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SEI STATO
“GOOGLATO”!
INTRODUZIONE

È un’azienda, ma è anche un verbo: “googlare” significa
cercare, investigare e trovare.

Tutti noi googliamo persone famose, aziende, ricette, video
tutorial, ma googliamo anche persone che conosciamo ed
incontriamo di persona. Nella maggior parte dei casi, lo
facciamo per verificare la reputazione e l’esperienza di una
determinata persona, o semplicemente per conoscerla un po’
meglio e scoprire qualcosa in più sulla sua personalità e sui
suoi interessi.

Per queste ragioni e per altre ancora, è probabile che
selezionatori e hiring manager vi googlino.

Che cosa scopriranno facendolo? Lo sapete? V’interessa?

In questa nostra guida, vogliamo aiutarvi a capire come
selezionatori e datori di lavoro valutano le informazioni che
reperiscono online e a superare con successo questo
colloquio indiretto.




                                                                2
Il 56% delle aziende si è detto “propenso
a controllare la presenza dei propri
potenziali dipendenti sui social media”*




*Fonte



                                            3
OSSERVATEVI DAL LORO PUNTO DI VISTA

Se avete sostenuto recentemente un colloquio di lavoro, è              è un network professionale, per cui lì comportatevi come
probabile che la prima cosa che il selezionatore o il rappresent-      se foste al lavoro.
ante dell’azienda ha fatto appena siete andati via (o magari           Prendete in considerazione l’eventualità di utilizzare
prima che arrivaste) sia stato cercare il vostro nome su Internet.     pseudonimi o anche account distinti per uso professionale
Ciò che hanno scoperto in questo modo ha, probabilmente,               e privato: qui troverete informazioni utili.
influenzato la loro decisione sul fatto di assumervi o meno e -
                                                                       Tenete traccia di ciò che postate online: potreste avere
ancor più probabilmente- anche il fatto stesso di chiamarvi a
                                                                       l’esigenza di cancellare vecchi post o profili, quindi è con-
colloquio.
                                                                       sigliabile avere sempre presente ciò che fate, in modo da
I documenti che inviate al potenziale datore di lavoro (lettera di     sapere come e dove loggarvi per cancellare qualcosa in
presentazione, curriculum, referenze) non sono più le sole cose        futuro: troverete qui maggiori informazioni.
che guardano. Infatti, più della metà delle aziende andrà a dare
un’occhiata anche ai vostri profili sui social network.
Ecco perché è importante:
     Essere visibili: immagini del profilo nitide e professionali
     aiuteranno le persone a riconoscervi immediatamente,
     così come la vostra carica, la città in cui vivete, il percorso
     formativo e qualsiasi altra cosa che sia strettamente asso-
     ciata a voi.
     Controllate regolarmente le impostazioni sulla privacy
     sui vostri profili social, per esempio su Facebook. LinkedIn



                                                                                                                                       4
Il 35% dei selezionatori ha ammesso di aver
scartato un candidato in base a ciò che ha
scoperto online*

Solo il 33% dei candidati ha dichiarato di
cercare informazioni su di sé per scoprire cosa
potrebbero vedere potenziali datori di lavoro*


