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3 arte del vicino oriente antico.ppt

24 de Feb de 2023
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3 arte del vicino oriente antico.ppt

  1. • La Mesopotamia
  2. • La Masopotamia è oggi divisa tra Siria, Iraq, Iran, Turchia
  3. • L’Isis occupa attualmente alcuni dei più importanti siti archeologici mesopotamici
  4. • 26 febbraio 2015: l’Isis distrugge i reperti del museo di Mosul, provenienti dall’antica Ninive
  5. • In Iraq si contano almeno 18.000 siti archeologici, ancora in parte inesplorati e poco difendibili, come queste rocce con rilievi risalenti al VII secolo a.C.
  6. • Un’immagine dell’alta valle dell’Eufrate
  7. • L’alta valle del fiume Tigri
  8. • Albrecht Durer, Adamo ed Eva nell’Eden, 1504, bulino. • Le vicende narrate nel testo biblico della Genesi sono ambientate in Mesopotamia (la Creazione,l’Eden, il Diluvio e l’Arca, la Torre di Babele) e in alcuni casi trovano riscontri in più antichi testi cuneiformi o nelle testimonianze artistiche e archeologiche
  9. • L’Eden e la Mesopotamia in una ricostruzione seicentesca, da Athanasius Kircher, Arca Noe, 1675
  10. Arte sumerica arcaica, Arieti rampanti intorno all’Albero della Vita, simbolo del Giardino dell’Eden nel paese di Sumer e Akkad, a destra il nome del paese in caratteri cuneiformi
  11. • Una impronta di sigillo sumerico con scena di trebbiatura. Durante l’età neolitica si sviluppa l’allevamento degli animali e la coltivazione dei cereali. Vengono inventati molti strumenti, come l’aratro e le “slitte” che consentivano di muoversi agevolmente sulle stoppie. Erano ancora usate nelle campagne italiane fino a pochi decenni fa
  12. • Sigilli in una vetrina del British Museum
  13. • Ricostruzione dell’abitato di Catal Hoyuk in Anatolia, livello IV B. VII-VI millennio a.C. • L’abitato nella sua totalità aveva una superficie di più di 17 ettari e sono stati scoperti dieci strati
  14. • Il Cranio di Gerico, rivestimento di argilla modellata e riempimento di gesso, incrostazioni di conchiglie nelle cavità degli occhi
  15. • Dea madre neolitica conservata nel Museo di Ankara
  16. • Dea madre, da Tel Halaf, V-IV millennio
  17. • Bicchiere in terracotta con decorazioni geometriche ed animali, terracotta (28 cm). Da Susa, IV millennio a. C.
  18. • Ricostruzione della città di Ur
  19. • Particolare di una tavoletta sumera incisa in caratteri cuneiformi, da Ebla, metà del III millennio
  20. • Incisioni in caratteri arcaici
  21. • Antichi pittogrammi sumerici. Quella sumerica è una lingua logografica, con valori prevalentemente sillabici. Dai pittogrammi primitivi si sviluppano dei caratteri con un valore fonetico.
  22. • Iscrizioni oracolari su una scapola di mucca. Cina, dinastia Shang-Yin (1523- 1028 a. C.). Dagli ideogrammi arcaici discendono alcuni ideogrammi moderni • A) sovrano (un uomo che congiunge cielo e terra) • B)Carro • C)Cavallo • D)Prigioniero, schiavo (un uomo in gabbia)
  23. • Gli scavi di Ebla
  24. • Tavoletta incisa in caratteri cuneiformi, da Ebla
  25. • Tavoletta incisa in caratteri cuneiformi, da Ebla
  26. • La Stele di Hammurabi, basalto, h.225 cm, da Susa, XVIII sec a.C. Il re Hammurabi (a sinistra) riceve i 282 articoli del Codice direttamente dal dio Samas, con lo scettro, l’anello e le fiamme che gli sprizzano dalle spalle. Le leggi vennero scritte per porre fine a un tormentato periodo di anarchia. • La forma della stele è quella di un indice puntato in alto in segno di comando
  27. • Tavoletta incisa con l’autobiografia di Hammurabi, XVIII sec a.C.. Tra le altre cose il re si vanta di saper leggere scritture ormai quasi indecifrabili
  28. • Prisma di Sennacherib, con la descrizione delle campagne assire per conquistare la Siria e Canaan, 691 a.C. ca.
  29. • Una delle più antiche mappe: il Mappamondo babilonese. I caratteri cuneiformi individuano un “Mare salato” (il cerchio intorno alla terra) e sopra “una zona dove non si vede il sole”. Il rettangolo individua Babilonia. In basso “le paludi” vicino al Golfo Persico. VI secolo a. C.
  30. • La Dama di Warka, marmo (21,5 cm), da Uruk, inizio del III millennio
  31. • Arte Sumera. Il Dio Abu e altre divinità, Alabastro venato, bitume, incrostazioni di conchiglia, da Tel Asmar, 2700-2500 a.C.
  32. Arte Sumera, Lo stendardo di Ur, conchiglia, lapislazzuli e calcare, prima metà del III millennio
  33. • Arte Sumera, Statua di Gudea, diorite , da Lagas, XXII sec a.C.
  34. • Probabile ritratto di Sargon, bronzo, da Ninive seconda metà del III millennio
  35. • Stele di Naram –sin, da Susa, seconda metà del III millennio
  36. • Stele di Naram –sin, da Susa, seconda metà del III millennio
  37. • Arte assira, Nuotatori con otri, da Balawat, regno di Salmanassar III, 858-824 a.C.
