Assemblea generale ente regionale per lo sviluppo ERS-Bellinzona e Valli 2014
1. Primo Piano 3Corriere del Ticino
Venerdì 25 luglio 2014
vasta area la competenza territoriale dell’ente va da Airolo a Cadenazzo. nel riquadro Filippo gianoni. (Foto CdT/bp)
Bellinzonese e Valli
«Evitiamo le cattedrali nel deserto»
IlprimobilanciodelpresidenteGianoni:dopouninizioburrascoso,buonacollaborazionenelterritorio
Lamessainreteèfondamentaleperottenerepositivericaduteeconomichesull’insiemedelcomprensorio
pAginA di
mauro VEziano
zxy Un solo presidente, Filippo Gianoni in
rappresentanza della città, e un solo vice,
Nicola Paolucci per l’alto Ticino, guidano
l’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzo-
nese e Valli dalla sua costituzione, nel
2010, quando ha raccolto il testimone
della Regione Tre Valli ampliando sia il
territorio sia le competenze in tema di
politica regionale. A quattro anni da un
inizio che fu abbastanza burrascoso per
attrititralevallielacapitale,Gianonipuò
testimoniare di un’operazione andata fe-
licemente in porto.
Che cosa è cambiato concretamente tra
l’epoca della Regione Tre Valli ed il pre-
sente con l’Ente regionale per lo svilup-
po?
«È cambiato parecchio, nel senso che la
Regione Tre Valli era nata sotto la vecchia
LIM (Legge per gli investimenti nelle re-
gioni montane). Invece il nuovo Ente di
sviluppo è incaricato dell’attuazione della
politica regionale della Confederazione
che, rispetto alla LIM, ha comportato un
saltodiparadigma,perchéquellocheBer-
navuoleè avere delle regionicompetitive.
Scopodellaleggeèquindiquellodiraffor-
zare e di migliorare questa competitività
tra le varie regioni e anche l’approccio è
completamentecambiato.Quandosipre-
senta un progetto, sia esso di un privato o
di un ente pubblico, si fa una valutazione
per vedere se dopo l’aiuto iniziale detto
progetto può “camminare” da solo. Prima
invece vi era un po’ quello che era stato
rimproveratoallaLIM:sifacevaunapoliti-
ca “ad innaffiatoio”. Adesso si fa proprio
un’analisi sulla fattibilità economica e so-
prattutto sulla tenuta del progetto, ricor-
rendoastrumenti qualiilbusinessplan».
Possiamodirechesicorreggonoidifetti
che affliggevano la LIM?
«Certamente, perché non si va più a fi-
nanziare la gestione corrente. Una volta
che si parte bisogna camminare con le
proprie gambe».
Per le valli, il fatto che sia entrato nel
nuovo Ente anche il Bellinzonese è un
vantaggio o uno svantaggio?
«Io credo che sia un vantaggio. Abbiamo
temi che sono comuni come l’AlpTran-
sit. Lo stesso problema si pone sia per il
Bellinzonese sia per le valli che inoltre
hanno anche l’incognita del futuro della
linea di montagna, che è centrale anche
per il Bellinzonese. Se vi è una linea di
montagna che funziona vi saranno rica-
dute turistiche anche per il Bellinzone-
se. Comunque il Cantone sta facendo
degli sforzi anche per tener conto della
specificità delle valli. L’esempio più clas-
sico è il nuovo progetto per le zone a
basso potenziale, che va incontro a
quanto farà la Confederazione per soste-
nere queste regioni. Mi si consenta an-
che di sottolineare che un altro vantag-
gio, rispetto agli altri tre Enti regionali
per lo sviluppo, è la presenza nell’Ente
del Bellinzonese dei Patriziati, ossia dei
proprietari delle maggiori superfici di
terreno e che, grazie anche all’Alleanza
patriziale ticinese, sono diventati sem-
pre di più delle vere e proprie sentinelle
sul territorio che possono contare anche
su importanti realizzazioni».
Dopo AlpTransit, dopo la ferrovia di
montagna (dopo per modo di dire, per-
ché sono entrambi progetti ancora non
portatiatermine),qualesaràilcompito
dell’Ente regionale per lo sviluppo?
