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HEALTH 
Il periodico di informazione sulla Sanità Integrativa 
in evidenza
Periodico 
di 
Informazione 
sulla 
Sanità 
Integra6va 
SOMMARIO 
HEALTH 
ONLINE 
PERIODICO 
BIMESTRALE 
DI 
INFORMAZIONE 
SULLA 
SANITA’ 
INTEGRATIVA 
! 
ANNO 
1° 
-­‐ 
MAGGIO 
2014 
-­‐ 
N° 
1 
! 
DIRETTORE 
RESPONSABILE 
Ing. 
Roberto 
Anzanello 
! 
DIRETTORE 
EDITORIALE 
Massimiliano 
Alfieri 
! 
COMITATO 
DI 
REDAZIONE 
Manuela 
FabbreL 
Fabio 
Vitale 
Luciano 
DragoneL 
! 
REDAZIONE 
E 
PRODUZIONE 
Fabio 
Vitale 
! 
DIREZIONE 
E 
PROPRIETA’ 
Health 
Holding 
S.r.l. 
Via 
Cesare 
BaLsQ, 
23 
20122 
-­‐ 
Milano 
info@hhg.it 
! 
TuL 
i 
diriL 
sono 
riservaQ. 
Nes suna 
par te 
può 
es sere 
riprodoYa 
in 
alcun 
modo 
senza 
il 
permesso 
scriYo 
del 
direYore 
editoriale. 
ArQcoli, 
noQzie 
e 
recensioni 
firmaQ 
o 
siglaQ 
esprimono 
soltanto 
l’opinione 
dell’autore 
e 
comportano 
di 
conseguenza 
esclusivamente 
la 
sua 
responsabilità 
!direYa. 
Registrazione 
del 
Tribunale 
Civile 
di 
Roma 
N° 
29 
del 
10 
Marzo 
2014 
! 
Impaginazione 
e 
grafica 
Fabio 
Vitale 
!C 
opia 
inviata 
a 
86.432 
e-­‐mail 
La 
sfida 
di 
un 
nuovo 
organo 
di 
informazione 
________________________________________ 
pag. 
2 
Ing. 
Roberto 
Anzanello 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso 
e 
Mutualità 
________________________________________ 
pag. 
2 
Pierfrancesco 
Marini 
Il 
costo 
della 
salute 
oggi 
________________________________________ 
pag. 
3 
Carmina 
San6llo 
La 
salute 
come 
bene 
comune 
Il 
ruolo 
delle 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso 
________________________________________ 
pag. 
4 
Maria 
Cagnoni 
Fumo, 
alcool 
e 
obesità: 
lo 
sguardo 
d’insieme 
________________________________________ 
pag. 
5 
Manuela 
FabbreK 
Inserzione 
Il 
Museo 
del 
Mutuo 
Soccorso 
-­‐ 
sito 
in 
Via 
di 
Santa 
Cornelia, 
9, 
00060 
Formello 
(RM) 
-­‐ 
ha 
al 
suo 
interno 
più 
di 
500 
reperS 
di 
valore 
storico 
e 
mutualisSco. 
Aperto 
dal 
Lunedì 
al 
Venerdì 
solo 
su 
appuntamento 
contaVando 
il 
numero 
telefonico 
+39.331.6893067
La 
sfida 
di 
un 
nuovo 
organo 
di 
Informazione 
dell’Ing. 
Roberto 
Anzanello 
-­‐ 
DireNore 
Responsabile 
I n 
u n 
m o n d o 
d o v e 
l a 
comunicazione 
è 
un 
elemento 
ormai 
universale 
che 
permeYe 
a 
chiunque 
di 
essere 
sempre 
interconnesso, 
la 
pos s ibi l i t à 
di 
rappre s enta re 
argomenQ 
di 
interesse 
comune 
in 
via 
immediata 
e 
direYa 
diviene 
uno 
strumento 
indispensabile. 
Nel 
nostro 
paese. 
però, 
non 
esiste 
oggi 
nessuno 
strumento 
che 
consenta 
di 
ricevere, 
leggere, 
analizzare 
informazioni 
inerenQ 
relaQvamente 
ad 
uno 
degli 
aspeL 
più 
importanQ 
della 
nostra 
vita 
quale 
è 
il 
benessere 
psicofisico 
cioè 
la 
nostra 
salute. 
L’importanza 
dell’argomento 
richiede 
la 
necessaria 
aYenzione, 
ma 
aYualmente 
le 
uniche 
informazioni 
di 
cui 
possiamo 
disporre 
sono 
quelle 
di 
cronaca 
riportate 
dalla 
stampa, 
quelle 
scienQfiche 
pubblicate 
sulle 
riviste 
desQnate 
agli 
addeL 
ai 
lavori, 
quelle 
che 
emergono 
in 
modo 
non 
struYurato 
da 
internet. 
Sembra 
quasi 
impossibile 
ma 
uno 
dei 
beni 
più 
preziosi 
che 
possediamo, 
la 
salute, 
non 
ha 
ancora 
ricevuto 
la 
dovuta 
aYenzione 
editoriale 
finalizzata 
a 
creare 
strumenQ 
che 
consentano 
una 
diffusione 
conQnua 
di 
informazioni 
indispensabili, 
necessarie 
ed 
imprescindibili 
per 
la 
nostra 
vita. 
La 
“sfida” 
che 
Health 
Online 
vuole 
cogliere 
è 
proprio 
questa: 
realizzare 
un 
organo 
di 
informazione 
che 
sia 
uno 
strumento 
di 
ampia 
diffusione 
alla 
portata 
di 
chiunque 
per 
ricevere, 
leggere 
e 
comprendere 
argomenQ 
di 
interesse 
generale 
e 
personale 
rispeYo 
al 
bene 
più 
prezioso 
che 
tuL 
noi 
possediamo: 
la 
nostra 
salute. 
L’impegno 
di 
tuYa 
la 
redazione 
della 
nuova 
testata 
sarà 
proprio 
quello 
di 
fornire 
a 
ciascun 
leYore 
una 
chiave 
di 
leYura 
impar z iale, 
aggiornata 
e 
comprensibile. 
Buona 
leYura 
a 
tuL 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso 
e 
Mutualità 
La 
comparsa 
delle 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso 
risale 
al 
XIX 
secolo 
circa 
quando 
in 
seguito 
allo 
sviluppo 
industriale 
nasce 
l’esigenza 
di 
tutela 
dei 
diriL 
previdenziali. 
