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  1. 1. COME AFFRONTARE LE DIFFICOLTÀ DI LETTURA Mariagrazia Gozio Gattinara 12 febbraio 2010
  2. 2. OGGI PARLEREMO DI: APPRENDIMENTO LETTURA DIFFICOLTÀ DI LETTURA PROPOSTE PER AFFRONTARE LE DIFFICOLTÀ DI LETTURA
  3. 3. ALUNNI INSEGNANTI FAMIGLIA TECNICI
  4. 4. • Conoscere processi lettura • Individuare prima possibile eventuali difficoltà negli alunni • Proporre una didattica “facilitante” per tutti, mirata e consapevole. *Evita difficoltà nei bambini più deboli e /o con ritardi negli apprendimenti *Limita conseguenze disturbo INSEGNANTI
  5. 5.  FAVORIRE L’INSTAURARSI DI ADEGUATE STRATEGIE  EVITARE CHE AUMENTI IL DIVARIO TRA LE PRESTAZIONI DEL BAMBINO IN DIFFICOLTÀ E QUELLE DEL GRUPPO CLASSE  EVITARE LA PERDITA DI MOTIVAZIONE  ACQUISIRE UNA ADEGUATA AUTOSTIMA PERSONALE, EVITANDO CHE SI INSTAURINO SENSI DI INADEGUATEZZA ED INFERIORITÀ Scuola dell’infanzia e primi anni scuola primaria IDENTIFICAZIONE PRECOCE Segnali di rischio e difficoltà Intervenire: “risolvere” o “ridurre” quando? di per
  6. 6. APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO “L’APPRENDIMENTO È UN PROCESSO NATURALE ATTIVOATTIVO CHE IMPEGNA LA VOLONTÀVOLONTÀ ED È MEDIATO INTERNAMENTE. È UN PROCESSO DI COSTRUZIONE DI SIGNIFICATICOSTRUZIONE DI SIGNIFICATI IN BASE ALLE INFORMAZIONI E ALLE ESPERIENZE, DIRETTO A UN OBIETTIVO E FILTRATO ATTRAVERSO LE PERCEZIONI, I PENSIERI E I SENTIMENTI DI CIASCUN ALLIEVO.” (PIETRO BOSCOLO)
  7. 7. SAPER LEGGERESAPER LEGGERE SIGNIFICA …SIGNIFICA …
  8. 8. “Attraverso complessi meccanismi i simboli della lingua scritta possono farci cogliere un affascinante percorso che inizia dal riconoscimento delle lettere e ci fa arrivare alla scoperta di nuovi significati e nuovi pensieri.” (Orsolini, Fanari, Maronato, 2005)
  9. 9. SCOPO ULTIMO DELLA LETTURA: COMPRENDERE IL SIGNIFICATO DI UN TESTO
  10. 10. COMPONENTI LETTURA • DECODIFICA: capacità di riconoscere e pronunciare correttamente le parole di un testo (processo automatico) • COMPRENSIONE: capacità di cogliere il significato di un testo.
  11. 11. DECODIFICA COMPRENSIONE Rapporto di dipendenza e di indipendenza
  12. 12.  DECODIFICA STRUMENTALE ALLA COMPRENSIONE  LA COMPRENSIONE FACILITA LA DECODIFICA
  13. 13.  DIVERSI PREREQUISITI  RICHIEDONO IL FUNZIONAMENTO DI DIFFERENTI PROCESSI COGNITIVI  ABILITÀ MODESTAMENTE CORRELATE
  14. 14. SPESSO RISCHIAMO DI COMPIERE GLI ERRORI MAGGIORI CON GLI ALUNNI CHE PRESENTANO DIFFICOLTÀ INSISTENDO TROPPO SULL’ASPETTO TECNICO DELLA DECIFRAZIONE POSSIAMO ALLONTANARE L’ALUNNO DALLA CONSAPEVOLEZZA DEL VERO SCOPO DELLA LETTURA.
  15. 15. Lo scopo della lettura dovrebbe essere chiaro al bambino prima ancora di iniziare a riconoscere i grafemi. Per comprensione e decifrazione prevedere percorsi che vanno di pari passo. Il bambino dovrebbe accostarsi alla lettura avendo già una buona consapevolezza di cosa significa leggere.
