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Questo è un piccolo estratto della guida
“Roma - Il mondo nel piatto - ed. 2014”.
Oltre alle pagine iniziali, abbiamo inserito
un esempio di pagina per ogni sezione
presente all’interno:
- Ristoranti

le guide de

la Pecora Nera
gli etnici

- Take away
- Food shops
- Glossario
- Indici
Potete sfogliare le pagine utilizzando gli
appositi cursori.
Ovviamente la qualità a video delle pagine è notevolmente inferiore a quella della
guida cartacea.

Roma

Il mondo
nel piatto
2014
sommario
Curatrice
Fernanda D’Arienzo
Team di ispettori
Andrea Angiolino, Fernanda D’Arienzo, Elisa Del Frate, Deborah Di Cave, Fabrizio
Picchiarelli
Schede sezioni take away e food shops
Sonia Grieco
Progetto grafico
What Else? S.r.l.
Corso Vittorio Emanuele II, 284 - 00186 Roma
Tel.: 06.45554550 - Fax: 06.45596030 - Email: info@what-else.it
Pubblicità
La Pecora Nera Editore s.n.c. di Cargiani Simone e C.
Via Bradano, 26/A - 00199 ROMA
Tel. e Fax: 06.86329583 - Email: commerciale@lapecoranera.net
Contatto per i giornalisti
MG Logos
Lungotevere Testaccio, 9 - Roma
Tel.: 06.45491984 / 99705682 - Fax: 06.83605250 - E-mail: info@mglogos.it
Stampa
STI Società Tipografica Italia a r.l. - Roma
Distribuzione
Per l'elenco dei distributori di zona, contattare l'editore.
Supplemento di ROMA NEL PIATTO - Pubblicazione semestrale - Registrazione Tribunale di
Roma n° 262/2005 del 18/09/2005
Direttore responsabile: Simone Cargiani - Editore: La Pecora Nera Editore s.n.c. di Cargiani
Simone e C. - Via Bradano, 26/A - 00199 ROMA - Tel. e Fax: 06.86329583
Tutti i diritti di copyright sono di esclusiva proprietà de "La Pecora Nera Editore s.n.c. di
Cargiani Simone e C.". È vietata la riproduzione e la traduzione, anche parziale, su
qualsiasi supporto, cartaceo e non. Ogni violazione sarà perseguita a termini di legge.
La guida è stata chiusa il 29 ottobre 2013. La redazione non si assume alcuna
responsabilità circa variazioni e/o inesattezze nei dati di sintesi (giorno di chiusura, sito
internet, ecc.).

introduzione - 4
i migliori - 5
legenda - 6
ristoranti - 9
take away - 91
food shops - 137
glossario - 165
indici - 177

10 - cucina europea
19 - cucina africana
23 - cucina medio-orientale
35 - cucina sud-est asiatica
49 - cucina cinese
56 - cucina giapponese
82 - cucina sudamericana
86 - cucina centro-nord americana

92 - cucina europea
95 - cucina africana
97 - cucina medio-orientale
111 - cucina sud-est asiatica
117 - cucina cinese
119 - cucina giapponese
132 - cucina sudamericana
133 - cucina centro-nord americana

178 - alfabetico ristoranti
182 - alfabetico take away
189 - alfabetico food shops
194 - per area geografica (limitato a ristoranti
e take away)
202 - per quartiere di Roma

Il linguaggio utilizzato è volutamente informale, diretto e schietto per far sì che il lettore possa
cogliere anche le più piccole sfumature dell'offerta complessiva (cucina, cantina, ambiente,
cortesia, ecc.). Vogliamo precisare che tutti i giudizi espressi sono il frutto esclusivo di una
valutazione soggettiva e, pertanto, non hanno la pretesa di avere una validità assoluta.

2

3
introduzione
Roma è la città più bella del mondo, di questo ne siamo convinti, e nonostante tutte le
problematiche che l’affliggono si può a ragione sostenere che negli anni ha saputo integrare
le diverse comunità che la hanno eletta a loro dimora. Una città cosmopolita dove non
mancano occasioni di tensione razziale, ma sono catalogabili nell’ambito della normalità,
sicuramente non esplosive come in tante metropoli spesso indicate come termine di
paragone in quanto ad efficienza e qualità dei servizi. Una bella cartina al tornasole di quanto
detto è costituita da questa pubblicazione, giunta alla terza edizione. In essa abbiamo censito
l’offerta enogastronomica etnica nella Capitale, in modo critico con tanto di voto per i
ristoranti e segnalandone l’offerta per quanto riguarda i take away e i food shops. Ne è
venuto fuori uno spaccato interessante, dove alla bassa qualità di centinaia di indirizzi qui
neanche presi in considerazione, si contrappongono decine di locali di qualità, dove
mangiare ricette tipiche delle diverse cucine, preparate a volte in modo filologicamente
corretto, altre addomesticandone il gusto per venire incontro al nostro palato.
Fra i ristoranti, il terzetto di testa è rimasto invariato rispetto alla passata edizione, con il duo
Hamesei e Zen Sushi affiancato dal cinese Green T. Il gradino immediatamente sotto del
podio è ancora monopolizzato da queste due nazioni, da una parte con Hasekura, Somo e
Sakura Sushi - quest’ultimo promosso di voto - dall’altra con Dao Restaurant e Mandarin; a
pari merito il vietnamita Thien Kim. Seguono tutta una serie di validi indirizzi per i quali, come
al solito, vi consigliamo di non considerare solamente il voto come elemento di scelta, ma di
leggere tutta la scheda in quanto basata su esperienze realmente vissute come clienti
qualsiasi e quindi in grado di farvi cogliere le sfumature dell’offerta. Nella sezione dei take
away è invece il Medio Oriente a farla da padrone con tantissimi “kebabbari” sparsi in ogni
luogo della città: sono stati visitati uno ad uno, così come gli altri indirizzi, e nelle schede
troverete dettagli circa il tipo di carne utilizzato e la possibilità di fruire in loco della proposta.
La stessa attenzione l’abbiamo riservata ai food shops, luoghi dove comperare gli ingredienti
per replicare a casa propria le ricette di altri paesi; per molti di loro non è necessario recarsi
fisicamente in negozio per fare la spesa, in quanto attrezzati con un servizio di consegna a
domicilio, ben documentato in guida con tanto di prezzo richiesto. Prima degli indici, infine,
c’è un pratico glossario in cui sono spiegati molti termini contenuti nelle schede.
I più attenti noteranno la scomparsa del QR code, scelta dettata dalle statistiche circa il suo
utilizzo: abbiamo notato che gli utenti avvezzi alla tecnologia preferiscono scaricare la
versione ebook oppure l’applicazione per smartphone iOS e Android. Quando leggerete
queste righe, le versioni 2014 saranno con tutta probabilità già disponibili nei rispettivi store.
Vorrei salutarvi in tutte le lingue del mondo, ma non basterebbero due pagine. Mi limito al
classico ed italianissimo BUON APPETITO!!!

4

Fernanda D’Arienzo

i migliori
7½ Green T.cinese
Cucina

pag

51

7½ Hamasei
Cucina giapponese

pag

62

7½ Zen Sushi
Cucina giapponese

pag

81

7+ Dao Restaurant
Cucina cinese

pag

50

7+ Hasekura
Cucina giapponese

pag

63

7+ Mandarin
Cucina cinese

pag

54

Sushi
7+ Sakuragiapponese
Cucina

pag

70

7+ Somo giapponese
Cucina

pag

72

7+ Thien Kim asiatica
Cucina sud-est

pag

47

5
legenda

kosher carne

In questo paragrafo si vuol dare una spiegazione di come deve essere letta la guida e dei
simboli che in essa compaiono. Vogliamo comunque sottolineare che limitare l'analisi di
un ristorante alla mera consultazione del voto, del prezzo e del rapporto qualità prezzo
sarebbe a dir poco riduttivo; è infatti nel testo che il lettore può percepire quelle sfumature
che sono essenziali per avere un'idea fedele del locale che andrà a provare.
GIUDIZIO
Tale parametro varia da 0 a 10 ed è espresso in multipli di 0,25 (il + e il - valgono appunto
0,25). La scala decimale è stata scelta per rendere immediatamente chiaro il giudizio,
dato che questa ricalca il sistema di valutazione scolastico a cui tutti sono abituati. In
questa guida non troverete ristoranti con voti altissimi (il massimo è 7½): ciò riflette la
scelta di voler rendere comparabile, in un dato di sintesi quale è il voto, la ristorazione
etnica con quella tradizionale, da noi recensita su Roma nel Piatto. Nel dare il voto, infine,
non teniamo in minima considerazione il prezzo del ristorante recensito.

kosher latte

Nella guida ci sono alcuni esercizi kasher contrassegnati con i simboli
riportati a fianco, suddivisi in due categorie per distinguere le diverse
tipologie di locali, in base alle regole della kasherut che prescrive di non
mischiare carne con latte e derivati.
I ristoranti, i take away e i food shops a cui abbiamo riservato questi simboli
sono quelli partecipanti all’iniziativa Kosher a Roma organizzata dall’Azienda
Romana Mercati, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma.
Per l’elenco completo si consulti www.kosheraroma.it

ORDINAMENTO SCHEDE
La prima sezione della guida è dedicata ai ristoranti, suddivisi per macro-categoria di
cucina e all'interno in ordine alfabetico. Segue la sezione dei take away organizzata nello
stesso modo, mentre quella dei food shops è ordinata direttamente secondo una chiave
alfabetica. Chiudono la guida dei pratici indici. Per una visione veloce delle pagine a cui
trovare le diverse tipologie di indirizzo, potete consultare pag 3.

PREZZO
Il prezzo riportato nella scheda è il costo di un pasto così composto:
coperto e servizio + antipasto + piatto principale + dolce + ½ acqua + caffè,
dove i prezzi delle portate sono intesi come prezzi medi di quelli riportati nel menù.
RAPPORTO QUALITÀ PREZZO
indicatore
un algoritmo complesso che
Q/P Talecome input viene elaborato dal nostro database tramitela media di questi parametri
ha
il voto e il prezzo del ristorante in esame e
calcolata su tutti i ristoranti della guida. Per rendere immediata la lettura abbiamo
raggruppato i ristoranti in 4 classi: basso, medio, alto ed eccellente.
SIMBOLI

Tavoli all’aperto
Sale fumatori

Accorgimenti per disabili

’13

Voto edizione precedente

Carte di credito:
AE American Express

6

CS Carta Sì

DI Diners Club

MA Maestro

MC Mastercard

VI Visa

7
ri
sto
ran
ti
7
Taverna

Ba'' Ghetto

del Mossob
Prezzo medio

Q/P alto

19€

’13 7-

Prezzo medio

38€

Q/P basso

’13 7

La Taverna del Mossob è collocata appena fuori dal Pigneto, zona sempre più ricca di proposte
gastronomiche sia tradizionali che etniche. L’ambiente interno è arredato con pochi fronzoli:
nessuna seduta in vimini o legno come in altri indirizzi tigrini sparsi nella Capitale e massima
semplicità anche per le decorazioni parietali. Ciò nonostante, gode di clienti affezionati che lo
scelgono per più l’autenticità della proposta che per il look del locale. Il menù racconta la vita
dei proprietari, lasciando trasparire il fatto che ne hanno trascorsa una metà in Africa e l’altra
qui in Italia, ed è per questo, infatti, che troverete ordinate le pietanze prima nella lingua di
origine e poi in quella italiana. La cucina è semplice seppur con qualche sbavatura, e il servizio,
a conduzione familiare, accoglie con il sorriso gli avventori alla propria tavola regalando sapori
di casa. La carta dei vini annovera poche etichette piuttosto comuni e senza sorprese, mentre
si apprezzano le indicazioni sulle preparazioni, la possibilità per i vegani di scegliere portate
completamente a base di vegetali e l’uso equilibrato di burro e peperoncino. L’injera, focaccia
fermentata di farina di frumento e sorbo, è davvero fresca, elastica e ben accompagna tutti i
piatti; in particolare, i misti offrono di fatto l’opportunità di un vero percorso di degustazione tra
antipasti, carni e verdure di contorno. Come apertura al nostro pasto abbiamo assaggiato una
kategna, un semplice rollè di injera con burro chiarificato e speziato, degli ottimi sambussa con
carne e sfoglia all’uovo e una gustosa themia, polpettina di ceci fritta penalizzata dall’aroma di
olio poco gradevole. A seguire un piatto unico che riassume diverse pietanze: un tenero
spezzatino di manzo servito in versione semplice con cipolle (spris bianco), piccante (spris rosso)
e stufato (zighinì) e un profumato macinato di agnello (micet habish). Vari anche i contorni, tutti
convincenti: alliccià di patate lesse, scirò (purea di ceci) e tumtummò (lenticchie al curry). In
chiusura, l’unico dolce in carta è lo holowa, a base di sesamo, granella di pistacchi e miele, ben
interpretato e relativamente leggero.

