Slide della conferenza sulla domotica tenuta da INGEGNI Tech Srl http://www.ingegnitech.com il giorno 26-11-2011 presso l'Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano.
Conference slides from the Home automation conference helded by INGEGNI Tech Srl on 2011 November 26th. For more information send a mail to info@ingegnitech.com
1. Ing. Marco Signorini – Dott. Maurizio Ferrari
INGEGNI Tech S.r.l. – registered office: via Resegone, 24 – 20025 Legnano (MI) headquarters: via Monza, 6 - 20025 Legnano (MI) – Italy
2. Introduzione ai sistemi di domotica
Indice
• Introduzione ai sistemi di domotica
• Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
• Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
• Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
• Costi, benefici e problematiche della domotica
• Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
sistema VoIP
3. Cosa è la domotica oggi
• La domotica è la scienza che si occupa dello studio delle
tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e
più in generale in tutti gli ambienti dove l’uomo si è
insediato.
• Il termine domotica deriva dal latino domus che significa
"casa".
• Altri nomi della domotica, all’estero: home automation,
domotics.
• E’ una scienza interdisciplinare perché richiede l'apporto di
molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria
edile, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni ed
informatica.
4. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 1/9
• La domotica si applica in tutti gli ambienti antropizzati, ovvero gli
ambienti in cui le caratteristiche naturali originarie
(flora, vegetazione, fauna, ecc.) sono state alterate dall’uomo.
• La domotica ha come obiettivo:
– la salvaguardia e il miglioramento delle attività umane,
– la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni fisiche e prestazionali del
manufatto edilizio dotato di queste apparecchiature.
• La domotica determina:
– ottimizzazione delle funzionalità abitative
– sicurezza
– risparmi energetici e di gestione
– prolungamento della “vita utile” dell’edificio
5. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 2/9
Ottimizzazione delle funzionalità applicative
• Un sistema di domotica offre innanzi tutto una serie di servizi che
rendono più semplice la vita dell’uomo, in tutti i contesti.
• Tramite un impianto domotico è possibile ottenere un
miglioramento delle attività che noi tutti svolgiamo all’interno
della abitazioni, del luogo di lavoro, degli ambienti pubblici.
• Esempio: la gestione del termostato di casa da remoto.
6. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 3/9
Sicurezza
• E’ determinata dal controllo costante dell’ambiente abitativo.
• Un impianto di domotica garantisce la sicurezza attiva a diversi
livelli: controllo allagamenti, controllo fughe di gas, controllo
accessi e antieffrazione, antincendio.
7. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 4/9
Risparmi energetici e di gestione.
• Maggiori informazioni e consapevolezza dello stato abitativo
determina anche la possibilità di intervenire tempestivamente
qualora si verifichi uno spreco di energia.
• Esempio: l’apertura di una finestra in inverno ferma l’impianto di
riscaldamento un quella zona
8. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 5/9
Prolungamento della “vita utile” dell’edificio.
• L’ottimizzazione dell’utilizzo degli elettrodomestici e degli
automatismi presenti nell’edificio, tra cui anche l’impianto di
riscaldamento, consente il prolungamento della vita degli stessi.
• La consapevolezza tempestiva di eventuali anomalie, permette un
intervento repentino.
9. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 6/9
Le aree domotiche
Area dell’energia e dell’illuminazione.
Misuratori digitali, punti luce e prese comandati e temporizzati, reti
ad onde convogliate, controllo carichi elettrici, sistemi fotovoltaici,
controllo parametri illuminotecnici (con l’illuminazione LED, il
controllo del colore), scenari illuminotecnici.
Area inerente il sistema di telecomunicazione interno/esterno e
di trasmissione
Tipologia e topologia della rete informatica (LAN, Wireless, ADSL),
sistema telefonico (ISDN, VoIP, apparati satellitari mono e
bidirezionali, decoder, hi-fi, home theatre.
10. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 7/9
Area di sistemi di controllo degli impianti microclimatici, comfort
ambientale:
• regolazione di processo, attraverso l’interfacciamento degli
impianti idrotermsanitari/condizionamento/climatizzazione con
strumentazione a microprocessore dei sistemi analogici.
• programmi e procedure di risparmio energetico e telecontrollo a
distanza (energy saving); produzione di energia elettrica e calore:
pannelli fotovoltaici, generatori eolici e solari ad acqua.
11. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 8/9
Area della sicurezza attiva:
• sistemi di protezione: allarme, antieffrazione e controllo accessi e
transiti: security.
• Sistemi di protezione ambientale: antincendio, antiallagamento,
anticatastrofe: safety.
