2. PSICOANALISIPSICOANALISI è il nome:
•di un procedimento per l’indagine dei processi
psichici ;
• di un metodo terapeutico (basato su tale
indagine) per il trattamento dei disturbi
nevrotici;
di una serie di conoscenze psicologiche
acquisite per questa disciplina»
(Freud, S., 1922).
3. Ricerche e studi di Freud
1886 – Breuer – Charcot
Interesse per l’ipnosi poi abbandonata, per il
metodo catartico*, che a sua volta fu
superato dal metodo delle “libere
associazioni”
* Metodo catartico il paziente parlando dei propri
problemi esprime le proprie emozioni
liberandosene
4. LA “SCOPERTA” DEL SOGNO per Freud
“Mi sono dedicato per anni, a scopo terapeutico, a dissolvere nei loro elementi varie
formazioni psicopatologiche … cioè sin da quando ho imparato, da un’importante
comunicazione di Josef Breuer, che per queste formazioni, intese come sintomi
patologici, dissolverle nei loro elementi significa risolverle (…).
Nel corso di questi studi psicoanalitici mi sono imbattuto nell’interpretazione del
sogno . I pazienti che io avevo impegnato a raccontarmi tutte le idee e i pensieri che
si imponevano loro di fronte a un determinato argomento, mi raccontavano i loro
sogni, dimostrando così che un sogno è inseribile nella concatenazione psichica che,
partendo da un’idea patologica, va inseguita a ritroso nella memoria. Non ci volle
dunque che un passo per trattare il sogno stesso come un sintomo e per applicare al
sogno il metodo di interpretazione già elaborato per il sintomo”.
Freud, S. (1899): L’interpretazione dei sogni. O. S. F. vol. III, pp. 102 – 103; c.f.m. pp. 112 – 113
Il sogno è il risultato di un complesso lavoro psichico destinato a:
preservare lo stato di sonno, ad appagare il “desiderio di dormire” [conservazione
dello stato di quiete] che rischia di essere turbato dall’emergere di un antico desiderio
inconscio risvegliato da qualche impressione del giorno precedente (residuo
diurno).
Questo desiderio di origine infantile durante la vita vigile è interdetto e rimosso,
approfitta dello stato di sonno per cercare di farsi strada verso la coscienza,
ma una censura, rappresentante psichico della “morale”, si oppone .
5. REGRESSION
E NEL SOGNO
per Freud
TOPICA:
Dal conscio all’inconscio
TEMPORALE:
Dal presente all’infanzia
FORMALE:
Dal linguaggio alle rappresentazioni figurate e simboliche
6. MECCANISMI DI DIFESA per Freud
• Spostamento: Trasferimento dell’accento, dell’interesse, dell’intensità di una
rappresentazione da questa ad altre rappresentazioni originariamente poco
intense, collegate alla prima da una catena associativa.
• Identificazione: Processo psicologico con cui un soggetto assimila un aspetto,
una proprietà, un attributo di un’altra persona e si trasforma, totalmente o
parzialmente, sul modello di quest’ultima
• Sublimazione: La pulsione è detta sublimata nella misura in cui essa è deviata
verso una nuova meta non sessuale e tende verso oggetti socialmente
valorizzati
• Proiezione: in senso propriamente psicoanalitico, è un’operazione psichica
mediante la quale il soggetto espelle da sé e localizza nell’altro, persona o
cosa, delle qualità, dei sentimenti, dei desideri (erotici o aggressivi) che
disconosce e rifiuta in se stesso. In questo caso, si tratta di un processo di
origine molto arcaica, che si ritrova in particolare nella paranoia. Già nel 1896
(Neuropsicosi da difesa) Freud vi si riferisce come ad un “cattivo uso” di un
meccanismo normale consistente nel cercare all’esterno l’origine di un
dispiacere.
7. Per Freud il lavoro onirico consisterà nel mascherare il desiderio infantile
rimosso per permettergli di essere comunque soddisfatto da una
rappresentazione allucinatoria,
mediante procedimenti (“meccanismi”).
PROCESSI PRIMARI dell’attività psichica
•di condensazione di elementi disparati in un unico elemento (molte idee o
immagini sono amalgamate ed espresse in una sola idea o immagine, - un
luogo o un personaggio ne rappresentano molti).
•di spostamento su immagini associate o associabili a quella originariamente
connessa al desiderio giudicato proibito.
