2. Cambiare le proprie vite in profondità
• Autore del bestseller internazionale: "Nonviolent Communication: A
Language of Life" tr.it. "Le parole sono finestre [oppure muri]"
• Mediatore a livello internazionale, esperto in risoluzione dei conflitti,
psicologo, il dr. Marshall B. Rosemberg ci ha mostrato come
sviluppare una consapevolezza di pace radicata nel nostro
linguaggio quotidiano.
• Le tue parole possono cambiare il mondo offre indicazioni teoriche e
pratiche ed alcuni strumenti efficaci che possono cambiare
profondamente le nostre vite.
• Questo libro è ricco di aneddoti, lezioni, riflessioni ed idee basati su
un'esperienza di oltre quarant'anni nella mediazione di conflitti e
nelle relazioni di aiuto, in alcuni dei più violenti angoli del globo.
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3. Una preziosa eredità : La strada della
comunicazione nonviolenta
• Dietro ad ogni conflitto c’è un bisogno insoddisfatto
• Instaurare relazioni interpersonali non conflittuali perché rispettose
dei bisogni dell’altro.
• Acquisire maggiore consapevolezza personale basandosi sull’ascolto
delle proprie emozioni e dei bisogni ad esse collegati.
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4. Relazioni di Pace : Autoempatia + Empatia
• Trattiamo gli altri come trattiamo noi stessi, solo iniziando da un
maggiore ascolto e rispetto per sé stessi sarà possibile instaurare
relazioni di pace per facilitare il cambiamento.
• Processo di cura di sé che produce attenzione al proprio mondo
interiore (connessione con sé stessi = AUTOEMPATIA).
• Processo di cura dell’altro che produce attenzione consapevole e
costruttiva verso gli altri (connessione verso gli altri = EMPATIA ).
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5. Linguaggio Sciacallo
• Contraddistingue la nostra cultura “occidentale”
• E’ un “modus vivendi e di pensiero” : giudica, interpreta, stabilisce
delle diagnosi, classifica le persone, etichetta, spiega e argomenta le
ragioni degli uni e i torti degli altri, dice come “dovrebbero” agire le
persone per far bene.
• E’ chiamato “linguaggio sciacallo” per evidenziare come esso crei un
ambiente di gerarchie, di sospetti, di competizione, di “furbizie”, di
lotta per la sopravvivenza e di violenza tipico delle dinamiche degli
sciacalli.
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6. Parlare un linguaggio più umano
• Questo linguaggio non è proprio della nostra natura umana, non ci
appartiene e crea dunque una serie di insoddisfazioni psicofisiche,
emotive e relazionali.
• Possiamo dire che il nostro schema di pensiero e di linguaggio gioca
un ruolo fondamentale nel determinare il piacere e la gioia di vivere
piuttosto che l’alienazione e il malessere.
• Con la CNV abbiamo la possibilità di parlare un linguaggio molto più
conforme alla nostra natura relazionale, un linguaggio che non
giudica, che si basa sulla comprensione e sull’onestà costruttiva, che
permette di esprimere ciò che è vivo dentro di noi e di creare relazioni
di profonda connessione con gli altri e il mondo esterno.
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7. Linguaggio Giraffa
• E’ il mammifero con il cuore più grande e ha il dono , con il suo lungo
collo, di guardare …oltre. Ma Il suo lungo collo ci ricorda anche la sua
vulnerabilità, quella vulnerabilità che, nella CNV , significa avere la
possibilità di trasformare i sentimenti e i bisogni in forza ed energia per
il cambiamento.
• Se la giraffa rappresenta la comunicazione empatica , lo sciacallo
rappresenta quella parte di noi che, esprimendosi attraverso la
comunicazione, indugia nella critica e nel giudizio. Ma proprio a questa
parte dobbiamo dire grazie e fare riferimento per scoprire ciò che è “vivo
in noi”.
• Lo sciacallo è dunque una giraffa che ancora non ha imparato a parlare.
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8. Le parole possono essere muri oppure porte
• Il linguaggio sciacallo è un linguaggio che esige e si esprime con
“bisogna”, -“devi, che ti piaccia o no”, -“ciò che si deve fare è …” - “è
cosi!”- “non voglio”- “fermati, basta!”- “non pensare questo”: è un
linguaggio, cioè, che non permette alcuna scelta alla persona.
• Il linguaggio sciacallo rischia di sopprimere ogni creatività e rende
schiavi gli individui, schiavi di se stessi e schiavi degli altri, in famiglia,
a scuola, nel lavoro, ecc.
• Il linguaggio giraffa è un linguaggio che chiede e non pretende: “Mi
piacerebbe molto che tu facessi …, se vuoi ….. ti va? o la pensi
diversamente?... vorresti fare altro?... hai un’altra idea?”.
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9. Sviluppare l’abitudine alla Pace
• La CNV è un linguaggio semplice e contemporaneamente difficile:
-semplice perché risuona pienamente con la nostra natura umana
-difficile perché non siamo abituati a questa modalità.
• La CNV, centrata sulla consapevolezza di sé , dei propri bisogni e dei
bisogni dell’altro, (autoempatia ed empatia) dà dunque un’alternativa
valida alle reazioni automatiche di attacco o fuga di fronte alle criticità
e difficoltà relazionali.
• L’alternativa è la ricerca della miglior strategia di nutrimento dei
propri bisogni, nella piena considerazione di sé e dell’altro
[Connessione SiSi].
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10. Linguaggio di Pace nei sistemi educativi
• La CNV insegna ad identificare ed esprimere con chiarezza, in un
modo rispettoso di sé e degli altri, ciò che sentiamo e che
desideriamo ottenere (i nostri bisogni).
• Un modo di mettersi in relazione con noi stessi e gli altri scevro da
valutazioni critiche, etichette.
• Sebbene l’empatia e la compassione facciano parte del bagaglio
naturale dell’essere umano, dove le categorie del giusto e dello
sbagliato, del i sistemi educativi tendono a privilegiare un approccio
alla vita giudicante premio e della punizione orientano, in modo non
autentico, i comportamenti e le scelte.
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