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DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA
ee
Disturbi specifici diDisturbi specifici di
apprendimentoapprendimento
(D.S.A(D.S.A.. ))
dott. Fabrizio D’Anna, logopedista
Opera S. de Sanctis
2
I D.S.A. emergono in età evolutiva, conI D.S.A. emergono in età evolutiva, con
l’inizio della scolarità; in prima elementarel’inizio della scolarità; in prima elementare
è richiesto all’alunno di apprendere aè richiesto all’alunno di apprendere a
leggere, scrivere e fare di contoleggere, scrivere e fare di conto..
L’L’etàetà minimaminima in cui è possibile avere unain cui è possibile avere una
diagnosi di D.S.A. dovrebbe coinciderediagnosi di D.S.A. dovrebbe coincidere
con la fine del 2° anno della scuolacon la fine del 2° anno della scuola
primaria, in cui dovrebbe completarsi ilprimaria, in cui dovrebbe completarsi il
ciclo di istruzione formale del codiceciclo di istruzione formale del codice
scritto.scritto.
Tuttavia, esistonoTuttavia, esistono segni precocisegni precoci ee
indicatori di rischioindicatori di rischio già per età precedenti.già per età precedenti.
Consensus ConferenceConsensus Conference - I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento: raccomandazioni per la- I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento: raccomandazioni per la
pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference, (Milano 2007)pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference, (Milano 2007)
3
DISTURBI SPECIFICIDISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTODELL’APPRENDIMENTO
CRITERI DI DEFINIZIONECRITERI DI DEFINIZIONE
 Compromissione significativa della funzione;Compromissione significativa della funzione;
 Capacità intellettive nella norma;Capacità intellettive nella norma;
 Assenza di deficit sensoriali, di danno neurologico,Assenza di deficit sensoriali, di danno neurologico,
di disturbi relazionali primari, presenza di normalidi disturbi relazionali primari, presenza di normali
opportunità educative.opportunità educative.
Legge 170/2010, Decreto Attuativo MIUR n.Legge 170/2010, Decreto Attuativo MIUR n.
5669 del 12 Luglio 20115669 del 12 Luglio 2011
 DislessiaDislessia: “: “un disturboun disturbo specificospecifico che si manifesta con una difficoltàche si manifesta con una difficoltà
nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici,nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici,
ovvero nella correttezza e nella rapidità della letturaovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura”;”;
 DisgrafiaDisgrafia: “: “un disturboun disturbo specificospecifico di scrittura che si manifesta indi scrittura che si manifesta in
difficoltà nella realizzazione graficadifficoltà nella realizzazione grafica””
 Disortografia: “Disortografia: “un disturbo specifico di scrittura che siun disturbo specifico di scrittura che si
manifesta in difficoltà nei processi linguistici dimanifesta in difficoltà nei processi linguistici di
transcodifica”transcodifica”
 Discalculia EvolutivaDiscalculia Evolutiva: “: “un disturboun disturbo specificospecifico che si manifesta conche si manifesta con
una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri”una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri”
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QUALI SONO?QUALI SONO?
• DISLESSIA:DISLESSIA: è compromessa l’abilità di lettura; lenta,è compromessa l’abilità di lettura; lenta,
stentata e costellata di errori.stentata e costellata di errori.
• DISORTOGRAFIA:DISORTOGRAFIA: è compromesso il processoè compromesso il processo
di transcodifica del linguaggio verbale; lentezzadi transcodifica del linguaggio verbale; lentezza
nella scrittura, errori di compitazione.nella scrittura, errori di compitazione.
• DISGRAFIA:DISGRAFIA: è compromessa la realizzazione grafica delleè compromessa la realizzazione grafica delle
lettere, o anche la capacità di gestire lo spazio del foglio;lettere, o anche la capacità di gestire lo spazio del foglio;
coinvolge processi fino-motori per cui il segno grafico risultacoinvolge processi fino-motori per cui il segno grafico risulta
difficilmente leggibile.difficilmente leggibile.
• DISCALCULIA:DISCALCULIA: sono compromesse alcune componentisono compromesse alcune componenti
dell’intelligenza numerica quali: counting, meccanismi didell’intelligenza numerica quali: counting, meccanismi di
quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcoloquantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo
a mente, lettura, scrittura e messa in colonna di numeri,a mente, lettura, scrittura e messa in colonna di numeri,
recupero di fatti numerici, procedure del calcolo scritto.recupero di fatti numerici, procedure del calcolo scritto.
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ALTRE CARATTERISTICHEALTRE CARATTERISTICHE
 Familiarità nel 60 – 70% dei casi;Familiarità nel 60 – 70% dei casi;
 Frequente comorbidità dislessia, disortografia eFrequente comorbidità dislessia, disortografia e
discalculia;discalculia;
 Eterogeneità dei quadri funzionali, dei profiliEterogeneità dei quadri funzionali, dei profili
clinici;clinici;
 Eterogeneità dei profili di sviluppo, quadroEterogeneità dei profili di sviluppo, quadro
sintomatologico in evoluzione nel tempo;sintomatologico in evoluzione nel tempo;
 Associazione con disturbi psicopatologiciAssociazione con disturbi psicopatologici (come(come
ansia, scarsa autostima, demoralizzazione, depressione,ansia, scarsa autostima, demoralizzazione, depressione,
comportamenti-problema, difficoltà di adattamento sociale,comportamenti-problema, difficoltà di adattamento sociale,
etc.)etc.)
Disturbi associati allaDisturbi associati alla
Dislessia EvolutivaDislessia Evolutiva
__
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DISTURBI SECONDARIDISTURBI SECONDARI
• Rifiuto di leggere; evitamento di attività che mettono aRifiuto di leggere; evitamento di attività che mettono a
confronto con i limiti;confronto con i limiti;
• Comportamenti – problema: bambino iperattivo,Comportamenti – problema: bambino iperattivo,
provocatorio, disturbante, contenimento gravoso;provocatorio, disturbante, contenimento gravoso;
• Ansia: timore/rifiuto della scuola, demotivazione, sintomiAnsia: timore/rifiuto della scuola, demotivazione, sintomi
neurovegetativi come mal di testa, di pancia, vomito,neurovegetativi come mal di testa, di pancia, vomito,
diarrea, tachicardia etc.;diarrea, tachicardia etc.;
• Depressione: ritiro in sé stessi, insicurezza, timore;Depressione: ritiro in sé stessi, insicurezza, timore;
• Impotenza appresa, autoetichettamenti negativi, senso diImpotenza appresa, autoetichettamenti negativi, senso di
inadeguatezza, di indegnità, di incapacità (bambino cheinadeguatezza, di indegnità, di incapacità (bambino che
“getta la spugna”, non vale la pena impegnarsi);“getta la spugna”, non vale la pena impegnarsi);
• Altre strategie di evitamento: “fa il simpatico”, giocherella,Altre strategie di evitamento: “fa il simpatico”, giocherella,
riempie i discorsi di facezie, sciocchezze, o comunque diriempie i discorsi di facezie, sciocchezze, o comunque di
argomenti non pertinenti.argomenti non pertinenti.
9
MODELLO A DUE VIE:MODELLO A DUE VIE:
LETTURALETTURA
Zoccolotti et al. – I disturbi evolutivi di lettura e scrittura – (2005) CarocciZoccolotti et al. – I disturbi evolutivi di lettura e scrittura – (2005) Carocci
Coltheart et al. (2001)Coltheart et al. (2001)
10
LETTURALETTURA
La lettura è un processo ad alta automatizzazione in cui sonoLa lettura è un processo ad alta automatizzazione in cui sono
implicate, in brevissimo tempo, elaborazioni molto complesse.implicate, in brevissimo tempo, elaborazioni molto complesse.
ANALISI VISIVAANALISI VISIVA:: è il passaggio iniziale, comune ad entrambeè il passaggio iniziale, comune ad entrambe
le vie di elaborazione, il quale prevede diversi tipi di elaborazionele vie di elaborazione, il quale prevede diversi tipi di elaborazione
visiva:visiva:
 la stringa grafemica viene identificata come una parola;la stringa grafemica viene identificata come una parola;
 la parola viene segmentata nei singoli grafemi;la parola viene segmentata nei singoli grafemi;
 i singoli grafemi vengono identificati anche se rappresentati neii singoli grafemi vengono identificati anche se rappresentati nei
diversi caratteri;diversi caratteri;
 viene codificata la posizione relativa di ogni grafema all’interno dellaviene codificata la posizione relativa di ogni grafema all’interno della
stringa.stringa.
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VIA FONOLOGICAVIA FONOLOGICA
CONVERSIONE ORTOGRAFICO-FONOLOGICACONVERSIONE ORTOGRAFICO-FONOLOGICA:: sisi
applicano leapplicano le regole di transcodifica grafema-fonemaregole di transcodifica grafema-fonema, in cui, ad ogni, in cui, ad ogni
simbolo grafico, a partire da sinistra verso destra, viene assegnato ilsimbolo grafico, a partire da sinistra verso destra, viene assegnato il
corrispondente suono (fonema).corrispondente suono (fonema).
BUFFER FONOLOGICOBUFFER FONOLOGICO:: la sequenza di fonemi deve esserela sequenza di fonemi deve essere
mantenuta in un magazzino di memoria fonologica a breve terminemantenuta in un magazzino di memoria fonologica a breve termine
dettodetto buffer fonologico,buffer fonologico, che rende possibile la successivache rende possibile la successiva FUSIONEFUSIONE
FONEMICAFONEMICA, indispensabile per verbalizzare la parola intera, indispensabile per verbalizzare la parola intera..
La via fonologica implica un grosso carico di risorse cognitive,La via fonologica implica un grosso carico di risorse cognitive,
sottraendone così alla comprensione del testo.sottraendone così alla comprensione del testo.
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VIA LESSICALEVIA LESSICALE
La via lessicale permette di leggere parole conosciute e parole a ortografiaLa via lessicale permette di leggere parole conosciute e parole a ortografia
irregolare.irregolare.
Dopo lo stepDopo lo step ANALISI VISIVAANALISI VISIVA, inizia un processo di ricerca all’interno del, inizia un processo di ricerca all’interno del
LESSICO ORTOGRAFICO DI ENTRATALESSICO ORTOGRAFICO DI ENTRATA, una sorta di vocabolario interno, in, una sorta di vocabolario interno, in
cui le parole sono immagazzinate nella loro forma visiva.cui le parole sono immagazzinate nella loro forma visiva.
La parola riconosciuta passa alLa parola riconosciuta passa al
SISTEMA SEMANTICOSISTEMA SEMANTICO, un magazzino di memoria a lungo termine che ne, un magazzino di memoria a lungo termine che ne
delinea il significato.delinea il significato.
In seguito, la parola dotata di senso, passa alIn seguito, la parola dotata di senso, passa al
LESSICO FONOLOGICO DI USCITALESSICO FONOLOGICO DI USCITA, un magazzino di memoria a lungo, un magazzino di memoria a lungo
termine in cui le parole sono immagazzinate nella loro forma verbale ovverotermine in cui le parole sono immagazzinate nella loro forma verbale ovvero
fonologica.fonologica.
Infine, attraverso ilInfine, attraverso il
BUFFER FONOLOGICOBUFFER FONOLOGICO, la parola può essere verbalizzata., la parola può essere verbalizzata.
La via lessicale permette un accesso immediato al significato e la letturaLa via lessicale permette un accesso immediato al significato e la lettura
veloce di un brano, ma è utilizzabile solo se in memoria sono stateveloce di un brano, ma è utilizzabile solo se in memoria sono state
immagazzinate le rappresentazioni ortografiche e fonologiche delle parole,immagazzinate le rappresentazioni ortografiche e fonologiche delle parole,
cioè in seguito all’esercizio.cioè in seguito all’esercizio.
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MODELLO 2 VIE: SCRITTURAMODELLO 2 VIE: SCRITTURA
Zoccolotti et al. – I disturbi evolutivi di lettura e scrittura – (2005) CarocciZoccolotti et al. – I disturbi evolutivi di lettura e scrittura – (2005) Carocci
Coltheart et al. (2001)Coltheart et al. (2001)
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SCRITTURA
L’elaborazione cognitiva che permette di trasformare una
parola udita in parola scritta. E’ illustrata dagli
neuropsicologi con il modello a due vie, poiché è possibile
scrivere parole attraverso una procedura fonologica e
una procedura lessicale.
ANALISI UDITIVA: è il primo passaggio ed è comune
ad entrambe le vie: a questo livello lo stimolo sonoro
viene identificato come una parola.
Altro fondamentale processamento che si verifica a
questo step, è quello della discriminazione uditiva dei
fonemi (suoni), cioè la distinzione di ogni fonema
dall’altro; particolarmente complicata è la
discriminazione tra B-P, D-T, F-V, C-G, M-N e S-Z.