Area inerente gli elettrodomestici bianchi:
• Elettrodomestici che incorporano funzioni intelligenti e di
telecontrollo, compreso: telefoni cellulari, computer palmari,
telecomandi radio/infrarossi, consolle videogiochi, sistemi di
intrattenimento.
12. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 9/9
comfort sicurezza risparmi energetici e prolungamento vita
di gestione edificio
13. In cosa consiste un sistema di domotica 1/7
• L’architettura generale di un sistema domotico è sostanzialmente
suddivisa, con le debite eccezioni, in:
– Consolle domotica
– Quadro tecnico di distribuzione domotica (QTDD)
– Reti fisiche/logiche e sistemi di comunicazione
– Sistema periferico generale dei dispositivi in campo
– Sistema periferico degli elettrodomestici intelligenti
– Sistema informatico di supervisione e controllo
14. In cosa consiste un sistema di domotica 2/7
Consolle domotica
• rappresenta l’interfaccia utente per il colloquio con il sistema
• è posizionata in un posto facilmente accessibile e centrale
rispetto alla topologia dell’appartamento, oppure è mobile
• composta generalmente da un apparecchio dotato di uno
schermo dove si possono leggere gli stati delle entità (luci,
automatismi ecc.) e dove si possono imputare dei comandi.
• alternativa :
– Telefono VoIP opportunamente programmato
15. In cosa consiste un sistema di domotica 3/7
Quadro tecnico di distribuzione domotica (QTDD)
• E’ il punto in cui si dipartono le linee di cablaggio
• Generalmente posizionato in un punto baricentrico all’interno
dell’abitazione
• E’ il punto in cui il sistema interno all’abitazione si collega con i
canali esterni (ADSL, telefono)
16. In cosa consiste un sistema di domotica 4/7
Reti fisiche/logiche e sistemi di comunicazione
• Costituisce l’insieme dei collegamenti
• Fisiche: possono essere di diversi tipi: punto a punto, multipunto,
a bus, wireless, LAN, su onde convogliate
• Logiche: software operativo e di comunicazione
17. In cosa consiste un sistema di domotica 5/7
Sistema periferico generale dei dispositivi in campo
• Tutto ciò che è periferico e che consente di monitorare o
comandare una entità
• Attuatori (esempi per luci e tapparelle)
• Sensori (esempio sensore di temperatura)
18. In cosa consiste un sistema di domotica 6/7
Sistema periferico degli elettrodomestici intelligenti
• Composto da tutti gli elettrodomestici cosiddetti “intelligenti” che
possono dialogare tra loro e con il sistema centrale
• Elettrodomestici dotati di microprocessore che creano delle sotto
reti sitemiche rispetto all’impianto centrale
19. In cosa consiste un sistema di domotica 7/7
Sistema informatico di supervisione e controllo
• E’ il cuore del sistema, dotato di un software di supervisione e di
controllo
• Accetta input dalla sensoristica
• Permette l’instradamento dei comandi inputati tramite la Consolle
domotica
20. La domotica in campo residenziale 1/2
I principali servizi domotici dedicati ad una utenza residenziale:
• termoregolazione
• antifurto
• gestione scenari
• gestione luci
• controllo irrigazione
• telecamere
• accesso e controllo dei servizi dall'esterno
21. La domotica in campo residenziale 2/2
I principali servizi domotici dedicati ad una utenza aziendale:
• Termoregolazione finalizzata alla diminuzione dei costi
• Gestione luci nell’ottica del risparmio energetico e TCO (meno luci
accese = meno luci da sostituire e meno costi elettrici)
• Monitoraggio impianti tecnici: presenza di
fumo/incendio, ascensori, termoregolazione/climatizzazione, luci
spazi condivisi, allarmi, antiintrusione, controllo accessi aree
pubbliche/private tramite badge/rfid
• telecamere di videosorveglianza
• accesso e controllo dei servizi dall'esterno
• antifurto
22. Introduzione ai sistemi di domotica
Indice
• Introduzione ai sistemi di domotica
• Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
• Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
• Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
• Costi, benefici e problematiche della domotica
• Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
sistema VoIP
23. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 1/5
Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
L’impianto elettrico all’interno degli stabili ha avuto un’evoluzione
trainata, principalmente, dalla ricerca di comfort e dalla sempre
maggiore disponibilità di dispositivi elettronici.
