2. R. Iacovelli - E. Feleppa 2
Pratica di aiuto
(di consulenza)
finalizzataa
Incoraggiare le
persone a generare ed
elaborare i significati
del proprio lavorare
Orientare le persone verso i
luoghi di intersezione fra
Bisogni – desideri –
potenzialità individuali
Esigenze sociali,
istituzionali e
dell’organizzazione
dove mi trovo
3. 1. Ebbutt (1985)
“ La ricerca azione è
lo studio sistematico dei tentativi intrapresi
da gruppi di partecipanti di cambiare e migliorare la
prassi educativa
sia attraverso le loro azioni pratiche
sia attraverso la loro riflessione
sugli effetti di queste azioni”
Definizioni della
ricerca azione
3Raffaella Iacovelli - Elvira Feleppa
4. 2. Kemmis & McTaggart (1982)
“La ricerca azione consiste ‘nello sperimentare delle
idee relative alla propria prassi, per migliorarsi e
per approfondire le proprie conoscenze riguardo al
curricolo, l’insegnamento e
l’apprendimento.
Il risultato è un miglioramento in quello che
succede nella classe e nella scuola, e
un’articolazione migliore delle ragioni educative.
La ricerca azione rappresenta una modalità di
lavoro che collega la teoria e la prassi nell’insieme
‘idee-in-azione’”
Definizioni della ricerca azione
4Raffaella Iacovelli - Elvira Feleppa
5. La ricerca azione ha lo scopo di calare la ricerca
nella realtà della scuola,
e in particolare nella classe,
attraverso il diretto coinvolgimento
degli insegnanti e degli studenti.
E’ ricerca fatta
dagli insegnanti per gli insegnanti,
dagli studenti per gli studenti
in un circolo virtuoso
5Raffaella Iacovelli - Elvira Feleppa
6. Azioni pratiche
Situazione reale della classe
Ricerca insieme agli alunni
La ricerca azione è caratterizzata
sia dal fatto che l’oggetto della ricerca è radicato nella
situazione reale della classe,
sia dal fatto che sono gli insegnanti stessi
ad originare ed a svolgere la ricerca insieme agli
alunni.
“Chi insegna impara due volte”
Le parole-chiave della ricerca azione
6Raffaella Iacovelli - Elvira Feleppa
7. Riflessione critica sugli effetti dell’azione
Gli strumenti e la procedura della ricerca azione offrono
all’insegnante la possibilità di esplorare la realtà nella
quale opera e di analizzare come lavora, di introdurre
dei cambiamenti e di sperimentare novità.
Non si può prescindere dalla necessità che l’insegnante
rifletta criticamente sul proprio agire e sugli effetti
prodotti dalla sua azione affinché tali miglioramenti si
realizzino.
Le parole-chiave della ricerca azione
7Raffaella Iacovelli - Elvira Feleppa
8. La ricerca azione si distingue
dalla ricerca applicata che
- attua delle procedure finalizzate alla
risoluzione di problemi specifici
- ed è generalmente di tipo descrittivo
- fondata su precedenti ricerche di
base.
8Raffaella Iacovelli - Elvira Feleppa
9. Ricerca iniziata dagli insegnanti
Situazionale – centrata sulla classe
Sistematica (agire – osservare – valutare)
Diagnostica e terapeutica
Non generalizzabile
Colma il divario teoria – pratica
Due ruoli uniti: insegnante & ricercatore
Percorso radicato nella prassi: pratica-teoria-pratica
Cambiamento di prospettiva
Emancipatoria e illuminante
Ricerca empirica
Concetti chiave della RA
9Raffaella Iacovelli - Elvira Feleppa
12. Criticità didattiche che riducono
l’apprendimento
•Permanere di approcci eccessivamente
formalizzati, decontestualizzati “tradizionalmente
disciplinari” nell’insegnamento scolastico
•Limitata significatività per gli allievi delle proposte
didattiche: scarso riferimento all’esperienza
personale ed a pratiche sociali connesse con i campi
del sapere
Philippe Perrenoud,
“Dieci Nuove Competenze per Insegnare.
