SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 47
Corso di Psicologia
dello Sviluppo
Prof.ssa Giovanna Tomada
A.A. 2011/2012
Contenuto del corso






I° modulo: cenni storici relativi al nascere della
psicologia dello sviluppo; i nodi teorici attuali, i
metodi e gli strumenti.
II° modulo : lo sviluppo della conoscenza e del
linguaggio.
III° modulo : lo sviluppo delle emozioni,
dell’affettività e della socialità. Alcuni contributi sul
fenomeno del bullismo
Obiettivi:
 Acquisire

le conoscenze relative alle aree
indicate nel contenuto del corso.
 Familiarizzare con i concetti della
disciplina.
TESTI






Fonzi A. (a cura di)(2001) Manuale di Psicologia
dello Sviluppo. Giunti
Schaffer R. (2006) I concetti fondamentali della
Psicologia dello Sviluppo. Raffaello Cortina
Editore
Fonzi A. (a cura di) ( 1999) Il gioco crudele.
Giunti
ESAME


Prove scritte in itinere alla fine di ogni
modulo.



Esame scritto con possibilità di esame
orale per coloro che non hanno fatto le
prove in itinere o non hanno raggiunto la
sufficienza in tali prove.
Orario lezioni e ricevimento





Orario delle lezioni
Lunedì:ore 11- 12
Mercoledì :ore 11- 12
Giovedì:ore 11- 12

Orario di ricevimento:
Lunedì : ore 13
Giovedì: ore 13
Primo modulo
Cenni storici
 I nodi teorici
 Metodi e strumenti

Cenni storici -La psicologia dello sviluppo:
una disciplina recente


Nella seconda metà dell’800 predomina

la convinzione che sia facile
conoscere l’infanzia e
l’adolescenza, in quanto tutti gli adulti

hanno avuto esperienza diretta di quei
periodi di vita e perché genitori ed insegnanti
hanno modo di osservare figli e allievi
durante la crescita.
Cenni storici : La psicologia dello sviluppo una
disciplina recente



In tale periodo alcuni autori si pongono il seguente interrogativo:

Il mondo mentale del bambino è uguale
a quello dell’adulto o nelle varie età
presenta caratteristiche specifiche?
Il contributo di Stanley Hall


Il primo a tentare una risposta a tale
interrogativo fu G. Stanley Hall (1844 –
1924).


Intuisce la specificità della psicologia
infantile
Stanley Hall conduce una serie di ricerche
su vari aspetti del funzionamento psichico
del bambino (atteggiamenti verso il mondo animato e inanimato,
gioco, attività cognitiva e affettiva ) (1890 – 1920) 
“Pegagogical Seminary” e propone una
nuova teoria sull’adolescenza come “ nuova
nascita” ”Adolescence” (1904).
 Merito: apre un nuovo campo di indagine sul
bambino “continente inesplorato”




Criticità: il metodo indiretto non garantisce
l’attendibilità dei dati.
I problemi e i metodi di ricerca
Il contributo di Galton
Il lavoro continua: nuovi interrogativi


Galton (1822-1911), studioso inglese, a partire dai suoi
lavori sulle differenze individuali

pose un nuovo problema

“Quale influenza hanno i fattori
ereditari e ambientali nella
formazione della personalità?”
Nuovi metodi di ricerca
Studio delle differenze riscontrabili tra
gemelli monozigoti allevati separatamente
 Galton.
 Metodo retrospettivo  S. Freud




Osservazione indiretta C. Buhler ( analisi delle
fiabe dei Grimm)  G. Kerschensteiner ( studio del
disegno infantile)
Ulteriori progressi
L’adozione dell’osservazione diretta  diario
 Meriti:

l’osservazione permetteva di
ottenere un notevole numero di
informazioni sullo sviluppo psicologico del
bambino.
 Criticità: i dati riguardano pochi soggetti (i
propri figli) e quindi non sono
generalizzabili.
Gli studi sperimentali
L’

osservazione consiste nella descrizione dei
comportamenti e del loro sviluppo, ma non
consente di spiegarne le cause.
Per

cogliere i rapporti di causa-effetto si
utilizza il metodo sperimentale, che permette di
fornire una spiegazione dei fenomeni mettendo
in evidenza i rapporti tra la presenza di certe
condizioni (variabili indipendenti – che possono
essere controllate e manipolate) e il prodursi di
un effetto (variabile dipendente).
Si fa strada una nuova immagine di
bambino:
 Già

alla nascita possiede capacità
essenziali per la sopravvivenza,
assume presto un atteggiamento
esplorativo verso il mondo ed è
capace di elaborare precocemente
informazioni.
Soggetto ATTIVO!
Domande:









Chi è il pioniere della psicologia dello sviluppo?
Da quali problematiche parte?
Quale problema pone Galton? E quale metodo usa per affrontare la
questione che ha posto?
Delinea lo sviluppo dei metodi di ricerca usati dai primi studiosi
della psicologia infantile
Quali sono i meriti e i limiti dell’osservazione dei diaristi?
Metodo osservativo e metodo sperimentale a confronto: descrivi
brevemente le specificità di ciascuno.
La psicologia dello sviluppo