«Lo scopo dell’Ente, anche in vista dell’a-
pertura di AlpTransit, è sicuramente
quellodigestire,aiutareemettereincan-
tiere progetti che siano in rete. Progetti
quindi che possano assicurare ricadute
da vari profili, sia turistici sia economici.
Questoconcettodimessainreteèfonda-
mentale. Un progetto non può più essere
visto come una sorta di isola, o di catte-
drale nel deserto, ma deve avere degli
addentellati sul territorio e anche con le
zone limitrofe».
L’Ente di sviluppo - compresa la sua
agenziachefungedasportelloregionale
perrichiestediinformazione,consulen-
za e supporto su progetti e possibilità di
finanziamento ad enti pubblici e privati
nell’ambito della nuova politica regio-
nale - quante iniziative ha portato a ter-
mine fino ad oggi?
«I progetti sono davvero tanti, se dovessi
dire una cifra precisa sarei in difficoltà.
Per esempio sono molti quelli concretiz-
zati grazie al fondo di promovimento re-
gionale. Sono versamenti ai progetti a
fondo perso, importanti perché, pur es-
sendopiccoli,effettivamentesonoparec-
chiedènotevolel’effettolevaeconomico.
Vi sono poi quelli che rientrano nel de-
creto cantonale complementare a quello
federale. Faccio alcuni esempi. Il Poli-
sport di Olivone lo stiamo analizzando di
questi tempi. Dalla valle di Blenio alla
LeventinatroviamolanuovaValascia.C’è
il progetto per il centro di competenza
per il curling a Faido, che è veramente
molto interessante. Poi si lavora anche
per i centri di competenza settoriali. Il
biopolo di Bellinzona è uno. Il centro di
competenza sulla mobilità sostenibile,
legato alle Officine FFS di Bellinzona, è
un altro, per la costituzione del quale
l’Ente,conlasuaoperadimediazione,ha
avuto un ruolo decisivo. In questo perio-
do stiamo infine studiando la creazione
di un polo dell’aviazione a Lodrino e pre-
sto partirà l’analisi. Come si vede, idee e
progetti non mancano».
obiettivi e progetti
ComPiTi isTiTuzionali
Consulenza per qualsiasi ri-
chiesta legata allo sviluppo
regionale; analisi e accompa-
gnamento di progetti; messa
in rete degli attori sul territo-
rio (favorire le collaborazioni
e le sinergie); contributo agli
obiettivi del Cantone (contrat-
to di prestazione); creazione
di una piattaforma di dialogo
per i temi legati allo sviluppo
regionale, il posizionamento
competitivo e la difesa degli
interessi regionali; gestione
del Fondo di promovimento
regionale (Fpr).
iniziaTiVE PrioriTariE
Terme di Acquarossa; parcA-
dula; Campra; programma
San gottardo (nordic, ritom
piora, linea ferroviaria di mon-
tagna; progetto legato alla
storica locomotiva «Cocco-
drillo»; rampichini, ecc.); nuo-
va Valascia; rilancio poli-
sport; copertura pista
ghiaccio Faido (curling); piu-
mogna Viva, Blenio, Transu-
manza e Carasc; progetto
ForTi e vari itinerari turistico-
storico-culturali; polo tecnolo-
gico dell’aviazione.
GruPPi E FiliErE
Filiera «Scienze della vita»; fi-
liera «itinerari turistico cultu-
rali; Fondazione Agire; offici-
ne di Bellinzona, Centro di
competenza per la mobilità
sostenibile; Masterplan della
valle di Blenio; gruppo opera-
tivo sull’AlpTransit, opportuni-
tà e rischi; Banca dati su sta-
bili e terreni disponibili; il
macello cantonale con la filie-
ra agroalimentare (piazza del
mercato, vitello, manzo,
agnello); polo tecnologico
dell’aviazione in riviera; im-
pianti di risalita sussidiati.
