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SCENARI FINANZIARI
JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE
Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital

Nel frattempo, torniamo al Ranch
di John Mauldin | 26 maggio 2012 - Anno 3 - Numero 21




In questo numero:
Che cosa sarebbe successo in California, se questa fosse stata la Grecia?
La separazione tra Banca e Stato
Andiamo insieme od ognuno per la sua strada?
L'Europa è in recessione
Nel frattempo, torniamo al Ranch
Un rallentamento dell'economia degli Stati Uniti
Dov'è il mio Quantitative Easing?
A casa per una settimana, New York e poi Italia

E' semplicemente difficile distogliere lo sguardo dal lento movimento, di quel rottame di
treno che è l'Europa. Gli storici scriveranno su quanto sta accadendo per secoli, e con i
media sempre presenti abbiamo sempre davanti ai nostri occhi lo svolgersi della
situazione. E sì, abbiamo bisogno di portare il nostro sguardo lontano dall'Europa e
guardarci intorno, e capire ciò che sta accadendo nel resto del mondo. Siamo nel procinto
di essere, stranamente, quasi simultaneamente alla fine del Quantitative Easing fatto dalle
quattro maggiori banche centrali, mentre la crescita globale sta rallentando. E così, mentre
è in palio il futuro dell'Europa, il vero pericolo per i mercati globali e per la crescita
potrebbe essere altrove. Ma incominciamo con l'obbligatorio tour dell'Europa.

Che cosa sarebbe successo in California, se questa fosse stata la Grecia?

David Zervos è l'amministratore delegato e stratega di mercato a capo di Jefferies &
Company. Egli è un acuto osservatore dell'Europa ed ha una prospettiva molto
interessante su come gestire una posizione sulla Grecia. Ho ricevuto questa mattina da lui
una email, che vorrei aver scritto io. Per molti di noi, qui negli Stati Uniti è difficile poter
capire quanto profondamente sbagliata sia la struttura dell'Unione Monetaria Europea (a
differenza della reale unione politica che, con tutti i suoi difetti, sembra comunque
funzionare abbastanza bene). David ha analizzato questa cosa facendo una analogia
molto divertente, che rende però il problema molto evidente. E se la California si fosse
comportata come la Grecia e al resto degli Stati Uniti fosse stato chiesto di pagare, per i
suoi debiti e le altre obbligazioni? Che cosa sarebbe successo? Così, invece di
parafrasare ciò che è stato scritto in maniera molto chiara e sintetica, vi riporto il testo di
David:

La separazione tra Banca e Stato

di David Zervos

"Il sistema monetario dell'euro è viziato. Si tratta di un sistema che è stato messo insieme
per scopi politici, e purtroppo è stato costituito in modo tale che ogni Stato membro
conservi dei significativi poteri sovrani – con una maggiore rilevanza nella capacità di
uscire dal sistema e di poter fare default dei debiti nei momenti di forte stress. NON vi è
praticamente alcun potere federale in seno all'Unione, come viene testimoniato dal
completo fallimento dei trattati di Maastricht e di Lisbona. In realtà, quello che stiamo
vedendo oggi è che la struttura del sistema monetario è così mal progettata, che anzi crea
tra gli Stati membri dei perversi legami fiscali, che incentivano degli strategici default e
delle uscite dall'euro. Il nostro nuovo leader della rivolta greca, il signor CHEpras, ha
capito questo cosa. E a sua volta sta tenendo Angie in ostaggio, mentre ci dirigiamo verso
il 17 giugno!

[Nota di JFM:. CHEpras è il nome che David ha dato all'uomo di 37 anni, leader del partito
Syriza, Alexis Tsipras, in quanto la sua retorica assomiglia di tanto in tanto a quella del
Che Guevara]

"Per capire meglio questi difetti interni dell'Euro sistema, supponiamo che il sistema
monetario europeo fosse stato in vigore negli Stati Uniti. E poi immaginiamo che uno
'Stato membro' degli Stati Uniti, avesse dovuto incamminarsi verso il fallimento o una
ristrutturazione dei debiti - ad esempio, la California.

"Allora supponiamo che la California avesse promesso ai suoi cittadini delle enormi
pensioni, l'assistenza sanitaria gratuita, tutto quello che voi vorreste degustare in parchi
statali sulla spiaggia, un istruzione agevolata, il pensionamento a 45 anni, tutto l'ouzo che
potete bere in piazza e 2 settimane all'anno di vacanze pagate durante il periodo della
vostra pensione. E supponiamo che nessuna autorità venga da voi se non pagate le tasse
sulla proprietà, sulle vendite o le imposte sul reddito.

"Inoltre, ora probabilmente è lecito ritenere, che i polli che avevano acquistato in passato il
debito dello stato della California e quello comunale (perché il debito aveva un rischio pari
a zero) avrebbero rapidamente capito che le finanze dello stato erano insostenibili. E
quindi a loro volta, questi investitori sarebbero usciti dal debito e avrebbero mandato in
crash il sistema.

"Quindi che cosa sarebbe successo negli Stati Uniti di fronte ad una crisi finanziaria di uno
stato membro? Bene, il governatore della California sarebbe andato davanti al Congresso
degli Stati Uniti per chiedere dei soldi – è un piano di salvataggio. Sebbene vi sia una
clausola di 'no-bailout' nella Costituzione degli Stati Uniti, ci sarebbe stato un forte
intervento delle forze politiche, in quanto la California sarebbe stata considerata di
rilevante importanza. Il salvataggio sarebbe stato concesso e le future riforme sarebbero
state scambiate con la liquidità che sarebbe stata fornita. Gli altri Stati non avrebbero
voluto pagare, a meno che la California non avesse cambiato le sue politiche di sperpero.
Ma la prospettiva di non avere gratis baklava e ouzo avrebbe quindi spinto i californiani
nelle strade, e ne sarebbero derivati quindi disordini e saccheggi.

"Quindi il passo successivo avrebbe riguardato il fallimento delle riforme decise dal
Governatore, per poi passare al legislatore statale. E siccome i soldi del salvataggio
sarebbero stati appesi ad un filo, i californiani maggiormente arrabbiati avrebbero eletto un
militante della sinistra radicale, Alexis (chiamato Alec) Baldwin, al fine di poterli condurre
fuori dal caos!

"Nel momento in cui Alexis, avesse assunto la carica i funzionari degli Stati Uniti
avrebbero incominciato a preoccuparsi. Avrebbero comunque tagliato a tutte le banche
della California la possibilità di finanziarsi presso la Fed. Ma per fortuna, la "Banca
Centrale della California" ha un programma di Emergency Liquidity Assistance. Questo dà
allo Stato membro la possibilità di accedere tramite la propria banca centrale a dei prestiti
non garantiti della Fed così i dollari e l'ouzo avrebbero continuato a fluire. Ma a quel punto
la Banca Centrale della California avrebbe iniziato a far crescere enormemente il deficit,
con le altre banche centrali degli Stati Uniti nell'ambito del sistema della Fed definito
Target2. Con l'aggravarsi della crisi, i privati con un deposito avrebbero incominciato a
mettere in discussione la qualità del credito delle banche della California, e tutti avrebbero
cominciato a preoccuparsi del fatto che la Fed avrebbe potuto chiudere il programma ELA
a favore della Banca Centrale della California.