•di figurazione (tutto nel sogno, anche le operazioni logiche, viene ri-tras-
formato in immagini sensoriali visive).
Se al travestimento risultante da questi processi si aggiunge un’ulteriore
“messa in forma” per rendere la “trama” del sogno meno incoerente
(ELABORAZIONE SECONDARIA), si ottiene il sogno così come appare ala
coscienza del soggetto al risveglio.
Questo contenuto comunicabile con la parola è detto sogno (o Contenuto
manifesto), e su di esso si effettua il lavoro inverso dell’interpretazione che,
tramite le associazioni di idee fornite dal sognatore, prova a ricostruire il senso
(o contenuto) latente e i desideri rimossi, che sono tutti di origine infantile.
8. Freud
Appagamento sostitutivo di
un desiderio rimosso
Jung
Carattere compensatorio e
prospettico (contenuti futuri)
Sogno
Metodo Junghiano
Amplificazione
Contenuto manifesto (solo)
Interpretazione
Oggettiva: carattere individuale del sogno
Soggettiva: immagini simboliche dei caratteri collettivi
Riferimento all’oggetto: segno come tale
Riferimento al soggetto: interpretazione simbolica
9. La struttura psichica per
Freud:
Prima Topica
inconscio
preconscio
Barriera di
resistenza
conscio
La struttura psichica è costituita da sistemi differenziati
10. L’Inconscio per Freud
L’Inconscio assume uno statuto di realtà autonoma e viene
rappresentato come un cerchio maggiore che racchiude quello minore del
conscio: possiede una funzione, un processo, un’energia e dei contenuti.
Nella Prima Topica, l’Inconscio (sistema Inc) è costituito dai contenuti
rimossi, vale a dire da rappresentazioni tenute fuori dalla coscienza, frutto
della rimozione originaria perché mai investite dal Preconscio, o della
rimozione posteriore (rimozione vera e propria).
Esso è sotto il dominio del principio del piacere ed i suoi contenuti sono
regolati dal processo primario
Tali contenuti sono primariamente desideri dell’infanzia.
I contenuti dell’Inconscio sono conoscibili solo sotto forma di derivati, cioè
quando hanno subito una trasformazione nel Preconscio.
BARRIERA DI RESISTENZA
Prima censura: E’ tra Inc e Prec che avviene la rimozione delle
rappresentazioni, quindi la prima barriera della censura è molto importante.
11. Tre saggi sulla teoria sessuale,
1905/14
Nuova concezione della sessualità
• Il “sessuale” non equivale al genitale
• Nell’infanzia esiste una disposizione
sessuale perversa polimorfa.
• La sessualità infantile non coincide con
la genitalità adulta normale.
• Non è un istinto, poiché non ha né un
oggetto prestabilito né un’unica modalità
di soddisfacimento.
12. TEORIA PULSIONALE E TEORIA DELA LIBIDO per
Freud
RISPETTO ALLA FONTE:
• Pulsioni sessuali
• Pulsioni di autoconservazione
RISPETTO ALL’OGGETTO:
• Libido dell’Io
• Libido oggettuale
Libido:
“Forza quantitativamente variabile…atta a misurare processi e conversioni nel
campo dell’eccitamento sessuale. Questa libido la distinguiamo, riferendoci alla
sua origine specifica, dall’energia che in generale deve essere supposta nei
processi psichici, e in tal modo le conferiamo anche un carattere qualitativo”.
Freud (1905), op.cit., pag.523.
La libido designa l’aspetto psichico della pulsione sessuale: è “la
manifestazione dinamica nella vita psichica della pulsione sessuale”.
Freud, S (1922): Due voci di enciclopedia: “Psicoanalisi” e “teoria della libido”.
O.S.F., vol. IX.
L’Io nasce dall’unificazione ed organizzazione della sessualità, delle pulsioni
sessuali che erano inizialmente parziali e che si esprimevano in una forma
essenzialmente auto-erotica (il corpo era fonte e oggetto). Per questo, l’Io viene
indicato qui come serbatoio delle pulsioni (v. Introduzione al narcisismo,1914).
13. Pulsioni per Freud
(Al di là del principio di piacere, 1920 e L’Io e l’Es,
1922).
EROS (pulsione di vita)
•Pulsioni sessuali e di
autoconservazione.