*Ricerca di ExecuNet



                                                  5
IL SELF-PUBLISHING FUNZIONA

Cosa vede un potenziale datore di lavoro quando vi cerca              Prendete in considerazione modi per costruirvi una presenza
su Internet? Avere un profilo LinkedIn chiaro, accessibile e          online positiva, per esempio:
professionale è il primo passo nella giusta direzione. Ma c’è
                                                                           Create un profilo LinkedIn e utilizzate lo strumento gruppi
molto altro che potete fare se avete tempo e voglia di fare la
                                                                           per stabilire connessioni e dare valore alla vostra presenza
miglior impressione possibile (online).
                                                                           agli occhi di persone che operano nel settore o nell’area
Pubblicando informazioni positive su di voi nei luoghi giusti              geografica alla quale puntate.
sul web, sarete sicuri che le informazioni alle quali tenete di
                                                                           Create un portfolio digitale, un blog o una pagina web
più risultino ai primi posti in una ricerca online. Inoltre, questo
                                                                           che mostrino i vostri risultati e le vostre competenze.
farà scendere verso il basso nei risultati di ricerca i contenuti
che non siete in grado di controllare, come per esempio                    Prendete confidenza con siti di condivisione di
informazioni negative legate al vostro nome e pubblicate da                conoscenza come SlideShare e contribuite alle discussioni
altri. Assicuratevi di aggiungere al vostro profilo professionale          o ai blog di settore.
o sito (se ne avete uno) il maggior numero possibile di dettagli.
                                                                           Seguite i webcast organizzati da aziende per le quali
Ricordate di mantenerli sempre aggiornati, come se fossero il
                                                                           v’interesserebbe lavorare, seguitele sui social media e
vostro curriculum.
                                                                           partecipate alle discussioni da loro lanciate ogni volta che
                                                                           lo ritenete opportuno.




                                                                                                                                          6
Potete essere più trasparenti di quanto pensate

Il 37% delle persone dichiara di alterare le proprie
caratteristiche online, tuttavia un recente studio*
mostra che il vostro comportamento online dice
molto dei principali tratti della vostra personalità,
quelli che gli psicologi chiamano “Big Five”
(apertura mentale, scrupolosità, comunicativa,
gradevolezza e nevrosi).
*Fonte: Dipartimento di Psicologia dell’Università del Texas



                                                               7
COSA CERCANO LE AZIENDE ONLINE?

Sappiamo che circa la metà di selezionatori e hiring manager
cercano candidati online. Ma cosa cercano esattamente?
                                                                        SÌ
                                                                        Assicuratevi che ciò che pubblicate online sia ben scritto e non
Tra le altre cose, i recruiter cercano:
                                                                        presenti errori banali.
      Prove del percorso professionale e dei progetti speciali
                                                                        Mostrate i vostri aspetti positivi, il modo in cui date il vostro
      realizzati (spesso per verificare il contenuto del curriculum);
                                                                        contributo alla comunità in cui vivete e il fatto che mettete
      Attività nella vostra comunità locale, quali volontariato         passione in ciò che fate (non limitatevi al solo lavoro!).
      o altro di extra-lavorativo, che possa dimostrare il vostro
      carattere e i vostri interessi;

      Esempi di progetti creativi o di altre competenze che avete;
                                                                        NO
                                                                        Non postate commenti troppo negativi o dispregiativi su altre
      Prove del fatto che siete effettivamente chi dite di essere.
                                                                        persone o precedenti datori di lavoro.

                                                                        La critica costruttiva va bene, ma inseritela sempre in un
                                                                        contesto positivo e siate pronti ad argomentare le vostre
                                                                        affermazioni, se vi viene richiesto.

                                                                        Non ingigantite le vostre competenze, esperienze o
                                                                        caratteristiche (fornite sempre le prove di ciò che dichiarate,
                                                                        se ne avete la possibilità).




                                                                                                                                            8
Un terzo degli intervistati afferma di aver parlato
negativamente del proprio luogo di lavoro sui social
network.*

Il 70% dei partecipanti all’indagine ha dichiarato
di non sapere se il proprio datore di lavoro ha una
policy HR o generale sull’utilizzo dei social media.**