"I Californiani preoccupati del fatto che le loro banche non sarebbero più state in grado di
accedere ai fondi, avrebbero iniziato a spostare i propri fondi inviandoli a delle banche
online basate in città 'sicure' e con una forte abbondanza di shale gas come nel North
Dakota. Perché, in questo mondo immaginario non esiste alcuna assicurazione con la
FDIC e con altre autorità dedicate alla risoluzione di questi aspetti (così come in Europa) e
quindi le banche della California possono solo andare alla Banca Centrale della California
a chiedere dei dollari. Questa ultima continuerà a prestare dollari ad un sistema bancario
insolvente, al fine rimborsare i depositanti. Per rassicurare i depositanti, la California
avrebbe annunciato un programma di garanzia dei depositi, ma con un rating dello Stato
pari a CCC; garanzia che non avrebbe prodotto nessuno effetto nell'arginare la fuga dai
depositi.

"In questo scenario monetario da incubo, le altre banche centrali, regionali, l'ELA e il
TARGET2 sarebbero state incapaci di fermare l'emorragia – e senza la FDIC - la
prospettiva di un default della California avrebbe SPINTO una banca a livello nazionale a
dichiarare l'insolvenza. Le banche cadono automaticamente, quando lo stato si inserisce
in turbolenze finanziarie, in quanto inserite in una struttura finanziaria fortemente integrata.
Un assalto agli sportelli è l'unico modo per raggiungere l'equilibrio in un sistema come
questo.

"Non esiste purtroppo alcuna separazione tra la situazione finanziaria degli stati membri e
la situazione finanziaria delle banche, nel sistema finanziario europeo che abbiamo
immaginato. Allora qual è la fine del gioco? Bene, dopo che i californiani hanno tolto tutti i
loro dollari dalle banche della California, Alexis si sarebbe reso conto che se la Banca
centrale della California avesse fatto default insieme con il resto delle sue banche, la
pazienza dei cittadini gli avrebbe permesso di mantenere la loro ricchezza in dollari e lo
Stato avrebbe ricominciato emettendo nuovi dollari con la foto di Mr. Baldwin stampata
sopra (o forse la foto del Che). Questa svalutazione competitiva/default della California
lascerebbe nel bilancio multi miliardario della Fed un buco, e quindi i restanti e più
responsabili stati membri degli Stati Uniti avrebbero dovuto pagare il conto. Alexis una
volta tornato a Washington avrebbe minacciato di uscire dalla confederazione, a meno che
i dollari e gli altri benefit non continuassero ad arrivare.

"Ed è qui che ci troviamo con l'attuale rissa in corso in Europa!

"Può qualcuno qui negli Stati Uniti immaginare di progettare un sistema così viziato? E'
pazzesco! Senza una qualche forma di assicurazione come la FDIC e senza alcuna
Autorità Bancaria nazionale in grado di risolvere i problemi, il Sistema monetario europeo
sicuramente andrà in mille pezzi. In realtà, mentre gli squilibri del Target2 crescono, è
chiaro che la Germania ha già messo un assicurazione sui depositi periferici dei greci e
degli altri paesi. Il sistema è di fatto assicurato, e addirittura nessuno nel sud Europa
pagherà una tassa per tutto questo. Pazzia!

"Negli ultimi due giorni ho passato un po' di tempo a cercare di trovare una ragione
giuridica che permetta di non attivare la ELA nei confronti di un paese membro. Non ne ho
trovata nessuna. Ciò non significa che non possa esserci (come è successo agli irlandesi
che sono stati minacciati di questo circa 18 mesi fa); ma stiamo entrando nella zona
d'ombra del dipartimento legale della BCE. Chi lo sa che cosa succederà dopo?

"La realtà è che il sistema monetario europeo non funzionava fin dall'inizio. E appena è
arrivata una crisi, questa ha messo in luce i difetti. Poiché i paesi membri non sono riusciti
a fare immediatamente una federazione, hanno creato una struttura che permettesse loro
di fare dei default strategici con un uscita anche a strappi dall'intero sistema finanziario. Se
il popolo greco toglie i propri euro dal sistema, allora ci sarà pochissimo dolore in un uscita
dall'euro. Con le banche e con il governo che è insolvente, il debito verrà ripudiato e la
reintroduzione della dracma sarà una strategia vincente! Il fatto che questo sia ancora
possibile è sorprendente. I greci non hanno nulla da perdere se possono mantenere i loro
depositi in euro e uscire dall'euro!

"Ringraziamo il cielo che i nostri leader statunitensi sono stati abbastanza intelligenti da
costituire un sistema bancario federale, in modo da non permettere a qualsiasi Stato di
minacciare l'integrità del nostro sistema finanziario. Ci sono delle buone ragioni per avere
una separazione del sistema bancario da quello degli Stati membri. E l'Europa non sarà
MAI un unione di successo fino a quando non si convertirà in uno stato indipendente, e
con una struttura di banca federale. La buona notizia è che il radicale nostro amico Greco
CHEpras probabilmente forzerà molto rapidamente una struttura federale. La cattiva
notizia (per lui) è che probabilmente non ne farà parte! Ho il sospetto che questa corsa agli
sportelli della Grecia sia solo il biglietto d'ingresso verso uno precipitosa federale, sociale e
stabile Europa. E forse dopo, potremo pensare di tornare alla fase di recupero e al
percorso di crescita che qui negli Stati Uniti tutti stanno disperatamente cercando.

"Buona fortuna per gli investimenti".


 Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di
                      John Mauldin per il mercato Europeo.

    Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
                                   mercato Italiano.

                          Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it


Andiamo insieme od ognuno per la sua strada?

E' molto intenso il dibattito fra individui molto competenti e le istituzioni per quanto riguarda
il futuro dell'Europa. Ci sono quelli che sostengono che il costo di far saltare la zona euro,
anche tenendo conto del fatto che la Grecia lasci la zona, è così alto che non sarà
permesso che questo accada. Si stima un costo di € 1 trilione per le banche europee, i
governi, e le imprese, solo per l'uscita della Grecia. E questo non include il costo di
contagio dei mercati che si chiedono chi sarà il prossimo. Tenere i tassi di interesse
spagnoli e italiani a dei livelli che possano essere sostenibili costerà migliaia di miliardi in
più, e non è solo in gioco il debito pubblico, ma l'intero sistema bancario. Per non parlare
dei sistemi pensionistici e dei fondi assicurativi. Se il costo dell'uscita della Grecia dalla
zona euro è di un € 1 trilione, allora chi potrà indovinare quale potrebbe essere il costo per
la Spagna o l'Italia?

Un totale default della Grecia consumerà più del doppio del bilancio della BCE. Ciò
significa che gli altri paesi dovranno mettere nella BCE il doppio rispetto al loro impegno
attuale, solo per riportare la BCE nello stesso punto nel quale si trova tecnicamente oggi
(questo perché l'attuale assunzione è che il debito Greco sia garantito, e perché la BCE
continua ancora a prestare denaro alla Banca centrale greca).

Poi ci sono coloro che affermano che non c'è alcuna possibilità per la quale la Grecia
possa continuare a rimanere nella zona euro. I costi politici sono troppo alti, non solo per il
popolo greco, ma anche per il resto d'Europa. Per quanto tempo la Grecia può pretendere
che l'Europa copra i propri disavanzi pubblici, quando i suoi cittadini non sono così diligenti
nel pagare le tasse? Leggete che cosa ha detto Alexis Tsipras, il leader di Syriza, in un
comizio elettorale:

"C'è una reale possibilità di scelta in queste elezioni: il salvataggio o la vostra dignità ...

