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Cartella clinica informatizzata e indicatori di rischio cv

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Cartella clinica informatizzata e indicatori di rischio cv

  1. 1. TERZA SESSIONE Fattori di rischio CV ed indicatori Cartella clinica informatizzata e indicatori di rischio CV Matteo Laringe Simg – Co.me.gen
  2. 2. sommario 1. Premessa 2. La cartella medica orientata per problemi (CMOP) 3. Dato , informazione, indicatori 4. Esempio di un percorso di audit applicato al diabete 5. Front-office, back-office 6. Registri di patologia 7. Operazioni sui registri 8. Criticità ed interventi 9. Audit di gruppo 10.Strategia di popolazione
  3. 3. La Convenzione prevede che ogni medico possieda una cartella clinica informatizzata dei propri assistiti
  4. 4. Patologia disciplina incentivi Veneto * * Liguria Toscana * * Lazio * * Piemonte * Valle d’Aosta * * Emilia R. * * * Abruzzo * * Calabria * Umbria * * * Molise * * *
  5. 5. La cartella medica orientata per problemi Lawrence Weed nel 1969 inventa la CMOP come strumento utile all’archiviazione dei dati in Medicina Generale. E’ risultata lo strumento più utile per soddisfare le esigenze della Medicina Generale 20/11/2014
  6. 6. Un database clinico di buona qualità è in grado di offrire opportunità quali:  permettere di effettuare analisi valutative e audit clinici  migliorare la programmazione e la gestione dei servizi  permettere di effettuare accurate misurazioni sugli esiti della loro pratica clinica
  7. 7. Il principio è la cosa più importante dell’opera Platone, La repubblica
  8. 8. Portate il computer a lavorare per voi
  9. 9. Dato • Singolo elemento di conoscenza elementare e grezzo. Informazione  Aggregazione ed elaborazione di più dati secondo procedure logiche che attribuisce a tale insieme un valore conoscitivo.
  10. 10. 4 Cosa sono gli indicatori Gli indicatori sono strumenti in grado di mostrare (misurare) l’andamento di un fenomeno che si ritiene rappresentativo per l’analisi e sono utilizzati per monitorare o valutare il grado di successo, oppure l’adeguatezza delle attività implementate.
  11. 11. 4 Definizione Definizione: “Un indicatore è una misura sintetica, in genere espressa in forma quantitativa, coincidente con una variabile o composta da più variabili, in grado di riassumere l'andamento del fenomeno cui è riferito”.
  12. 12. Attenzione! L'indicatore non è il fenomeno, ma rappresenta e riassume il comportamento del fenomeno più complesso che dobbiamo monitorare e valutare. I millimetri di pioggia caduti non tengono conto del numero e della grandezza delle gocce
  13. 13. Requisiti degli indicatori/1 • validità: devono misurare effettivamente ciò che si intende misurare • controllabilità: devono riguardare aspetti che sono sotto l’effettivo controllo di chi governa il processo • comprensibilità: devono essere comprensibili a coloro che devono fruirne • unicità: ogni indicatore deve rilevare un aspetto che nessun altro indicatore rileva
  14. 14. Requisiti degli indicatori/2 • tempestività: le informazioni necessarie devono essere fornite in tempo utile • comparabilità: deve essere possibile una comparazione nel tempo (over.time) e/o nello spazio (cross-section) • economicità: i benefici derivanti dall’indicatore non devono essere superiori al costo della rilevazione
  15. 15. • indicatori di Struttura: anagrafici, abitudini di vita, caratteristiche patologiche •indicatori di Processo: interventi diagnostico-terapeutici •indicatori di Esito: risultati conseguiti, mortalità, ricoveri 20/11/2014