*ndagine My Job Group 2010 (“I social media sul luogo di lavoro”)
**Fonte




                                                                    9
I SOCIAL MEDIA E LA LEGGE

Le controversie tra gli individui e i loro datori di lavoro riguardo    lavoro ha scoperto il suo blog, nel quale la donna parlava dei
all’uso appropriato dei social media stanno diventando sempre           colleghi e dell’azienda. Lei ha portato l’azienda in tribunale in
più comuni. I dipendenti ritenuti colpevoli di “abuso” dei social       Francia ed è stata risarcita per licenziamento ingiusto.
media sono oggetto di azioni disciplinari e, a volte, perdono il
                                                                        RUSSIA: Ci sono stati parecchi casi di dipendenti licenziati a
lavoro. Comunque, ci sono rischi anche da parte del datore di
                                                                        causa dei commenti postati sui social media. A metà 2012,
lavoro.
                                                                        una hostess di una compagnia aerea è stata licenziata dopo
Dato che anche profili social bloccati possono svelare razza,           un tweet molto controverso riguardo ad un incidente aereo in
religione, età, sesso e situazione familiare di un candidato,           Indonesia, che metteva in dubbio la reputazione del proprio
le aziende debbono evitare che si possa pensare che uno                 datore di lavoro.
qualsiasi di questi fattori possa aver influenzato negativamente
                                                                        UK: un blogger britannico è stato il primo
la decisione di assumere o meno qualcuno. Se così fosse,
                                                                        dipendente licenziato per aver postato sul
l’azienda potrebbe essere accusata di discriminazione e del
                                                                        web commenti legati al lavoro, mentre
mancato rispetto della normativa sulle pari opportunità in
                                                                        lavorava per la libreria Waterstone’s. Il suo
vigore nella maggior parte dei paesi dell’Eurozona.
                                                                        cosiddetto blog “umoristico” conteneva
GERMANIA: la recente discussione di una bozza di legge che              commenti negativi sull’azienda e sul suo
propone di vietare ai selezionatori di visionare i profili social dei   datore di lavoro, che ne hanno provocato
candidati potrebbe stabilire un precedente legale e tracciare la        il licenziamento. In seguito, l’uomo ha
strada per leggi analoghe altrove.                                      presentato ricorso in appello.

FRANCIA: una donna britannica che lavorava in Francia per uno
studio legale inglese è stata licenziata dopo che il suo datore di



                                                                                                                                            10
Più della metà di quanti cercano lavoro in UK
usa i social media a questo scopo*




*Indagine di Simply Hired



                                                11
IL SOCIAL RECRUITMENT PAGA

Per molte valide ragioni, le aziende stanno diventando sempre       PERCHÉ I SOCIAL MEDIA FUNZIONANO
più presenti su tutti i tipi di social media. Non stanno spiando,   PER SELEZIONARE IL PERSONALE:
ma entrando in contatto con i nostri interessi professionali. Le
                                                                    1.	Hard Rock Café: ha individuato tra i propri fan su Facebook
avete seguite, ora sono loro a seguirvi. In molti modi, abbiamo
                                                                    i supporter di determinate rock band, tra i quali ha poi
invitato l’ambito professionale ad entrare in questi spazi e ora
                                                                    selezionato lo staff per il nuovo ristorante aperto a Firenze. La
dobbiamo stabilire insieme le regole di questa relazione.
                                                                    campagna promozionale ha generato 4000 candidature in 4
Inoltre, è evidente che i social media pagano per entrambe le       settimane.
parti del processo di reclutamento: consentono alle aziende di
                                                                    2. Mitchells & Butlers (brand inglese dell’hospitality): ha pagine
stabilire connessioni più a lungo termine con i candidati e pos-
                                                                    Facebook dedicate ai propri brand per generare interesse
sono ridurre i tempi del processo di assunzione, a vantaggio
                                                                    verso marchi quali Harvester e Toby Carvery. “I social media e
tanto del candidato quanto dell’azienda.
                                                                    la condivisione online hanno un ruolo sempre più importante
                                                                    nella nostra strategia di marketing,” ha dichiarato il recruitment
                                                                    policy manager James Marriott. “Su ciascuna pagina dedicata
                                                                    alle offerte di lavoro esiste la possibilità di condividerne il
                                                                    contenuto su social media quali LinkedIn, Facebook e Twitter,
                                                                    per consentirci di partecipare alla più ampia conversazione
                                                                    in atto sul lavoro e stimolare, a nostra volta, conversazioni
                                                                    riguardanti il lavoro presso la nostra azienda, i nostri brand e il
                                                                    nostro settore.”




                                                                                                                                          12
Facebook ha 200 milioni di iscritti in Europa,
LinkedIn ne ha 23 milioni*
*Fonte


                                                 13
CONCLUSIONI

L’ambito pubblico e quello privato oggi convergono come
mai prima. I social media li fanno incontrare e stiamo tutti
imparando ad avvicinare tali spazi in modo nuovo.