L’assistenza 
sociale 
di 
ogni 
individuo, 
sia 
essa 
economica 
che 
sanitaria, 
era 
in 
quei 
tempi 
preYamente 
oligarchica 
ovvero 
era 
un 
beneficio 
per 
coloro 
che 
avevano 
un 
certo 
reddito 
o 
patrimonio, 
tale 
da 
garanQre 
una 
pensione 
dignitosa, 
ma 
sopraYuYo 
l’esistenza 
di 
una 
vita 
sana 
aYraverso 
l’aLvità 
di 
prevenzione 
e 
cure 
delle 
malaLe. 
Gruppi 
di 
lavoratori, 
spesso 
della 
stessa 
categoria, 
così 
decidono 
di 
organizzarsi 
per 
meYere 
insieme 
parte 
dei 
loro 
risparmi 
dai 
quali 
poter 
aLngere 
nei 
momenQ 
di 
necessità 
per 
fronteggiare 
quegli 
evenQ 
patologici 
che 
spesso 
conducevano 
alla 
morte 
di 
intere 
famiglie. 
La 
forma 
di 
aggregazione 
sociale 
e 
la 
solidarietà, 
appare 
da 
subito 
una 
soluzione 
efficace 
alla 
carenza 
totale 
dello 
Stato 
nel 
campo 
previdenziale. 
I 
lavoratori 
e 
le 
associazioni 
di 
categoria 
iniziano 
a 
cosQtuire 
fondi 
dedicaQ 
a 
determinaQ 
evenQ, 
permeYendo 
così 
ad 
ogni 
lavoratore 
aderente 
e 
ai 
loro 
familiari 
di 
poter 
ricevere 
i 
sussidi 
necessari 
per 
sostenere 
le 
spese 
mediche 
necessarie. 
AYraverso 
questo 
sistema 
di 
aggregazione 
sociale, 
che 
si 
basa 
sulla 
di 
Pierfrancesco 
Marini 
pag. 
2
forma 
associaQva, 
di 
faYo 
ogni 
lavoratore 
aiuta 
l’altro, 
ogni 
contribuente 
versa 
una 
quota 
parte 
che 
potrà 
servire 
ad 
un 
suo 
collega 
o 
ad 
un 
suo 
familiare 
ponendo 
in 
e s s e re 
un 
s i s tema 
MutualisQco 
puro, 
che 
oggi 
chiameremo 
a 
Mutualità 
prevalente, 
essendo 
i 
soli 
iscriL 
al 
fondo 
comune 
cosQtuito 
i 
soli 
beneficiari. 
Parlare 
di 
assicurazione 
in 
tale 
ambito 
è 
sbagliato 
per 
vari 
moQvi. 
La 
logica 
assicuraQva 
ha 
di 
base 
un 
profiYo, 
prevede 
limitazioni 
e 
restrizioni 
alla 
garanzia 
di 
essere 
tutelaQ, 
come 
l’età, 
patologie 
pregresse 
e 
stato 
di 
salute. 
Diversa 
è 
la 
logica 
della 
mutualità 
prevalente, 
propria 
delle 
Società 
Generali 
di 
Mutuo 
Soccorso, 
le 
quali 
intervengo 
tramite 
l’erogazione 
di 
sussidi 
in 
favore 
dei 
lavoratori 
aderenQ 
al 
“fondo” 
e 
dei 
loro 
familiari, 
ponendo 
in 
essere 
un 
grande 
forma 
di 
solidarietà 
sociale, 
fronteggiando 
momenQ 
di 
crisi 
del 
welfare 
che 
oggi 
purtroppo 
grava 
in 
diversi 
Paesi 
d’europa 
e 
del 
mondo. 
Le 
società 
operaie 
di 
mutuo 
soccorso 
sono 
state 
le 
prime 
forme 
di 
aggregazione 
che 
hanno 
saputo 
reagire 
contro 
i 
rischi 
dell’esistenzialismo, 
come 
la 
salute, 
la 
vecchiaia 
e 
la 
morte, 
aYraverso 
la 
cosQtuzione 
delle 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso. 
Ad 
oggi 
sono 
ancora 
diverse 
le 
Mutue 
aLve 
in 
Italia, 
circa 
due 
mila, 
che 
erogano 
contribuQ 
in 
favore 
dei 
propri 
assisQQ, 
venendo 
a 
svolgere 
anche 
oggi 
un 
ruolo 
di 
notevole 
importanza 
nel 
campo 
del 
welfare. 
Sembra 
quasi 
essere 
tornaQ 
al 
passato, 
sembra 
quasi 
essere 
tornaQ 
in 
quei 
tempi 
in 
cui 
lo 
Stato 
non 
era 
vicino 
alle 
famiglie 
più 
deboli 
e 
la 
logica 
mutualisQca 
sembra 
essere 
più 
che 
mai 
aYuale. 
Le 
odierne 
Mutuo 
soccorso 
italiane 
ed 
europee 
sono 
più 
che 
mai 
aLve 
nel 
campo 
sanitario 
integraQvo, 
nel 
campo 
ricreaQvo 
e 
culturale 
a 
favore 
dei 
propri 
associaQ. 
Pertanto 
possiamo 
dire 
che 
le 
“nuove” 
Mutue 
sono 
al 
passo 
con 
i 
tempi 
offrendo 
sempre 
più 
servizi 
in 
favore 
esclusivo 
dei 
propri 
assisQQ, 
aumentando 
sempre 
più 
il 
vero 
senso 
della 
Mutualità 
restando 
fuori 
da 
ogni 
logica 
speculaQva 
ed 
elitaria. 
L’aYuale 
crisi 
del 
sistema 
sanitario 
nazionale 
ha 
portato 
al 
risorgimento 
delle 
società 
di 
mutuo 
soccorso, 
dando 
ad 
esse 
l’opportunità 
di 
intervenire 
sussidiariamente 
in 
favore 
dei 
ciYadini 
che 
necessitano 
di 
cure 
e 
prevenzione, 
trovando 
il 
più 
delle 
volte 
convenienza 
per 
gli 
associaQ 
a 
rivolgersi 
a 
cliniche 
sanitarie 
altamente 
specializzate 
e 
moderne, 
convenzionate 
con 
le 
diverse 
società 
di 
mutuo 
soccorso 
di 
appartenenza. 
Nell’ulQmo 
quinquennio 
sempre 
più 
persone 
hanno 
riscoperto 
il 
vantaggio 
della 
mutualità, 
capendo 
che 
la 
solidarietà, 
di 
fronte 
alla 
malaLa 
e 
alla 
perdita 
di 
autosufficienza, 
è 
la 
formula 
vincente 
per 
vivere 
serenamente 
il 
Il 
costo 
della 
salute 
oggi 
È 
ben 
noto 
che, 
ad 
oggi, 
la 
crisi 
e c o n omi c a 
c h e 
i n c omb e , 
s Q a 
minacciando 
fortemente 
le 
tasche 
degli 
italiani… 
ma 
che 
le 
persone 
debbano 
rinunciare 
a 
curarsi 
perché 
“CURARSI 
E’ 
SEMPRE 
PIÙ 
CARO” 
è 
un 
altro 
discorso! 
