DATI IDENTIFICATIVI DEL PROGETTO
BISOGNO FORMATIVO
E COMPETENZA
ATTESA
( al momento della
progettazione del percorso)
Programmare attività
metafonologiche, globali
e analitiche facilitanti
l'aaprrendimento della
letto-scrittura in
continuità tra scuola
dell'infanzia e scuola
primaria, in modo da
agevolare negli alunnii il
passaggio da un ordine
all'altro
TEMATICA PROPOSTA
( intesa come
Apprendimento)
Sviluppo di abilità e
raggiungimento di
adeguate competenze
metafonologiche
globali(infanzia) e
analitiche(primaria)
COMPITO IN SITUAZIONE
Le docenti dei due ordini
scolastici si incontrano e ,
dopo un'attenta lettura del
progetto lavorano sui
contenuti esplicitati, in uno
spirito di cooperative
learning; riflettono, si
confrontano sulle tematiche
proposte; condividono i
materiali
prodotti(giochi/schede di
lavoro) inerenti alla
consapevolezza
metafonologica
BISOGNI FORMATIVI
CONDIVISI DALLA
COMMISSIONE
CONDIVISIONE DEI PRESUPPOSTI PEDAGOCICI
RELATIVI ALLA CONTINUITA'
NECESSITA' DI UN LINGUAGGIO
COMUNE(SEMANTICO-CONCETTUALE)
CONOSCENZA DELLE DIVERSE METODOLOGIE
NECESSITA' DI UNA DIDATTICA EFFICACE E
CONCRETA
COOPERAZIONE NEL COMPITO
AUTOFORMAZIONE
METODOLOGIA UTILIZZATA DALLLA
COMMISSIONE
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
1 .Interdipendenza positiva: affidamento degli uni sugli altri per raggiungere lo scopo,
ognuno è responsabile del proprio compito e di quello altrui.
2. Responsabilità individuale: tutti i docenti rendono conto per la
propria parte del lavoro e di quanto hanno prodotto alla commissione.
3. Interazione faccia a faccia:confronto e riflessioni sul lavoro svolto
individualmente in modo interattivo:
-ragionamenti a catena
- conclusioni
- eventuali difficoltà incontrate
4. Uso appropriato delle abilità nella collaborazione:
- buona comunicazione
- prendere delle decisioni condivise
5.Valutazione del lavoro:
-efficacia del loro lavoro testandolo nelle sezioni classi di appartenenza
- identficazione dei cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza.
Perchè ai bambini serve la consapevolezza
fonologica?
La consapevolezza fonologica globale( a partire dai 4 anni,
si sviluppa prima e indipendentemente dall’apprendimento
della lingua scritta)
Per avere consapevolezza della struttura fonologica del
linguaggio, bisogna essere in grado di identificare le
componenti fonologiche della lingua (sillabe e fonemi) e
saperle manipolare.
Al bambino non serve la consapevolezza fonologica per
parlare, ma ne ha bisogno per leggere e scrivere in un
sistema alfabetico, in quanto l’ortografia alfabetica e’
basata su strutture fonemiche.
I bambini più abili fonologicamente imparano più
facilmente a stabilizzare la corrispondenza grafema –
fonema(lettera –suono).
QUINDI...
NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA SI
DOVREBBE IMPARARE AD INDIVIDUARE
I SUONI CHE COMPONGONO LA PAROLA
(SOLO A LIVELLO ORALE)
NELLA SCUOLA PRIMARIA SI
IMPARERA' A SCRIVERE, UTILIZZANDO
IL SISTEMA DI CONVERSIONE
FONEMA/GRAFEMA CHE STA ALLA BASE
DEL CODICE ALFABETICO
LA LINGUA SCRITTA
A DIFFERENZA DEL LINGUAGGIO
DEVE
ESSERE INSEGNATA IN QUANTO
FRUTTO DI UNA CONVENZIONE
Consapevolezza metafonologica
e apprendimento
I BAMBINI CON DIFFICOLTA’ FONOLOGICHE NON
SONO IN GRADO DI SMONTARE LA PAROLA NEI
PEZZI (FONEMI)CHE LA COSTITUISCONO
– Il riconoscimento delle sillabe e delle rime è presente sin
dai tre/quattro anni di età
– La manipolazione dei fonemi è scarsamente presente
prima dei sei/ sette anni di età
– Una buona consapevolezza fonologica facilita
l’acquisizione di abilità iniziali di lettura e scrittura
(fase alfabetica)
RIPARTIZIONE DI COMPITI
SCUOLA DELL'INFANZIA
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE
A. CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER
LUNGHEZZA(MARCIANA MARINA)
B. RICONOSCIMENTO DI RIME(MARCIANA MARINA)
C. RICONOSCIMENTO DI COPPIE MINIME(PROCCHIO)
D. RICONOSCIMENTO DI UGUALE SILLABA INIZIALE/
FINALE E IN PAROLE DIVERSE(MARCIANA)
E. SINTESI SILLABICA(MARCIANA)
F. SEGMENTAZIONE SILLABICA(PROCCHIO)
DSCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME
Per coppia minima si intende una coppia di parole che
differiscono per un tratto distintivo.