La psicologia dello sviluppo descrive
come il funzionamento mentale cambia
nel tempo e spiega come avvengono tali
cambiamenti.
Aree dello sviluppo
Cognitivapercezione, memoria,
pensiero
 Linguaggio e comunicazione
 Affettiva
 Emotiva
 Sociale

Alcuni protagonisti:

il loro contributo alla psicologia
dello sviluppo



J. Piaget (1896 -1980) sviluppo cognitivo e del linguaggio,
rappresentazione del mondo, giudizio morale .



L. S. Vygotskij (1896 -1934) sviluppo cognitivo e del linguaggio,



J. Bowlby (1907- 1990)  genesi e sviluppo delle relazioni affettive e
ruolo delle emozioni
JEAN PIAGET (1896 – 1980)






Aree: sviluppo cognitivo e dell’intelligenza, del
linguaggio, imitazione e gioco, costruzione del reale
, giudizio morale.
Approccio teorico: interazionista costruttivista; lo
sviluppo cognitivo, inteso come cambiamento
qualitativo, avviene per stadi.
Metodo: colloquio clinico e metodo critico



Retroterra culturale:
BIOLOGIA  intelligenza come capacità di risolvere
i problemi e strumento adattivo per eccellenza



Filosofia (kant)  categorie mentali (oggetto, spazio,



tempo e causa. La mente è la sede in cui si sviluppa e si costruisce una
dimensione ideale metaindividuale e metastorica delle conoscenze)
Le domande

L’intelligenza
 è potenzialmente presente e poi si
dispiega con la crescita? innatismo
è

il prodotto dell’accumularsi di molteplici
esperienze?ambientalismo

è

il risultato di una particolare interazione
dell’organismo con l’ambiente?
interazionismo, costruttivismo
J. Piaget terza prospettiva
 Invarianti funzionali: processi che spiegano il cambiamento
 Equilibrazione: ricerca continua dell’equilibrio
tra individuo e ambiente, il quale si rompe per
ricostruirsi ad un livello più alto, tramite
meccanismi quali l’assimilazione e
l’accomodamento.
 Assimilazione: processo di acquisizione dei
dati dell’esperienza sulla base schemi mentali.
 Accomodamento:

processo di
modificazione di tali schemi quando
l’esperienza non si adatta ad essi.
 Come

viene descritto il cambiamento?
Concezione stadiale

 Stadio sensomotorio (0-2 anni)
 Stadio preoperatorio (dai 2 ai 7 anni)
 Stadio delle operazioni concrete (dai 7
agli 11 anni)
 Stadio delle operazioni formali (a partire
dagli 11-12 anni).
Domande:
Piaget –
Qual è la sua prospettiva teorica per spiegare lo sviluppo
cognitivo?
Quali concetti usa per spiegare lo sviluppo cognitivo? Perchè
si chiamano così? Quali sono? (Cfr. Schaffer, pag. 116 e Manuale
Fonzi)




Cosa significa concezione stadiale?
Indicare gli stadi di sviluppo; su quale base sono classificati
gli stadi?
Concetto di stadio, criteri per l’identificazione, critiche (Cfr.
Schaffer, pag. 14 e Manuale Fonzi)
LEV S. VYGOTSKIJ (1896 – 1934)



Aree Pensiero, linguaggio, pedagogia
Approccio teorico  storico culturale spiega lo sviluppo psichico

umano indicando nelle relazioni sociali il luogo dove si generano le strutture e le
funzioni psichiche che non sono universali. Le differenze a tale riguardo
dipendono dalle caratteristiche del contesto (epoca storica, cultura, mezzi di
produzione ecc.)


Metodo: osservazione e sperimentazione



Retroterra culturale



Prese parte alla rivoluzione bolscevica
(1917) e aderì alla concezione marxista
Il punto di vista teorico


Rifiuta la concezione dei processi psichici come una concatenazione
di riflessi e processi elementari (cfr. Comportamentismo americano e
riflessologia russa) in quanto si perde di vista la caratteristica
fondamentale della vita psichica: elaborazione cosciente dei processi
cognitivi.



nella ricerca in psicologia è
centrale il problema della coscienza  non
in senso introspezionistico e soggettivo ma
come proprietà della mente umana che
consiste nella capacità di appropriarsi di
contenuti di pensiero e forme di
comunicazione in un determinato contesto
sociale e culturale. ( Congresso di psiconeurologia a S. Pietroburgo, 1925, 
Sostiene che

“La coscienza come problema della psicologia del comportamento”).
Contributo alla psicologia dello sviluppo


Primato del “sociale” sull’ “ideale” le
ricerche condotte (studi in contesti diversi sul pensiero e linguaggio
e sulle architetture cognitive)  le strutture e le funzioni
psichiche tipiche della specie umana sono
strettamente dipendenti dalla rete di fattori
sociali e culturali entro cui cresce l’individuo.
Attraverso il processo di interiorizzazione i
contenuti e le dinamiche di tale rete
interpersonale e culturale diventano
patrimonio mentale.
Dall’ intermentale all’intramentale
Lo sviluppo cognitivo non avviene
spontaneamente né può essere spiegato
con l’interazione tra il bambino e l’ambiente
fisico. Esso avviene attraverso processi di
condivisione sociale.
 L’adulto agisce da maestro e il bambino da
apprendista.
 Tale interazione è dinamica, l’uno deve
adattarsi all’altro e il bambino ha un ruolo
attivo.

