Come migliorare la propria presenza online, in modo da attirare più facilmente l'attenzione dei responsabili della selezione del personale che, sempre più spesso, cercano sul web - e in particolare sui social media- maggiori informazioni sui candidati che si propongono loro?
2. INTRODUZIONE
È un’azienda, ma è anche un verbo: “googlare” significa
cercare, investigare e trovare.
Tutti noi googliamo persone famose, aziende, ricette, video
tutorial, ma googliamo anche persone che conosciamo ed
incontriamo di persona. Nella maggior parte dei casi, lo
facciamo per verificare la reputazione e l’esperienza di una
determinata persona, o semplicemente per conoscerla un po’
meglio e scoprire qualcosa in più sulla sua personalità e sui
suoi interessi.
Per queste ragioni e per altre ancora, è probabile che
selezionatori e hiring manager vi googlino.
Che cosa scopriranno facendolo? Lo sapete? V’interessa?
In questa nostra guida, vogliamo aiutarvi a capire come
selezionatori e datori di lavoro valutano le informazioni che
reperiscono online e a superare con successo questo
colloquio indiretto.
2
3. Il 56% delle aziende si è detto “propenso
a controllare la presenza dei propri
potenziali dipendenti sui social media”*
*Fonte
3
4. OSSERVATEVI DAL LORO PUNTO DI VISTA
Se avete sostenuto recentemente un colloquio di lavoro, è è un network professionale, per cui lì comportatevi come
probabile che la prima cosa che il selezionatore o il rappresent- se foste al lavoro.
ante dell’azienda ha fatto appena siete andati via (o magari Prendete in considerazione l’eventualità di utilizzare
prima che arrivaste) sia stato cercare il vostro nome su Internet. pseudonimi o anche account distinti per uso professionale
Ciò che hanno scoperto in questo modo ha, probabilmente, e privato: qui troverete informazioni utili.
influenzato la loro decisione sul fatto di assumervi o meno e -
Tenete traccia di ciò che postate online: potreste avere
ancor più probabilmente- anche il fatto stesso di chiamarvi a
l’esigenza di cancellare vecchi post o profili, quindi è con-
colloquio.
sigliabile avere sempre presente ciò che fate, in modo da
I documenti che inviate al potenziale datore di lavoro (lettera di sapere come e dove loggarvi per cancellare qualcosa in
presentazione, curriculum, referenze) non sono più le sole cose futuro: troverete qui maggiori informazioni.
che guardano. Infatti, più della metà delle aziende andrà a dare
un’occhiata anche ai vostri profili sui social network.
Ecco perché è importante:
Essere visibili: immagini del profilo nitide e professionali
aiuteranno le persone a riconoscervi immediatamente,
così come la vostra carica, la città in cui vivete, il percorso
formativo e qualsiasi altra cosa che sia strettamente asso-
ciata a voi.
Controllate regolarmente le impostazioni sulla privacy
sui vostri profili social, per esempio su Facebook. LinkedIn
4
5. Il 35% dei selezionatori ha ammesso di aver
scartato un candidato in base a ciò che ha
scoperto online*
Solo il 33% dei candidati ha dichiarato di
cercare informazioni su di sé per scoprire cosa
potrebbero vedere potenziali datori di lavoro*
*Ricerca di ExecuNet
5
6. IL SELF-PUBLISHING FUNZIONA
Cosa vede un potenziale datore di lavoro quando vi cerca Prendete in considerazione modi per costruirvi una presenza
su Internet? Avere un profilo LinkedIn chiaro, accessibile e online positiva, per esempio:
professionale è il primo passo nella giusta direzione. Ma c’è
Create un profilo LinkedIn e utilizzate lo strumento gruppi
molto altro che potete fare se avete tempo e voglia di fare la
per stabilire connessioni e dare valore alla vostra presenza
miglior impressione possibile (online).
agli occhi di persone che operano nel settore o nell’area
Pubblicando informazioni positive su di voi nei luoghi giusti geografica alla quale puntate.
sul web, sarete sicuri che le informazioni alle quali tenete di
Create un portfolio digitale, un blog o una pagina web
più risultino ai primi posti in una ricerca online. Inoltre, questo
che mostrino i vostri risultati e le vostre competenze.
farà scendere verso il basso nei risultati di ricerca i contenuti
che non siete in grado di controllare, come per esempio Prendete confidenza con siti di condivisione di
informazioni negative legate al vostro nome e pubblicate da conoscenza come SlideShare e contribuite alle discussioni
altri. Assicuratevi di aggiungere al vostro profilo professionale o ai blog di settore.
o sito (se ne avete uno) il maggior numero possibile di dettagli.