Nella scuola dell'infanzia è presentata con supporto visivo e
dopo avere accertato che a livello lessicale il bambino sappia
la differenza di significato tra le due parole.
E' suggerita come un'attività molto utile nel disordine
fonologico e per acquisire competenze successive
nell'acquisizione della letto-scrittura:
- omologhe come P/B; T/D; F/V; ecc
- geminate come BELLA/BELA; BACCO/BACO; ecc
- suoni dolci/duri come FOCHE/FOCE;MAGI/MAGHI; ecc
- apostrofo: LETTO/ETTO; LAGO/AGO; ecc
- accento
- L/R; M/N;
- DOPPIE
METODOLOGIA DI LAVORO
- Osservazione delle coppie di figure
presentate
- Denominazione delle stesse
- Spiegazione del loro significato lessicale
- Giochi con le illustrazioni in contesti
comunicativi diversi(una figura alla volta)
- Assonanze e dissonanze enfatizzate con la
voce
- Individuazione delle somiglianze e
differenze sonore della coppia di parole
- Divisione in sillabe verbale delle parole
- Formazione di coppie minime, mettendo una
figura sotto l'altra
ATTIVITA' SVOLTE
1.MEMORY DELLE COPPIE MINIME
CON RIMA
•10 figure che a coppie fanno rima
•carte scoperte sul tavolo disposte alla rinfusa
•individuazione delle figure che fanno rima tra
loro(coppie minime)
•le carte si mescolano di nuovo e si dispongono sul
tavolo coperte
•scoperta la prima carta, si cerca quella con cui
essa fa rima
chi troverà più coppie minime con rima?
2.FILASTROCCHE DELLE COPPIE
MINIME
• DUE FIGURE I CUI NOMI
FANNO RIMA ES. CANE/PANE;
PORTA/TORTA; MELA/VELA
• COSTRUZIONE DI SEMPLICI
FRASI CHE TERMINANO CON LE
COPPIE MINIME
• LAVORO COLLETTIVO:
FORMAZIONE DI SEMPLICI
FILASTROCCHE
SEGMENTAZIONE SILLABICA 1
“PER SEGMENTAZIONE SILLABICA SI
INTENDE ANALIZZARE LE PAROLE IN
SILLABE, PRESUPPONENDO CHE LO SVILUPPO
DELL' ATTENZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA
PER LE SILLABE PRECEDONO QUELLO
PER I FONEMI” (Wagner, Torgesen, 1987)
SEGMENTAZIONE SILLABICA 2
perchè proprio le sillabe?
Le sillabe:
•sono marcate acusticamente a differenza dei
fonemi;
•possono essere pronunciate in modo
isolato;
•hanno una chiara autonomia articolatoria e
percettiva.
Infatti i bambini in genere non hanno bisogno di
riflettere sulle rappresentazioni astratte, dovendo
segmentare parole multisillabiche in sillabe.
Molti studi documentano che i bambini sviluppano
la conoscenza delle sillabe molto prima dei fonemi
e che questa abilità si sviluppa indipendentemente
dall'apprendimento della lingua.
SEGMENTAZIONE SILLABICA
....e' arrivato un bastimento carico di figure che iniziano
con CA/ finiscono con NA
Denominare tutte le figure che iniziano con PA
Collocarle nella scatola.