Il concetto di ZSP


Area di sviluppo prossimo (ZSP) differenza
tra la prestazione cognitiva fornita operando
da solo e la prestazione data quando opera
con un altro di livello superiore.
Il concetto di ZSP
Il concetto ha una duplice funzione:
 esplicativa dello sviluppo cognitivo,
 valutativa dello sviluppo  non ciò che il
bambino sa fare da solo ma ciò che il bambino
sa fare insieme agli altri è indicativo del suo
sviluppo. Nella ZSP si trovano i “boccioli” e non
i “frutti” . I primi hanno un valore diagnostico
maggiore rispetto ai secondi.
Gli strumenti culturali
 Attraverso

le interazione sociali il
bambino non solo costruisce le sue
competenze cognitive ma entra anche
in contatto con la cultura di cui si
assicura la continuità.
Come avviene tale processo?
 Vygostkij usa il concetto di strumenti
culturali
Strumenti culturali
“I mezzi psicologici e tecnologici perfezionati
nel corso della storia di ogni società allo
scopo di sostenere e ampliare la nostra
comprensione del mondo.”
 Mezzi psicologici il linguaggio, la scrittura, i
sistemi di calcolo e le teorie scientifiche.
 Mezzi tecnologici orologi , calendari ,
calcolatrici e computer.

Piaget e Vygotskij
a confronto
La genesi dei processi mentali
 Architetture mentali
 Costruttivismo

Genesi dei processi cognitivi


Piaget  dall’intramentale all’intermentale
Lo sviluppo precede l’apprendimento

Vygotskijdall’intermentale all’intramentale
 L’apprendimento precede lo sviluppo


Architetture mentali
Piaget e Vygotskij a confronto.


Piaget architetture mentali universali,
metaindividuali e metastoriche.



VygotskijContesti storici e culturali
diversi generano specifiche architetture
mentali
Esercitazioni


I concetti cardine per gli approfondimenti
sul testo di Schaffer



Stadio
Invarianti funzionali
Zona di sviluppo prossimale
Costruttivismo




Domande







Cosa significa che Vygotskij teorizza il primato del sociale
sull’ideale?
Cosa si intende per ZSP? Come può essere utilizzato tale
concetto?
Quali sono i riferimenti filosofici di Vygotskij?
Di quali tipi di strumenti parla e a che cosa servono?
JOHN BOWLBY (1907 – 1990)
 Aree:

sviluppo affettivo e sociale,
psicopatologia.
 Approccio teorico: teoria
dell’attaccamento.
 Metodo: osservazione e
sperimentazione
 Retroterra culturale: psichiatra, aderisce
alla psicoanalisi, se ne distacca e si
avvicina poi all’etologia e alle teorie
evoluzionistiche.
Il retroterra culturale
La psicoanalisi  le prime relazioni infantili e
il loro ruolo nello sviluppo della personalità
 L’esperienza psichiatrica deprivazione
affettiva e disturbi della personalità
 L’etologia  l’imprinting, la dotazione innata
e il ruolo adattivo, l’esperienza reale e non
fantasmatica.

La teoria dell’attaccamento
consente di indagare lo sviluppo delle prime
relazioni affettive e il ruolo delle emozioni in
tale processo
 enfatizza l’importanza dei primi legami affettivi
per l’acquisizione della competenza sociale e
dell’adattamento all’ambiente.
 offre un nuovo punto di vista per l’eziologia dei
disturbi mentali e della condotta.
 Permette di analizzare sotto una luce nuova i
rapporti tra fattori affettivi, cognitivi e sociali
durante tutto il ciclo di vita.

Le sue opere fondamentali
“Attachment” (1969)  “L’attaccamento alla madre”
la predisposizione a stabilire un legame è geneticamente determinata

“Separation” (1973)  “La separazione dalla madre”
la separazione innesca ansietà e rabbia

“Loss” (1980)  “ La perdita della madre”
La perdita come evento traumatico




Con il termine attaccamento Bowlby si riferiva ad un
“pattern comportamentale che si basa sull’elicitare, o
cercare, cure da parte di un qualcuno che si sente meno in
grado di affrontare il mondo rispetto a qualcun altro cui
indirizza le sue richieste”.
Motivazione primaria - L’essere umano è predisposto a
stabilire un legame di attaccamento con la persona che si
prende cura di lui (monotropismo). Tale predisposizione è
geneticamente determinata e filogeneticamente trasmessa
in quanto funzionale alla sopravvivenza dell’individuo e
della specie.






Modelli operativi interni (Internal working models).

Progressivamente, grazie all’esperienze che il
bambino fa con il caregiver, vengono a formarsi
rappresentazioni di sé e del partner. Tali
rappresentazioni sono suscettibili di trasformazioni
sulla base delle esperienze successive.
Le rappresentazioni interne fungono da filtro
nell’elaborazione dell’informazione proveniente
dall’esterno, e influenzano il comportamento del
soggetto e le relazioni che costruirà.
Rapporto tra affetti, cognizioni e comportamento: una
visione circolare.

