1. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
“Musei 2.0”.
Nuove tecnologie della comunicazione e generazione
periferica della conoscenza
► Si parla di “Web 2.0” , per marcare la differenza tra il primo
stadio di sviluppo di internet, caratterizzato da una relativa
staticità, ad uno sviluppo futuro nel quale – anche grazie alla
diffusione di nuove piattaforme ed infrastrutture di
comunicazione – acquista ulteriore e definitiva centralità l’idea:
1. del dinamismo e dell’interazione;
2. che gli utenti del web siano i protagonisti nella generazione dei
contenuti della rete (user-generated content).
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Il concetto di “social learning”
► L’interazione e la condivisione delle conoscenze innescano
l’attivazione di relazioni basate su processi di scambio inter-
personale, in grado di attivare percorsi di social learning, nei quali il
flusso informativo non è uni-direzionale ma di tipo multi-polare:
non è più possibile, in altri termini, distinguere tra centro e periferia,
in quanto è la stessa periferia che assume valore baricentrico.
► Viene meno, dunque, una concezione gerarchica e controllata
della conoscenza e si fa strada, per converso, una sempre più spinta
democrazia del sapere.
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2. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Internet: lavori in corso
► Ciò che caratterizza i siti di nuova generazione, decretandone la
loro affermazione in rete, è il livello di condivisione nella
generazione dei contenuti, che il più delle volte vengono messi a
disposizione dagli stessi utenti, accomunati – ad esempio – da
interessi ed ambiti di competenza analoghi.
► L’idea (vincente) di questi siti è stata quindi quella di “mettere a
sistema” una tendenza che si era ampiamente diffusa sulla rete,
attraverso la proliferazione di web personali.
► La caratteristica ulteriore di questi siti è inoltre costituita dalla
presenza di link ad altri siti analoghi, contribuendo alla costruzione
di reti spontanee ed informali.
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Alcuni esempi: Wikipedia
- nata nel gennaio 2001
- contenuti inseriti e controllati
dagli utenti
- autoregolazione e controllo
“sociale”
- 50 versioni in lingua
- versione italiana: 500mila
voci
- versione inglese: 2,5milioni
di voci
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3. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Alcuni esempi: MySpace
- creato nel 1998
- tra i primi 10 siti al
mondo
- mette a disposizione
strumenti per entrare in
contatto con altre persone
e condividere i propri
interessi
- conta oltre 50 milioni di
iscritti
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Alcuni esempi: FaceBook
- creato nel 2004
- lo scopo principale iniziale
era di far mantenere i
contatti tra studenti di
università e licei di tutto il
mondo
- conta 300 milioni di iscritti
- dal luglio 2007 figura nella
Top 10 dei siti più visitati al
mondo ed è il sito numero
uno per foto negli Stati Uniti
con oltre 60 milioni di foto
caricate settimanalmente.
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4. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Alcuni esempi: YouTube
- è stato fondato nel 2005
- quotidianamente vengono
visualizzati circa 100 milioni di
video, con 65.000 nuovi filmati
aggiunti ogni 24 ore
- l'azienda di analisi
Nielsen/NetRatings valuta che il
sito abbia circa 20 milioni di
visitatori al mese
- è il quarto sito più visitato nel
mondo dopo Google, Msn e Yahoo
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Alcuni esempi: Flickr
- fondato nel 2002
- di proprietà del gruppo Yahoo!
- ha una libreria di immagini in
continua crescita
- conta ogni minuto più di duemila
nuove foto inserite da parte dei
suoi sette milioni di utenti
- si stima che contenga oltre otto
miliardi di foto
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5. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Alcuni esempi: Tweeter
- creato nel marzo 2006;
- servizio di social network e
microblogging che fornisce agli
utenti una pagina personale
aggiornabile tramite messaggi di
testo con una lunghezza massima
di 140 caratteri
- gli aggiornamenti possono
essere effettuati tramite il sito
stesso, via SMS, con programmi
di messaggistica istantanea, e-
mail, oppure tramite varie
applicazioni basate sulle API di
Twitter.
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Le parole chiave
contenuti generati dagli utenti;
comunicazione multi-direzionale;
condivisione delle esperienze;
creazione di comunità.
da una rete di computer ad una rete di persone…
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6. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Apporto diretto ed indiretto
I siti di SN favoriscono e facilitano il processo di emersione
della soggettività individuale; essi infatti consentono a ciascun
individuo che lo desideri di compiere su internet molteplici
attività, dirette all’ampliamento e/o al rafforzamento dei propri
network sociali nonché alla condivisione delle proprie
esperienze con altre persone.
