1. Persona umana e bioetica
chi é persona? 1
a cura di Paola Barigelli-Calcari
2. Hugo Tristram Engelhart nel Manuale di
Bioetica (Il Saggiatore, Milano, 1991, 126s.) scrive:
«non tutti gli esseri umani sono persone. I
feti, gli infanti, i ritardati mentali gravi e
coloro che sono in coma senza speranza
costituiscono esempi di non persone
umane. Tali entità sono membri della
specie umana. Non hanno status in sé e
per sé, nella comunità morale. No sono
partecipanti primari all’impresa morale.
Solo le persone umane hanno questo
status».
chi é persona? 2
3. Engelhardt appartiene ai
teorici contrattualisti che
hanno come comune
denominatore la concezione
sociologica della persona, il
rifiuto della metafisica e di
norme morali universali. Non
disdegna la dimensione della
fede, ma nega l’opportunità
d’avvalersi nel dibattito
pubblico di premesse
d’ordine teologico.
chi é persona? 3
4. Peter Singer in Liberazione
animale Roma, 1986 sostiene
che il concetto di persona
dovrebbe essere attribuito
anche alle scimmie
antropomorfe e ad altri animali
perciò soggetti di diritti civili.
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5. Secondo Engelhardt le caratteristiche delle
persone sono essenzialmente tre:
l’autocoscienza, la razionalità, il senso
morale.
In concreto, sarebbero essere umani non-
persone tutti quegli esseri umani che non si
sono sviluppati a tal punto da essere auto-
coscienti, capaci di razionalità e di senso
morale (come gli embrioni, i feti e gli infanti)
o non possono avere le caratteristiche della
persona (come i ritardati mentali gravi) o, pur
avendo posseduto un tempo le
caratteristiche della persona, attualmente
non le hanno più e non possono più
riacquistarle (come gli anziani in stato di
senescenza avanzata e coloro che sono in
coma irreversibile).
chi é persona? 5
6. Secondo Engelhardt la regola morale circa il
trattamento degli esseri umani non-persone è
l’utilità di coloro che sono persone e di quella
società. chi é persona? 6
7. Ciò significa che il valore
di questi esseri umani
non- persone viene
stabilito dagli altri. Le
persone e la società
attribuiscono loro un
valore che viene stabilito
in base ai benefici
derivanti dal farli
continuare a vivere e agli
oneri economici e sociali
che la loro sopravvivenza
impone. chi é persona? 7
8. Soprattutto nel caso di un feto o di un
bambino handicappato: se la società
ritiene che la sua cura comporti oneri
superiori ai vantaggi connessi con la
difesa della vita umana debole e se i
genitori ritengono troppo oneroso
prendersi cura di un figlio menomato,
LA SOCIETÀ E LA FAMIGLIA NON
HANNO NESSUN DOVERE DI FAR
VIVERE QUESTO BAMBINO, MA
POSSONO SOPPRIMERLO
(Manuale di bioetica, 138-140).
chi é persona? 8
9. Secondo H.T. Engelhardt solo le
persone, in quanto coscienti, razionali e
morali, sono capaci di riflettere sul
mondo e dire quale cose hanno valore e
quali non l’hanno.
Mentre gli esseri umani non-persone
non sono nemmeno in grado di
determinare quale sia il bene e che cosa
sia meglio per loro (Manuale di bioetica,
128-130)
chi é persona? 9
10. Peter Singer in Etica pratica (Liguori, Napoli, 1989) afferma che è
persona chi possiede in alto grado quelli definiti INDICATORI DI
UMANITÀ (da J. Fletcher – teologo protestante)
chi é persona? 10
11. INDICATORI DI UMANITÀ
Autocoscienza
Autocontrollo
Senso del futuro
Senso del passato
Capacità di porsi in rapporto con gli altri
Riguardo per gli altri
Comunicazione
Curiosità
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12. In pratica possono ridursi a
due:
• Razionalità
• Autocoscienza
È persona ogni essere
razionale e autocosciente,
anche se non fa parte della
specie homo sapiens,
mentre non è una persona
ogni essere che non è
razionale e autocosciente,
anche se è membro della
specie homo sapiens.
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13. chi é persona? 13
Perciò se il valore della vita dipende dall’essere
persone secondo Singer bisogna «rifiutare la teoria
per cui la vita dei membri della nostra specie ha più
valore di quella dei membri di altre specie. Alcuni
esseri appartenenti a specie diverse dalla nostra
sono persone; alcuni esseri umani non lo sono.