Le esperienze affettive  modelli
operativi interni  le capacità di
elaborazione l’informazione che 
il comportamento sociale e le
relazioni affettive
Approfondimenti e domande






Definisci il concetto di attaccamento
A cosa si riferisce il concetto di motivazione primaria
Definisci il concetto di modelli operativi interni e indica la
loro funzione.
Quali concetti prende dall’etologia?

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Psicologia dello sviluppo
Psicologia dello sviluppoPsicologia dello sviluppo
Psicologia dello svilupposcuolamovimento
 
Vygotskij v
Vygotskij vVygotskij v
Vygotskij vimartini
 
Svil sens motorio
Svil sens motorioSvil sens motorio
Svil sens motorioimartini
 
4 vygotskij e piaget 13 14
4 vygotskij e piaget 13 144 vygotskij e piaget 13 14
4 vygotskij e piaget 13 14imartini
 
Lezione psicologia...piaget..gardener
Lezione psicologia...piaget..gardenerLezione psicologia...piaget..gardener
Lezione psicologia...piaget..gardenerscuolamovimento
 
12 13 iii piaget
12 13 iii piaget 12 13 iii piaget
12 13 iii piaget imartini
 
Gatto cap4
Gatto cap4Gatto cap4
Gatto cap4imartini
 
Sviluppo sociale
Sviluppo socialeSviluppo sociale
Sviluppo socialeiva martini
 
2784 2 (3)
2784 2 (3)2784 2 (3)
2784 2 (3)imartini
 
2784 2 (2)
2784 2 (2)2784 2 (2)
2784 2 (2)imartini
 

Mais procurados (13)

Psicologia dello sviluppo
Psicologia dello sviluppoPsicologia dello sviluppo
Psicologia dello sviluppo
 
Vygotskij v
Vygotskij vVygotskij v
Vygotskij v
 
Svil sens motorio
Svil sens motorioSvil sens motorio
Svil sens motorio
 
Lez1
Lez1Lez1
Lez1
 
4 vygotskij e piaget 13 14
4 vygotskij e piaget 13 144 vygotskij e piaget 13 14
4 vygotskij e piaget 13 14
 
Psicologia sintesi
Psicologia sintesiPsicologia sintesi
Psicologia sintesi
 
Lezione psicologia...piaget..gardener
Lezione psicologia...piaget..gardenerLezione psicologia...piaget..gardener
Lezione psicologia...piaget..gardener
 
12 13 iii piaget
12 13 iii piaget 12 13 iii piaget
12 13 iii piaget
 
Gatto cap4
Gatto cap4Gatto cap4
Gatto cap4
 
Sviluppo sociale
Sviluppo socialeSviluppo sociale
Sviluppo sociale
 
2784 2 (3)
2784 2 (3)2784 2 (3)
2784 2 (3)
 
2784 2
2784 22784 2
2784 2
 
2784 2 (2)
2784 2 (2)2784 2 (2)
2784 2 (2)
 

Destaque

Evolucion de las computadoras
Evolucion de las computadorasEvolucion de las computadoras
Evolucion de las computadoraskatyfer
 
Fencing and a successful russian fencer D.V. Rigin
Fencing and a successful russian fencer D.V. RiginFencing and a successful russian fencer D.V. Rigin
Fencing and a successful russian fencer D.V. Riginprosvsports
 
Genta sviluppo sociale
Genta sviluppo socialeGenta sviluppo sociale
Genta sviluppo socialeimartini
 
Periodico Me gusta nª nov 2015
Periodico Me gusta nª nov 2015Periodico Me gusta nª nov 2015
Periodico Me gusta nª nov 2015Toñi Morón
 
NorthernWildFlower_Logo
NorthernWildFlower_LogoNorthernWildFlower_Logo
NorthernWildFlower_LogoJenny Fortier
 
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambinoL'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambinoimartini
 
Fase prenatale
Fase prenataleFase prenatale
Fase prenataleimartini
 
Intro sviluppo comunicazione_linguaggio
Intro sviluppo comunicazione_linguaggioIntro sviluppo comunicazione_linguaggio
Intro sviluppo comunicazione_linguaggioimartini
 
Cos'e' la psicomotricita'
Cos'e' la psicomotricita'Cos'e' la psicomotricita'
Cos'e' la psicomotricita'imartini
 
Il percorso evolutivo dal bambino all'adolescente
Il percorso evolutivo dal bambino all'adolescenteIl percorso evolutivo dal bambino all'adolescente
Il percorso evolutivo dal bambino all'adolescenteimartini
 
2 evaluacion (la silla desplazable)
2 evaluacion (la silla desplazable)2 evaluacion (la silla desplazable)
2 evaluacion (la silla desplazable)18_SUSANA_03
 

Destaque (17)

Evolucion de las computadoras
Evolucion de las computadorasEvolucion de las computadoras
Evolucion de las computadoras
 
Fencing and a successful russian fencer D.V. Rigin
Fencing and a successful russian fencer D.V. RiginFencing and a successful russian fencer D.V. Rigin
Fencing and a successful russian fencer D.V. Rigin
 
Poblacion 2023 ine
Poblacion 2023 inePoblacion 2023 ine
Poblacion 2023 ine
 
Genta sviluppo sociale
Genta sviluppo socialeGenta sviluppo sociale
Genta sviluppo sociale
 
Periodico Me gusta nª nov 2015
Periodico Me gusta nª nov 2015Periodico Me gusta nª nov 2015
Periodico Me gusta nª nov 2015
 
