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CURRICOLO
«Il curricolo di istituto è espressione della
libertà di insegnamento e dell’autonomia
scolastica, e al tempo stesso, esplicita le scelte
della comunità scolastica e l’identità
dell’istituto. La costruzione del curricolo è il
processo attraverso il quale si sviluppano e si
organizzano la ricerca e l’innovazione
educativa.» [I.N. 4.sett.2012, p.12]
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CURRICOLO VERTICALE
Continuo e progressivo
1. La selezione e la scelta di contenuti e temi
essenziali attorno ai quali avviare una
progressiva strutturazione e articolazione delle
conoscenze
2. L’individuazione di abilità strumentali e
procedurali
3. Atteggiamenti, motivazioni, orientamenti che
invitano i ragazzi ad un apprendimento
significativo
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ARCHITETTURA GENERALE
• il sistema della mete
• il terreno degli apprendimenti
(campi di esperienza e
discipline)
• il tracciato o itinerario.
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ELEMENTI COSTITUTIVI
1) profilo,
2) traguardi per lo sviluppo delle
competenza,
3) obiettivi di apprendimento,
4) terreno degli apprendimenti (campi e
discipline),
5) contenuti,
6) metodi,
7) organizzazione
8)valutazione
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IL PROFILO DELLO
STUDENTE: descrive le
competenze riferite alle discipline
di insegnamento e al pieno
esercizio della cittadinanza
I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE: rappresentano per i docenti
le piste culturali e didattiche da percorrere e
costituiscono i criteri per la valutazione delle
competenze attese.
GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
individuano conoscenze ed abilità ritenute
indispensabili al fine di raggiungere i traguardi
per lo sviluppo delle competenze
10. Riferimenti culturali sul concetto di
competenza
Pellerey : «le competenze finali si presentano
come un insieme integrato di conoscenze, abilità e
atteggiamenti, insieme necessario ad esplicare in
maniera valida ed efficace un compito lavorativo»
Drago: «la competenza è essenzialmente ciò che
una persona dimostra di saper fare in modo
efficace, in relazione ad un determinato obiettivo,
compito , attività in un determinato ambito
professionale»
Perrenoud: «la capacità di agire efficacemente in
una situazione data, capacità che si fonda su
conoscenze, ma non si riduce ad essa»
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11. Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del
22 aprile 2008 – Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli
“Conoscenze”: indicano il risultato
dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di
fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore
di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte
come teoriche e/o pratiche
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12. “Abilità” indicano le capacità di applicare
conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono
descritte come cognitive (uso del pensiero logico ,
intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano
l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,
strumenti).
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13. “Competenze” indicano la comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e/o personale;
le competenze sono descritte in termine di
responsabilità e autonomia .
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«…come ciascuno studente mobilita e
orchestra le proprie risorse –
conoscenze, abilita’, atteggiamenti,
emozioni – per affrontare
efficacemente
le situazioni che la realta’
quotidianamente propone, in relazione
alle proprie potenzialita’ e attitudini”
CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE
16. Capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di
compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le
proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a
utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e
fecondo”. [Pellerey, 2004]
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CONOSCENZE DICHIARATIVE
ABILITA’
CONOSCENZE PROCEDURALI
DISPOSIZIONI INTERNE
STABILI
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Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di
riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze –
chiave per l’apprendimento permanente dal Parlamento
Europeo ( 2006) :
oComunicazione nella madrelingua
oComunicazione nelle lingue straniere
oCompetenza matematica e tecnologica
oCompetenza digitale
oImparare ad imparare
oCompetenze sociali e civiche
