4. TAPPE DELL’EVOLUZIONE GRAFO-
MOTORIA
Primi 3 mesi di vita: osservazione delle proprie mani
e manipolazione di oggetti.
Dai 6 mesi in poi: Inseguimento visivo degli oggetti in
movimento e aspetto bidimensionale degli oggetti.
A 3 anni: adeguata prensione del mezzo per scrivere
(prensione digitale).
Replica di comportamenti grafo-motori, traccia
lasciata da oggetti e produzione dei segni.
Dopo i 3 anni: segno come risultato dei gesti che
coinvolgono tutto il corpo e in base alla postura.
Scarabocchi e movimenti larghi.
Scoperta del rapporto tra i propri movimenti e i segni
ottenuti.
5. PRIME RICERCHE…
… volte ad evidenziare il passaggio da esecuzioni
semplici ad altre più complesse, furono condotte
da Kellogg nel 1955.
Differenze fra grafismo- grefema;
Abbandono del termine pre-grafismo;
Differenze fra grafismo- segno
7. TAPPE DELL’EVOLUZIONE GRAFO-
MOTORIA
Lo sviluppo delle competenze grafo-motorie segue
linee evolutive.
Inizialmente il bambino traccia segni su una
superficie con qualsiasi mezzo appuntito e punteggia.
Poi prolunga la punteggiatura e esegue una traccia
informale.
È uno sviluppo in sequenza, qualitativo
( derivazione piagetiana), lavora per processi, non è
lineare.
8. TAPPE DELL’EVOLUZIONE GRAFO-
MOTORIA
Tre fasi dello scarabocchio:
Mero scarabocchio, ghirigori: tracce a tendenza
ripetitiva e circolari privi di alcun significato
(fino a 2 anni e mezzo).
Scarabocchio con significato conferito a posteriori
e mutevole nel tempo, privo di intenzionalità
simbolica ( fino a 4 anni e mezzo).
Scarabocchio con intenzionalità simbolico-
rappresentativa, significato preventivo,
rappresentazione della realtà.
9. TAPPE DELL’EVOLUZIONE GRAFO-
MOTORIA
EVOLUZIONE DELLE LINEE
Linea verticale
Linea obliqua
Linea orizzontale
Linea aperta
Linea chiusa
Cerchio
Incrocio di linee
Controllo della dimensione
Chiusura antioraria del cerchio
10. TAPPE DELL’EVOLUZIONE GRAFO-
MOTORIA
PER IL COLORE:
Tratto continuo per il colore
Tratto spezzato (cambio di direzione o senso)
Tratto curvo
Tratto ondulatorio
NEL DISEGNO:
Disegno imitativo
Disegno geometrico
11. LISTA EVOLUTIVA DELLE COMPETENZE GRAFICHE 1
(CRISPIANI)
1.PUNTEGGIATURA
2.TRACCIA INFORMALE
3.SCARABOCCHIO
4.LINEA VERTICALE
5.LINEA OBLIQUA
6.LINEA ORIZZONTALE
7.LINEA APERTA
8.LINEA CHIUSA
9.CERCHIO
10.INCROCIO DI LINEE
11.STESURA DEL COLORE
13. E’ importante sottolineare il concetto di
derivazione piagetiana della SEQUENZA DEI
GREFISMI: può variare l’età di comparsa da
soggetto a soggetto, ma ciò che è sicuro è la
SUCCESSIONE nella quale si manifesteranno
questi stadi.
Lo svuluppo delle competenze grafo motorie NON
E’ QUANTITATIVO ma QUALITATIVO: lavora
per processi diversi (pertanto saper eseguire la
linea verticale o il cerchio implica una differenza
qualitativa)
14. DAL TRACCIATO ALLA SCRITTURA
(RICERCHE DI FERREIRO E
TEBEROSKY)
Apprendimento della scrittura come acquisizione
concettuale.
Legato al processo di alfabetizzazione
(l’alfabetizzazione non equivale alla scolarizzazione).
La scrittura appare al bambino come un oggetto
culturale con proprietà specifiche che fanno parte
delle conoscenze che egli possiede prima
dell’esperienza scolastica.
È un processo che si attua per tappe evolutive, con un
percorso per la soluzione di problemi cognitivi.