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70
• Nato per risolvere esigenze piu’ limitate rispetto a quelle odierne
• Associato ad una logica “punto-punto”
• Scarsamente ampliabile o riconfigurabile se non a fronte d’ingenti
costi
24. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 2/5
Esigenze limitate
• Ridotto numero di punti luce
• Ridotto numero di apparecchi elettrici ausiliari
• Riscaldamento tipicamente centralizzato
• Ridotto numero di automatismi
• Mancanza d’integrazione tra impianti disomogenei
25. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 3/5
Tipiche soluzioni circuitali: Accensione luce da due punti
26. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 4/5
Tipiche soluzioni circuitali: Accensione luce da tre o piu’ punti
27. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 5/5
Caos all’aumentare della complessità
28. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 1/8
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80
• Nato per risolvere il crescente aumentare delle richieste
da parte degli utenti
• Si introduce il concetto di “stella”
• Mediamente riconfigurabile a fronte di costi inferiori
29. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 2/8
Esigenze in forte crescita
• Si comincia a pensare all’impianto elettrico come un mezzo
per migliorare il comfort abitativo e non solo come un
aspetto funzionale
• Gli sviluppi dell’economia e dell’elettronica portano a una
rapida espansione degli apparecchi presenti nelle abitazioni e
negli uffici
• Le esigenze di sicurezza elettrica aumentano a causa del
crescente numero di apparecchi installati
30. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 3/8
Esigenze in forte crescita
• L’illuminazione d’interni acquista un ruolo importante
• Gli stabili sono dotati sempre più spesso di antifurti e
automatismi quali, ad esempio, apricancello, videocitono,
telecamere di sorveglianza, più punti di accesso alla rete
telefonica pubblica.
• E’ l’era dell’HiFi, delle console da videogiochi in TV, della
filodiffusione
31. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 4/8
L’introduzione della “stella”
• Il proliferare di apparecchi elettrici, punti luce, automatismi
fa presto collassare il concetto “punto-punto” tipico dei
piccoli impianti
• Si comincia a pensare all’impianto elettrico come sistema da
“progettare assieme ai muri”
• Si tende a separare il sistema di “controllo” da quello di
“attuazione”
• Si concentrano i cablaggi e gli apparecchi di attuazione in
cassette di piano o di stabile; stanze tecniche
32. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 5/8
Vantaggi del sistema a stella
• Maggiore integrazione di sottosistemi non prima
interconnessi
• Limitazione della complessità circuitale
• Introduzione di automatismi a costo ridotto
• Più in generale: limitazione dei costi necessari
all’ampliamento del sistema elettrico
• Maggiore sicurezza elettrica unita a un aumento della
disponibilità dell’impianto
33. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 6/8
Esempio di sistema a stella
Tutte le connessioni
vengono accentrate
verso cassette o
zone tecniche
attraverso canali
orizzontali o
montanti
34. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 7/8
Esempio di riduzione complessità circuitale
35. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 8/8
Svantaggi del sistema a stella
• Maggiori costi d’installazione iniziale
• Non risolve tutti i problemi
• Deve essere progettato con lo stabile
• Usato tipicamente nel terziario e in abitazioni di lusso
36. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 1/12
Introduzione dei sistemi a BUS
• Nato per risolvere le problematiche introdotte dai sistemi a
connessione “punto-punto” e da quelli “a stella”
• Basato sullo scambio d’informazioni da parte di agenti
elettronici
• Ha l’obiettivo di realizzare un sistema facilmente
riconfigurabile a costi ridotti
37. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 2/12
Che cosa è un sistema a BUS
• Nei sistemi elettronici e nei computer in particolare, il BUS è
un canale che permette a periferiche e parti del sistema di
"dialogare" tra loro.
• Diversamente dalle connessioni punto-punto un solo bus può
collegare tra loro più dispositivi.
38. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 3/12
Che cosa è un sistema a BUS
• I sistemi a BUS si suddividono in due grandi categorie:
– BUS Parallelo
– BUS Seriale
39. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 4/12
Che cosa è un sistema a BUS
Esempi di BUS parallelo:
• BUS su circuito stampato
• BUS SCSI o PATA per il
controllo Hard Disk
• BUS Centronics per il
controllo delle stampanti (ad
aghi)
40. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 5/12
Che cosa è un sistema a BUS
Esempi di BUS seriale:
• USB
• Ethernet
• RS485, usato in ambito industriale
41. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 6/12
La Domotica viaggia sul BUS
• Per integrare differenti sottosistemi occorre un mezzo di
trasmissione condiviso da tutti
• La separazione di controlli e attuatori introdotta nei sistemi a
stella richiede un mezzo di comunicazione tra i dispositivi
• La necessità di ridurre il numero dei cablaggi, propria dei sistemi a
stella, necessita di un mezzo condiviso tra dispositivi
• La necessità di espandere un impianto elettrico in configurazioni
differenti da quella a stella rende necessario un sistema di
comunicazione semplice da derivare
• La sicurezza elettrica, soprattutto per quanto riguarda la parte di
controllo, è intrinseca dei sistemi a BUS che lavorano a tensioni di
sicurezza - SELV [Safety Extra-low Voltage]
44. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 9/12
Vantaggi di un sistema a BUS
• Tutti i dispositivi sono connessi a un unico cavo, tipicamente
un doppino, nel quale vengono fatte transitare le
informazioni necessarie alla sopravvivenza del sistema stesso
• Tutti i dispositivi di controllo e attuazione sono alimentati dal
doppino
45. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 10/12
Vantaggi di un sistema a BUS
• Poiché tutti i dispositivi sono collegati al bus, non è più
importante la loro ubicazione ma prende forma il concetto di
“servizio”
• Poiché tutti i dispositivi sono collegati al bus, tutti possono
parlare tra di loro (integrazione di sistemi non omogenei)
• L’integrazione di sottosistemi disomogenei favorisce un
utilizzo consapevole delle risorse energetiche e semplifica la
realizzazione di stabili compatibili con le recenti normative
sul risparmio energetico
46. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 11/12
Svantaggi di un sistema a BUS
• Costi iniziali superiori ai sistemi tradizionali
• Consumi di standby
• Maggiore probabilità di guasto, rispetto ai sistemi
tradizionali, dovuta a una maggiore complessità
• Maggiore costo di riparazione in caso di guasto
• Richiedono progettisti e installatori più qualificati rispetto al
passato
47. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 12/12
Il BUS non è soltanto un mezzo di comunicazione…
• Entità disomogenee dialogano con linguaggi differenti tra di
loro
• L’integrazione scaturisce dalla definizione di un linguaggio
comune, non solo dal mezzo di comunicazione utilizzato
• Necessità di definire dei protocolli di comunicazione
• Necessità di standardizzare dei protocolli di comunicazione
48. Protocolli di domotica residenziale 1/5
Protocolli di domotica residenziale
Si dividono in differenti tipologie:
• Protocolli “aperti”, o gestiti da consorzi di Aziende *KNX, ZigBee+
• Protocolli proprietari più, o meno, “aperti” *SCS+
A loro volta si identificano due differenti tipologie:
• Protocolli con mezzo fisico interscambiabile [LonWorks, KNX]
• Protocolli con mezzo fisico non interscambiabile [X10, SCS, ZigBee]
49. Protocolli di domotica residenziale 2/5
Che cosa accomuna i protocolli di Domotica
• Mezzo di comunicazione condiviso
• Presenza di entità autonome e in grado di “parlare” anche se
non “interrogate”
• Necessità di arbitraggio del BUS
• Limitazione dei danni e disservizi causati da guasto
50. Protocolli di domotica residenziale 3/5
Come funziona un sistema a BUS
• Ogni entità affacciata sul BUS possiede uno o più identificativi
univoci all’interno del sistema
• Ogni entità è in grado di operare e/o inviare informazioni relative
al suo ristretto campo di azione. Ignora tutto ciò che non lo
riguarda o che ritiene “errato”.
• Ogni unità può essere interrogata sul suo stato attuale
51. Protocolli di domotica residenziale 4/5
Come funziona un sistema a BUS
• Ogni unità fornisce uno o più servizi univocamente
identificabili tramite un indirizzo [o canale] definito da un
codice numerico
• Il BUS può trasportare informazioni di segnalazione e di
contenuti.
– Le segnalazioni avvengono tramite scambio di dati che, tipicamente,
vengono “pacchettizzati” seguendo le regole del protocollo
– I contenuti possono essere trasmessi con codifiche differenti a quelle
della segnalazione [banda base, modulazione di frequenza] oppure
essere gestiti nello stesso modo delle informazioni di segnalazione
53. Protocolli di domotica alternativi 1/4
Protocolli di domotica alternativi
• Sono quei protocolli informatici che non sono nati al fine di essere
integrati in un impianto di Domotica ma che, per la loro
ubiquità, presentano interessanti opportunità di integrazione tra
sistemi disomogenei.
• Spesso hanno costi irrisori, nonostante celino una complessità
tecnica molto più elevata dei sistemi tipicamente presenti in
impianti di Domotica, poiché traggono vantaggio dalle economie
di scala
• Derivando da tecnologie informatiche, non sempre, da soli, sono
in grado di fornire un’integrazione ottimale. Sarebbe più corretto
parlare di “insiemi di protocolli”
• Spesso sono basati su concetto “client-server” che poco si presta
in ambito residenziale
54. Protocolli di domotica alternativi 2/4
Ethernet e WiFi
• Ampiamente utilizzati in ambito informatico per lo scambio
d’informazioni tra elaboratori
• Da una decina d’anni è sempre più facile trovarli su
apparecchiature industriali
• Da qualche anno è sempre più facile trovarli su apparecchiature
destinate al residenziale
• Permettono un trasferimento dati a una velocità interessante per
tutti i campi della Domotica: dall’attuazione al controllo remoto;
dalla telefonia e/o video-telefonia alla distribuzione di materiale
audio/video sia privato che pubblico.