I vantaggi dell’entrare in relazione sui social media con le
aziende per le quali si desidera lavorare sono evidenti. Non c’è
solo la possibilità di stabilire un rapporto a lungo termine e di
capire di più di ciò che piace veramente alle aziende prima di
andarci a lavorare: si ha la possibilità di dimostrare le proprie
competenze ed il proprio expertise ai selezionatori, in un modo
che prima era semplicemente impossibile.

 Noi “googliamo” perché vogliamo sapere qualcosa, scoprire,
capire. E le aziende vogliono conoscere te.

 Quindi, se vuoi trovare un lavoro più adatto a te, inizia a
stabilire un contatto più stretto con le aziende sui social
network e a capire come queste vogliono entrare in contatto
con te. Non si sa mai a cosa può portare tutto questo e quali
sono le nuove posizioni disponibili ed in linea col tuo profilo.




                                                                    14
FARE CROWDSOURCING TRAMITE GLI ESPERTI KELLY:




Stefan Renzewitz                         Sally Hunter                               Bence Bak                      Stefano Giorgetti              Lauren Clovis                 Astrid Akse
Stefan è l’Operations                    Come RPO Practice                          Bence Bak è EMEA               Stefano è il Managing          Lauren è EMEA Marketing       Astrid è HR Manager
Lead per il Talent Sourcing              Lead EMEA per Kelly                        Sourcing Manager. Bence        Director & Vice President      Manager, con focus            EMEA in Kelly Services.
nell’area DACH. Ha una                   Outsourcing & Consulting                   ha 4 anni d’esperienza         di Kelly Services Italia. Ha   particolare su employer       Dopo aver ricoperto per
solida esperienza nelle                  Group, Sally è responsabile                nella ricerca e nel sourcing   un’esperienza consolidata      branding, comunicazioni       vari anni posizioni di
soluzioni per Career                     della proposta di RPO                      di candidati di vari livelli   nel settore del recruitment    verso i candidati e           rilievo nel recruitment,
Event, Employer Branding                 per le relazioni coi clienti,              nel settore IT. Attualmente    e, attualmente, è un           organizzazione di eventi.     Astrid è ora responsabile
e Talent Relationship,                   dall’account management                    è responsabile della           promotore dell’innovazione     Con un solido background      dell’HR per tutta la regione
incluse la pianificazione e              alla consulenza HR.                        formazione e della             di Kelly, con l’obiettivo di   nella selezione di profili    EMEA. Astrid ha un profilo
l’esecuzione di campagne                 Sally ha una consolidata                   conservazione della            migliorare l’esperienza del    finance e nell’ambito         internazionale e il suo
incentrate su laureati e                 esperienza nel settore del                 base di conoscenze per         candidato e del cliente.       dell’erogazione di            attuale ruolo, tra le altre
giovani professionisti                   capitale umano, comprese                   vari stakeholder, della                                       soluzioni per la gestione     cose, è incentrato sulla
(Business, Ingegneri e IT).              posizioni di leadership                    creazione nuovi standard                                      dei lavoratori occasionali,   selezione interna.
                                         presso account strategici,                 e processi nell’ambito                                        l’esperienza di Lauren
                                         dalla gestione del cliente                 della ricerca proattiva e                                     spazia dal B2B al B2C.
                                         per quanto riguarda                        dell’implementazione di
                                         lo staffing all’aspetto                    un nuovo sistema IT di
                                         operativo.                                 carattere internazionale.



La promessa di Kelly
Siete unici e siete diversi: questo è ciò che vi rende ciò che siete. In Kelly, siamo consapevoli che non tutti vogliono le stesse cose dal proprio lavoro. Che abbiate appena iniziato la vostra carriera o vantiate
anni d’esperienza, il nostro impegno è volto ad aiutarvi a trovare il ruolo giusto per voi. Il percorso di ciascuno ha un andamento variegato e nel nuovo scenario lavorativo può essere difficile farsi strada. Su
www.kellyservices.it potete trovare utili consigli di carriera e, se volete contattarci direttamente, saremo lieti di esaminare con voi le vostre passioni e la vostra esperienza per guidarvi verso la prossima sfida.
Che si tratti di contratti flessibili o in somministrazione o a tempo indeterminato, Kelly è pronta a dare supporto in ogni fase del percorso.