la Città il progetto più importante
rimane quello delle officine FFs
zxyIlBellinzoneseerafuoridallezone
beneficiarie dei sussidi della LIM,
poste sotto il cappello della Regione
Tre Valli. Con la nascita dell’Ente re-
gionale per lo sviluppo è invece en-
trato a far parte della nuova politica
economica regionale. Felice Zanetti,
municipale della capitale e membro
del Consiglio direttivo dell’Ente os-
serva: «Tutto il Bellinzonese deve
prendere un po’ coscienza di questa
nuovaopportunitàcheglivienedata
dalla politica regionale. I Comuni
potrebbero infatti essere beneficiari
degliincentivifinanziari,comeèsta-
to il caso del sussidiamento di alcuni
investimenti recenti. La ricaduta
economica interessa comunque an-
che le valli». Secondo Zanetti, «l’im-
portante è prendere coscienza di
una realtà che è cambiata». Il nuovo
regime, che non finanzia più la ge-
stione corrente, mette al riparo da
progetti che non sono in grado di
sopravvivere con le proprie forze e
quindi tranquillizza gli amministra-
tori locali. Se i finanziamenti servo-
no innanzitutto per stimolare i pro-
gettiel’innovazione,visonocomun-
que i microinvestimenti che – ricor-
da Zanetti – sono in ogni caso utili,
perché «un’unità di personale in più
può a volte essere importante».
Per la capitale il progetto simbolo ri-
maneferroviario,mavaoltrelagalle-
ria di base dell’AlpTransit. Infatti per
Zanetti il progetto per antonomasia
è ancora e sempre quello delle Offi-
cine FFS: «Nella Fondazione per il
Centro di competenza vi sarà la Cit-
tà, ma pure l’Ente di sviluppo. È im-
portante anche per ragioni storiche.
Le Officine non sono mai state asso-
ciate unicamente alla città di Bellin-
zona ma anche alle valli superiori,
compresa la Mesolcina, che è fuori
dallanostrazonamachebeneficiadi
ricadute importanti».
Bedretto Cablaggio in fibre ottiche
per attirare anche giovani famiglie
zxy Sopravvissuto alla prima ed alla
seconda ondata di aggregazioni in
Leventina, Bedretto non è avvezzo a
delegare ad altri le decisioni sul pro-
prio futuro. Il battagliero sindaco
Diego Orelli lo conferma: «Siamo
abituati a contare sulle nostre forze
macertonondisdegniamoognipos-
sibile aiuto, sia che venga dall’Ente
regionale di sviluppo, dal Cantone o
dalla Confederazione».
L’ultima realizzazione importante in
valle è stata la centralina idroelettri-
ca, fortemente voluta da Orelli dopo
un lungo e difficoltoso iter pianifica-
torio. La storica rivendicazione della
«finestra» sulla galleria della Furka,
ossia di avere in valle un collega-
mento ferroviario turistico con il
nord delle Alpi, non è mai andata in
porto. Oggi che il cunicolo viene
nuovamente utilizzato per portare
fuori materiale inerte e immettere
neicunicoliariafresca,larichiestadi
Orellièdinonavereunacontroparti-
ta in denaro ma in servizi. «Chiedia-
mocheancheneinostrivillaggiven-
gaintrodottoilcablaggioinfibraotti-
ca e pensiamo che questa sia l’occa-
sione giusta per realizzare il collega-
mento. Altrimenti chissà quando lo
potremo avere».
Lo scopo è sempre lo stesso da pa-
recchio tempo: ogni nuovo progetto
haloscopodimigliorarelaqualitàdi
vita nella valle, famosa per le sue
bellezze naturali, in modo che deci-
dano di andarci a vivere giovani fa-
miglie,possibilmentecontantibam-
bini, per invertire la tendenza allo
spopolamento. Un collegamento In-
ternet superveloce al giorno d’oggi è
molto importante in questo senso,
come importanti sono altre condi-
zioni quadro, che vanno dal molti-
plicatore d’imposta sceso in pochi
anni dal 100 al 60%, al prezzo dei
terreni edificabili.
Felice Zanetti
Municipale di
Bellinzona, fa parte
del Consiglio
direttivo dell’ente di
sviluppo.
(fotogonnella)
Diego orelli
il sindaco di Bedretto
investe nella
gioventù per
garantire il futuro
della sua valle.
(Foto Scolari)
enTi regionAli
per lo SViluppo