Via Prenestina, 109 (Pigneto)
Tel. 06/21701907

22

Il ghetto ebraico ha sempre il suo fascino: passeggiando, infatti, tra i suoi vicoli si percepisce
ancora quell’atmosfera di eternità che appartiene solo a Roma. Sulla via principale, con lo sfondo
del suggestivo Portico d’Ottavia, ritroviamo Ba” Ghetto, un ristorante aperto qualche anno fa e
che all’apparenza sembra non essere cambiato. E invece alla prova dei fatti ci rendiamo subito
conto che qualcosa è mutato e purtroppo in negativo, a nostro avviso, tanto da indurci ad un
sensibile abbassamento di voto. Il servizio sembra aver smarrito la via dimostrandosi inadeguato,
disattento in sala e dai tempi altalenanti, riflesso di un calo di performance anche ai fornelli. Il
menù kosher si destreggia tra i piatti della tradizione giudaico-romanesca e quella mediorientale,
con la possibilità di scegliere anche fra tre percorsi degustativi che vanno dai 28 ai 35 euro. Dalla
nostra ultima esperienza abbiamo riscontrato dei sapori sempre dimessi e appena accennati,
tali da rendere nessun piatto sgradito ma nemmeno appagante. Abbiamo aperto il nostro pasto
con un must di questa cucina, il fritto: i fiori di zucca ripieni di cernia erano flosci ed unti e i
sigariot, sfoglia di pasta phillo farcita di carne macinata, erano insapori. Non risollevano le sorti
neanche i primi piatti assaggiati. Nel risotto ai fiori di zucca e zafferano, dalla cottura al limite,
la spezia non era valorizzata e vi era una preponderanza del burro e della nota alcolica mal
sfumata, mentre il couscous con la bamia - una verdura tipica dell’Africa del nord e dell’area
mediorientale - era troppo compatto e con la salsa di pomodoro a coprire il sapore della verdura
e della carne di manzo. Tra i secondi, non esaltante il goulash della casa, un semplice spezzatino
di manzo con patate al sugo; migliore lo shish kabab, degli spiedini di manzo tritato con spezie,
cotto al punto giusto. In chiusura la kunafa, un dolce piacevole e dalla consistenza compatta a
base di miele, pistacchi e mandorle. Discreta l’offerta dei vini suddivisa tra etichette italiane e
israeliane che non sempre riportano le indicazioni basilari.

Via del Portico d'Ottavia, 57 (Ghetto)
Tel. 06/68892868
www.kosherinrome.it
CUCINA AFRICANA

CUCINA MEDIO - ORIENTALE

23
6
Topkapi

Yotvata
Prezzo medio

Q/P medio

31€

’13 6½

Prezzo medio

33€

Q/P basso

’13 novità

Forse unico indirizzo di cucina turca della Capitale, il locale è gestito da una famiglia proveniente
da Smirne: il cuoco è stato a lungo responsabile delle cucine nell’ambasciata di Ankara a Roma.
Negli anni la qualità è rimasta piuttosto costante e l’esperienza gastronomica si mantiene sempre
su un buon livello, anche se rispetto al passato il menù si è “asciugato” e qua e là qualche piatto
risulta un po’ appesantito. L’ambiente è curato e suggestivo, rinfrescato da una recente
ristrutturazione che ha creato una successione di piccole salette; il servizio è attento, piuttosto
puntuale, anche se non è mancata qualche informalità eccessiva. In carta una vasta tipologia
di antipasti, freddi e caldi, si affianca a pochi, robusti piatti di carne, basati su agnello o manzo,
e ai dolci di pretta tradizione mediorientale; poco rilevante l’offerta enologica. Per iniziare,
abbiamo assaggiato una sfiziosa insalata di grano duro, colorata dal pomodoro e arricchita da
sottaceti, e degli altrettanto golosi sigara boregi, involtini di pasta sfoglia ripieni di formaggio e
fritti, rimasti però leggermente intrisi d’olio. Tra i piatti di mezzo la scelta è andata su un
tradizionale kebab, presente come piatto del giorno, servito su crostoni di pane con salsa di
pomodoro e yogurt: discreto anche se nel complesso un po’ unto. Yogurtu kuzlu, agnello grigliato
con yogurt e patate, è stata la nostra seconda opzione: un’abbondante crema di yogurt
accompagnava striscioline di carne e fili di patate fritti, creando un effetto fin troppo pastoso e
ricco. Chiusura piacevole con una baklava di buona fattura, meno dolce rispetto allo scorso
anno, e un soddisfacente caffè alla turca, bevuto dopo aver lasciato sedimentarne i fondi nella
tazzina.

Via Nomentana, 81 (Porta Pia)
Tel. 06/44292408
www.topkapi.it

32

Situato in Piazza dei Cenci, nel cuore del ghetto ebraico, Yotvata è un ristorante kosher di latte
che produce in proprio i formaggi utilizzati in cucina. Questo vuol dire che, seguendo la regola
dalla kasherut che vieta di mischiare il latte con la carne, qui troverete un menù composto di
soli di piatti di pesce, latticini e pizza realizzata alla moda romana, cioè bassa e croccante.
Diverse pietanze si rifanno alla tradizione giudaico-romanesca - come ad esempio il carciofo alla
giudia tra i fritti - ma, ad onore del vero, dobbiamo dire che il livello delle preparazioni a nostro
avviso stenta ad arrivare alla sufficienza. La carta delle bevande è un unico foglio stampato
fronte retro con alcune etichette italiane e israeliane che riportano accanto la dicitura Mevushal
(prodotti secondo le regole della kasherut) o non Mevushal (prodotti in modo tradizionale); i
ricarichi sono nella norma. Il servizio è informale e cortese. Quello che forse può risultare
spiazzante è l'ambiente: una sala all'ingresso con piccole nicchie contenenti divanetti e tavoli
e un'altra sala con tavoli e sedie più tradizionali. Le pareti chiare hanno delle cornici di stucco
di colore verde che fa da contrasto al rosa salmone acceso all'interno, inframmezzate ogni tanto
da stampe in bianco e nero di attori famosi immortalati nei loro migliori film. All'esterno, poi, c'è
un ampio dehor che permette di mangiare con la bella stagione nella tranquilla piazzetta che lo
ospita. Abbiamo aperto la nostra cena con un fritto Royal, un misto di mozzarelline, filetto di
baccalà e verdure in pastella poco croccanti e leggermente unti. Tra i primi piatti abbiamo optato
per dei discreti bombolotti alla carbonara di zucchine e per delle fettuccine alla cacciatora, con
un buon condimento a base di cernia, rosmarino e capperi. A seguire un classico della tradizione
ebraica a Roma, il tortino di alici e indivia, in una versione che si è rivelata un po' secca, e il
baccalà con carciofi, con gli ortaggi tagliati a spicchi croccanti e saporiti e il pesce tagliato a
pezzi, infarinato e poi passato in padella, solo un po' sapido. In chiusura la cassola di ricotta, una
torta ben fatta a base di ricotta, uova e zucchero.

Piazza dei Cenci, 70 (Ghetto)
Tel. 06/68134481
www.yotvata.it

CUCINA MEDIO - ORIENTALE

CUCINA MEDIO - ORIENTALE

33
6+

7+

Thai Inn

Thien Kim
Prezzo medio

Q/P medio

25€

’13 6+

Prezzo medio

30€

Q/P alto

’13 7+

Tradizione romanesca e tendenze multietniche si mescolano discretamente nel quartiere
residenziale di Monteverde. Così come qualche bancarella di ingredienti e prodotti esotici si
mimetizza fra le altre nel grande mercato di Piazza San Giovanni di Dio, alcuni locali di cucina
etnica si alternano alle più tipiche osterie nostrane lungo le pendici delle colline. Tra essi il Thai
Inn: un indirizzo solido, con molti anni di esperienza alle spalle, cui la clientela del quartiere si
rivolge da tempo con immutata fiducia. Souvenir esotici dell'Estremo Oriente e variopinta
oggettistica costellano le salette di questo ristorante che, complice anche un'apprezzata veranda
coperta sul retro e l'invasione del marciapiede antistante nella stagione giusta, possiede
numerosi tavoli sufficientemente spaziati a cui si serve cucina sia thailandese che malese. Il
menù è ampio e variegato spaziando tra manzo, pollame e piatti di mare. Limitata invece la
carta dei vini che comunque ha il pregio di specificare i nomi dei produttori, di avere prezzi
abbordabili (fra i 12 e i 25 euro) e di prevedere anche qualche mezza bottiglia per chi preferisce
limitarsi; ai vini si affiancano birre pure esotiche. Il servizio è cortese, anche se la sera della
nostra visita l'organico risultava un po' scarso con qualche conseguente rallentamento. Al fine
di allietarci durante la scelta delle pietanze, che vanno annotate per numero su un foglietto da
consegnare poi al cameriere, abbiamo avuto in omaggio una curiosa salsa di arachidi piccante
con fettine di verdure crude, carote e zucchine. Tra gli antipasti alla carta abbiamo invece scelto
dei ravioli di pollo ben fatti e piacevoli al gusto. Ci siamo fatti portare anche un "nasi goreng
dengan gulai dan permen", riso saltato con curry, ceci e menta che abbiamo trovato davvero ben
equilibrato nella sua composizione di sapori differenti. Tra i piatti forti abbiamo ordinato il "gulai
ayam Malaysia", pollo al curry rosso con patate in stile malese, gustoso anche se dalla salsa
piuttosto densa e pesante. Abbondantemente condito anche il "pad krapao niu Thailand", manzo
tritato con basilico thailandese e peperoncino. Vi abbiamo affiancato una porzione di riso bianco
eseguito a dovere, su cui non abbiamo appunti da fare. Per chiudere, latte fresco fritto: un
gradevole dolce a base di crema di latte, nella consuetudine orientale di frittura così radicata nel
settore dei dessert.
Via Federico Ozanam, 92/94 (Monteverde)
Tel. 06/58203145

46

Se siete nei pressi di Campo de' Fiori e volete provare la cucina vietnamita in un ambiente
rilassante, allora non vi resta che fare un salto da Thien Kim. Situato sulla bellissima Via Giulia,
all'altezza di Ponte Sisto che la collega al popolare quartiere di Trastevere, il locale in questione
si sviluppa in due sale arredate con sobrietà. L'illuminazione forse è un po' scarsa, ma l'insieme
genera un'atmosfera raccolta e tranquilla. Il menù, rinnovato nella grafica, contiene diversi piatti
dai nomi tipici ma ben spiegati in italiano, con vari tipi di carne, pesce (segnalato laddove fosse
utilizzato un prodottto surgelato), verdure, zuppe e cereali. La carta dei vini è inglobata in quella
delle vivande, ma è alquanto scarna e con etichette commerciali dai ricarichi nella media. Il
servizio è silenzioso, cortese ed efficiente. Abbiamo iniziato con un antipasto misto composto
da un classico involtino fritto, da un involtino fresco tradizionale con un piacevole ripieno di
carne, verdure ed erbe aromatiche, di riso non fritti ripieni di verdure e carne, piacevolmente
aromatizzati con menta, un raviolo di sfoglia di riso cotto al vapore dalla farcia delicata e da due
toast di gamberi, il tuto accompagnato dalla salsa "nuoc cham". A seguire dei gustosi pezzetti
di tofu saltati con verdure, germogli di soia e funghi, del riso saltato con verdure servito
scenograficamente in una bella zuppiera e degli ottimi calamari saltati con un pizzico di zenzero
e salsa di sesamo, ancora più buoni se mischiati al riso con verdure che prende il sapore
dell'intingolo. Fresca e al tempo stesso giustamente piccante l'ottima zuppa con verdure, funghi,
bamboo, coriandolo e frutti di mare. In chiusura una discreta mela flambée aromatizzata al
Cointreau.