Kelly
Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è un workforce solutions provider leader a livello mondiale. Kelly offre una vasta gamma di servizi di outsourcing e consulenza, oltre a selezione di personale in
somministrazione o per l’assunzione diretta da parte dell’azienda cliente. Con clienti in tutto il mondo, Kelly dà lavoro a più di 550.000 persone ogni anno. Il fatturato 2011 è stato di 5.6 milioni di $. Visita il
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  • 2. INTRODUZIONE È un’azienda, ma è anche un verbo: “googlare” significa cercare, investigare e trovare. Tutti noi googliamo persone famose, aziende, ricette, video tutorial, ma googliamo anche persone che conosciamo ed incontriamo di persona. Nella maggior parte dei casi, lo facciamo per verificare la reputazione e l’esperienza di una determinata persona, o semplicemente per conoscerla un po’ meglio e scoprire qualcosa in più sulla sua personalità e sui suoi interessi. Per queste ragioni e per altre ancora, è probabile che selezionatori e hiring manager vi googlino. Che cosa scopriranno facendolo? Lo sapete? V’interessa? In questa nostra guida, vogliamo aiutarvi a capire come selezionatori e datori di lavoro valutano le informazioni che reperiscono online e a superare con successo questo colloquio indiretto. 2
  • 3. Il 56% delle aziende si è detto “propenso a controllare la presenza dei propri potenziali dipendenti sui social media”* *Fonte 3
  • 4. OSSERVATEVI DAL LORO PUNTO DI VISTA Se avete sostenuto recentemente un colloquio di lavoro, è è un network professionale, per cui lì comportatevi come probabile che la prima cosa che il selezionatore o il rappresent- se foste al lavoro. ante dell’azienda ha fatto appena siete andati via (o magari Prendete in considerazione l’eventualità di utilizzare prima che arrivaste) sia stato cercare il vostro nome su Internet. pseudonimi o anche account distinti per uso professionale Ciò che hanno scoperto in questo modo ha, probabilmente, e privato: qui troverete informazioni utili. influenzato la loro decisione sul fatto di assumervi o meno e - Tenete traccia di ciò che postate online: potreste avere ancor più probabilmente- anche il fatto stesso di chiamarvi a l’esigenza di cancellare vecchi post o profili, quindi è con- colloquio. sigliabile avere sempre presente ciò che fate, in modo da I documenti che inviate al potenziale datore di lavoro (lettera di sapere come e dove loggarvi per cancellare qualcosa in presentazione, curriculum, referenze) non sono più le sole cose futuro: troverete qui maggiori informazioni. che guardano. Infatti, più della metà delle aziende andrà a dare un’occhiata anche ai vostri profili sui social network. Ecco perché è importante: Essere visibili: immagini del profilo nitide e professionali aiuteranno le persone a riconoscervi immediatamente, così come la vostra carica, la città in cui vivete, il percorso formativo e qualsiasi altra cosa che sia strettamente asso- ciata a voi. Controllate regolarmente le impostazioni sulla privacy sui vostri profili social, per esempio su Facebook. LinkedIn 4
  • 5. Il 35% dei selezionatori ha ammesso di aver scartato un candidato in base a ciò che ha scoperto online* Solo il 33% dei candidati ha dichiarato di cercare informazioni su di sé per scoprire cosa potrebbero vedere potenziali datori di lavoro* *Ricerca di ExecuNet 5