L’insegnamento degli strumenti per la lettura e la
scrittura tiene conto delle conoscenze pregresse e
delle singole strategie di apprendimento spontanee di
ciascun bambino.
15. DAL TRACCIATO ALLA SCRITTURA
(RICERCHE DI FERREIRO E
TEBEROSKY)
DUE AREE DI STUDI
Concettualizzazione della lingua scritta:
progressione regolare nelle soluzioni che i
bambini adottano per scoprire la natura della
scrittura. L’ordine di progressione dei
comportamenti non implica però un ritmo
determinato, ci sono differenze individuali.
Dimensione metalinguistica: consapevolezza
posseduta sulla lingua.
16. LIVELLI DI COSTRUZIONE DELLA LINGUA
SCRITTA DAI 3 A I 5 ANNI
Sono le tappe che precedono la scoperta del codice alfabetico,
della corrispondenza convenzionale tra gli aspetti sonori del
parlato e i segni grafici dello scritto.
La differenziazione graduale tra disegno e scrittura avviene in 4
fasi:
LIVELLO PRESILLABICO: distinzione tra disegno e non
disegno, scrittura ideografica, utilizzo di forme stilizzate.
LIVELLO SILLABICO: comparsa dei segni grafici ma non c’è
corrispondenza grafema-suono. Il bambino si interessa alle
caratteristiche visive della produzione. Compaiono oltre alle
lettere, le pseudo lettere. C’è interesse per il numero di lettere
utilizzate e una quantità minima di lettere per rappresentare una
parola.
17. LIVELLI DI COSTRUZIONE DELLA
LINGUA SCRITTA DAI 3 A I 5 ANNI
LIVELLO SILLABICO – ALFABETICO.
Comparsa delle condotte di differenziazione, il
bambino cerca di rappresentare ogni parola
diversa con segni diversi.
LIVELLO ALFABETICO: ad ogni significante un
significato. Scoperta del rapporto convenzionale
del suono con la parola scritta. Compare l’ipotesi
sillabica che è la prima messa in corrispondenza
tra parti dello scritto e parti dell’aspetto sonoro
delle parole. Il bambino ha ormai capitola regola
sulla quale si basa l’uso del nostro sistema di
scrittura: un segno per ogni suono,
18. COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA
DAI TRE AI CINQUE ANNI
Differenziazione tra disegno e scrittura
Quattro livelli
1. LIVELLO PRESILLABICO
2. LIVELLO SILLABICO
3. LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO
4. LIVELLO ALFABETICO
19. 1. LIVELLO PRESILLABICO
primo stadio del cammino cognitivo
significanti diversi per diversi significati
.......FATA... TELEVISORE.....SERENA
... TAVOLO……
.......RE……
....RE…… ... ACCA…ESSE….A…
.……..RE………qui c’è scritto fata.....te…levisione
20. 2. LIVELLO SILLABICO
secondo stadio del cammino cognitivo
per significati uguali, uguali significanti
CA ..SA ……….TE LEVISIONE FA TI NA FA TI NA
FATAA ..SA ……….LEFA.N….TE ……….LA.CA.SA
21. 3. LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO
terzo stadio del cammino cognitivo
per significati uguali,quanti significanti?
..TA V .O .L.O ..…….MA E STRE .A .......E ..LE FA... T. E.. E
..C A ..S ......TA... V O O …….RE……………….C..A..S..A
22. 4. LIVELLO ALFABETICO
quarto stadio del cammino cognitivo
ad ogni significato, un significante
……………F..A.T..I.N.A….
……F..A..T.A…..