NorthernWildFlower_Logo
NorthernWildFlower_LogoNorthernWildFlower_Logo
NorthernWildFlower_Logo
 
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambinoL'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
 
Mp cev
Mp cevMp cev
Mp cev
 
Fase prenatale
Fase prenataleFase prenatale
Fase prenatale
 
Trust MD
Trust MDTrust MD
Trust MD
 
Intro sviluppo comunicazione_linguaggio
Intro sviluppo comunicazione_linguaggioIntro sviluppo comunicazione_linguaggio
Intro sviluppo comunicazione_linguaggio
 
Cos'e' la psicomotricita'
Cos'e' la psicomotricita'Cos'e' la psicomotricita'
Cos'e' la psicomotricita'
 
Footprint
FootprintFootprint
Footprint
 
Il percorso evolutivo dal bambino all'adolescente
Il percorso evolutivo dal bambino all'adolescenteIl percorso evolutivo dal bambino all'adolescente
Il percorso evolutivo dal bambino all'adolescente
 
Sistemas de Información Organizaciones y estrategia
Sistemas de Información Organizaciones y estrategiaSistemas de Información Organizaciones y estrategia
Sistemas de Información Organizaciones y estrategia
 
Pajaritos a volar
Pajaritos a volarPajaritos a volar
Pajaritos a volar
 
2 evaluacion (la silla desplazable)
2 evaluacion (la silla desplazable)2 evaluacion (la silla desplazable)
2 evaluacion (la silla desplazable)
 

Semelhante a Imodulo iparte

Svil sens motorio
Svil sens motorioSvil sens motorio
Svil sens motorioimartini
 
2784 2 ddd
2784 2 ddd2784 2 ddd
2784 2 dddimartini
 
Sviluppo cognitivo c
Sviluppo cognitivo cSviluppo cognitivo c
Sviluppo cognitivo cimartini
 
Introduzione allapsicologiacognitiva
Introduzione allapsicologiacognitivaIntroduzione allapsicologiacognitiva
Introduzione allapsicologiacognitivaimartini
 
Lezione 13 dicembre
Lezione 13 dicembreLezione 13 dicembre
Lezione 13 dicembreiva martini
 
12 13 iii piaget
12 13 iii piaget 12 13 iii piaget
12 13 iii piaget imartini
 
Paluzzi vyg
Paluzzi vygPaluzzi vyg
Paluzzi vygimartini
 
Iv modulo lo sviluppo morale
Iv modulo lo sviluppo moraleIv modulo lo sviluppo morale
Iv modulo lo sviluppo moraleiva martini
 
Introduzione e metodi sviluppo
Introduzione e metodi sviluppo Introduzione e metodi sviluppo
Introduzione e metodi sviluppo imartini
 
Artificialismo
ArtificialismoArtificialismo
Artificialismoimartini
 
Griglia logico matematica b
Griglia logico matematica bGriglia logico matematica b
Griglia logico matematica bimartini
 

Semelhante a Imodulo iparte (20)

Svil sens motorio
Svil sens motorioSvil sens motorio
Svil sens motorio
 
2784 2
2784 22784 2
2784 2
 
2784 2
2784 22784 2
2784 2
 
2784 2
2784 22784 2
2784 2
 
2784 2
2784 22784 2
2784 2
 
2784 2 ddd
2784 2 ddd2784 2 ddd
2784 2 ddd
 
2784 2 dd
2784 2 dd2784 2 dd
2784 2 dd
 
bambini
bambinibambini
bambini
 
Sviluppo cognitivo c
Sviluppo cognitivo cSviluppo cognitivo c
Sviluppo cognitivo c
 
Introduzione allapsicologiacognitiva
Introduzione allapsicologiacognitivaIntroduzione allapsicologiacognitiva
Introduzione allapsicologiacognitiva
 
Vygotskji
VygotskjiVygotskji
Vygotskji
 
Piaget 1
Piaget 1Piaget 1
Piaget 1
 
Lezione 13 dicembre
Lezione 13 dicembreLezione 13 dicembre
Lezione 13 dicembre
 
12 13 iii piaget
12 13 iii piaget 12 13 iii piaget
12 13 iii piaget
 
Paluzzi
Paluzzi Paluzzi
Paluzzi
 
Paluzzi vyg
Paluzzi vygPaluzzi vyg
Paluzzi vyg
 
Iv modulo lo sviluppo morale
Iv modulo lo sviluppo moraleIv modulo lo sviluppo morale
Iv modulo lo sviluppo morale
 
Introduzione e metodi sviluppo
Introduzione e metodi sviluppo Introduzione e metodi sviluppo
Introduzione e metodi sviluppo
 
Artificialismo
ArtificialismoArtificialismo
Artificialismo
 
Griglia logico matematica b
Griglia logico matematica bGriglia logico matematica b
Griglia logico matematica b
 

Mais de imartini

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismoimartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambinoimartini
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizingimartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotivaimartini
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaimartini
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbaleimartini
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsaimartini
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti imartini
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura imartini
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsaimartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa nimartini
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimentoimartini
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce etaimartini
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio imartini
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaimartini
 

