1. Le donne regine
nella Bibbia
dalla regina Ester a Maria Regina
Porcia, 20 dicembre 2013
Paola Barigelli-Calcari
2. Oggi i media quando parlano della donna che cosa raccontano ?
3. La moglie del re, o la donna che regna
in uno stato monarchico in cui non vige
la legge salica: il re e la r.; in Inghilterra,
quando regnava la r. Vittoria; la r.
madre, la madre del o della regnante;
la r. reggente.
4. 1338 Bartolo di fredi Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra, Montalcino
1338 Bartolo di Fredi Museo Civico e Diocesano
d'Arte Sacra, Montalcino
In usi estensivi, letterali o elevati:
la r. del Cielo, la Madonna;
la r. de l’etterno pianto (Dante),
Proserpina, regina dell’inferno…
5. Figurativo: Di donna
che primeggia per
qualche qualità: pare
una r.; è una vera r.; ha
un portamento di o da
r.; la rispettano tutti
come una r.; è lei la r.
della festa; e ironico:
vuol esser trattata come
una r.; si dà certe arie
da regina!
6. I cristiani perché parlano di
regine, Re e Regno?
Una risposta semplice ci viene dall’ultima
esortazione apostolica di Francesco la Evangelii
Gaudium del 24 novembre 2013, solennità di
N.S. Gesù Cristo Re dell’universo.
La proposta del Vangelo è il Regno di Dio (Lc 4,43):
si tratta di amare Dio che regna nel mondo.
Nella misura in cui egli riuscirà a regnare tra
noi, la vita sociale sarà uno spazio di fraternità,
di giustizia, di pace, di dignità per tutti. Dunque
tanto l’annuncio, quanto l’esperienza cristiana
tendono a provocare conseguenze sociali.
Cattedrale di Reggio Calabria
7. Gesù proclama l’inizio del
Regno di Dio
Il regno di Dio esiste ovunque
l’Altissimo comincia a regnare,
mediante la sua grazia e il suo
amore, vincendo il peccato e
aiutando gli uomini a crescere verso
quella grande comunione che egli
offre in Cristo. Tale azione di Dio
avviene anche nel cuore di uomini
che vivono fuori dell’ambito visibile
della Chiesa. Però questo non
significa assolutamente che
l’appartenenza alla Chiesa sia
indifferente.
8. Come partecipare al Regno di Dio?
L’accesso al Regno di Dio si realizza
mediante la fede nella parola di Gesù,
suggellata dal battesimo,
testimoniata nella sequela,
nella condivisione della sua vita, della sua
morte e risurrezione (cf Rm 6,9).
Ciò esige una profonda conversione (Cf Mv 1,15; Mt 4,17),
una rottura con ogni forma di egoismo, in un
mondo segnato dal peccato (Cf Mt 7,21; Gv 14,15; Rmi 13);
vale a dire una adesione all’annuncio delle
beatitudini (cf Mt 5, 1-10).
c. 1550 Jacopo Pontormo, Christ the Judge with the Creation of Eve, Uffizi
9. Effetti
Quando una persona
accetta il dono di Dio di
entrare in comunione
con Lui, per mezzo di
Gesù Cristo, continua la
realizzazione del Regno
di Dio sulla terra.
Questa presenza
gioiosa del «Re dei re e
Signore dei signori» (Ap
19,6) sarà piena e
perfetta nei cuori di
ognuno e di tutta
l’umanità nell’eternità.
1447, Fra Angelico, Cappella di
San Brizio Duomo, Orvieto
10. Fuori moda?
Alcuni possono osservare
che il termine regina
appartiene ad un’epoca
storica tramontata e riflette
concezioni politiche e
culturali ormai superate o
comunque estranee alla
sensibilità dell’uomo
contemporaneo o
addirittura tali da suscitare
in lui una reazione negativa.
11. Divisione in
Maria?
Altri sembrano
opporre la Vergine
Madre di Dio
incoronata nell’alto dei
cieli alla umile e
silenziosa donna
evangelica partecipe
alla vita di Gesù e del
suo popolo.
12. La Regina che vive nella
gloria celeste ed è vicina
al trono dell’Altissimo.
1591 El Greco,
mueso del Prado,
Madrid, Oil on
canvas, 90 x 100 cm
13. Maria evangelica che
vuole aderire al volere di
Dio per divenire madre
di Gesù e sorella nostra.
