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Dalle mappe di pericolosità e rischio 
di alluvioni ai piani di emergenza comunali 
Fi Figura 1 ‐ Il piano i di gestione i d del l rischio i hi alluvioni 
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L. Romano1, V. De Gennaro1, D. Lepore1, M. Montaruli1, G. Verdiani1, 
R. Bonelli1, A.R. Di Santo1 
R. Corbino2, T. Bisantino2, M. Greco2, G. Amoruso2, P. Loiacono2 
1 Autorità di Bacino della Puglia Puglia, lia lia.romano@adb.adb puglia.puglia it 
2 Protezione Civile della Regione Puglia, p.loiacono@regione.puglia.it 
La Direttiva Europea sulla valutazione e gestione del rischio 
alluvioni (2007/60/CE), recepita in Italia con il D.Lgs. n. 49/2010, ha 
22 giugno 2013 22 giugno 2015 
Mappe di Mappe di 
Piano di gestione 
come obiettivo strategico la riduzione delle conseguenze negative 
derivanti dai fenomeni alluvionali. Tale Direttiva si prefigge infatti 
di identificare, quantificare e cartografare le aree a rischio idraulico, 
con il fine ultimo di predisporre efficaci piani di gestione del rischio 
alluvioni. 
I Piani di Gestione del rischio di alluvioni, riguardano tutti gli 
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(aggiornamento ogni 6 mesi) 
aspetti della gestione del rischio alluvioni, in particolare la 
prevenzione, la protezione e la preparazione, comprese le 
previsioni di alluvione e il sistema di allertamento nazionale e 
tengono conto delle caratteristiche del bacino idrografico o del 
sottobacino interessato. Il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, si 
compone di due parti tra loro integrate: 
I Piani di Gestione delle Alluvioni possono diventare un’opportunità 
concreta per ricompattare il sistema della difesa del suolo, 
integrando ed armonizzando gli aspetti della pianificazione territoriale 
con quelli della protezione civile, sia di area vasta che a scala 
comunale. 
Tra le misure non strutturali finalizzate alla preparazione ai fenomeni alluvionali si possono inserire i piani di emergenza (European Commission, 2013) ai diversi territoriali 
(regionale, provinciale, comunale), regolamentati in Italia dalla Legge n. 100 del 12 luglio 2012. L'obiettivo dei Piani di Emergenza è la riduzione dell'impatto socio - 
economico delle alluvioni sulla società mediante l'organizzazione di sistemi di allerta ed efficaci strategie gestionali dell’emergenza, per i quali un significativo impulso può 
essere dato da affidabili e dettagliate mappe tematiche delle zone a rischio (Di Salvo et al., 2013; Alfieri et al., 2013; Romano et al., 2009). 
Proposta metodologica orientata alla individuazione e caratterizzazione degli elementi esposti a rischio idraulico a scala comunale, partendo da una approfondita analisi conoscitiva 
territoriale, che integra informazioni di natura geomorfologica alle mappature delle aree a pericolosità idraulica, per la definizione delle principali criticità rispetto alle quali definire l’insieme di 
attivazioni e procedure necessarie per contrastare gli effetti dei possibili episodi di alluvione. 
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IL RISCHIO IDRAULICO 
A LIVELLO COMUNALE 
Le informazioni raccolte nelle schede rilevate 
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scheda a livello comunale Essa dovrà 
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Nelle macroaree di rischio devono essere 
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MACROAREE 
DI RISCHIO 
Gli elementi esposti ai fenomeni alluvionali 
devono essere individuati nelle aree a 
pericolosità idraulica delle Mappe di 
comunale. contenere, inoltre, gli attraversamenti esposti a 
pericolosità idraulica sia interni che esterni alle 
macroaree di rischio, ricadenti nel territorio 
comunale. 
All 4. 