Il 
problema 
alla 
base, 
purtroppo, 
non 
è 
solo 
la 
riduzione 
delle 
disponibilità 
economiche, 
ma 
sono 
anche 
cosQ 
che 
bisogna 
affrontare 
per 
le 
prestazioni 
sanitarie. 
I 
ciYadini 
italiani, 
nel 
momento 
in 
cui 
devono 
soYoporsi 
a 
visite 
specialisQche, 
intervenQ 
o 
quant’altro, 
sono 
costreL 
a 
combaYere 
con 
i 
prezzi 
che 
si 
presentano 
sul 
“mercato 
sanitario 
italiano”. 
OltretuYo, 
oggi, 
il 
ricorso 
al 
Sistema 
Sanitario 
Nazionale, 
non 
è 
sempre 
più 
conveniente 
rispeYo 
al 
privato 
e, 
quando 
si 
presentano 
situazioni 
di 
urgenza 
per 
cui 
il 
tempo 
è 
elemento 
vitale, 
la 
strada 
verso 
il 
privato 
diventa 
a 
direzione 
obbligatoria. 
Alcune 
ricerche 
effeYuate 
nel 
corso 
degli 
ulQmi 
anni, 
dimostrano 
la 
crescita 
e 
l’esuberanza 
dei 
cosQ 
sanitari, 
sia 
pubblici 
che 
privaQ 
e 
una 
delle 
ulQme 
(“Altroconsumo”-­‐ 
2012) 
conferma, 
per 
alcune 
prestazioni, 
il 
raggiungimento 
a 
veYe 
molto 
elevate. 
La 
gastroscopia, 
ad 
esempio, 
esame 
complesso 
per 
cui 
spesso 
i 
risultaQ 
richiesQ 
devono 
essere 
imminenQ, 
richiede 
cosQ 
in 
media 
alQssimi. 
Ma 
un 
ciYadino 
italiano, 
che 
mediamente 
guadagna 
€ 
1.300 
al 
mese, 
per 
soYoporsi 
ad 
un 
gastroscopia 
può 
di 
Carmina 
San6llo 
pag. 
3
affrontare 
una 
spesa 
che 
raggiunge 
quasi 
i 
€ 
600? 
L’alternaQva 
potrebbe 
essere 
il 
Sistema 
Sanitario 
Nazionale 
che, 
per 
una 
simile 
prestazione, 
richiederebbe 
in 
media 
€ 
50; 
ma 
quanto 
bisognerebbe 
aspeNare? 
Prestazioni 
come 
l’ecografia 
all’addome 
e 
la 
visita 
ortopedica 
si 
aggirano, 
mediamente, 
sui 
€ 
120,00: 
ma, 
per 
visite 
così 
frequenQ, 
in 
un 
“nucleo 
familiare” 
a 
che 
livello 
di 
spesa 
sanitaria 
si 
arriverebbe? 
Per 
entrambe, 
il 
SSN 
si 
presenta 
ancora 
in 
veste 
compeQQva, 
anche 
se 
non 
per 
tuYe 
le 
province 
oggeYo 
di 
studio; 
Bari, 
ad 
esempio, 
per 
un’ecografia 
all’addome 
praQca 
prezzi 
poco 
superiori 
al 
pubblico. 
La 
compeQzione, 
invece, 
è 
del 
tuYo 
filtrata 
dai 
prezzi 
esercitaQ 
dal 
privato 
per 
eseguire 
una 
semplice 
panoramica 
ai 
denQ: 
tranne 
qualche 
caso 
eccezionale, 
il 
costo 
medio 
pubblico 
è 
pressoché 
simile, 
se 
non 
inferiore, 
ai 
€ 
30 
di 
Qcket 
sanitario. 
Come 
venire 
in 
aiuto 
a 
tuL 
coloro 
che 
non 
possono 
aspeYare 
i 
tempi 
deYaQ 
dal 
Sistema 
Sanitario 
Nazionale 
e 
non 
riescono 
a 
sostenere 
i 
cosQ 
elevaQ 
del 
privato? 
L’aiuto 
delle 
Mutue 
potrebbe 
divenire 
fondamentale 
per 
tuL 
i 
ciYadini 
che 
si 
trovano 
o 
potrebbero 
trovarsi 
in 
situazioni 
di 
disagio 
simili. 
Il 
supporto 
si 
concreQzza, 
quindi, 
nell’offrire 
sostegno 
economico 
aYraverso 
formule 
di 
assistenza 
sanitaria 
che 
vanno 
dai 
rimborsi 
delle 
prestazioni 
effeYuate 
in 
struYure 
private 
all’assistenza 
sanitaria 
pubblica. 
È 
un 
dato 
oramai 
certo 
la 
crisi 
nel 
nostro 
sistema 
sanitario 
nazionale, 
che 
sembra 
ormai 
un 
vecchio 
e 
stanco 
funambolo 
che 
faQca 
a 
mantenere 
l'equilibrio 
a 
causa 
delle 
molteplici 
spallate 
che 
da 
anni 
conQnuano 
a 
colpirlo 
e 
della 
lenta 
e 
progressiva 
erosione 
della 
base 
su 
cui 
cammina. 
Le 
minacce 
provengono 
da 
più 
fronQ 
e 
sono 
sempre 
più 
forQ, 
tanto 
da 
meYere 
in 
discussione 
la 
"sostenibilità" 
stessa 
del 
Servizio 
Sanitario 
Nazionale, 
ovvero 
la 
tutela 
della 
salute 
aYraverso 
quelli 
che 
sono 
i 
principi 
di 
univers a l i tà, 
uguaglianza 
e 
globalità 
delle 
cure 
che 
ne 
hanno 
faYo 
negli 
anni 
uno 
dei 
sistemi 
sanitari 
migliori 
al 
mondo. 
Corollario 
di 
questo 
scenario 
sono 
gli 
ulQmi 
decenni 
caraYerizzaQ 
da 
poliQche 
di 
riduzione 
dell'intervento 
pubblico, 
di 
a r ret ramento 
d e l lo 
Stato 
e 
d i 
compressione 
delle 
tutele 
sociali. 
La 
crisi 
economica, 
infaL, 
ha 
trasformato 
il 
p o l i Q camente 
imp o s s i b i l e 
nel 
poliQcamente 
inevitabile 
e 
offerto 
strade 
per 
nuove 
opportunità 
per 
sopperire 
alle 
cogenQ 
mancanze 
di 
un 
sistema 
sanitario 
nazionale 
sino 
ad 
ora 
fulcro 
del 
substrato 
sociale 
nazionale. 