Mais de imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 

Imodulo iparte

  • 1. Corso di Psicologia dello Sviluppo Prof.ssa Giovanna Tomada A.A. 2011/2012
  • 2. Contenuto del corso    I° modulo: cenni storici relativi al nascere della psicologia dello sviluppo; i nodi teorici attuali, i metodi e gli strumenti. II° modulo : lo sviluppo della conoscenza e del linguaggio. III° modulo : lo sviluppo delle emozioni, dell’affettività e della socialità. Alcuni contributi sul fenomeno del bullismo
  • 3. Obiettivi:  Acquisire le conoscenze relative alle aree indicate nel contenuto del corso.  Familiarizzare con i concetti della disciplina.
  • 4. TESTI    Fonzi A. (a cura di)(2001) Manuale di Psicologia dello Sviluppo. Giunti Schaffer R. (2006) I concetti fondamentali della Psicologia dello Sviluppo. Raffaello Cortina Editore Fonzi A. (a cura di) ( 1999) Il gioco crudele. Giunti
  • 5. ESAME  Prove scritte in itinere alla fine di ogni modulo.  Esame scritto con possibilità di esame orale per coloro che non hanno fatto le prove in itinere o non hanno raggiunto la sufficienza in tali prove.
  • 6. Orario lezioni e ricevimento     Orario delle lezioni Lunedì:ore 11- 12 Mercoledì :ore 11- 12 Giovedì:ore 11- 12 Orario di ricevimento: Lunedì : ore 13 Giovedì: ore 13
  • 7. Primo modulo Cenni storici  I nodi teorici  Metodi e strumenti 
  • 8. Cenni storici -La psicologia dello sviluppo: una disciplina recente  Nella seconda metà dell’800 predomina la convinzione che sia facile conoscere l’infanzia e l’adolescenza, in quanto tutti gli adulti hanno avuto esperienza diretta di quei periodi di vita e perché genitori ed insegnanti hanno modo di osservare figli e allievi durante la crescita.
  • 9. Cenni storici : La psicologia dello sviluppo una disciplina recente  In tale periodo alcuni autori si pongono il seguente interrogativo: Il mondo mentale del bambino è uguale a quello dell’adulto o nelle varie età presenta caratteristiche specifiche?
  • 10. Il contributo di Stanley Hall  Il primo a tentare una risposta a tale interrogativo fu G. Stanley Hall (1844 – 1924).  Intuisce la specificità della psicologia infantile
  • 11. Stanley Hall conduce una serie di ricerche su vari aspetti del funzionamento psichico del bambino (atteggiamenti verso il mondo animato e inanimato, gioco, attività cognitiva e affettiva ) (1890 – 1920)  “Pegagogical Seminary” e propone una nuova teoria sull’adolescenza come “ nuova nascita” ”Adolescence” (1904).  Merito: apre un nuovo campo di indagine sul bambino “continente inesplorato”   Criticità: il metodo indiretto non garantisce l’attendibilità dei dati.
  • 12. I problemi e i metodi di ricerca
  • 13. Il contributo di Galton Il lavoro continua: nuovi interrogativi  Galton (1822-1911), studioso inglese, a partire dai suoi lavori sulle differenze individuali pose un nuovo problema “Quale influenza hanno i fattori ereditari e ambientali nella formazione della personalità?”
  • 14. Nuovi metodi di ricerca Studio delle differenze riscontrabili tra gemelli monozigoti allevati separatamente  Galton.  Metodo retrospettivo  S. Freud   Osservazione indiretta C. Buhler ( analisi delle fiabe dei Grimm)  G. Kerschensteiner ( studio del disegno infantile)
  • 15. Ulteriori progressi L’adozione dell’osservazione diretta  diario  Meriti: l’osservazione permetteva di ottenere un notevole numero di informazioni sullo sviluppo psicologico del bambino.  Criticità: i dati riguardano pochi soggetti (i propri figli) e quindi non sono generalizzabili.
  • 16. Gli studi sperimentali L’ osservazione consiste nella descrizione dei comportamenti e del loro sviluppo, ma non consente di spiegarne le cause. Per cogliere i rapporti di causa-effetto si utilizza il metodo sperimentale, che permette di fornire una spiegazione dei fenomeni mettendo in evidenza i rapporti tra la presenza di certe condizioni (variabili indipendenti – che possono essere controllate e manipolate) e il prodursi di un effetto (variabile dipendente).
  • 17. Si fa strada una nuova immagine di bambino:  Già alla nascita possiede capacità essenziali per la sopravvivenza, assume presto un atteggiamento esplorativo verso il mondo ed è capace di elaborare precocemente informazioni. Soggetto ATTIVO!
  • 18. Domande:       Chi è il pioniere della psicologia dello sviluppo? Da quali problematiche parte? Quale problema pone Galton? E quale metodo usa per affrontare la questione che ha posto? Delinea lo sviluppo dei metodi di ricerca usati dai primi studiosi della psicologia infantile Quali sono i meriti e i limiti dell’osservazione dei diaristi? Metodo osservativo e metodo sperimentale a confronto: descrivi brevemente le specificità di ciascuno.
  • 19. La psicologia dello sviluppo  La psicologia dello sviluppo descrive come il funzionamento mentale cambia nel tempo e spiega come avvengono tali cambiamenti.
