1. COMUNE DI MANCIANO
ANALISI BILANCIO/PATRIMONIO
BILANCIO E PATTO DI STABILITA’
16 Luglio 2012 – Assessore Bilancio e Tributi - Detti Giulio
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2. BILANCIO DEL COMUNE DI MANCIANO
E’ necessario fare una presentazione per approfondire il tema del bilancio
comunale, valutandolo come uno strumento di programmazione strategica
per gli anni a venire, contestualizzando le scelte politiche nel comune di
Manciano, alla luce della situazione finanziaria nazionale, cercando ove
possibile di prevedere ed anticipare il futuro.
Argomenti della presentazione:
- Come affrontare il problema della gestione finanziaria dell’ente
- Approfondimento e riflessioni su patto di stabilità
- Approfondimento e riflessioni su IMU
- Analisi strutturale del bilancio del comune di Manciano
- Costruzione del bilancio 2012
- Proiezione bilancio 2013
- Management plan del comune di Manciano
- Considerazioni
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3. BILANCI SEMPRE PIU’ TECNICI E MENO POLITICI
Necessità di programmare la gestione economica e finanziaria dell’ente, in
modo da governare le scelte ed anticipare le problematiche, amministrando
in modo lungimirante il territorio.
Gestione 2009-2011: navigazione a vista ed ordinaria amministrazione
Gestione dal 2012: studio, programmazione e pianificazione delle scelte
2009 - 2011 Dal 2012
L’Esempio della Gestione dei Rifiuti
4. LO SCENARIO PER IL BILANCIO 2012
L’attuale bilancio del comune di Manciano è ingessato da:
- Spese di personale
- Costi per servizi pubblici già appaltati
- Aumento di costi per smaltimento dei rifiuti
- Continui tagli di trasferimenti statali ed incertezze normative
Tali vincoli riducono il margine di manovra politico obbligando
nell’immediato ad effettuare un’azione sulle entrate tributarie per
raggiungere il pareggio di bilancio.
Si è tuttavia iniziato ad agire su:
- Patto di Stabilità 2013 e 2014 -> lavorando sugli indici di virtuosità
- Riduzione Spese Correnti -> lavorando sui modelli di gestione
- Tarsu -> lavorando sulla raccolta differenziata colmando il ritardo
- Aumento delle entrate -> valutando nuove opportunità
6. APPROFONDIMENTO SUL PATTO DI STABILITA’
Ai fini del patto i parametri da considerare sono:
PARTE CORRENTE: accertamenti e impegni (ENTRATE)
PARTE IN CONTO CAPITALE: incassi e pagamenti (USCITE)
Il Patto di stabilità e crescita (PSC) è un accordo stipulato dai paesi membri
dell’UE, inerente il controllo delle politiche di bilancio, al fine di ridurre
l’indebitamento degli stati, stabilizzando il rapporto tra debito e PIL.
I vincoli imposti dal Trattato di Maastricht richiedono di evitare deficit
eccessivi (sopra al 3% del PIL), e di mantenere il debito pubblico al di sotto del
60% del PIL per rispettare tali vincoli viene applicato il patto di stabilità.
Ogni anno il rispetto del patto impone ai comuni di raggiungere un valore
obiettivo, cioè la somma algebrica di alcune voci del bilancio, detta saldo di
competenza mista, deve essere maggiore o uguale a tale valore. Per il comune
di Manciano +223.000€ nel 2011 e +465.000€ nel 2012.
Saldo di Competenza Mista > Valore Obiettivo
7. COMPENSAZIONE NAZIONALE E REGIONALI
Il valore obiettivo che devono raggiungere i comuni, può essere alleggerito
da dei fattori di compensazione nazionali e regionali.
In particolare:
- Fattore di compensazione orizzontale nazionale (Settembre/Ottobre)
- Fattore di compensazione orizzontale regionale (Ottobre/Novembre)
- Fattore di compensazione verticale regionale (Ottobre/Novembre)
I fattori di compensazione orizzontali distribuiscono ai comuni che ne fanno
richiesta le risorse finanziarie non sfruttate dai comuni che rispettano il patto.