  38. • Avvoltoi che beccano i cadaveri dei nemici, da Susa, VIII-VII secolo a.C.
  39. • Particolare della Battaglia di Lakis, difesa di una torre, Ninive, Palazzo di Sennacherib, 701 a.C.
  40. • Particolare della Battaglia di Lakis, impalatura di soldati nemici, Ninive, Palazzo di Sennacherib, 701 a.C.
  41. • Bassorilievi dal Palazzo di Sennacherib, Ninive, VII sec a.C. Combattimento nelle paludi
  42. • Bassorilievi dal Palazzo di Sennacherib, Ninive, VII sec a.C. scena di deportazione
  43. • Bassorilievi dal Palazzo di Sennacherib, Ninive, VII sec a.C. scena di deportazione
  44. • Arte assira, Assurbanipal a caccia di leoni, da Ninive, 668-626 a.C.
  45. • Ninive, Scena di caccia ai cavalli, VII sec a.C.
  46. • La Dea della notte, II millennio a.C.. I residui di pigmenti hanno permesso una ricostruzione virtuale della policromia originale
  47. • Arte assira, Il demone Puzuzu, VIII sec a.C. • «Il re degli spiriti maligni dell’aria» Personificazione del vento del Sud, che portava tempeste e febbri
  48. • Secondo alcuni studiosi la scultura romanica deriva da modelli mesopotamici. Nella foto il portale di Chartres con il tetramorfo, XII sec
  49. • Rovine di zikkurat, Susa, II-I millennio a.C.
  50. • Tutta l’architettura mesopotamica è basata sull’uso di mattoni di argilla cotti al sole. Già dal III millennio erano in uso le volte a botte. Quella ricostruita nel disegno si trovava a Ur
  51. • Rovine della porta di Istar a Babilonia, VII secolo a.C.
  52. • Bassorilievo in mattoni invetriati, dal viale processionale di Babilonia, VI sesolo a.C.
  53. • Ricostruzione della ziqqurat sumera di Ur Nammu, fine del III millennio
  54. • Ricostruzione del centro di Babilonia con la Ziqqurat. La costruzione aveva una base di 90 metri, alle prime due terrazze si accedeva attraverso scale, poi iniziava una rampa che saliva gradualmente alla sommità
  55. • Una ricostruzione di Babilonia ai tempi di Nabuconodosor (VII sec a.C.)
  56. • La porta di Ishtar, accesso a Babilonia • VII VI sec, ricostruita al Museo di berlino
  57. • La Torre di Samarra, minareto islamico del IX secolo d.C, sul sito di una antica città mesopotamica
  58. • Pieter Brueghel, La torre di Babele
  59. • Ricostruzione seicentesca della Torre, da Athanasius Kircher, Turris Babel, 1679
  60. • Francesco Borromini, S. Ivo alla Sapienza. • Nella lanterna Borromini riprende la forma della torre per accennare simbolicamente all’aspirazione umana verso l’infinito
  61. • Escher, La Torre di Babele, 1928, xilografia
  62. • Joe Tilson, Ziqqurat, 1965
  63. • Philip Johnson, The Chapel of Thanksgiving, Dallas, Texas, 1976
  64. • Philip Johnson, The Chapel of Thanksgiving, Dallas, Texas, 1976. L’interno con le vetrate
  65. • Bruce Naumann, The true artist help the world by revealing mystic truths, 1967
  66. • Robert Smithson, Spiral Jetty, 1970, Grande Lago salato, Utah
  67. • Alighiero Boetti, Rotolo di cartone, 1966
  68. • Giulio Paolini
  69. • Richard Serra, l’opera realizzata a Piazza Plebiscito nel 2003
  70. • Gilgamesh, alabastro gessoso, h.4,7 m, da Khorsabad, VIII sec a.C.
  71. • Gino de Dominicis vestito da “guardia del corpo” davanti a una delle sue opere: fino al 2010 era una delle pochissime foto autorizzate a circolare. Un elemento importante nel lavoro dell’artista è la non visibilità. • Anche le statue sumere alle quale si ispira erano collocate in un luogo dove non dovevano essere viste
  72. • Arte Sumera. Il Dio Abu e altre divinità, Alabastro venato, bitume, incrostazioni di conchiglia, da Tel Asmar, 2700-2500 a.C.
  73. • Molti lavori di De Dominicis sono ispirati alla mitologia mesopotamica dell’immortalità. A sinistra una statua votiva sumera, a destra, Gino De Dominicis, Senza titolo, 1985, tempera e argilla su tavola cm 253x163x35
  74. • La “Signora di Warka” nell’interpretazione di De Dominicis, Senza titolo, 1977-80, olio su fotografia a colori cm 125x95. Con quest’opera vince il premio della Biennale di Parigi nel 1985
  75. • A sinistra, particolare di una delle statue votive di Tell Asmar, a destra, Gino De Dominicis, In principio era l’immagine, 1981-82, New York, MOMA
  76. • Gino De Dominicis, Senza titolo, 1988-90. Gli occhi chiusi e il “terzo occhio” sulla fronte simboleggiano la visione interiore
  77. • Pendant da Tell el Aijul, metà del II millennio a.C. La stella a otto punte può essere simbolo di Astarte o della mesopotamica dea Ishtar. • A destra, Gino de Dominicis, Con titolo, 1988-89.
  78. • Gino de Dominicis, Senza titolo, 1994-95
  79. • Gino de Dominicis, Calamita cosmica, 1989 (Capodimonte 1996)
  80. • Gino De Dominicis, Calamita cosmica, 1989
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