Argo CCMS: come esportare e importare contenuti usando le funzioni Esporta / ...
DITA: strutturazione formale dei contenuti e single sourcing per la comunicazione tecnica
1. Kea s.r.l. | Via Strà, 102 | 37042 Caldiero (VR)
Tel.: +39 045 6152381
Web: www.keanet.it | E-mail: info@keanet.it
DITA: strutturazione formale dei
contenuti e single sourcing per la
comunicazione tecnica
Report sull’utile testo introduttivo di Sissi Closs, DITA - Der topic-
basierte XML-Standard: Ein schneller Einstieg , Springer Vieweg, 2015
Gli elementi di novità della comunicazione tecnica (aumento del numero di varianti di prodotto in seguito
alla loro mass customization; moltiplicarsi dei dispositivi; necessità di creare sinergie gra documentazione di
prodotto e documentazione tecnica; auspicio delle persone di disporre di informazioni personalizzate e
contestuali) pongono l’esigenza di disporre di 1 set di contenuti (topic pool), aggregabili in modo flessibile
in N output multicanale. Questa esigenza è riassumibile nel concetto di single sourcing.
La standardizzazione formale è uno degli aspetti fondamentali del single sourcing.
DITA è uno degli standard di riferimento in questo ambito. DITA è:
• Uno standard aperto (open source), indipendente dai tool utilizzati
• Basato su XML
• Garante dell’interoperabilità di contenuti provenienti da varie fonti
• Completo di tool gratuiti, come l’Open Toolkit per la produzione di output multicanale a partire da
dati DITA compliant
• Orientato all’online e al mobile
• Pur essendo nato nel settore della documentazione software, è applicabile anche ad altri ambiti,
grazie alla sua universalità e al supporto di verticalizzazioni settoriali
• Basato su concetti di modularizzazione, minimalismo, standardizzazione formale, single sourcing,
(ri)uso, aggregazione dinamica di output multicanale
• Una cornice in cui collocare anche le attività di standardizzazione editoriale (cioè dei contenuti),
utilizzando metodiche quali per esempio Information Mapping o Funktionsdesign.
Il viaggio alla scoperta di DITA, dal documento lineare al contenuto modulare, tocca tre stazioni principali:
topic, mappe, output.
Il topic, che anche Sissi Closs paragona al mattoncino Lego, è un modulo informativo minimo, auto-
sufficiente, indipendente dal contesto, adeguato a rispondere in modo esaustivo a una singola “domanda”
del fruitore e a stabilire relazioni con topic affini. Ogni tipo di topic codificato da DITA (concept, task,
reference, ecc.) ne definisce struttura, elementi, tag, attributi ammissibili. Modularità, standardizzazione,
autonomia e marcatura sono orientate al (ri)uso dei topic.
Le DITA map, simili a istruzioni per il montaggio della costruzione Lego, servono per definire:
• La struttura di un determinato tipo di output (es. manuale di istruzioni cartaceo, help online, ecc.)
1
DITA: strutturazione formale dei contenuti e single sourcing per la comunicazione tecnica
Petra Dal Santo (dalsanto@keanet.it)
2. Kea s.r.l. | Via Strà, 102 | 37042 Caldiero (VR)
Tel.: +39 045 6152381
Web: www.keanet.it | E-mail: info@keanet.it
• I contenuti (cioè i topic) da includere / escludere nell’output
• Le relazioni fra topic (per esempio fra topic sovra- e sottoordinati)
• La risoluzione delle variabili all’interno dell’output
• L’applicazione di eventuali ulteriori filtri, basati per esempio sulla variante di prodotto da
documentare oppure sul tipo di destinatario della documentazione
L’output in DITA, paragonabile alla costruzione Lego fatta e finita, è una aggregazione dinamica di topic, in
base a strutture e condizioni specificate dalla mappa di riferimento. Applicazioni come l’Open Toolkit
gratuito, trasformano i dati DITA compliant, in output multicanale (PDF, HTML, HTML5, RTF, Help Online in
vari formati, EPub, ecc.), applicando stili di presentazione e funzionalità previste.
***
Autore: Petra Dal Santo (dalsanto@keanet.it)
http://blog.keanet.it
www.keanet.it
2
DITA: strutturazione formale dei contenuti e single sourcing per la comunicazione tecnica
Petra Dal Santo (dalsanto@keanet.it)