L’apporto individuale alla formazione di nuova conoscenza si
sostanzia anche in una forma di apporto “indiretto”, attraverso
la formulazione di valutazioni, commenti e giudizi rispetto a
ciò che viene immesso in rete da altri soggetti.
rate review comment tag
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Convergenza tecnologica e interoperabilità
► La moltiplicazione delle occasioni di comunicazione
interpersonale richiede la disponibilità di due elementi: un
dispositivo in grado di trasmettere e visualizzare contenuti
informativi e un accesso alla rete.
► Se fino a non molto tempo fa il dispositivo era rappresentato dal
computer e l’accesso alla rete era garantito da una connessione
fisica (modem o cavo telefonico), si assiste oggi ad un duplice
processo di convergenza tecnologica che rende superate tali
soluzioni.
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7. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
La convergenza tra connessioni
doppino
UMTS ISDN
Wi-Max ADSL
Wi-Fi fibra
ottica
satellite
l’accesso alle risorse informative
diventa ubiquitario 13
Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Un esempio di convergenza: la televisione
Il segnale televisivo può arrivare nelle case attraverso:
l’etere (segnale analogico);
il digitale terrestre (Rai, Mediaset, La7);
il satellite (Sky);
il satellite in HD (Sky)
il cavo (Fastweb);
internet – Iptv (Telecom, Fastweb, Tiscali, Infostrada);
internet – siti di social network;
telefono cellulare (Tim, Vodafone, 3).
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8. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Oltre la fruizione diretta (1)
etere
internet digitale
mobile terrestre
internet
satellite
fisso
fruizione
diretta
satellite
supporti
HD
ottici
cavo
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Oltre la fruizione diretta (2)
etere
internet digitale
mobile terrestre
internet
satellite
fisso
fruizione
diretta
satellite
supporti
HD
ottici
cavo
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9. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
La convergenza tra funzioni
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
La convergenza tra funzioni
IP TV
cell.
palmari
UMTS
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10. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
La convergenza tra funzioni
IP TV
cell.
UMTS palmari
MOBILE SOCIAL NETWORK: moltiplicazione dei momenti e
dei luoghi, fisici o virtuali, di socializzazione
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
La convergenza tra funzioni: il prossimo stadio
GPS
IPTV
UMTS palmari
RFID NFC
I stadio II stadio III stadio
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11. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Nuovi servizi
► Il terzo stadio del processo di convergenza tra funzioni sarà
portato a compimento nel momento in cui la generalità di tali
dispositivi sarà equipaggiata con: a) sensori Gps, attraverso cui –
come in precedenza accennato – svolgere funzioni di navigatore e di
motore di ricerca geo-localizzato; b) con reader Rfid, con i quali
dialogare con prodotti dotati delle c.d. “etichette intelligenti”; c) con
tecnologia Nfc (Near Field Communication), in grado di supportare
in modo automatizzato sistemi di pagamento elettronico.
► Grazie ai sensori di movimento, orientamento e localizzazione
sempre più diffusi sui telefoni di nuova generazione sarà possibile
l’erogazione di servizi location aware, ad alto valore aggiunto sotto
il profilo informativo, destinati sia ad attività commerciali
(l’acquisto di un bene o di un servizio) che ad attività relazionali.
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
“Web Squared”
► È stata recentemente proposta questa nuova sigla in sostituzione
del termine “Web 2.0”, sottolineando con forza la futura
affermazione di nuovi servizi in grado di “potenziare la realtà”
(augmented reality), proprio grazie alla sovrapposizione tra una
pluralità di dati e notizie presenti in rete (information shadows) e
ciò che è presente nello spazio fisico che circonda l’individuo.
► Un applicativo interessante, in questo senso, è ad esempio reso
disponibile dal sito Wikitude.org.
► Il passo ancora successivo si avrà con la definitiva affermazione
della tecnologia R-Fid, attraverso la quale si realizzerà la c.d.
Internet of Things.
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12. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
I riflessi per il settore museale
► Per comprendere i riflessi che tale evoluzione sta producendo sul
settore culturale è necessario richiamare preliminarmente le finalità
primarie delle organizzazioni in esso operanti, riconducibili – in
estrema sintesi – al contributo che queste sono chiamate ad
apportare in termini di formazione del capitale intellettuale della
collettività.