Seguite i webcast organizzati da aziende per le quali
Ricordate di mantenerli sempre aggiornati, come se fossero il
v’interesserebbe lavorare, seguitele sui social media e
vostro curriculum.
partecipate alle discussioni da loro lanciate ogni volta che
lo ritenete opportuno.
6
7. Potete essere più trasparenti di quanto pensate
Il 37% delle persone dichiara di alterare le proprie
caratteristiche online, tuttavia un recente studio*
mostra che il vostro comportamento online dice
molto dei principali tratti della vostra personalità,
quelli che gli psicologi chiamano “Big Five”
(apertura mentale, scrupolosità, comunicativa,
gradevolezza e nevrosi).
*Fonte: Dipartimento di Psicologia dell’Università del Texas
7
8. COSA CERCANO LE AZIENDE ONLINE?
Sappiamo che circa la metà di selezionatori e hiring manager
cercano candidati online. Ma cosa cercano esattamente?
SÌ
Assicuratevi che ciò che pubblicate online sia ben scritto e non
Tra le altre cose, i recruiter cercano:
presenti errori banali.
Prove del percorso professionale e dei progetti speciali
Mostrate i vostri aspetti positivi, il modo in cui date il vostro
realizzati (spesso per verificare il contenuto del curriculum);
contributo alla comunità in cui vivete e il fatto che mettete
Attività nella vostra comunità locale, quali volontariato passione in ciò che fate (non limitatevi al solo lavoro!).
o altro di extra-lavorativo, che possa dimostrare il vostro
carattere e i vostri interessi;
Esempi di progetti creativi o di altre competenze che avete;
NO
Non postate commenti troppo negativi o dispregiativi su altre
Prove del fatto che siete effettivamente chi dite di essere.
persone o precedenti datori di lavoro.
La critica costruttiva va bene, ma inseritela sempre in un
contesto positivo e siate pronti ad argomentare le vostre
affermazioni, se vi viene richiesto.
Non ingigantite le vostre competenze, esperienze o
caratteristiche (fornite sempre le prove di ciò che dichiarate,
se ne avete la possibilità).
8
9. Un terzo degli intervistati afferma di aver parlato
negativamente del proprio luogo di lavoro sui social
network.*
Il 70% dei partecipanti all’indagine ha dichiarato
di non sapere se il proprio datore di lavoro ha una
policy HR o generale sull’utilizzo dei social media.**
*ndagine My Job Group 2010 (“I social media sul luogo di lavoro”)
**Fonte
9
10. I SOCIAL MEDIA E LA LEGGE
Le controversie tra gli individui e i loro datori di lavoro riguardo lavoro ha scoperto il suo blog, nel quale la donna parlava dei
all’uso appropriato dei social media stanno diventando sempre colleghi e dell’azienda. Lei ha portato l’azienda in tribunale in
più comuni. I dipendenti ritenuti colpevoli di “abuso” dei social Francia ed è stata risarcita per licenziamento ingiusto.
media sono oggetto di azioni disciplinari e, a volte, perdono il
RUSSIA: Ci sono stati parecchi casi di dipendenti licenziati a
lavoro. Comunque, ci sono rischi anche da parte del datore di
causa dei commenti postati sui social media. A metà 2012,
lavoro.
una hostess di una compagnia aerea è stata licenziata dopo
Dato che anche profili social bloccati possono svelare razza, un tweet molto controverso riguardo ad un incidente aereo in
religione, età, sesso e situazione familiare di un candidato, Indonesia, che metteva in dubbio la reputazione del proprio
le aziende debbono evitare che si possa pensare che uno datore di lavoro.
