragazzi sono rimasti Flavio Martini colpiti dalla accoglienza ricevuta dai tutor Niccolò Dall’Omo responsabili, accorgendosi dell'importanza di presentarsi in un certo modo, della disponibilità e della fiducia. Conoscere i proprio limiti, affrontare diversi ostacoli, crea in loro una sorta di curriculum nascosto.
  • 13. TUTOR A CONFRONTO ARCH. SCILLIERI VS. ARCH. MORETTI Che cosa l’ha spinta a fare l’architetto? Da quanto tempo svolge questo lavoro? S: Non è stata una mia scelta , perché il mio intento M: Ebbi una scintilla quando a sette anni, era quello di fare altro nella vita. Qualcuno a mia curiosando fra i libri di mio padre, mi capitò fra le insaputa, mentre facevo il servizio militare, mi ha mani il libro “Le Corbusier 1936”. Svolgo questa iscritto alla facoltà di architettura. Svolgo questo professione da ben 57 anni. lavoro dal 1976. Era già intenzionato a fare questo lavoro o aveva in mente qualcos’altro? S: Assolutamente no! Architettura non mi era M: Durante il ginnasio avrei desiderato diventare un estranea come idea, ma c’erano altri interessi musicista, ma ha prevalso l’architettura, con la predominanti: primo fra tutti la pittura e poi la presunzione di poter cambiare il mondo. meccanica. Difetti e pregi del suo lavoro? S: Il principale difetto è che tutti pensano di essere M: Il pregio migliore è che l’architettura permette architetti, più bravi dello stesso professionista; sempre di sognare in grande; il difetto più evidente è mentre il pregio è che si fa di tutto, nessun campo del la mancanza di una committenza, pubblica e privata, sapere è tralasciato in questo lavoro e l’innata adeguata culturalmente ed economicamente. curiosità viene sempre alimentata e soddisfatta. Qual è la sua concezione di architettura? S: Per spiegare la mia concezione di architettura M: L’architettura saprà assecondare l’imperativo utilizzo una frase di Lewis Mumford, architetto e etico di dare stile e grandezza di linee al vivere critico d’arte: “L’architettura parte dal cucchiaio e comune e saprà creare città che con la potenza del finisce alla città”. L’architettura è così vasta che si segno siano l’espressione della nuova ‘magnificenza occupa sia del design, per esempio di un cucchiaio, civile’(funzionalità e bellezza). per ricercarne la bellezza, la funzionalità, l’ergonomicità, sia della città. Qual è la sua concezione di città ideale? S: Molti architetti hanno tentato di immaginare una M: La mia città ideale è basata sull’uso città ideale, ma ogni tentativo è risultato fallimentare dell’archetipo, nel mio caso l’utilizzo di una torre- e fuorviante, perché la città in cui viviamo oggigiorno cilindro che richiami la colonna e capace di è una “città ideale”: è concreta e dobbiamo configurare scenari nati da un’evocazione: sale, continuamente lavorare per trasformarla, modificarla navate, fori, composizioni favolose per città e renderla così migliore. favolose; non un esito architettonico, ma un incantesimo, un nuovo ‘realismo magico’. Quale città consiglierebbe di visitare ad un futuro architetto e perché? S: Consiglierei di visitare Venezia perché è l’unica città M: Sicuramente Atene, Roma, Istanbul e rimasta che non sia stata travolta dall’automobile e Manhattan. Le prime tre perché sono Atene, Roma e abbia mantenuto la sua integrità. Ma anche Berlino, Costantinopoli, Manhattan perché è l’espressione che, pur avendo avuto la sventura della guerra e del possente ed eccitante di straordinari ardimenti muro, ha saputo giostrare spazi nuovi e rimasti vuoti edilizi dell’epoca che si è recentemente conclusa. affidando la progettazione della città ai più grandi architetti del mondo.
  • 14. Intervista a un tutor aziendale Giuditta Affri: “Il mio lavoro? Tutta progettualità” Considerate le sue precedenti esperienze, come ha vissuto il progetto alternanza scuola- lavoro? A stupirmi sono state le competenze dimostrate dai ragazzi del liceo. Mi meraviglio di come siano stati in grado di entrare negli nelle questioni dell’Ufficio di Piano, di guardare, ascoltare, cercare, capire e chiedere il giusto consiglio al momento opportuno. Che cosa l’ha spinta a fare questo lavoro? La curiosità, la voglia di cambiare, l’illusione di poter programmare diversamente i servizi e di entrare nella macchina della programmazione per poter dare un appoggio concreto. Che differenza c’è tra l’assistente sociale di ieri e di oggi? Una mia collega, prossima al pensionamento ha detto: “ Ho iniziato col dare i buoni del latte e finisco la mia carriera consegnando i buoni del latte”. Naturalmente il ruolo dell’assistenze sociale è cambiato: prima davvero consegnava solo i buoni del latte e dava solo piccoli contributi, ora invece è richiesto di fare progetti sulla persona e di poter costruire con questa una prospettiva di vita. Tra la varie problematiche da affrontare, quali richiedono un rapido intervento? Solitamente quelle relative ai minori, ma l’attuale situazione mette al primo posto il lavoro: il lavoro è la base di una famiglia, consente di pagare un affitto, mandare i figli a scuola. Quando manca il lavoro crollano tutti i progetti: è una tragedia. In un’attività così immane, come riesce a sopperire al numero insufficiente di collaboratori? Mancando le risorse, la buona volontà di collaborare tra enti e Comuni aiuta a sopperire alle difficoltà. Si può dire che in questo momento di carenza finanziaria sono le idee a fare la differenza. Se avesse un budget illimitato, quali progetti vorrebbe realizzare? A me piacerebbe attivare nel territorio un servizio domiciliare a partire dalla nascita. Penso alle mamme che tornano dalla maternità, alle quali si potrebbe offrire una prima assistenza, per esempio accessi domiciliari gratuiti per la cura del bambino. Mi piacerebbe capire le situazioni di disagio fin da subito e prevenirlo, ma finora non è stato sempre possibile perché questi servizi di prevenzione costano. Servirebbe anche incrementare la domiciliarità, che costa molto meno di un ricovero in struttura privata o esterna: la famiglia impara a tenere in carico un disabile o un anziano. Conoscendo queste realtà diverse dal quotidiano in cui lei è coinvolta, vede il mondo da un punta di vista diverso? Certo, vedo il mondo da un punto di vista diverso: lo vedo un po’ malato per tutte le problematiche che presenta. Noi assistenti sociali facciamo fatica a vedere la normalità e a impostare dei servizi rivolti a questa. Però mi riconosco una qualità positiva: davanti a una situazione di difficoltà sono sempre portata a ricercarne le cause e non assumo atteggiamenti di condanna a priori.