Scheda di valutazione del rischio 
idraulico a scala comunale 
presenti. Qualora presenti strutture e 
infrastrutture critiche dal punto di vista 
strategico, ambientale e/o di pubblica 
rilevanza, è opportuno redigere apposite 
schede di dettaglio. 
All 3a. 
Scheda di valutazione del 
9Pericolosità Idraulica del Piano di Assetto 
Idrogeologico dell’AdB Puglia; 
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di Gestione delle Alluvioni; 
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della Carta Idrogeomorfologica della 
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Idrogeomorfologica della Regione Puglia e 
aventi come sezione di chiusura 
l’intersezione tra il reticolo stesso e i limiti 
comunali. I bacini così individuati devono 
essere identificati con codice alfanumerico, 
composto dal codice istat del comune e da 
un numero progressivo (es. Bacino 1 di 
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Pericolosità e del PAI, nonché lungo il 
reticolo della Carta Idrogeomorfologica della 
Puglia. Gli esposti devono essere 
raggruppati in macroaree di rischio in base 
al bacino di appartenenza, all’ubicazione 
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vicinanza spaziale. Ogni macroarea deve 
essere identificata attraverso un codice 
rischio idraulico 
All 3b. 
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macroarea di rischio 
All 3b1. 
Tiranti idrici – Macroarea di rischio 
All 3b2. 
Velocità di scorrimento – Macroarea di 
rischio 
Uffici Comunale; 
9Rete di infrastrutture Viarie. 
072001_All 1. 
Inquadramento territoriale – 
Assetto idraulico 
alfanumerico (es. macroarea di rischio 1 del 
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nel Bacino 1: 072001_B001_E001). 
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Macroaree di rischio idraulico

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Dalle mappe di pericolosità e rischio di alluvioni ai piani di emergenza comunale

  • 1. Dalle mappe di pericolosità e rischio di alluvioni ai piani di emergenza comunali Fi Figura 1 ‐ Il piano i di gestione i d del l rischio i hi alluvioni ll i i L. Romano1, V. De Gennaro1, D. Lepore1, M. Montaruli1, G. Verdiani1, R. Bonelli1, A.R. Di Santo1 R. Corbino2, T. Bisantino2, M. Greco2, G. Amoruso2, P. Loiacono2 1 Autorità di Bacino della Puglia Puglia, lia lia.romano@adb.adb puglia.puglia it 2 Protezione Civile della Regione Puglia, p.loiacono@regione.puglia.it La Direttiva Europea sulla valutazione e gestione del rischio alluvioni (2007/60/CE), recepita in Italia con il D.Lgs. n. 49/2010, ha 22 giugno 2013 22 giugno 2015 Mappe di Mappe di Piano di gestione come obiettivo strategico la riduzione delle conseguenze negative derivanti dai fenomeni alluvionali. Tale Direttiva si prefigge infatti di identificare, quantificare e cartografare le aree a rischio idraulico, con il fine ultimo di predisporre efficaci piani di gestione del rischio alluvioni. I Piani di Gestione del rischio di alluvioni, riguardano tutti gli i d ll i d l i hi di ll i i i i l l pp pericolosità idraulica Rischio idraulico g del rischio alluvioni Incremento del quadro conoscitivo (aggiornamento ogni 6 mesi) aspetti della gestione del rischio alluvioni, in particolare la prevenzione, la protezione e la preparazione, comprese le previsioni di alluvione e il sistema di allertamento nazionale e tengono conto delle caratteristiche del bacino idrografico o del sottobacino interessato. Il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, si compone di due parti tra loro integrate: I Piani di Gestione delle Alluvioni possono diventare un’opportunità concreta per ricompattare il sistema della difesa del suolo, integrando ed armonizzando gli aspetti della pianificazione territoriale con quelli della protezione civile, sia di area vasta che a scala comunale. Tra le misure non strutturali