15
VIA FONOLOGICAVIA FONOLOGICA
Per mezzo della via fonologica è possibile scrivere parole sconosciute, maiPer mezzo della via fonologica è possibile scrivere parole sconosciute, mai
scritte in precedenza o non-parole.scritte in precedenza o non-parole.
CONVERSIONE ACUSTICO-FONOLOGICACONVERSIONE ACUSTICO-FONOLOGICA: a questo livello la parola: a questo livello la parola
viene segmentata in una sequenza di fonemi, per esempio la parolaviene segmentata in una sequenza di fonemi, per esempio la parola
“casa” viene“casa” viene segmentatasegmentata nella corrispondente sequenza di foneminella corrispondente sequenza di fonemi k – a –k – a –
s – as – a; questa è un’abilità metafonologica fondamentale per la correttezza; questa è un’abilità metafonologica fondamentale per la correttezza
in scrittura.in scrittura.
BUFFER FONOLOGICOBUFFER FONOLOGICO: a questo punto la sequenza di fonemi deve: a questo punto la sequenza di fonemi deve
essere depositata in un magazzino di memoria fonologica a breveessere depositata in un magazzino di memoria fonologica a breve
termine, dettotermine, detto buffer fonologicobuffer fonologico, che consente di tenere a mente tutta, che consente di tenere a mente tutta
la sequenza fonemica, dal primo all’ultimo fonema nel proprio ordinela sequenza fonemica, dal primo all’ultimo fonema nel proprio ordine
stabile.stabile.
CONVERSIONE FONEMICO-ORTOGRAFICACONVERSIONE FONEMICO-ORTOGRAFICA: è il processo che: è il processo che
consente di trasformare ogni fonema nel suo corrispondente simboloconsente di trasformare ogni fonema nel suo corrispondente simbolo
grafico (grafema), cioè il suono “grafico (grafema), cioè il suono “aa”” viene associato al simbolo scritto “A”.viene associato al simbolo scritto “A”.
BUFFER GRAFEMICOBUFFER GRAFEMICO: infine le stringhe grafemiche passano a questo: infine le stringhe grafemiche passano a questo
magazzino a breve termine che consente di attuare la trasformazionemagazzino a breve termine che consente di attuare la trasformazione
della sequenza di grafemi in procedure motorie per l’esecuzione.della sequenza di grafemi in procedure motorie per l’esecuzione.
16
VIA LESSICALEVIA LESSICALE
Per mezzo della via lessicale è possibile scrivere parole irregolari, conPer mezzo della via lessicale è possibile scrivere parole irregolari, con
ortografia ambigua (es.ortografia ambigua (es. squalosqualo oo scualoscualo?) o parole regolari già note.?) o parole regolari già note.
LESSICO FONOLOGICO DI ENTRATALESSICO FONOLOGICO DI ENTRATA: è un deposito: è un deposito
contenente tutte le parole conosciute dal soggetto, in cuicontenente tutte le parole conosciute dal soggetto, in cui avviene ilavviene il
riconoscimento della parola udita.riconoscimento della parola udita.
SISTEMA SEMANTICOSISTEMA SEMANTICO: la parola riconosciuta attiva le conoscenze: la parola riconosciuta attiva le conoscenze
concettuali, contenute nel sistema cognitivo, che ne delineanoconcettuali, contenute nel sistema cognitivo, che ne delineano ilil
significato.significato.
LESSICO ORTOGRAFICO DI USCITALESSICO ORTOGRAFICO DI USCITA: è il magazzino delle: è il magazzino delle
conoscenze ortografiche che permette di rappresentarsiconoscenze ortografiche che permette di rappresentarsi l’ortografial’ortografia
delle parole in modalità veloce ed automatica.delle parole in modalità veloce ed automatica.
BUFFER GRAFEMICOBUFFER GRAFEMICO: attua la trasformazione della rappresentazione: attua la trasformazione della rappresentazione
grafemica nella procedura motoria.grafemica nella procedura motoria.
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ESEMPI CLINICIESEMPI CLINICI
DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA• Nei casi in cui risulta deficitario lo stepNei casi in cui risulta deficitario lo step analisi uditivaanalisi uditiva ed in particolare laed in particolare la
discriminazione uditiva dei fonemi, sarà possibile riscontrare i seguenti tipicidiscriminazione uditiva dei fonemi, sarà possibile riscontrare i seguenti tipici
errori:errori:
CasaCasa cazacaza
FaseFase fazefaze
VadoVado fadofado
SoldiSoldi sondi.sondi.
• Se è compromessa la fase diSe è compromessa la fase di conversione acustico-fonologicaconversione acustico-fonologica , cioè si, cioè si
hanno difficoltà di segmentazione in fonemi,hanno difficoltà di segmentazione in fonemi, si rileveranno i seguenti errori:si rileveranno i seguenti errori:
BalconeBalcone baconebacone
DimenticaDimentica dimetica.dimetica.
• L’inefficienza delL’inefficienza del buffer fonologicobuffer fonologico può provocare i seguenti errori:può provocare i seguenti errori:
NascostoNascosto ncascoto.ncascoto.
• E’ necessario che ilE’ necessario che il lessico ortografico in uscitalessico ortografico in uscita sia preservato persia preservato per
poter scrivere correttamente le parole contenenti gruppi ortograficipoter scrivere correttamente le parole contenenti gruppi ortografici
complessi:complessi:
ScuolaScuola squolasquola
VegliaVeglia veglavegla
ScienzeScienze scenze.scenze.
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PREREQUISITIPREREQUISITI
O COMPETENZEO COMPETENZE
METAFONOLOGICHEMETAFONOLOGICHE
LETTURALETTURA
• Fusione fonemicaFusione fonemica
SCRITTURASCRITTURA
• Segmentazione oSegmentazione o
Analisi fonemicaAnalisi fonemica
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FASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONEFASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONE
DELLA LETTO-SCRITTURADELLA LETTO-SCRITTURA (Frith – 1985)(Frith – 1985)
(implicazioni per la riabilitazione)(implicazioni per la riabilitazione)
LETTURALETTURA
• FASE LOGOGRAFICAFASE LOGOGRAFICA::
coincide con l’età prescolare,coincide con l’età prescolare,
fino all’inizio dell’insegnamentofino all’inizio dell’insegnamento
formale; le parole scritte sonoformale; le parole scritte sono
riconosciute “a vista”, trattatericonosciute “a vista”, trattate
come figure; non c’ècome figure; non c’è
consapevolezza del fatto che iconsapevolezza del fatto che i
grafemi rappresentano i suonigrafemi rappresentano i suoni
del linguaggio orale.del linguaggio orale.
Inizio di lettura per mezzo diInizio di lettura per mezzo di
indici fonetici (es.indici fonetici (es. AA didi ancoraancora
leggelegge ape)ape), ma manca, ma manca
l’associazione sistematica dell’associazione sistematica del
suono a ciascuna lettera dasuono a ciascuna lettera da
sinistra a destra.sinistra a destra.
SCRITTURASCRITTURA
• FASE LOGOGRAFICAFASE LOGOGRAFICA: a: a
questo stadio non c’èquesto stadio non c’è
consapevolezza che laconsapevolezza che la
scrittura sia lascrittura sia la
rappresentazione grafica deirappresentazione grafica dei
suoni del linguaggio verbale; ilsuoni del linguaggio verbale; il
bambino compiebambino compie
un’associazione tra unaun’associazione tra una
configurazione di simboliconfigurazione di simboli
grafici ed un significato, senzagrafici ed un significato, senza
l’intermedio ragionamento suil’intermedio ragionamento sui
suoni; la parola scrittasuoni; la parola scritta
rappresenta direttamente larappresenta direttamente la
realtà esterna o i concetti.realtà esterna o i concetti.
20
FASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONEFASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONE
DELLA LETTO-SCRITTURADELLA LETTO-SCRITTURA
(implicazioni per la riabilitazione)(implicazioni per la riabilitazione)
LETTURALETTURA
• FASE ALFABETICAFASE ALFABETICA: graduale: graduale
acquisizione eacquisizione e
automatizzazione dellaautomatizzazione della
transcodifica grafema-fonema;transcodifica grafema-fonema;
ad ogni simbolo graficoad ogni simbolo grafico
corrisponde un suono;corrisponde un suono;
inizialmente non c’èinizialmente non c’è
assemblaggio;assemblaggio;
successivamente il bambinosuccessivamente il bambino
converte in suoni gruppi diconverte in suoni gruppi di
lettere più ampi (sillabe), cosìlettere più ampi (sillabe), così
l’assemblaggio è alleggerito;l’assemblaggio è alleggerito;
ad uno stadio alfabeticoad uno stadio alfabetico
avanzato la transcodifica èavanzato la transcodifica è
silente e si ha la pronunciasilente e si ha la pronuncia
dell’intera parola.dell’intera parola.
SCRITTURASCRITTURA
• FASE ALFABETICAFASE ALFABETICA: ogni: ogni
parola udita può essereparola udita può essere
scomposta in parti più piccole,scomposta in parti più piccole,
inizialmente sillabe, poiinizialmente sillabe, poi
fonemi; applicazione dellefonemi; applicazione delle
regole di trasformazione perregole di trasformazione per
cui si associa ogni suono alcui si associa ogni suono al
corrispondente grafema;corrispondente grafema;
occorre ragionare sui suoni,occorre ragionare sui suoni,
eseguendo la mappatura deleseguendo la mappatura del
linguaggio orale, lalinguaggio orale, la
discriminazione uditiva deidiscriminazione uditiva dei
fonemi e la segmentazione deifonemi e la segmentazione dei
fonemi (tenere a mente lafonemi (tenere a mente la
giusta sequenza).giusta sequenza).
21
FASE INTERMEDIAFASE INTERMEDIA
SUBLESSICALESUBLESSICALE
TRANSIZIONE DALLA FASE ALFABETICA A QUELLATRANSIZIONE DALLA FASE ALFABETICA A QUELLA
LESSICALELESSICALE
LETTURALETTURA
L’alunno opera su unità sempreL’alunno opera su unità sempre
più ampie (parti di parola:più ampie (parti di parola:
sillabe, suffissi, prefissi, gruppisillabe, suffissi, prefissi, gruppi
ortografici complessi, gruppiortografici complessi, gruppi
grafemici).grafemici).
Ha inizio il processo diHa inizio il processo di
automatizzazioneautomatizzazione, cioè il, cioè il
riconoscimento sempre piùriconoscimento sempre più
veloce di parti di parola, aveloce di parti di parola, a
partire dalle sillabe piùpartire dalle sillabe più
frequenti.frequenti.
SCRITTURASCRITTURA
Si verifica gradualmente laSi verifica gradualmente la
memorizzazione delle variememorizzazione delle varie
eccezioni alla regola che indicaeccezioni alla regola che indica
un grafema per ogni fonemaun grafema per ogni fonema
(gruppi grafemici complessi),(gruppi grafemici complessi),
nonché delle parole ambigue.nonché delle parole ambigue.
Ha inizio il processo diHa inizio il processo di
automatizzazioneautomatizzazione,,
rappresentandosi larappresentandosi la
configurazione ortografica delleconfigurazione ortografica delle
sillabe; in seguito scriveràsillabe; in seguito scriverà
direttamente la parola, saltandodirettamente la parola, saltando
la segmentazione (via lessicale).la segmentazione (via lessicale).
22
FASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONEFASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONE
DELLA LETTO-SCRITTURADELLA LETTO-SCRITTURA
(implicazioni per la riabilitazione)(implicazioni per la riabilitazione)
LETTURALETTURA
• FASE ORTOGRAFICA OFASE ORTOGRAFICA O
LESSICALELESSICALE:l’alunno è in:l’alunno è in
grado di decifrare gruppigrado di decifrare gruppi
ortografici complessi eortografici complessi e
comincia ad utilizzare lacomincia ad utilizzare la
via lessicalevia lessicale di lettura;di lettura;
grazie all’esposizione legrazie all’esposizione le
parole scritte vengonoparole scritte vengono
memorizzate nelmemorizzate nel lessicolessico
ortograficoortografico da cui èda cui è
possibile recuperarnepossibile recuperarne
immediatamente la formaimmediatamente la forma
fonologica (pronuncia) edfonologica (pronuncia) ed
il contenuto semanticoil contenuto semantico
(significato).(significato).
SCRITTURASCRITTURA
• FASE ORTOGRAFICA OFASE ORTOGRAFICA O
LESSICALELESSICALE: l’alunno è in: l’alunno è in
grado di scriveregrado di scrivere
direttamente la parola,direttamente la parola,
saltando lasaltando la
segmentazione (viasegmentazione (via
lessicale). Si halessicale). Si ha
l’automatizzazione dellel’automatizzazione delle
varie eccezioni alla regolavarie eccezioni alla regola
che indica un grafemache indica un grafema
per ogni fonema (gruppiper ogni fonema (gruppi
grafemici complessi),grafemici complessi),
nonché delle parolenonché delle parole
ambigue (squalo).ambigue (squalo).
DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA
 2007 Consensus Conference : “2007 Consensus Conference : “Disturbo della ScritturaDisturbo della Scrittura” suddivisione in due” suddivisione in due
componenti, una di natura linguistica (deficit nei processi di cifratura ocomponenti, una di natura linguistica (deficit nei processi di cifratura o
compitazione:compitazione: DisortografiaDisortografia) e una di natura motoria (deficit nei processi di) e una di natura motoria (deficit nei processi di
realizzazione grafica:realizzazione grafica: DisgrafiaDisgrafia))
 DSM IVDSM IV il criterio principale (il criterio principale (A. 315.2A. 315.2) definisce “capacità di scrittura, misurate) definisce “capacità di scrittura, misurate
con test standardizzati, inferiori a quanto previsto in base all’età, al livellocon test standardizzati, inferiori a quanto previsto in base all’età, al livello
intellettivo ed al grado di istruzione ricevuto” che (criterio B) “interferisconointellettivo ed al grado di istruzione ricevuto” che (criterio B) “interferiscono
notevolmente con l’apprendimento scolastico e le attività della vitanotevolmente con l’apprendimento scolastico e le attività della vita
quotidiana”. Nel Disturbo dell’espressione scritta sono coinvolti: laquotidiana”. Nel Disturbo dell’espressione scritta sono coinvolti: la
composizione, la grammatica, la punteggiatura e la grafia, senza differenziarecomposizione, la grammatica, la punteggiatura e la grafia, senza differenziare
se è presente solo il disturbo della compitazione o della grafia.se è presente solo il disturbo della compitazione o della grafia.
 Nell’Nell’ICD-10ICD-10 si distingue unicamente il “Disturbo evolutivo espressivo dellasi distingue unicamente il “Disturbo evolutivo espressivo della
scrittura” (F81.8) dal “Disturbo specifico della compitazione”, il quale èscrittura” (F81.8) dal “Disturbo specifico della compitazione”, il quale è
caratterizzato da: “difficoltà a compitare oralmente ed a trascriverecaratterizzato da: “difficoltà a compitare oralmente ed a trascrivere
correttamente le parole” in assenza di un disturbo specifico della lettura.correttamente le parole” in assenza di un disturbo specifico della lettura.
24
LA DISORTOGRAFIALA DISORTOGRAFIA
La Disortografia Evolutiva è il disturbo dellaLa Disortografia Evolutiva è il disturbo della
rappresentazione della strutturarappresentazione della struttura
fonologica del linguaggio verbale, èfonologica del linguaggio verbale, è
compromesso il processo di transcodificacompromesso il processo di transcodifica
orale-scritto.orale-scritto.
L’abilità di compitazione, le competenzeL’abilità di compitazione, le competenze
ortografiche sono deficitarie.ortografiche sono deficitarie.
La scrittura dell’alunno è costellata di erroriLa scrittura dell’alunno è costellata di errori
e caratterizzata da lentezza.e caratterizzata da lentezza.
25
DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA
La disortografia è unaLa disortografia è una disabilitàdisabilità (quindi(quindi
invalidante, compromette il normaleinvalidante, compromette il normale
adattamento socio-ambientale) di origineadattamento socio-ambientale) di origine
neurobiologica (non è colpa néneurobiologica (non è colpa né
dell’insegnamento, né del bambino, nédell’insegnamento, né del bambino, né
della famiglia).della famiglia).
Valutazione clinicaValutazione clinica
Deve necessariamente considerare la complessitàDeve necessariamente considerare la complessità
delle componenti cognitive implicate nelle abilitàdelle componenti cognitive implicate nelle abilità
di scrittura; perciò è necessario comprendere unadi scrittura; perciò è necessario comprendere una
valutazione neuropsicologica generale, unavalutazione neuropsicologica generale, una
valutazione specifica della scrittura (componentivalutazione specifica della scrittura (componenti
linguistiche) ed un esame dettagliato dell’attolinguistiche) ed un esame dettagliato dell’atto
motorio implicato nella grafia e dei grafemimotorio implicato nella grafia e dei grafemi
prodotti.prodotti.
27
PARAMETRI DIPARAMETRI DI
VALUTAZIONEVALUTAZIONE
DIAGNOSTICA DELLADIAGNOSTICA DELLA
LETTURALETTURA
VELOCITA’VELOCITA’ : lettura/scrittura lenta,: lettura/scrittura lenta,
stentata;stentata;
CORRETTEZZACORRETTEZZA : lettura/scrittura: lettura/scrittura
costellata di errori.costellata di errori.
PARAMETRI DIPARAMETRI DI
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA DELLAVALUTAZIONE DIAGNOSTICA DELLA
LETTO-SCRITTURALETTO-SCRITTURA
Una quantità di errori ortografici che difettanoUna quantità di errori ortografici che difettano
in misura uguale o superiore allein misura uguale o superiore alle duedue
deviazioni standarddeviazioni standard (od inferiore al 5°(od inferiore al 5°
percentile) rispetto ai risultati medi deipercentile) rispetto ai risultati medi dei
bambini che frequentano la stessa classe;bambini che frequentano la stessa classe;
Gli specialisti, per formulare una diagnosi di Disturbo specifico diGli specialisti, per formulare una diagnosi di Disturbo specifico di
Apprendimento, devono svolgere un’accurata valutazioneApprendimento, devono svolgere un’accurata valutazione
neuropsicologica per mezzo di prove specifiche e test standardizzati eneuropsicologica per mezzo di prove specifiche e test standardizzati e
scientificamente validati.scientificamente validati.
L’età minima coincide col completamento del 2° anno della scuola primaria.L’età minima coincide col completamento del 2° anno della scuola primaria.
Strumenti di ValutazioneStrumenti di Valutazione
Batteria per la Valutazione della Scrittura e dellaBatteria per la Valutazione della Scrittura e della
Competenza OrtograficaCompetenza Ortografica di Tressoldi e Cornoldidi Tressoldi e Cornoldi
(2000 -2°ed);(2000 -2°ed);
DDE-2DDE-2 Batteria per la Valutazione della Dislessia e dellaBatteria per la Valutazione della Dislessia e della
Disortografia Evolutiva-2 di Sartori, Job, TressoldiDisortografia Evolutiva-2 di Sartori, Job, Tressoldi
(2007);(2007);
TestTest CEOCEO. Classificazione degli errori ortografici. Classificazione degli errori ortografici BozzoBozzo
et al. (2000);et al. (2000);
BVNBVN Batteria di Valutazione NeuropsicologicaBatteria di Valutazione Neuropsicologica 5-11 di5-11 di
Bisiacchi et al. 2005);Bisiacchi et al. 2005);
30
Classificazione degliClassificazione degli
errorierrori
ortograficiortografici
Errori fonologici:Errori fonologici:
sostituzione di grafemasostituzione di grafema: vischio / fischio: vischio / fischio
omissione/aggiuntaomissione/aggiunta: teno / treno: teno / treno InversioneInversione::
Gevona / GenovaGevona / Genova
Grafema inesatto: pese / pesceGrafema inesatto: pese / pesce
31
Classificazione degliClassificazione degli
errorierrori
ortograficiortografici
Errori non fonologiciErrori non fonologici
separazione illegaleseparazione illegale: in sieme - l’ aradio: in sieme - l’ aradio
fusione illegalefusione illegale: alcinema: alcinema
scambio di grafema omofonoscambio di grafema omofono: quoio /: quoio /
cuoiocuoio
omissione/aggiunta di homissione/aggiunta di h: a / ha: a / ha
Classificazione degli erroriClassificazione degli errori
ortograficiortografici
Altri erroriAltri errori
Accenti;Accenti;
Omissione o aggiunta di raddoppiamenti;Omissione o aggiunta di raddoppiamenti;
34
SEGNI PRECOCI DI RISCHIOSEGNI PRECOCI DI RISCHIO
(CARATTERISTICHE CHE E’ OPPORTUNO(CARATTERISTICHE CHE E’ OPPORTUNO
OSSERVARE)OSSERVARE)
• Difficoltà nell’associazione grafema-fonemaDifficoltà nell’associazione grafema-fonema
e/o fonema-grafema;e/o fonema-grafema;
• Mancato raggiungimento del controllo sillabicoMancato raggiungimento del controllo sillabico
in lettura e in scrittura;in lettura e in scrittura;
• Eccessiva lentezza in lettura e in scrittura;Eccessiva lentezza in lettura e in scrittura;
• Incapacità a produrre le lettere in stampatoIncapacità a produrre le lettere in stampato
maiuscolo in modo riconoscibile.maiuscolo in modo riconoscibile.
Consensus ConferenceConsensus Conference - I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento:- I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento:
raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensusraccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus
Conference, (Milano 2007)Conference, (Milano 2007)
35
ESEMPI CLINICIESEMPI CLINICI
DISLESSIADISLESSIA
ERRORI DI SUONIERRORI DI SUONI
 Scambi di vocaliScambi di vocali es. sole x salees. sole x sale
 Scambi di consonanti:Scambi di consonanti:
fonologicamente similifonologicamente simili es. chilurgo x chirurgo, es. fento x ventoes. chilurgo x chirurgo, es. fento x vento
visivamente similivisivamente simili es. dando x bandoes. dando x bando
 Omissione di suoniOmissione di suoni es. deuncia x denunciaes. deuncia x denuncia
 Aggiunta di suoniAggiunta di suoni es. sfrogo x sfogo; tanta x tana;es. sfrogo x sfogo; tanta x tana;
 Riduzione di gruppiRiduzione di gruppi es. dette x dentees. dette x dente
 Riduzione di dittonghiRiduzione di dittonghi es. pede x piedees. pede x piede
 Inversioni, migrazioniInversioni, migrazioni es. sera x resaes. sera x resa
36
ESEMPI CLINICIESEMPI CLINICI
DISLESSIADISLESSIA
ERRORI DI LETTURAERRORI DI LETTURA
 Errori di recupero errato dei di/trigrammiErrori di recupero errato dei di/trigrammi es. magnone x maglionees. magnone x maglione
 Errori di omissione/ aggiunta di doppieErrori di omissione/ aggiunta di doppie es. cerro x cero, distaco x distaccoes. cerro x cero, distaco x distacco
 Errori di recupero del lessico ortograficoErrori di recupero del lessico ortografico es. pesce x pacees. pesce x pace
 Errori di accentazioneErrori di accentazione es. margìne x màrginees. margìne x màrgine
 Errori di anticipazione:Errori di anticipazione:
LessicaleLessicale es. bambino x bambolaes. bambino x bambola
Morfologici/DerivazionaliMorfologici/Derivazionali es. mangiavano x mangiano, avete x avendoes. mangiavano x mangiano, avete x avendo
 Omissioni di parolaOmissioni di parola
 Salti di righeSalti di righe
n.b. Gli errori di lettura possono essere revisionati o non revisionati.n.b. Gli errori di lettura possono essere revisionati o non revisionati.
37
ESEMPI CLINICIESEMPI CLINICI
DISLESSIADISLESSIA
 ERRORI CARATTERISTICI A LIVELLO DI LETTERA:ERRORI CARATTERISTICI A LIVELLO DI LETTERA:
 CONFUSIONI PER SOMIGLIANZACONFUSIONI PER SOMIGLIANZA FONETICAFONETICA
D TD T
V FV F
B PB P
C GC G
R LR L
 CONFUSIONI PER SOMIGLIANZACONFUSIONI PER SOMIGLIANZA MORFOLOGICAMORFOLOGICA
a ea e
m nm n
b db d
p qp q
n un u
s zs z
38
Le difficoltà ortografiche specifiche dellaLe difficoltà ortografiche specifiche della
lingua italianalingua italiana
 i digrammi: gn, gl, sci digrammi: gn, gl, sc
 i suoni simili: m/n, s/f, f/v, t/d, p/bi suoni simili: m/n, s/f, f/v, t/d, p/b
 suoni dolci ed aspri: c, gsuoni dolci ed aspri: c, g
 h mutah muta
 cu/qucu/qu
 suoni simili mp / np; mb / nbsuoni simili mp / np; mb / nb
 le omofonie nei legami fra le parolele omofonie nei legami fra le parole
 le doppiele doppie
Trattameto
• Spesso associato a quello della lettura.
• Riabilitazione delle competenze fonologiche.
• Mappatura dei suoni del linguaggio (associazione
fonema/grafema; riabilitazione visuospaziale).
• Fusione fonemica: dal suono allungabile alla parola
(da bisallabica piana in poi).