  16. 16. MECCANISMI DEL PROCESSO DI LETTURA  MECCANISMO DI ANTICIPAZIONE: il lettore immagina ciò che è scritto prima di decifrarlo interamente; si basa su indici linguistici ed extralinguistici. Meccanismo cognitivo.  MECCANISMO DI DECIFRAZIONE: lo scritto viene analizzato nelle unità che lo compongono. Meccanismo percettivo Meccanismi presenti già nella lettura spontanea del bambino prescolare. Meccanismi ugualmente efficienti nel lettore esperto.
  17. 17. COSA È NECESSARIOCOSA È NECESSARIO SAPER FARE PERSAPER FARE PER LEGGERE?LEGGERE?
  18. 18. FUNZIONI IMPLICATE PROCESSO LETTURA • Analisi e memoria visiva • Mobilità oculare: lavoro seriale dx/sx e dall’alto in basso • Movimenti saccadici: punti di fissazione, blocco delle regressioni • Discriminazione uditiva • Discriminazione fonetica • Memoria uditiva sequenziale e fusione uditiva (per la sintesi della parola) • Copiatura dalla lavagna • Perdita della riga e salto della parola • Ritorni oculari • Incapacità di ripetere parole senza senso • Difficoltà di segmentazione • Ritorni sulle parti già analizzate DIFFICOLTÀ RILEVABILI
  19. 19. FUNZIONI IMPLICATE PROCESSO LETTURA • Integrazione visiva acustica: corrispondenza grafema- fonema, invarianza fonemica del grafema • Globalità visiva: analisi della forma, inferenze, identificazione di elementi costanti • Competenza fonologica, morfosintattica, lessicale e semantica (padronanza del valore sonoro convenzionale della parola) • Competenza logico-deduttiva • Lentezza per decisione non automatizzata; blocco sui caratteri diversi • Non utilizzo degli indici linguistici • Difficoltà con i grafemi complessi, doppie, accenti • Non rispetto della punteggiatura. DIFFICOLTÀ RILEVABILI
  20. 20. PROCESSI COGNITIVI COINVOLTI NELL’APPRENDIMENTO DELLA LETTURA (Celi, 1996)  Memoria: a) a lungo termine (immagazzinare e recuperare forma lettere e suoni associati, ricordo parole e loro significato) b) a breve termine (soprattutto uditiva, essenziale per la fusione dei suoni);  Linguaggio  Percezione e analisi visiva (analisi del segno grafico per discriminazione grafemi, richiede padronanza rapporti topologici, messa in atto di processi di generalizzazione)
  21. 21.  Lavoro da sinistra a destra  Percezione e discriminazione uditiva (analisi, riconoscimento e discriminazione dei suoni)  Sintesi uditiva (fonemi sintetizzati in sillabe e parole; fonemi conservati nell’ordine temporale di presentazione)  Corrispondenza grafema-fonema (il simbolo grafico viene tradotto nel suono corrispondente)  Sintesi visiva (per cogliere l’insieme della parola e il suo significato i simboli grafici vanno sintetizzati)
  22. 22. Per imparare a leggere, cosa è necessario sapere sul linguaggio scritto? (Celi, 1996)  Alle parole scritte corrisponde un suono  Possiamo suddividere tale suono in parti più semplici  Ai suoni corrispondono segni  Leggere significa trasformare i segni in suoni  È necessario mettere insieme i suoni per formare parole e frasi  Capire il significato delle frasi ottenute.