Nessuna valutazione oggettiva può attribuire alla
vita di esseri umani che non sono persone maggior
valore che alla vita di esseri di altre specie che lo
sono. Al contrario abbiamo ragioni molto forti per
dare più valore alla vita delle persone che a quella
delle non-persone. E così, sembra che sia più grave
uccidere uno scimpanzé, piuttosto che un essere
umano gravemente menomato, che non è una
persona (Etica pratica, p. 102)
14. chi é persona? 14
«La mia tesi è che venga accordato alla vita di
un feto un valore non più grande di quello
della vita di un animale non umano a un
livello simile di razionalità, autocoscienza,
consapevolezza, capacità di sentire. Siccome
il feto non è una persona, nessun feto alla
stessa pretesa alla vita di una persona. Inoltre
è molto improbabile che feti di meno di 18
settimane siano capaci di sentire alcunché,
dato lo sviluppo insufficiente del loro sistema
nervoso. Se le cose stanno così, un aborto in
questo periodo di tempo interrompe
un’esistenza di nessun valore intrinseco»
(Etica pratica, 122).
15. chi é persona? 15
Quindi anche l’infanticidio è lecito.
«Un bambino di una settimana non è
un essere razionale ed autocosciente, e
vi sono molti animali non-umani, la cui
razionalità, autocoscienza,
consapevolezza, capacità di sentire, e
così via, sono superiori a quella di un
bambino umano di una settimana, o
anche di un anno. Se il feto non ha la
stessa pretesa alla vita di una persona,
sembra che non l’abbia neppure il
neonato, e che la vita di un neonato
abbia meno valore della vita di un
maiale, un cane o uno scimpanzé» (ivi, p.
126)
16. chi é persona? 16
È lecito quindi uccidere i neonati malformati e ritardati
mentali irreversibili: «Il fatto che un essere sia un
essere umano, nel senso di un membro della specie
homo sapiens, non è rilevante all’immoralità di
ucciderlo; sono piuttosto caratteristiche quali la
razionalità, l’autonomia e l’autocoscienza che fanno la
differenza. Neonati con malformazioni mancano di tali
caratteristiche. Pertanto l’ucciderli non può essere
posto sullo stesso piano dell’uccidere essere umani
normali, o qualsiasi altro essere autocosciente. Questa
conclusione non è limitata ai neonati che, a causa di un
ritardo mentale irreversibile, non saranno mai esseri
razionali autocoscienti» ma «può essere presa in
considerazione nel caso di persone che ha causa di un
incidente o della vecchiaia, non sono più autocoscienti,
razionali e autonome».
17. chi é persona? 17
«È chiaro il punto principale :
uccidere un neonato con
malformazioni non è
moralmente equivalente a
uccidere una persona. E
molto spesso non è per
niente sbagliato».
(Etica pratica, pp. 134-141)
18. chi é persona? 18
Alla base di questa visione
delle cose c’è l’utilitarismo,
secondo il quale il valore
supremo della vita è la
massimizzazione del
piacere e la minimizzazione
del dolore.
19. chi é persona? 19
Perciò la vita ha valore nella misura in cui
l’essere vivente è capace di «sentire» il
piacere. Quindi una vita che non sia
capace di avere coscienza del piacere e
del dolore non ha nessun valore morale e
non merita nessuna considerazione.
Similmente, è giusto sopprimere una vita
che provoca dolore negli altri o in colui
che vive. Così sarebbe giusto uccidere o
lasciar morire un bambino se egli è causa
di sofferenze per i suoi genitori. Sarebbe
giusto uccidere un bambino destinato, a
causa di una malformazione grave, ad
avere una vita di sofferenze. (cfr. ivi, 135)
20. chi é persona? 20
Definire persona gli esseri viventi che
hanno l’autocoscienza e la razionalità
anche se non appartenenti alla specie
umana è profondamente errato.
L’errore è nel definire la persona per i
suoi atti piuttosto che per il sostrato (la
«sostanza») da cui quegli atti
provengono e sono resi possibili.
Sta cioè nel non riuscire a vedere che
l’autocoscienza e la razionalità – e
qualsiasi altro atto che qualifica la
persona – si fondano su qualcosa di
sostanziale e permanente, che sussiste
anche quando gli atti non ci sono ancora
o non ci sono più.
21. chi é persona? 21
Infatti se la persona fosse costituita
dagli atti di autocoscienza e di
razionalità si dovrebbe dire che chi
dorme, chi è ubriaco o drogato, chi è
sotto anestesia totale non è persona.