Invito al viaggio", Anicia, Roma 2002
12R. Iacovelli - E. Feleppa
13. “Capacità di far fronte a un compito,
o a un insieme di compiti,
riuscendo a mettere in moto e ad
orchestrare le proprie risorse
interne, cognitive, affettive e volitive,
e a utilizzare quelle esterne disponibili
in modo coerente e fecondo”
(Pellerey, 2004)
Definizione di
competenza
13R. Iacovelli - E. Feleppa
14. 1. “Capacità di far fronte a un compito”
= utilizzazione del proprio sapere per far fronte a
situazioni problematiche
(Dimensione operativa consapevole)
2. “Mettere in moto e orchestrare le proprie risorse
interne, cognitive, affettive e volitive”
= Dimensione olistica
3. “Utilizzare quelle esterne”
= Dimensione di contesto
Definizione di competenza
14R. Iacovelli - E. Feleppa
15. Livelli di analisi di una competenza
(Le Boterf, 2000)
1° Livello –
Risorse
cognitive
2° Livello
Processi
chiave
3° Livello –
Disposizi
oni ad
agire
Conoscenze e abilità
necessarie per
affrontare un compito –
Sapere e saper fare
Processi
cognitivi e
operativi -
Saper agire
Autonomia e
responsabilità
15R. Iacovelli - E. Feleppa
16. Impegno
Ruolo sociale
Immagine di sé
Sensibilità al contesto
Consapevolezza
Cosa si
apprende
Come si
apprende
L’Iceberg di
AUSUBEL
16R. Iacovelli - E. Feleppa
17. Dalle Linee Guida (C.M.3/2015)
“ La competenza è un COSTRUTTO SINTETICO nel
quale confluiscono diversi contenuti di
apprendimento – FORMALE – NON FORMALE e
INFORMALE - insieme a una varietà di fattori
individuali che attribuiscono alla competenza un
carattere squisitamente personale. Spetta agli
insegnanti MONITORARE continuamente il grado di
maturazione delle competenze di ciascun alunno per
valorizzarle e favorirne lo sviluppo”.
17R. Iacovelli - E. Feleppa
19. RIFERIMENTI CONCETTUALI
• Prima di certificare le competenze è necessario
valutarle
• Prima di valutarle è necessario promuoverle:
“Gli insegnanti hanno il diritto di valutare
- ed eventualmente di certificare - solo ciò che hanno cercato con
forza di sviluppare”
(C. Petracca, La progettazione per competenze)
• Per sviluppare le competenze è necessario sapere
quali siano: adesso lo sappiamo = le competenze
indicate dalle Indicazioni del 2012 primo ciclo
• Per sviluppare le competenze è necessario
sapere come fare
19R. Iacovelli - E. Feleppa
20. COMPETENZE: come promuoverle?
1. Rivisitazione dello statuto epistemologico
delle discipline
2. Essenzializzazione dei contenuti
3. Problematizzazione dell’apprendimento
4. Integrazione disciplinare
5. Sviluppo di conoscenze procedurali
6. Didattica laboratoriale
7. Operare per progetti
8. Compiti di realtà
9. Apprendimento come cognizione situata
10.Sviluppo dei processi cognitivi
20R. Iacovelli - E. Feleppa
21. Processi cognitivi e operativi
Percettivi
Mnestici
Induttivi
Deduttivi
Dialettici
Creativi
21R. Iacovelli - E. Feleppa
23. Obiettivi di apprendimento
Cosa fare?
•Essenzializzare
•Ricercare e selezionare i
nuclei fondanti
•Verbale ordinario umano =
CODICE
(strumento di accesso ai
saperi disciplinari)
•Specifico disciplinare =
SOTTOCODICE
•Simbolico
Conoscenze Linguaggio
Conoscenzedichiarative
Conoscenzesemantiche
1° PIANO
STATUTO EPISTEMOLOGICO
23R. Iacovelli - E. Feleppa
24. La ricerca del CUR
Cosa fare?