• Costi d’interconnessione relativamente bassi
• Tipologia tipicamente a stella (per Ethernet cablata)
• Descrive “solo” lo strato fisico e d’indirizzamento, non quello
applicativo
55. Protocolli di domotica alternativi 3/4
ZigBee
• Standard emergente basato sull’IEEE 802.15.4 per la realizzazione di reti
wireless personali (WPA)
• Obiettivo iniziale è il trasferimento di dati a basso bitrate, con un costo
energetico minimo
• Identifica strutture MESH non mirate, economiche e autogestite, utili nel
caso residenziale per coprire differenti ambienti
• Progettato per sistemi embedded: cerca di abbassare i costi legati alla
complessità di WiFi che non è giustificabile in molti settori
• Costo ancora alto dei sistemi, dovuto alla non attuale pervasività sul
mercato
• Per implementare un qualsiasi oggetto compatibile ZigBee occorre far
parte della ZigBee Alliance
56. Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
Ricapitolando
• L’impianto elettrico ha subito un’evoluzione trainata dalle
crescenti esigenze di comfort, sicurezza e controllo degli stabili e
delle unità abitative
• Le topologie impiantistiche hanno cercato di risolvere
problematiche associate ai costi di manutenzione e ampliamento
• L’elettronica è venuta in aiuto sdoganando tecnologie utilizzate
nell’informatica adattandole a contesti propri dell’edilizia
attraverso l’introduzione del concetto di BUS
• La condivisione di un mezzo di trasmissione e la nascita di
protocolli hanno favorito lo scambio d’informazioni tra mezzi
disomogenei, realizzando a quella che viene chiamata
“integrazione di sistemi”
57. Introduzione ai sistemi di domotica
Indice
• Introduzione ai sistemi di domotica
• Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
• Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
• Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
• Costi, benefici e problematiche della domotica
• Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
sistema VoIP
58. GEWISS 1/5
Gewiss
• Chorus: il sistema domotico di Gewiss.
• E’ definito come “un sistema domotico internazionale, in grado di
offrire soluzioni d'avanguardia per la gestione e il controllo della
casa e dell'edificio”.
59. GEWISS 2/5
• Home automation:
– Illuminazione: accensione/spegnimento, dimmering
– Automazione: movimentazione tapparelle, tende e
veneziane, avvolgibili
– Scenari
– Termoregolazione: regolazione della temperatura a zone
– Videocitofonia: citofono e telecamere
– Meteo: sensori crepuscolari, di luminosità, sensori vento, pioggia
– Antifurto
• Building automation:
– Tutte queste funzionalità sono disponibili anche in versione
Building automation, a questi si aggiunge il controllo accessi
60. GEWISS 3/5
Tecnologia
• Gewiss ha scelto lo standard Konnex
• Il sistema videocitofonico si basa su linee IP (maggior facilità di
installazione, cavi Ethernet, maggiore qualità)
• Sistema a radiofrequenza: tutte le aree applicative
(illuminazione, automazione, termoregolazione…) sono
controllabili anche tramite un sistema a radiofrequenza.
Trasmissione dati di tipo impulsivo per rendere il sistema
affidabile e sicuro.
• Il controllo accessi si basa su transponder
61. GEWISS 4/5
Controllo e remotizzazione
Controllo
• Vision master: è un pannello touch da incasso che
permette, tramite un’interfaccia grafica, di monitorare e di
comandare gli oggetti domotici.
• Nessun prodotto specifico per i sitemi touch come palmari e
telefoni di nuova generazione
62. GEWISS 5/5
Controllo e remotizzazione
Remotizzazione
• Gewiss offre 2 alternative:
– modulo GSM che permette il controllo tramite SMS
– Internet gateway: rende disponibile una pagina WEB,
consultabile anche dall’esterno, che permette il controllo e il
monitoraggio
63. BTicino Legrand 1/5
BTicino Legrand
• My Home: il sitema domotico secondo BTicino/Legrand.
• Il sistema comprende:
– Controllo illuminazione
– Controllo automatismi: tapparelle, cancelli elettrici
– Scenari
– Diffusione sonora: offre un sistema di amplificatori e comandi per il
controllo dell’audio nell’abitazione
– Termoregolazione: controllo riscaldamento a zone
– Sicurezza: gestione anti-intrusione
– Videosorveglianza e citofonia
64. BTicino Legrand 2/5
Tecnologia
• Utilizza un sistema BUS proprietario denominato SCS.