22. chi é persona? 22
Alla base di questo modo di vedere c’è
l’influsso dell’empirismo e del fenomenismo
di David Hume (1772), in forza del quale
l’uomo è essenzialmente un fascio di
percezioni senza che ci sia un filo che le tenga
insieme o un principio sostanziale da cui
provengano : «Per parte mia quanto più mi
addentro in ciò che chiamo me stesso,
sempre mi imbatto in una particolare
percezione di caldo o di freddo, di luce o di
oscurità, di amore o di odio, di dolore o di
piacere o di altro. Non riesco mai a
sorprendere me stesso senza una percezione
e a cogliere altro che l’atto di percepire»
(Trattato sulla natura umana, I, i, p. IV, sez. VI, Laterza, Bari
1926, 305)
23. chi é persona? 23
Esiste solo ciò che appare,
«il fenomeno»
ed è accessibile
all’esperienza empirica.
24. chi é persona? 24
È giusto dire che dove ci sono
autocoscienza e razionalità lì
c’è la persona.
Ma queste operazioni che
indicano la persona non si
identificano con essa.
LA PERSONA È IL SOGGETTO
DELLE OPERAZIONI, MA
QUESTE SI DISTINGUONO
DAL LORO SOGGETTO.
Questo è certamente in esse,
in quanto agisce per mezzo di
esse, ma è anche oltre esse.
25. chi é persona? 25
È impossibile fermarsi a identificare
la persona con il fascio delle sue
operazioni, senza un principio
consistente e permanente che le
origini e le trascenda, non potrebbe
mai avere lo statuto dell’individualità
unitaria.; non potrebbe mai, quindi,
costituire una persona, né questa
potrebbe mai riconoscere come sue
tali operazioni
(Francesco Botturi, Embrione umano e persona, in Per la Filosofia,
maggio agosto 1992, 3).
26. chi é persona? 26
«L’uomo altro non è se non ciò che egli fa»
(J. P. Sartre).
Oggi la persona viene identificata con
l’autocoscienza o la libertà in esercizio. Ma
questo è un errore: non si può identificare
l’atto prodotto con il soggetto che l’ha
prodotto.
27. chi é persona? 27
È necessario distinguere il principio
sostanziale e permanente dalle operazioni
che da tale principio promanano: senza
questa distinzione le operazioni si
ridurrebbero ad una serie staccata e non
permanente di atti che si succedono uno
dopo l’altro, senza un principio che le
unifichi e dia ad essi una continuità ed una
coerenza.
In tal caso non si dovrebbe parlare di
persona perché mancherebbe un principio
unificante e non sarebbe possibile poter dire
che più atti di autocoscienza o di libertà
siano dello stesso soggetto.
28. chi é persona? 28
In altre parole, senza la distinzione
tra principio sostanziale e
permanente delle operazioni e le
operazioni stesse, il soggetto si
dissolverebbe nei suoi atti e non si
potrebbe più parlare di persona.
29. chi é persona? 29
La persona è il principio sostanziale e
permanente da cui scaturiscono le
operazioni dell’autocoscienza e della
razionalità. Quindi l’autocoscienza e la
razionalità sono possibilità della
persona che diventano atti quando ci
sono tutte le condizioni richieste perché
possano attuarsi.
30. chi é persona? 30
Condizioni che impediscono
l’attuarsi dell’autocoscienza e della
razionalità:
1. Sviluppo fisico e mentale
inadeguato (embrioni, feti e infanti)
2. Malformazioni o malattie
(ritardati mentali)
3. Agenti esterni che le bloccano
(coma irreversibile)
31. chi é persona? 31
Anche se non hanno ancora o non hanno
più la capacità di esercitare atti di
autocoscienza o razionalità, conservano
lo statuto di persone, in quanto esiste in
loro il principio sostanziale e permanente
da cui quegli atti promanano. Principio
che possiede la capacità di atti di
autocoscienza e razionalità; solo che essa
non può attuarsi per fattori esterni alla
persona.
32. chi é persona? 32
Nella realtà esiste il soggetto
autocosciente, razionale e
libero. Questo soggetto non si
appoggia ad un altro essere,
non è il predicato di un altro
essere, ma è in sé, sussiste in
sé e per sé: è in altra parole
una sostanza (non in senso
scientifico, ma metafisico)
33. chi é persona? 33
Ma di che natura è tale sostanza?
Gli atti di autocoscienza, di
razionalità e di libertà sono di
natura non materiale, ma
spirituale. Quindi la sostanza che
li produce deve essere
necessariamente di natura
spirituale. La persone è, dunque,
una sostanza spirituale ma non
solamente spirituale come Dio o
gli angeli.