"Vogliamo che tutti i popoli d'Europa ci ascoltino, e vogliamo che i loro leader ci ascoltino
quando diciamo che no [il paese] non vuole scegliere di diventare servile, di perdere la
propria dignità o suicidarsi ... Siamo il partito politico che con l'aiuto delle persone
manterrà le promesse elettorali e annullerà questo fallimentare accordo del piano di
salvataggio".

Mentre sto scrivendo, il partito Syriza sembra essere in vantaggio nei sondaggi, ma il dato
si è spostato diverse volte questa settimana. Non solo i leader europei non sanno che
cosa accadrà, ma a quanto, se dobbiamo credere nei sondaggi, pare anche i greci non
sanno esattamente che cosa vogliono. Vogliono rimanere nella zona euro, ma non
vogliono sopportare i tagli alla spesa che semplicemente spostano il loro bilancio verso il
pareggio che gli viene richiesto. Questo è un classico caso di quando si vuole avere la
botte piena e la moglie ubriaca.

Io semplicemente non so' cosa succederà alla zona euro il prossimo anno, o meglio
ancora il mese prossimo. Se Syriza vince le elezioni e riesce a formare il nuovo governo,
non so' come l'Europa potrà fare marcia indietro e dare loro tutto ciò che Tsipras chiede?
E se i greci continuano a togliere i loro soldi dalle banche greche (ed ora si parla di miliardi
alla settimana), non passerà molto tempo prima che i loro euro siano in tutto il mondo ma
non in Grecia, e a quel punto, come sottolinea Zervos, avranno pochi motivi per continuare
a rimanere nella zona euro.

Quest'ultimo aspetto verrà fortemente considerato dagli elettori spagnoli e italiani. Se non
ci saranno dei costi elevati per la Grecia nel lasciare la zona euro e se dopo un primo
periodo di grave recessione / depressione, comincerà a ripartire, a quel punto gli elettori di
tutta Europa presteranno particolare attenzione al fenomeno. Alcuni si chiederanno perché
non dovrebbero fare default, e invece altri si chiederanno il motivo per il quale devono
continuare a pagare le tasse, per sostenere gli altri paesi che potrebbero lasciare la zona
euro.

Anche se i leader europei non hanno alcuna reale idea su ciò che possa accadere, ci sono
alcune cose che sono più probabili di altre. Penso che l'intera idea degli Eurobond sia nata
morta sin dalla nascita. Chi sarà responsabile del pagamento di tutte quelle obbligazioni,
che diventeranno velocemente migliaia di miliardi di euro? Qualche autorità europea ne
sarebbe responsabile? La stessa UE, che avrebbe poi bisogno di imporre tasse e definire i
bilanci nazionali? Non riesco a vedere tutti i paesi che rinunciano al controllo del proprio
bilancio a favore di Bruxelles, figuriamoci il dare all'Unione europea il potere di aumentare
le tasse. E se la zona euro ha un problema nel ricevere il benestare dai vari governi
nell'alzare l'ESM di solo € 400 miliardi, ecc, come può aspettarsi di avere il potere di
chiedere trilioni di euro? C'è davvero qualcuno che pensa che il Bundestag tedesco sarà
d'accordo nel dare il loro assenso su questo?

E poi questo lascia le opzioni di definire l'ESM o qualche altra entità come una banca che
possa chiedere in prestito delle somme relativamente illimitate alla BCE, o che la BCE
possa monetizzare i debiti dei vari governi in difficoltà e poi imporre un programma di
riforme di bilancio (ovviamente non popolari, se si parla di riforme!).

Continuo a pensare che è probabile che la Grecia lascerà la zona euro. E questo ha un
senso se si è Greci, anche se questo costerà ingenti somme di denaro ai membri della
zona euro, penso che vedremo delle enormi “fatiche greche.” Ma come di solito vi dico,
restate sintonizzati.

L'Europa in recessione

La Germania, mercoledì, è stata in grado di vendere 4,56€ milioni di euro (pari a $ 5,8
miliardi) di obbligazioni a due anni ad un tasso dello 0%. Non è un errore di battitura.
Perché la gente dovrebbe dare alla Germania dei soldi da utilizzare per due anni a costo
zero?

Posso pensare a diversi motivi, ma quello più probabile (ed è quello non ammesso nei
circoli della buona società) è che risulterà fondamentalmente una opzione low-cost sulla
possibilità che la Germania lasci la zona euro. Se la Germania dovesse uscire, dovrebbe
probabilmente denominare le proprie obbligazioni in marchi tedeschi, le quali si
apprezzerebbero di valore rispetto a quelle degli altri paesi che sono rimasti nell'euro.

Tutto ciò sottolinea anche il fatto che la Germania sta cadendo in recessione, sulla scia del
resto d'Europa, che in gran parte lo è già (alcuni paesi in modo grave). I principali
indicatori economici, nonché gli indici di acquisto sono in calo in tutta Europa. Ma la
statistica peggiore è quella della disoccupazione giovanile. Di seguito viene riportato un
grafico di Reuters (per gentile concessione di Frank Holmes di US Global). Solo la
Germania vede una caduta nella disoccupazione giovanile, dove il tasso è inferiore al
10%.
Nel frattempo, torniamo al Ranch

Questa lettera è tradotta in cinese, spagnolo e italiano, quindi devo tenere a mente che
scrivo ad un pubblico internazionale, e devo tenere anche a mente che ho una certa età.
Alcuni concetti non possono essere tradotti bene, sia per la difficoltà della lingua o per un
discorso generazionale. Permettetemi quindi di impostare il tema per i lettori più giovani e
quelli che non hanno familiarità con i primi anni del 20° secolo sulla cultura americana. I
film western facevano furore. Questi tipicamente avevano un budget di spesa basso e la
maggior parte sono stati girati sul medesimo set, sempre lo stesso ranch nel sud della
California. I saloni, le prigioni, le rocce di grandi dimensioni e le strade sterrate che
vengono mostrate nei film sono sempre le stesse, ma nessuno se ne è mai accorto. La
magia del cinema è sempre presente.

Potevate guardare il vostro eroe (si sapeva chi era il buono, perché indossava un cappello
bianco) che inseguiva i rapinatori, i ladri di bestiame, i fuori legge e c'era sempre almeno
una bella ragazza coinvolta. Nell'era del cinema muto, ci sarebbe stato letteralmente un
elemento grafico cioè il titolo che avrebbe detto: «Nel frattempo, torniamo al Ranch"
quando le scene si alternavano tra l'azione che coinvolgeva l'eroe, i cattivi e le persone al
ranch.
Allora, "nel frattempo, torniamo all'economia globale", diamo un'occhiata ad alcuni grafici e
a qualche dato per vedere cosa sta accadendo nel resto del mondo.