  • 20. Aree dello sviluppo Cognitivapercezione, memoria, pensiero  Linguaggio e comunicazione  Affettiva  Emotiva  Sociale 
  • 21. Alcuni protagonisti: il loro contributo alla psicologia dello sviluppo  J. Piaget (1896 -1980) sviluppo cognitivo e del linguaggio, rappresentazione del mondo, giudizio morale .  L. S. Vygotskij (1896 -1934) sviluppo cognitivo e del linguaggio,  J. Bowlby (1907- 1990)  genesi e sviluppo delle relazioni affettive e ruolo delle emozioni
  • 22. JEAN PIAGET (1896 – 1980)    Aree: sviluppo cognitivo e dell’intelligenza, del linguaggio, imitazione e gioco, costruzione del reale , giudizio morale. Approccio teorico: interazionista costruttivista; lo sviluppo cognitivo, inteso come cambiamento qualitativo, avviene per stadi. Metodo: colloquio clinico e metodo critico  Retroterra culturale: BIOLOGIA  intelligenza come capacità di risolvere i problemi e strumento adattivo per eccellenza  Filosofia (kant)  categorie mentali (oggetto, spazio,  tempo e causa. La mente è la sede in cui si sviluppa e si costruisce una dimensione ideale metaindividuale e metastorica delle conoscenze)
  • 23. Le domande L’intelligenza  è potenzialmente presente e poi si dispiega con la crescita? innatismo è il prodotto dell’accumularsi di molteplici esperienze?ambientalismo è il risultato di una particolare interazione dell’organismo con l’ambiente? interazionismo, costruttivismo
  • 24. J. Piaget terza prospettiva  Invarianti funzionali: processi che spiegano il cambiamento  Equilibrazione: ricerca continua dell’equilibrio tra individuo e ambiente, il quale si rompe per ricostruirsi ad un livello più alto, tramite meccanismi quali l’assimilazione e l’accomodamento.  Assimilazione: processo di acquisizione dei dati dell’esperienza sulla base schemi mentali.  Accomodamento: processo di modificazione di tali schemi quando l’esperienza non si adatta ad essi.
  • 25.  Come viene descritto il cambiamento? Concezione stadiale  Stadio sensomotorio (0-2 anni)  Stadio preoperatorio (dai 2 ai 7 anni)  Stadio delle operazioni concrete (dai 7 agli 11 anni)  Stadio delle operazioni formali (a partire dagli 11-12 anni).
  • 26. Domande: Piaget – Qual è la sua prospettiva teorica per spiegare lo sviluppo cognitivo? Quali concetti usa per spiegare lo sviluppo cognitivo? Perchè si chiamano così? Quali sono? (Cfr. Schaffer, pag. 116 e Manuale Fonzi)    Cosa significa concezione stadiale? Indicare gli stadi di sviluppo; su quale base sono classificati gli stadi? Concetto di stadio, criteri per l’identificazione, critiche (Cfr. Schaffer, pag. 14 e Manuale Fonzi)
  • 27. LEV S. VYGOTSKIJ (1896 – 1934)   Aree Pensiero, linguaggio, pedagogia Approccio teorico  storico culturale spiega lo sviluppo psichico umano indicando nelle relazioni sociali il luogo dove si generano le strutture e le funzioni psichiche che non sono universali. Le differenze a tale riguardo dipendono dalle caratteristiche del contesto (epoca storica, cultura, mezzi di produzione ecc.)  Metodo: osservazione e sperimentazione  Retroterra culturale  Prese parte alla rivoluzione bolscevica (1917) e aderì alla concezione marxista
  • 28. Il punto di vista teorico  Rifiuta la concezione dei processi psichici come una concatenazione di riflessi e processi elementari (cfr. Comportamentismo americano e riflessologia russa) in quanto si perde di vista la caratteristica fondamentale della vita psichica: elaborazione cosciente dei processi cognitivi.  nella ricerca in psicologia è centrale il problema della coscienza  non in senso introspezionistico e soggettivo ma come proprietà della mente umana che consiste nella capacità di appropriarsi di contenuti di pensiero e forme di comunicazione in un determinato contesto sociale e culturale. ( Congresso di psiconeurologia a S. Pietroburgo, 1925,  Sostiene che “La coscienza come problema della psicologia del comportamento”).
  • 29. Contributo alla psicologia dello sviluppo  Primato del “sociale” sull’ “ideale” le ricerche condotte (studi in contesti diversi sul pensiero e linguaggio e sulle architetture cognitive)  le strutture e le funzioni psichiche tipiche della specie umana sono strettamente dipendenti dalla rete di fattori sociali e culturali entro cui cresce l’individuo. Attraverso il processo di interiorizzazione i contenuti e le dinamiche di tale rete interpersonale e culturale diventano patrimonio mentale.
  • 30. Dall’ intermentale all’intramentale Lo sviluppo cognitivo non avviene spontaneamente né può essere spiegato con l’interazione tra il bambino e l’ambiente fisico. Esso avviene attraverso processi di condivisione sociale.  L’adulto agisce da maestro e il bambino da apprendista.  Tale interazione è dinamica, l’uno deve adattarsi all’altro e il bambino ha un ruolo attivo. 
  • 31. Il concetto di ZSP  Area di sviluppo prossimo (ZSP) differenza tra la prestazione cognitiva fornita operando da solo e la prestazione data quando opera con un altro di livello superiore.