34. chi é persona? 34
Nella persona infatti l’elemento
spirituale è unito all’elemento
materiale in maniera così intima
da formare un unico essere
spirituale-corporale, cosicché
tanto l’anima spirituale quanto il
corpo materiale appartengono
all’essenza e alla struttura della
persona.
35. chi é persona? 35
È persona ogni essere che per la sua struttura fisica e mentale è «capace» di
compiere atti di autocoscienza, razionalità e libertà, anche se non compie
attualmente tali atti per qualche impedimento, che non è intrinseco alla sua natura
e alla sua struttura, ma proviene da cause a lui esterne.
36. chi é persona? 36
La persona è la personalità in
potenza che deve attuarsi
mediante atti personali.
Mentre la personalità è la
persona in atto, cioè la persona
che mediante gli atti personali si
è evoluta nel modo che è
conforme alla sua natura intima
ed è da questa richiesto.
37. chi é persona? 37
La persona cioè fa riferimento alla sostanza, alla struttura
ontologica dell’uomo, mentre la personalità fa riferimento
all’esercizio attivo degli atti personali con cui essa si costruisce.
38. chi é persona? 38
La persona è sempre in
divenire, in formazione,
cosicché non c’è mai uno
stadio in cui non sia
persona, anche quando ne
mancano le manifestazioni
o non ci sono più, e non c’è
mai uno stadio in cui la
persona abbia raggiunto la
piena personalità.
39. chi é persona? 39
Se sono persone tutti gli
esseri umani, tra le specie
animali sono persone solo
gli esseri umani, in quanto
essi soli hanno quelli che
Singer chiama indicatori
di umanità:
autocoscienza,
autocontrollo
senso del futuro, senso
del passato, capacità di
porsi in rapporto con gli
altri, riguardo per gli altri.
40. chi é persona? 40
È vero che alcuni animali hanno una struttura cerebrale
più perfezionata e che possiedono una capacità imitativa
assai elevata. L’animale apprende ciò che è utile per lui e
quello che gli è dannoso, impara certe cose e le ricorda,
ed è capace di guidarsi. Ma è anche chiaro che non è
capace di pensieri astratti, di prevedere un fine e di
apprestare i mezzi adatti per raggiungerlo; non è capace
di libertà, di autocontrollo e di autodominio, essendo
determinato a scegliere ciò a cui il suo istinto lo porta e
non essendo capace di sottrarsi alla forza del suo istinto,
salvo che non vi sia costretto dal timore; non è capace di
autocoscienza, che consiste nel fatto che un essere non
solo fa qualcosa, ma sa di fare qualchecosa, se ne rende
conto e può dire «Io»: esisto, faccio questo e quello,
penso, cammino.
41. chi é persona? 41
La libertà, la razionalità, l’autocoscienza sono atti
specificatamente umani. Tant’è vero che solo
l’uomo può fare progressi, può agire
diversamente dal passato; solo l’uomo è morale,
solo l’uomo è capace di storia. Gli animali si
comportano oggi come milioni di anni fa e non
sono assolutamente capaci né di cambiare né di
progredire. E il motivo profondo è che non sono
spirituali, quindi aperti all’infinito e al nuovo, ma
sono chiusi nei limiti della materia e del
determinismo dell’istinto. Non essendo spirituali,
non sono capaci di vera autocoscienza, di vera
razionalità e di vera libertà. Quindi solo gli
uomini e le donne sono persone.
42. chi é persona? 42
La nuova cellula umana che si
costituisce dalla fusione dei gameti
maschile e femminile è un nuovo
individuo umano che inizia il suo
proprio ciclo vitale e, date tutte le
condizioni interne ed esterne sufficienti
e necessarie, gradualmente si sviluppa
attuando le sue immense potenzialità
secondo una legge ontogenetica e un
piano unificatore intrinseci. Le proprietà
biologiche della nuova cellula umana
sono: coordinazione, continuità e
gradualità.
43. chi é persona? 43
L’embrione fin dalla sua
fecondazione è un essere umano in
atto che si sviluppa secondo un suo
proprio programma interno, fino a
divenire un essere umano
completamente sviluppato; è un
essere umano che ha già tutte le
potenzialità che attuerà nel suo
sviluppo; è un essere umano dotato
di una vita propria, con una propria
identità conferitagli da un unico
principio sostanziale unificante, che
mantiene in tutte le fasi successive
del suo sviluppo la propria identità,
senza soluzione di continuità.
44. chi é persona? 44
Ciò di cui ha bisogno è
il tempo ed una
mamma che lo
accoglie. Ma il tempo e
la mamma non
cambiano la natura
degli esseri.