Tali risorse eccedenti sono ottenute dalla somma delle differenze fra saldo di
competenza mista e valore obiettivo.
Il fattore di compensazione verticale invece è un fondo messo a disposizione
dalla regione.
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8. ANALISI APPLICAZIONE DEL PATTO DAL 2007 AL 2012
In tutto il periodo considerato gli obiettivi fissati dal PSI sono stati superati,
con margini decrescenti all’aumentare della manovra e al convergere verso
una posizione di equilibrio di bilancio.
L’emergere di questi scarti positivi (differenza fra saldo e valore obiettivo) ha
generato nel governo centrale, l’idea che:
‐ si potessero costruire mercati di compensazione orizzontale
‐ si potesse forzare la mano sull’assegnazione degli obiettivi ai Comuni
In realtà analizzando meglio i dati si nota una sostanziale casualità di tali
margini e si deduce una riduzione delle compensazioni orizzontali nei
prossimi esercizi.
Anomalie che penalizzano comuni in buono stato finanziario:
Deficit di partenza elevati -> obiettivi di patto soft (caso Torino e Roma)
9. IL CONTRIBUTO DEI COMUNI AL RISANAMENTO
Nel periodo 2007‐2011 i Comuni con più di 5000 abitanti hanno realizzato
una manovra cumulata di oltre 14 miliardi di euro, quasi 7 miliardi di euro
in più rispetto alla manovra richiesta dallo Stato.
Il contributo dato dai comuni al risanamento dei conti pubblici equivale ad
un quarto del totale, nonostante il comparto pesi per meno di un decimo del
totale della PA.
In un’ottica di lungo periodo, dall’ingresso nell’euro alla fine del 2011, il
comparto comunale ha costantemente osservato un miglioramento del
proprio saldo di bilancio, calcolato al netto dei trasferimenti e delle
commutazioni contabili, mentre quello del complesso della PA si è
progressivamente deteriorato.
10. DEFICIT DEI COMUNI vs. DEFICIT PA
Nel periodo 1997‐2011, il deficit dei Comuni si è ridotto, passando dall’1,6
all’1,1% del Pil, mentre quello della PA è cresciuto di circa il 50%, passando
dal 2,7% al 3,9% del Pil.
11. SPESE CORRENTI NEI COMUNI
Aumento della spesa corrente in particolare su:
- Sociale (incidenza dei tagli regionali)
- Trasporti (incidenza dei tagli regionali)
- Territorio ed ambiente (gestione dei rifiuti)
12. INVESTIMENTI IN CONTO CAPITALE
La manovra si scarica quasi interamente sulla componente delle uscite per
investimenti. La caduta osservata nei comuni soggetti a patto è
drammatica. Nel periodo 2007‐ 2011 a livello nazionale si osserva una
contrazione del 33% degli investimenti.
13. RESIDUI IN CONTO CAPITALE
Corollario della caduta degli investimenti a seguito dell’inasprimento del
Patto di Stabilità interno è la formazione dei residui, ovvero il ritardo nei
pagamenti. La discrasia tra cassa e competenza deriva in gran parte dalle
modalità con cui viene effettuata la programmazione negli enti locali.
14. RISULTATI DELL’APPLICAZIONE DEL PATTO
In questi anni di applicazione, il patto di stabilità e di crescita sicuramente ha
permesso di ottenere buoni risultati riguardo alla stabilità, dimostrandosi
invece meno efficace dal punto di vista della crescita.
I vincoli imposti dal patto hanno inoltre generato situazioni paradossali, per
cui la riduzione del totale delle spese deriva solo dalla riduzione di
investimenti in conto capitale (opere pubbliche):
- Aumento delle spese correnti
- Riduzione drastica degli investimenti in conto capitale
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15. RIFLESSIONI
In definitiva si può affermare che:
- Il patto ha solo in parte ridotto le spese totali
- Il patto ha ridotto drasticamente gli investimenti in conto capitale
I risparmi finanziari sono strutturali o è polvere nascosta sotto il tappeto?
Si nota un miglioramento strutturale in termini di spesa corrente per le
funzioni generali, peggiorato dall’aumento delle spese su sociale, trasporti e
gestione dei rifiuti.
Il vero problema?
