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Cosa sono i DSA
              I Disturbi Specifici di                                                 • Componente neurobiologica
            Apprendimento – aspetti
               teorici - evoluzione                                                   • Componente cognitiva

       Claudio Vio
       Psicologo – UOC di Neuropsichiatria Infantile – San Donà di                    • Componente comportamentale
       Piave (Ve)

       AIRIPA- Associazione Italiana per la ricerca e l’intervento
       nella psicopatologia dell’apprendimento                                        • Effetti prodotti dall’ambiente




                     Quanti sono gli alunni con DSA?



The Submerged Dyslexia Iceberg: How Many School Children Are Not
Diagnosed? Results from an Italian Study

Chiara Barbiero, Isabella Lonciari, Marcella Montico, Lorenzo Monasta, Roberta
Penge, Claudio Vio, Patrizio Emanuele Tressoldi, Valentina Ferluga, Anna Bigoni,
Alessia Tullio, Marco Carrozzi, Luca Ronfani, for the CENDi (National Committee on
the Epidemiology of Dyslexia) working group and for the Epidemiology of Dyslexia of
Friuli Venezia Giulia working group (FVGwg)

   PLOS ONE | www.plosone.org 1 October 2012 | Volume 7 | Issue 10 |
80
                 Positivi al solo dettato                                               Positivi sia al dettato che al questionario
                                                                                        insegnanti



                                                                                                                                                       Il dato finale della ricerca
                                                                                                                                                                              3.1– 3.2%
      60
errori totali




                                                                                                                                                        Quanti conosciuti dalla scuola?
    40




                                                                                                                                                                                1 ,2 %
      1620




                                                                                      Positivi al solo questionario insegnanti
      0




                 0                          20         36 40              60                    80                                100
                                                   puteggio questionario insegnante




                MIUR VENETO DATI DSA 2010                                                                                                                     Altri dati dal Veneto

                 Percentuale di alunni con diagnosi di DSA rispetto
                                                                                                                                                     N° records Analizzat             2° livello      Da vedere    Diagnosi
                     alla popolazione scolastica complessiva.
                                                                                                                                                      ricevuti i 1° livello                               al          di
                                                                                                                                                                              selezione       visti   3° livello   dislessia
                Provincia                        Statali Paritarie                     Totale
                Belluno                            1,7% 1,6%               1,7%
                Padova                               1,0%          1,4%                  1,0%
                Rovigo                               0,9%             -                  0,9%                                           Veneto
                Treviso                              0,7%          1,5%                  0,8%
                                                                                                                                                                                                                                %
                Venezia                              1,3%          2,5%                  1,3%                                           - Marghera      199         192          37            35        14
                Verona                               1,0%          3,0%                  1,0%
                Vicenza                              2,1%          4,1%                  2,1%                                           - Verona        887         754         150            235       54
                Tot. Veneto                         1,2% 2,1%              1,2
                                                                                                                                        - Bassano       376         366          74

                                                                                                                                        - Veneto        336         306          65            73        28
                                                                                                                                        orientale
                                                                                                                                                                                                                               2,93
SEGNI PRECOCI, CORSO EVOLUTIVO E                                               CORSO EVOLUTIVO E PROGNOSI
                                                                               Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento Consensus Conference
                 PROGNOSI                                                        Montecatini Terme, 22-23 settembre 2006 Documento finale


   SEGNI PRECOCI
                                                                           La prognosi dei DSA può essere considerata a diversi
• Le difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche,
  motorio-prassiche e visuospaziali in età prescolare sono                  livelli non necessariamente interconnessi:
  possibili indicatori di rischio di DSA, soprattutto in presenza di   •    a) evoluzione a distanza dell’efficienza del processo
  una storia familiare positiva.
                                                                            di lettura, scrittura e calcolo,
• Tali difficoltà devono essere rilevate dal pediatra nel corso dei
  periodici bilanci di salute, direttamente o su segnalazione da       •    b) qualità dell’adattamento,
  parte dei genitori e/o degli insegnanti della scuola
  dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria.                •    c) presenza di un disturbo psicopatologico (vedi
• Se persistenti nel tempo vanno segnalati ai servizi sanitari                 comorbilità),
  dell’età evolutiva per un approfondimento.
                                                                       •    d) avanzamento nella carriera scolastica,