Via Giulia, 201 (Ponte Sisto)
Tel. 06/68307832

CUCINA SUD - EST ASIATICA

CUCINA SUD - EST ASIATICA

47
7

7+

Hamasei

Hasekura
Prezzo medio

Q/P medio

42€

’13 7½

Prezzo medio

42€

Q/P medio

’13 7+

È sempre un piacere tornare in questo ristorante giapponese che ha aperto a Roma nel lontano
1974 e si appresta a festeggiare i 40 anni di attività. Rimane anche il migliore a nostro avviso,
stabile ormai da diverso tempo e interprete di una cucina fedele alle tradizioni del Sol Levante,
che non lascia spazio alle mode. Non appena si varca la soglia ci si rilassa: i diversi ambienti,
elegantemente arredati, trasmettono quiete, creando un'atmosfera di piacevole relax. Anche il
servizio, sempre cortese e silenzioso, contribuisce in tal senso, mettendo il cliente a proprio
agio e con le donne vestite dai bellissimi abiti tradizionali. Oltre al piccolo bancone del sushi posto proprio all'entrata, dove ci si può accomodare e mangiare mentre si guarda il lavoro dei
cuochi - ci sono tavoli normali di varie dimensioni e anche una saletta privata con il tatami dove
si cena rigorosamente senza scarpe. Il menù è abbastanza ampio, con diverse preparazioni
crude e cotte e una piccola carta dei piatti del giorno. A pranzo, invece, c'è la possibilità di
mangiare con pratici menù fissi che non superano i 15 euro e per chi volesse gustare una cena
giapponese tra le mura domestiche, Hamasei garantisce anche un comodo servizio take away
(è consultabile un menù apposito dove sono segnalate le pietanze disponibili all'asporto). La
nostra cena è iniziata con degli scampi grigliati alla giapponese, belli sodi, e con una classica
ma sempre efficace zuppa di miso con alghe e tofu. A seguire abbiamo assaggiato la yasai
tempura, delle verdure miste avvolte in una croccante pastella e il mini teppan yaki - un misto
di carne di manzo e maiale accompagnato da verdure - servito al tavolo direttamente su di una
piastra di ghisa, con due tipi di salsa e del riso bianco che funge da pane. Sempre buona la
consistenza del riso e il taglio del pesce nel sushi misto Matsu, che comprendeva nigiri di
salmone, tonno, gambero cotto e pesce bianco e dei makimono - rolls con l'alga esterna - con
tonno e cetriolo e ikura - uova di pesce. Come dessert, una coppetta mista di gelato al tè verde
e ai fagioli rossi, con questi ultimi dalla consistenza un po' farinosa e dal gusto poco dolce.

Via della Mercede, 35/36 (Piazza di Spagna)
Tel. 06/6792413
www.roma-hamasei.com

62

Conferma di voto per questo storico ristorante giapponese, aperto nel 1994 da ItoKimiji e da
Franca Palma e ubicato in uno dei quartieri più belli di Roma, il rione Monti. Il locale è piccolo e
accogliente, con la sala piena di tavoli apparecchiati in modo semplice ma funzionale: tovaglietta,
bacchette e ciotolina per la salsa di soia; molto belle le grandi stampe appese alle pareti a dare
colore all'ambiente. In fondo sulla destra c'è il piccolo bancone del sushi dove ci si può
accomodare per un pasto veloce, ma i posti sono davvero pochi. Il ristorante non dispone di uno
spazio all'aperto, ma all'interno offre un ambiente climatizzato in cui non si rimpiange affatto la
non disponibilità dei tavolini esterni. Il menù propone delle interessanti formule a prezzo fisso,
disponibili sia a pranzo che a cena, con accanto la scelta à la carte che contempla i piatti classici
giapponesi, dal sushi al sashimi, passando per la tempura e il sukiyaki. La lista dei vini non è
molto estesa e oltre a contenere bottiglie di cantine note dai ricarichi non sempre equi,
comprende pure tè, birra e sake. Il servizio è cortese e presente, pronto a spiegare eventuali piatti
e ad informare sulle pietanze del giorno. Dopo un piccolo benvenuto offerto dalla cucina, sono
giunte in tavola le diverse preparazioni senza un ordine ben preciso, così come si usa fare in
Oriente. Noi abbiamo iniziato con dei gustosi California rolls, rotolini di riso e alghe ripieni di
polpa di granchio, avocado e insalata, e con dei nighiri di salmone e di tonno, dalla polpettina
di riso compatta e il pesce ben tagliato; fresco e saporito anche il sashimi di tonno, di pesce
bianco e di salmone, servito con fettine di zenzero marinato e pasta di wasabi da sciogliere
nella salsa di soia e conferire maggiore piccantezza. Abbiamo proseguito con dei soba, gustosi
spaghetti di grano saraceno in brodo di pesce, e con una tempura mista di verdure e pesce,
croccante e per niente unta. Da una lista dei dolci poco invitante - come del resto accade nella
maggior parte dei ristoranti orientali - abbiamo scelto un rinfrescante gelato al tè verde, buono
e cremoso al palato.

Via dei Serpenti, 27 (Monti)
Tel. 06/483648
www.hasekura.it

CUCINA GIAPPONESE

CUCINA GIAPPONESE

63
6+
El Paraiso

Cucara Macara

del Paladar

Prezzo medio

Q/P medio

20€

’13 6+

Prezzo medio

30€

Q/P medio

’13 novità

Il “Paradiso del Palato” promette il rispetto della solida e variegata tradizione gastronomica di
ben due paesi sudamericani, l’Ecuador e la Colombia, attraverso un menù “doppio” che spazia
tra le specialità più tipiche di queste due nazioni vicine, ma caratterizzate da sapori spesso
molto differenti. La promessa di una cucina casalinga e di tradizione è mantenuta a cominciare
dall'arredamento semplice e colorato del locale che si affaccia in una tranquilla stradina a ridosso
della Via Prenestina in zona Pigneto: un ambiente unico caratterizzato da immagini dei due
paesi, tovaglie di carta e l’onnipresente televisore accesso su un canale di musica latina. Il
personale e gli avventori, costituiti essenzialmente da sudamericani, certificano l’autenticità
dell’indirizzo, che si caratterizza per un servizio informale e per la freschezza dei cibi proposti
- tutti in porzioni molto abbondanti - dai sapori sì speziati, ma mai eccessivi. A giudicare dal
tempo di attesa dei piatti, un poco superiore alla media di locali simili, e dalla fragranza dei
condimenti si può immaginare una cucina che opera con materie prime di buona qualità ed in
modo espresso. Carta dei vini di poca importanza arricchita dalla presenza di alcune birre
sudamericane. Scegliendo da entrambi i menù che spaziano dalla carne al pesce, abbiamo
iniziato con un antipasto di tipiche empanadas colombiane, croccanti fagottini al forno ripieni di
carne di manzo a sfilacci molto gustose e con del platano (sorta di banana meno dolce di quella
consumata come frutta da fine pasto) fritto non troppo untuoso. Validi entrambi i piatti forti:
un'abbondante chaulafan, misto di riso, legumi, carne e gamberi dal sapore aromatico e corposo
accompagnata da platano fritto, ed il sudado de camaron, ciotola di zuppa di gamberi, latte di
cocco e coriandolo da versare su riso bianco accompagnato da platano fritto ed una fetta di
avocado, un piatto molto nutriente e dal sapore fresco. Scarsa la scelta dei dolci: l’arroz con
leche, riso cotto con latte e cannella - servito in un semplice bicchiere di plastica - è stata
un’alternativa fresca, ma di poco sapore.

Via Guglielmo Albimonte, 28/30 (Pigneto)
Tel. 06/60657354

84

Questo ristorante rappresenta ormai da anni l'angolo messicano di Città Giardino. A pochi metri
da Piazza Sempione, in una zona tranquilla ma non proprio di passaggio, l'atmosfera c'è tutta:
colori caldi e sgargianti, musica tipica, piume e sombrero, terrecotte alle pareti e una pittura
murale rappresentante scene di vita messicana. Anche l'apparecchiatura è divertente e
coloratissima, ed anche se i tavoli sono un po' troppo vicini il rumore che si crea non sembra
sempre stonare troppo con la simpatica ambientazione generale. Ma l'atmosfera non
basta:purtroppo abbiamo riscontrato una cucina con troppi alti e bassi, a fronte di un prezzo non
certo dei più competitivi. Va anche sottolineato che il menù non è molto ampio, con poche
preparazioni in carta tra cui scegliere: qualche antipasto, qualche piatto unico e quattro o cinque
dolci. Più varia, invece, la scelta per quanto riguarda i cocktails, principalmente a base di tequila
o cachaca, alcuni dei quali serviti anche in caraffa. In carta anche sangria, birre messicane e non
e qualche vino. Dopo un aperitivo a base di buon margarita, molto fresco e non eccessivamente
forte, che sembra essere rimasto uno dei punti di forza del locale, iniziamo la nostra avventura
messicana con uno sfizioso anche se non abbondante piatto di nachos sorpresa, in cui i tipici
triangolini di mais sono serviti tiepidi e cosparsi di formaggio fuso, salsa blanca guacamole e
salsa piccante, rimanendo croccanti e saporiti. Gustoso anche il queso fondido, formaggio fuso
condito con peperoncini jalapenos, servito accompagnato da qualche tortilla. Fin qui tutto bene,
sono invece poco convincenti entrambi i piatti forti provati: il lomo en adobo, uno spezzatino di
maiale piuttosto tenero cosparso di una salsa che dovrebbe essere piccante ma è in realtà
piuttosto anonima, servita con una purea di fagioli neri dall'aspetto poco invitante ma tutto
sommato gradevole, e la parillada, composta di carni miste alla piastra con una salsa saporita
che tende a risultare decisamente salata, accompagnata da un buon riso saltato e dalle
immancabili tortillas. Buono anche se un po' stucchevole il dessert: una crêpe cosparsa di dulce
de leche. Per finire in bellezza si può optare per un decoroso caffè espresso o per un più esotico
caffè alla messicana, più lungo in tazza grande di terracotta e con un profumato seme di
cardamomo ad aromatizzare.
Viale Gottardo, 89 (Montesacro)
Tel. 06/82001871
www.cucaramacara.it

CUCINA SUDAMERICANA

CUCINA SUDAMERICANA

85
take
away
take
away
Istanbul
Kebab

Cucina: KEBAB
Chiuso: mai
Orari: continuato
Consumazione in loco: in piedi
Consegna a domicilio: no

Kebab, falafel e altri tipici piatti orientali
sono tutti presenti nel menù di questo
piccolo locale del Tuscolano, dove il
“panino” arabo si mangia in piedi o si
porta via. La carne arrostita sullo spiedo
verticale è un misto di vitello e tacchino e
si può mangiare avvolta nel panino o nella
piadina. I condimenti sono quelli classici
che accompagnano il kebab: verdure,
ortaggi, insalata e salse a base di yogurt o
piccante. Per concludere il pasto ci sono i
dolci arabi e qualche dessert turco.
Piazza San Giovanni Bosco, 33 (Tuscolano)
Tel. 338/9800045