La 
nostra 
CosQtuzione 
all’art. 
32 
sancisce 
che 
“la 
Repubblica 
tutela 
la 
salute 
come 
fondamentale 
diriYo 
dell'individuo 
e 
interesse 
della 
colleLvità, 
e 
garanQsce 
cure 
gratuite 
agli 
indigenQ. 
Nessuno 
può 
essere 
obbligato 
a 
un 
determinato 
traYamento 
sanitario 
se 
non 
per 
disposizione 
di 
legge. 
La 
legge 
non 
può 
in 
nessun 
caso 
violare 
i 
limiQ 
imposQ 
dal 
rispeYo 
della 
persona 
umana.” 
DeYo 
arQcolo 
sancisce 
il 
principio 
secondo 
il 
quale 
la 
salute 
sia 
un 
bene 
comune, 
ovvero 
inteso 
come 
un 
“bene” 
di 
cui 
tuL 
hanno 
diriYo 
di 
usufruire, 
indipendentemente 
da 
ogni 
condizione 
di 
reddito, 
di 
radici 
etniche 
e 
di 
opzioni 
ideologiche, 
l’idea 
e 
l’esigenza, 
dunque, 
che 
la 
salute, 
intesa 
come 
bene 
essenziale 
per 
la 
vita 
dell’uomo 
debba 
sfuggire 
alla 
logica 
della 
proprietà 
privata, 
del 
mercato 
e 
del 
profiYo 
e 
vadano 
comunque 
tutelaQ 
dalla 
legge 
come 
beni 
colleLvamente 
controllaQ 
e 
potenzialmente 
disponibili 
“per 
tuL”, 
di 
interesse 
di 
tuL. 
Nel 
nostro 
Paese, 
dotato 
di 
un 
sistema 
sanitario 
pubblico, 
anche 
il 
diriYo 
egualitario 
di 
tuL 
gli 
uomini 
alla 
difesa 
della 
propria 
salute 
appare 
ufficialmente 
riconosciuto. 
TuYavia 
esso 
appare 
manifestamente 
limitato 
ad 
un 
gran 
numero 
di 
diseguaglianze 
sociali 
di 
vario 
ordine, 
che 
pesano 
fortemente 
sia 
in 
relazione 
ai 
faYori 
di 
rischio 
sia 
in 
relazione 
all’accesso 
e 
ai 
benefici 
dei 
servizi 
sanitari. 
È 
ben 
chiaro 
che 
la 
promozione 
della 
salute 
investe 
quasi 
ogni 
seYore 
della 
programmazione 
socio-­‐poliQca. 
E 
tuYavia 
, 
anche 
in 
questo 
orizzonte 
sembra 
importante 
d o m a n d a r s i 
s e , 
p e r 
q u a n t o 
specificatamente 
le 
concerne, 
la 
gesQone 
della 
sanità 
possa 
essere 
in 
grado, 
nelle 
sue 
forme 
aYuali 
e 
nelle 
aYuali 
condizioni, 
di 
affrontare 
gli 
odierni 
compiQ 
della 
difesa 
e 
della 
promozione 
della 
salute 
per 
tuL 
i 
ciYadini. 
Come 
tuYe 
le 
crisi 
oltre 
i 
cosQ 
economici 
e 
La 
salute 
come 
bene 
comune 
Il 
ruolo 
delle 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso 
di 
Maria 
Cagnoni 
pag. 
4
sociali 
da 
pagare, 
spesso 
si 
aprono 
anche 
nuove 
opportunità. 
Ed 
infaL, 
la 
proposta 
della 
salute 
e 
della 
sanità 
come 
“beni 
comuni” 
non 
può 
non 
comportare, 
inevitabilmente, 
qualcosa 
di 
più 
di 
una 
generica 
gesQone 
pubblica 
della 
sanità 
e, 
comunque, 
il 
superamento 
dell’aYuale 
modello 
economiciQsco 
aziendalisQco 
di 
sistema 
sanitario 
pubblico. 
Pertanto 
la 
proposta 
di 
un 
passaggio 
della 
gesQone 
del 
seYore 
sanitario 
dal 
“pubblico” 
al 
“comune” 
comporta 
una 
forte 
enfasi 
sulla 
soggeLvità 
sociale 
e, 
in 
parQcolar 
modo, 
sull’aLva 
partecipazione 
colleLva 
ai 
vari 
processi 
decisionali 
e 
operaQvi 
concernenQ 
la 
salute. 
Da 
ciò 
ne 
consegue 
l’uQlizzazione 
e 
la 
messa 
in 
campo 
della 
soggeLvità 
dei 
ciYadini, 
delle 
loro 
varie 
forme 
di 
organizzazione 
colleLva 
e 
di 
rappresentanza 
locale 
e 
seYoriale, 
delle 
aLvità 
e 
dei 
movimenQ 
per 
la 
riduzione 
delle 
disuguaglianze 
di 
opportunità 
e 
per 
la 
costruzione 
di 
contesQ 
ambientali 
più 
vivibili, 
l’uQlizzazione 
e 
la 
messa 
in 
campo, 
dunque, 
delle 
allargate 
risorse 
che 
ne 
possono 
risultare 
e 
che 
vengono 
oggi 
complessivamente 
definite 
con 
il 
termine 
di 
“capitale 
sociale”. 
In 
questo 
quadro, 
pertanto, 
trovano 
il 
loro 
spazio 
e 
la 
loro 
forza 
le 
Società 
di 
Mutuo 
soccorso, 
isQtuite 
con 
la 
legge 
n. 
3818 
del 
1886, 
ulQmamente 
modificata 
dal 
D.Lgs. 
n. 
179 
del 
18 
OYobre 
2012, 
converQto 
in 
Legge 
il 
13 
Dicembre 
2012. 
Qu e s t e 
u lQme 
co sQt u i s co n o 
l a 
rappresentazione 
del 
ruolo 
della 
mutualità 
in 
risposta 
alla 
crisi 
del 
welfare. 
AYualmente 
in 
Italia 
sono 
aLve 
circa 
2.000 
società 
di 
mutuo 
soccorso 
che 
svolgono 
principalmente 
fornitura 
di 
assicurazione 
sanitaria 
integraQva 
e 
di 
sostegno 
in 
caso 
di 
fabbisogno. 
Il 
mutuo 
soccorso 
nasce 
principalmente 
come 
risposta 
colleLva 
alle 
conseguenze 
d rammaQ c h e 
d e l 
p ro c e s s o 
d i 
industrializzazione 
e 
segna 
l’affermazione 
concreta 
della 
rivendicazione 
di 
dignità 
e 
di 
autonomia 
di 
interi 
gruppi 
sociali 
che 
affermano 
concretamente 
la 
volontà 
di 
difendersi 
colleLvamente 
dai 
rischi 
del 
mercato 
AYualmente 
le 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso 
(SOMS ) 
cosQtu i s cono 
organizzazioni 
non 
lucraQve 
tenute 
a 
reinvesQre 
i 
propri 
uQli 
secondo 
i 
fini 
statutari. 