Problematizzare
Contestualizzare
Costruire
l’apprendimento
Il “COME” delle
discipline
Logica Metodologica
2° PIANO
STATUTO EPISTEMOLOGICO
24R. Iacovelli - E. Feleppa
25. Luogo immaginativo,
fantastico, creativo
delle discipline
- PENSIERO DIVERGENTE -
La FORMA o le forme che assumono i
saperi quando vengono comunicati
STATUTO EPISTEMOLOGICO
25R. Iacovelli - E. Feleppa
26. a AUTHENTIC EVALUATION
a una MULTIPLA SCELTA DI
Unità di Apprendimento – Compiti di Realtà –
in Situazioni -Problema
d a P E R F O R M A N C E EVALUATION
dai TEST A SCELTA MULTIPLA
CAMBIO di PARADIGMA
26R. Iacovelli - E. Feleppa
28. Gli elementi irrinunciabili di un cdr
Compito di realtà
Situazione
inedita, vicina al
reale
Destinatari
Scopo
Disciplinarità e
interconnessioni
Contesto luogo
tempi
Conoscenze
R. Iacovelli - E. Feleppa 28
Complessità
29. Profilo delle competenze in
uscita dal I ciclo
Rappresenta l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo
italiano
Certificazione delle
competenze
Attesta e descrive le
competenze
progressivamente
acquisite dagli allievi
Ha valenza
squisitamente
educativa,
di documentazione
del percorso
compiuto dagli
allievi, rispetto al
Profilo.
29R. Iacovelli - E. Feleppa
30. 1.Riferimenti ineludibili per l’azione didattica
- «Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli
insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere
e aiutano a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo
integrale dell'allievo»
2.Sono prescrittivi, le scuole possono scegliere le
modalità di sviluppo
- «Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi
e di scegliere l'itinerario più opportuno per consentire agli
studenti il miglior conseguimento dei risultati».
3.Criteri per la valutazione delle competenze
- «Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri
per la valutazione delle competenze attese …»
CURRICOLO VERTICALE
Traguardi di sviluppo delle competenze rappresentano:
30R. Iacovelli - E. Feleppa
31. “Piero Angela ha scritto ai Sindaci
dei comuni del Matese, chiedendo
la collaborazione delle comunità per
realizzare un documentario sul
nostro territorio che dovrà andare in
onda prima dell’estate. Come
pensiamo di aiutarlo?
Competenze del profilo
e competenze chiave
europee
31R. Iacovelli - E. Feleppa
34. “Piero Angela ha scritto ai Sindaci dei
comuni del Matese, chiedendo la
collaborazione delle comunità per
realizzare un documentario sul nostro
territorio che dovrà andare in onda
prima dell’estate. Come pensiamo di
aiutarlo?
Traguardi di
competenza delle
discipline coinvolte
Italiano
Matematica
Scienze
Geografia
Arte e
immagine
34R. Iacovelli - E. Feleppa
35. Compito di realtà
Obiettivi di apprendimento disciplinari
Italiano geografia Storiamatematica
Lettura
Ascolto
e
parlato
Scrittura
Utilizzo delle
fonti-
Produzione
scritta
Prevedere
immaginare e
progettare –
Vedere,
osservare e
sperimentare
Esprimersi e
comunicare
35R. Iacovelli - E. Feleppa
Scienze
36. METODOLOGIE
Problematizzazione iniziale e
ricorsiva
Contestualizzazione
Costruttivismo sociale della
conoscenza
(Tutoring, Peer to peer,
Cooperative learning)
Apprendimento situato
Flipped classroom
36R. Iacovelli - E. Feleppa
37. VALUTAZIONE delle COMPETENZE
attivate
Compiti di realtà (intermedi e finale)
Osservazioni sistematiche su ciascun alunno e
per ciascuna voce
Autobiografie cognitive
Autonomia Relazione Partecipazione
Responsabilità Flessibilità
Consapevolezza
37R. Iacovelli - E. Feleppa
38. STRUMENTI per l’OSSERVAZIONE e
la VALUTAZIONE
Interviste
Diari
Fotografie/Video
Rubriche di valutazione
Autovalutazioni
38R. Iacovelli - E. Feleppa