  23. 23. FASI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA (Modello di Uta Frith) 1. STADIO LOGOGRAFICO: Coincide con l’età prescolare. Il bambino riconosce parole familiari da alcuni indizi che ha imparato a discriminare. Legge in base alla forma globale delle parole utilizzando indici visivi contestuali e pragmatici INDICI DI DIFFICOLTÀ - non mette in atto strategie di anticipazione - attribuisce sempre lo stesso significato a parole diverse
  24. 24. 2. STADIO ALFABETICO: il bambino impara a riconoscere ed applicare le regole di conversione grafema-fonema (via fonologica) e a utilizzare i suoni in sequenza. Padronanza e consolidamento dal termine della prima al termine della seconda classe. INDICI DI DIFFICOLTÀ - impiega molto tempo a memorizzare la corrispondenza suono/segno - confonde i segni simili visivamente (b/d, p/q, m/n …) - inverte le lettere (al/la, un/nu, …) - compie sostituzioni, omissioni, aggiunte
  25. 25. 3. STADIO ORTOGRAFICO: il bambino riconosce ed applica a parti della parola le regole di conversione fonema-grafema. Riconosce le regole ortografiche e sintattiche delle parole. Nei buoni lettori è presente a metà della prima classe. È una fase cruciale per correttezza e rapidità di lettura. È uno stadio che può durare fino alla scuola media INDICI DI DIFFICOLTÀ - non attua strategie di anticipazione: è il bambino iperanalitico che decodifica lettera per lettera - incongruenza semantica: è il soggetto ipoanalitico che “tira ad indovinare” - stenta a percepire in modo unitario i grafemi complessi (gn, gl, …)
  26. 26. 4. STADIO LESSICALE: è normalmente raggiunto alla fine della terza classe. Il bambino arriva all’automatizzazione della lettura. Si è formato un magazzino lessicale che permette l’accesso diretto al riconoscimento delle parole senza passare attraverso la decodifica fonologica. INDICI DI DIFFICOLTÀ Non viene raggiunto da alcuni bambini, che continuano ad utilizzare le strategie degli stadi precedenti. Si possono riscontrare: - particolare lentezza nella lettura a prima vista - scarsa comprensione con la lettura ad alta voce, migliore con la lettura silenziosa.
  27. 27. PROCESSI PARZIALI (Cornoldi)  Analisi e memoria visiva  Lavoro seriale da sinistra a destra  Disciminazione uditiva e ritmo  Memoria uditiva sequenziale e fusione uditiva  Integrazione visivo-uditiva  Globalità visiva
  28. 28. CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICACONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA  Sotto-area della consapevolezza metalinguistica.  Capacità di identificare le componenti fonologiche di una lingua e di saperle intenzionalmente manipolare.  In quanto capacità di fare una buona analisi dei suoni costituenti la parola, è considerata la più pertinente all’ acquisizione di lettura e scrittura, soprattutto nelle prime fasi dell’alfabetizzazione.
  29. 29. CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICACONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA Cosa implica?Cosa implica?  IDENTIFICAZIONE DI SILLABE, FONEMI, RAGGRUPPAMENTI DI SUONI ALL’INIZIO, ALLA FINE E NELLA PARTE CENTRALE DI UN TERMINE  RICONOSCIMENTO E PRODUZIONE DI RIME E ALLITTERAZIONI  MANIPOLAZIONE DI SUONI  FUSIONE E SEGMENTAZIONE DEI SUONI COSTITUENTI LA PAROLA
  30. 30. CONSAPEVOLEZZACONSAPEVOLEZZA FONOLOGICAFONOLOGICA  GLOBALE, PRESENTE NEI BAMBINI PRESCOLARI  ANALITICA, POCO PRESENTE PRIMA DELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA
  31. 31. PER LA RILEVAZIONE DI DIFFICOLTÀ NELLA COMPETENZA METAFONOLOGICA: CMF (Marotta-Trasciani-Vicari)
  32. 32. CONSAPEVOLEZZA GLOBALE (Marotta-Trasciani-Vicari, 2004 )  DISCRIMINAZIONE DI SUONI • DISCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME  CLASSIFICAZIONE • RICONOSCIMENTO DI RIME • RICONOSCIMENTO DI SILLABE IN PAROLE DIVERSE  FUSIONE E SEGMENTAZIONE • SEGMENTAZIONE SILLABICA • SINTESI SILLABICA