19/11/2012
                                                                       19/11/2012




                                                                             Livelli di descrizione della dislessia
Quali segni sono importanti da controllare                                                         Ridotta attività del lobo temporale
                                                                                                     sinistro (in particolare nel giro
                                                                                                            temporale medio)
• Presenza di ritardo di acquisizione del
  linguaggio                                                                                                                             biologico

• Qualche problema nell’organizzazione della                                                   Ridotta
  motricità                                                                Ambiente            conoscenza                Deficit
                                                                                                                        fonologici
                                                                                               grafo-
• Presenza nella storia familiare di difficoltà di                                             fonologica
                                                                                                                                         cognitivo
  linguaggio e/o di apprendimento (es. una o
  più bocciature, abbandoni scolastici, difficoltà
  nella lettura)                                                                               Ridotte
                                                                                               capacità
                                                                                                            Ridotta
                                                                                                            consapevolezza
                                                                                                                              Ridotta
                                                                                                                              MBT
                                                                                                                                         Ridotta
                                                                                                                                         velocità di
                                                                                               di lettura   fonemica                     denominazione
                                                                                                                             comportamentale

19/11/2012
                                                                       Modificato da U. Frith 1999
Livelli di descrizione della dislessia

                                       Deficit del sistema
                                         magnocellulare
                                                                 biologico

                                                 Lentezza
                                            nell’elaborazione
                                                temporale
 Ambiente                           deficit (visiva/uditiva)
                                    uditivi
                                                          Deficit visivi
                    Ridotta
                    conoscen    deficit Fon
                    za G-F                                         cognitivo


                   Ridotte       Ridotto          Ridotta             Ridotta
                   capacità      sviluppo      discriminazione       detezione
                   di lettura   linguistico        di toni         del movimento
                                                   comportamentale

Modificato da U. Frith 1999




     Stella, Franceschi e Savelli, 2009 in Dislessia
                                                                                              Difficoltà vs Disturbo

                                                                                                                       DIFFICOLTA’ O
                                                                                    DISTURBO
                                                                                                                       RITARDO
                                                                                    -Innato;
                                                                                                                       - Non innato
                                                                                    - Resistente all’
                                                                                                                       - Modificabile con
                                                                                    intervento;
                                                                                                                       interventi didattici mirati
                                                                                    - Resistente
                                                                                                                       - Automatizzabile, anche
                                                                                    all’automatizzazione
                                                                                                                       se in tempi dilatati
                                                                                       -………………….
                                                                                                                       rispetto alla classe;
                                                                                                                       - ...........


                                                                                                           Condizione di
                                                                                   Sviluppo                                                  Sviluppo
                                                                                                           rischio
                                                                                   atipico                                                   normotipico
Influendo sull'abilità di lettura, la complessità
                                                      dell'ortografia determina anche la gravità dei
   Nonostante le basi neurologiche di questo          sintomi.
disturbo siano universali, i problemi funzionali si
manifestano in modo diverso a seconda che             In lingue "facili", come l'italiano,      i   sintomi
l'ortografia della lingua nativa sia più o meno       potrebbero risultare spesso nascosti.
regolare
                                                      Le difficoltà di lettura dei dislessici italiani sono
                                                      mitigate dalla regolarità dell'ortografia della
                                                      nostra lingua.
Relazione tra lettura e Comprensione                              Dislessia e Comprensione del testo
                del testo
• Importante nella definizione del profilo
  (“Cattivo lettore” vs difficoltà secondaria)

• Importante per la scelta delle misure di
  compenso
• Importante nell’organizzazione dello studio