Coloro 
che 
vi 
aderiscono 
d i ventano 
s o c i 
con 
d i r i Yo 
d i 
partecipazione 
agli 
organismi 
di 
governo. 
Non 
discriminano 
all’accesso 
e 
non 
praQcano 
il 
diriYo 
di 
recesso. 
PraQcano 
tariffe 
inferiori 
a 
quelle 
di 
altre 
organizzazioni 
grazie 
alla 
loro 
capacità 
di 
realizzare 
economie 
di 
gesQone, 
di 
avvalers i , 
almeno 
in 
par te, 
di 
volontariato, 
di 
sQpulare 
convenzioni 
v a n t a g g i o s e 
s o p r aY u Yo 
c o n 
organizzazioni 
che 
fanno 
parte 
del 
sistema 
cooperaQvo, 
di 
godere 
di 
una 
fiscalità 
agevolata. 
La 
struYura 
organizzaQva 
delle 
società 
di 
mutuo 
soccorso 
mostra 
concretamente 
la 
possibilità 
di 
coniugare 
efficienza 
e 
democrazia, 
salvaguardando 
i 
valori 
di 
giusQzia 
sociale.Pertanto 
sulla 
base 
di 
quanto 
sino 
ad 
ora 
esposto 
si 
può 
concretamente 
affermare 
che 
le 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso 
possono 
cosQtuire 
un 
modello 
di 
sanità 
privata 
che 
non 
intenda 
entrare 
nelle 
logiche 
di 
mercato 
p ro p o ste 
d a l l e 
comp a g n i e 
d i 
assicurazione. 
Ed 
infaL 
per 
chi 
si 
interroga 
sul 
futuro 
del 
welfare 
e 
sulle 
sue 
mancate 
promesse, 
l’interesse 
scaturisce 
dalla 
r i c e r c a 
d i 
f o n Q 
a l t e r n a Q v e 
d i 
finanziamento 
della 
sanità 
e 
dalla 
constatazione 
che 
il 
ricorso 
al 
mercato 
aYraverso 
le 
compagnie 
di 
assicurazione 
ha 
dato 
finora 
risultaQ 
modesQ. 
Quale 
sarà 
il 
futuro 
percorso 
delle 
Società 
di 
Mutuo 
Soccorso, 
non 
ci 
è 
dato 
saperlo 
ma 
ciò 
che 
conta 
in 
questo 
scenario 
di 
profonda 
insoddisfazione 
nel 
Servizio 
Sanitario 
Nazionale 
non 
può 
che 
far 
sperare 
e 
desiderare 
uno 
sviluppo 
sempre 
maggiore 
di 
queste 
nuove 
forme 
di 
mutualità, 
che 
vedono 
come 
punto 
cent rale 
del l a 
propr i a 
st ruYura 
l’individuo 
e 
la 
colleLvità. 
Fumo, 
alcool 
e 
obesità: 
lo 
sguardo 
d’insieme 
pag. 
5 
Molte 
delle 
malaLe 
croniche, 
tra 
le 
principali 
cause 
di 
morte, 
si 
possono 
prevenire 
adoYando 
sQli 
di 
vita 
salutari 
fin 
dall’età 
giovanile. 
Il 
programma 
“Guadagnare 
salute” 
della 
Regione 
europea 
dell’Organizzazione 
mondiale 
della 
sanità 
(Oms) 
è 
stato 
adoYato 
anche 
in 
Italia 
dal 
2007. 
Esso 
sosQene 
gli 
intervenQ 
dei 
vari 
seYori 
economici, 
sanitari 
e 
di 
comunicazione, 
aL 
a 
contrastare 
la 
diffusione 
dei 
principali 
faYori 
di 
rischio, 
quali 
fumo, 
alcol, 
sQli 
alimentari 
non 
salutari 
e 
sedentarietà, 
quesQ 
ulQmi 
streYamente 
connessi 
all’obesità. 
In 
Italia, 
nel 
2012, 
con 
di 
Manuela 
FabbreK
riferimento 
alla 
popolazione 
di 
14 
anni 
e 
più, 
i 
fumatori 
rappresentano 
il 
21,9 
per 
cento, 
i 
consumatori 
di 
alcol 
a 
rischio 
il 
14,1 
per 
cento, 
mentre 
la 
prevalenza 
delle 
persone 
obese 
ammonta 
al 
10,4 
per 
cento 
della 
popolazione 
adulta 
di 
18 
anni 
e 
più. 
Nel 
complesso, 
fumo, 
alcol 
e 
obesità 
interessano 
sopraYuYo 
gli 
uomini, 
con 
differenze 
rispeYo 
alle 
fasce 
di 
età: 
i 
fumatori 
raggiungono 
le 
percentuali 
più 
elevate 
nelle 
fasce 
di 
età 
centrali 
(35,9 
tra 
gli 
uomini 
di 
25-­‐34 
anni 
e 
23,4 
tra 
le 
donne 
di 
45-­‐54 
anni), 
mentre 
il 
consumo 
di 
alcol 
a 
rischio 
è 
più 
diffuso 
tra 
gli 
anziani 
di 
65-­‐74 
anni 
(42,9 
contro 
l'11,6 
delle 
donne) 
e 
tra 
i 
giovani 
di 
18-­‐24 
anni 
(21,0 
contro 
il 
9,5 
delle 
donne). 
Infine, 
l’obesità 
aumenta 
dopo 
i 
35 
anni, 
con 
differenze 
di 
genere 
a 
svantaggio 
degli 
uomini 
che 
si 
riducono 
tra 
le 
persone 
anziane. 
La 
promozione 
e 
la 
prevenzione 
della 
salute 
è 
un 
faYore 
determinante 
per 
il 
benessere 
della 
persona, 
per 
la 
qualità 
della 
vita 
ma 
anche 
per 
la 
sostenibilità 
del 
sistema 
sanitario. 
E’ 
importante 
quindi, 
intervenire 
alla 
radice, 
cercando 
di 
istruire 
e 
costruire 
un 
sistema 
autoregolato 
dai 
ciYadini, 
volto 
ad 
influire 
sulla 
percezione 
e 
le 
abitudini 
in 
termini 
di 
salute 
per 
noi 
stessi 
ed 
i 
nostri 
cari. 
Fonte 
da6 
sta6s6ci 
“Istat 
-­‐ 
Ministero 
della 
Salute” 
pag. 