L’incapacità politica di comprendere il modello di applicazione del patto di
stabilità ed il problema dei residui passivi, generato non dalla regola del
patto, bensì dalle manovre degli enti locali. Il caso di Manciano è
emblematico.
16. LA SITUAZIONE DI MANCIANO
Nel corso del 2011, l’ufficio finanziario ha effettuato numerose segnalazioni
alla giunta, riguardo a grosse criticità riguardanti alla mancanza di
programmazione nella gestione del patto di stabilità.
Il Comune di Manciano ha rispettato il patto di stabilità nel 2011, solo grazie
al fattore di compensazione verticale regionale di 700.000€. (grazia divina)
Nonostante questo contributo eccezionale e non prevedibile la mole di
residui passivi in conto capitale al 31/12/11 era di circa 600.000€. Questo
causa grandi difficoltà di manovra negli esercizi 2012 e 2013.
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17. IL PATTO DI STABILITA’ NEL 2012 E 2013
La complessa situazione ereditata ed i sempre più stringenti vincoli sul
patto di stabilità renderanno più difficile la gestione finanziaria dell’ente nel
prossimo biennio, obbligando un aumento di pressione tributaria.
Infatti il saldo obiettivo per i prossimi anni sono i seguenti:
Saldo obiettivo per il 2011: + 223 mila euro
Saldo obiettivo per il 2012: + 465 mila euro
Saldo obiettivo per il 2013: + 455 mila euro
A cui si sommerà in negativo nel 2013, la chiusura della discarica del
Tafone ed il relativo flusso di cassa che essa genera il post mortem.
Forti difficoltà nell’iniziare opere pubbliche già finanziate: centro delfino e
secondo stralcio di via Marsala.
Totale mancanza di programmazione della precedente amministrazione
18. APPROFONDIMENTO SULL’IMU
L’introduzione dell’IMU NON produce aumento di risorse per i Comuni.
– la differenza con l’Ici “attuale” viene compensata con variazioni uguali e
contrarie del fondo sperimentale di riequilibrio o dei trasferimenti.
– le maggiori entrate proprie per 3,2 mld dovute al saldo tra la nuova IMU
e ICI sono compensate da un taglio dei trasferimenti.
– il saldo finale per i comuni è di -2,5 miliardi è sostanzialmente dovuto
all’applicazione dei tagli del dl 78/2010 e del dl 201/2011.
- lo Stato ottiene dall’operazione IMU oltre 13 miliardi, mentre i Comuni
perdono risorse per quasi il 30% della precedente ICI
Quindi i comuni sono costretti a sopperire alla perdita delle risorse,
aumentando le aliquote base o reperendo altri fondi.
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22. LA SITUAZIONE EREDITATA - CONSUNTIVO 2011
- Assenza Avanzo di Amministrazione: solo 23.000€ (rispetto a 230.000€)
- Taglio Regionale sul Sociale di 83.000€
- Valore Obiettivo del Patto di Stabilità: da + 233.000€ a + 465.000€
- Ulteriori Tagli Statali per -246.000€ rispetto al 2011
- Disavanzo di parte corrente 2011 di -320.000€ (disequilibrio finanziario)
- Oneri di Urbanizzazione in drastico calo per i ritardi del piano strutturale
23. IMPOSTAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE
Partendo dalla complessa situazione ereditata e dalla riduzione dei
trasferimenti statali si è proceduto alla redazione del bilancio di previsione
seguendo tali principi:
ü non effettuare tagli, ne incrementare le tariffe dei servizi pubblici;
ü mantenere le stesse risorse su pubblica istruzione, sociale, sport, turismo,
cultura e politiche giovanili;
ü modulare le aliquote imu in modo da raggiungere il pareggio di parte
corrente;
ü non introdurre l’imposta di soggiorno a stagione in corso;
ü prestare particolare attenzione alle fasce più deboli su imu prima casa e
addizionale irpef;
24. PARTE ENTRATA