•Narcisismo e sessualità
•Principio di legame (in Compendio
di psicoanalisi):
Eros tende a legare e conservare le
parti della sostanza vivente; tende a
ristabilire l’unità originaria attraverso
l’accoppiamento sessuale; va verso
forme più differenziate e organizzate.
THANATOS (pulsione di morte)
• Pulsioni aggressive, di
distruzione, di appropriazione.
• Aggressività e distruzione
• Principio del Nirvana: Thanatos
tende ad azzerare la tensione; a
ristabilire forme meno differenziate
e meno organizzate, quelle
originarie; a dissolvere i legami.
Quando l’aggressività è al servizio
delle pulsioni sessuali:
1. rivolta all’esterno = sadismo;
2. all’interno = masochismo.
Difficilmente rintracciabile allo stato
puro.
14. Tipi di personalità per Freud
Concetto di regressione e fissazione
Personalità orale
Interessate solo a se stessi e se cercano gli altri e per chiedere
loro “nutrimento”. Come caratteristiche è: esigente,
impaziente, invidioso, avido, goloso, rabbioso, depresso (si
sente vuoto), sfiduciato, pessimista.
Personalità anale
Triade anale ordine e pulizia, parsimonia e avarizia,
ostinazione
Personalità fallica
Per l’uomo, mostrare la sua virilità essere grande
Per la donna (personalità isterica) seduttiva e civettuola, per
attirare l’interesse del maschio (padre) negandone l’interesse
15. Processo terapeutico per Freud
• Concetto di transfert & controtrasfert
• Fattori
Terapeutici
• Esperienza emotiva correttiva
(Alexander & French, 1946)
Test proiettivi Rorschach e TAT
Minore intensità del conflitto originario
Terapeuta ≠ genitori
Io più maturo per affrontare il conflitto
16. Principi della vita psichica per Jung
•Principio dell’unità:
Totalità della psiche e del corpo e si sottolinea che la psiche non è
riconducibile al corpo
•Principio del dinamismo:
Concezione teleologica il comportamento è sempre orientato verso una
meta
•Principio dell’influenza cosmica:
L’individuo è sempre collegato con la realtà naturale e con il cosmo
•Principio della naturale strutturazione delle parti in un’unica totalità:
L’organizzazione della vita psichica e l’organizzazione di un tutto integrato e
coerente con le mete personali
•Principio dell’azione-reazione
tra l’individuo e ambiente vi è una dialettica costante tra la personalità e la
realtà
17. Jung: Stile di vita
È propriamente il nucleo e l’elemento distintivo della personalità;
origina dall’infanzia e rappresenta il precipitato di tutte l’esperienze
significative dell’individuo
Se’ creativoSe’ creativo
tendenza all’autorealizzazione presente in ogni uomo, che sottende latendenza all’autorealizzazione presente in ogni uomo, che sottende la
condotta , indirizza le scelte, dà coerenza alla personalità, mira a fonderecondotta , indirizza le scelte, dà coerenza alla personalità, mira a fondere
in una sintesi armonica l’aspirazione alla libertà individuale con lein una sintesi armonica l’aspirazione alla libertà individuale con le
esigenze della vita socialeesigenze della vita sociale
NEVROSI & PSICOSINEVROSI & PSICOSI
Disarmonia tra individuo-ambiente e persona-realtà
Quanto più profonda e radicale è l’insoddisfazione della persona nelle
situazioni interpersonali, tanto più si fa ricorso a “compensazioni
fantasmatiche” e ad una esacerbazione del senso di superiorità che
lasciano come unica via d’uscita “il ritiro dalla realtà” cui si associa
tutta una serie di manifestazioni patologiche
18. PSICOTERAPIA per JungPSICOTERAPIA per Jung
Aggressività come “meta fittizia” - risposta alla frustrazione (non
pulsione originaria)
Riconciliare il paziente con i suoi veri obiettivi al fine di
recuperare uno “stile di vita” adeguato alle sue effettive
necessità
Facendo appello alla consapevolezza dell’individuo si mira ad
una ridefinizione delle sue mete.