► La prospettiva interpretativa adottata è dunque basata sull’idea
che anche un’organizzazione culturale vada inquadrata alla stregua
di un sistema integrato di conoscenze , potenzialmente articolato su
quattro livelli, i primi due interni ai confini aziendali, gli altri due
esterni ad essi
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Il sistema integrato di conoscenze
dotazione
patrimoniale
capitale
umano
comunità
scientifica
domanda
culturale
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13. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Il processo di produzione di conoscenza (fase 1)
personale interno
input output
quadro, conoscenza
reperto, trasferita
spartito, comunità scientifica
...
produzione di conoscenza
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Il processo di produzione di conoscenza (fase 2)
utenti
personale interno
input output
comunità scientifica
utenti in rete
produzione di conoscenza
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14. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
L’intermediazione del sapere
► Il rapporto che si instaura tra museo e visitatore durante il
processo di fruizione è molto articolato, risolvendosi in una pluralità
di sollecitazioni che il museo indirizza verso coloro che frequentano
le proprie sale, il cui denominatore comune è il bisogno di
mediazione espresso dai visitatori.
► L’esigenza di mediazione è un’acquisizione relativamente
recente: sino a pochi anni fa, risultava piuttosto diffuso il
convincimento che “le opere parlano da sole”, attribuendo quindi al
visitatore l’onere di dotarsi degli strumenti interpretativi atti a
consentirgli una corretta decodifica del messaggio.
►Più correttamente, si dovrebbe dire: “le opere parlano da sole,
ma a chi già le conosce”.
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
L’esigenza di mediazione
► L’urgenza comunicativa dei musei si è prevalentemente espressa
attraverso la produzione di testi e l’organizzazione di visite guidate,
escludendo fino a poco tempo fa l’opportunità di avvalersi di
sistemi audio e video e limitandosi a fornire dei contenuti mediati
dalla scrittura e dalle immagini.
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15. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
I supporti informativi di tipo tradizionale
► Nei casi in cui si ritiene doversi attivare una qualche ausilio alla
visita, questo è infatti generalmente realizzato attraverso supporti
informativi di tipo cartaceo (didascalie, pannelli di sala, guide a
stampa, etc.), il cui principale limite può essere riconosciuto nella
staticità ed uniformità del messaggio veicolato.
► Il più delle volte, infatti, il museo si rivolge in maniera uni-
direzionale e del tutto indifferenziata al proprio pubblico, senza cioè
calibrare i contenuti della comunicazione in funzione delle
caratteristiche del destinatario (età, nazionalità, profilo culturale,
etc.) e senza offrire la possibilità di realizzare un qualsiasi tipo di
interscambio informativo.
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
I primi passi
► Le prime soluzioni sperimentate all’interno dei musei, rivolte a
coniugare l’informazione con la tecnologia, sono state le postazioni
multimediali e le audioguide: tali strumenti hanno avuto il merito,
anche se in modo diverso, di contribuire ad accrescere il grado di
familiarità (tanto per il personale del museo, che per i suoi
visitatori) con nuove tipologie di supporti informativi.
► Le audioguide, in particolare, hanno reso possibile coniugare la
mobilità, cioè la possibilità di accedere alle informazioni
concernenti una particolare opera anche nell’immediata prossimità
della stessa, con l’oralità, che supera la difficoltà di leggere ed
osservare contemporaneamente.
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16. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
L’approccio verso la rete
► I primi siti creati dai musei si sono generalmente risolti in
tentativi – talvolta piuttosto goffi – di replicare l’esposizione fisica
delle opere attraverso delle gallerie on-line, molto spesso statiche.
► L’interazione museo-utente risultava pertanto molto ridotta (se
non del tutto nulla) ed il flusso informativo era sostanzialmente uni-
direzionale: il visitatore del sito tendeva, in altri termini, a replicare
lo stesso atteggiamento passivo comune alla maggior parte delle
modalità di frequentazione dei musei.
► Un contenuto maggiormente dinamico è stato invece assicurato
successivamente dalla creazione di data-base, semplificando in tal
modo il processo di ricerca delle informazioni e di generazione dei
contenuti.
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Profilazione e fidelizzazione dei navigatori
►Il Museo del Louvre di Parigi è stato, nel 1995, uno tra i primi
musei a sbarcare su Internet con una propria versione virtuale ed
è stato ispirazione e modello per gli altri che, negli anni
successivi, hanno voluto intraprendere la stessa strada.
► Curato e ricco di contenuti già nella sua prima versione, il sito
è stato recentemente sviluppato e aggiornato, a dimostrazione di
una continua voglia di miglioramento e di un’attenzione
particolare ai cambiamenti delle esigenze del pubblico.
►L’attenzione e l’ascolto del pubblico è evidente fin dall’accesso
alla Home Page del museo, dove viene evidenziata la sezione
denominata Mon espace personnel all’interno della quale, dopo
essersi registrati, i visitatori possono costruire le proprie cartelle
contenenti le opere selezionate ed accedervi in momenti
successivi attraverso l’inserimento di una password.