finalizzate alla preparazione ai fenomeni alluvionali si possono inserire i piani di emergenza (European Commission, 2013) ai diversi territoriali (regionale, provinciale, comunale), regolamentati in Italia dalla Legge n. 100 del 12 luglio 2012. L'obiettivo dei Piani di Emergenza è la riduzione dell'impatto socio - economico delle alluvioni sulla società mediante l'organizzazione di sistemi di allerta ed efficaci strategie gestionali dell’emergenza, per i quali un significativo impulso può essere dato da affidabili e dettagliate mappe tematiche delle zone a rischio (Di Salvo et al., 2013; Alfieri et al., 2013; Romano et al., 2009). Proposta metodologica orientata alla individuazione e caratterizzazione degli elementi esposti a rischio idraulico a scala comunale, partendo da una approfondita analisi conoscitiva territoriale, che integra informazioni di natura geomorfologica alle mappature delle aree a pericolosità idraulica, per la definizione delle principali criticità rispetto alle quali definire l’insieme di attivazioni e procedure necessarie per contrastare gli effetti dei possibili episodi di alluvione. Fase 3: SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL Fase 0: RACCOLTA STRATI INFORMATIVI Fase 1: INDIVIDUZIONE BACINI IDROGRAFICI Fase 2: INDIVIDUAZIONE ESPOSTI PER Fase 4: IL RISCHIO IDRAULICO A LIVELLO COMUNALE Le informazioni raccolte nelle schede rilevate nella fase n. 3 sono sintetizzate in un’unica scheda a livello comunale Essa dovrà RISCHIO Nelle macroaree di rischio devono essere definiti i dati relativi alla popolazione a rischio e alle strutture e infrastrutture Per la comprensione dell’assetto idraulico del territorio, è disponibile una corposa quantità di strati informativi: Il territorio comunale deve essere suddiviso in bacini/sottobacini idrografici individuati a partire dal reticolo idrografico della Carta MACROAREE DI RISCHIO Gli elementi esposti ai fenomeni alluvionali devono essere individuati nelle aree a pericolosità idraulica delle Mappe di comunale. contenere, inoltre, gli attraversamenti esposti a pericolosità idraulica sia interni che esterni alle macroaree di rischio, ricadenti nel territorio comunale. All 4. Scheda di valutazione del rischio idraulico a scala comunale presenti. Qualora presenti strutture e infrastrutture critiche dal punto di vista strategico, ambientale e/o di pubblica rilevanza, è opportuno redigere apposite schede di dettaglio. All 3a. Scheda di valutazione del 9Pericolosità Idraulica del Piano di Assetto Idrogeologico dell’AdB Puglia; 9Mappe di Pericolosità e Rischio del Piano di Gestione delle Alluvioni; 9Reticolo Idrografico e Recapiti Endoreici della Carta Idrogeomorfologica della Regione Puglia; 9Archivi e Strumenti di Pianificazione degli Idrogeomorfologica della Regione Puglia e aventi come sezione di chiusura l’intersezione tra il reticolo stesso e i limiti comunali. I bacini così individuati devono essere identificati con codice alfanumerico, composto dal codice istat del comune e da un numero progressivo (es. Bacino 1 di Acquaviva delle Fonti: 072001 B001). Pericolosità e del PAI, nonché lungo il reticolo della Carta Idrogeomorfologica della Puglia. Gli esposti devono essere raggruppati in macroaree di rischio in base al bacino di appartenenza, all’ubicazione lungo il reticolo idrografico e alla loro vicinanza spaziale. Ogni macroarea deve essere identificata attraverso un codice rischio idraulico All 3b. Rappresentazione cartografica macroarea di rischio All 3b1. Tiranti idrici – Macroarea di rischio All 3b2. Velocità di scorrimento – Macroarea di rischio Uffici Comunale; 9Rete di infrastrutture Viarie. 072001_All 1. Inquadramento territoriale – Assetto idraulico alfanumerico (es. macroarea di rischio 1 del Comune di Acquaviva delle Fonti, ricadente nel Bacino 1: 072001_B001_E001). All 2. Macroaree di rischio idraulico