  • 6. IL SELF-PUBLISHING FUNZIONA Cosa vede un potenziale datore di lavoro quando vi cerca Prendete in considerazione modi per costruirvi una presenza su Internet? Avere un profilo LinkedIn chiaro, accessibile e online positiva, per esempio: professionale è il primo passo nella giusta direzione. Ma c’è Create un profilo LinkedIn e utilizzate lo strumento gruppi molto altro che potete fare se avete tempo e voglia di fare la per stabilire connessioni e dare valore alla vostra presenza miglior impressione possibile (online). agli occhi di persone che operano nel settore o nell’area Pubblicando informazioni positive su di voi nei luoghi giusti geografica alla quale puntate. sul web, sarete sicuri che le informazioni alle quali tenete di Create un portfolio digitale, un blog o una pagina web più risultino ai primi posti in una ricerca online. Inoltre, questo che mostrino i vostri risultati e le vostre competenze. farà scendere verso il basso nei risultati di ricerca i contenuti che non siete in grado di controllare, come per esempio Prendete confidenza con siti di condivisione di informazioni negative legate al vostro nome e pubblicate da conoscenza come SlideShare e contribuite alle discussioni altri. Assicuratevi di aggiungere al vostro profilo professionale o ai blog di settore. o sito (se ne avete uno) il maggior numero possibile di dettagli. Seguite i webcast organizzati da aziende per le quali Ricordate di mantenerli sempre aggiornati, come se fossero il v’interesserebbe lavorare, seguitele sui social media e vostro curriculum. partecipate alle discussioni da loro lanciate ogni volta che lo ritenete opportuno. 6
  • 7. Potete essere più trasparenti di quanto pensate Il 37% delle persone dichiara di alterare le proprie caratteristiche online, tuttavia un recente studio* mostra che il vostro comportamento online dice molto dei principali tratti della vostra personalità, quelli che gli psicologi chiamano “Big Five” (apertura mentale, scrupolosità, comunicativa, gradevolezza e nevrosi). *Fonte: Dipartimento di Psicologia dell’Università del Texas 7
  • 8. COSA CERCANO LE AZIENDE ONLINE? Sappiamo che circa la metà di selezionatori e hiring manager cercano candidati online. Ma cosa cercano esattamente? SÌ Assicuratevi che ciò che pubblicate online sia ben scritto e non Tra le altre cose, i recruiter cercano: presenti errori banali. Prove del percorso professionale e dei progetti speciali Mostrate i vostri aspetti positivi, il modo in cui date il vostro realizzati (spesso per verificare il contenuto del curriculum); contributo alla comunità in cui vivete e il fatto che mettete Attività nella vostra comunità locale, quali volontariato passione in ciò che fate (non limitatevi al solo lavoro!). o altro di extra-lavorativo, che possa dimostrare il vostro carattere e i vostri interessi; Esempi di progetti creativi o di altre competenze che avete; NO Non postate commenti troppo negativi o dispregiativi su altre Prove del fatto che siete effettivamente chi dite di essere. persone o precedenti datori di lavoro. La critica costruttiva va bene, ma inseritela sempre in un contesto positivo e siate pronti ad argomentare le vostre affermazioni, se vi viene richiesto. Non ingigantite le vostre competenze, esperienze o caratteristiche (fornite sempre le prove di ciò che dichiarate, se ne avete la possibilità). 8
  • 9. Un terzo degli intervistati afferma di aver parlato negativamente del proprio luogo di lavoro sui social network.* Il 70% dei partecipanti all’indagine ha dichiarato di non sapere se il proprio datore di lavoro ha una policy HR o generale sull’utilizzo dei social media.** *ndagine My Job Group 2010 (“I social media sul luogo di lavoro”) **Fonte 9
  • 10. I SOCIAL MEDIA E LA LEGGE Le controversie tra gli individui e i loro datori di lavoro riguardo lavoro ha scoperto il suo blog, nel quale la donna parlava dei all’uso appropriato dei social media stanno diventando sempre colleghi e dell’azienda. Lei ha portato l’azienda in tribunale in più comuni. I dipendenti ritenuti colpevoli di “abuso” dei social Francia ed è stata risarcita per licenziamento ingiusto. media sono oggetto di azioni disciplinari e, a volte, perdono il RUSSIA: Ci sono stati parecchi casi di dipendenti licenziati a lavoro. Comunque, ci sono rischi anche da parte del datore di causa dei commenti postati sui social media. A metà 2012, lavoro. una hostess di una compagnia aerea è stata licenziata dopo Dato che