6

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Health Online - Numero 1 - Maggio 2014

  • 1. HEALTH Il periodico di informazione sulla Sanità Integrativa in evidenza
  • 2. Periodico di Informazione sulla Sanità Integra6va SOMMARIO HEALTH ONLINE PERIODICO BIMESTRALE DI INFORMAZIONE SULLA SANITA’ INTEGRATIVA ! ANNO 1° -­‐ MAGGIO 2014 -­‐ N° 1 ! DIRETTORE RESPONSABILE Ing. Roberto Anzanello ! DIRETTORE EDITORIALE Massimiliano Alfieri ! COMITATO DI REDAZIONE Manuela FabbreL Fabio Vitale Luciano DragoneL ! REDAZIONE E PRODUZIONE Fabio Vitale ! DIREZIONE E PROPRIETA’ Health Holding S.r.l. Via Cesare BaLsQ, 23 20122 -­‐ Milano info@hhg.it ! TuL i diriL sono riservaQ. Nes suna par te può es sere riprodoYa in alcun modo senza il permesso scriYo del direYore editoriale. ArQcoli, noQzie e recensioni firmaQ o siglaQ esprimono soltanto l’opinione dell’autore e comportano di conseguenza esclusivamente la sua responsabilità !direYa. Registrazione del Tribunale Civile di Roma N° 29 del 10 Marzo 2014 ! Impaginazione e grafica Fabio Vitale !C opia inviata a 86.432 e-­‐mail La sfida di un nuovo organo di informazione ________________________________________ pag. 2 Ing. Roberto Anzanello Società di Mutuo Soccorso e Mutualità ________________________________________ pag. 2 Pierfrancesco Marini Il costo della salute oggi ________________________________________ pag. 3 Carmina San6llo La salute come bene comune Il ruolo delle Società di Mutuo Soccorso ________________________________________ pag. 4 Maria Cagnoni Fumo, alcool e obesità: lo sguardo d’insieme ________________________________________ pag. 5 Manuela FabbreK Inserzione Il Museo del Mutuo Soccorso -­‐ sito in Via di Santa Cornelia, 9, 00060 Formello (RM) -­‐ ha al suo interno più di 500 reperS di valore storico e mutualisSco. Aperto dal Lunedì al Venerdì solo su appuntamento contaVando il numero telefonico +39.331.6893067
  • 3. La sfida di un nuovo organo di Informazione dell’Ing. Roberto Anzanello -­‐ DireNore Responsabile I n u n m o n d o d o v e l a comunicazione è un elemento ormai universale che permeYe a chiunque di essere sempre interconnesso, la pos s ibi l i t à di rappre s enta re argomenQ di interesse comune in via immediata e direYa diviene uno strumento indispensabile. Nel nostro paese. però, non esiste oggi nessuno strumento che consenta di ricevere, leggere, analizzare informazioni inerenQ relaQvamente ad uno degli aspeL più importanQ della nostra vita quale è il benessere psicofisico cioè la nostra salute. L’importanza dell’argomento richiede la necessaria aYenzione, ma aYualmente le uniche informazioni di cui possiamo disporre sono quelle di cronaca riportate dalla stampa, quelle scienQfiche pubblicate sulle riviste desQnate agli addeL ai lavori, quelle che emergono in modo non struYurato da internet. Sembra quasi impossibile ma uno dei beni più preziosi che possediamo, la salute, non ha ancora ricevuto la dovuta aYenzione editoriale finalizzata a creare strumenQ che consentano una diffusione conQnua di informazioni indispensabili, necessarie ed imprescindibili per la nostra vita. La “sfida” che Health Online vuole cogliere è proprio questa: realizzare un organo di informazione che sia uno strumento di ampia diffusione alla portata di chiunque per ricevere, leggere e comprendere argomenQ di interesse generale e personale rispeYo al bene più prezioso che tuL noi possediamo: la nostra salute. L’impegno di tuYa la redazione della nuova testata sarà proprio quello di fornire a ciascun leYore una chiave di leYura impar z iale, aggiornata e comprensibile. Buona leYura a tuL Società di Mutuo Soccorso e Mutualità La comparsa delle Società di Mutuo Soccorso risale al XIX secolo circa quando in seguito allo sviluppo industriale nasce l’esigenza di tutela dei diriL previdenziali. L’assistenza sociale di ogni individuo, sia essa economica che sanitaria, era in quei tempi preYamente oligarchica ovvero era un beneficio per coloro che avevano un certo reddito o patrimonio, tale da garanQre una pensione dignitosa, ma sopraYuYo l’esistenza di una vita sana aYraverso l’aLvità di prevenzione e cure delle malaLe. Gruppi di lavoratori, spesso della stessa categoria, così decidono di organizzarsi per meYere insieme parte dei loro risparmi dai quali poter aLngere nei momenQ di necessità per fronteggiare quegli evenQ patologici che spesso conducevano alla morte di intere famiglie. La forma di aggregazione sociale e la solidarietà, appare da subito una soluzione efficace alla carenza totale dello Stato nel campo previdenziale. I lavoratori e le associazioni di categoria iniziano a cosQtuire fondi dedicaQ a determinaQ evenQ, permeYendo così ad ogni lavoratore aderente e ai loro familiari di poter ricevere i sussidi necessari per sostenere le spese mediche necessarie. AYraverso questo sistema di aggregazione sociale, che si basa sulla di Pierfrancesco Marini pag. 2
  • 4. forma associaQva, di faYo ogni lavoratore aiuta l’altro, ogni contribuente versa una quota parte che potrà servire ad un suo collega o ad un suo familiare ponendo in e s s e re un s i s tema MutualisQco puro, che oggi chiameremo a Mutualità prevalente, essendo i soli iscriL al fondo comune cosQtuito i soli beneficiari. Parlare di assicurazione in tale ambito è sbagliato per vari moQvi. La logica assicuraQva ha di base un profiYo, prevede limitazioni e restrizioni alla garanzia di essere tutelaQ, come l’età, patologie pregresse e stato di salute. Diversa è la logica della mutualità prevalente, propria delle Società Generali di Mutuo Soccorso, le quali intervengo tramite l’erogazione di sussidi in favore dei lavoratori aderenQ al “fondo” e dei loro familiari, ponendo in essere un grande forma di solidarietà sociale, fronteggiando momenQ di crisi del welfare che oggi purtroppo grava in diversi Paesi d’europa e del mondo. Le società operaie di mutuo soccorso sono state le prime forme di aggregazione che hanno saputo reagire contro i rischi dell’esistenzialismo, come la salute, la vecchiaia e la morte, aYraverso la cosQtuzione delle Società di Mutuo Soccorso. Ad oggi sono ancora diverse le Mutue aLve in Italia, circa due mila, che erogano contribuQ in favore dei propri assisQQ, venendo a svolgere anche oggi un ruolo di notevole importanza nel campo del welfare. Sembra quasi essere tornaQ al passato, sembra quasi essere tornaQ in quei tempi in cui lo Stato non era vicino alle famiglie più deboli e la logica mutualisQca sembra essere più che mai aYuale. Le odierne Mutuo soccorso italiane ed europee sono più che mai aLve nel campo sanitario integraQvo, nel campo ricreaQvo e culturale a favore dei propri associaQ. Pertanto possiamo dire che le “nuove” Mutue sono al passo con i tempi offrendo sempre più servizi in favore esclusivo dei propri assisQQ, aumentando sempre più il vero senso della Mutualità restando fuori da ogni logica speculaQva ed elitaria. L’aYuale crisi del sistema sanitario nazionale ha portato al risorgimento delle società di mutuo soccorso, dando ad esse l’opportunità di intervenire sussidiariamente in favore dei ciYadini che necessitano di cure e prevenzione, trovando il più delle volte convenienza per gli associaQ a rivolgersi a cliniche sanitarie altamente specializzate e moderne, convenzionate con le diverse società di mutuo soccorso di appartenenza. Nell’ulQmo quinquennio sempre più persone hanno riscoperto il vantaggio della mutualità, capendo che la solidarietà, di fronte alla malaLa e alla perdita di autosufficienza, è la formula vincente per vivere serenamente il Il costo della salute oggi È ben noto che, ad oggi, la crisi e c o n omi c a c h e i n c omb e , s Q a minacciando fortemente le tasche degli italiani… ma che le persone debbano rinunciare a curarsi perché “CURARSI E’ SEMPRE PIÙ CARO” è un altro discorso! Il problema alla base, purtroppo, non è solo la riduzione delle disponibilità economiche, ma sono anche cosQ che bisogna affrontare per le prestazioni sanitarie. I ciYadini italiani, nel momento in cui devono soYoporsi a visite specialisQche, intervenQ o quant’altro, sono costreL a combaYere con i prezzi che si presentano sul “mercato sanitario italiano”. OltretuYo, oggi, il ricorso al Sistema Sanitario Nazionale, non è sempre più conveniente rispeYo al privato e, quando si presentano situazioni di urgenza per cui il tempo è elemento vitale, la strada verso il privato diventa a direzione obbligatoria. Alcune ricerche effeYuate nel corso degli ulQmi anni, dimostrano la crescita e l’esuberanza dei cosQ sanitari, sia pubblici che privaQ e una delle ulQme (“Altroconsumo”-­‐ 2012) conferma, per alcune prestazioni, il raggiungimento a veYe molto elevate. La gastroscopia, ad esempio, esame complesso per cui spesso i risultaQ richiesQ devono essere imminenQ, richiede cosQ in media alQssimi. Ma un ciYadino italiano, che mediamente guadagna € 1.300 al mese, per soYoporsi ad un gastroscopia può di Carmina San6llo pag. 3
  • 5. affrontare una spesa che raggiunge quasi i € 600? L’alternaQva potrebbe essere il Sistema Sanitario Nazionale che, per una simile prestazione, richiederebbe in media € 50; ma quanto bisognerebbe aspeNare? Prestazioni come l’ecografia all’addome e la visita ortopedica si aggirano, mediamente, sui € 120,00: ma, per visite così frequenQ, in un “nucleo familiare” a che livello di spesa sanitaria si arriverebbe? Per entrambe, il SSN si presenta ancora in veste compeQQva, anche se non per tuYe le province oggeYo di studio; Bari, ad esempio, per un’ecografia all’addome praQca prezzi poco superiori al pubblico. La compeQzione, invece, è del tuYo filtrata dai prezzi esercitaQ dal privato per eseguire una semplice panoramica ai denQ: tranne qualche caso eccezionale, il costo medio pubblico è pressoché simile, se non inferiore, ai € 30 di Qcket sanitario. Come venire in aiuto a tuL coloro che non possono aspeYare i tempi deYaQ dal Sistema Sanitario Nazionale e non riescono a sostenere i cosQ elevaQ del privato? L’aiuto delle Mutue potrebbe divenire fondamentale per tuL i ciYadini che si trovano o potrebbero trovarsi in situazioni di disagio simili. Il supporto si concreQzza, quindi, nell’offrire sostegno economico aYraverso formule di assistenza sanitaria che vanno dai rimborsi delle prestazioni effeYuate in struYure private all’assistenza sanitaria pubblica. È un dato oramai certo la crisi nel nostro sistema sanitario nazionale, che sembra ormai un vecchio e stanco funambolo che faQca a mantenere l'equilibrio a causa delle molteplici spallate che da anni conQnuano a colpirlo e della lenta e progressiva erosione della base su cui cammina. Le minacce provengono da più fronQ e sono sempre più forQ, tanto da meYere in discussione la "sostenibilità" stessa del Servizio Sanitario Nazionale, ovvero la tutela della salute aYraverso quelli che sono i principi di univers a l i tà, uguaglianza e globalità delle cure che ne hanno faYo negli anni uno dei sistemi sanitari migliori al mondo. Corollario di questo scenario sono gli ulQmi decenni caraYerizzaQ da poliQche di riduzione dell'intervento pubblico, di a r ret ramento d e l lo Stato e d i compressione delle tutele sociali. La crisi economica, infaL, ha trasformato il p o l i Q camente imp o s s i b i l e nel poliQcamente inevitabile e offerto strade per nuove opportunità per sopperire alle cogenQ mancanze di un sistema sanitario nazionale sino ad ora fulcro del substrato sociale nazionale. La nostra CosQtuzione all’art. 32 sancisce che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diriYo dell'individuo e interesse della colleLvità, e garanQsce cure gratuite agli indigenQ. Nessuno può essere obbligato a un determinato traYamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiQ imposQ dal rispeYo della persona umana.” DeYo arQcolo sancisce il principio secondo il quale la salute sia un bene comune, ovvero inteso come un “bene” di cui tuL hanno diriYo di usufruire, indipendentemente da ogni condizione di reddito, di radici etniche e di opzioni ideologiche, l’idea e l’esigenza, dunque, che la salute, intesa come bene essenziale per la vita dell’uomo debba sfuggire alla logica della proprietà privata, del mercato e del profiYo e vadano comunque tutelaQ dalla legge come beni colleLvamente controllaQ e potenzialmente disponibili “per tuL”, di interesse di tuL. Nel nostro Paese, dotato di un sistema sanitario pubblico, anche il diriYo egualitario di tuL gli uomini alla difesa della propria salute appare ufficialmente riconosciuto. TuYavia esso appare manifestamente limitato ad un gran numero di diseguaglianze sociali di vario ordine, che pesano fortemente sia in relazione ai faYori di rischio sia in relazione all’accesso e ai benefici dei servizi sanitari. È ben chiaro che la promozione della salute investe quasi ogni seYore della programmazione socio-­‐poliQca. E tuYavia , anche in questo orizzonte sembra importante d o m a n d a r s i s e , p e r q u a n t o specificatamente le concerne, la gesQone della sanità possa essere in grado, nelle sue forme aYuali e nelle aYuali condizioni, di affrontare gli odierni compiQ della difesa e della promozione della salute per tuL i ciYadini. Come tuYe le crisi oltre i cosQ economici e La salute come bene comune Il ruolo delle Società di Mutuo Soccorso di Maria Cagnoni pag. 4