• Gruppi ortografici complessi.
• Insegnamento delle regole ortografiche
(apostrofi, uso dell’acca, parole omofone…).
• Ampliamento del lessico fonologico ed
ortografico.
__
Quali strumenti per i DSA?Quali strumenti per i DSA?
(art. 5 comma 1 e 2 legge 170/10)(art. 5 comma 1 e 2 legge 170/10)
Quali sono gli strumenti compensativi e dispensativi ?Quali sono gli strumenti compensativi e dispensativi ?
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e
tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta
nell’abilità deficitaria.
Ricordiamo:
Tabelle, formulari, mappe concettuali , tabella dei mesi e
dell’alfabeto (strumenti didattici)
Sintesi vocale (Tecnologico)
Registratore (Tecnologico)
Programmi di video-scrittura con correttore ortografico
(Tecnologico)
Calcolatrice (Tecnologico)
Misure dispensative
“NON violano l’imparzialità ma mettono il dislessico
sullo stesso piano dei compagni” (G.Stella).
Interventi che consentono all’alunno di non svolgere
alcune prestazioni che, a causa del disturbo,
risultano particolarmente difficoltose e che non
migliorano l’apprendimento:
 dispensa dalla lettura ad alta voce, dal prendere
appunti…;
 Tempi personalizzati di realizzazione delle attività
 Valutazione che non tiene conto della forma ma
del contenuto.
Interventi Compensativi
Sono tutti quegli interventi che si attuano in fasi
più avanzate del percorso scolastico (5°elem.,
scuola media e oltre), nelle situazioni in cui il
disturbo è più severo e ormai poco modificabile,
per cui non è più ragionevole ipotizzare un
ripristino della funzione, e diventa invece
necessario individuare le modalità più efficaci
per “vicariarla”.
Indicazioni utili per la stesura del PDPIndicazioni utili per la stesura del PDP
per ragazzi con Dislessia Evolutivaper ragazzi con Dislessia Evolutiva
Promuovere la Comprensione del testoPromuovere la Comprensione del testo
 Insegnare strategie compensative: analisi delleInsegnare strategie compensative: analisi delle caratteristiche tipografichecaratteristiche tipografiche ee
evidenziazione di parole chiaveevidenziazione di parole chiave per cogliere il significato generale del testo;per cogliere il significato generale del testo;
 Utilizzare strumenti compensativi che trasformano i compiti di letturaUtilizzare strumenti compensativi che trasformano i compiti di lettura
in compiti di ascoltoin compiti di ascolto: persona che legge gli item dei test, le consegne dei: persona che legge gli item dei test, le consegne dei
compiti, le tracce dei temi o le verifiche con risposta multipla, Sintesi vocalecompiti, le tracce dei temi o le verifiche con risposta multipla, Sintesi vocale
per una maggiore autonomia, libri e vocabolari digitaliper una maggiore autonomia, libri e vocabolari digitali
 Consentire la registrazione delle lezioniConsentire la registrazione delle lezioni (dato che il canale di studio(dato che il canale di studio
preferibile è quello orale), utilizzo di mappe concettuali e di schemipreferibile è quello orale), utilizzo di mappe concettuali e di schemi
NB: nella valutazione delle prove orali si deve tener conto delle capacità lessicaliNB: nella valutazione delle prove orali si deve tener conto delle capacità lessicali
ed espressive proprie dello studente.ed espressive proprie dello studente.
Indicazioni utili per la stesura del PDP perIndicazioni utili per la stesura del PDP per
ragazzi con Disortografia e Disgrafiaragazzi con Disortografia e Disgrafia
EvolutivaEvolutiva
Promuovere la Produzione del testoPromuovere la Produzione del testo
 Utilizzo di mappe, schemi, tracce per la stesura e costruzione del testoUtilizzo di mappe, schemi, tracce per la stesura e costruzione del testo
 Computer con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura, perComputer con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura, per
velocizzare i tempi di scrittura e per ottenere testi più correttivelocizzare i tempi di scrittura e per ottenere testi più corretti
 Compensare o integrare le prove scritte con una prova orale attinenti aiCompensare o integrare le prove scritte con una prova orale attinenti ai
medesimi contenutimedesimi contenuti
 Dispensa dalla valutazione della correttezza della scrittura (oltre aDispensa dalla valutazione della correttezza della scrittura (oltre a
tempi più lunghi per le verifiche scritte o quantità minore di esercizi).tempi più lunghi per le verifiche scritte o quantità minore di esercizi).
Indicazione per le
verifiche scritte
• Semplificare i testi e rendere più“chiaro e leggibile”il testo cartaceo
• usare font semplice. ES: Arial o Verdana, corpo 12/ 14
• NON usare l’allineamento giustificato ma a sinistra
• Usare frasi semplici
• Evitare le doppie negazioni
• Raggruppare i concetti per blocchi tematici
• Leggere la consegna ad alta voce e verificarne la comprensione
• Prediligere gli esercizi di inserimento (una regola per volta), le scelte
multiple, l’abbinamento, il riconoscimento e il vero/falso.
• Concedere più tempo per lo svolgimento o assegnare meno esercizi
• Incentivare l’uso degli strumenti compensativi e favorire l’uso di
schemi, mappe mentali e mappe concettuali
• Programmare i test senza spostare le date, evitando le sovrapposizioni
con altre materie
Indicazione per le verifiche
orali
• iniziare la prova orale con un argomento a piacere dello studente
• porre domande aperte, non troppo specifiche, per sondare ad un primo
livello le conoscenze acquisite e la loro comprensione
• Solo successivamente, quando l’alunno ha superato l’ansia iniziale e
percepisce come positivo l’andamento della prova, procedere ponendo
domande atte a verificare e valutare capacità e competenze più
complesse
• (individuare relazioni, applicare le conoscenze in altri contesti,
generalizzare gli apprendimenti conseguiti …)
• dare la possibilità di utilizzare durante l’esposizione orale schemi e mappe
di sintesi per organizzare il discorso
• Non interrompere durante un test orale per sottolineare gli errori.
• Lasciare il tempo per rielaborare la domanda e per predisporre la risposta:
le domande non devono essere incalzanti.
• Prevedere una interrogazione orale a compenso di una prova scritta non
sufficiente.
Indicazioni utili per la stesura del PDPIndicazioni utili per la stesura del PDP
per ragazzi con Discalculia Evolutivaper ragazzi con Discalculia Evolutiva
Analisi degli errori per comprendere i processi cognitivi che sottendonoAnalisi degli errori per comprendere i processi cognitivi che sottendono
all’errore stessoall’errore stesso
Classificazione degli errori:Classificazione degli errori:
 Errori di recupero dei fatti algebrici;Errori di recupero dei fatti algebrici;
 Errori di applicazione di procedureErrori di applicazione di procedure
 Errori visuo-spazialiErrori visuo-spaziali
Strumenti compensativi che sono di supporto:Strumenti compensativi che sono di supporto:
 CalcolatriceCalcolatrice
 Tavola PitagoricaTavola Pitagorica
 Formulario personalizzatoFormulario personalizzato
Costruzione del testo scrittoCostruzione del testo scritto
((sintassi narrativasintassi narrativa))
 Dopo 7 anni sviluppo competenze metacognitiveDopo 7 anni sviluppo competenze metacognitive
(-lessicali, -semantiche, -sintattiche).(-lessicali, -semantiche, -sintattiche).
 Importanza della capacità di organizzareImportanza della capacità di organizzare discorsidiscorsi
orali chiusiorali chiusi (senza interlocutore): sviluppare(senza interlocutore): sviluppare
meccanismi di pianificazione e coesione linguisticameccanismi di pianificazione e coesione linguistica
sino a consolidare la decontestualizzazione delsino a consolidare la decontestualizzazione del
racconto orale.racconto orale.
 Andare oltre il sistema di produzione orale perAndare oltre il sistema di produzione orale per
individuare i nodi del contenuto ed organizzare laindividuare i nodi del contenuto ed organizzare la
forma lessicale e sintattica.forma lessicale e sintattica.
 Capacità di revisionare durante e dopo laCapacità di revisionare durante e dopo la
costruzione del testo.costruzione del testo.
Difficoltà nellaDifficoltà nella sintassi narrativasintassi narrativa
 Testi sintetici, mal organizzati sintatticamente,Testi sintetici, mal organizzati sintatticamente,
lessico povero, scarsa revisione.lessico povero, scarsa revisione.
 Il processo di scrittura rimane un fattore limitanteIl processo di scrittura rimane un fattore limitante
per la programmazione del testo (processi diper la programmazione del testo (processi di
trascrizione, uso delle maiuscole, dellatrascrizione, uso delle maiuscole, della
punteggiatura).punteggiatura).
 Fragilità linguistica a tutti i livelli “meta”Fragilità linguistica a tutti i livelli “meta”
(fonologia, pensiero verbale, categorie(fonologia, pensiero verbale, categorie
linguistiche, vocabolario, processi di coesione).linguistiche, vocabolario, processi di coesione).
 Nel contenuto le unità ideative dello scritto sonoNel contenuto le unità ideative dello scritto sono
ridotte rispetto al riassunto oraleridotte rispetto al riassunto orale
Proposte operative
• Intervento precoce.
• Consolidare i processi di pianificazione separandoli
dai processi di codifica (dettato all’adulto).
• Favorire l’espansione lessicale (rafforzare tra
l’altro le subrutines grammaitcali: tempo dei verbi,
categorie linguistiche, etc.).
• Facilitare il processo di revisione, separando la
strategia fonologica/ortografica da quella
semantica (si possono usare brevi testi di altri
bambini).
52
ESITI IN ETA’ ADULTAESITI IN ETA’ ADULTA
• Affaticabilità in tutti i compiti cheAffaticabilità in tutti i compiti che
richiedono lettura;richiedono lettura;
• Lettura ancora lenta e faticosa, conLettura ancora lenta e faticosa, con
qualche errore;qualche errore;
• Difficoltà di comprensione e di studio;Difficoltà di comprensione e di studio;
• Difficoltà con le lingue straniere;Difficoltà con le lingue straniere;
• Bassa stima di sé.Bassa stima di sé.
• 20%20% Recupero completo: il disturbo compare soltanto inRecupero completo: il disturbo compare soltanto in
casi di affaticamento o in situazioni in cui sono fortementecasi di affaticamento o in situazioni in cui sono fortemente
disturbati o confusi.disturbati o confusi.
• 45% Compenso: La lettura di materiale significativo (testi) è45% Compenso: La lettura di materiale significativo (testi) è
abbastanza fluente (lenta ma non sempre sotto-soglia),abbastanza fluente (lenta ma non sempre sotto-soglia),
mentre la lettura di non-parole è significativamente lenta ementre la lettura di non-parole è significativamente lenta e
inaccuarata. Evitano di esporsi in situazioni pubbliche einaccuarata. Evitano di esporsi in situazioni pubbliche e
utilizzano con successo strategie alternative alla lettoscritturautilizzano con successo strategie alternative alla lettoscrittura
• 35% Persistono: Tutti i parametri di lettura sono35% Persistono: Tutti i parametri di lettura sono
significativamente sotto- soglia per rapidità e accuratezzasignificativamente sotto- soglia per rapidità e accuratezza
54
GARZIE DEL’ATENSIONEGARZIE DEL’ATENSIONE
BUONA SERTA!BUONA SERTA!

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Disortografia opera sante

  • 1. 1 DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA ee Disturbi specifici diDisturbi specifici di apprendimentoapprendimento (D.S.A(D.S.A.. )) dott. Fabrizio D’Anna, logopedista Opera S. de Sanctis
  • 2. 2 I D.S.A. emergono in età evolutiva, conI D.S.A. emergono in età evolutiva, con l’inizio della scolarità; in prima elementarel’inizio della scolarità; in prima elementare è richiesto all’alunno di apprendere aè richiesto all’alunno di apprendere a leggere, scrivere e fare di contoleggere, scrivere e fare di conto.. L’L’etàetà minimaminima in cui è possibile avere unain cui è possibile avere una diagnosi di D.S.A. dovrebbe coinciderediagnosi di D.S.A. dovrebbe coincidere con la fine del 2° anno della scuolacon la fine del 2° anno della scuola primaria, in cui dovrebbe completarsi ilprimaria, in cui dovrebbe completarsi il ciclo di istruzione formale del codiceciclo di istruzione formale del codice scritto.scritto. Tuttavia, esistonoTuttavia, esistono segni precocisegni precoci ee indicatori di rischioindicatori di rischio già per età precedenti.già per età precedenti. Consensus ConferenceConsensus Conference - I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento: raccomandazioni per la- I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento: raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference, (Milano 2007)pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference, (Milano 2007)
  • 3. 3 DISTURBI SPECIFICIDISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTODELL’APPRENDIMENTO CRITERI DI DEFINIZIONECRITERI DI DEFINIZIONE  Compromissione significativa della funzione;Compromissione significativa della funzione;  Capacità intellettive nella norma;Capacità intellettive nella norma;  Assenza di deficit sensoriali, di danno neurologico,Assenza di deficit sensoriali, di danno neurologico, di disturbi relazionali primari, presenza di normalidi disturbi relazionali primari, presenza di normali opportunità educative.opportunità educative.
  • 4. Legge 170/2010, Decreto Attuativo MIUR n.Legge 170/2010, Decreto Attuativo MIUR n. 5669 del 12 Luglio 20115669 del 12 Luglio 2011  DislessiaDislessia: “: “un disturboun disturbo specificospecifico che si manifesta con una difficoltàche si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici,nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della letturaovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura”;”;  DisgrafiaDisgrafia: “: “un disturboun disturbo specificospecifico di scrittura che si manifesta indi scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione graficadifficoltà nella realizzazione grafica””  Disortografia: “Disortografia: “un disturbo specifico di scrittura che siun disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici dimanifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica”transcodifica”  Discalculia EvolutivaDiscalculia Evolutiva: “: “un disturboun disturbo specificospecifico che si manifesta conche si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri”una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri”
  • 5. 5 QUALI SONO?QUALI SONO? • DISLESSIA:DISLESSIA: è compromessa l’abilità di lettura; lenta,è compromessa l’abilità di lettura; lenta, stentata e costellata di errori.stentata e costellata di errori. • DISORTOGRAFIA:DISORTOGRAFIA: è compromesso il processoè compromesso il processo di transcodifica del linguaggio verbale; lentezzadi transcodifica del linguaggio verbale; lentezza nella scrittura, errori di compitazione.nella scrittura, errori di compitazione. • DISGRAFIA:DISGRAFIA: è compromessa la realizzazione grafica delleè compromessa la realizzazione grafica delle lettere, o anche la capacità di gestire lo spazio del foglio;lettere, o anche la capacità di gestire lo spazio del foglio; coinvolge processi fino-motori per cui il segno grafico risultacoinvolge processi fino-motori per cui il segno grafico risulta difficilmente leggibile.difficilmente leggibile. • DISCALCULIA:DISCALCULIA: sono compromesse alcune componentisono compromesse alcune componenti dell’intelligenza numerica quali: counting, meccanismi didell’intelligenza numerica quali: counting, meccanismi di quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcoloquantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo a mente, lettura, scrittura e messa in colonna di numeri,a mente, lettura, scrittura e messa in colonna di numeri, recupero di fatti numerici, procedure del calcolo scritto.recupero di fatti numerici, procedure del calcolo scritto.
  • 6. 6 ALTRE CARATTERISTICHEALTRE CARATTERISTICHE  Familiarità nel 60 – 70% dei casi;Familiarità nel 60 – 70% dei casi;  Frequente comorbidità dislessia, disortografia eFrequente comorbidità dislessia, disortografia e discalculia;discalculia;  Eterogeneità dei quadri funzionali, dei profiliEterogeneità dei quadri funzionali, dei profili clinici;clinici;  Eterogeneità dei profili di sviluppo, quadroEterogeneità dei profili di sviluppo, quadro sintomatologico in evoluzione nel tempo;sintomatologico in evoluzione nel tempo;  Associazione con disturbi psicopatologiciAssociazione con disturbi psicopatologici (come(come ansia, scarsa autostima, demoralizzazione, depressione,ansia, scarsa autostima, demoralizzazione, depressione, comportamenti-problema, difficoltà di adattamento sociale,comportamenti-problema, difficoltà di adattamento sociale, etc.)etc.)
  • 7. Disturbi associati allaDisturbi associati alla Dislessia EvolutivaDislessia Evolutiva __
  • 8. 8 DISTURBI SECONDARIDISTURBI SECONDARI • Rifiuto di leggere; evitamento di attività che mettono aRifiuto di leggere; evitamento di attività che mettono a confronto con i limiti;confronto con i limiti; • Comportamenti – problema: bambino iperattivo,Comportamenti – problema: bambino iperattivo, provocatorio, disturbante, contenimento gravoso;provocatorio, disturbante, contenimento gravoso; • Ansia: timore/rifiuto della scuola, demotivazione, sintomiAnsia: timore/rifiuto della scuola, demotivazione, sintomi neurovegetativi come mal di testa, di pancia, vomito,neurovegetativi come mal di testa, di pancia, vomito, diarrea, tachicardia etc.;diarrea, tachicardia etc.; • Depressione: ritiro in sé stessi, insicurezza, timore;Depressione: ritiro in sé stessi, insicurezza, timore; • Impotenza appresa, autoetichettamenti negativi, senso diImpotenza appresa, autoetichettamenti negativi, senso di inadeguatezza, di indegnità, di incapacità (bambino cheinadeguatezza, di indegnità, di incapacità (bambino che “getta la spugna”, non vale la pena impegnarsi);“getta la spugna”, non vale la pena impegnarsi); • Altre strategie di evitamento: “fa il simpatico”, giocherella,Altre strategie di evitamento: “fa il simpatico”, giocherella, riempie i discorsi di facezie, sciocchezze, o comunque diriempie i discorsi di facezie, sciocchezze, o comunque di argomenti non pertinenti.argomenti non pertinenti.
  • 9. 9 MODELLO A DUE VIE:MODELLO A DUE VIE: LETTURALETTURA Zoccolotti et al. – I disturbi evolutivi di lettura e scrittura – (2005) CarocciZoccolotti et al. – I disturbi evolutivi di lettura e scrittura – (2005) Carocci Coltheart et al. (2001)Coltheart et al. (2001)
  • 10. 10 LETTURALETTURA La lettura è un processo ad alta automatizzazione in cui sonoLa lettura è un processo ad alta automatizzazione in cui sono implicate, in brevissimo tempo, elaborazioni molto complesse.implicate, in brevissimo tempo, elaborazioni molto complesse. ANALISI VISIVAANALISI VISIVA:: è il passaggio iniziale, comune ad entrambeè il passaggio iniziale, comune ad entrambe le vie di elaborazione, il quale prevede diversi tipi di elaborazionele vie di elaborazione, il quale prevede diversi tipi di elaborazione visiva:visiva:  la stringa grafemica viene identificata come una parola;la stringa grafemica viene identificata come una parola;  la parola viene segmentata nei singoli grafemi;la parola viene segmentata nei singoli grafemi;  i singoli grafemi vengono identificati anche se rappresentati neii singoli grafemi vengono identificati anche se rappresentati nei diversi caratteri;diversi caratteri;  viene codificata la posizione relativa di ogni grafema all’interno dellaviene codificata la posizione relativa di ogni grafema all’interno della stringa.stringa.
  • 11. 11 VIA FONOLOGICAVIA FONOLOGICA CONVERSIONE ORTOGRAFICO-FONOLOGICACONVERSIONE ORTOGRAFICO-FONOLOGICA:: sisi applicano leapplicano le regole di transcodifica grafema-fonemaregole di transcodifica grafema-fonema, in cui, ad ogni, in cui, ad ogni simbolo grafico, a partire da sinistra verso destra, viene assegnato ilsimbolo grafico, a partire da sinistra verso destra, viene assegnato il corrispondente suono (fonema).corrispondente suono (fonema). BUFFER FONOLOGICOBUFFER FONOLOGICO:: la sequenza di fonemi deve esserela sequenza di fonemi deve essere mantenuta in un magazzino di memoria fonologica a breve terminemantenuta in un magazzino di memoria fonologica a breve termine dettodetto buffer fonologico,buffer fonologico, che rende possibile la successivache rende possibile la successiva FUSIONEFUSIONE FONEMICAFONEMICA, indispensabile per verbalizzare la parola intera, indispensabile per verbalizzare la parola intera.. La via fonologica implica un grosso carico di risorse cognitive,La via fonologica implica un grosso carico di risorse cognitive, sottraendone così alla comprensione del testo.sottraendone così alla comprensione del testo.
  • 12. 12 VIA LESSICALEVIA LESSICALE La via lessicale permette di leggere parole conosciute e parole a ortografiaLa via lessicale permette di leggere parole conosciute e parole a ortografia irregolare.irregolare. Dopo lo stepDopo lo step ANALISI VISIVAANALISI VISIVA, inizia un processo di ricerca all’interno del, inizia un processo di ricerca all’interno del LESSICO ORTOGRAFICO DI ENTRATALESSICO ORTOGRAFICO DI ENTRATA, una sorta di vocabolario interno, in, una sorta di vocabolario interno, in cui le parole sono immagazzinate nella loro forma visiva.cui le parole sono immagazzinate nella loro forma visiva. La parola riconosciuta passa alLa parola riconosciuta passa al SISTEMA SEMANTICOSISTEMA SEMANTICO, un magazzino di memoria a lungo termine che ne, un magazzino di memoria a lungo termine che ne delinea il significato.delinea il significato. In seguito, la parola dotata di senso, passa alIn seguito, la parola dotata di senso, passa al LESSICO FONOLOGICO DI USCITALESSICO FONOLOGICO DI USCITA, un magazzino di memoria a lungo, un magazzino di memoria a lungo termine in cui le parole sono immagazzinate nella loro forma verbale ovverotermine in cui le parole sono immagazzinate nella loro forma verbale ovvero fonologica.fonologica. Infine, attraverso ilInfine, attraverso il BUFFER FONOLOGICOBUFFER FONOLOGICO, la parola può essere verbalizzata., la parola può essere verbalizzata. La via lessicale permette un accesso immediato al significato e la letturaLa via lessicale permette un accesso immediato al significato e la lettura veloce di un brano, ma è utilizzabile solo se in memoria sono stateveloce di un brano, ma è utilizzabile solo se in memoria sono state immagazzinate le rappresentazioni ortografiche e fonologiche delle parole,immagazzinate le rappresentazioni ortografiche e fonologiche delle parole, cioè in seguito all’esercizio.cioè in seguito all’esercizio.
  • 13. 13 MODELLO 2 VIE: SCRITTURAMODELLO 2 VIE: SCRITTURA Zoccolotti et al. – I disturbi evolutivi di lettura e scrittura – (2005) CarocciZoccolotti et al. – I disturbi evolutivi di lettura e scrittura – (2005) Carocci Coltheart et al. (2001)Coltheart et al. (2001)
  • 14. 14 SCRITTURA L’elaborazione cognitiva che permette di trasformare una parola udita in parola scritta. E’ illustrata dagli neuropsicologi con il modello a due vie, poiché è possibile scrivere parole attraverso una procedura fonologica e una procedura lessicale. ANALISI UDITIVA: è il primo passaggio ed è comune ad entrambe le vie: a questo livello lo stimolo sonoro viene identificato come una parola. Altro fondamentale processamento che si verifica a questo step, è quello della discriminazione uditiva dei fonemi (suoni), cioè la distinzione di ogni fonema dall’altro; particolarmente complicata è la discriminazione tra B-P, D-T, F-V, C-G, M-N e S-Z.
  • 15. 15 VIA FONOLOGICAVIA FONOLOGICA Per mezzo della via fonologica è possibile scrivere parole sconosciute, maiPer mezzo della via fonologica è possibile scrivere parole sconosciute, mai scritte in precedenza o non-parole.scritte in precedenza o non-parole. CONVERSIONE ACUSTICO-FONOLOGICACONVERSIONE ACUSTICO-FONOLOGICA: a questo livello la parola: a questo livello la parola viene segmentata in una sequenza di fonemi, per esempio la parolaviene segmentata in una sequenza di fonemi, per esempio la parola “casa” viene“casa” viene segmentatasegmentata nella corrispondente sequenza di foneminella corrispondente sequenza di fonemi k – a –k – a – s – as – a; questa è un’abilità metafonologica fondamentale per la correttezza; questa è un’abilità metafonologica fondamentale per la correttezza in scrittura.in scrittura. BUFFER FONOLOGICOBUFFER FONOLOGICO: a questo punto la sequenza di fonemi deve: a questo punto la sequenza di fonemi deve essere depositata in un magazzino di memoria fonologica a breveessere depositata in un magazzino di memoria fonologica a breve termine, dettotermine, detto buffer fonologicobuffer fonologico, che consente di tenere a mente tutta, che consente di tenere a mente tutta la sequenza fonemica, dal primo all’ultimo fonema nel proprio ordinela sequenza fonemica, dal primo all’ultimo fonema nel proprio ordine stabile.stabile. CONVERSIONE FONEMICO-ORTOGRAFICACONVERSIONE FONEMICO-ORTOGRAFICA: è il processo che: è il processo che consente di trasformare ogni fonema nel suo corrispondente simboloconsente di trasformare ogni fonema nel suo corrispondente simbolo grafico (grafema), cioè il suono “grafico (grafema), cioè il suono “aa”” viene associato al simbolo scritto “A”.viene associato al simbolo scritto “A”. BUFFER GRAFEMICOBUFFER GRAFEMICO: infine le stringhe grafemiche passano a questo: infine le stringhe grafemiche passano a questo magazzino a breve termine che consente di attuare la trasformazionemagazzino a breve termine che consente di attuare la trasformazione della sequenza di grafemi in procedure motorie per l’esecuzione.della sequenza di grafemi in procedure motorie per l’esecuzione.