Kebab
Cucina: ARABA
Chiuso: Sabato e Domenica a pranzo
Orari: 12.00-15.00/19.30-23.30 Ven e Sab
fino alle 24
Consumazione in loco: ai tavoli del
ristorante
Consegna a domicilio: no

pollo si può chiedere anche in un panino.
Il martedì e il venerdì c’è anche di pesce.
Non mancano però altri piatti della cucina
araba, tra cui i dolci base di mandorle,
miele e pistacchi. Il tutto si può portare a
casa, non c’è invece il servizio a domicilio.
Via Augusto Valenziani, 14 (Piazza Fiume)
Tel. 06/4745296

Kebab
Cucina: KEBAB
Chiuso: mai
Orari: continuato
Consumazione in loco: disponibili alcuni
tavoli
Consegna a domicilio: no

Il piatto forte di questo take away è il
Kebab. Lo si può avere al piatto, nel
panino o nella piadina e va arricchito con
salse, sia dolci che piccanti, verdure,
insalata e ortaggi a piacimento. Secondo
la classica formula romanesca kebabpizza, qui si può ordinare anche pizza
tonda o al taglio, oppure primi piatti,
secondi e contorni, come nelle classiche
rosticcerie italiane. Se invece si
preferiscono i sapori mediorientali, oltre
alla carne cotta sullo spiedo verticale, il
mercoledì e il sabato c’è il couscous.
Via Cipro, 106 (Piazzale degli Eroi)
Tel. 06/39735671

Come si evince dal nome, in questa tavola
calda è il kebab a farla da padrone. Nelle
versioni più classiche con manzo, vitella e

104

CUCINA MEDIO - ORIENTALE

take
away
Kebab King
Pizza Queen

Cucina: KEBAB
Chiuso: mai
Orari: continuato
Consumazione in loco: in piedi
Consegna a domicilio: sì, solo in zona e
con una spesa minima di 25 euro

Come suggerisce il nome, questa tavola
calda ha un’offerta davvero ricca e
variegata. Il kebab di vitella, di pollo e
pure di pesce (soltanto il venerdì), si può
scegliere tra diverse grandezze in panini e
piadine. Inoltre, ci sono falafel, kofte, riso,
couscous e qualche dolce orientale. A
fianco alla cucina mediorientale, c’è
l’italianissima pizza al taglio. Il locale non
ha posti a sedere, ma per consumare un
pasto più comodi si può usare il servizio
take away o, se si vive in zona, quello a
domicilio.
Piazza Bologna, 7 (Piazza Bologna)
Tel. n.d.

La Sfinge
Capricciosa

Cucina: KEBAB
Chiuso: mai
Orari: 11.00-23.00
Consumazione in loco: disponibili alcuni
sgabelli
Consegna a domicilio: sì, solo in zona;
gratuita con una spesa minima di 8 euro

In questo locale la cucina araba si
affianca alla classica pizza al taglio e alle
tipiche specialità da rosticceria: supplì,
pollo allo spiedo, patate fritte. Ma è il
kebab il piatto forte, preparato con un
misto di carne di vitello e tacchino e
insaporito da insalata, cipolle, cetrioli,
pomodori, salsa piccante a base di
yogurt o maionese. Il tutto racchiuso in
panini arabi o piadine. Ci sono anche
falafel, couscous e dolci arabi. Il servizio
a domicilio si effettua con una spesa
minima di otto euro e soltanto in zona.
Via Lucrino, 26/b-c (Trieste)
Tel. 06/86324634

Le Piramidi
Cucina: KEBAB
Chiuso: mai
Orari: continuato
Consumazione in loco: in piedi
Consegna a domicilio: no

Questo angolo di Medio Oriente nel cuore
della Capitale, offre un’ampia gamma di
specialità arabe, con qualche pietanza
più orientaleggiante, disponibili tutto il
giorno anche per l’asporto. Si può
scegliere tra kebab di vitello, falafel,
kofta, sambusa, involtini di foglie di vite,
riso al curry, con zafferano e mandorle,
con pollo, melenzane, pinoli, cannella e
altre varianti. C’è il couscous
vegetariano, con carne e anche con il
pesce. E per concludere una buona
offerta di ottimi dolci fatti in casa, tra cui

CUCINA MEDIO - ORIENTALE

105
food
shops
food

food

shops

Korean
Market

Categoria: Specialità alimentari
Offerta: PRINCIPALMENTE COREANA E
GIAPPONESE
Chiuso: mai
Consegna a domicilio: no

Il nome è chiaro, questo minimarket è
specializzato in prodotti coreani e, in
generale, giapponesi e asiatici. Sugli
scaffali si trovano gli ingredienti necessari
per il kimchi e pure per il sushi, compresi
gli utensili, ma anche salse, condimenti,
cibi confezionati e surgelati, dolci e
biscotti. Il servizio a domicilio si effettua
tramite corriere e le spese sono a carico
del cliente. L’ordinazione si può fare on
line e c’è anche la possibilità di farsi fare
un prevenivo della spesa.
Via Cavour, 84 (Esquilino)
Tel. 06/4885060

Kosher
Bistrot

Categoria: Specialità alimentari
Offerta: EBRAICA
Chiuso: Sabato pomeriggio
Consegna a domicilio: no

In questo bistrot si possono assaggiare
alcune delizie della tradizione ebraica,
come il petto d’oca o la carne secca per
farcire una croccante baguette. Nel fornito

150

angolo alimentari ci sono salumi di
produzione propria, pastrami, bottarga,
pane azzimo, pasta fillo, biscotti, tutti
rigorosamente kosher. Inoltre, si può
scegliere tra una buona selezione di vini
israeliani e italiani.
Via Santa Maria del Pianto, 68/69 (Ghetto)
Tel. 06/6864398
www.kosherbistrotcaffe.com

Kosher
Cakes

Categoria: Pasticceria
Offerta: EBRAICA
Chiuso: Venerdì pomeriggio e Sabato
Consegna a domicilio: sì

La sede di Piazzale delle Provincie è il
punto vendita del laboratorio in zona
Portuense, anch’esso deputato alla
vendita al dettaglio. Queste pasticcerie
kosher sono specializzate in cake design
e in Via Cremona organizzano anche corsi
per insegnare l’arte della pasticceria
secondo le regole della tradizione ebraica,
cioè senza latte, panna e burro. In
entrambe le sedi si possono acquistare
deliziosi muffin, cup cakes, mini plum
cakes oppure bellissime torte decorate
con pasta di zucchero per cerimonie e
occasioni speciali. La consegna a
domicilio costa 5 euro e l’ordinazione va
fatta almeno un giorno prima
Via Cremona, 37 (Piazza Bologna)
Tel. 06/44250256

shops

Vicolo della Serpe, 21 (Portuense)
Tel. 06/6531328

La Bottega

www.koshercakes.it

dei Trappisti

Kosher

Categoria: Specialità alimentari
Offerta: EUROPEA
Chiuso: mai
Consegna a domicilio: no

Delight

Categoria: Macellerie
Offerta: EBRAICA
Chiuso: Venerdì pomeriggio e Sabato
Consegna a domicilio: no

È davvero ampia la scelta in queste tre
macellerie specializzate in carne kosher.
Si possono acquistare prelibati tagli di
carne fresca di vitello, manzo, pollo e
agnello, o semilavorati (polpette,
hamburger, cotolette). Ci sono pure
salumi, agnolotti, surgelati e prodotti
meno tipici di una macelleria: salse,
conserve, dolci, vini e spumanti. Ogni cosa
in vendita è kosher, approvata dal
Rabbinato di Roma.
Via del Portico d'Ottavia, 11 (Ghetto)
Tel. 06/68135002
Via G. Boni, 18 (Piazza Bologna)
Tel. 06/44254461
Via S. Gherardi, 18 (Marconi)
Tel. 06/5565231
www.kosherdelight.it

La birra è la regina di questa bottega
storica di Roma, aperta ai primi del
Novecento nel complesso delle Tre
Fontane, all’Eur. Qui potete sorseggiare le
vere birre di abbazie belghe,
accompagnandole con alcune
prelibatezze in vendita: biscotti,
marmellate, cioccolato. C’è anche una
buona lista di vini chartreuse e altri liquori
prodotti in alcune abbazie italiane ed
europee.
Via Acque Salvie, 1 (Laurentino)
Tel. 06/5402309
www.labottegadeitrappisti.it

La Bottequa
di Equovadis

Categoria: Equo-Solidali
Offerta: TUTTO IL MONDO
Chiuso: Domenica e Lunedì mattina
Consegna a domicilio: sì, con una spesa
minima di 50 euro

Equovadis è la classica bottega del
commercio equo e solidale, con un’offerta
di prodotti che arrivano da tutto il Mondo,
ma sono stati selezionati in base alle
regole della sostenibilità, ovvero nel

151
glos
sario
Apple pie
tipico dolce americano con le mele
contenute all'interno di una sfoglia

Bife
tipica bistecca grossa con o senza
l'osso

Cardamomo
semi dall'aroma forte e piuttosto
piccante

Arroz con pollo
tipico piatto dell'America Latina a base
di riso, pollo, aglio, cipolla, piselli e
pomodoro

Biryani
riso basmati saltato con gamberi,
cocco, frutta secca e spezie varie

Cevapcici
piatto a base di carne trita, variamente
speziata che si presenta sotto forma di
polpettine cilindriche lunghe 7/8
centimetri

Asado
tipico piatto argentino fatto con carne
di manzo cotta alla brace
Azuki
piccolo fagiolo rosso
Azzimo
pane di origine ebraica privo di lievito
Babaganoush
salsa orientale a base di melanzane e
tahina
Bacon
pancetta magra di maiale, affumicata e
leggermente salata; alimento
fondamentale della prima colazione
britannica
Baklava
dolce a base di pasta fillo a strati,
farcita con noci tritate, pistacchi e
miele. Viene tagliato in triangoli,
quadrati, rettangoli o rombi
Bamia
verdura tipica medio-orientale di forma
allungata simile alle nostre zucchine
Bandeja paisa
tipico piatto colombiano a base di riso,
fagioli, carne e avocado
Berberé
miscela a base di peperoncini rossi
macinati e spezie

166

Borek
con questo termine nel Medio Oriente
e con le dovute variazioni delle lingue,
si indicano dei ravioli di pasta di forma
trazionale o simile al cannolo ripieni di
verdure e spezie
Bretzel (o brezel)
tipico pane svizzero a forma di un
anello con le due estremità annodate;
sulla glassatura a base di uovo
sbattuto viene spolverato del sale
grosso o dei semi di sesamo
Brownie
torta al cioccolato tagliata a piccoli
quadretti
Bulgogi (o pulgogi)
piatto tipico coreano a base di carne
(manzo o maiale) marinata cotta
successivamente sulla griglia
Burghul
grano duro germogliato, precotto a
vapore, spezzettato grossolanamente; è
la base di molti piatti di carne e
verdure
Burritos
tortilla di farina di mais ripiena di carne
(bovino, pollo o maiale) e altri
ingredienti come verdure, legumi e riso
California rolls
polpettina cilindrica con riso esterno e
alga nori interna ripiena di cetriolo,
surimi e avocado

Chutney
condimento dolce/piccante a base di
frutta, verdure e spezie essenziale
nella cucina indiana. Quelli cotti
necessitano di una cottura molto lunga
affinchè gli ingredienti si addensino e
si fondano perfettamente; in quelli
crudi, invece, tutti gli ingredienti
vengono macinati fino a formare un
composto omogeneo

Ceviche
tipico piatto dell'America Latina a base
di pesce o/e frutti di mare crudi
marinati nel limone, uniti ad alcune
spezie come il peperoncino e il
coriandolo

Cocido
bollito misto preparato con tipi diversi
di carne e con differenti verdure e
legumi

Chapati
tipico pane indiano simile alla nostra
piadina

Couscous
piatto tipico delle regioni del NordAfrica. Il termine indica sia la semola di
grano duro che il piatto che ne deriva
condito con carne, verdura o pesce

Chicken Tikka
piatto tipico indiano ottenuto grigliando
piccoli pezzi di pollo (ma possono
essere utilizzati anche altri tipi di carne)
disossato, precedentemente marinati in
una mistura di spezie e yogurt