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17. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Dai data-base alla costruzione di siti evoluti
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Dai data-base alla costruzione di siti evoluti
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18. Dai data-base alla costruzione di siti evoluti
(3)
• Il Mildred Lane Kemper Art Museum di Washington
rappresenta un valido esempio di costruzione on line di un
database delle proprie collezioni.
• Il progetto, denominato Online Collections Database, consente
ai navigatori di accedere alla consultazione di tutte le schede
inerenti le opere presenti al museo, attraverso ricerche
differenziate per artista, soggetto, tipologia dell’ opera,
stile/periodo, paese di provenienza.
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Dai data-base alla costruzione di siti evoluti
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19. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Altri esempi evoluti
► Il Fine Arts Museum di San Francisco, ad esempio, attraverso il
“Virtual Gallery Program” ha consentito ai frequentatori del
proprio sito di creare delle gallerie personali di opere, ciascuna con
un titolo assegnato dall’utente e un testo introduttivo, che sono state
poi messe a disposizione degli altri utenti, coniugando quindi
l’esigenza di personalizzazione con quella della socializzazione.
Analoga possibilità è offerta dal sito del Metropolitan Museum of
Art di New York.
► La Tate Gallery di Londra fornisce ai propri visitatori un
dispositivo mobile attraverso il quale accedere ai contenuti
informativi sviluppati per la rete.
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Virtual Gallery Program
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20. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
MET
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Tate Gallery
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21. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Getty Museum
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Gli sviluppi futuri
► Grazie ad un collegamento wireless, ciascun visitatore può, con il
proprio dispositivo, connettersi al server centrale del museo ed
acquisire i contenuti multimediali di suo specifico interesse,
mantenendo traccia delle proprie preferenze (bookmarking feature).
► I contenuti informativi selezionati dall’utente potranno essere
anche scaricati in un momento successivo alla visita (post-visit
extension) attraverso il sito internet del museo ed alla possibilità di
identificazione univoca dell’utente (ad esempio, attraverso la sua
mail).
► Il sistema può quindi creare, in maniera del tutto automatica,
delle pagine personali, stimolando il processo di fidelizzazione non
solo nei confronti del sito internet ma anche, e soprattutto, nei
confronti della struttura fisica del museo.
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22. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Gli sviluppi futuri: MoMa WiFi
New York
MOMA
Museum of Modern
Art
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Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Gli sviluppi futuri (2)
► Attraverso un dispositivo portatile abilitato all’uso della
tecnologia Rfid si può ottenere, con grande semplicità:
1. la localizzazione ed il riconoscimento degli oggetti esposti,
semplificando peraltro l’orientamento del visitatore all’interno
delle sale del museo (wayfinding devices);
2. l’accesso alle informazioni richieste, che saranno in tal modo
disponibili vicino alle opere ed agli oggetti a cui si riferiscono
(proximity based interaction): l’ottenimento di contenuti
pertinenti sarà cioè il risultato di una “proposta” fornita dal
dispositivo, più che il risultato di un processo di ricerca, più o
meno farraginoso, attivato dall’utente.
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23. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Exploratorium San Francisco
San Francisco
Exploratorium,
museum of
science, art and
human perception
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Singapore Science Center
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24. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Gli sviluppi futuri (3)
► Un’altra possibile variabile da considerare per la selezione dei
contenuti veicolati attraverso questi dispositivi è il tempo che
l’utente dichiara di avere a disposizione per la visita del museo; sarà
cioè possibile proporre dei percorsi alternativi e personalizzati,
ottimizzando il processo di fruizione da parte del visitatore.
►Il Museum of Science di Boston, ad esempio, consente all’utente
di pianificare in anticipo la propria visita nel museo, attraverso un
applicativo presente sul proprio sito (denominato trip planner), il
cui output conclusivo è la stampa di una cartina del museo nella
quale sono evidenziate tutte le opere selezionate dall’utente.
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MoS – Trip Planner
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25. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Poscasting e videocast
► il Museum of Modern Art di San Francisco ha reso disponibile, a
partire dal settembre 2006, una “podcast guide”, contenente la
descrizione – sala per sala – delle opere presentate nella mostra
“The Art of Richard Tuttle”.
► Il Moma di NewYork, per altro verso, a partire dal luglio del
2006, diffonde attraverso il suo podcast numerose descrizioni di
opere, rese dal suo direttore.
► Il Museum of Science di Boston utilizza invece il proprio podcast
anche per diffondere i seminari e le conferenze che ospita
periodicamente all’interno delle proprie sale.