Prima di tutto, la Cina sta davvero cominciando a rallentare il suo ritmo di crescita. La
crescita della loro produzione manifatturiera è scesa per sette mesi consecutivi, ed ora è
in contrazione. Nei rapporti dei media di tutto il mondo si parla di statistiche reali o di
aneddoti sui mercanti cinesi e dei relativi business. Il settore edilizio è sotto pressione,
così come lo sono i prezzi degli immobili. Proprio come negli Stati Uniti o in Europa,
quando il settore edile cominciò a rallentare colpendo tutte le piccole imprese che
forniscono prodotti per la costruzione o la ristrutturazione delle case.

Alcuni dati. La crescita dei depositi in Cina sta rallentando rapidamente così come l'offerta
di moneta, il che suggerisce un rallentamento dell'economia. Il rapporto sulla crescita M-
M2 suggerisce una economia ancora più debole come lo stesso indice sugli acquisti. Il
rapporto M1-M2 è tornato al punto dove era nell'ultima crisi finanziaria.

Diamo un'occhiata ai due grafici del Credit Suisse. Sono stato a lungo preoccupato per
l'altissima percentuale di crescita del PIL in Cina, che è attribuibile agli investimenti diretti,
prestiti bancari e alla spesa in infrastrutture. Tutte queste cose sono positive, ma i livelli in
Cina non hanno precedenti in tutto il mondo e hanno raggiunto quei valori da molto tempo.

Che cosa succederà quando rallenteranno gli investimenti e cercheranno di diventare
un'economia più consumista? Normalmente, la transizione non è senza problemi. E cosa
succede quando si cerca di farlo quando il principale cliente (l'Europa) è in recessione? E
quando il prestito bancario che arriva dall'Europa e che finanzia la spesa di molte delle
nazioni in via di sviluppo alle quali si vende, comincia a ridursi drasticamente?
I rapporti provenienti da tutto il mondo mostrano la contrazione nelle vendite delle miniere
sudafricane e australiane, il rallentamento della crescita a Taiwan e la recessione della
Gran Bretagna. L'MSCI World Index, che replica l'andamento dei mercati azionari di tutto il
mondo, è sceso di oltre il 9% da metà marzo.

Un rallentamento nell'economia degli Stati Uniti

L'economia americana sta iniziando a rallentare. La crescita occupazionale è sempre più
debole. I buoni pasto stanno aumentando. Gli effetti di stimolo sulla spesa sono quasi
terminati, e ci sono un gran numero di persone che chiedono l'estensione dell'indennità di
disoccupazione. Lakshman Achuthan, della Economic Cycle Research Institute (ECRI), ha
recentemente ribadito la sua convinzione che una nuova contrazione dell'economia sia
probabile nel 2012, sottolineando il fatto che i dati utilizzati per definire ufficialmente i
confini del ciclo economico continuano a segnalare un rallentamento della crescita.
Achuthan è una persona molto sobria, e bisogna prestare molta attenzione quando fa
queste dichiarazioni. L'ECRI non le fa alla leggera.

Diamo anche un'occhiata ad un paio di grafici del mio amico Rich Yamarone, capo
economista di Bloomberg. (Saremo insieme in un simposio presso l'Università del Texas
ad Austin, il 7 giugno, con David Rosenberg). Rich sta affermando che, per un insieme di
motivi, crede che l'economia americana sia all'inizio di una recessione.

Nel nostro incontro a cena della scorsa settimana (come del resto abbiamo fatto per mesi)
stava parlando della caduta del reddito reale disponibile. E' difficile avere una crescita,
quando i redditi non stanno aumentando.
E anche lui è preoccupato per il fatto che lo stimolo del governo (trasferimenti, sussidi di
disoccupazione, welfare, buoni alimentari, ecc) è quello che ha avuto l'effetto più
importante sulla spesa dei consumatori; ma appena per le persone dovessero venir meno
i benefit dati dal sostegno di disoccupazione (e sono, centinaia di migliaia ogni mese), il
reddito personale potrebbe effettivamente diminuire.
Dov'è il mio Quantitative Easing?

Il ciclo recente di Quantitative Easing globale sta cominciando a scemare. L'Europa, la
Gran Bretagna e gli Stati Uniti stanno tutti arrivando alla fine del loro stimolo e non hanno
ancora annunciato nuovi piani. La Cina è più o meno in una fase di attesa, almeno fino ad
ottobre quando ci saranno i cambiamenti di leadership (questo è quello che la maggior
parte degli osservatori sembra pensare).

Il recente QE aveva fornito una chiara spinta ai prezzi delle materie prime e delle azioni, e
l'aver anticipato il suo ritiro sembra avere avuto un effetto depressivo sui prezzi di mercato.
Questo era il terzo turno di QE globale, e ogni round ha portato sempre meno benefici
rispetto a quello precedente. Non vi è ragione di credere che un altro round non continuerà
a portare avanti questa tendenza. E' probabile che la BCE dovrà presto prendere
provvedimenti, in quanto l'Europa è chiaramente in recessione, anche se non sembra che
ci sia molto consenso su questo qui negli Stati Uniti. Con le prossime elezioni nel mese di
novembre, se la Fed continuerà a non fare nulla (hanno solo due incontri il 19-20 giugno e
il 1 agosto prima di settembre) l'economia a quel punto potrebbe trovarsi in guai molto seri,
al fine di poter fare qualcosa prima delle elezioni.

Dal momento che il più recente QE sarà ancora in vigore al momento della riunione di
giugno, tutto ciò lascia supporre che un possibile annuncio potrà esserci solo il 1 agosto.
Ci saranno solo due report sulla disoccupazione, prima di arrivare all'incontro. Avranno
un'importanza maggiore del solito. Staremo a vedere.

A casa per una settimana, New York e poi Italia

Sarò a New York il primo fine settimana di giugno, poi lunedì e martedì andrò a
Philadelphia per un intervento ad una conferenza con il mio partner, di CMG, Steve
Blumenthal. E poi di nuovo a casa. Come ho già detto, sarò ad Austin il 7 giugno. La
prossima settimana tornerò di nuovo a New York per due giorni e poi la successiva a
Chicago con i miei partner di Altegris (i dettagli in seguito).

Sarò in Toscana per due settimane! Naturalmente solo lettura e scrittura, ma lo farò sotto il
sole della Toscana. Ci sarà anche Tiffani e una serie di amici. Non vedo l'ora di essere
andare.

Questa settimana ero ad Atlanta. Devo confessare che, mentre amo Atlanta odio volare lì,
sembra sempre di essere nelle ore di punta. Questa settimana sono arrivato alle 5 del
pomeriggio, giusto in tempo per buttarmi nel traffico. Mentre camminavo verso l'altro lato
dell'aeroporto per prendere un taxi, sono passato a fianco ad un cartello che diceva
"Train". Ho fatto alcune domande e ho trovato la stazione. Il treno mi ha portato vicino al
mio hotel. Perché no? Ho pagato la principesca somma di $ 2.50 era poco affollato e
piuttosto bello. Sono sceso in centro e ho chiesto indicazioni per il mio albergo.

E' il momento di premere il pulsante di invio. Questa lettera mi ha fatto pensare a
Hopalong Cassidy, Roy Rogers, The Lone Ranger e alla mia giovinezza. Ora, è tutto lì su
internet. Così ho passato il fine settimana, ad ascoltare le parole, "A fiery horse with the
speed of light, a cloud of dust, and a hearty 'Hi Yo Silver!'" Il Ranger solitario stava
cavalcando nel nostro salotto.

Abbiate una grande settimana. Domani è il 18° compleanno di mio figlio, il più giovane.
Oramai sono tutti grandi.