qualsiasi di questi fattori possa aver influenzato negativamente
UK: un blogger britannico è stato il primo
la decisione di assumere o meno qualcuno. Se così fosse,
dipendente licenziato per aver postato sul
l’azienda potrebbe essere accusata di discriminazione e del
web commenti legati al lavoro, mentre
mancato rispetto della normativa sulle pari opportunità in
lavorava per la libreria Waterstone’s. Il suo
vigore nella maggior parte dei paesi dell’Eurozona.
cosiddetto blog “umoristico” conteneva
GERMANIA: la recente discussione di una bozza di legge che commenti negativi sull’azienda e sul suo
propone di vietare ai selezionatori di visionare i profili social dei datore di lavoro, che ne hanno provocato
candidati potrebbe stabilire un precedente legale e tracciare la il licenziamento. In seguito, l’uomo ha
strada per leggi analoghe altrove. presentato ricorso in appello.
FRANCIA: una donna britannica che lavorava in Francia per uno
studio legale inglese è stata licenziata dopo che il suo datore di
10
11. Più della metà di quanti cercano lavoro in UK
usa i social media a questo scopo*
*Indagine di Simply Hired
11
12. IL SOCIAL RECRUITMENT PAGA
Per molte valide ragioni, le aziende stanno diventando sempre PERCHÉ I SOCIAL MEDIA FUNZIONANO
più presenti su tutti i tipi di social media. Non stanno spiando, PER SELEZIONARE IL PERSONALE:
ma entrando in contatto con i nostri interessi professionali. Le
1. Hard Rock Café: ha individuato tra i propri fan su Facebook
avete seguite, ora sono loro a seguirvi. In molti modi, abbiamo
i supporter di determinate rock band, tra i quali ha poi
invitato l’ambito professionale ad entrare in questi spazi e ora
selezionato lo staff per il nuovo ristorante aperto a Firenze. La
dobbiamo stabilire insieme le regole di questa relazione.
campagna promozionale ha generato 4000 candidature in 4
Inoltre, è evidente che i social media pagano per entrambe le settimane.
parti del processo di reclutamento: consentono alle aziende di
2. Mitchells & Butlers (brand inglese dell’hospitality): ha pagine
stabilire connessioni più a lungo termine con i candidati e pos-
Facebook dedicate ai propri brand per generare interesse
sono ridurre i tempi del processo di assunzione, a vantaggio
verso marchi quali Harvester e Toby Carvery. “I social media e
tanto del candidato quanto dell’azienda.
la condivisione online hanno un ruolo sempre più importante
nella nostra strategia di marketing,” ha dichiarato il recruitment
policy manager James Marriott. “Su ciascuna pagina dedicata
alle offerte di lavoro esiste la possibilità di condividerne il
contenuto su social media quali LinkedIn, Facebook e Twitter,
per consentirci di partecipare alla più ampia conversazione
in atto sul lavoro e stimolare, a nostra volta, conversazioni
riguardanti il lavoro presso la nostra azienda, i nostri brand e il
nostro settore.”
12
13. Facebook ha 200 milioni di iscritti in Europa,
LinkedIn ne ha 23 milioni*
*Fonte
13
14. CONCLUSIONI
L’ambito pubblico e quello privato oggi convergono come
mai prima. I social media li fanno incontrare e stiamo tutti
imparando ad avvicinare tali spazi in modo nuovo.
I vantaggi dell’entrare in relazione sui social media con le
aziende per le quali si desidera lavorare sono evidenti. Non c’è
solo la possibilità di stabilire un rapporto a lungo termine e di
capire di più di ciò che piace veramente alle aziende prima di
andarci a lavorare: si ha la possibilità di dimostrare le proprie
competenze ed il proprio expertise ai selezionatori, in un modo
che prima era semplicemente impossibile.
Noi “googliamo” perché vogliamo sapere qualcosa, scoprire,
capire. E le aziende vogliono conoscere te.