                                                                   Leoni e Tocchetto (2010), questionario rivolto a 400 docenti
   Immagine dell’alunno con DSA                                    (824 allievi di terza e quinta elementare), Svizzera di lingua
                                                                   italiana
 • Gli insegnanti dovevano scegliere tra 42 aggettivi (20
   positivi e 22 negativi)                                         • 71% di insegnanti concorda che il tipo di approccio
 - Facilmente distraibile                                            alla lettura utilizzato durante la prima fase di accesso
 - Discontinuo                                                       al codice può rendere più o meno evidenti le
 - Disorganizzato
 - Ansioso
                                                                     difficoltà.
 - Fragile                                                         • 39 % degli insegnanti predilige un approccio
 - Non motivato                                                      “interattivo” (Monighetti, 1994); il 16% il metodo
 - Apatico                                                           sillabico; 26,4 % usano diversi approcci (naturale,
 - Disinteressato
                                                                     alfabetico), il 7,8 % il metodo globale
 - ……. Il primo aggettivo “positivo”, sensibile, si trova al 12°
   posto
Perché il metodo globale è sbagliato?
• Perché nasce su presupposti ormai riconosciuti come errati:
                                                                            Inefficacia del metodo globale
  es.
- non è vero che il tempo di lettura di una parola non dipende          • Ricerca effettuata in laboratorio da Bruce McCandliss
  dal numero di lettere che essa contiene (nel bambino c’è un             (New York, 2003): viene inventato un nuovo alfabeto
  effetto lunghezza);
- Non è vero che il riconoscimento di una parola può essere               artificiale.
  più rapido o più efficace rispetto a quello di una sola lettera;      • Proposta a due gruppi di studenti di imparare a
- E’ più facile individuare gli errori di singole lettere all’interno
  della parola attraverso il principio della somiglianza e                leggere le parole scritte attraverso questo nuovo
  diversità delle lettere e non dalla forma globale della parola          alfabeto; ad alcuni viene chiesto di memorizzare la
                                                                          forma globale, ad altri viene fatto presente che le
- …. Migliora la comprensione del testo scritto: non è                    parole erano composte da sequenze di lettere scritte
  dimostrato
- …. Favorisce la motivazione alla lettura: non è dimostrato              dal basso all’alto …




                                                                         • A partire dal secondo giorno, quando
                                                                           McCandiss chiede agli studenti di imparare
                                                                           una seconda lista di parole, quelli che
                                                                           prestavano attenzione alla forma globale
 • Dopo un giorno di allenamento su una                                    incominciarono a perdere terreno
   prima lista di 30 parole, il gruppo che
   prestava attenzione alla forma globale                                • Appresero le nuove parole, ma a scapito
   riconosceva meglio le parole di quello che                              della lista precedente, che finirono per
   tentava di estrarre le lettere                                          dimenticare rapidamente; questo
 • (il metodo globale è dunque più facile da                               comportamento si ripeteva per ogni lista
   apprendere?)                                                            nuova introdotta
• Al contrario, quanti prestavano attenzione alle   • A questi studenti venne anche registrata
  lettere progredivano lentamente, ma in modo         l’attiva cerebrale: l’emisfero destro si attivava
  saldo: ogni giorno cresceva il numero di            per la lettura globale, mentre l’attenzione
  successi                                            portata alle lettere attivava proprio la regione
• Non solo riuscivano a decifrare d’un colpo          classica della lettura, l’area occipito-
  parole nuove, ma le parole vecchie non              temporale ventrale sinistra
  venivano dimenticate, anche se non ripassate.