.....costruire altre scatole con MA, LU, TO…..
TO
PA
SCUOLA DELL'INFANZIA DI
MARCIANA MARINA
SCUOLA PRIMARIA DI
MARCIANA MARINA
•CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER LUNGHEZZA
•RICONOSCIMENTO DI RIME
Insegnante: Colombo Emanuela(infanzia)
Insegnante: Allori Sestilia (primaria)
CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER
LUNGHEZZA (lunghe/corte)
In questi giochi viene esaminato il concetto di
parola dal punto di vista fonologico e non del
suo significato.
Due figure sono messe a confronto come:
Qual è più lunga?
Qual è più corta?
Classificazione di parole lunghe e corte
•Sillabazione del proprio nome, facendo
corrispondere ad ogni sillaba un cerchio:
saltelli (conto dei salti).Successivamente
si utilizzano contrassegni/ immagini
1
2
SA RA
CA TE RI NA
Dove hai fatto più salti?
Dove hai impiegato più tempo?
CLASSIFICAZIONE DI PAROLE E CORTE
Gioco di squadra:
•gli alunni si dividono in due squadre:
•il giocatore dell'elefante prende una una figura e la denomina:
•quello della lumaca conta sulla mano le sillabe
•dopo si scambiano i ruoli
CLASSIFICAZIONE DI PAROLE E CORTE
Le scatoline magiche: a turno ogni
bambino osserva un'immagine, la
denomina, ne conta le sillabe e la
deposita nella casetta giusta.
LE RIME
Il riconoscimento delle rime è presente nei
bambini sin dai 4 anni.
I bambini amano le rime, nella scuola dell’nfanzia sono
propedeutiche alla lettura e alla scrittura in quanto
permettono di afferrare le sonorità simili e il ritmo.
Può accadere che nonostante si impari a leggere bene e
senza difficoltà, non si percepisca subito il suono simile e
soprattutto il bambino non riesca ad individuare la
porzione simile di parola.
Se per la lettura questo non è più necessario, in quanto il
bambino ha imparato già a leggere, l'apprendimento e la
comprensione delle rime servirà poi in futuro a dare vita
alle prime composizioni poetiche.
LE RIME
Il gioco delle carte
•SUL TAVOLO SI DISPONGONO 4 CARTE, MENTRE LE
ALTRE RIMANGONO NEL MAZZO.
•I BAMBINI NE HANNO ALTRE IN MANO (3 A TESTA)
•A TURNO OGNI BAMBINO CERCA LA FIGURA CHE FA
RIMA CON LA SUA.
•VINCE CHI HA TROVATO PIU' RIME.
SCUOLA DELL'INFANZIA DI
MARCIANA
SCUOLA PRIMARIA DI
MARCIANA
RICONOSCIMENTO UGUALE DELLA SILLABA INIZIALE E
FINALE IN PAROLE DIVERSE
FUSIONE SILLABICA
Insegnante: Fulcheris Eleonora(infanzia)
Insegnante: Giretti Maria Teresa (primaria)
Riconoscimento di sillaba iniziale
in parole diverse
Si distribuiscono ai bambini delle figure, una a testa e si chiede:
“Chi ha la figura che inizia con LA come LANA?”
LANA
Ognuno osserva la figura e la fa vedere agli altri, se inizia davvero
per LA conduce il gioco con un'altra immagine che inizia con
una sillaba diversa.
Riconoscimento di sillaba finale
in parole diverse
Si distribuiscono ai bambini delle figure, una a testa e si chiede:
“Chi ha la figura che finisce con RE come MARE?”
Ognuno osserva la figura e la fa vedere agli altri, se finisce davvero
con RE conduce il gioco con un'altra immagine che finisce con
una sillaba diversa.
Riconoscimento di sillaba iniziale e finale
in parole diverse
Colora i disegni che cominciano con
BA
Colora i disegni che finiscono con LA
Riconoscimento di sillaba iniziale e finale
in parole diverse
Il gioco delle coppie con gli animali
•Finisce con?
•Comincia con?
Fusione sillabica
CON LE SILLABE INIZIALI DELLE DUE FIGURE VICINE
PUOI FARE UN'ALTRA
PAROLA...QUALE?