  16. 16. Il giudizio di valutazione  Valutazione over time (serie storiche)  Valutazione cross section (es: benchmarking = confronto con le buone pratiche)  Valutazione di conformità (rispetto ad un target definito)
  17. 17. Valutazione qualità assistenza La ricerca sugli archivi permette una valutazione critica, retrospettiva del proprio operato ed è possibile effettuarla su qualsiasi dato registrato Tale valutazione è indispensabile per la crescita culturale e professionale di ogni medico
  18. 18. 1° fase : Identificare i criteri • Controllo glicemico • Controllo pressorio • Colesterolemia • Individuazione precoce danno renale
  19. 19. 2° fase: individuare gli indicatori • Emoglobina Glicata • P.A. • LDL • Microalbuminuria 20/11/2014
  20. 20. 3° fase: determinare gli standard • Emoglobina glicata = 2 volte/anno • P.A. = < 130/80 • Colesterolemia = LDL < 100 mg/dl • Microalbuminura = < 30 mg/die 20/11/2014
  21. 21. Front Office (letteralmente ufficio davanti) indica l'insieme delle strutture di un'organizzazione che gestiscono l’interazione con il cliente. Ad esempio, in un'azienda, le divisioni marketing e vendite; stesso in una Pubblica Amministrazione, l'Ufficio per le relazioni con il pubblico e, più in generale, le funzioni di sportello. •Controllo glicemico •Controllo pressorio •Controllo esami ematochimici •Verifica aderenza protocolli e/o linee guida •Controllo peso •Verifica aderenza alla terapia •Verifica interazioni farmacologiche •…. •…….
  22. 22. Il back office (letteralmente dietro ufficio, nel significato di retro-ufficio) è quella parte di un'azienda (o di un'organizzazione) che comprende tutte le attività proprie dell'azienda, come il sistema di produzione o la gestione. Il back office comprende sia le attività di gestione dell'organizzazione (Affari Generali, Personale), sia quelle di gestione dei procedimenti amministrativi. In pratica, il back office è tutto ciò che il cliente (o l'utente) non vede, ma che consente la realizzazione dei prodotti o dei servizi a lui destinati. •Selezione dei gruppi di pazienti •Congruenza prevalenza patologia •Verifica esenzioni •Analisi del gruppo •Inserimento “help” sui pazienti • …… •…….. •…………
  23. 23. 3. I registri di cui al comma 1 raccolgono dati anagrafici relativi ai soggetti affetti dalle malattie così individuate a fini di studio e di ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologici nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali
  24. 24. 20/11/2014
  25. 25. PAZIENTI SENZA DIABETE CON ALMENO UN FATTORE DI RISCHIO CLASSI DI ETA' F M TOTALE 14 - 24 420 1,6% 504 2,4% 924 1,9% 25 - 34 798 3,0% 1025 4,8% 1823 3,8% 35 -44 2319 8,8% 2853 13,3% 5172 10,8% 45 - 54 4106 15,6% 4052 19,0% 8158 17,1% 55 - 64 5839 22,1% 5110 23,9% 10949 22,9% 65 - 74 5717 21,7% 4123 19,3% 9840 20,6% 75 E OLTRE 7185 27,2% 3713 17,4% 10898 22,8% TOTALE 26384 21380 47764 BMI > 25, IGT, IPERTENSIONE, TRIGLICERIDI >= 250, HDL =< 36, FAMILIARITA' I° GRADO
  26. 26. Rose's Strategy of Preventive Medicine Geoffrey Rose, Kay-Tee Khaw, and Michael Marmot Abstract The Strategy of Preventive Medicine, by Geoffrey Rose, first published in 1993 remains a key text for anyone involved in preventive medicine. Rose's insights into the inextricable relationship between ill health, or deviance, in individuals and populations they come from, have transformed our whole approach to strategies for improving health. His personal and unique book, based on many years of research, sets out the case that the essential determinants of the health of society are to be found in its mass characteristics. The deviant minority can only be understood when seen in ... More