oSpirito di iniziativa e imprenditorialità
oConsapevolezza ed espressione culturale»
20. LE COMPETENZE DELLE AREE
DISCIPLINARI AL TERMINE
DELL’OBBLIGO
• Asse dei linguaggi
• Asse matematico
• Asse scientifico/tecnologico
• Asse storico/sociale
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21. 22/03/2015
ASSE DEI LINGUAGGI
PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA •
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti •Leggere, comprendere ed
interpretare testi scritti di vario tipo •Produrre testi di vario
tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
UTILIZZARE UNA LINGUA STRANIERA PER I
PRINCIPALI SCOPI COMUNICATIVI E OPERATIVI
UTILIZZARE GLI STRUMENTI FONDAMENTALI PER
UN A FRUIZIONE CONSAPEVOLE DEL PATRIMONIO
ARTISTICO E LETTERARIO
UTILIZZARE E PRODURRE TESTI MULTIMEDIALI
22. “LEGGERE, COMPRENDERE ED INTERPRETARE TESTI SCRITTI DI VARIO TIPO
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competenza abilità conoscenza
Leggere,
comprendere ed
interpretare testi
scritti di vario tipo
Padroneggiare le
strutture della
lingua presenti nei
testi
Applicare strategie
diverse di lettura
Individuare natura,
funzione e
principali scopi
comunicativi ed
espressivi di un
testo
Cogliere i caratteri
specifici di un
testo letterario
Strutture essenziali
dei testi narrativi,
espositivi,
argomentativi
Principali connettivi
logici
Varietà lessicali in
rapporto ad ambiti
e contesti diversi
Tecniche di lettura
analitica e sintetica
Tecniche di lettura
espressiva
Denotazione e
connotazione
Principali generi
letterari, con
particolare
riferimento alla
tradizione italiana
23. Proposta per buone pratiche nella progettazione per
competenze
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Individuazione di un asse culturale anche fra aree disciplinari
diverse
Selezione di una o più competenze da valutare e certificare
all’interno dell’asse culturale
Individuazione delle discipline che concorrono alla competenza
anche su assi culturali diversi
Stabilire le connessioni tra competenze di asse culturale / esiti
formativi(abilità-capacità)/contenuti disciplinari essenziali
Verifiche di percorso per una eventuale ri-progettazione degli
interventi
Metodologie didattiche da utilizzare per la realizzazione del
modulo in tutte le sue fasi ( dalla progettazione alla verifica degli
esiti formativi)
Documentazione di ogni fase del percorso formativo (schede,
materiali didattici….)
Relazione con gli attori del percorso ( altri docenti, alunni,
famiglie) per monitorare l’esito formativo attraverso questionari e
schede
24. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Un ambiente di apprendimento è
un CONTESTO STRUTTURATO
intenzionalmente dal docente che
comprende le attività pensate, gli
strumenti necessari, le relazioni
sociali e affettive, che diventa in
poche parole UNO SPAZIO DI
AZIONE DELLA MENTE che può
essere fisico e virtuale.
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25. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
• Centralità del discente e del processo di
apprendimento
• Docente come mediatore
• Flessibilità didattica (Mediatori didattici)
• Apprendimento sociale
• Valorizzazione dell’esperienza attiva, concreta
• Attenzione agli aspetti affettivo/emozionali
dell’apprendimento
• Attribuzione di una modalità riflessiva per
rappresentare l’esperienza, attribuire
significato, acquisire metacognizione
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26. La valutazione nelle I.N. è su tre livelli:
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1. I docenti valutano gli alunni
27. VALUTAZIONE
• SPETTA AI DOCENTI CHE STABILISCONO LE
MODALITA’ (Collegio Docenti, Dipartimenti, Consigli
di classe ,singolo insegnante)
• SERVE A MIGLIORARE L’INSEGNAMENTO
APPRENDIMENTO
• E’ SISTEMATICA E REGISTRA I LIVELLI DI
PARTENZA ED I PROGRESSI DELLA CLASSE E DEL
SINGOLO ALLIEVO, TIENE CONTO DELLE
CONDIZIONI DI CONTESTO, DELLE MOTIVAZIONI
E DEI COMPORTAMENTI
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30. Prove INVALSI
*L’INTERPRETAZIONE DEGLI ESITI DA
PARTE DI CIASCUNA SCUOLA E’
FONDAMENTALE PER LA
PROGRAMMAZIONE DEL
MIGLIORAMENTO CONTINUO
*SI CALCOLA IL « VALORE AGGIUNTO»
*VALUTAZIONE RELATIVA ALLA CLASSE
/CLASSI
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32. 22/03/2015
Mappa di KERR
TRAGUARDI
Perché insegnare/apprendere
VALUTAZIONE
Come valutare il processo di
insegnamento/apprendimento
CONTENUTI
Che cosa
insegnare/apprendere
PROCESSI
Come insegnare/apprendere
33. «Il solo modo con il
quale possiamo
giudicare dove siamo è
legato a dove vogliamo
essere»
G. Wiggins
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