  33. 33. CONSAPEVOLEZZA ANALITICA (Marotta-Trasciani-Vicari, 2004)  FUSIONE E SEGMENTAZIONE • SINTESI E SEGMENTAZIONE FONEMICA  MANIPOLAZIONE • DELEZIONE SILLABICA E CONSONANTICA • INVERSIONE DI INIZIALI (SPOONERISMO)  CLASSIFICAZIONE • RICOGNIZIONE DI RIME • PRODUZIONE DI RIME • FLUIDITÀ LESSICALE CON FACILITAZIONE FONEMICA
  34. 34. ESSENZIALMENTE LE DIFFICOLTÀ POSSONO: A. Rientrare nel normale processo di apprendimento B. Interessare alunni con deficit cognitivi, neurologici, relazionali, emotivi, … C. Riguardare bambini “meno maturi” D. Presentarsi in alunni con DSA
  35. 35.  DIFFICOLTÀ DI DECIFRAZIONE + DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE  DIFFICOLTÀ DI DECIFRAZIONE  DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE
  36. 36. QUALI OSTACOLI maggiormente evidenti?  Nel memorizzare il nome dei grafemi velocità di lettura condizionata  nella realizzazione della sintesi sillabica mancato accesso al significato, velocità lettura condizionata  Ad accedere al significato della parola
  37. 37. FUSIONE SILLABICA LO, MA, … sono nuove strutture fonologiche da apprendere. “Il bambino non ricorda qual è il nuovo suono che quella consonante abbinata a quella vocale forma” (Antoniotti –Pulga – Turello, 2008) NECESSARIO partire dalla FONOLOGIA con la divisione delle parole in sillabe. Possono essere presenti difficoltà a isolare e riconoscere le singole sillabe (es. mattoncini) e costituenti della sillaba.
  38. 38. PROPOSTE PER FUSIONE • Portare i bambini a ricordare e dire subito la sillaba • Partire da fonemi continui e trasparenti • Ob: velocizzare lettura sillabe (tachitoscopio, schede con liste sillabe) • Inserire bisillabe piane • Trisillabe e quadrisillabe • Strutture più complesse (dittonghi e gruppi consonantici) • La scrittura può aiutare la lettura • Digrammi e trigrammi (la lettura aiuta la scrittura)
  39. 39. L A L A L A
  40. 40. M E L A S A L T O
  41. 41. ERRORI DI LETTURA (Antoniotti – Pulga – Turello 2008)  ERRORI DI SUONI - SCAMBI DI SUONI - OMISSIONE/AGGIUNTA DI SUONI - RIDUZIONE DI GRUPPI O DITTONGHI - ERRORI DI LINEA (INVERSIONI, MIGRAZIONI rase per resa)  ERRORI FONETICI - DOPPIE - ACCENTO (margìne per màrgine)  ERRORI DI RECUPERO ERRATO DEI DIGRAMMI (magnone per maglione)
  42. 42.  ERRORI DI RECUPERO DEL LESSICO ORTOGRAFICO (pesce per pace)  ERRORI DI ANTICIPAZIONE - LESSICALE (“Andò sotto il tavolo” per “Andò sotto il divano”) - MORFOSINTATTICA (mangiavano per mangiano)  OMISSIONE DI PAROLA  SALTI/RIPETIZIONI DI RIGHE ERRORI DI LETTURA
  43. 43. • Recupero corretto e rapido della rappresentazione grafemica di digrammi e trigrammi elemento importante per efficienza lettura • Il bambino può essere aiutato dall’affrontare singolarmente di-trigrammi • Errori di recupero del lessico ortografico: lettura di parole che si assomigliano per contorno o disposizione grafemi • Omissioni parola/salti riga: dito, segnalibro, evidenziazione iniziale righe con colori diversi • Errori di anticipazione: lettura di parole con stessa radice morfemica o simili nella parte iniziale.
  44. 44. ALCUNI SUGGERIMENTI PER LA COSTRUZIONE DI STRATEGIE DI DECIFRAZIONE I processi di comprensione permettono di avvalerci di alcune STRATEGIE:  ANTICIPAZIONE: previsione di ciò che sarà contenuto nel testo. Ci consente di economizzare nella decifrazione. Non si limita al contenuto, ma coinvolge anche gli aspetti lessicali, sintattici e ortografici, oltre agli indici testuali (illustrazioni, tabelle, …)
  45. 45.  PRIMA DELLA LETTURA - informare gli alunni sul tipo di testo che verrà proposto e sugli scopi della lettura - chiedere di porre attenzione agli indici testuali (es: disegno), stimolando così anticipazioni di significato che abituano l’alunno a porsi attivamente nei confronti del testo
  46. 46. • DURANTE LA LETTURA - PORTARE L’ALUNNO A FARE INFERENZE SEMANTICHE E ANTICIPAZIONI DAL CONTESTO: brani con disegni al posto di alcune parole, filastrocche, cloze - ASPETTO VISIVO: ampliare il lessico visivo utilizzando indici di riconoscimento globale della parola quali la lunghezza e la forma.
