2. IL SISTEMA IMMUNITARIO DELL’UOMO Organi centrali: midollo osseo e timo. Sede della differenziazione e maturazione dei linfociti B (midollo) e T (timo). Organi periferici: milza, linfonodi, follicoli linfatici. Contengono linfociti B e T maturi e cellule accessorie. Sede della produzione di anticorpi. Linfociti B: addetti a immunità umorale. Stimolati da antigene si differenziano in cellule produttrici di anticorpi (plasmacellule) e cellule della memoria. Linfociti T: responsabili dell’immunità cellulo-mediata. Si differenziano in linfociti T citotossici, di ipersensibilità di tipo ritardato, helper, soppressori, cellule della memoria.
3. APC (Antigen Presenting Cells): cellule della linea monociti / macrofagi che degradano l’antigene trattenendone alla superficie piccoli frammenti peptidici altamente immunogeni che presentano ai linfociti. Cellule K (Killer): provviste di recettore per Fc distruggono le cellule bersaglio ricoperte da anticorpi (citotossicità cellulo - mediata anticorpo dipendente). Cellule NK (Natural Killer): operano senza intervento di anticorpi distruggendo cellule tumorali e cellule infettate da virus.
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7. PROFILASSI IMMUNITARIA ATTIVA Si mira a stabilire uno stato di resistenza specifica verso un determinato agente d’infezione mediante la somministrazione di vaccinazioni. PROFILASSI IMMUNITARIA PASSIVA Si fa ricorso all’uso di immunoglobuline e di sieri immuni per proteggere specificamente un individuo esposto ad imminente pericolo di contrarre una malattia infettiva.
8. Oggi disponiamo di diversi vaccini VIVI costituiti da batteri o virus attenuati nella loro virulenza. I vaccini vivi e attenuati sono, ad esempio, quelli contro la tubercolosi , la febbre tifoide, la poliomielite, il morbillo, la rosolia, la parotite … Per i vaccini vivi attenuati è sufficiente, in genere, una sola somministrazione perché i microrganismi si moltiplicano nel vaccinato e provocano una prolungata ed intensa stimolazione antigenica
9. Sono in uso anche vaccini UCCISI ( inattivati ) come il vaccino antitifo-paratifico, anticolerico, antipertosse, antirabbico, antinfluenzale,ecc Essi sono somministrati per via parenterale e, in genere, è necessario inoculare diverse dosi per ottenere una buona immunità di base che deve essere richiamata periodicamente se si vuole mantenere adeguato il livello di protezione
10. Sono, poi, da tempo in uso come vaccini le anatossine Antitetanica e antidifterica, preparate trattando le rispettive esotossine con lo 0.4% di formolo per un mese a 38 - 40°C. Tale trattamento elimina il potere tossico ma rispetta la capacità antigene così che le tossine stimolano la produzione di anticorpi antitossici che assicurano un elevato grado di protezione dalla malattia.
11. Negli anni recenti si sono poi introdotti vaccini ottenuti tramite tecniche di ingegneria genetica. Un esempio per tutti è il vaccino anti epatite B, che tramite tecniche di ricombinazione genetica, viene costituito a partire dal lievito di birra, nel cui genoma viene introdotta la sequenza virale che soprassiede alla sintesi delle proteine virali di membrana, altamente antigeniche. Le proteine di membrana così ottenute vengono impiegate nella costituzione del vaccino a frammenti virali.
12. Poiché ì’ organismo è capace di rispondere efficacemente alla stimolazione di diversi antigeni somministrati contemporaneamente, è possibile procedere a vaccinazioni associate o a vaccinazioni contemporanee, a seconda dei casi. Esistono, infatti, diversi vaccini MISTI ( antidifterico - antitetanico, antidifterico - antitetanico - antipertosse, antitifo - paratifico, …) e vaccini POLIVALENTI ( antipolio trivalente, antinfluenzale A e B, antipneumococcico, …)
13. EFFICACIA IMMUNIZZANTE: viene valutata in rapporto Alla risposta anticorpale stimolata negli animali da esperimento e nell’uomo. EFFICACIA PROTETTIVA: è la prova migliore dell’efficacia di un vaccino. Viene valutata attraverso dati di epidemiologia sperimentale, ottenuti vaccinando solo una parte della popolazione naturalmente esposta al rischio di infezione e osservando la frequenza di malattia tra i vaccinati e tra i non vaccinati.