3. è un laboratorio artigianale di business design, !
specializzato nella facilitazione dei processi di innovazione
!
aiutiamo le aziende ad innovare dinamicamente come le startup!
e supportiamo le startup a diventare aziende
!
utilizziamo metodi e approcci semplici, visuali ed efficaci
IDENTITA’
q u o d
12. • Si procede per ITERAZIONI, non in maniera lineare, a
piccoli step;
• Focus sulla VELOCITA’;
• L’obiettivo è APPRENDERE, senza aver paura di
sbagliare;
• All’inizio, si costruisce poco, si investe poco, si sbaglia
molto, si apprende tanto;
• Se si sbaglia, si riprogetta;
LEAN STARTUP: COS’E’?
13. di quelli che hanno avuto successo
HAN MODIFICATO I LORO PIANI
lungo la strada!
2/3
14.
15.
16. “ If you
cannot fail,
you cannot
learn.
Eric Ries, author of the Lean Startup
18. STARTUP: COSA NON E’?
La Startup NON E’:
• Una versione in miniatura di una azienda presente sul
mercato
• “Qualcosa”, basta che sia digitale (la c.d. “startApp”)
• La vittoria di una startup competition
• Una pizzeria
25. Un’ organizzazione temporanea
Progettata per cercare ed individuare
Un modello di business
Ripetibile e scalabile
[Steven Blank]
STARTUP: COS’E’?
“Not all those who wander are lost”
Bilbo Baggings
26. Una startup NON E’ una versione in miniatura di una
azienda presente sul mercato.
§ Grandi aziende eseguono modelli di business noti e
consolidati.
§ Startup iniziano con una serie di incognite, quindi
ricercano modelli di business adeguati.
Le startup falliscono perché confondono
la ricerca con l’esecuzione
STARTUP: COS’E’?
30. Un MODELLO DI BUSINESS descrive la
modalità attraverso la quale un’organizzazione
crea, distribuisce e cattura VALORE
A. Osterwalder – Business Model Generation
Definizione di Business Model
35. Segmenti della Clientela
• Definiscono diversi gruppi di
persone o organizzazioni che
l’impresa si propone di raggiungere
e servire.
• Un'organizzazione deve prendere
una decisione consapevole
scegliendo quali segmenti servire e
quali segmenti ignorare.
36. "...il nostro target di riferimento
sono tutti gli utenti con una
connessione internet..."
#FRASIDASTARTUP
#1 – SEGMENTI DI CLIENTELA
37. "…il mio prodotto identifica o
evidenzia molto bene un
problema, ma non lo risolve..."
#FRASIDASTARTUP
#1 – SEGMENTI DI CLIENTELA
39. Valore Offerto
• Descrive il pacchetto
di prodotti e servizi
che creano valore per
il segmento di
clientela.
• La proposta di valore
è il motivo per cui i
clienti si rivolgono a
una società piuttosto
che a un’altra.
40. "... il mio progetto è un mix tra
LinkedIn, Facebook, Twitter e
Instagram. Però diverso..."
#FRASIDASTARTUP
#2 – VALORE OFFERTO
42. Flussi di Ricavi
• Rappresentano il denaro che una
società genera da ogni singolo
segmento di clientela.
• I ricavi possono essere da
transazione o ricorrenti.
50. Canali
• Sono i punti tramite cui l’azienda
raggiunge e comunica con i suoi
segmenti di clientela offrendo la
propria proposta di valore.
51. Relazioni
• Descrive le tipologie di relazioni che
una società stabilisce con specifici
segmenti di clientela.
52.
53. PARTE DESTRA
• Rappresenta la parte di
mercato e sintetizza gli
elementi necessari per
creare e distribuire la
propria offerta di valore
54. PARTE SINISTRA
• Rappresenta la parte
interna e descrive gli
elementi
dell’infrastruttura con i
quali l’impresa crea
valore.
55. Attività Chiave
• Sono le attività principali che la
società deve svolgere per far si che
il business model funzioni ed operi
con successo.
56. Risorse Chiave
• Sono le risorse principali necessarie a rendere
funzionante un modello di business.
• Le risorse chiave possono essere fisiche,
finanziarie, intellettuali, o umane.
57. ”…se il prodotto è figo,
marketing & vendite non
servono..."
#FRASIDASTARTUP
#6 – ATTIVITA’ e RISORSE
58. Partner Chiave
• Rappresentano la rete di fornitori e
partner che permettono di far
funzionare un modello di business.
• Le aziende creano alleanze per
ottimizzare modelli di business,
ridurre i rischi, o acquisire risorse.
59. Struttura dei Costi
• Descrive tutti i costi sostenuti per il
funzionamento di un modello di business.
• Tali costi possono essere calcolati in modo
relativamente facile, dopo la definizione
delle risorse chiave, attività chiave,
partnership chiave, canali e relazioni
60. ”…faremo così tanti ricavi che i
costi non sono importanti..."
#FRASIDASTARTUP
#6 – STRUTTURA DEI COSTI
70. 1. HAI UN’IDEA?
CONDIVIDILA E “DISEGNALA”.
CHIARISCI I DIVERSI PUNTI CHIAVE IN MODO RAPIDO, SINTETICO.
FOCALIZZATI SULLA TRIADE CLIENTI – VALORE OFFERTO – RICAVI.
72. 2. CONOSCI DAVVERO TUTTI I TUOI “CLIENTI”?
ANALIZZATE SEMPRE NUOVI MERCATI, NUOVI TREND E SEGMENTI
NASCOSTI.
IDENTIFICATE TUTTI GLI ATTORI (INFLUENCER, DECISION MAKER,
ETC.) E VALORIZZATE LE LORO ESIGENZE.
RICORDATEVI DI PENSARE AL CLIENTE DEL VOSTRO CLIENTE.
73. 3. COME EVITARE IL PROLIFERARE DI POST-IT
NEL BRAINSTORMING?
74. 3. COME EVITARE IL PROLIFERARE DI POST-IT
NEL BRAINSTORMING?
DEFINITE UN TEMPO LIMITE PER IL BRAINSTORMING
RACCOGLIETE TUTTE LE IDEE
RAGGRUPPATELE PER TEMATICA E DEFINITE PRIORITA’
75. // CONTATTIq u o d
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Via Tabajani, 4
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GIOVANNI CARUSO
giovanni@quo-d.com
76. CHI SIAMO
Giovanni Caruso!
Strategy Designer
Giorgio Ferrari!
Business Designer
Rodolfo Pinto!
Startup Advisor
Daniele Radici!
Innovation Specialist
Francesca Michetti!
Entrepreneurship Trainer
BUSINESS DESIGN . INNOVATION . EXECUTION