Il vostro analista che continua a volare e tira dritto per la sua strada,




John Mauldin
John@FrontLineThoughts.com

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Nel Frattempo, Torniamo Al Ranch

  • 1. SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital Nel frattempo, torniamo al Ranch di John Mauldin | 26 maggio 2012 - Anno 3 - Numero 21 In questo numero: Che cosa sarebbe successo in California, se questa fosse stata la Grecia? La separazione tra Banca e Stato Andiamo insieme od ognuno per la sua strada? L'Europa è in recessione Nel frattempo, torniamo al Ranch Un rallentamento dell'economia degli Stati Uniti Dov'è il mio Quantitative Easing? A casa per una settimana, New York e poi Italia E' semplicemente difficile distogliere lo sguardo dal lento movimento, di quel rottame di treno che è l'Europa. Gli storici scriveranno su quanto sta accadendo per secoli, e con i media sempre presenti abbiamo sempre davanti ai nostri occhi lo svolgersi della situazione. E sì, abbiamo bisogno di portare il nostro sguardo lontano dall'Europa e guardarci intorno, e capire ciò che sta accadendo nel resto del mondo. Siamo nel procinto di essere, stranamente, quasi simultaneamente alla fine del Quantitative Easing fatto dalle quattro maggiori banche centrali, mentre la crescita globale sta rallentando. E così, mentre è in palio il futuro dell'Europa, il vero pericolo per i mercati globali e per la crescita potrebbe essere altrove. Ma incominciamo con l'obbligatorio tour dell'Europa. Che cosa sarebbe successo in California, se questa fosse stata la Grecia? David Zervos è l'amministratore delegato e stratega di mercato a capo di Jefferies & Company. Egli è un acuto osservatore dell'Europa ed ha una prospettiva molto interessante su come gestire una posizione sulla Grecia. Ho ricevuto questa mattina da lui una email, che vorrei aver scritto io. Per molti di noi, qui negli Stati Uniti è difficile poter capire quanto profondamente sbagliata sia la struttura dell'Unione Monetaria Europea (a differenza della reale unione politica che, con tutti i suoi difetti, sembra comunque funzionare abbastanza bene). David ha analizzato questa cosa facendo una analogia molto divertente, che rende però il problema molto evidente. E se la California si fosse comportata come la Grecia e al resto degli Stati Uniti fosse stato chiesto di pagare, per i suoi debiti e le altre obbligazioni? Che cosa sarebbe successo? Così, invece di parafrasare ciò che è stato scritto in maniera molto chiara e sintetica, vi riporto il testo di David: La separazione tra Banca e Stato di David Zervos "Il sistema monetario dell'euro è viziato. Si tratta di un sistema che è stato messo insieme per scopi politici, e purtroppo è stato costituito in modo tale che ogni Stato membro conservi dei significativi poteri sovrani – con una maggiore rilevanza nella capacità di uscire dal sistema e di poter fare default dei debiti nei momenti di forte stress. NON vi è
  • 2. praticamente alcun potere federale in seno all'Unione, come viene testimoniato dal completo fallimento dei trattati di Maastricht e di Lisbona. In realtà, quello che stiamo vedendo oggi è che la struttura del sistema monetario è così mal progettata, che anzi crea tra gli Stati membri dei perversi legami fiscali, che incentivano degli strategici default e delle uscite dall'euro. Il nostro nuovo leader della rivolta greca, il signor CHEpras, ha capito questo cosa. E a sua volta sta tenendo Angie in ostaggio, mentre ci dirigiamo verso il 17 giugno! [Nota di JFM:. CHEpras è il nome che David ha dato all'uomo di 37 anni, leader del partito Syriza, Alexis Tsipras, in quanto la sua retorica assomiglia di tanto in tanto a quella del Che Guevara] "Per capire meglio questi difetti interni dell'Euro sistema, supponiamo che il sistema monetario europeo fosse stato in vigore negli Stati Uniti. E poi immaginiamo che uno 'Stato membro' degli Stati Uniti, avesse dovuto incamminarsi verso il fallimento o una ristrutturazione dei debiti - ad esempio, la California. "Allora supponiamo che la California avesse promesso ai suoi cittadini delle enormi pensioni, l'assistenza sanitaria gratuita, tutto quello che voi vorreste degustare in parchi statali sulla spiaggia, un istruzione agevolata, il pensionamento a 45 anni, tutto l'ouzo che potete bere in piazza e 2 settimane all'anno di vacanze pagate durante il periodo della vostra pensione. E supponiamo che nessuna autorità venga da voi se non pagate le tasse sulla proprietà, sulle vendite o le imposte sul reddito. "Inoltre, ora probabilmente è lecito ritenere, che i polli che avevano acquistato in passato il debito dello stato della California e quello comunale (perché il debito aveva un rischio pari a zero) avrebbero rapidamente capito che le finanze dello stato erano insostenibili. E quindi a loro volta, questi investitori sarebbero usciti dal debito e avrebbero mandato in crash il sistema. "Quindi che cosa sarebbe successo negli Stati Uniti di fronte ad una crisi finanziaria di uno stato membro? Bene, il governatore della California sarebbe andato davanti al Congresso degli Stati Uniti per chiedere dei soldi – è un piano di salvataggio. Sebbene vi sia una clausola di 'no-bailout' nella Costituzione degli Stati Uniti, ci sarebbe stato un forte intervento delle forze politiche, in quanto la California sarebbe stata considerata di rilevante importanza. Il salvataggio sarebbe stato concesso e le future riforme sarebbero state scambiate con la liquidità che sarebbe stata fornita. Gli altri Stati non avrebbero voluto pagare, a meno che la California non avesse cambiato le sue politiche di sperpero. Ma la prospettiva di non avere gratis baklava e ouzo avrebbe quindi spinto i californiani nelle strade, e ne sarebbero derivati quindi disordini e saccheggi. "Quindi il passo successivo avrebbe riguardato il fallimento delle riforme decise dal Governatore, per poi passare al legislatore statale. E siccome i soldi del salvataggio sarebbero stati appesi ad un filo, i californiani maggiormente arrabbiati avrebbero eletto un militante della sinistra radicale, Alexis (chiamato Alec) Baldwin, al fine di poterli condurre fuori dal caos! "Nel momento in cui Alexis, avesse assunto la carica i funzionari degli Stati Uniti avrebbero incominciato a preoccuparsi. Avrebbero comunque tagliato a tutte le banche della California la possibilità di finanziarsi presso la Fed. Ma per fortuna, la "Banca Centrale della California" ha un programma di Emergency Liquidity Assistance. Questo dà