19. Elaborazione freudiana- junghiana:
Jung come il pioniere di una visione dello
psichico
Contrasto sulla concezione della
sessualità
•Importanza dei concetti di incoscio
collettivo, teoria energetica, simbolismo,
processo di individuazione
Sistemi teorici differenti Psicologia
Analitica
20. COMPLESSO per Jung
Concetto centrale nella Psicologia Analitica prima definita “psicologia
dei complessi”
Periodo di attività all’ospedale Burgholzi, con l’influenze degli indirizzi
associazionisti, Jung porta avanti la sperimentazione su soggetti
somministrando loro una lista di parole selezionate alle quali il
soggetto veniva invitato a rispondere. Egli osservò un tempo di
latenza ascrivibile ad un complesso emotivo sottostante
(relativamente o totalmente incoscio) definito COMPLESSO
Stato di minorazione ma anche motore che spinge al raggiungimento
di determinate mete Nucleo centrale della vita psichica che non
deve mancare, altrimenti “l’attività psichica cadrebbe in un fatale
letargo”
Per chiarire l’origine del complesso vanno individuate quelle
esperienze conflittuali e situazioni di conflitto dove la personalità e
impotente con qualsiasi atteggiamento difensivo
Forme tipiche dei complessi presenti nelle esperienze infantili,
soprattutto quelle connesse al rapporto originario con i genitori, luogo
di “attivazione primario” del conflitto
21. Libido per Jung
Nelle opere, Simboli della trasformazione (1912)
& Energetica psichica 1928:
Jung avanza una concezione della libido che è in aperto contrasto
con l’elaborazione freudiana
Libido energia vitale
Direzione
Progressione adattamento all’esigenze dell’ambiente
Regressione regressione verso i contenuti dell’inconscio
Non in senso di evoluzione e di involuzione ma come “momenti” (sistole e diastole)
22. Personalità per Jung
Psiche come una totalità che è inconscia e conscia allo stesso momento
– entità contrastanti
Coscienza individuale distinta da quella collettiva
Coscienza legata strettamente all’io e con esso stabilisce un rapporto di
reciproca interazione
L’IO,IO, come precipitato di esperienze fondamentali, una funzione della
personalità volta ad esperire il mondo esterno e quello psichico
L’io strettamente legato al “processo di Individuazione”
L’inconscio :
Personale: trama dei vissuti e degli avvenimenti propri complessi
Collettivo: carattere universale e riguarda tutta l’umanità passata
archetipi
23. Archetipi per Jung
Immagini primordiali, ossia possibilità di umana
rappresentazione – quindi si eredita non la rappresentazione ,
ma la possibilità di rappresentare
1947 “riflessioni teoriche sull’essenza della psiche “ Jung
distingue le rappresentazioni archetipiche dall’archetipo in sé
L’archetipo si manifesta con configurazioni che rimandano ad
una forma fondamentale irrapresentabile e afferrabile solo
approssimativamente – Fattore Psicoide che appartiene alla
parte invisibile, ultravioletta dello spettro fisico
Esperienza archetipica fortemente legata al simbolosimbolo che svolge
una funzione importante di mediazione trasformatori di
energia psichica da quella originaria ad una diversa
Simbolo vivo finché pregno di significato, se no si trasforma in
segno ( semiotica ) Jung VS Freud
24. Orientamenti psicologici
per Jung - due atteggiamenti fondamentali
Introversione
Dirige la libido su se stesso
l’oggetto esterno viene
mantenuto ai margini di ogni
tipo di prospettiva e quando si
confronta con l’esterno si
trova in un mondo che non
sente come suo
Egli vive il mondo interiore
come la cosa più piacevole
Estroversione
Prevalenza dell’oggetto sul
soggetto e riflette la
disponibilità della libido a
nutrirsi degli eventi esterni e
porsi in sintonia con
l’esigenze della collettività
Il tipo estroverso vive negli
altri e con gli altri, mentre il
rapporto con se stesso
assume aspetti inquietanti,
quindi meglio coprirli con il
frastuono delle attività
Processo di compensazione il dominante nel conscio non domina
nell’incoscio
25. Processo di individuazione per Jung
Persona relazione dell’io con il mondo esterno (maschera)
Patologico : l’identificazione dell’Io sulla Persona
Individuazione Attuazione o realizzazione del proprio Sé (a stadi)
Scoperta della propria autenticità (figure archetipiche)
• Ombra
• Animus e anima
• Magna Mater e Vecchio Saggio (Personalità mana)
• Sé – sintesi tra incoscio e coscienza funzione trascendentefunzione trascendente