  • 16. 16 VIA LESSICALEVIA LESSICALE Per mezzo della via lessicale è possibile scrivere parole irregolari, conPer mezzo della via lessicale è possibile scrivere parole irregolari, con ortografia ambigua (es.ortografia ambigua (es. squalosqualo oo scualoscualo?) o parole regolari già note.?) o parole regolari già note. LESSICO FONOLOGICO DI ENTRATALESSICO FONOLOGICO DI ENTRATA: è un deposito: è un deposito contenente tutte le parole conosciute dal soggetto, in cuicontenente tutte le parole conosciute dal soggetto, in cui avviene ilavviene il riconoscimento della parola udita.riconoscimento della parola udita. SISTEMA SEMANTICOSISTEMA SEMANTICO: la parola riconosciuta attiva le conoscenze: la parola riconosciuta attiva le conoscenze concettuali, contenute nel sistema cognitivo, che ne delineanoconcettuali, contenute nel sistema cognitivo, che ne delineano ilil significato.significato. LESSICO ORTOGRAFICO DI USCITALESSICO ORTOGRAFICO DI USCITA: è il magazzino delle: è il magazzino delle conoscenze ortografiche che permette di rappresentarsiconoscenze ortografiche che permette di rappresentarsi l’ortografial’ortografia delle parole in modalità veloce ed automatica.delle parole in modalità veloce ed automatica. BUFFER GRAFEMICOBUFFER GRAFEMICO: attua la trasformazione della rappresentazione: attua la trasformazione della rappresentazione grafemica nella procedura motoria.grafemica nella procedura motoria.
  • 17. 17 ESEMPI CLINICIESEMPI CLINICI DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA• Nei casi in cui risulta deficitario lo stepNei casi in cui risulta deficitario lo step analisi uditivaanalisi uditiva ed in particolare laed in particolare la discriminazione uditiva dei fonemi, sarà possibile riscontrare i seguenti tipicidiscriminazione uditiva dei fonemi, sarà possibile riscontrare i seguenti tipici errori:errori: CasaCasa cazacaza FaseFase fazefaze VadoVado fadofado SoldiSoldi sondi.sondi. • Se è compromessa la fase diSe è compromessa la fase di conversione acustico-fonologicaconversione acustico-fonologica , cioè si, cioè si hanno difficoltà di segmentazione in fonemi,hanno difficoltà di segmentazione in fonemi, si rileveranno i seguenti errori:si rileveranno i seguenti errori: BalconeBalcone baconebacone DimenticaDimentica dimetica.dimetica. • L’inefficienza delL’inefficienza del buffer fonologicobuffer fonologico può provocare i seguenti errori:può provocare i seguenti errori: NascostoNascosto ncascoto.ncascoto. • E’ necessario che ilE’ necessario che il lessico ortografico in uscitalessico ortografico in uscita sia preservato persia preservato per poter scrivere correttamente le parole contenenti gruppi ortograficipoter scrivere correttamente le parole contenenti gruppi ortografici complessi:complessi: ScuolaScuola squolasquola VegliaVeglia veglavegla ScienzeScienze scenze.scenze.
  • 18. 18 PREREQUISITIPREREQUISITI O COMPETENZEO COMPETENZE METAFONOLOGICHEMETAFONOLOGICHE LETTURALETTURA • Fusione fonemicaFusione fonemica SCRITTURASCRITTURA • Segmentazione oSegmentazione o Analisi fonemicaAnalisi fonemica
  • 19. 19 FASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONEFASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONE DELLA LETTO-SCRITTURADELLA LETTO-SCRITTURA (Frith – 1985)(Frith – 1985) (implicazioni per la riabilitazione)(implicazioni per la riabilitazione) LETTURALETTURA • FASE LOGOGRAFICAFASE LOGOGRAFICA:: coincide con l’età prescolare,coincide con l’età prescolare, fino all’inizio dell’insegnamentofino all’inizio dell’insegnamento formale; le parole scritte sonoformale; le parole scritte sono riconosciute “a vista”, trattatericonosciute “a vista”, trattate come figure; non c’ècome figure; non c’è consapevolezza del fatto che iconsapevolezza del fatto che i grafemi rappresentano i suonigrafemi rappresentano i suoni del linguaggio orale.del linguaggio orale. Inizio di lettura per mezzo diInizio di lettura per mezzo di indici fonetici (es.indici fonetici (es. AA didi ancoraancora leggelegge ape)ape), ma manca, ma manca l’associazione sistematica dell’associazione sistematica del suono a ciascuna lettera dasuono a ciascuna lettera da sinistra a destra.sinistra a destra. SCRITTURASCRITTURA • FASE LOGOGRAFICAFASE LOGOGRAFICA: a: a questo stadio non c’èquesto stadio non c’è consapevolezza che laconsapevolezza che la scrittura sia lascrittura sia la rappresentazione grafica deirappresentazione grafica dei suoni del linguaggio verbale; ilsuoni del linguaggio verbale; il bambino compiebambino compie un’associazione tra unaun’associazione tra una configurazione di simboliconfigurazione di simboli grafici ed un significato, senzagrafici ed un significato, senza l’intermedio ragionamento suil’intermedio ragionamento sui suoni; la parola scrittasuoni; la parola scritta rappresenta direttamente larappresenta direttamente la realtà esterna o i concetti.realtà esterna o i concetti.
  • 20. 20 FASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONEFASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONE DELLA LETTO-SCRITTURADELLA LETTO-SCRITTURA (implicazioni per la riabilitazione)(implicazioni per la riabilitazione) LETTURALETTURA • FASE ALFABETICAFASE ALFABETICA: graduale: graduale acquisizione eacquisizione e automatizzazione dellaautomatizzazione della transcodifica grafema-fonema;transcodifica grafema-fonema; ad ogni simbolo graficoad ogni simbolo grafico corrisponde un suono;corrisponde un suono; inizialmente non c’èinizialmente non c’è assemblaggio;assemblaggio; successivamente il bambinosuccessivamente il bambino converte in suoni gruppi diconverte in suoni gruppi di lettere più ampi (sillabe), cosìlettere più ampi (sillabe), così l’assemblaggio è alleggerito;l’assemblaggio è alleggerito; ad uno stadio alfabeticoad uno stadio alfabetico avanzato la transcodifica èavanzato la transcodifica è silente e si ha la pronunciasilente e si ha la pronuncia dell’intera parola.dell’intera parola. SCRITTURASCRITTURA • FASE ALFABETICAFASE ALFABETICA: ogni: ogni parola udita può essereparola udita può essere scomposta in parti più piccole,scomposta in parti più piccole, inizialmente sillabe, poiinizialmente sillabe, poi fonemi; applicazione dellefonemi; applicazione delle regole di trasformazione perregole di trasformazione per cui si associa ogni suono alcui si associa ogni suono al corrispondente grafema;corrispondente grafema; occorre ragionare sui suoni,occorre ragionare sui suoni, eseguendo la mappatura deleseguendo la mappatura del linguaggio orale, lalinguaggio orale, la discriminazione uditiva deidiscriminazione uditiva dei fonemi e la segmentazione deifonemi e la segmentazione dei fonemi (tenere a mente lafonemi (tenere a mente la giusta sequenza).giusta sequenza).
  • 21. 21 FASE INTERMEDIAFASE INTERMEDIA SUBLESSICALESUBLESSICALE TRANSIZIONE DALLA FASE ALFABETICA A QUELLATRANSIZIONE DALLA FASE ALFABETICA A QUELLA LESSICALELESSICALE LETTURALETTURA L’alunno opera su unità sempreL’alunno opera su unità sempre più ampie (parti di parola:più ampie (parti di parola: sillabe, suffissi, prefissi, gruppisillabe, suffissi, prefissi, gruppi ortografici complessi, gruppiortografici complessi, gruppi grafemici).grafemici). Ha inizio il processo diHa inizio il processo di automatizzazioneautomatizzazione, cioè il, cioè il riconoscimento sempre piùriconoscimento sempre più veloce di parti di parola, aveloce di parti di parola, a partire dalle sillabe piùpartire dalle sillabe più frequenti.frequenti. SCRITTURASCRITTURA Si verifica gradualmente laSi verifica gradualmente la memorizzazione delle variememorizzazione delle varie eccezioni alla regola che indicaeccezioni alla regola che indica un grafema per ogni fonemaun grafema per ogni fonema (gruppi grafemici complessi),(gruppi grafemici complessi), nonché delle parole ambigue.nonché delle parole ambigue. Ha inizio il processo diHa inizio il processo di automatizzazioneautomatizzazione,, rappresentandosi larappresentandosi la configurazione ortografica delleconfigurazione ortografica delle sillabe; in seguito scriveràsillabe; in seguito scriverà direttamente la parola, saltandodirettamente la parola, saltando la segmentazione (via lessicale).la segmentazione (via lessicale).
  • 22. 22 FASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONEFASI EVOLUTIVE DI ACQUISIZIONE DELLA LETTO-SCRITTURADELLA LETTO-SCRITTURA (implicazioni per la riabilitazione)(implicazioni per la riabilitazione) LETTURALETTURA • FASE ORTOGRAFICA OFASE ORTOGRAFICA O LESSICALELESSICALE:l’alunno è in:l’alunno è in grado di decifrare gruppigrado di decifrare gruppi ortografici complessi eortografici complessi e comincia ad utilizzare lacomincia ad utilizzare la via lessicalevia lessicale di lettura;di lettura; grazie all’esposizione legrazie all’esposizione le parole scritte vengonoparole scritte vengono memorizzate nelmemorizzate nel lessicolessico ortograficoortografico da cui èda cui è possibile recuperarnepossibile recuperarne immediatamente la formaimmediatamente la forma fonologica (pronuncia) edfonologica (pronuncia) ed il contenuto semanticoil contenuto semantico (significato).(significato). SCRITTURASCRITTURA • FASE ORTOGRAFICA OFASE ORTOGRAFICA O LESSICALELESSICALE: l’alunno è in: l’alunno è in grado di scriveregrado di scrivere direttamente la parola,direttamente la parola, saltando lasaltando la segmentazione (viasegmentazione (via lessicale). Si halessicale). Si ha l’automatizzazione dellel’automatizzazione delle varie eccezioni alla regolavarie eccezioni alla regola che indica un grafemache indica un grafema per ogni fonema (gruppiper ogni fonema (gruppi grafemici complessi),grafemici complessi), nonché delle parolenonché delle parole ambigue (squalo).ambigue (squalo).
  • 23. DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA  2007 Consensus Conference : “2007 Consensus Conference : “Disturbo della ScritturaDisturbo della Scrittura” suddivisione in due” suddivisione in due componenti, una di natura linguistica (deficit nei processi di cifratura ocomponenti, una di natura linguistica (deficit nei processi di cifratura o compitazione:compitazione: DisortografiaDisortografia) e una di natura motoria (deficit nei processi di) e una di natura motoria (deficit nei processi di realizzazione grafica:realizzazione grafica: DisgrafiaDisgrafia))  DSM IVDSM IV il criterio principale (il criterio principale (A. 315.2A. 315.2) definisce “capacità di scrittura, misurate) definisce “capacità di scrittura, misurate con test standardizzati, inferiori a quanto previsto in base all’età, al livellocon test standardizzati, inferiori a quanto previsto in base all’età, al livello intellettivo ed al grado di istruzione ricevuto” che (criterio B) “interferisconointellettivo ed al grado di istruzione ricevuto” che (criterio B) “interferiscono notevolmente con l’apprendimento scolastico e le attività della vitanotevolmente con l’apprendimento scolastico e le attività della vita quotidiana”. Nel Disturbo dell’espressione scritta sono coinvolti: laquotidiana”. Nel Disturbo dell’espressione scritta sono coinvolti: la composizione, la grammatica, la punteggiatura e la grafia, senza differenziarecomposizione, la grammatica, la punteggiatura e la grafia, senza differenziare se è presente solo il disturbo della compitazione o della grafia.se è presente solo il disturbo della compitazione o della grafia.  Nell’Nell’ICD-10ICD-10 si distingue unicamente il “Disturbo evolutivo espressivo dellasi distingue unicamente il “Disturbo evolutivo espressivo della scrittura” (F81.8) dal “Disturbo specifico della compitazione”, il quale èscrittura” (F81.8) dal “Disturbo specifico della compitazione”, il quale è caratterizzato da: “difficoltà a compitare oralmente ed a trascriverecaratterizzato da: “difficoltà a compitare oralmente ed a trascrivere correttamente le parole” in assenza di un disturbo specifico della lettura.correttamente le parole” in assenza di un disturbo specifico della lettura.