23. PERTANTO…
E’ fondamentale procedere senza anticipazioni che
mortificherebbero il lavorio mentale di scoperta e
di costruzione
E’ molto più produttivo valorizzare le conoscenza
che i bambini già posseggono e le teorie sulla
lingua che hanno elaborato dall’esperienza
E’ altresì importante approntare un ambiente di
stimoli linguistici ricco e diversificato, che affondi
nel mondo fertile delle relazioni, dell’ascolto e del
racconto di sé, facendo percepire la lingua come
un’ulteriore ricca possibilità di esplorazione della
realtà, di crescita e scambio
24. INFATTI …
La competenza di scrittura e lettura va ben oltre
il saper leggere e scrivere intesa come corretta
acquisizione del codice… anzi ciò può portare alla
netta distinzione fra:
1. Accesso al codice (significante);
2. Comunicazione di significati
e far cedere all’impulso di affrettare il primo, per
poi usarlo come strumento di espressione
25. INVECE…
Occorre che gli insegnanti creino un contesto
organizzativo ricco e denso in cui i bambini siano
portati a sviluppare con naturalezza, assieme alle
specifiche abilità disciplinari, altre
abilità/bisogni:
- l’ideazione;
- il riferirsi alle proprie esperienze ed emozioni;
- la pianificazione;
- l’ipotizzare e l’inferire
- Il sapere selezionare parole e strutture per
adeguare la comunicazione a scopi e destinatari;
- Il sapersi decentrare dal contesto dialogico della
situazione.
26. PER CONCLUDERE
CODICE E SENSO VANNO TENUTI UNITI: sono però il
senso, i significati e le situazioni che rendono necessario il
ricorso al codice.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA: deve continuare la sua
azione formatrice proponendo giochi di finzione,
imitazione, lettura di storie, racconti, momenti di
quotidianità, disegno, manipolazione e costruzione di
oggetti…. compreso lo sviluppo di quelle abilità che stanno
alla base delle letto- scrittura.
LA SCUOLA PRIMARIA: nella prima classe sono necessari
scambi di competenze e atteggiamenti fra insegnanti dei 2
livelli in un’ottica d un’unica “scuola di base”
27. ATTIVITA’ POSSIBILI NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA PER L’AVVICINAMENTO
ALLA LINGUA SCRITTA
Uso funzionale, come consuetudine della
scrittura:
il cartellino del proprio nome da pendere ogni
mattina, la data, cartelli sugli angoli strutturati
(devono ricordare una decisione, una scadenza,
un’abitudine…) cartello degli assenti, menù,
osservazioni sul tempo….
….senza forzare, senza entrare nell’analisi.
28. SCRITTURA PREDITTIVA
Si scrive esercitando degli automatismi grafici e simbolici
sul pensiero che si vuole scrivere procedendo
sequenzialmente in avanti nel tempo e da sinistra a destra
nello spazio.
Si fa una azione predittiva e cognitiva legata al
significato delle parole, non alle lettere che le compongono,
attivando una intensa connessione con la memoria.
La memoria, nella fase di ideazione della scrittura,
fornisce un contributo mettendo a disposizione parole,
sintagmi, enunciati che , sula base di indizi cognitivi,
recupera dalla mente e consente di predire quanto si va a
scrivere.
29. SCRITTURA PREDITTIVA
Si sceglie una parola tra le tante (selezione) e
nell’intreccio con le altre del messaggio
(combinazione) si aziona la natura produttiva o
ricostruttiva della memoria.
Sono processi rapidi e automatici e distribuiti in
parallelo in quanto si attivano contemporaneamente
più azioni.
La mente processa l’indizio del messaggio orale o
scritto, i primi suoni uditi, alcune lettere percepite,
elementi del pensiero da scrivere, quindi evoca o
prefigura rapidamente la parola già presente nel
paradigma verbale individuale. Il nuovo dato viene
simultaneamente confrontato con tutti i contenuti
della memoria.
30. LETTO-SCRITTURA
Sono processi sinergici.
Hanno la stessa matrice mentale e cognitiva.
Nella lettura e nella scrittura come nella
decodifica di messaggi, la mente fissa gruppi di
parole.
I processi mentali di decodifica riservano una
precedenza alla parola intera perché dotata di
significato, rispetto a non parole.
L’azione di decodifica del messaggio orale o
scritto procede dalla parola intuita nella sua
interezza e attraverso associazioni di parole.
31. PER LA COMPRENSIONE DEI DISTURBI
DELL’ESPRESSIONE SCRITTA…
…. Occorre prendere in considerazione
l’evoluzione delle competenze grafo- motorie.
I requisiti e le componenti coinvolte sono.
- Motoria (prensione)
- Percettiva (gestione dello spazio)
- Psico-motoria (coordinamento oculo- manuale,
spazio- temporale, e direzionalità)