         Come insegnare la lettura?
           Cosa raccomandare…
• La tappa chiave della lettura è la decodifica     • Quello che viene assemblato nella lettura non sono i
  dei grafemi in fonemi: si tratta di apprendere      nomi delle lettere, ma i fonemi: rappresentazione
  il passaggio da un’unità visiva a una uditiva       esplicita dei suoni del linguaggio.
                                                    • Il bambino scopre che le parole sono formate da
• Grafemi dovrebbero essere introdotti in             atomi, i fonemi, i quali possono essere ricombinati a
  ordine logico: dai più semplici e regolari, a       volontà per formare nuove parole
  quelli irregolari e complessi                     • Si tratta di una competenza metafonologica o
                                                      “coscienza fonemica” o consapevolezza fonemica
                                                      (Morais e al., 1979)
• Gli analfabeti falliscono sistematicamente                             Evoluzione
  quando si tratta di giocare con i fonemi delle
  parole; mentre riescono ad afferrare la differenza   •   Profondità e specificità del Disturbo
  tra /da/ e /ba/, riescono anche a manipolare
  sillabe e le rime delle parole.
                                                       •   Comorbidità con altre forme psicopatologiche
• Non si rendono conto invece che gli stessi           •   La comprensione del testo
  elementi sonori ritornano in diverse posizioni       •   Organizzazione abilità cognitive/attentive
  nelle parole, e che c’è lo stesso fonema /t/ in
                                                       •   Motivazione e tolleranza dello sforzo
  /tono/, /stop/ o /vite/; non riescono giocare con
  sostituzioni di lettere, modificando la prima
  lettera di una parola (ad es. uno dice /danno/, un
  altro risponde /panno/…)

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Disturbi Specifici di Apprendimento