Titolo I - Entrate tributarie € 4.760.841,00
Titolo II - Entrate da trasferimenti € 85.277,00
Titolo III - Entrate extratributarie € 1.328.039,00
Titolo IV - Entrate da alienazione di beni, trasferimento di capitali
€ 2.206.761,00
Titolo V - Entrate da accensione di prestiti € 0
TOTALE € 8.380.918,00
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25. PARTE ENTRATA
Titolo I - Entrate tributarie
IMU € 1.374.095,00 (Aliquote 4 su prima casa, 9.6 sul resto)
Recupero evasione ICI € 100.000,00
Imposta di pubblicità € 19.000,00
Addizionale comunale all’IRPEF € 450.000,00
Tassa rifiuti solidi urbani TARSU € 1.282.537,00
Recupero evasione tassa rifiuti solidi urbani € 25.000,00
Assegnazione da federalismo municipale € 1.510.109,00
Altre tasse € 100,00 25
26. PARTE ENTRATA
Titolo I - Entrate tributarie
Assegnazione da Federalismo Municipale €.1.510.109,00
Compartecipazione da fondo
Compartecipazione IVA sperimentale di riequilibrio
€ 504.007,00 € 1.068.892,00
Addizionale Comunale
Energia Elettrica
€ 127.903,00 TOTALE € 4.760.841,00
Ex contributo ordinario
€ 55.819,00
I fondi assegnati a titolo di federalismo municipale vanno a
compensare tutti i trasferimenti che il comune riceveva, la
riduzione rispetto al 2011 è pari a € 246.512,00
27. PARTE ENTRATA
Titolo I - Entrate tributarie
Blocco delle aliquote
Rimangono invariate le seguenti aliquote addizionali di imposta:
TARSU
Imposta pubblicità e pubbliche affissioni
Mentre:
Addizionale Comunale IRPEF 0,70 (è stato introdotto il limite reddituale
per l’esenzione dalla tassazione pari a €.10.000,00)
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28. PARTE ENTRATA
Titolo II - Entrate da trasferimenti
Contributi trasferimenti correnti da stato regioni o altri enti pubblici
Contributi dello Stato € 37.777,00
Contributi dalla Regione € 47.500,00
Contributi da altri enti pubblici (provincia, regione e com.
montana) €0
TOTALE € 85.277,00
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29. PARTE ENTRATA
Titolo III - Entrate extratributarie
mensa
trasporti
canone suolo pubblico
servizi cimiteriali
servizi socio educativi
sanzioni codice della strada
diritti di segreteria
affitti del patrimonio
altri proventi diversi
TOTALE € 1.328.039,00
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30. PARTE ENTRATA
Titolo III - Entrate extratributarie
E’ stato scelto di non operare nessun aumento di tariffe,
nonostante alcuni servizi abbiano percentuale di copertura
rispetto alla spesa estremamente bassa.
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31. PARTE ENTRATA
Titolo IV - Entrate per alienazioni di beni patrimoniali, Ecc.
Entrate per alienazioni di beni patrimoniali e concessioni cimiteriali
€ 446.404,00
Trasferimento di capitali (contributi dallo stato) € 100.000,00
Trasferimento di capitali (contributi dalla regione) € 180.600,00
Trasferimento di capitali da altri soggetti del settore pubblico (contributi
provincia, comunità montana etc)
€ 1.259.757,00
Trasferimento di capitali da altri soggetti (oneri urbanizzazione,
Acquedotto del Fiora, AATO 6) € 220.000,00
TOTALE € 2.206.761,00 31
32. PARTE ENTRATA
Titolo V - Entrate da accensioni di prestiti
Anticipazione di cassa € 0
(strumento che viene utilizzato per crisi di liquidità come in questo
momento)
Assunzione di mutui per finanziare opere pubbliche €. 0
TOTALE € 0
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33. PARTE ENTRATA
Oneri di urbanizzazione
Previsione oneri di urbanizzazione circa € 160.000,00
(in diminuzione di € 43.430,00 rispetto alle previsioni 2011)
Di tali entrate il 100%, viene destinato al finanziamento delle spese di