• Anche la gestione delle telecamere strutta il BUS: facilità di
installazione ma bassa qualità e impossibilità di visualizzare più
telecamere contemporaneamente.
• OpenWebNet: tramite opportuni gateway è possibile il controllo
del BUS scs anche tramite dispositivi che sfruttano il protocollo
TCP/IP (computer, palmari, smartphone).
65. BTicino Legrand 3/5
Controllo e remotizzazione
Controllo
• disponibili pannelli touch minimali da cui è possibile controllare e
impartire comandi
66. BTicino Legrand 4/5
Controllo
• tramite il protocolo open OpenWebNet è possibile monitorare e
comandare le entità senza interagire direttamente con il BUS SCS
67. BTicino Legrand 5/5
Remotizzazione
• Lavorando su IP, qualsiasi software in grado di aprire una
connessione TCP/IP e che implementa OpenWebNet può
interagire con l’edificio.
• Tramite opportune configurazioni sistemistiche è possibile
accedere alla casa da remoto, tramite un collegamento Internet.
• Esempio: “Domotica” di INGEGNI Tech.
68. ABB 1/3
ABB
• DomusTech: il sistema domotico di ABB:
– Illuminazione
– Controllo automatismi: cancelli elettrici, tapparelle
– Controllo carichi elettrici: disalimenta, tramite una priorità stabilita, una o
più utenza, al superamento della potenza disponibile
– Sicurezza: antifurto e sicurezza allagamenti, fumo, gas (sistema GSM)
– Videocontrollo: tramite telecamere wireless
– Scenari
– Termoregolazione
69. ABB 2/3
Tecnologia
• 2 soluzioni
– Bus basato sullo standard Konnex
– Soluzione totalmente wireless, lavora in radiofrequenza anche per quanto
riguarda la parte di videsorveglianza.
70. ABB 3/3
Controllo e remotizzazione:
Controllo
• Il controllo è permesso da pulsanti e automatismi associati a
sensoristica (esempio: apro la finestra e in automatico si ferma il
climatizzatore).
Remotizzazione
• Tramite l’interfaccia DomusLink è possibile controllare e
comandare le entità tramite SMS/WAP
71. Introduzione ai sistemi di domotica
Indice
• Introduzione ai sistemi di domotica
• Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
• Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
• Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
• Costi, benefici e problematiche della domotica
• Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
sistema VoIP
72. Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
Telecontrollo ed integrazione di più sottosistemi
I sottosistemi della domotica quali
• termoregolazione
• controllo luci
• controllo carichi
• controllo automatismi
• antifurto e videosorveglianza
• telefonia VoIP
• audio/video (anche tramite mediabox, come per esempio
Dreambox e simili, con NAS per lo storage di musica e video)
stanno diventando sempre più affini al mondo dell’informatica
73. Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
Un sistema domotico oggi e sempre più legato al mondo dei sistemi
informatici:
• prima: i primi pannelli di controllo centralizzati
– costruiti ad hoc per un sistema domotico specifico
– poche possibilità di migliorare l’interfaccia grafica
– costi elevati
• oggi: l’interazione può avvenire tramite tablet e smartphone
– interfaccia grafica notevolmente migliorata
– infinite possibilità di interazione e personalizzazione
– possibilità di scegliere il software migliore per la propria casa
– costi molto bassi
74. Applicativo per iPad, iPhone e iPod Touch 1/1
Caso di “Domotica” per BTicino:
• E’ stato sviluppato un software disponibile su App Store di
controllo per sistemi iOS (iPhone, iPod Touch e iPad) che
interagisce con il gateway BTicino e che adotta il protocollo
OpenWebNet
76. Applicativo per iPad, iPhone e iPod Touch 1/1
Funzionamento
• Connessione TCP/IP
• Protocolo OpenWebNet
• Apertura 2 canali di comunicazione: monitoring e comando.
Canale di comando
Canale di monitoring
77. Introduzione ai sistemi di domotica
Indice
• Introduzione ai sistemi di domotica
• Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
• Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
• Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
• Costi, benefici e problematiche della domotica
• Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
sistema VoIP
78. I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica 1/3
La complessità intrinseca di un impianto di domotica incrementa i
costi necessari per l’installazione iniziale.
Tali costi devono essere visti come un investimento per il futuro, alla
luce degli indubbi vantaggi che un impianto di Domotica può portare.
I costi visibili…
• Acquisto apparati quali controllo, attuatori, sensori,
alimentazione, centrali di supervisione, gateway per integrazione
con reti informatiche etc.