  • 3. allo Stato membro la possibilità di accedere tramite la propria banca centrale a dei prestiti non garantiti della Fed così i dollari e l'ouzo avrebbero continuato a fluire. Ma a quel punto la Banca Centrale della California avrebbe iniziato a far crescere enormemente il deficit, con le altre banche centrali degli Stati Uniti nell'ambito del sistema della Fed definito Target2. Con l'aggravarsi della crisi, i privati con un deposito avrebbero incominciato a mettere in discussione la qualità del credito delle banche della California, e tutti avrebbero cominciato a preoccuparsi del fatto che la Fed avrebbe potuto chiudere il programma ELA a favore della Banca Centrale della California. "I Californiani preoccupati del fatto che le loro banche non sarebbero più state in grado di accedere ai fondi, avrebbero iniziato a spostare i propri fondi inviandoli a delle banche online basate in città 'sicure' e con una forte abbondanza di shale gas come nel North Dakota. Perché, in questo mondo immaginario non esiste alcuna assicurazione con la FDIC e con altre autorità dedicate alla risoluzione di questi aspetti (così come in Europa) e quindi le banche della California possono solo andare alla Banca Centrale della California a chiedere dei dollari. Questa ultima continuerà a prestare dollari ad un sistema bancario insolvente, al fine rimborsare i depositanti. Per rassicurare i depositanti, la California avrebbe annunciato un programma di garanzia dei depositi, ma con un rating dello Stato pari a CCC; garanzia che non avrebbe prodotto nessuno effetto nell'arginare la fuga dai depositi. "In questo scenario monetario da incubo, le altre banche centrali, regionali, l'ELA e il TARGET2 sarebbero state incapaci di fermare l'emorragia – e senza la FDIC - la prospettiva di un default della California avrebbe SPINTO una banca a livello nazionale a dichiarare l'insolvenza. Le banche cadono automaticamente, quando lo stato si inserisce in turbolenze finanziarie, in quanto inserite in una struttura finanziaria fortemente integrata. Un assalto agli sportelli è l'unico modo per raggiungere l'equilibrio in un sistema come questo. "Non esiste purtroppo alcuna separazione tra la situazione finanziaria degli stati membri e la situazione finanziaria delle banche, nel sistema finanziario europeo che abbiamo immaginato. Allora qual è la fine del gioco? Bene, dopo che i californiani hanno tolto tutti i loro dollari dalle banche della California, Alexis si sarebbe reso conto che se la Banca centrale della California avesse fatto default insieme con il resto delle sue banche, la pazienza dei cittadini gli avrebbe permesso di mantenere la loro ricchezza in dollari e lo Stato avrebbe ricominciato emettendo nuovi dollari con la foto di Mr. Baldwin stampata sopra (o forse la foto del Che). Questa svalutazione competitiva/default della California lascerebbe nel bilancio multi miliardario della Fed un buco, e quindi i restanti e più responsabili stati membri degli Stati Uniti avrebbero dovuto pagare il conto. Alexis una volta tornato a Washington avrebbe minacciato di uscire dalla confederazione, a meno che i dollari e gli altri benefit non continuassero ad arrivare. "Ed è qui che ci troviamo con l'attuale rissa in corso in Europa! "Può qualcuno qui negli Stati Uniti immaginare di progettare un sistema così viziato? E' pazzesco! Senza una qualche forma di assicurazione come la FDIC e senza alcuna Autorità Bancaria nazionale in grado di risolvere i problemi, il Sistema monetario europeo sicuramente andrà in mille pezzi. In realtà, mentre gli squilibri del Target2 crescono, è chiaro che la Germania ha già messo un assicurazione sui depositi periferici dei greci e degli altri paesi. Il sistema è di fatto assicurato, e addirittura nessuno nel sud Europa
  • 4. pagherà una tassa per tutto questo. Pazzia! "Negli ultimi due giorni ho passato un po' di tempo a cercare di trovare una ragione giuridica che permetta di non attivare la ELA nei confronti di un paese membro. Non ne ho trovata nessuna. Ciò non significa che non possa esserci (come è successo agli irlandesi che sono stati minacciati di questo circa 18 mesi fa); ma stiamo entrando nella zona d'ombra del dipartimento legale della BCE. Chi lo sa che cosa succederà dopo? "La realtà è che il sistema monetario europeo non funzionava fin dall'inizio. E appena è arrivata una crisi, questa ha messo in luce i difetti. Poiché i paesi membri non sono riusciti a fare immediatamente una federazione, hanno creato una struttura che permettesse loro di fare dei default strategici con un uscita anche a strappi dall'intero sistema finanziario. Se il popolo greco toglie i propri euro dal sistema, allora ci sarà pochissimo dolore in un uscita dall'euro. Con le banche e con il governo che è insolvente, il debito verrà ripudiato e la reintroduzione della dracma sarà una strategia vincente! Il fatto che questo sia ancora possibile è sorprendente. I greci non hanno nulla da perdere se possono mantenere i loro depositi in euro e uscire dall'euro! "Ringraziamo il cielo che i nostri leader statunitensi sono stati abbastanza intelligenti da costituire un sistema bancario federale, in modo da non permettere a qualsiasi Stato di minacciare l'integrità del nostro sistema finanziario. Ci sono delle buone ragioni per avere una separazione del sistema bancario da quello degli Stati membri. E l'Europa non sarà MAI un unione di successo fino a quando non si convertirà in uno stato indipendente, e con una struttura di banca federale. La buona notizia è che il radicale nostro amico Greco CHEpras probabilmente forzerà molto rapidamente una struttura federale. La cattiva notizia (per lui) è che probabilmente non ne farà parte! Ho il sospetto che questa corsa agli sportelli della Grecia sia solo il biglietto d'ingresso verso uno precipitosa federale, sociale e stabile Europa. E forse dopo, potremo pensare di tornare alla fase di recupero e al percorso di crescita che qui negli Stati Uniti tutti stanno disperatamente cercando. "Buona fortuna per gli investimenti". Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di John Mauldin per il mercato Europeo. Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it Andiamo insieme od ognuno per la sua strada? E' molto intenso il dibattito fra individui molto competenti e le istituzioni per quanto riguarda il futuro dell'Europa. Ci sono quelli che sostengono che il costo di far saltare la zona euro, anche tenendo conto del fatto che la Grecia lasci la zona, è così alto che non sarà permesso che questo accada. Si stima un costo di € 1 trilione per le banche europee, i governi, e le imprese, solo per l'uscita della Grecia. E questo non include il costo di contagio dei mercati che si chiedono chi sarà il prossimo. Tenere i tassi di interesse spagnoli e italiani a dei livelli che possano essere sostenibili costerà migliaia di miliardi in
  • 5. più, e non è solo in gioco il debito pubblico, ma l'intero sistema bancario. Per non parlare dei sistemi pensionistici e dei fondi assicurativi. Se il costo dell'uscita della Grecia dalla zona euro è di un € 1 trilione, allora chi potrà indovinare quale potrebbe essere il costo per la Spagna o l'Italia? Un totale default della Grecia consumerà più del doppio del bilancio della BCE. Ciò significa che gli altri paesi dovranno mettere nella BCE il doppio rispetto al loro impegno attuale, solo per riportare la BCE nello stesso punto nel quale si trova tecnicamente oggi (questo perché l'attuale assunzione è che il debito Greco sia garantito, e perché la BCE continua ancora a prestare denaro alla Banca centrale greca). Poi ci sono coloro che affermano che non c'è alcuna possibilità per la quale la Grecia possa continuare a rimanere nella zona euro. I costi politici sono troppo alti, non solo per il popolo greco, ma anche per il resto d'Europa. Per quanto tempo la Grecia può pretendere che l'Europa copra i propri disavanzi pubblici, quando i suoi cittadini non sono così diligenti nel pagare le tasse? Leggete che cosa ha detto Alexis