Cren (o rafano)
radice dal caratteristico sapore
piccante e acre

Chirashi
pesce crudo assortito tagliato a fettine
su un letto di riso sushi all'aceto
Chorizo
è un termine che indica vari tipi di
insaccati e salsicce (solitamente a
base di carne bovina o suina e speziati
con paprica) tipiche della Spagna
Chuleta
con questo termine si indica un taglio
di carne tipico della cucina brasiliana,
corrispondente alla costata
Churrasco
tipico piatto argentino a base di carne
cotta su spiedoni alla brace con sale
grosso

Crêpes
piatto tipico francese realizzato con
farina, latte, uova e burro; possono
essere farcite sia con ingredienti dolci
che salati
Crumble
termine inglese che vuol dire "briciola"
e che indica una preparazione dolce
con un impasto sbriciolato di farina,
zucchero, burro che va a coprire uno
strato di frutta
Cumino
spezia dal caratteristico sapore amaro
e pungente e dall'odore dolciastro;
viene utilizzato molto nelle pietanze
marocchine e indiane per insaporire
piatti a base di carne

167

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Roma - Il mondo nel piatto 2014

  • 1. Questo è un piccolo estratto della guida “Roma - Il mondo nel piatto - ed. 2014”. Oltre alle pagine iniziali, abbiamo inserito un esempio di pagina per ogni sezione presente all’interno: - Ristoranti le guide de la Pecora Nera gli etnici - Take away - Food shops - Glossario - Indici Potete sfogliare le pagine utilizzando gli appositi cursori. Ovviamente la qualità a video delle pagine è notevolmente inferiore a quella della guida cartacea. Roma Il mondo nel piatto 2014
  • 2. sommario Curatrice Fernanda D’Arienzo Team di ispettori Andrea Angiolino, Fernanda D’Arienzo, Elisa Del Frate, Deborah Di Cave, Fabrizio Picchiarelli Schede sezioni take away e food shops Sonia Grieco Progetto grafico What Else? S.r.l. Corso Vittorio Emanuele II, 284 - 00186 Roma Tel.: 06.45554550 - Fax: 06.45596030 - Email: info@what-else.it Pubblicità La Pecora Nera Editore s.n.c. di Cargiani Simone e C. Via Bradano, 26/A - 00199 ROMA Tel. e Fax: 06.86329583 - Email: commerciale@lapecoranera.net Contatto per i giornalisti MG Logos Lungotevere Testaccio, 9 - Roma Tel.: 06.45491984 / 99705682 - Fax: 06.83605250 - E-mail: info@mglogos.it Stampa STI Società Tipografica Italia a r.l. - Roma Distribuzione Per l'elenco dei distributori di zona, contattare l'editore. Supplemento di ROMA NEL PIATTO - Pubblicazione semestrale - Registrazione Tribunale di Roma n° 262/2005 del 18/09/2005 Direttore responsabile: Simone Cargiani - Editore: La Pecora Nera Editore s.n.c. di Cargiani Simone e C. - Via Bradano, 26/A - 00199 ROMA - Tel. e Fax: 06.86329583 Tutti i diritti di copyright sono di esclusiva proprietà de "La Pecora Nera Editore s.n.c. di Cargiani Simone e C.". È vietata la riproduzione e la traduzione, anche parziale, su qualsiasi supporto, cartaceo e non. Ogni violazione sarà perseguita a termini di legge. La guida è stata chiusa il 29 ottobre 2013. La redazione non si assume alcuna responsabilità circa variazioni e/o inesattezze nei dati di sintesi (giorno di chiusura, sito internet, ecc.). introduzione - 4 i migliori - 5 legenda - 6 ristoranti - 9 take away - 91 food shops - 137 glossario - 165 indici - 177 10 - cucina europea 19 - cucina africana 23 - cucina medio-orientale 35 - cucina sud-est asiatica 49 - cucina cinese 56 - cucina giapponese 82 - cucina sudamericana 86 - cucina centro-nord americana 92 - cucina europea 95 - cucina africana 97 - cucina medio-orientale 111 - cucina sud-est asiatica 117 - cucina cinese 119 - cucina giapponese 132 - cucina sudamericana 133 - cucina centro-nord americana 178 - alfabetico ristoranti 182 - alfabetico take away 189 - alfabetico food shops 194 - per area geografica (limitato a ristoranti e take away) 202 - per quartiere di Roma Il linguaggio utilizzato è volutamente informale, diretto e schietto per far sì che il lettore possa cogliere anche le più piccole sfumature dell'offerta complessiva (cucina, cantina, ambiente, cortesia, ecc.). Vogliamo precisare che tutti i giudizi espressi sono il frutto esclusivo di una valutazione soggettiva e, pertanto, non hanno la pretesa di avere una validità assoluta. 2 3
  • 3. introduzione Roma è la città più bella del mondo, di questo ne siamo convinti, e nonostante tutte le problematiche che l’affliggono si può a ragione sostenere che negli anni ha saputo integrare le diverse comunità che la hanno eletta a loro dimora. Una città cosmopolita dove non mancano occasioni di tensione razziale, ma sono catalogabili nell’ambito della normalità, sicuramente non esplosive come in tante metropoli spesso indicate come termine di paragone in quanto ad efficienza e qualità dei servizi. Una bella cartina al tornasole di quanto detto è costituita da questa pubblicazione, giunta alla terza edizione. In essa abbiamo censito l’offerta enogastronomica etnica nella Capitale, in modo critico con tanto di voto per i ristoranti e segnalandone l’offerta per quanto riguarda i take away e i food shops. Ne è venuto fuori uno spaccato interessante, dove alla bassa qualità di centinaia di indirizzi qui neanche presi in considerazione, si contrappongono decine di locali di qualità, dove mangiare ricette tipiche delle diverse cucine, preparate a volte in modo filologicamente corretto, altre addomesticandone il gusto per venire incontro al nostro palato. Fra i ristoranti, il terzetto di testa è rimasto invariato rispetto alla passata edizione, con il duo Hamesei e Zen Sushi affiancato dal cinese Green T. Il gradino immediatamente sotto del podio è ancora monopolizzato da queste due nazioni, da una parte con Hasekura, Somo e Sakura Sushi - quest’ultimo promosso di voto - dall’altra con Dao Restaurant e Mandarin; a pari merito il vietnamita Thien Kim. Seguono tutta una serie di validi indirizzi per i quali, come al solito, vi consigliamo di non considerare solamente il voto come elemento di scelta, ma di leggere tutta la scheda in quanto basata su esperienze realmente vissute come clienti qualsiasi e quindi in grado di farvi cogliere le sfumature dell’offerta. Nella sezione dei take away è invece il Medio Oriente a farla da padrone con tantissimi “kebabbari” sparsi in ogni luogo della città: sono stati visitati uno ad uno, così come gli altri indirizzi, e nelle schede troverete dettagli circa il tipo di carne utilizzato e la possibilità di fruire in loco della proposta. La stessa attenzione l’abbiamo riservata ai food shops, luoghi dove comperare gli ingredienti per replicare a casa propria le ricette di altri paesi; per molti di loro non è necessario recarsi fisicamente in negozio per fare la spesa, in quanto attrezzati con un servizio di consegna a domicilio, ben documentato in guida con tanto di prezzo richiesto. Prima degli indici, infine, c’è un pratico glossario in cui sono spiegati molti termini contenuti nelle schede. I più attenti noteranno la scomparsa del QR code, scelta dettata dalle statistiche circa il suo utilizzo: abbiamo notato che gli utenti avvezzi alla tecnologia preferiscono scaricare la versione ebook oppure l’applicazione per smartphone iOS e Android. Quando leggerete queste righe, le versioni 2014 saranno con tutta probabilità già disponibili nei rispettivi store. Vorrei salutarvi in tutte le lingue del mondo, ma non basterebbero due pagine. Mi limito al classico ed italianissimo BUON APPETITO!!! 4 Fernanda D’Arienzo i migliori 7½ Green T.cinese Cucina pag 51 7½ Hamasei Cucina giapponese pag 62 7½ Zen Sushi Cucina giapponese pag 81 7+ Dao Restaurant Cucina cinese pag 50 7+ Hasekura Cucina giapponese pag 63 7+ Mandarin Cucina cinese pag 54 Sushi 7+ Sakuragiapponese Cucina pag 70 7+ Somo giapponese Cucina pag 72 7+ Thien Kim asiatica Cucina sud-est pag 47 5
  • 4. legenda kosher carne In questo paragrafo si vuol dare una spiegazione di come deve essere letta la guida e dei simboli che in essa compaiono. Vogliamo comunque sottolineare che limitare l'analisi di un ristorante alla mera consultazione del voto, del prezzo e del rapporto qualità prezzo sarebbe a dir poco riduttivo; è infatti nel testo che il lettore può percepire quelle sfumature che sono essenziali per avere un'idea fedele del locale che andrà a provare. GIUDIZIO Tale parametro varia da 0 a 10 ed è espresso in multipli di 0,25 (il + e il - valgono appunto 0,25). La scala decimale è stata scelta per rendere immediatamente chiaro il giudizio, dato che questa ricalca il sistema di valutazione scolastico a cui tutti sono abituati. In questa guida non troverete ristoranti con voti altissimi (il massimo è 7½): ciò riflette la scelta di voler rendere comparabile, in un dato di sintesi quale è il voto, la ristorazione etnica con quella tradizionale, da noi recensita su Roma nel Piatto. Nel dare il voto, infine, non teniamo in minima considerazione il prezzo del ristorante recensito. kosher latte Nella guida ci sono alcuni esercizi kasher contrassegnati con i simboli riportati a fianco, suddivisi in due categorie per distinguere le diverse tipologie di locali, in base alle regole della kasherut che prescrive di non mischiare carne con latte e derivati. I ristoranti, i take away e i food shops a cui abbiamo riservato questi simboli sono quelli partecipanti all’iniziativa Kosher a Roma organizzata dall’Azienda Romana Mercati, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma. Per l’elenco completo si consulti www.kosheraroma.it ORDINAMENTO SCHEDE La prima sezione della guida è dedicata ai ristoranti, suddivisi per macro-categoria di cucina e all'interno in ordine alfabetico. Segue la sezione dei take away organizzata nello stesso modo, mentre quella dei food shops è ordinata direttamente secondo una chiave alfabetica. Chiudono la guida dei pratici indici. Per una visione veloce delle pagine a cui trovare le diverse tipologie di indirizzo, potete consultare pag 3. PREZZO Il prezzo riportato nella scheda è il costo di un pasto così composto: coperto e servizio + antipasto + piatto principale + dolce + ½ acqua + caffè, dove i prezzi delle portate sono intesi come prezzi medi di quelli riportati nel menù. RAPPORTO QUALITÀ PREZZO indicatore un algoritmo complesso che Q/P Talecome input viene elaborato dal nostro database tramitela media di questi parametri ha il voto e il prezzo del ristorante in esame e calcolata su tutti i ristoranti della guida. Per rendere immediata la lettura abbiamo raggruppato i ristoranti in 4 classi: basso, medio, alto ed eccellente. SIMBOLI Tavoli all’aperto Sale fumatori Accorgimenti per disabili ’13 Voto edizione precedente Carte di credito: AE American Express 6 CS Carta Sì DI Diners Club MA Maestro MC Mastercard VI Visa 7