  • 32. Il concetto di ZSP Il concetto ha una duplice funzione:  esplicativa dello sviluppo cognitivo,  valutativa dello sviluppo  non ciò che il bambino sa fare da solo ma ciò che il bambino sa fare insieme agli altri è indicativo del suo sviluppo. Nella ZSP si trovano i “boccioli” e non i “frutti” . I primi hanno un valore diagnostico maggiore rispetto ai secondi.
  • 33. Gli strumenti culturali  Attraverso le interazione sociali il bambino non solo costruisce le sue competenze cognitive ma entra anche in contatto con la cultura di cui si assicura la continuità. Come avviene tale processo?  Vygostkij usa il concetto di strumenti culturali
  • 34. Strumenti culturali “I mezzi psicologici e tecnologici perfezionati nel corso della storia di ogni società allo scopo di sostenere e ampliare la nostra comprensione del mondo.”  Mezzi psicologici il linguaggio, la scrittura, i sistemi di calcolo e le teorie scientifiche.  Mezzi tecnologici orologi , calendari , calcolatrici e computer. 
  • 35. Piaget e Vygotskij a confronto La genesi dei processi mentali  Architetture mentali  Costruttivismo 
  • 36. Genesi dei processi cognitivi  Piaget  dall’intramentale all’intermentale Lo sviluppo precede l’apprendimento Vygotskijdall’intermentale all’intramentale  L’apprendimento precede lo sviluppo 
  • 37. Architetture mentali Piaget e Vygotskij a confronto.  Piaget architetture mentali universali, metaindividuali e metastoriche.  VygotskijContesti storici e culturali diversi generano specifiche architetture mentali
  • 38. Esercitazioni  I concetti cardine per gli approfondimenti sul testo di Schaffer  Stadio Invarianti funzionali Zona di sviluppo prossimale Costruttivismo   
  • 39. Domande     Cosa significa che Vygotskij teorizza il primato del sociale sull’ideale? Cosa si intende per ZSP? Come può essere utilizzato tale concetto? Quali sono i riferimenti filosofici di Vygotskij? Di quali tipi di strumenti parla e a che cosa servono?
  • 40. JOHN BOWLBY (1907 – 1990)  Aree: sviluppo affettivo e sociale, psicopatologia.  Approccio teorico: teoria dell’attaccamento.  Metodo: osservazione e sperimentazione  Retroterra culturale: psichiatra, aderisce alla psicoanalisi, se ne distacca e si avvicina poi all’etologia e alle teorie evoluzionistiche.
  • 41. Il retroterra culturale La psicoanalisi  le prime relazioni infantili e il loro ruolo nello sviluppo della personalità  L’esperienza psichiatrica deprivazione affettiva e disturbi della personalità  L’etologia  l’imprinting, la dotazione innata e il ruolo adattivo, l’esperienza reale e non fantasmatica. 
  • 42. La teoria dell’attaccamento consente di indagare lo sviluppo delle prime relazioni affettive e il ruolo delle emozioni in tale processo  enfatizza l’importanza dei primi legami affettivi per l’acquisizione della competenza sociale e dell’adattamento all’ambiente.  offre un nuovo punto di vista per l’eziologia dei disturbi mentali e della condotta.  Permette di analizzare sotto una luce nuova i rapporti tra fattori affettivi, cognitivi e sociali durante tutto il ciclo di vita. 
  • 43. Le sue opere fondamentali “Attachment” (1969)  “L’attaccamento alla madre” la predisposizione a stabilire un legame è geneticamente determinata “Separation” (1973)  “La separazione dalla madre” la separazione innesca ansietà e rabbia “Loss” (1980)  “ La perdita della madre” La perdita come evento traumatico
  • 44.   Con il termine attaccamento Bowlby si riferiva ad un “pattern comportamentale che si basa sull’elicitare, o cercare, cure da parte di un qualcuno che si sente meno in grado di affrontare il mondo rispetto a qualcun altro cui indirizza le sue richieste”. Motivazione primaria - L’essere umano è predisposto a stabilire un legame di attaccamento con la persona che si prende cura di lui (monotropismo). Tale predisposizione è geneticamente determinata e filogeneticamente trasmessa in quanto funzionale alla sopravvivenza dell’individuo e della specie.
  • 45.    Modelli operativi interni (Internal working models). Progressivamente, grazie all’esperienze che il bambino fa con il caregiver, vengono a formarsi rappresentazioni di sé e del partner. Tali rappresentazioni sono suscettibili di trasformazioni sulla base delle esperienze successive. Le rappresentazioni interne fungono da filtro nell’elaborazione dell’informazione proveniente dall’esterno, e influenzano il comportamento del soggetto e le relazioni che costruirà.
  • 46. Rapporto tra affetti, cognizioni e comportamento: una visione circolare. Le esperienze affettive  modelli operativi interni  le capacità di elaborazione l’informazione che  il comportamento sociale e le relazioni affettive
  • 47. Approfondimenti e domande     Definisci il concetto di attaccamento A cosa si riferisce il concetto di motivazione primaria Definisci il concetto di modelli operativi interni e indica la loro funzione. Quali concetti prende dall’etologia?