  27. 27. Interessarsi al profilo di rischio favorevole significa spostare l’attenzione dalla malattia alla salute
  28. 28. La strategia rivolta agli individui ad elevato rischio, per quanto utile, non è sufficiente Presentazione alla 2° edizione italiana
  29. 29. La prevenzione delle malattie cardiovascolari doveva quindi occuparsi non solo di identificare e trattare gli individui a rischio molto elevato che si trovano all’estremo della distribuzione, la strategia dell’alto rischio, ma di ridurre i fattori di rischio nella massa di individui che si trovava al centro della distribuzione con rischio moderatamente elevato, la “strategia di popolazione”
  30. 30. Centro Studi FIMMG 2011 Il carico di lavoro Un Mmg con 1.500 assistiti riferisce l'accesso quotidiano in studio, in una tipica giornata lavorativa, di circa 40 persone, con una proiezione annua di circa 11.000 contatti ambulatoriali (erano circa 7000 nel 2001). Sanita’ Sole 24 ore maggio 2011
  31. 31. Centro Studi FIMMG 2011 Il Mmg dedica il proprio tempo: • 45% alla visita del paziente • 23% all'attività prescrittiva • 15% all'attività certificativo/amministrativa in progressiva e costante aumento. • 12% al contatto telefonico con i pazienti Sanita’ Sole 24 ore maggio 2011
  32. 32. Tempo Un MMG in Italia visita in media 1 paziente ogni 8 minuti
  33. 33. Behavioral counseling interventions to promote a healthful diet and physical activity for cardiovascular disease prevention in adults: U.S. Preventive Services Task Force recommendation statement. • Evidence is adequate that in the target population, there are small to moderate benefits of medium- to high-intensity behavioral counseling interventions on improving diet and increasing physical activity. • • Moyer Va et al. Ann. Internal Medicine 2012 Sep 4;157(5):367-71
  34. 34. Cooperativa Progetto Leonardo % registrazione peso e altezza Popolazione osservata circa 16000 pazienti; periodo 2009-2011
  35. 35. Cooperativa medici di medicina generale Co.Me.Gen 170.474 assistiti al 30.10.2012 % pz. con determinazione bmi per fasce di età 3.45 4.58 5.86 7.77 10.07 14.66 20.76 28.84 28.10 21.43 35 30 25 20 15 10 5 0 0-9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80-89 ≥90
  36. 36. PAZIENTI SENZA DIABETE PER CLASSI BMI CLASSI DI ETA' BMI < 18 18 <= BMI < 25 25 <= BMI < 30 BMI >= 30 TOTALE 14 - 24 123 43,3% 1161 13,0% 406 4,8% 198 4,7% 1888 8,7% 25 - 34 31 10,9% 1073 12,0% 551 6,6% 289 6,9% 1944 8,9% 35 -44 27 9,5% 1311 14,7% 1067 12,7% 571 13,6% 2976 13,7% 45 - 54 17 6,0% 1280 14,4% 1246 14,9% 685 16,3% 3228 14,8% 55 - 64 27 9,5% 1141 12,8% 1588 18,9% 817 19,4% 3573 16,4% 65 - 74 14 4,9% 1339 15,0% 1835 21,9% 859 20,4% 4047 18,6% 75 E OLTRE 45 15,8% 1611 18,1% 1688 20,1% 793 18,8% 4137 19,0% TOTALE 284 8916 8381 4212 21793
  37. 37. Grazie per l’attenzione
  38. 38. Follow-up e Refertazione Sandro Gentile Seconda Università di Napoli
  39. 39. Fattori che influenzano lo stato di salute Individuali (20-30%) Socioeconomici (20-30%) Ambientali (20-30%) Stili di vita (20-30%) Accesso ai servizi (10-15%) Patrimonio genetico Povertà Aria Alimentazione Sistema scolastico Sesso Occupazione Acqua e alimenti Attività fisica Sistema sanitario Età Esclusione Luogo di vita, abitazione Fumo Servizi sociali Ambiente sociale e culturale Alcool Attività sessuale Farmaci Trasporti Attività ricreative Murray CJ, Lopez AD. Mortality by cause for eight regions of the world: Global Burden of Disease Study.Lancet 1997;349 (9061); 1269‐76.
  40. 40. Riferimenti bibliografici: 1. E. Annessi Pessina et al. Rapporto OASI 2007 Egea 2. Building an electronic disease register

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