Tsipras, il leader di Syriza, in un comizio elettorale: "C'è una reale possibilità di scelta in queste elezioni: il salvataggio o la vostra dignità ... "Vogliamo che tutti i popoli d'Europa ci ascoltino, e vogliamo che i loro leader ci ascoltino quando diciamo che no [il paese] non vuole scegliere di diventare servile, di perdere la propria dignità o suicidarsi ... Siamo il partito politico che con l'aiuto delle persone manterrà le promesse elettorali e annullerà questo fallimentare accordo del piano di salvataggio". Mentre sto scrivendo, il partito Syriza sembra essere in vantaggio nei sondaggi, ma il dato si è spostato diverse volte questa settimana. Non solo i leader europei non sanno che cosa accadrà, ma a quanto, se dobbiamo credere nei sondaggi, pare anche i greci non sanno esattamente che cosa vogliono. Vogliono rimanere nella zona euro, ma non vogliono sopportare i tagli alla spesa che semplicemente spostano il loro bilancio verso il pareggio che gli viene richiesto. Questo è un classico caso di quando si vuole avere la botte piena e la moglie ubriaca. Io semplicemente non so' cosa succederà alla zona euro il prossimo anno, o meglio ancora il mese prossimo. Se Syriza vince le elezioni e riesce a formare il nuovo governo, non so' come l'Europa potrà fare marcia indietro e dare loro tutto ciò che Tsipras chiede? E se i greci continuano a togliere i loro soldi dalle banche greche (ed ora si parla di miliardi alla settimana), non passerà molto tempo prima che i loro euro siano in tutto il mondo ma non in Grecia, e a quel punto, come sottolinea Zervos, avranno pochi motivi per continuare a rimanere nella zona euro. Quest'ultimo aspetto verrà fortemente considerato dagli elettori spagnoli e italiani. Se non ci saranno dei costi elevati per la Grecia nel lasciare la zona euro e se dopo un primo periodo di grave recessione / depressione, comincerà a ripartire, a quel punto gli elettori di tutta Europa presteranno particolare attenzione al fenomeno. Alcuni si chiederanno perché non dovrebbero fare default, e invece altri si chiederanno il motivo per il quale devono continuare a pagare le tasse, per sostenere gli altri paesi che potrebbero lasciare la zona euro. Anche se i leader europei non hanno alcuna reale idea su ciò che possa accadere, ci sono
  • 6. alcune cose che sono più probabili di altre. Penso che l'intera idea degli Eurobond sia nata morta sin dalla nascita. Chi sarà responsabile del pagamento di tutte quelle obbligazioni, che diventeranno velocemente migliaia di miliardi di euro? Qualche autorità europea ne sarebbe responsabile? La stessa UE, che avrebbe poi bisogno di imporre tasse e definire i bilanci nazionali? Non riesco a vedere tutti i paesi che rinunciano al controllo del proprio bilancio a favore di Bruxelles, figuriamoci il dare all'Unione europea il potere di aumentare le tasse. E se la zona euro ha un problema nel ricevere il benestare dai vari governi nell'alzare l'ESM di solo € 400 miliardi, ecc, come può aspettarsi di avere il potere di chiedere trilioni di euro? C'è davvero qualcuno che pensa che il Bundestag tedesco sarà d'accordo nel dare il loro assenso su questo? E poi questo lascia le opzioni di definire l'ESM o qualche altra entità come una banca che possa chiedere in prestito delle somme relativamente illimitate alla BCE, o che la BCE possa monetizzare i debiti dei vari governi in difficoltà e poi imporre un programma di riforme di bilancio (ovviamente non popolari, se si parla di riforme!). Continuo a pensare che è probabile che la Grecia lascerà la zona euro. E questo ha un senso se si è Greci, anche se questo costerà ingenti somme di denaro ai membri della zona euro, penso che vedremo delle enormi “fatiche greche.” Ma come di solito vi dico, restate sintonizzati. L'Europa in recessione La Germania, mercoledì, è stata in grado di vendere 4,56€ milioni di euro (pari a $ 5,8 miliardi) di obbligazioni a due anni ad un tasso dello 0%. Non è un errore di battitura. Perché la gente dovrebbe dare alla Germania dei soldi da utilizzare per due anni a costo zero? Posso pensare a diversi motivi, ma quello più probabile (ed è quello non ammesso nei circoli della buona società) è che risulterà fondamentalmente una opzione low-cost sulla possibilità che la Germania lasci la zona euro. Se la Germania dovesse uscire, dovrebbe probabilmente denominare le proprie obbligazioni in marchi tedeschi, le quali si apprezzerebbero di valore rispetto a quelle degli altri paesi che sono rimasti nell'euro. Tutto ciò sottolinea anche il fatto che la Germania sta cadendo in recessione, sulla scia del resto d'Europa, che in gran parte lo è già (alcuni paesi in modo grave). I principali indicatori economici, nonché gli indici di acquisto sono in calo in tutta Europa. Ma la statistica peggiore è quella della disoccupazione giovanile. Di seguito viene riportato un grafico di Reuters (per gentile concessione di Frank Holmes di US Global). Solo la Germania vede una caduta nella disoccupazione giovanile, dove il tasso è inferiore al 10%.
  • 7. Nel frattempo, torniamo al Ranch Questa lettera è tradotta in cinese, spagnolo e italiano, quindi devo tenere a mente che scrivo ad un pubblico internazionale, e devo tenere anche a mente che ho una certa età. Alcuni concetti non possono essere tradotti bene, sia per la difficoltà della lingua o per un discorso generazionale. Permettetemi quindi di impostare il tema per i lettori più giovani e quelli che non hanno familiarità con i primi anni del 20° secolo sulla cultura americana. I film western facevano furore. Questi tipicamente avevano un budget di spesa basso e la maggior parte sono stati girati sul medesimo set, sempre lo stesso ranch nel sud della California. I saloni, le prigioni, le rocce di grandi dimensioni e le strade sterrate che vengono mostrate nei film sono sempre le stesse, ma nessuno se ne è mai accorto. La magia del cinema è sempre presente. Potevate guardare il vostro eroe (si sapeva chi era il buono, perché indossava un cappello bianco) che inseguiva i rapinatori, i ladri di bestiame, i fuori legge e c'era sempre almeno una bella ragazza coinvolta. Nell'era del cinema muto, ci sarebbe stato letteralmente un elemento grafico cioè il titolo che avrebbe detto: «Nel frattempo, torniamo al Ranch" quando le scene si alternavano tra l'azione che coinvolgeva l'eroe, i cattivi e le persone al ranch.
