2. Terremoti
Le placche (=zolle=porzioni di crosta terrestre) si
muovono:
avvicinandosi
(forze di
compressione)
allontanando
si (forze di
distensione)
scorrendo in versi
opposti (forze di
taglio)
4. Le forze possono, quindi, generare fratture
(=faglie).
Lungo le faglie si accumula energia elastica.
Quando questa supera la resistenza dell’attrito,
viene liberata una grande quantità di energia.
Terremoti
5. Terremoto = vibrazione del terreno dovuta alle
onde sismiche provocate dallo sprigionarsi di
energia da un punto della crosta o del mantello.
Terremoti
8. I terremoti negli ultimi 30 giorni:
http://www.iris.washington.edu/seismon/eventl
ist/index.phtml
Terremoti
9. Le zone più a rischio.
La maggior parte dei terremoti si verifica in tre
fasce principali, precisamente lungo le dorsali
oceaniche, nelle catene montuose di recente
formazione e nella cosiddetta cintura di fuoco
circumpacifica. Altre zone sismicamente attive
sono le regioni con faglie e fratture dell'Africa
orientale e alcune zone marginali alle masse
continentali.
Terremoti
10. Come si localizza l’ipocentro di un terremoto?
Lo si può determinare grazie al fatto che le onde
P e le onde S hanno velocità diverse.
Attraverso la formula v=s/t, si possono calcolare
gli “spazi”, cioè le distanze tra le stazioni
sismiche e l’ipocentro.
Terremoti
13. • Vulcani attivi:
– Etna: era un vulcano a
scudo, ora è uno
stratovulcano (forma
generalmente conica,
costituito dalla
sovrapposizione di vari
strati di lava
solidificata,pendii
piuttosto ripidi, eruzioni
esplosive).
Vulcani