  • 6. 7 Taverna Ba'' Ghetto del Mossob Prezzo medio Q/P alto 19€ ’13 7- Prezzo medio 38€ Q/P basso ’13 7 La Taverna del Mossob è collocata appena fuori dal Pigneto, zona sempre più ricca di proposte gastronomiche sia tradizionali che etniche. L’ambiente interno è arredato con pochi fronzoli: nessuna seduta in vimini o legno come in altri indirizzi tigrini sparsi nella Capitale e massima semplicità anche per le decorazioni parietali. Ciò nonostante, gode di clienti affezionati che lo scelgono per più l’autenticità della proposta che per il look del locale. Il menù racconta la vita dei proprietari, lasciando trasparire il fatto che ne hanno trascorsa una metà in Africa e l’altra qui in Italia, ed è per questo, infatti, che troverete ordinate le pietanze prima nella lingua di origine e poi in quella italiana. La cucina è semplice seppur con qualche sbavatura, e il servizio, a conduzione familiare, accoglie con il sorriso gli avventori alla propria tavola regalando sapori di casa. La carta dei vini annovera poche etichette piuttosto comuni e senza sorprese, mentre si apprezzano le indicazioni sulle preparazioni, la possibilità per i vegani di scegliere portate completamente a base di vegetali e l’uso equilibrato di burro e peperoncino. L’injera, focaccia fermentata di farina di frumento e sorbo, è davvero fresca, elastica e ben accompagna tutti i piatti; in particolare, i misti offrono di fatto l’opportunità di un vero percorso di degustazione tra antipasti, carni e verdure di contorno. Come apertura al nostro pasto abbiamo assaggiato una kategna, un semplice rollè di injera con burro chiarificato e speziato, degli ottimi sambussa con carne e sfoglia all’uovo e una gustosa themia, polpettina di ceci fritta penalizzata dall’aroma di olio poco gradevole. A seguire un piatto unico che riassume diverse pietanze: un tenero spezzatino di manzo servito in versione semplice con cipolle (spris bianco), piccante (spris rosso) e stufato (zighinì) e un profumato macinato di agnello (micet habish). Vari anche i contorni, tutti convincenti: alliccià di patate lesse, scirò (purea di ceci) e tumtummò (lenticchie al curry). In chiusura, l’unico dolce in carta è lo holowa, a base di sesamo, granella di pistacchi e miele, ben interpretato e relativamente leggero. Via Prenestina, 109 (Pigneto) Tel. 06/21701907 22 Il ghetto ebraico ha sempre il suo fascino: passeggiando, infatti, tra i suoi vicoli si percepisce ancora quell’atmosfera di eternità che appartiene solo a Roma. Sulla via principale, con lo sfondo del suggestivo Portico d’Ottavia, ritroviamo Ba” Ghetto, un ristorante aperto qualche anno fa e che all’apparenza sembra non essere cambiato. E invece alla prova dei fatti ci rendiamo subito conto che qualcosa è mutato e purtroppo in negativo, a nostro avviso, tanto da indurci ad un sensibile abbassamento di voto. Il servizio sembra aver smarrito la via dimostrandosi inadeguato, disattento in sala e dai tempi altalenanti, riflesso di un calo di performance anche ai fornelli. Il menù kosher si destreggia tra i piatti della tradizione giudaico-romanesca e quella mediorientale, con la possibilità di scegliere anche fra tre percorsi degustativi che vanno dai 28 ai 35 euro. Dalla nostra ultima esperienza abbiamo riscontrato dei sapori sempre dimessi e appena accennati, tali da rendere nessun piatto sgradito ma nemmeno appagante. Abbiamo aperto il nostro pasto con un must di questa cucina, il fritto: i fiori di zucca ripieni di cernia erano flosci ed unti e i sigariot, sfoglia di pasta phillo farcita di carne macinata, erano insapori. Non risollevano le sorti neanche i primi piatti assaggiati. Nel risotto ai fiori di zucca e zafferano, dalla cottura al limite, la spezia non era valorizzata e vi era una preponderanza del burro e della nota alcolica mal sfumata, mentre il couscous con la bamia - una verdura tipica dell’Africa del nord e dell’area mediorientale - era troppo compatto e con la salsa di pomodoro a coprire il sapore della verdura e della carne di manzo. Tra i secondi, non esaltante il goulash della casa, un semplice spezzatino di manzo con patate al sugo; migliore lo shish kabab, degli spiedini di manzo tritato con spezie, cotto al punto giusto. In chiusura la kunafa, un dolce piacevole e dalla consistenza compatta a base di miele, pistacchi e mandorle. Discreta l’offerta dei vini suddivisa tra etichette italiane e israeliane che non sempre riportano le indicazioni basilari. Via del Portico d'Ottavia, 57 (Ghetto) Tel. 06/68892868 www.kosherinrome.it CUCINA AFRICANA CUCINA MEDIO - ORIENTALE 23
  • 7. 6 Topkapi Yotvata Prezzo medio Q/P medio 31€ ’13 6½ Prezzo medio 33€ Q/P basso ’13 novità Forse unico indirizzo di cucina turca della Capitale, il locale è gestito da una famiglia proveniente da Smirne: il cuoco è stato a lungo responsabile delle cucine nell’ambasciata di Ankara a Roma. Negli anni la qualità è rimasta piuttosto costante e l’esperienza gastronomica si mantiene sempre su un buon livello, anche se rispetto al passato il menù si è “asciugato” e qua e là qualche piatto risulta un po’ appesantito. L’ambiente è curato e suggestivo, rinfrescato da una recente ristrutturazione che ha creato una successione di piccole salette; il servizio è attento, piuttosto puntuale, anche se non è mancata qualche informalità eccessiva. In carta una vasta tipologia di antipasti, freddi e caldi, si affianca a pochi, robusti piatti di carne, basati su agnello o manzo, e ai dolci di pretta tradizione mediorientale; poco rilevante l’offerta enologica. Per iniziare, abbiamo assaggiato una sfiziosa insalata di grano duro, colorata dal pomodoro e arricchita da sottaceti, e degli altrettanto golosi sigara boregi, involtini di pasta sfoglia ripieni di formaggio e fritti, rimasti però leggermente intrisi d’olio. Tra i piatti di mezzo la scelta è andata su un tradizionale kebab, presente come piatto del giorno, servito su crostoni di pane con salsa di pomodoro e yogurt: discreto anche se nel complesso un po’ unto. Yogurtu kuzlu, agnello grigliato con yogurt e patate, è stata la nostra seconda opzione: un’abbondante crema di yogurt accompagnava striscioline di carne e fili di patate fritti, creando un effetto fin troppo pastoso e ricco. Chiusura piacevole con una baklava di buona fattura, meno dolce rispetto allo scorso anno, e un soddisfacente caffè alla turca, bevuto dopo aver lasciato sedimentarne i fondi nella tazzina. Via Nomentana, 81 (Porta Pia) Tel. 06/44292408 www.topkapi.it 32 Situato in Piazza dei Cenci, nel cuore del ghetto ebraico, Yotvata è un ristorante kosher di latte che produce in proprio i formaggi utilizzati in cucina. Questo vuol dire che, seguendo la regola dalla kasherut che vieta di mischiare il latte con la carne, qui troverete un menù composto di soli di piatti di pesce, latticini e pizza realizzata alla moda romana, cioè bassa e croccante. Diverse pietanze si rifanno alla tradizione giudaico-romanesca - come ad esempio il carciofo alla giudia tra i fritti - ma, ad onore del vero, dobbiamo dire che il livello delle preparazioni a nostro avviso stenta ad arrivare alla sufficienza. La carta delle bevande è un unico foglio stampato fronte retro con alcune etichette italiane e israeliane che riportano accanto la dicitura Mevushal (prodotti secondo le regole della kasherut) o non Mevushal (prodotti in modo tradizionale); i ricarichi sono nella norma. Il servizio è informale e cortese. Quello che forse può risultare spiazzante è l'ambiente: una sala all'ingresso con piccole nicchie contenenti divanetti e tavoli e un'altra sala con tavoli e sedie più tradizionali. Le pareti chiare hanno delle cornici di stucco di colore verde che fa da contrasto al rosa salmone acceso all'interno, inframmezzate ogni tanto da stampe in bianco e nero di attori famosi immortalati nei loro migliori film. All'esterno, poi, c'è un ampio dehor che permette di mangiare con la bella stagione nella tranquilla piazzetta che lo ospita. Abbiamo aperto la nostra cena con un fritto Royal, un misto di mozzarelline, filetto di baccalà e verdure in pastella poco croccanti e leggermente unti. Tra i primi piatti abbiamo optato per dei discreti bombolotti alla carbonara di zucchine e per delle fettuccine alla cacciatora, con un buon condimento a base di cernia, rosmarino e capperi. A seguire un classico della tradizione ebraica a Roma, il tortino di alici e indivia, in una versione che si è rivelata un po' secca, e il baccalà con carciofi, con gli ortaggi tagliati a spicchi croccanti e saporiti e il pesce tagliato a pezzi, infarinato e poi passato in padella, solo un po' sapido. In chiusura la cassola di ricotta, una torta ben fatta a base di ricotta, uova e zucchero. Piazza dei Cenci, 70 (Ghetto) Tel. 06/68134481 www.yotvata.it CUCINA MEDIO - ORIENTALE CUCINA MEDIO - ORIENTALE 33
  • 8. 6+ 7+ Thai Inn Thien Kim Prezzo medio Q/P medio 25€ ’13 6+ Prezzo medio 30€ Q/P alto ’13 7+ Tradizione romanesca e tendenze multietniche si mescolano discretamente nel quartiere residenziale di Monteverde. Così come qualche bancarella di ingredienti e prodotti esotici si mimetizza fra le altre nel grande mercato di Piazza San Giovanni di Dio, alcuni locali di cucina etnica si alternano alle più tipiche osterie nostrane lungo le pendici delle colline. Tra essi il Thai Inn: un indirizzo solido, con molti anni di esperienza alle spalle, cui la clientela del quartiere si rivolge da tempo con immutata fiducia. Souvenir esotici dell'Estremo Oriente e variopinta oggettistica costellano le salette di questo ristorante che, complice anche un'apprezzata veranda coperta sul retro e l'invasione del marciapiede antistante nella stagione giusta, possiede numerosi tavoli sufficientemente spaziati a cui si serve cucina sia thailandese che malese. Il menù è ampio e variegato spaziando tra manzo, pollame e piatti di mare. Limitata invece la carta dei vini che comunque ha il pregio di specificare i nomi dei produttori, di avere prezzi abbordabili (fra i 12 e i 25 euro) e di prevedere anche qualche mezza bottiglia per chi preferisce limitarsi; ai vini si affiancano birre pure esotiche. Il servizio è cortese, anche se la sera della nostra visita l'organico risultava un po' scarso con qualche conseguente rallentamento. Al fine di allietarci durante la scelta delle pietanze, che vanno annotate per numero su un foglietto da consegnare poi al cameriere, abbiamo avuto in omaggio una curiosa salsa di arachidi piccante con fettine di verdure crude, carote e zucchine. Tra gli antipasti alla carta abbiamo invece scelto dei ravioli di pollo ben fatti e piacevoli al gusto. Ci siamo fatti portare anche un "nasi goreng dengan gulai dan permen", riso saltato con curry, ceci e menta che abbiamo trovato davvero ben equilibrato nella sua composizione di sapori differenti. Tra i piatti forti abbiamo ordinato il "gulai ayam Malaysia", pollo al curry rosso con patate in stile malese, gustoso anche se dalla salsa piuttosto densa e pesante. Abbondantemente condito anche il "pad krapao niu Thailand", manzo tritato con basilico thailandese e peperoncino. Vi abbiamo affiancato una porzione di riso bianco eseguito a dovere, su cui non abbiamo appunti da fare. Per chiudere, latte fresco fritto: un gradevole dolce a base di crema di latte, nella consuetudine orientale di frittura così radicata nel settore dei dessert. Via Federico Ozanam, 92/94 (Monteverde) Tel. 06/58203145 46 Se siete nei pressi di Campo de' Fiori e volete provare la cucina vietnamita in un ambiente rilassante, allora non vi resta che fare un salto da Thien Kim. Situato sulla bellissima Via Giulia, all'altezza di Ponte Sisto che la collega al popolare quartiere di Trastevere, il locale in questione si sviluppa in due sale arredate con sobrietà. L'illuminazione forse è un po' scarsa, ma l'insieme genera un'atmosfera raccolta e tranquilla. Il menù, rinnovato nella grafica, contiene diversi piatti dai nomi tipici ma ben spiegati in italiano, con vari tipi di carne, pesce (segnalato laddove fosse utilizzato un prodottto surgelato), verdure, zuppe e cereali. La carta dei vini è inglobata in quella delle vivande, ma è alquanto scarna e con etichette commerciali dai ricarichi nella media. Il servizio è silenzioso, cortese ed efficiente. Abbiamo iniziato con un antipasto misto composto da un classico involtino fritto, da un involtino fresco tradizionale con un piacevole ripieno di carne, verdure ed erbe aromatiche, di riso non fritti ripieni di verdure e carne, piacevolmente aromatizzati con menta, un raviolo di sfoglia di riso cotto al vapore dalla farcia delicata e da due toast di gamberi, il tuto accompagnato dalla salsa "nuoc cham". A seguire dei gustosi pezzetti di tofu saltati con verdure, germogli di soia e funghi, del riso saltato con verdure servito scenograficamente in una bella zuppiera e degli ottimi calamari saltati con un pizzico di zenzero e salsa di sesamo, ancora più buoni se mischiati al riso con verdure che prende il sapore dell'intingolo. Fresca e al tempo stesso giustamente piccante l'ottima zuppa con verdure, funghi, bamboo, coriandolo e frutti di mare. In chiusura una discreta mela flambée aromatizzata al Cointreau. Via Giulia, 201 (Ponte Sisto) Tel. 06/68307832 CUCINA SUD - EST ASIATICA CUCINA SUD - EST ASIATICA 47