Ma si oppongono
escludendosi questi due
aspetti di Maria?
prima 1338
Bernardo Daddi
Uffizi FI tempera su
legno 31x17 cm
14. Recuperare e riscoprire
La matrice biblica del
linguaggio cristiano non può
essere semplicemente
cancellata ma va riscoperta
nel linguaggio comune in cui
i termini re e regina
ricorrono ancora per la loro
forza evocatrice di realtà
spirituali e di valori morali.
1513-14, Raffaello Sanzio Madonna Sistina, Dresda
16. La regina-madre è chiamata ghebirah:
termine che significa «padrona» in
antitesi con «serva», ed è parallelo con
«Adon» (= Signore), che non ha femminile
in ebraico °.
Betsabea in quanto sposa prediletta di
Davide, quando entra nella camera del re,
si inginocchia e si prostra davanti a lui,
chiamandolo: «Re, mio Signore» (1 Re
1,15-21)
17. Ma quando si presenta a Salomone suo
figlio, divenuto re, per parlargli in favore di
Adonia, è Salomone che si alza per
andargli incontro, si prostra davanti a lei e
la fa sedere su un trono alla sua destra.
Betsabea dice: Ho una piccola grazia da
chiederti, non me la negare». Il re le
risponde: «Chiedi, madre mia, non ti
respingerò» (1 Re 2,12-20).
Da un episodio come questo si ricava che
la ghebirâh, con sensibilità materna,
presenta al re le necessità del popolo.
19. L'eroina giudaica, che ha dato il
nome ad uno dei libri sacri, "di belle
forme e di aspetto avvenente", alla
morte dei genitori fu adottata dal
cugino Mardocheo (Esth. 2, 7);
erano entrambi della tribù di
Beniamino e del casato di Cis. La
loro famiglia fu tra quelle deportate
nel 597. Mardocheo era nato in
esilio, e il suo nome derivava da
quello del dio Marduk; egli ebbe
cura di Ester come della pupilla dei
suoi occhi.
1844, François-Léon Benouville
20. 1547-48, Tintoretto
Il re Serse I (Assuero: 485-465
a. C.), ripudiata Vasti, scelse
Ester a sua donna favorita.
Allorché Aman, il potente
ministro, ottenne il decreto
per l'uccisione dei Giudei,
Mardocheo, che aveva
sempre vegliato su Ester, la
esortò a presentarsi al re e a
intercedere in favore dei suoi
connazionali. Ella, sebbene
fosse proibito, sotto pena di
morte, di accedere al re senza
essere chiamati, si presentò a
porgergli la sua supplica,
dopo aver pregato e
digiunato, invitandolo a
pranzo.
21. Accolta benevolmente, fu esaudita, quando,
dopo il banchetto, svelò al re la malvagità di
Aman. Ester salvò così il suo popolo.
Mardocheo, a ricordo del lieto evento istituì
la festa dei Purim che veniva celebrata il 14 e
15 del mese di adhar.
1240s, Gothic
Glass Painter
22. 1470-75, Sandro Botticelli,
Gli antichi martirologi latini celebrano la festa di Ester al 1 o luglio: festum Hester reginae; il Canisio
aggiunge, in tedesco, il seguente breve elogio: "Bella e fedele, che trasse e liberò, con l'aiuto di
Mardocheo, da un immediato pericolo tutto il popolo giudaico".
I Copti pongono la festa di Ester, "regina dei Persiani", al 20 dicembre, senza fare menzione di
Mardocheo. Tra i Greci, sia Ester sia Mardocheo appaiono nominati nella commemorazione generale di
tutti gli antichi Padri del Vecchio Testamento. Il distico che si riferisce ad Ester suona così:
"Commemorazione della giusta [o "santa"] Ester, che redense [liberò] dalla morte il popolo d'Israele".
23. 1405-1407 Andrea di
Bartolo Galleria
Franchetti, Ca' d'Oro,
Venice 106x 74 cm
Povera che diviene regina
Educata alla fede ebraica
Bella esteriormente ed interiormente
Credente nel Dio dei padri
Orante ancorata nella preghiera
Piace all’Altissimo
Coraggiosa capace di superare le consuetudini
Capace di rischiare la sua vita per compiere la volontà del Padre
Solidale col suo popolo
Totalmente fiduciosa in Dio
Cosciente del suo posto nel progetto divino
Intercede per la sua gente
Protagonista nella storia
25. Dalla regalità mondana a
quella biblica
Il titolo di regina è
attribuito a Maria
dalla tradizione
cristiana almeno a
partire dal IV
secolo.