• Acquisto e posa del/dei doppini in rame
• Progettazione del sistema
• Configurazione del sistema
79. I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica 2/3
I costi nascosti…
• Aumento dei costi destinati all’alloggiamento delle
• L’onnipresenza del BUS necessita una progettazione dell’impianto come
sistema facente parte dello stabile. E’ più complesso adattare uno
stabile esistente rispetto a prevedere un impianto di Domotica durante
la costruzione di uno stabile.
• La sostituzione di sistemi elettromeccanici con entità intelligenti e
autonome introduce dei costi di esercizio derivanti dalla necessità di
alimentare 24/7 le parti dell’impianto di Domotica
• Il costo associato a un guasto è più elevato rispetto a quello necessario
alla riparazione su un sistema tradizionale, a parità di danno percepito
dall’utente
• Spesso la mancanza di competenza dell’installatore amplifica le
problematiche e i conseguenti tempi e costi di posa, configurazione,
integrazione
80. I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica 3/3
E’ però SBAGLIATO!
• L’opinione comune che un impianto di Domotica costi molto di più
rispetto a un impianto tradizionale è frutto di una superficiale
valutazione dei costi.
• Essa non tiene conto dei reali vantaggi derivanti dall’installazione
di un impianto Domotico, spesso visibili nel giro di qualche anno
• E’ quindi sbagliato confrontare i costi di un sistema elettrico
tradizionale con quelli di un sistema di Domotica in grado di offrire
gli stessi servizi
81. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 1/11
• Le possibilità offerte da un sistema di Domotica sono molteplici e
uniche. Un buon impianto di Domotica, oltre ad offrire un miglior
comfort abitativo, rende virtuoso lo stabile alla luce dei recenti
Decreti Legislativi che regolano l’edilizia in merito alle
performance energetiche degli edifici.
L’integrazione di sistemi di rilevazione presenze con i sottosistemi
di climatizzazione e illuminazione, ad esempio, può ridurre
considerevolmente l’utilizzo di energia e favorire l’abbattimento di
GAS a effetto serra.
• La struttura a intelligenza distribuita, propria di un impianto a
BUS, rende più facile e meno onerosa la modifica e la
manutenzione di un impianto elettrico.
82. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 2/11
Un primo esempio: Lighting Management
• Il contributo dell’impianto d’illuminazione artificiale alla
prestazione energetica dell’edificio è importante
principalmente nel terziario.
• Secondo studi derivanti dall’applicazione della UNI
EN15193, il fabbisogno energetico di questo sottosistema
ammonta a circa il 24% del totale. Nel caso residenziale tale
valore si aggira intorno al 12%.
• La gestione “intelligente” operata da un buon sistema di
lighting management, può potenzialmente arrivare a far
risparmiare fino al 75% di energia rispetto a un impianto
tradizionale
83. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 3/11
Un primo esempio: Lighting Management
• Le operazioni svolte da un sistema di lighting management
sono, principalmente:
– Misurazione del grado d’illuminazione di una o più aree, attraverso
sensori di luminosità opportunamente posti all’interno delle aree da
illuminare
– Controllo costante della presenza di persone all’interno dell’area da
illuminare
– Controllo automatico dei corpi illuminanti, sulla base delle
informazioni precedenti, e di ulteriori informazioni provenienti da
schedulazioni orarie giornaliere, settimanali o mensili
– L’accensione dei corpi illuminanti può avvenire in modalità
on/off, nei casi più semplici, o graduale nei casi più complessi
84. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 4/11
Un primo esempio: Lighting Management
• Installazione in building uffici, 3 piani, 20 uffici per piano, circa
3000mq totali. Attivita’ primaria: lavoro al PC e lettura documenti
• Payback: 4 anni e 6 mesi
• Riduzione consumi energetici: 67500kWh/anno
• Riduzione GHG: 38 ton CO2 eq/anno
Fonte: BTicino
85. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 5/11
Un primo esempio: Lighting Management
86. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 6/11
Un secondo esempio: Termoregolazione
• L’incremento del numero d’impianti termici autonomi ha
limitato in maniera importante i potenziali miglioramenti
prestazionali associati al riscaldamento delle unità abitative.
• Il senso di “libertà”, caratteristico dell’impianto
termoautonomo, viene pagato ogni anno in termini di
riduzione delle prestazioni e, quindi, in termini di costi
sostenuti.