anche profili social bloccati possono svelare razza, un tweet molto controverso riguardo ad un incidente aereo in religione, età, sesso e situazione familiare di un candidato, Indonesia, che metteva in dubbio la reputazione del proprio le aziende debbono evitare che si possa pensare che uno datore di lavoro. qualsiasi di questi fattori possa aver influenzato negativamente UK: un blogger britannico è stato il primo la decisione di assumere o meno qualcuno. Se così fosse, dipendente licenziato per aver postato sul l’azienda potrebbe essere accusata di discriminazione e del web commenti legati al lavoro, mentre mancato rispetto della normativa sulle pari opportunità in lavorava per la libreria Waterstone’s. Il suo vigore nella maggior parte dei paesi dell’Eurozona. cosiddetto blog “umoristico” conteneva GERMANIA: la recente discussione di una bozza di legge che commenti negativi sull’azienda e sul suo propone di vietare ai selezionatori di visionare i profili social dei datore di lavoro, che ne hanno provocato candidati potrebbe stabilire un precedente legale e tracciare la il licenziamento. In seguito, l’uomo ha strada per leggi analoghe altrove. presentato ricorso in appello. FRANCIA: una donna britannica che lavorava in Francia per uno studio legale inglese è stata licenziata dopo che il suo datore di 10
  • 11. Più della metà di quanti cercano lavoro in UK usa i social media a questo scopo* *Indagine di Simply Hired 11
  • 12. IL SOCIAL RECRUITMENT PAGA Per molte valide ragioni, le aziende stanno diventando sempre PERCHÉ I SOCIAL MEDIA FUNZIONANO più presenti su tutti i tipi di social media. Non stanno spiando, PER SELEZIONARE IL PERSONALE: ma entrando in contatto con i nostri interessi professionali. Le 1. Hard Rock Café: ha individuato tra i propri fan su Facebook avete seguite, ora sono loro a seguirvi. In molti modi, abbiamo i supporter di determinate rock band, tra i quali ha poi invitato l’ambito professionale ad entrare in questi spazi e ora selezionato lo staff per il nuovo ristorante aperto a Firenze. La dobbiamo stabilire insieme le regole di questa relazione. campagna promozionale ha generato 4000 candidature in 4 Inoltre, è evidente che i social media pagano per entrambe le settimane. parti del processo di reclutamento: consentono alle aziende di 2. Mitchells & Butlers (brand inglese dell’hospitality): ha pagine stabilire connessioni più a lungo termine con i candidati e pos- Facebook dedicate ai propri brand per generare interesse sono ridurre i tempi del processo di assunzione, a vantaggio verso marchi quali Harvester e Toby Carvery. “I social media e tanto del candidato quanto dell’azienda. la condivisione online hanno un ruolo sempre più importante nella nostra strategia di marketing,” ha dichiarato il recruitment policy manager James Marriott. “Su ciascuna pagina dedicata alle offerte di lavoro esiste la possibilità di condividerne il contenuto su social media quali LinkedIn, Facebook e Twitter, per consentirci di partecipare alla più ampia conversazione in atto sul lavoro e stimolare, a nostra volta, conversazioni riguardanti il lavoro presso la nostra azienda, i nostri brand e il nostro settore.” 12
  • 13. Facebook ha 200 milioni di iscritti in Europa, LinkedIn ne ha 23 milioni* *Fonte 13
  • 14. CONCLUSIONI L’ambito pubblico e quello privato oggi convergono come mai prima. I social media li fanno incontrare e stiamo tutti imparando ad avvicinare tali spazi in modo nuovo. I vantaggi dell’entrare in relazione sui social media con le aziende per le quali si desidera lavorare sono evidenti. Non c’è solo la possibilità di stabilire un rapporto a lungo termine e di capire di più di ciò che piace veramente alle aziende prima di andarci a lavorare: si ha la possibilità di dimostrare le proprie competenze ed il proprio expertise ai selezionatori, in un modo che prima era semplicemente impossibile. Noi “googliamo” perché vogliamo sapere qualcosa, scoprire, capire. E le aziende vogliono conoscere te. Quindi, se vuoi trovare un lavoro più adatto a te, inizia a stabilire un contatto più stretto con le aziende sui social network e a capire come queste vogliono entrare in contatto con te. Non si sa mai a cosa può portare tutto questo e quali sono le nuove posizioni disponibili ed in linea col tuo profilo. 14