1454 Enguerrand CHARONTON
Hospice, Villeneuve-les-Avignon
26. Nel vangelo di Matteo Maria è
illuminata come madre del nuovo re, è
presente nella genealogia (Mt 1,16) e
nel compimento delle promesse (Mt
1,23). Come ghebirah è lei che intronizza
il re messia e lo presenta all’adorazione
delle genti.
Nel vangelo di Luca Gesù è figlio dello
Spirito santo che interviene
direttamente nel suo concepimento:
«Grande e figlio dell’Altissimo».
Elisabetta saluta Maria come «madre
del mio Signore».
In Ap 12 la donna è una ghebirah
escatologica in cui è madre sia del figlio
maschio destinato a governare le
nazioni con scettro di ferro, sia di tutti
coloro che osservano i comandamenti.
1465 Sandro Botticelli National Gallery London
27. 1440-42 Angelico cell 9 convento S. Marco FI 171x151
Sia la preghiera mariana (Salve
Regina, Regina coeli, Ave regina
coelorum) sia la pietà popolare
(litanie lauretane, 5° mistero
glorioso del Rosario…), che
l’iconografia ( che spesso
rappresenta l’incoronazione di
Maria nella gloria del cielo)
esprimono il pensiero e la fede
del popolo cristiano.
Pio XII, Ad caeli reginam dignità regale della Santa
Vergine Maria, 11 ottobre 1954
28. «O Madre di Dio, oggi sei trasferita al cielo sui carri dei
cherubini, i serafini si onorano di essere ai tuoi ordini, mentre
le schiere dei celesti eserciti si prostrano dinanzi a te».
E ancora: «O giusto, beatissimo (Giuseppe), per la tua origine
regale sei stato fra tutti prescelto a essere lo sposo della Regina
immacolata, la quale darà alla luce in modo ineffabile il re
Gesù».
E inoltre: «Scioglierò un inno alla Madre regina, alla quale mi
rivolgo con gioia, per cantare lietamente le sue glorie. ... O
Signora, la nostra lingua non ti può celebrare degnamente,
perché tu, che hai dato alla luce Cristo, nostro Re, sei stata
esaltata al di sopra dei serafini. ... Salve, o regina del mondo,
salve, o Maria, signora di tutti noi».
Nel «Messale» etiopico si legge: « O Maria, centro di tutto il
mondo ... tu sei più grande dei cherubini pluriveggenti e dei
serafini dalle molte ali. ... Il cielo e la terra sono ricolmi della
santità della tua gloria
29. Teologi e magistero
San Pietro Crisologo: «Il nome
ebraico Maria si traduce "Domina"
in latino: l'angelo dunque la saluta
"Signora" perché sia esente da
timore servile la madre del
Dominatore; che per volontà del
Figlio nasce e si chiama Signora».
1334 Giotto di Bondone, Cappella Baroncelli, S. Croce, FI
30. Sant'Epifanio, vescovo
di Costantinopoli, scrive
al sommo pontefice
Ormisda, che si deve
implorare l'unità della
chiesa «per la grazia
della santa e
consostanziale Trinità e
per l'intercessione della
nostra santa signora,
gloriosa vergine e
Madre di Dio, Maria».
1338 Bernardo Daddi, Staatliche
Museen, Berlin
31. 1350, Paolo Veneziano, Gall. Accademia, VE
San Germano poi così si
rivolge all'umile Vergine:
«Siedi, o signora: essendo
tu regina e più eminente di
tutti i re ti spetta sedere
nel posto più alto»; e la
chiama. «Signora di tutti
coloro che abitano la
terra».
32. San Giovanni Damasceno la
proclama «regina, padrona,
signora» e anche «signora di
tutte le creature»; e un
antico scrittore della chiesa
occidentale la chiama
«regina felice», «regina
eterna, presso il Figlio Re»,
della quale «il bianco capo è
ornato di aurea corona»
33. 1372 Catarino, Fondazione Querini Stampalia, VE
Sant'Ildefonso di Toledo riassume
tutti i titoli di onore in questo saluto:
«O mia signora, o mia dominatrice:
tu sei mia signora, o madre del mio
Signore... Signora tra le ancelle,
regina tra le sorelle».
I teologi della chiesa, raccogliendo
l'insegnamento di queste e di molte
altre testimonianze antiche, hanno
chiamato la beatissima Vergine
regina di tutte le cose create, regina
del mondo; signora dell'universo.