  • 8. Allora, "nel frattempo, torniamo all'economia globale", diamo un'occhiata ad alcuni grafici e a qualche dato per vedere cosa sta accadendo nel resto del mondo. Prima di tutto, la Cina sta davvero cominciando a rallentare il suo ritmo di crescita. La crescita della loro produzione manifatturiera è scesa per sette mesi consecutivi, ed ora è in contrazione. Nei rapporti dei media di tutto il mondo si parla di statistiche reali o di aneddoti sui mercanti cinesi e dei relativi business. Il settore edilizio è sotto pressione, così come lo sono i prezzi degli immobili. Proprio come negli Stati Uniti o in Europa, quando il settore edile cominciò a rallentare colpendo tutte le piccole imprese che forniscono prodotti per la costruzione o la ristrutturazione delle case. Alcuni dati. La crescita dei depositi in Cina sta rallentando rapidamente così come l'offerta di moneta, il che suggerisce un rallentamento dell'economia. Il rapporto sulla crescita M- M2 suggerisce una economia ancora più debole come lo stesso indice sugli acquisti. Il rapporto M1-M2 è tornato al punto dove era nell'ultima crisi finanziaria. Diamo un'occhiata ai due grafici del Credit Suisse. Sono stato a lungo preoccupato per l'altissima percentuale di crescita del PIL in Cina, che è attribuibile agli investimenti diretti, prestiti bancari e alla spesa in infrastrutture. Tutte queste cose sono positive, ma i livelli in Cina non hanno precedenti in tutto il mondo e hanno raggiunto quei valori da molto tempo. Che cosa succederà quando rallenteranno gli investimenti e cercheranno di diventare un'economia più consumista? Normalmente, la transizione non è senza problemi. E cosa succede quando si cerca di farlo quando il principale cliente (l'Europa) è in recessione? E quando il prestito bancario che arriva dall'Europa e che finanzia la spesa di molte delle nazioni in via di sviluppo alle quali si vende, comincia a ridursi drasticamente?
  • 9. I rapporti provenienti da tutto il mondo mostrano la contrazione nelle vendite delle miniere sudafricane e australiane, il rallentamento della crescita a Taiwan e la recessione della Gran Bretagna. L'MSCI World Index, che replica l'andamento dei mercati azionari di tutto il mondo, è sceso di oltre il 9% da metà marzo. Un rallentamento nell'economia degli Stati Uniti L'economia americana sta iniziando a rallentare. La crescita occupazionale è sempre più debole. I buoni pasto stanno aumentando. Gli effetti di stimolo sulla spesa sono quasi terminati, e ci sono un gran numero di persone che chiedono l'estensione dell'indennità di disoccupazione. Lakshman Achuthan, della Economic Cycle Research Institute (ECRI), ha recentemente ribadito la sua convinzione che una nuova contrazione dell'economia sia probabile nel 2012, sottolineando il fatto che i dati utilizzati per definire ufficialmente i confini del ciclo economico continuano a segnalare un rallentamento della crescita. Achuthan è una persona molto sobria, e bisogna prestare molta attenzione quando fa queste dichiarazioni. L'ECRI non le fa alla leggera. Diamo anche un'occhiata ad un paio di grafici del mio amico Rich Yamarone, capo economista di Bloomberg. (Saremo insieme in un simposio presso l'Università del Texas ad Austin, il 7 giugno, con David Rosenberg). Rich sta affermando che, per un insieme di motivi, crede che l'economia americana sia all'inizio di una recessione. Nel nostro incontro a cena della scorsa settimana (come del resto abbiamo fatto per mesi) stava parlando della caduta del reddito reale disponibile. E' difficile avere una crescita, quando i redditi non stanno aumentando.
  • 10. E anche lui è preoccupato per il fatto che lo stimolo del governo (trasferimenti, sussidi di disoccupazione, welfare, buoni alimentari, ecc) è quello che ha avuto l'effetto più importante sulla spesa dei consumatori; ma appena per le persone dovessero venir meno i benefit dati dal sostegno di disoccupazione (e sono, centinaia di migliaia ogni mese), il reddito personale potrebbe effettivamente diminuire.
  • 11. Dov'è il mio Quantitative Easing? Il ciclo recente di Quantitative Easing globale sta cominciando a scemare. L'Europa, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti stanno tutti arrivando alla fine del loro stimolo e non hanno ancora annunciato nuovi piani. La Cina è più o meno in una fase di attesa, almeno fino ad ottobre quando ci saranno i cambiamenti di leadership (questo è quello che la maggior parte degli osservatori sembra pensare). Il recente QE aveva fornito una chiara spinta ai prezzi delle materie prime e delle azioni, e l'aver anticipato il suo ritiro sembra avere avuto un effetto depressivo sui prezzi di mercato. Questo era il terzo turno di QE globale, e ogni round ha portato sempre meno benefici rispetto a quello precedente. Non vi è ragione di credere che un altro round non continuerà a portare avanti questa tendenza. E' probabile che la BCE dovrà presto prendere provvedimenti, in quanto l'Europa è chiaramente in recessione, anche se non sembra che ci sia molto consenso su questo qui negli Stati Uniti. Con le prossime elezioni nel mese di novembre, se la Fed continuerà a non fare nulla (hanno solo due incontri il 19-20 giugno e il 1 agosto prima di settembre) l'economia a quel punto potrebbe trovarsi in guai molto seri, al fine di poter fare qualcosa prima delle elezioni. Dal momento che il più recente QE sarà ancora in vigore al momento della riunione di giugno, tutto ciò lascia supporre che un possibile annuncio potrà esserci solo il 1 agosto. Ci saranno solo due report sulla disoccupazione, prima di arrivare all'incontro. Avranno un'importanza maggiore del solito. Staremo a vedere. A casa per una settimana, New York e poi Italia Sarò a New York il primo fine settimana di giugno, poi lunedì e martedì andrò a Philadelphia per un intervento ad una conferenza con il mio partner, di CMG, Steve Blumenthal. E poi di nuovo a casa. Come ho già detto, sarò ad Austin il 7 giugno. La prossima settimana tornerò di nuovo a New York per due giorni e poi la successiva a Chicago con i miei partner di Altegris (i dettagli in seguito). Sarò in Toscana per due settimane! Naturalmente solo lettura e scrittura, ma lo farò sotto il sole della Toscana. Ci sarà anche Tiffani e una serie di amici. Non vedo l'ora di essere andare. Questa settimana ero ad Atlanta. Devo confessare che, mentre amo Atlanta odio volare lì, sembra sempre di essere nelle ore di punta. Questa settimana sono arrivato alle 5 del pomeriggio, giusto in tempo per buttarmi nel traffico. Mentre camminavo verso l'altro lato dell'aeroporto per prendere un taxi, sono passato a fianco ad un cartello che diceva "Train". Ho fatto alcune domande e ho trovato la stazione. Il treno mi ha portato vicino al mio hotel. Perché no? Ho pagato la principesca somma di $ 2.50 era poco affollato e piuttosto bello. Sono sceso in centro e ho chiesto indicazioni per il mio albergo. E' il momento di premere il pulsante di invio. Questa lettera mi ha fatto pensare a Hopalong Cassidy, Roy Rogers, The Lone Ranger e alla mia giovinezza. Ora, è tutto lì su internet. Così ho passato il fine settimana, ad ascoltare le parole, "A fiery horse with the speed of light, a cloud of dust, and a hearty 'Hi Yo Silver!'" Il Ranger solitario stava cavalcando nel nostro salotto. Abbiate una grande settimana. Domani è il 18° compleanno di mio figlio, il più giovane.
  • 12. Oramai sono tutti grandi. Il vostro analista che continua a volare e tira dritto per la sua strada, John Mauldin John@FrontLineThoughts.com Copyright 2010-2012 John Mauldin. All Rights Reserved Copyright 2010-2012 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici, immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga
  • 13. pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e John Mauldin, sarà perseguita legalmente. Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui: www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione. Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it Thoughts from the Frontline 3204 Beverly Drive Dallas, Texas 75205 Horo Capital Independent Financial Advisory Firm Via Silvio Pellico, 12 20121 Milano Tel. 02 89096674