Quindi, se vuoi trovare un lavoro più adatto a te, inizia a
stabilire un contatto più stretto con le aziende sui social
network e a capire come queste vogliono entrare in contatto
con te. Non si sa mai a cosa può portare tutto questo e quali
sono le nuove posizioni disponibili ed in linea col tuo profilo.
14
15. FARE CROWDSOURCING TRAMITE GLI ESPERTI KELLY:
Stefan Renzewitz Sally Hunter Bence Bak Stefano Giorgetti Lauren Clovis Astrid Akse
Stefan è l’Operations Come RPO Practice Bence Bak è EMEA Stefano è il Managing Lauren è EMEA Marketing Astrid è HR Manager
Lead per il Talent Sourcing Lead EMEA per Kelly Sourcing Manager. Bence Director & Vice President Manager, con focus EMEA in Kelly Services.
nell’area DACH. Ha una Outsourcing & Consulting ha 4 anni d’esperienza di Kelly Services Italia. Ha particolare su employer Dopo aver ricoperto per
solida esperienza nelle Group, Sally è responsabile nella ricerca e nel sourcing un’esperienza consolidata branding, comunicazioni vari anni posizioni di
soluzioni per Career della proposta di RPO di candidati di vari livelli nel settore del recruitment verso i candidati e rilievo nel recruitment,
Event, Employer Branding per le relazioni coi clienti, nel settore IT. Attualmente e, attualmente, è un organizzazione di eventi. Astrid è ora responsabile
e Talent Relationship, dall’account management è responsabile della promotore dell’innovazione Con un solido background dell’HR per tutta la regione
incluse la pianificazione e alla consulenza HR. formazione e della di Kelly, con l’obiettivo di nella selezione di profili EMEA. Astrid ha un profilo
l’esecuzione di campagne Sally ha una consolidata conservazione della migliorare l’esperienza del finance e nell’ambito internazionale e il suo
incentrate su laureati e esperienza nel settore del base di conoscenze per candidato e del cliente. dell’erogazione di attuale ruolo, tra le altre
giovani professionisti capitale umano, comprese vari stakeholder, della soluzioni per la gestione cose, è incentrato sulla
(Business, Ingegneri e IT). posizioni di leadership creazione nuovi standard dei lavoratori occasionali, selezione interna.
presso account strategici, e processi nell’ambito l’esperienza di Lauren
dalla gestione del cliente della ricerca proattiva e spazia dal B2B al B2C.
per quanto riguarda dell’implementazione di
lo staffing all’aspetto un nuovo sistema IT di
operativo. carattere internazionale.
La promessa di Kelly
Siete unici e siete diversi: questo è ciò che vi rende ciò che siete. In Kelly, siamo consapevoli che non tutti vogliono le stesse cose dal proprio lavoro. Che abbiate appena iniziato la vostra carriera o vantiate
anni d’esperienza, il nostro impegno è volto ad aiutarvi a trovare il ruolo giusto per voi. Il percorso di ciascuno ha un andamento variegato e nel nuovo scenario lavorativo può essere difficile farsi strada. Su
www.kellyservices.it potete trovare utili consigli di carriera e, se volete contattarci direttamente, saremo lieti di esaminare con voi le vostre passioni e la vostra esperienza per guidarvi verso la prossima sfida.
Che si tratti di contratti flessibili o in somministrazione o a tempo indeterminato, Kelly è pronta a dare supporto in ogni fase del percorso.
Kelly
Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è un workforce solutions provider leader a livello mondiale. Kelly offre una vasta gamma di servizi di outsourcing e consulenza, oltre a selezione di personale in
somministrazione o per l’assunzione diretta da parte dell’azienda cliente. Con clienti in tutto il mondo, Kelly dà lavoro a più di 550.000 persone ogni anno. Il fatturato 2011 è stato di 5.6 milioni di $. Visita il
nostro sito e seguici su Facebook, LinkedIn e Twitter.
kellyservices.it 15
Tutti i marchi appartengono ai rispettivi proprietari. Azienda attenta alle pari opportunità.