  • 9. 7 7+ Hamasei Hasekura Prezzo medio Q/P medio 42€ ’13 7½ Prezzo medio 42€ Q/P medio ’13 7+ È sempre un piacere tornare in questo ristorante giapponese che ha aperto a Roma nel lontano 1974 e si appresta a festeggiare i 40 anni di attività. Rimane anche il migliore a nostro avviso, stabile ormai da diverso tempo e interprete di una cucina fedele alle tradizioni del Sol Levante, che non lascia spazio alle mode. Non appena si varca la soglia ci si rilassa: i diversi ambienti, elegantemente arredati, trasmettono quiete, creando un'atmosfera di piacevole relax. Anche il servizio, sempre cortese e silenzioso, contribuisce in tal senso, mettendo il cliente a proprio agio e con le donne vestite dai bellissimi abiti tradizionali. Oltre al piccolo bancone del sushi posto proprio all'entrata, dove ci si può accomodare e mangiare mentre si guarda il lavoro dei cuochi - ci sono tavoli normali di varie dimensioni e anche una saletta privata con il tatami dove si cena rigorosamente senza scarpe. Il menù è abbastanza ampio, con diverse preparazioni crude e cotte e una piccola carta dei piatti del giorno. A pranzo, invece, c'è la possibilità di mangiare con pratici menù fissi che non superano i 15 euro e per chi volesse gustare una cena giapponese tra le mura domestiche, Hamasei garantisce anche un comodo servizio take away (è consultabile un menù apposito dove sono segnalate le pietanze disponibili all'asporto). La nostra cena è iniziata con degli scampi grigliati alla giapponese, belli sodi, e con una classica ma sempre efficace zuppa di miso con alghe e tofu. A seguire abbiamo assaggiato la yasai tempura, delle verdure miste avvolte in una croccante pastella e il mini teppan yaki - un misto di carne di manzo e maiale accompagnato da verdure - servito al tavolo direttamente su di una piastra di ghisa, con due tipi di salsa e del riso bianco che funge da pane. Sempre buona la consistenza del riso e il taglio del pesce nel sushi misto Matsu, che comprendeva nigiri di salmone, tonno, gambero cotto e pesce bianco e dei makimono - rolls con l'alga esterna - con tonno e cetriolo e ikura - uova di pesce. Come dessert, una coppetta mista di gelato al tè verde e ai fagioli rossi, con questi ultimi dalla consistenza un po' farinosa e dal gusto poco dolce. Via della Mercede, 35/36 (Piazza di Spagna) Tel. 06/6792413 www.roma-hamasei.com 62 Conferma di voto per questo storico ristorante giapponese, aperto nel 1994 da ItoKimiji e da Franca Palma e ubicato in uno dei quartieri più belli di Roma, il rione Monti. Il locale è piccolo e accogliente, con la sala piena di tavoli apparecchiati in modo semplice ma funzionale: tovaglietta, bacchette e ciotolina per la salsa di soia; molto belle le grandi stampe appese alle pareti a dare colore all'ambiente. In fondo sulla destra c'è il piccolo bancone del sushi dove ci si può accomodare per un pasto veloce, ma i posti sono davvero pochi. Il ristorante non dispone di uno spazio all'aperto, ma all'interno offre un ambiente climatizzato in cui non si rimpiange affatto la non disponibilità dei tavolini esterni. Il menù propone delle interessanti formule a prezzo fisso, disponibili sia a pranzo che a cena, con accanto la scelta à la carte che contempla i piatti classici giapponesi, dal sushi al sashimi, passando per la tempura e il sukiyaki. La lista dei vini non è molto estesa e oltre a contenere bottiglie di cantine note dai ricarichi non sempre equi, comprende pure tè, birra e sake. Il servizio è cortese e presente, pronto a spiegare eventuali piatti e ad informare sulle pietanze del giorno. Dopo un piccolo benvenuto offerto dalla cucina, sono giunte in tavola le diverse preparazioni senza un ordine ben preciso, così come si usa fare in Oriente. Noi abbiamo iniziato con dei gustosi California rolls, rotolini di riso e alghe ripieni di polpa di granchio, avocado e insalata, e con dei nighiri di salmone e di tonno, dalla polpettina di riso compatta e il pesce ben tagliato; fresco e saporito anche il sashimi di tonno, di pesce bianco e di salmone, servito con fettine di zenzero marinato e pasta di wasabi da sciogliere nella salsa di soia e conferire maggiore piccantezza. Abbiamo proseguito con dei soba, gustosi spaghetti di grano saraceno in brodo di pesce, e con una tempura mista di verdure e pesce, croccante e per niente unta. Da una lista dei dolci poco invitante - come del resto accade nella maggior parte dei ristoranti orientali - abbiamo scelto un rinfrescante gelato al tè verde, buono e cremoso al palato. Via dei Serpenti, 27 (Monti) Tel. 06/483648 www.hasekura.it CUCINA GIAPPONESE CUCINA GIAPPONESE 63
  • 10. 6+ El Paraiso Cucara Macara del Paladar Prezzo medio Q/P medio 20€ ’13 6+ Prezzo medio 30€ Q/P medio ’13 novità Il “Paradiso del Palato” promette il rispetto della solida e variegata tradizione gastronomica di ben due paesi sudamericani, l’Ecuador e la Colombia, attraverso un menù “doppio” che spazia tra le specialità più tipiche di queste due nazioni vicine, ma caratterizzate da sapori spesso molto differenti. La promessa di una cucina casalinga e di tradizione è mantenuta a cominciare dall'arredamento semplice e colorato del locale che si affaccia in una tranquilla stradina a ridosso della Via Prenestina in zona Pigneto: un ambiente unico caratterizzato da immagini dei due paesi, tovaglie di carta e l’onnipresente televisore accesso su un canale di musica latina. Il personale e gli avventori, costituiti essenzialmente da sudamericani, certificano l’autenticità dell’indirizzo, che si caratterizza per un servizio informale e per la freschezza dei cibi proposti - tutti in porzioni molto abbondanti - dai sapori sì speziati, ma mai eccessivi. A giudicare dal tempo di attesa dei piatti, un poco superiore alla media di locali simili, e dalla fragranza dei condimenti si può immaginare una cucina che opera con materie prime di buona qualità ed in modo espresso. Carta dei vini di poca importanza arricchita dalla presenza di alcune birre sudamericane. Scegliendo da entrambi i menù che spaziano dalla carne al pesce, abbiamo iniziato con un antipasto di tipiche empanadas colombiane, croccanti fagottini al forno ripieni di carne di manzo a sfilacci molto gustose e con del platano (sorta di banana meno dolce di quella consumata come frutta da fine pasto) fritto non troppo untuoso. Validi entrambi i piatti forti: un'abbondante chaulafan, misto di riso, legumi, carne e gamberi dal sapore aromatico e corposo accompagnata da platano fritto, ed il sudado de camaron, ciotola di zuppa di gamberi, latte di cocco e coriandolo da versare su riso bianco accompagnato da platano fritto ed una fetta di avocado, un piatto molto nutriente e dal sapore fresco. Scarsa la scelta dei dolci: l’arroz con leche, riso cotto con latte e cannella - servito in un semplice bicchiere di plastica - è stata un’alternativa fresca, ma di poco sapore. Via Guglielmo Albimonte, 28/30 (Pigneto) Tel. 06/60657354 84 Questo ristorante rappresenta ormai da anni l'angolo messicano di Città Giardino. A pochi metri da Piazza Sempione, in una zona tranquilla ma non proprio di passaggio, l'atmosfera c'è tutta: colori caldi e sgargianti, musica tipica, piume e sombrero, terrecotte alle pareti e una pittura murale rappresentante scene di vita messicana. Anche l'apparecchiatura è divertente e coloratissima, ed anche se i tavoli sono un po' troppo vicini il rumore che si crea non sembra sempre stonare troppo con la simpatica ambientazione generale. Ma l'atmosfera non basta:purtroppo abbiamo riscontrato una cucina con troppi alti e bassi, a fronte di un prezzo non certo dei più competitivi. Va anche sottolineato che il menù non è molto ampio, con poche preparazioni in carta tra cui scegliere: qualche antipasto, qualche piatto unico e quattro o cinque dolci. Più varia, invece, la scelta per quanto riguarda i cocktails, principalmente a base di tequila o cachaca, alcuni dei quali serviti anche in caraffa. In carta anche sangria, birre messicane e non e qualche vino. Dopo un aperitivo a base di buon margarita, molto fresco e non eccessivamente forte, che sembra essere rimasto uno dei punti di forza del locale, iniziamo la nostra avventura messicana con uno sfizioso anche se non abbondante piatto di nachos sorpresa, in cui i tipici triangolini di mais sono serviti tiepidi e cosparsi di formaggio fuso, salsa blanca guacamole e salsa piccante, rimanendo croccanti e saporiti. Gustoso anche il queso fondido, formaggio fuso condito con peperoncini jalapenos, servito accompagnato da qualche tortilla. Fin qui tutto bene, sono invece poco convincenti entrambi i piatti forti provati: il lomo en adobo, uno spezzatino di maiale piuttosto tenero cosparso di una salsa che dovrebbe essere piccante ma è in realtà piuttosto anonima, servita con una purea di fagioli neri dall'aspetto poco invitante ma tutto sommato gradevole, e la parillada, composta di carni miste alla piastra con una salsa saporita che tende a risultare decisamente salata, accompagnata da un buon riso saltato e dalle immancabili tortillas. Buono anche se un po' stucchevole il dessert: una crêpe cosparsa di dulce de leche. Per finire in bellezza si può optare per un decoroso caffè espresso o per un più esotico caffè alla messicana, più lungo in tazza grande di terracotta e con un profumato seme di cardamomo ad aromatizzare. Viale Gottardo, 89 (Montesacro) Tel. 06/82001871 www.cucaramacara.it CUCINA SUDAMERICANA CUCINA SUDAMERICANA 85