  • 6. sociali da pagare, spesso si aprono anche nuove opportunità. Ed infaL, la proposta della salute e della sanità come “beni comuni” non può non comportare, inevitabilmente, qualcosa di più di una generica gesQone pubblica della sanità e, comunque, il superamento dell’aYuale modello economiciQsco aziendalisQco di sistema sanitario pubblico. Pertanto la proposta di un passaggio della gesQone del seYore sanitario dal “pubblico” al “comune” comporta una forte enfasi sulla soggeLvità sociale e, in parQcolar modo, sull’aLva partecipazione colleLva ai vari processi decisionali e operaQvi concernenQ la salute. Da ciò ne consegue l’uQlizzazione e la messa in campo della soggeLvità dei ciYadini, delle loro varie forme di organizzazione colleLva e di rappresentanza locale e seYoriale, delle aLvità e dei movimenQ per la riduzione delle disuguaglianze di opportunità e per la costruzione di contesQ ambientali più vivibili, l’uQlizzazione e la messa in campo, dunque, delle allargate risorse che ne possono risultare e che vengono oggi complessivamente definite con il termine di “capitale sociale”. In questo quadro, pertanto, trovano il loro spazio e la loro forza le Società di Mutuo soccorso, isQtuite con la legge n. 3818 del 1886, ulQmamente modificata dal D.Lgs. n. 179 del 18 OYobre 2012, converQto in Legge il 13 Dicembre 2012. Qu e s t e u lQme co sQt u i s co n o l a rappresentazione del ruolo della mutualità in risposta alla crisi del welfare. AYualmente in Italia sono aLve circa 2.000 società di mutuo soccorso che svolgono principalmente fornitura di assicurazione sanitaria integraQva e di sostegno in caso di fabbisogno. Il mutuo soccorso nasce principalmente come risposta colleLva alle conseguenze d rammaQ c h e d e l p ro c e s s o d i industrializzazione e segna l’affermazione concreta della rivendicazione di dignità e di autonomia di interi gruppi sociali che affermano concretamente la volontà di difendersi colleLvamente dai rischi del mercato AYualmente le Società di Mutuo Soccorso (SOMS ) cosQtu i s cono organizzazioni non lucraQve tenute a reinvesQre i propri uQli secondo i fini statutari. Coloro che vi aderiscono d i ventano s o c i con d i r i Yo d i partecipazione agli organismi di governo. Non discriminano all’accesso e non praQcano il diriYo di recesso. PraQcano tariffe inferiori a quelle di altre organizzazioni grazie alla loro capacità di realizzare economie di gesQone, di avvalers i , almeno in par te, di volontariato, di sQpulare convenzioni v a n t a g g i o s e s o p r aY u Yo c o n organizzazioni che fanno parte del sistema cooperaQvo, di godere di una fiscalità agevolata. La struYura organizzaQva delle società di mutuo soccorso mostra concretamente la possibilità di coniugare efficienza e democrazia, salvaguardando i valori di giusQzia sociale.Pertanto sulla base di quanto sino ad ora esposto si può concretamente affermare che le Società di Mutuo Soccorso possono cosQtuire un modello di sanità privata che non intenda entrare nelle logiche di mercato p ro p o ste d a l l e comp a g n i e d i assicurazione. Ed infaL per chi si interroga sul futuro del welfare e sulle sue mancate promesse, l’interesse scaturisce dalla r i c e r c a d i f o n Q a l t e r n a Q v e d i finanziamento della sanità e dalla constatazione che il ricorso al mercato aYraverso le compagnie di assicurazione ha dato finora risultaQ modesQ. Quale sarà il futuro percorso delle Società di Mutuo Soccorso, non ci è dato saperlo ma ciò che conta in questo scenario di profonda insoddisfazione nel Servizio Sanitario Nazionale non può che far sperare e desiderare uno sviluppo sempre maggiore di queste nuove forme di mutualità, che vedono come punto cent rale del l a propr i a st ruYura l’individuo e la colleLvità. Fumo, alcool e obesità: lo sguardo d’insieme pag. 5 Molte delle malaLe croniche, tra le principali cause di morte, si possono prevenire adoYando sQli di vita salutari fin dall’età giovanile. Il programma “Guadagnare salute” della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stato adoYato anche in Italia dal 2007. Esso sosQene gli intervenQ dei vari seYori economici, sanitari e di comunicazione, aL a contrastare la diffusione dei principali faYori di rischio, quali fumo, alcol, sQli alimentari non salutari e sedentarietà, quesQ ulQmi streYamente connessi all’obesità. In Italia, nel 2012, con di Manuela FabbreK
  • 7. riferimento alla popolazione di 14 anni e più, i fumatori rappresentano il 21,9 per cento, i consumatori di alcol a rischio il 14,1 per cento, mentre la prevalenza delle persone obese ammonta al 10,4 per cento della popolazione adulta di 18 anni e più. Nel complesso, fumo, alcol e obesità interessano sopraYuYo gli uomini, con differenze rispeYo alle fasce di età: i fumatori raggiungono le percentuali più elevate nelle fasce di età centrali (35,9 tra gli uomini di 25-­‐34 anni e 23,4 tra le donne di 45-­‐54 anni), mentre il consumo di alcol a rischio è più diffuso tra gli anziani di 65-­‐74 anni (42,9 contro l'11,6 delle donne) e tra i giovani di 18-­‐24 anni (21,0 contro il 9,5 delle donne). Infine, l’obesità aumenta dopo i 35 anni, con differenze di genere a svantaggio degli uomini che si riducono tra le persone anziane. La promozione e la prevenzione della salute è un faYore determinante per il benessere della persona, per la qualità della vita ma anche per la sostenibilità del sistema sanitario. E’ importante quindi, intervenire alla radice, cercando di istruire e costruire un sistema autoregolato dai ciYadini, volto ad influire sulla percezione e le abitudini in termini di salute per noi stessi ed i nostri cari. Fonte da6 sta6s6ci “Istat -­‐ Ministero della Salute” pag. 6