1. br />LA CITTàE IL MARKETING URBANO CASO STUDIO: EXPO MILANO 2015
2. La città La città a partire dagli anni 90’ presenta una serie di problemi : Trasformazione delle forme insediative Da un modello insediativo contenuto, preciso ed identificabile ad un nuovo tipo di città: “la città esplosa” Trasformazione della struttura economica Sotto-dotazione infrastrutturale e di servizi Qualità della vita urbana Nuove relazioni territoriali Decentramento verso il livello locale del potere
3. Nuovi modi di fare politica da government alla governance Da amministrazione dei territori a funzioni di governo del territorio “Elaborare una visione Strategica dello sviluppo del territorio individuando opportunità e potenzialità delle comunità amministrate” OBIETTIVO DELL’ AMMINISTRAZIONESARà NON PIùFARE MA FAR FARE AMMINISTRAZIONE PERFORMER ORIENTED
4. Marketing urbano Relazione tra produzione diazioni, di prodotti e servizi urbani e la domanda di questi da parte dei cittadini/consumatori Nasce come strumento di politica urbana, negli anni ’80, negli Stati Uniti: privilegia come settore d’interventolo sviluppo economico, attraverso l’incremento dell’efficienza nella produzione di bene e servizi, rispetto ad interventi nel settore sociale. In Europa assumerà una connotazione diversa più ampia: nonsi tratterà solo di incrementare le attrattività economiche delle città, ma si assumerà come obiettivo anche il benessere sociale. ObBIETTIVO di una buona politica urbana e’ rendere la città attrattiva La città come luogo dove risiedono le attività economiche, e dove i lavoratori sono contenti di viverci
7. i benefici funzionali e simbolici che la città offre ai suoi pubbliciIl brand permette alla città di differenziarsi dagli altri luoghi sulla base di caratteristiche ben precise e facilmente memorizzabili Il city brandva sviluppato ecostruito sulla base della vocazione del luogo
29. Sviluppare e pianificare una strategia di branding che valorizzi il city brand della città di Milano
Notas do Editor
Nel corso degli ultimi anni, la città è tornata in modo dirompente al centro delle attenzioni delle politiche comunitarie e nazionali. Il momento di svolta è individuabile negli anni ’90, in cui si registra un cambiamento delle politiche urbane: ai permanenti problemi di qualità della vita urbana, di sotto-dotazione infrastrutturale e di servizi, le amministrazioni si trovano ad affrontare nuovi problemi che vanno dalla trasformazione della struttura economica delle città, alla profonda trasformazione dei processi di accrescimento urbano, contraddistinti da un costante rallentamento dei processi demografici e da una trasformazione delle forme insediative – tra processi di dispersione e di urbanizzazione diffusa e rafforzamento dei centri di minore dimensione – che si traducono in nuove gerarchie spaziali ed in nuove relazioni territoriali.In particolare, tale protagonismo è da leggersi all’interno di un quadro di equi-ordinazione istituzionale di tutte le articolazioni interne dello Stato, Comuni, Province, Città Metropolitane, Regioni, possibile grazie all’affermazione a livello costituzionale del modello sussidiario, e di una profonda riforma della Pubblica Amministrazione chiamata all’interno del nuovo assetto istituzionale a svolgere non solo funzioni amministrative, ma di governo del territorio.