  • 12. take away Istanbul Kebab Cucina: KEBAB Chiuso: mai Orari: continuato Consumazione in loco: in piedi Consegna a domicilio: no Kebab, falafel e altri tipici piatti orientali sono tutti presenti nel menù di questo piccolo locale del Tuscolano, dove il “panino” arabo si mangia in piedi o si porta via. La carne arrostita sullo spiedo verticale è un misto di vitello e tacchino e si può mangiare avvolta nel panino o nella piadina. I condimenti sono quelli classici che accompagnano il kebab: verdure, ortaggi, insalata e salse a base di yogurt o piccante. Per concludere il pasto ci sono i dolci arabi e qualche dessert turco. Piazza San Giovanni Bosco, 33 (Tuscolano) Tel. 338/9800045 Kebab Cucina: ARABA Chiuso: Sabato e Domenica a pranzo Orari: 12.00-15.00/19.30-23.30 Ven e Sab fino alle 24 Consumazione in loco: ai tavoli del ristorante Consegna a domicilio: no pollo si può chiedere anche in un panino. Il martedì e il venerdì c’è anche di pesce. Non mancano però altri piatti della cucina araba, tra cui i dolci base di mandorle, miele e pistacchi. Il tutto si può portare a casa, non c’è invece il servizio a domicilio. Via Augusto Valenziani, 14 (Piazza Fiume) Tel. 06/4745296 Kebab Cucina: KEBAB Chiuso: mai Orari: continuato Consumazione in loco: disponibili alcuni tavoli Consegna a domicilio: no Il piatto forte di questo take away è il Kebab. Lo si può avere al piatto, nel panino o nella piadina e va arricchito con salse, sia dolci che piccanti, verdure, insalata e ortaggi a piacimento. Secondo la classica formula romanesca kebabpizza, qui si può ordinare anche pizza tonda o al taglio, oppure primi piatti, secondi e contorni, come nelle classiche rosticcerie italiane. Se invece si preferiscono i sapori mediorientali, oltre alla carne cotta sullo spiedo verticale, il mercoledì e il sabato c’è il couscous. Via Cipro, 106 (Piazzale degli Eroi) Tel. 06/39735671 Come si evince dal nome, in questa tavola calda è il kebab a farla da padrone. Nelle versioni più classiche con manzo, vitella e 104 CUCINA MEDIO - ORIENTALE take away Kebab King Pizza Queen Cucina: KEBAB Chiuso: mai Orari: continuato Consumazione in loco: in piedi Consegna a domicilio: sì, solo in zona e con una spesa minima di 25 euro Come suggerisce il nome, questa tavola calda ha un’offerta davvero ricca e variegata. Il kebab di vitella, di pollo e pure di pesce (soltanto il venerdì), si può scegliere tra diverse grandezze in panini e piadine. Inoltre, ci sono falafel, kofte, riso, couscous e qualche dolce orientale. A fianco alla cucina mediorientale, c’è l’italianissima pizza al taglio. Il locale non ha posti a sedere, ma per consumare un pasto più comodi si può usare il servizio take away o, se si vive in zona, quello a domicilio. Piazza Bologna, 7 (Piazza Bologna) Tel. n.d. La Sfinge Capricciosa Cucina: KEBAB Chiuso: mai Orari: 11.00-23.00 Consumazione in loco: disponibili alcuni sgabelli Consegna a domicilio: sì, solo in zona; gratuita con una spesa minima di 8 euro In questo locale la cucina araba si affianca alla classica pizza al taglio e alle tipiche specialità da rosticceria: supplì, pollo allo spiedo, patate fritte. Ma è il kebab il piatto forte, preparato con un misto di carne di vitello e tacchino e insaporito da insalata, cipolle, cetrioli, pomodori, salsa piccante a base di yogurt o maionese. Il tutto racchiuso in panini arabi o piadine. Ci sono anche falafel, couscous e dolci arabi. Il servizio a domicilio si effettua con una spesa minima di otto euro e soltanto in zona. Via Lucrino, 26/b-c (Trieste) Tel. 06/86324634 Le Piramidi Cucina: KEBAB Chiuso: mai Orari: continuato Consumazione in loco: in piedi Consegna a domicilio: no Questo angolo di Medio Oriente nel cuore della Capitale, offre un’ampia gamma di specialità arabe, con qualche pietanza più orientaleggiante, disponibili tutto il giorno anche per l’asporto. Si può scegliere tra kebab di vitello, falafel, kofta, sambusa, involtini di foglie di vite, riso al curry, con zafferano e mandorle, con pollo, melenzane, pinoli, cannella e altre varianti. C’è il couscous vegetariano, con carne e anche con il pesce. E per concludere una buona offerta di ottimi dolci fatti in casa, tra cui CUCINA MEDIO - ORIENTALE 105
  • 14. food food shops Korean Market Categoria: Specialità alimentari Offerta: PRINCIPALMENTE COREANA E GIAPPONESE Chiuso: mai Consegna a domicilio: no Il nome è chiaro, questo minimarket è specializzato in prodotti coreani e, in generale, giapponesi e asiatici. Sugli scaffali si trovano gli ingredienti necessari per il kimchi e pure per il sushi, compresi gli utensili, ma anche salse, condimenti, cibi confezionati e surgelati, dolci e biscotti. Il servizio a domicilio si effettua tramite corriere e le spese sono a carico del cliente. L’ordinazione si può fare on line e c’è anche la possibilità di farsi fare un prevenivo della spesa. Via Cavour, 84 (Esquilino) Tel. 06/4885060 Kosher Bistrot Categoria: Specialità alimentari Offerta: EBRAICA Chiuso: Sabato pomeriggio Consegna a domicilio: no In questo bistrot si possono assaggiare alcune delizie della tradizione ebraica, come il petto d’oca o la carne secca per farcire una croccante baguette. Nel fornito 150 angolo alimentari ci sono salumi di produzione propria, pastrami, bottarga, pane azzimo, pasta fillo, biscotti, tutti rigorosamente kosher. Inoltre, si può scegliere tra una buona selezione di vini israeliani e italiani. Via Santa Maria del Pianto, 68/69 (Ghetto) Tel. 06/6864398 www.kosherbistrotcaffe.com Kosher Cakes Categoria: Pasticceria Offerta: EBRAICA Chiuso: Venerdì pomeriggio e Sabato Consegna a domicilio: sì La sede di Piazzale delle Provincie è il punto vendita del laboratorio in zona Portuense, anch’esso deputato alla vendita al dettaglio. Queste pasticcerie kosher sono specializzate in cake design e in Via Cremona organizzano anche corsi per insegnare l’arte della pasticceria secondo le regole della tradizione ebraica, cioè senza latte, panna e burro. In entrambe le sedi si possono acquistare deliziosi muffin, cup cakes, mini plum cakes oppure bellissime torte decorate con pasta di zucchero per cerimonie e occasioni speciali. La consegna a domicilio costa 5 euro e l’ordinazione va fatta almeno un giorno prima Via Cremona, 37 (Piazza Bologna) Tel. 06/44250256 shops Vicolo della Serpe, 21 (Portuense) Tel. 06/6531328 La Bottega www.koshercakes.it dei Trappisti Kosher Categoria: Specialità alimentari Offerta: EUROPEA Chiuso: mai Consegna a domicilio: no Delight Categoria: Macellerie Offerta: EBRAICA Chiuso: Venerdì pomeriggio e Sabato Consegna a domicilio: no È davvero ampia la scelta in queste tre macellerie specializzate in carne kosher. Si possono acquistare prelibati tagli di carne fresca di vitello, manzo, pollo e agnello, o semilavorati (polpette, hamburger, cotolette). Ci sono pure salumi, agnolotti, surgelati e prodotti meno tipici di una macelleria: salse, conserve, dolci, vini e spumanti. Ogni cosa in vendita è kosher, approvata dal Rabbinato di Roma. Via del Portico d'Ottavia, 11 (Ghetto) Tel. 06/68135002 Via G. Boni, 18 (Piazza Bologna) Tel. 06/44254461 Via S. Gherardi, 18 (Marconi) Tel. 06/5565231 www.kosherdelight.it La birra è la regina di questa bottega storica di Roma, aperta ai primi del Novecento nel complesso delle Tre Fontane, all’Eur. Qui potete sorseggiare le vere birre di abbazie belghe, accompagnandole con alcune prelibatezze in vendita: biscotti, marmellate, cioccolato. C’è anche una buona lista di vini chartreuse e altri liquori prodotti in alcune abbazie italiane ed europee. Via Acque Salvie, 1 (Laurentino) Tel. 06/5402309 www.labottegadeitrappisti.it La Bottequa di Equovadis Categoria: Equo-Solidali Offerta: TUTTO IL MONDO Chiuso: Domenica e Lunedì mattina Consegna a domicilio: sì, con una spesa minima di 50 euro Equovadis è la classica bottega del commercio equo e solidale, con un’offerta di prodotti che arrivano da tutto il Mondo, ma sono stati selezionati in base alle regole della sostenibilità, ovvero nel 151
  • 16. Apple pie tipico dolce americano con le mele contenute all'interno di una sfoglia Bife tipica bistecca grossa con o senza l'osso Cardamomo semi dall'aroma forte e piuttosto piccante Arroz con pollo tipico piatto dell'America Latina a base di riso, pollo, aglio, cipolla, piselli e pomodoro Biryani riso basmati saltato con gamberi, cocco, frutta secca e spezie varie Cevapcici piatto a base di carne trita, variamente speziata che si presenta sotto forma di polpettine cilindriche lunghe 7/8 centimetri Asado tipico piatto argentino fatto con carne di manzo cotta alla brace Azuki piccolo fagiolo rosso Azzimo pane di origine ebraica privo di lievito Babaganoush salsa orientale a base di melanzane e tahina Bacon pancetta magra di maiale, affumicata e leggermente salata; alimento fondamentale della prima colazione britannica Baklava dolce a base di pasta fillo a strati, farcita con noci tritate, pistacchi e miele. Viene tagliato in triangoli, quadrati, rettangoli o rombi Bamia verdura tipica medio-orientale di forma allungata simile alle nostre zucchine Bandeja paisa tipico piatto colombiano a base di riso, fagioli, carne e avocado Berberé miscela a base di peperoncini rossi macinati e spezie 166 Borek con questo termine nel Medio Oriente e con le dovute variazioni delle lingue, si indicano dei ravioli di pasta di forma trazionale o simile al cannolo ripieni di verdure e spezie Bretzel (o brezel) tipico pane svizzero a forma di un anello con le due estremità annodate; sulla glassatura a base di uovo sbattuto viene spolverato del sale grosso o dei semi di sesamo Brownie torta al cioccolato tagliata a piccoli quadretti Bulgogi (o pulgogi) piatto tipico coreano a base di carne (manzo o maiale) marinata cotta successivamente sulla griglia Burghul grano duro germogliato, precotto a vapore, spezzettato grossolanamente; è la base di molti piatti di carne e verdure Burritos tortilla di farina di mais ripiena di carne (bovino, pollo o maiale) e altri ingredienti come verdure, legumi e riso California rolls polpettina cilindrica con riso esterno e alga nori interna ripiena di cetriolo, surimi e avocado Chutney condimento dolce/piccante a base di frutta, verdure e spezie essenziale nella cucina indiana. Quelli cotti necessitano di una cottura molto lunga affinchè gli ingredienti si addensino e si fondano perfettamente; in quelli crudi, invece, tutti gli ingredienti vengono macinati fino a formare un composto omogeneo Ceviche tipico piatto dell'America Latina a base di pesce o/e frutti di mare crudi marinati nel limone, uniti ad alcune spezie come il peperoncino e il coriandolo Cocido bollito misto preparato con tipi diversi di carne e con differenti verdure e legumi Chapati tipico pane indiano simile alla nostra piadina Couscous piatto tipico delle regioni del NordAfrica. Il termine indica sia la semola di grano duro che il piatto che ne deriva condito con carne, verdura o pesce Chicken Tikka piatto tipico indiano ottenuto grigliando piccoli pezzi di pollo (ma possono essere utilizzati anche altri tipi di carne) disossato, precedentemente marinati in una mistura di spezie e yogurt Cren (o rafano) radice dal caratteristico sapore piccante e acre Chirashi pesce crudo assortito tagliato a fettine su un letto di riso sushi all'aceto Chorizo è un termine che indica vari tipi di insaccati e salsicce (solitamente a base di carne bovina o suina e speziati con paprica) tipiche della Spagna Chuleta con questo termine si indica un taglio di carne tipico della cucina brasiliana, corrispondente alla costata Churrasco tipico piatto argentino a base di carne cotta su spiedoni alla brace con sale grosso Crêpes piatto tipico francese realizzato con farina, latte, uova e burro; possono essere farcite sia con ingredienti dolci che salati Crumble termine inglese che vuol dire "briciola" e che indica una preparazione dolce con un impasto sbriciolato di farina, zucchero, burro che va a coprire uno strato di frutta Cumino spezia dal caratteristico sapore amaro e pungente e dall'odore dolciastro; viene utilizzato molto nelle pietanze marocchine e indiane per insaporire piatti a base di carne 167