34. HARDOUIN, Acta Conciliorum, IV, 234 et 238: PL 89, 508B.
Nel secolo VIII, Gregorio II, in una lettera
inviata al patriarca san Germano, letta
tra le acclamazioni dei padri del settimo
concilio ecumenico, proclamava Maria
«signora di tutti e vera Madre di Dio» e
«signora di tutti i cristiani»
BENEDICTUS XIV, Bulla Gloriosae Dominae, 07 sept. 1748
Benedetto XIV, nella lettera apostolica
Gloriosae Dominae, chiama Maria «regina
del cielo e della terra», affermando che il
sommo Re ha, in qualche modo, affidato a
lei il suo proprio impero.
1375 Catarino, gallerie dell‘Accademia, VE
35. 1380 Agnolo Gaddi, National Gallery, London, Panel, 182 x 94 cm
Sant'Anselmo poteva scrivere nel
medioevo: «Come ... Dio, creando tutte le
cose nella sua potenza, è padre e signore
di tutto, così Maria, riparando tutte le cose
con i suoi meriti, è la madre e la signora di
tutto: Dio è signore di tutte le cose, perché
le ha costituite nella loro propria natura
con il suo comando, e Maria è signora di
tutte le cose, riportandole alla loro
originale dignità con la grazia che ella
meritò».
(EADMERUS, De excellentia Virginis Mariae, c. 11: PL 159, 508AB)
36. L'arte ispirata ai principi della fede cristiana
e perciò fedele interprete della spontanea e
schietta devozione popolare, fin dal Concilio
di Efeso, è solita rappresentare Maria come
regina e imperatrice, seduta in trono e
ornata delle insegne regali, cinta il capo di
corona e circondata dalle schiere degli
angeli e dei santi, come colei che domina
non soltanto sulle forze della natura, ma
anche sui malvagi assalti di satana.
1654, Juan de Valdés Leal, Immacolata Filippo e Giacomo, Louvre
37. L'iconografia, anche per quel che riguarda la
dignità regale della beata vergine Maria, si è
arricchita in ogni secolo di opere di grandissimo
valore artistico, arrivando fino a raffigurare il divin
Redentore nell'atto di cingere il capo della Madre
sua con fulgida corona.
1502-03, Raffaello Sanzio, Pinacoteca vaticana
38. Cosa significa la corona?
Una radicale trasformazione assume il significato della
corona.
Da dominio, imposizione e ricerca egoistica diviene amore,
servizio alla verità, e completo dono di sé.
Maria serva di Cristo e perciò regina dell’universo. (LG 36)
La serva obbediente e perfetta discepola è costituita regina
non solo per la sua condizione e missione di madre del re
dei secoli, ma anche per la radicalità del suo servizio e la
purezza della sua testimonianza d’amore. Questo
atteggiamento è permanente per l’eternità, poiché assunta
in cielo, la Vergine continua il suo servitium in favore dei
fratelli di Cristo, vegliando per la loro salvezza.
39. Il perpetuo coronamento di tutti gli eletti (LG 62)
è ciò che ci attende alla fine della corsa terrena.
Maria ci ha preceduto come madre e sorella, ci
ha mostrato la strada da seguire per unirci a Dio.
40. Sii fedele fino alla morte e ti
darò la corona della vita. Ap 2,10
[8] All'angelo della Chiesa di Smirne scrivi:
Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato alla
vita:
[9] Conosco la tua tribolazione, la tua povertà - tuttavia sei ricco
- e la calunnia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non
lo sono, ma appartengono alla sinagoga di satana.
[10] Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per
gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova e avrete
una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti
darò la corona della vita.
[11] Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Il
vincitore non sarà colpito dalla seconda morte.
1405-1407 Andrea di Bartolo Galleria Franchetti, Ca' d'Oro, VE
41. E quando apparirà il pastore supremo,
riceverete la corona della gloria che non
appassisce. 1 Pt 5,4
Beato l'uomo che sopporta la tentazione,
perché una volta superata la prova riceverà
la corona della vita che il Signore ha
promesso a quelli che lo amano. Gc 1,12
42. Però ogni atleta è temperante in
tutto; essi lo fanno per ottenere una
corona corruttibile, noi invece una
incorruttibile. 1 Cor 9,25
Ho combattuto la buona battaglia,
ho terminato la mia corsa, ho
conservato la fede. Ora mi resta solo
la corona di giustizia che il Signore,
giusto giudice, mi consegnerà in quel
giorno; e non solo a me, ma anche a
tutti coloro che attendono con
amore la sua manifestazione. 2 Tm 4,7-8