• Il controllo ottimale dell’impianto di riscaldamento e
raffrescamento di ogni unità abitativa può trarre grandi
vantaggi dall’installazione di un impianto di Domotica
87. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 7/11
Un secondo esempio: Termoregolazione
• Le caratteristiche di un tipico sistema di termoregolazione
intelligente sono:
– Suddivisione di zone termiche
– Misurazione costante delle temperature delle zone interne ed esterne
all’edificio
– Controllo presenza di persone all’interno delle aree soggette a
termoregolazione
– Controllo apertura di porte e finestre nelle zone soggette a
termoregolazione
– Modulazione del sottosistema di generazione sulla base delle informazioni
precedenti e delle pianificazioni programmate dall’utente
– Modulazione del sottosistema di distribuzione al fine di soddisfare i
requisiti delle zone termiche
88. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 8/11
Un secondo esempio: Termoregolazione
89. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 9/11
Un secondo esempio: Termoregolazione
90. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 10/11
Un secondo esempio: Termoregolazione
91. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 11/11
Riduzione dei costi di manutenzione e di ampliamento
• La presenza di un BUS di comunicazione semplice da derivare e comune
a tutti i dispositivi alleggerisce le esigenze di opere murarie nel caso di
modifiche comportamentali dell’impianto di Domotica
• L’accentramento di molte unità di attuazione e supervisione all’interno
di nicchie tecniche favorisce l’ampliamento dei servizi e delle
funzionalità
• La presenza d’intelligenza distribuita permette la modifica
comportamentale al costo di una sola riprogrammazione delle unità
coinvolte
• L’interfacciamento dell’impianto con sistemi informatici rende possibile
l’introduzione di funzionalità avanzate a costo in sostanza nullo, sempre
più spesso fornite in remoto da società di servizi
92. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 1/7
Il problema della sicurezza informatica
• L’interfacciamento dell’impianto di Domotica con sistemi
informatici è alla base del telecontrollo. Quest’occasione
interessante e innovativa può mettere a repentaglio la sicurezza
dei servizi e dell’impianto stesso.
• Mentre nessuno sarebbe disposto a “dare le chiavi” della propria
abitazione o del proprio ufficio a degli sconosciuti, è molto facile
trovare persone che “aprono” la porta informatica del proprio
sistema, indiscriminatamente.
93. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 2/7
Non ci si rende conto che…
L’accesso estraneo all’impianto:
• Potrebbe violare la propria privacy
• Potrebbe permettere la modifica di parametri ambientali (o creare
indisponibilità temporanea dell’esercizio)
• Potrebbe causare danno economico
• Potrebbe essere un preludio di effrazione
• Potrebbe creare problemi di gestione di responsabilità (si pensi ad
esempio al controllo accessi negli uffici ed alla distruzione dolosa
dei record di accesso)
94. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 3/7
Non ci si rende conto che…
L’accesso estraneo all’impianto:
• E’ agevolato dall’apertura delle porte del router
• E’ agevolato dalla scelta di password semplici
• E’ agevolato dalla ristretta conoscenza delle tecnologie di rete e
informatiche
• E’ agevolato dalla leggerezza con cui spesso si affrontano questi
problemi
• E’ agevolato dalla limitazione intrinseca dell’hardware e dei
protocolli in commercio
95. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 4/7
Quindi BASTA DOMOTICA?!?
• Assolutamente NO.
• Si tratta solo di prendere coscienza del problema e
operare al fine di ridurre le probabilità di accesso
indesiderate.
96. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 5/7
Domotica equivale a Informatica
• E’ necessario prendere coscienza che un sistema di domotica
interfacciato con la rete informatica e con Internet è, di
conseguenza, un sistema informatico
• Non si può ipotizzare che tutti gli apparecchi di un impianto di
domotica siano in grado di sostenere l’attacco informatico da
parte di hacker o utenti smaliziati
• Anche se fossero in grado di sostenere l’attacco oggi, questo
potrebbe non essere vero domani
97. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 6/7
Le regole d’oro
Come per l’informatica, le regole d’oro da tenere in considerazione
per arginare problemi di sicurezza sono:
• Evitare di “affacciare” servizi direttamente su Internet
permettendo accesso indiscriminato, ma utilizzare il più possibile
VPN
• Utilizzare password complesse e cambiarle periodicamente
• Aggiornare il più frequentemente possibile l’unità a diretto
contatto con il mondo esterno (Internet)
98. Costi, benefici e problematiche della domotica 7/7
Ricapitolando
• La maggiore complessità intrinseca di un sistema di
Domotica introduce inevitabili costi aggiuntivi se paragonata
ad un sistema tradizionale con stesse funzionalità
• Le caratteristiche avanzate di un sistema di Domotica
possono essere messe al servizio del risparmio energetico, a
tutto vantaggio per l’ambiente e per il portafogli
• L’intelligenza distribuita, propria di un sistema a
BUS, favorisce il controllo remoto dei servizi presenti negli
stabili
• Le opportunità di controllo remoto non possono e non
potranno più non tener conto delle problematiche
concernenti la sicurezza informatica