  • 1. Cosa sono i DSA I Disturbi Specifici di • Componente neurobiologica Apprendimento – aspetti teorici - evoluzione • Componente cognitiva Claudio Vio Psicologo – UOC di Neuropsichiatria Infantile – San Donà di • Componente comportamentale Piave (Ve) AIRIPA- Associazione Italiana per la ricerca e l’intervento nella psicopatologia dell’apprendimento • Effetti prodotti dall’ambiente Quanti sono gli alunni con DSA? The Submerged Dyslexia Iceberg: How Many School Children Are Not Diagnosed? Results from an Italian Study Chiara Barbiero, Isabella Lonciari, Marcella Montico, Lorenzo Monasta, Roberta Penge, Claudio Vio, Patrizio Emanuele Tressoldi, Valentina Ferluga, Anna Bigoni, Alessia Tullio, Marco Carrozzi, Luca Ronfani, for the CENDi (National Committee on the Epidemiology of Dyslexia) working group and for the Epidemiology of Dyslexia of Friuli Venezia Giulia working group (FVGwg) PLOS ONE | www.plosone.org 1 October 2012 | Volume 7 | Issue 10 |
  • 2. 80 Positivi al solo dettato Positivi sia al dettato che al questionario insegnanti Il dato finale della ricerca 3.1– 3.2% 60 errori totali Quanti conosciuti dalla scuola? 40 1 ,2 % 1620 Positivi al solo questionario insegnanti 0 0 20 36 40 60 80 100 puteggio questionario insegnante MIUR VENETO DATI DSA 2010 Altri dati dal Veneto Percentuale di alunni con diagnosi di DSA rispetto N° records Analizzat 2° livello Da vedere Diagnosi alla popolazione scolastica complessiva. ricevuti i 1° livello al di selezione visti 3° livello dislessia Provincia Statali Paritarie Totale Belluno 1,7% 1,6% 1,7% Padova 1,0% 1,4% 1,0% Rovigo 0,9% - 0,9% Veneto Treviso 0,7% 1,5% 0,8% % Venezia 1,3% 2,5% 1,3% - Marghera 199 192 37 35 14 Verona 1,0% 3,0% 1,0% Vicenza 2,1% 4,1% 2,1% - Verona 887 754 150 235 54 Tot. Veneto 1,2% 2,1% 1,2 - Bassano 376 366 74 - Veneto 336 306 65 73 28 orientale 2,93
  • 3. SEGNI PRECOCI, CORSO EVOLUTIVO E CORSO EVOLUTIVO E PROGNOSI Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento Consensus Conference PROGNOSI Montecatini Terme, 22-23 settembre 2006 Documento finale SEGNI PRECOCI La prognosi dei DSA può essere considerata a diversi • Le difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche e visuospaziali in età prescolare sono livelli non necessariamente interconnessi: possibili indicatori di rischio di DSA, soprattutto in presenza di • a) evoluzione a distanza dell’efficienza del processo una storia familiare positiva. di lettura, scrittura e calcolo, • Tali difficoltà devono essere rilevate dal pediatra nel corso dei periodici bilanci di salute, direttamente o su segnalazione da • b) qualità dell’adattamento, parte dei genitori e/o degli insegnanti della scuola dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria. • c) presenza di un disturbo psicopatologico (vedi • Se persistenti nel tempo vanno segnalati ai servizi sanitari comorbilità), dell’età evolutiva per un approfondimento. • d) avanzamento nella carriera scolastica, 19/11/2012 19/11/2012 Livelli di descrizione della dislessia Quali segni sono importanti da controllare Ridotta attività del lobo temporale sinistro (in particolare nel giro temporale medio) • Presenza di ritardo di acquisizione del linguaggio biologico • Qualche problema nell’organizzazione della Ridotta motricità Ambiente conoscenza Deficit fonologici grafo- • Presenza nella storia familiare di difficoltà di fonologica cognitivo linguaggio e/o di apprendimento (es. una o più bocciature, abbandoni scolastici, difficoltà nella lettura) Ridotte capacità Ridotta consapevolezza Ridotta MBT Ridotta velocità di di lettura fonemica denominazione comportamentale 19/11/2012 Modificato da U. Frith 1999
  • 4. Livelli di descrizione della dislessia Deficit del sistema magnocellulare biologico Lentezza nell’elaborazione temporale Ambiente deficit (visiva/uditiva) uditivi Deficit visivi Ridotta conoscen deficit Fon za G-F cognitivo Ridotte Ridotto Ridotta Ridotta capacità sviluppo discriminazione detezione di lettura linguistico di toni del movimento comportamentale Modificato da U. Frith 1999 Stella, Franceschi e Savelli, 2009 in Dislessia Difficoltà vs Disturbo DIFFICOLTA’ O DISTURBO RITARDO -Innato; - Non innato - Resistente all’ - Modificabile con intervento; interventi didattici mirati - Resistente - Automatizzabile, anche all’automatizzazione se in tempi dilatati -…………………. rispetto alla classe; - ........... Condizione di Sviluppo Sviluppo rischio atipico normotipico
  • 5. Influendo sull'abilità di lettura, la complessità dell'ortografia determina anche la gravità dei Nonostante le basi neurologiche di questo sintomi. disturbo siano universali, i problemi funzionali si manifestano in modo diverso a seconda che In lingue "facili", come l'italiano, i sintomi l'ortografia della lingua nativa sia più o meno potrebbero risultare spesso nascosti. regolare Le difficoltà di lettura dei dislessici italiani sono mitigate dalla regolarità dell'ortografia della nostra lingua.