  • 24. 24 LA DISORTOGRAFIALA DISORTOGRAFIA La Disortografia Evolutiva è il disturbo dellaLa Disortografia Evolutiva è il disturbo della rappresentazione della strutturarappresentazione della struttura fonologica del linguaggio verbale, èfonologica del linguaggio verbale, è compromesso il processo di transcodificacompromesso il processo di transcodifica orale-scritto.orale-scritto. L’abilità di compitazione, le competenzeL’abilità di compitazione, le competenze ortografiche sono deficitarie.ortografiche sono deficitarie. La scrittura dell’alunno è costellata di erroriLa scrittura dell’alunno è costellata di errori e caratterizzata da lentezza.e caratterizzata da lentezza.
  • 25. 25 DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA La disortografia è unaLa disortografia è una disabilitàdisabilità (quindi(quindi invalidante, compromette il normaleinvalidante, compromette il normale adattamento socio-ambientale) di origineadattamento socio-ambientale) di origine neurobiologica (non è colpa néneurobiologica (non è colpa né dell’insegnamento, né del bambino, nédell’insegnamento, né del bambino, né della famiglia).della famiglia).
  • 26. Valutazione clinicaValutazione clinica Deve necessariamente considerare la complessitàDeve necessariamente considerare la complessità delle componenti cognitive implicate nelle abilitàdelle componenti cognitive implicate nelle abilità di scrittura; perciò è necessario comprendere unadi scrittura; perciò è necessario comprendere una valutazione neuropsicologica generale, unavalutazione neuropsicologica generale, una valutazione specifica della scrittura (componentivalutazione specifica della scrittura (componenti linguistiche) ed un esame dettagliato dell’attolinguistiche) ed un esame dettagliato dell’atto motorio implicato nella grafia e dei grafemimotorio implicato nella grafia e dei grafemi prodotti.prodotti.
  • 27. 27 PARAMETRI DIPARAMETRI DI VALUTAZIONEVALUTAZIONE DIAGNOSTICA DELLADIAGNOSTICA DELLA LETTURALETTURA VELOCITA’VELOCITA’ : lettura/scrittura lenta,: lettura/scrittura lenta, stentata;stentata; CORRETTEZZACORRETTEZZA : lettura/scrittura: lettura/scrittura costellata di errori.costellata di errori.
  • 28. PARAMETRI DIPARAMETRI DI VALUTAZIONE DIAGNOSTICA DELLAVALUTAZIONE DIAGNOSTICA DELLA LETTO-SCRITTURALETTO-SCRITTURA Una quantità di errori ortografici che difettanoUna quantità di errori ortografici che difettano in misura uguale o superiore allein misura uguale o superiore alle duedue deviazioni standarddeviazioni standard (od inferiore al 5°(od inferiore al 5° percentile) rispetto ai risultati medi deipercentile) rispetto ai risultati medi dei bambini che frequentano la stessa classe;bambini che frequentano la stessa classe; Gli specialisti, per formulare una diagnosi di Disturbo specifico diGli specialisti, per formulare una diagnosi di Disturbo specifico di Apprendimento, devono svolgere un’accurata valutazioneApprendimento, devono svolgere un’accurata valutazione neuropsicologica per mezzo di prove specifiche e test standardizzati eneuropsicologica per mezzo di prove specifiche e test standardizzati e scientificamente validati.scientificamente validati. L’età minima coincide col completamento del 2° anno della scuola primaria.L’età minima coincide col completamento del 2° anno della scuola primaria.
  • 29. Strumenti di ValutazioneStrumenti di Valutazione Batteria per la Valutazione della Scrittura e dellaBatteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza OrtograficaCompetenza Ortografica di Tressoldi e Cornoldidi Tressoldi e Cornoldi (2000 -2°ed);(2000 -2°ed); DDE-2DDE-2 Batteria per la Valutazione della Dislessia e dellaBatteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva-2 di Sartori, Job, TressoldiDisortografia Evolutiva-2 di Sartori, Job, Tressoldi (2007);(2007); TestTest CEOCEO. Classificazione degli errori ortografici. Classificazione degli errori ortografici BozzoBozzo et al. (2000);et al. (2000); BVNBVN Batteria di Valutazione NeuropsicologicaBatteria di Valutazione Neuropsicologica 5-11 di5-11 di Bisiacchi et al. 2005);Bisiacchi et al. 2005);
  • 30. 30 Classificazione degliClassificazione degli errorierrori ortograficiortografici Errori fonologici:Errori fonologici: sostituzione di grafemasostituzione di grafema: vischio / fischio: vischio / fischio omissione/aggiuntaomissione/aggiunta: teno / treno: teno / treno InversioneInversione:: Gevona / GenovaGevona / Genova Grafema inesatto: pese / pesceGrafema inesatto: pese / pesce
  • 31. 31 Classificazione degliClassificazione degli errorierrori ortograficiortografici Errori non fonologiciErrori non fonologici separazione illegaleseparazione illegale: in sieme - l’ aradio: in sieme - l’ aradio fusione illegalefusione illegale: alcinema: alcinema scambio di grafema omofonoscambio di grafema omofono: quoio /: quoio / cuoiocuoio omissione/aggiunta di homissione/aggiunta di h: a / ha: a / ha
  • 32. Classificazione degli erroriClassificazione degli errori ortograficiortografici Altri erroriAltri errori Accenti;Accenti; Omissione o aggiunta di raddoppiamenti;Omissione o aggiunta di raddoppiamenti;
  • 33.
  • 34. 34 SEGNI PRECOCI DI RISCHIOSEGNI PRECOCI DI RISCHIO (CARATTERISTICHE CHE E’ OPPORTUNO(CARATTERISTICHE CHE E’ OPPORTUNO OSSERVARE)OSSERVARE) • Difficoltà nell’associazione grafema-fonemaDifficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema;e/o fonema-grafema; • Mancato raggiungimento del controllo sillabicoMancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e in scrittura;in lettura e in scrittura; • Eccessiva lentezza in lettura e in scrittura;Eccessiva lentezza in lettura e in scrittura; • Incapacità a produrre le lettere in stampatoIncapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile.maiuscolo in modo riconoscibile. Consensus ConferenceConsensus Conference - I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento:- I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento: raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensusraccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference, (Milano 2007)Conference, (Milano 2007)
  • 35. 35 ESEMPI CLINICIESEMPI CLINICI DISLESSIADISLESSIA ERRORI DI SUONIERRORI DI SUONI  Scambi di vocaliScambi di vocali es. sole x salees. sole x sale  Scambi di consonanti:Scambi di consonanti: fonologicamente similifonologicamente simili es. chilurgo x chirurgo, es. fento x ventoes. chilurgo x chirurgo, es. fento x vento visivamente similivisivamente simili es. dando x bandoes. dando x bando  Omissione di suoniOmissione di suoni es. deuncia x denunciaes. deuncia x denuncia  Aggiunta di suoniAggiunta di suoni es. sfrogo x sfogo; tanta x tana;es. sfrogo x sfogo; tanta x tana;  Riduzione di gruppiRiduzione di gruppi es. dette x dentees. dette x dente  Riduzione di dittonghiRiduzione di dittonghi es. pede x piedees. pede x piede  Inversioni, migrazioniInversioni, migrazioni es. sera x resaes. sera x resa
  • 36. 36 ESEMPI CLINICIESEMPI CLINICI DISLESSIADISLESSIA ERRORI DI LETTURAERRORI DI LETTURA  Errori di recupero errato dei di/trigrammiErrori di recupero errato dei di/trigrammi es. magnone x maglionees. magnone x maglione  Errori di omissione/ aggiunta di doppieErrori di omissione/ aggiunta di doppie es. cerro x cero, distaco x distaccoes. cerro x cero, distaco x distacco  Errori di recupero del lessico ortograficoErrori di recupero del lessico ortografico es. pesce x pacees. pesce x pace  Errori di accentazioneErrori di accentazione es. margìne x màrginees. margìne x màrgine  Errori di anticipazione:Errori di anticipazione: LessicaleLessicale es. bambino x bambolaes. bambino x bambola Morfologici/DerivazionaliMorfologici/Derivazionali es. mangiavano x mangiano, avete x avendoes. mangiavano x mangiano, avete x avendo  Omissioni di parolaOmissioni di parola  Salti di righeSalti di righe n.b. Gli errori di lettura possono essere revisionati o non revisionati.n.b. Gli errori di lettura possono essere revisionati o non revisionati.
  • 37. 37 ESEMPI CLINICIESEMPI CLINICI DISLESSIADISLESSIA  ERRORI CARATTERISTICI A LIVELLO DI LETTERA:ERRORI CARATTERISTICI A LIVELLO DI LETTERA:  CONFUSIONI PER SOMIGLIANZACONFUSIONI PER SOMIGLIANZA FONETICAFONETICA D TD T V FV F B PB P C GC G R LR L  CONFUSIONI PER SOMIGLIANZACONFUSIONI PER SOMIGLIANZA MORFOLOGICAMORFOLOGICA a ea e m nm n b db d p qp q n un u s zs z
  • 38. 38 Le difficoltà ortografiche specifiche dellaLe difficoltà ortografiche specifiche della lingua italianalingua italiana  i digrammi: gn, gl, sci digrammi: gn, gl, sc  i suoni simili: m/n, s/f, f/v, t/d, p/bi suoni simili: m/n, s/f, f/v, t/d, p/b  suoni dolci ed aspri: c, gsuoni dolci ed aspri: c, g  h mutah muta  cu/qucu/qu  suoni simili mp / np; mb / nbsuoni simili mp / np; mb / nb  le omofonie nei legami fra le parolele omofonie nei legami fra le parole  le doppiele doppie
  • 39. Trattameto • Spesso associato a quello della lettura. • Riabilitazione delle competenze fonologiche. • Mappatura dei suoni del linguaggio (associazione fonema/grafema; riabilitazione visuospaziale). • Fusione fonemica: dal suono allungabile alla parola (da bisallabica piana in poi). • Gruppi ortografici complessi. • Insegnamento delle regole ortografiche (apostrofi, uso dell’acca, parole omofone…). • Ampliamento del lessico fonologico ed ortografico.
  • 40. __ Quali strumenti per i DSA?Quali strumenti per i DSA? (art. 5 comma 1 e 2 legge 170/10)(art. 5 comma 1 e 2 legge 170/10)
  • 41. Quali sono gli strumenti compensativi e dispensativi ?Quali sono gli strumenti compensativi e dispensativi ? Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Ricordiamo: Tabelle, formulari, mappe concettuali , tabella dei mesi e dell’alfabeto (strumenti didattici) Sintesi vocale (Tecnologico) Registratore (Tecnologico) Programmi di video-scrittura con correttore ortografico (Tecnologico) Calcolatrice (Tecnologico)
  • 42. Misure dispensative “NON violano l’imparzialità ma mettono il dislessico sullo stesso piano dei compagni” (G.Stella). Interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento:  dispensa dalla lettura ad alta voce, dal prendere appunti…;  Tempi personalizzati di realizzazione delle attività  Valutazione che non tiene conto della forma ma del contenuto.
  • 43. Interventi Compensativi Sono tutti quegli interventi che si attuano in fasi più avanzate del percorso scolastico (5°elem., scuola media e oltre), nelle situazioni in cui il disturbo è più severo e ormai poco modificabile, per cui non è più ragionevole ipotizzare un ripristino della funzione, e diventa invece necessario individuare le modalità più efficaci per “vicariarla”.
  • 44. Indicazioni utili per la stesura del PDPIndicazioni utili per la stesura del PDP per ragazzi con Dislessia Evolutivaper ragazzi con Dislessia Evolutiva Promuovere la Comprensione del testoPromuovere la Comprensione del testo  Insegnare strategie compensative: analisi delleInsegnare strategie compensative: analisi delle caratteristiche tipografichecaratteristiche tipografiche ee evidenziazione di parole chiaveevidenziazione di parole chiave per cogliere il significato generale del testo;per cogliere il significato generale del testo;  Utilizzare strumenti compensativi che trasformano i compiti di letturaUtilizzare strumenti compensativi che trasformano i compiti di lettura in compiti di ascoltoin compiti di ascolto: persona che legge gli item dei test, le consegne dei: persona che legge gli item dei test, le consegne dei compiti, le tracce dei temi o le verifiche con risposta multipla, Sintesi vocalecompiti, le tracce dei temi o le verifiche con risposta multipla, Sintesi vocale per una maggiore autonomia, libri e vocabolari digitaliper una maggiore autonomia, libri e vocabolari digitali  Consentire la registrazione delle lezioniConsentire la registrazione delle lezioni (dato che il canale di studio(dato che il canale di studio preferibile è quello orale), utilizzo di mappe concettuali e di schemipreferibile è quello orale), utilizzo di mappe concettuali e di schemi NB: nella valutazione delle prove orali si deve tener conto delle capacità lessicaliNB: nella valutazione delle prove orali si deve tener conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente.ed espressive proprie dello studente.