  • 15. FARE CROWDSOURCING TRAMITE GLI ESPERTI KELLY: Stefan Renzewitz Sally Hunter Bence Bak Stefano Giorgetti Lauren Clovis Astrid Akse Stefan è l’Operations Come RPO Practice Bence Bak è EMEA Stefano è il Managing Lauren è EMEA Marketing Astrid è HR Manager Lead per il Talent Sourcing Lead EMEA per Kelly Sourcing Manager. Bence Director & Vice President Manager, con focus EMEA in Kelly Services. nell’area DACH. Ha una Outsourcing & Consulting ha 4 anni d’esperienza di Kelly Services Italia. Ha particolare su employer Dopo aver ricoperto per solida esperienza nelle Group, Sally è responsabile nella ricerca e nel sourcing un’esperienza consolidata branding, comunicazioni vari anni posizioni di soluzioni per Career della proposta di RPO di candidati di vari livelli nel settore del recruitment verso i candidati e rilievo nel recruitment, Event, Employer Branding per le relazioni coi clienti, nel settore IT. Attualmente e, attualmente, è un organizzazione di eventi. Astrid è ora responsabile e Talent Relationship, dall’account management è responsabile della promotore dell’innovazione Con un solido background dell’HR per tutta la regione incluse la pianificazione e alla consulenza HR. formazione e della di Kelly, con l’obiettivo di nella selezione di profili EMEA. Astrid ha un profilo l’esecuzione di campagne Sally ha una consolidata conservazione della migliorare l’esperienza del finance e nell’ambito internazionale e il suo incentrate su laureati e esperienza nel settore del base di conoscenze per candidato e del cliente. dell’erogazione di attuale ruolo, tra le altre giovani professionisti capitale umano, comprese vari stakeholder, della soluzioni per la gestione cose, è incentrato sulla (Business, Ingegneri e IT). posizioni di leadership creazione nuovi standard dei lavoratori occasionali, selezione interna. presso account strategici, e processi nell’ambito l’esperienza di Lauren dalla gestione del cliente della ricerca proattiva e spazia dal B2B al B2C. per quanto riguarda dell’implementazione di lo staffing all’aspetto un nuovo sistema IT di operativo. carattere internazionale. La promessa di Kelly Siete unici e siete diversi: questo è ciò che vi rende ciò che siete. In Kelly, siamo consapevoli che non tutti vogliono le stesse cose dal proprio lavoro. Che abbiate appena iniziato la vostra carriera o vantiate anni d’esperienza, il nostro impegno è volto ad aiutarvi a trovare il ruolo giusto per voi. Il percorso di ciascuno ha un andamento variegato e nel nuovo scenario lavorativo può essere difficile farsi strada. Su www.kellyservices.it potete trovare utili consigli di carriera e, se volete contattarci direttamente, saremo lieti di esaminare con voi le vostre passioni e la vostra esperienza per guidarvi verso la prossima sfida. Che si tratti di contratti flessibili o in somministrazione o a tempo indeterminato, Kelly è pronta a dare supporto in ogni fase del percorso. Kelly Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è un workforce solutions provider leader a livello mondiale. Kelly offre una vasta gamma di servizi di outsourcing e consulenza, oltre a selezione di personale in somministrazione o per l’assunzione diretta da parte dell’azienda cliente. Con clienti in tutto il mondo, Kelly dà lavoro a più di 550.000 persone ogni anno. Il fatturato 2011 è stato di 5.6 milioni di $. Visita il nostro sito e seguici su Facebook, LinkedIn e Twitter. kellyservices.it 15 Tutti i marchi appartengono ai rispettivi proprietari. Azienda attenta alle pari opportunità.