  • 6. Relazione tra lettura e Comprensione Dislessia e Comprensione del testo del testo • Importante nella definizione del profilo (“Cattivo lettore” vs difficoltà secondaria) • Importante per la scelta delle misure di compenso • Importante nell’organizzazione dello studio Leoni e Tocchetto (2010), questionario rivolto a 400 docenti Immagine dell’alunno con DSA (824 allievi di terza e quinta elementare), Svizzera di lingua italiana • Gli insegnanti dovevano scegliere tra 42 aggettivi (20 positivi e 22 negativi) • 71% di insegnanti concorda che il tipo di approccio - Facilmente distraibile alla lettura utilizzato durante la prima fase di accesso - Discontinuo al codice può rendere più o meno evidenti le - Disorganizzato - Ansioso difficoltà. - Fragile • 39 % degli insegnanti predilige un approccio - Non motivato “interattivo” (Monighetti, 1994); il 16% il metodo - Apatico sillabico; 26,4 % usano diversi approcci (naturale, - Disinteressato alfabetico), il 7,8 % il metodo globale - ……. Il primo aggettivo “positivo”, sensibile, si trova al 12° posto
  • 7. Perché il metodo globale è sbagliato? • Perché nasce su presupposti ormai riconosciuti come errati: Inefficacia del metodo globale es. - non è vero che il tempo di lettura di una parola non dipende • Ricerca effettuata in laboratorio da Bruce McCandliss dal numero di lettere che essa contiene (nel bambino c’è un (New York, 2003): viene inventato un nuovo alfabeto effetto lunghezza); - Non è vero che il riconoscimento di una parola può essere artificiale. più rapido o più efficace rispetto a quello di una sola lettera; • Proposta a due gruppi di studenti di imparare a - E’ più facile individuare gli errori di singole lettere all’interno della parola attraverso il principio della somiglianza e leggere le parole scritte attraverso questo nuovo diversità delle lettere e non dalla forma globale della parola alfabeto; ad alcuni viene chiesto di memorizzare la forma globale, ad altri viene fatto presente che le - …. Migliora la comprensione del testo scritto: non è parole erano composte da sequenze di lettere scritte dimostrato - …. Favorisce la motivazione alla lettura: non è dimostrato dal basso all’alto … • A partire dal secondo giorno, quando McCandiss chiede agli studenti di imparare una seconda lista di parole, quelli che prestavano attenzione alla forma globale • Dopo un giorno di allenamento su una incominciarono a perdere terreno prima lista di 30 parole, il gruppo che prestava attenzione alla forma globale • Appresero le nuove parole, ma a scapito riconosceva meglio le parole di quello che della lista precedente, che finirono per tentava di estrarre le lettere dimenticare rapidamente; questo • (il metodo globale è dunque più facile da comportamento si ripeteva per ogni lista apprendere?) nuova introdotta
  • 8. • Al contrario, quanti prestavano attenzione alle • A questi studenti venne anche registrata lettere progredivano lentamente, ma in modo l’attiva cerebrale: l’emisfero destro si attivava saldo: ogni giorno cresceva il numero di per la lettura globale, mentre l’attenzione successi portata alle lettere attivava proprio la regione • Non solo riuscivano a decifrare d’un colpo classica della lettura, l’area occipito- parole nuove, ma le parole vecchie non temporale ventrale sinistra venivano dimenticate, anche se non ripassate. Come insegnare la lettura? Cosa raccomandare… • La tappa chiave della lettura è la decodifica • Quello che viene assemblato nella lettura non sono i dei grafemi in fonemi: si tratta di apprendere nomi delle lettere, ma i fonemi: rappresentazione il passaggio da un’unità visiva a una uditiva esplicita dei suoni del linguaggio. • Il bambino scopre che le parole sono formate da • Grafemi dovrebbero essere introdotti in atomi, i fonemi, i quali possono essere ricombinati a ordine logico: dai più semplici e regolari, a volontà per formare nuove parole quelli irregolari e complessi • Si tratta di una competenza metafonologica o “coscienza fonemica” o consapevolezza fonemica (Morais e al., 1979)
  • 9. • Gli analfabeti falliscono sistematicamente Evoluzione quando si tratta di giocare con i fonemi delle parole; mentre riescono ad afferrare la differenza • Profondità e specificità del Disturbo tra /da/ e /ba/, riescono anche a manipolare sillabe e le rime delle parole. • Comorbidità con altre forme psicopatologiche • Non si rendono conto invece che gli stessi • La comprensione del testo elementi sonori ritornano in diverse posizioni • Organizzazione abilità cognitive/attentive nelle parole, e che c’è lo stesso fonema /t/ in • Motivazione e tolleranza dello sforzo /tono/, /stop/ o /vite/; non riescono giocare con sostituzioni di lettere, modificando la prima lettera di una parola (ad es. uno dice /danno/, un altro risponde /panno/…)