  • 45. Indicazioni utili per la stesura del PDP perIndicazioni utili per la stesura del PDP per ragazzi con Disortografia e Disgrafiaragazzi con Disortografia e Disgrafia EvolutivaEvolutiva Promuovere la Produzione del testoPromuovere la Produzione del testo  Utilizzo di mappe, schemi, tracce per la stesura e costruzione del testoUtilizzo di mappe, schemi, tracce per la stesura e costruzione del testo  Computer con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura, perComputer con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura, per velocizzare i tempi di scrittura e per ottenere testi più correttivelocizzare i tempi di scrittura e per ottenere testi più corretti  Compensare o integrare le prove scritte con una prova orale attinenti aiCompensare o integrare le prove scritte con una prova orale attinenti ai medesimi contenutimedesimi contenuti  Dispensa dalla valutazione della correttezza della scrittura (oltre aDispensa dalla valutazione della correttezza della scrittura (oltre a tempi più lunghi per le verifiche scritte o quantità minore di esercizi).tempi più lunghi per le verifiche scritte o quantità minore di esercizi).
  • 46. Indicazione per le verifiche scritte • Semplificare i testi e rendere più“chiaro e leggibile”il testo cartaceo • usare font semplice. ES: Arial o Verdana, corpo 12/ 14 • NON usare l’allineamento giustificato ma a sinistra • Usare frasi semplici • Evitare le doppie negazioni • Raggruppare i concetti per blocchi tematici • Leggere la consegna ad alta voce e verificarne la comprensione • Prediligere gli esercizi di inserimento (una regola per volta), le scelte multiple, l’abbinamento, il riconoscimento e il vero/falso. • Concedere più tempo per lo svolgimento o assegnare meno esercizi • Incentivare l’uso degli strumenti compensativi e favorire l’uso di schemi, mappe mentali e mappe concettuali • Programmare i test senza spostare le date, evitando le sovrapposizioni con altre materie
  • 47. Indicazione per le verifiche orali • iniziare la prova orale con un argomento a piacere dello studente • porre domande aperte, non troppo specifiche, per sondare ad un primo livello le conoscenze acquisite e la loro comprensione • Solo successivamente, quando l’alunno ha superato l’ansia iniziale e percepisce come positivo l’andamento della prova, procedere ponendo domande atte a verificare e valutare capacità e competenze più complesse • (individuare relazioni, applicare le conoscenze in altri contesti, generalizzare gli apprendimenti conseguiti …) • dare la possibilità di utilizzare durante l’esposizione orale schemi e mappe di sintesi per organizzare il discorso • Non interrompere durante un test orale per sottolineare gli errori. • Lasciare il tempo per rielaborare la domanda e per predisporre la risposta: le domande non devono essere incalzanti. • Prevedere una interrogazione orale a compenso di una prova scritta non sufficiente.
  • 48. Indicazioni utili per la stesura del PDPIndicazioni utili per la stesura del PDP per ragazzi con Discalculia Evolutivaper ragazzi con Discalculia Evolutiva Analisi degli errori per comprendere i processi cognitivi che sottendonoAnalisi degli errori per comprendere i processi cognitivi che sottendono all’errore stessoall’errore stesso Classificazione degli errori:Classificazione degli errori:  Errori di recupero dei fatti algebrici;Errori di recupero dei fatti algebrici;  Errori di applicazione di procedureErrori di applicazione di procedure  Errori visuo-spazialiErrori visuo-spaziali Strumenti compensativi che sono di supporto:Strumenti compensativi che sono di supporto:  CalcolatriceCalcolatrice  Tavola PitagoricaTavola Pitagorica  Formulario personalizzatoFormulario personalizzato
  • 49. Costruzione del testo scrittoCostruzione del testo scritto ((sintassi narrativasintassi narrativa))  Dopo 7 anni sviluppo competenze metacognitiveDopo 7 anni sviluppo competenze metacognitive (-lessicali, -semantiche, -sintattiche).(-lessicali, -semantiche, -sintattiche).  Importanza della capacità di organizzareImportanza della capacità di organizzare discorsidiscorsi orali chiusiorali chiusi (senza interlocutore): sviluppare(senza interlocutore): sviluppare meccanismi di pianificazione e coesione linguisticameccanismi di pianificazione e coesione linguistica sino a consolidare la decontestualizzazione delsino a consolidare la decontestualizzazione del racconto orale.racconto orale.  Andare oltre il sistema di produzione orale perAndare oltre il sistema di produzione orale per individuare i nodi del contenuto ed organizzare laindividuare i nodi del contenuto ed organizzare la forma lessicale e sintattica.forma lessicale e sintattica.  Capacità di revisionare durante e dopo laCapacità di revisionare durante e dopo la costruzione del testo.costruzione del testo.
  • 50. Difficoltà nellaDifficoltà nella sintassi narrativasintassi narrativa  Testi sintetici, mal organizzati sintatticamente,Testi sintetici, mal organizzati sintatticamente, lessico povero, scarsa revisione.lessico povero, scarsa revisione.  Il processo di scrittura rimane un fattore limitanteIl processo di scrittura rimane un fattore limitante per la programmazione del testo (processi diper la programmazione del testo (processi di trascrizione, uso delle maiuscole, dellatrascrizione, uso delle maiuscole, della punteggiatura).punteggiatura).  Fragilità linguistica a tutti i livelli “meta”Fragilità linguistica a tutti i livelli “meta” (fonologia, pensiero verbale, categorie(fonologia, pensiero verbale, categorie linguistiche, vocabolario, processi di coesione).linguistiche, vocabolario, processi di coesione).  Nel contenuto le unità ideative dello scritto sonoNel contenuto le unità ideative dello scritto sono ridotte rispetto al riassunto oraleridotte rispetto al riassunto orale
  • 51. Proposte operative • Intervento precoce. • Consolidare i processi di pianificazione separandoli dai processi di codifica (dettato all’adulto). • Favorire l’espansione lessicale (rafforzare tra l’altro le subrutines grammaitcali: tempo dei verbi, categorie linguistiche, etc.). • Facilitare il processo di revisione, separando la strategia fonologica/ortografica da quella semantica (si possono usare brevi testi di altri bambini).
  • 52. 52 ESITI IN ETA’ ADULTAESITI IN ETA’ ADULTA • Affaticabilità in tutti i compiti cheAffaticabilità in tutti i compiti che richiedono lettura;richiedono lettura; • Lettura ancora lenta e faticosa, conLettura ancora lenta e faticosa, con qualche errore;qualche errore; • Difficoltà di comprensione e di studio;Difficoltà di comprensione e di studio; • Difficoltà con le lingue straniere;Difficoltà con le lingue straniere; • Bassa stima di sé.Bassa stima di sé.
  • 53. • 20%20% Recupero completo: il disturbo compare soltanto inRecupero completo: il disturbo compare soltanto in casi di affaticamento o in situazioni in cui sono fortementecasi di affaticamento o in situazioni in cui sono fortemente disturbati o confusi.disturbati o confusi. • 45% Compenso: La lettura di materiale significativo (testi) è45% Compenso: La lettura di materiale significativo (testi) è abbastanza fluente (lenta ma non sempre sotto-soglia),abbastanza fluente (lenta ma non sempre sotto-soglia), mentre la lettura di non-parole è significativamente lenta ementre la lettura di non-parole è significativamente lenta e inaccuarata. Evitano di esporsi in situazioni pubbliche einaccuarata. Evitano di esporsi in situazioni pubbliche e utilizzano con successo strategie alternative alla lettoscritturautilizzano con successo strategie alternative alla lettoscrittura • 35% Persistono: Tutti i parametri di lettura sono35% Persistono: Tutti i parametri di lettura sono significativamente sotto- soglia per rapidità e accuratezzasignificativamente sotto- soglia per rapidità e accuratezza

Notas do Editor

  1. Punto 2. La legge 170 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come DSA assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate per il successo formativo dei ragazzi con DSA. Per le peculiarità funzionali dei DSA, la Legge apre un ulteriore canale di tutela del diritto allo studio rivolto specificatamente agli alunni con DSA diverso da quello previsto dalla legge 104/1992. Il diritto allo studio previsto dalla Legge si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.
  2. Gli altri disturbi delle abilità scolastiche (scrittura e calcolo) e di altre abilità (attenzione, motorie, linguaggio) che si associano con il disturbo di lettura (Dislessia Evolutiva). Emerge la frequentissima associazione della disortografia (65,2%) con il disturbo di lettura rispetto agli altri due disturbi delle abilità scolastiche (che presentano una stima di prevalenza particolarmente omogenea). Oltre a questo dato emerge con il disturbo di lettura si associ ad un disturbo del linguaggio ancora attivo nel 20% dei casi, ad un disturbo della coordinazione motoria nel 26% e a difficoltà di attenzione nel 11%.
  3. Modelli teorici di riferimento che dovrebbero guidarci quotidianamente verso gli obiettivi che ci prefissiamo, aiutandoci a scegliere proposte e modalità di intervento adeguate e coerenti.
  4. Lessico Fonologico di Input: magazzino di memoria in cui sono contenuti i codici sonori delle parole apprese, il sistema riconosce la rappresentazione fonologica e attiva a sua volta la rappresentazione semantica nel Sistema Semantico, dove sono immagazzinati i significati delle parole. Ciò consente di comprenderne il significato e di attivare una rappresentazione grafemica astratta della parola stessa nel Lessico Ortografico di Output. Se viene dettata una parola sconosciuta o una sequenza di fonemi senza significato la scrittura avviene attraverso un processo non lessicale di Conversione Fonema-Grafema che utilizza le regole di corrispondenza tra lingua parlata e lingua scritta (via fonologica) Una volta che la rappresentazione grafemica della parola è stata attivata nel Lessico Ortografico di Output (via visiva semantica) oppure assemblata mediante le regole di conversione (via fonologica), essa viene mantenuta in memoria, in una sorta di magazzino di servizio chiamato Buffer Grafemico, il tempo necessario per l'esecuzione del compito richiesto, cioè la scrittura oppure la ripetizione, o spelling, orale (quest'ultimo caso riguarda soprattutto la lingua inglese).
  5. •Via lessicale diretta Per le parole conosciute, e per quelle in cui la corrispondenza suono-scrittura non è regolare, la forma scritta della parola viene recuperata nel lessico ortografico •Via non lessicale i suoni che compongono la sequenza fonologica (fonemi o insiemi di fonemi) vengono analizzati e convertiti in una stringa di grafemi
  6. Ne’ del terapista…
  7. CMF test positivo;
  8. Sintesi/segmentazione sillabica – parole che cominciano con lo stesso suono – rime – spoonerismo (SARTA-CANTO)
  9. La legge 170 insiste più volte sul tema della didattica personalizzata e individualizzata come strumento di garanzia del diritto allo studio con ciò la centralità delle metodologie didattiche e non solo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, per il raggiungimento del successo formativo degli alunni con DSA.
  10. Tra gli strumenti compensativi didattici ricordiamo le tabelle, formulari, mappe concettuali Tra gli strumenti compensativi tecnologici: la sintesi vocale (che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto), il registratore (che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione), i programmi di video-scrittura con correttore ortografico (che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori), la calcolatrice (che facilita le operazioni di calcolo). Le misure dispensative riguardano evitare di far leggere il bambino con DSA in classe, usufruire di un maggior tempo a disposizione per lo svolgimento di una prova o poter svolgere la stessa prova su un contenuto comunque disciplinarmente significativo ma ridotto.
  11. E’ necessario sottolineare che gli strumenti compensativi si configurano come “nuovo apprendimento” e quindi è indispensabile far acquisire allo studente competenze nell’uso degli strumenti compensativi; inoltre, condizione non meno importante, sarebbe utile che i docenti o il referente per la dislessia acquisiscano competenze in materia.
  12. Tra i 4 e i 7 sono state acquisite le competenze metafonologiche. Per REVISIONARE deve vedere il testo come se l’avesse scritto un altro (il contrario di ciò che avviene in lettura). I DSA hanno grandi difficoltà di sintassi narrativa (specie alle medie)
  13. I DSA hanno grandi difficoltà di sintassi narrativa (specie alle medie). Anche in presenza di un discreto controllo narrativo producono testi sintetici e mal organizzati.