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Museum of Modern Art - San Francisco
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26. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Museum of Modern Art – New York
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L’ IPhone Tours del Denver Art Museum
► Presso il Denver Art Museum è attualmente in fase di
implementazione un processo per la conversione dell’audioguida
del museo, al fine di poterla utilizzare sui telefoni multimediali di
ultima generazione, basandosi sull’esperienza degli IPhone
brevettati da Apple.
► Lo sviluppo del progetto ha l’obiettivo di fornire uno strumento
audio di tipo web-based, legato alla connessione wireless del museo
e in grado, fra le altre cose, di fornire al museo stesso approfondite
informazioni sulle modalità di visita, sull’utilizzo degli spazi
espositivi e sulle preferenze dei visitatori che utilizzano tale
dispositivo.
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27. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Il Denver Art Museum
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Kemper Podcasts/YouTube Channel
► Il Kemper Art Museum attualmente mette a disposizione dei
propri navigatori tre differenti podcast scaricabili liberamente dal
proprio sito, i cui contenuti riguardano:
► il proprio programma scientifico;
► la collezione;
► le mostre temporanee (special exhibitions).
Inoltre, è anche possibile scaricare filmati postati dal personale
del museo su YouTube nei quali si assiste, ad esempio, a delle
chiacchierate tra gli artisti che spiegano le proprie opere.
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28. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Kemper – YouTube Channel
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Il Brooklyn Museum e Flickr
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29. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Il progetto Flickr The Coomons
► I due obiettivi prioritari del progetto sono stati i seguenti: a)
incrementare l’accesso alle collezioni fotografiche pubbliche; b)
fornire all’utenza comune un modo per contribuire alla creazione
di informazione e nuova conoscenza
► Gli utenti della rete sono infatti sollecitati non solo ad
aggiungere commenti alle fotografie veicolate in rete ma anche
ad “etichettare” (aggiungere cioè dei “tag”) le fotografie stesse,
rendendo quindi più facile la ricerca di informazioni da parte di
altri utenti.
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Il progetto Flickr The Coomons
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Tag Cloud di Flickr The Coomons
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I risultati di Flickr The Coomons
A distanza di solo un mese dall’avvio del progetto:
► oltre ai 5 milioni di pagine viste
► 60.000 tag e circa 5.000 commenti aggiunti
► 12 aggiornamenti al catalogo della Biblioteca del Congresso
basati sulle segnalazioni ricevute dagli utenti, i quali,
evidentemente, grazie a questo strumento, hanno direttamente
contribuito alla generazione di nuove conoscenze per la stessa
organizzazione culturale.
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31. Seconda Università di Napoli- Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali
Luoghi e modalità di interazione
► Alcuni musei – come il Science Museum di Londra, oltre a
realizzare un servizio “tradizionale” di newsletter in formato
elettronico, ha aperto degli spazi di confronto (discussion board)
aperti al pubblico su tematiche emergenti, nei quali i visitatori del
sito sono inviati ad esprimere la loro opinione ed a confrontarla con
quella degli altri utenti.
► L’Ontario Science Centre utilizza il blog come strumento di
contatto tra i propri ricercatori, che lo usano alla stregua di un diario
on-line, ed i frequentatori del sito (e del museo).
► Il Santa Monica Museum of Art utilizza YouTube per veicolare
periodicamente presentazioni video delle attività svolte.
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Science Museum - Londra
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Natural History Museum - Londra
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Santa Monica Museum of Art
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MET – New York
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Moma su Facebook
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Moma su Facebook
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Moma su Facebook
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British Museum su Flickr
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Spencer Museum of Art / MySpace
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Il social advisoring: il punto di vista degli utenti
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Quali conclusioni?
► Grazie alle nuove tecnologie dell’informazione, si dischiudono
possibilità di ottenere informazioni sui comportamenti di consumo
sino ad oggi del tutto impensabili, sia per l’accuratezza dei dati che
per il costo irrisorio connesso alla loro raccolta.
► L’analisi dei log di un sito internet, così come il tracking del
percorso di fruizione di un visitatore, raccolto attraverso l’uso della
tecnologia Rfid , permette infatti di comprendere in profondità le
logiche e le dinamiche dei processi di fruizione fisica e virtuale
delle collezioni di un museo, con evidenti implicazioni tanto sotto il
profilo strategico che in termini operativi.
► Tutto ciò, pertanto, deve essere considerato, per qualsiasi tipo di
museo, un fattore strategico di sviluppo ed un elemento attraverso il
quale potenziare la propria capacità competitiva.
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