  47. 47. • DURANTE LA LETTURA - CAMPO FOCALE E PUNTI DI FISSAZIONE: per disturbo lettura non grave. Attività per *l’ampliamento del campo focale, *la riduzione dei punti e del tempo di stazionamento, *la rapida esplorazione del testo
  48. 48. INDICAZIONI GENERALI • Lettura ad alta voce da parte dell’insegnante • Gradualità • La lettura non deve essere l’unico canale di apprendimento
  49. 49. • Alcuni fattori linguistici influenzano la possibilità di leggere: - frequenza d’uso e valore d’immagine (casa / pena) - lunghezza - complessità ortografica (matita / strada) l’alunno si eserciterà più facilmente se dovrà leggere parole semplici, brevi, frequenti e immaginabili. può appoggiarsi sulle conoscenze lessicali per compensare le difficoltà di lettura
  50. 50. BIBLIOGRAFIA  Antoniotti – Pulga – Turello, Sviluppare le abilità di letto-scrittura 2, Erickson 2008  Boscolo, relazione al Convegno “Apprendimento e curricolo”, Brescia, 28 maggio 2001  De Beni – Cisotto – Carretti, Psicologia della lettura e della scrittura. L’insegnamento e la riabilitazione, Erickson, 2001  Berton – Lorenzi – Lugli – Valenti, Dislessia. Lavoro fonologico, Libri Liberi, 2006  Celi – Alberti – Laganà, Avviamento alla lettura, Erickson, 1996  Marotta – Trasciani – Vicari, CMF Valutazione delle competenze metafonologiche, Erickson, 2005  Medeghini (a cura di), Perché è così difficile? Come la scuola può aiutare gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, Vannini , 2005  Orsolini - Fanari - Maronato, Difficoltà di lettura nei bambini, Carocci, 2005  Marotta – Trasciani – Vicari, CMF Valutazione delle competenze metafonologiche, Erickson, 2005
  51. 51. SPOONERISMOSPOONERISMO AL BAMBINO VIENE CHIESTO DI INVERTIRE IL FONEMA INIZIALE DI DUE PAROLE PER FORMARE DUE NUOVE PAROLE Es. DUNA/LENTE ⇒ LUNA/DENTE VASCA/TELA ⇒ TASCA/VELA
  52. 52. Leggi il titolo e osserva attentamente il disegno Roberto Medeghini (a cura di), 2005
  53. 53. I gatti matti C’è la gatta Piera che mangia la pe... C’è il gatto Arturo che si arrampica sul mu... C’è il gatto Rosso che salta il fo... Questi gatti son proprio tutti ...! Roberto Medeghini (a cura di), 2005
  54. 54. Roberto Medeghini (a cura di), 2005
  55. 55. Un folletto ha tolto delle lettere. Indovina tu le parole Alice suona la c…….tarra prima che la mamma prepari la c….na. Sull’albero pendono tante rosse …..lie….. Nello sta…….. nuota un ci……… La carata è il cibo preferito del coni……..o. Roberto Medeghini (a cura di), 2005
  56. 56. Roberto Medeghini (a cura di), 2005
  57. 57. Leggi questi gruppi di parole individuando le parole bersaglio GIOCARE, STAZIONE correre, verniciare, vecchio, rovinare, ventaglio, tavolo, scortare, tra, giocare, forare, simpatia, cerino, panda, coperta, strada, oca, pongo, corda, mondo, stazione, corrente, matita, saltare, pulizia.
  58. 58. Cerca velocemente i nomi di fiori. casa rosa margherita tulipano matita viola fungo primula cane fiordaliso torta giallo tavolo iris topolino narciso vento colpo

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