investimento (opere pubbliche)
Oneri Urbanizzazione Incassati
€ 1.400.000,00
1.158.450,00
€ 1.200.000,00
€ 1.000.000,00
829.162,00
€ 800.000,00 727.993,00
€ 600.000,00
404.971,00 428.679,00 Oneri Urbanizzazione Incassati
€ 400.000,00
203.430,00
€ 200.000,00
€ 0,00 Anni
2006 2007 2008 2009 2010 2011
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38. PARTE USCITA
Titolo I - Spese correnti € 5.810.862,00
Titolo III - Spese per rimborso di prestiti € 363.295,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
Titolo II - Spese in conto capitale € 2.206.761,00
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39. PARTE USCITA
Titolo I - SPESE CORRENTI PER FUNZIONI
• FUNZIONE 01 - Amministrazione, gestione e controllo € 2.163.440,00
• FUNZIONE 02 - Giustizia € 0
• FUNZIONE 03 - Polizia locale € 276.629,00
• FUNZIONE 04 - Istruzione pubblica € 739.537,00
• FUNZIONE 05 - Cultura e beni culturali € 225.844,00
• FUNZIONE 06 - Sport e ricreazione € 95.058,00
• FUNZIONE 07 - Turismo € 77.500,00
• FUNZIONE 08 - Viabilità e trasporti € 558.229,00
• FUNZIONE 09 - Territorio e ambiente € 1.226.313,00
• FUNZIONE 10 - Settore sociale € 440.260,00
• FUNZIONE 11 - Sviluppo economico € 8.052,00
• FUNZIONE 12 - Servizi produttivi € 0
Totale € 5.810.862,00
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40. PARTE USCITA
Titolo III - Spese per rimborso di prestiti
Rimborso anticipazione di casa € 0
(corrisponde al medesimo importo dell’entrata)
Rimborso quota capitale dei mutui € 363.295,00
(è il rimborso della quota capitale dei mutui in essere)
Totale € 363.295,00
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41. PARTE USCITA: GLI ANDAMENTI
Titolo I - Spesa Corrente
Spese Correnti
5.750.000,00
5.700.000,00
5.650.000,00
5.600.000,00
5.550.000,00
5.500.000,00
Spese Correnti
5.450.000,00
5.400.000,00
5.350.000,00
5.300.000,00
5.250.000,00
2.008 2.009 2.010 2.011
Spese Correnti 5.427.164,00 5.427.030,00 5.431.381,00 5.708.812,00
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45. LA STRUTTURA DEL BILANCIO COMUNALE
I sempre più stringenti vincoli sul bilancio comunale definiscono una struttura
così riassunta in modo semplificato:
ENTRATE CORRENTI (TASSE) -> SPESE CORRENTI (SERVIZI)
ONERI + CONTRIBUTI -> INVESTIMENTI (OPERE PUBBLICHE)
Ulteriori margini di manovra derivanti da federalismo:
IMPOSTA DI SOGGIORNO -> INVESTIMENTI TURISMO E CULTURA
IMPOSTA DI SCOPO -> OPERE PUBBLICHE STRATEGICHE
Vincoli di bilancio:
- Equilibrio finanziario : pareggio di parte corrente
- Utilizzo oneri di urbanizzazione ed avanzo di amministrazione
- Indici di virtuosità
46. RISULTATI OTTENUTI NEL BILANCIO 2012
Risultati ottenuti nel bilancio 2012:
- Avanzo di parte corrente (per la prima volta nella storia del comune)
- Totale utilizzo degli oneri di urbanizzazione per gli investimenti
- Creazione di un fondo svalutazione crediti per residui attivi
- Reperimento fondi per bandi su cultura, commercio e scuola
- Rispetto tasso di indebitamento pro capite per compensazione verticale
- Riduzione delle spese correnti di circa 80.000€
- Riduzione spese di personale (ottimizzazione sul segretario e riduzione
del rapporto con spese correnti dal 37.2% del 2004 al 30.7% del 2012)
Lavoro su indici di virtuosità:
- Equilibrio finanziario : pareggio di parte corrente
- Autonomia finanziaria : oltre il 98,5%
Vantaggi sui prossimi esercizi, molto probabilmente nell’anno 2014, il
comune di Manciano avrà buone possibilità di essere virtuoso, con
conseguente alleggerimento del patto di stabilità.
47. PROIEZIONE BILANCIO 2013
La situazione nel bilancio 2013:
- Chiusura della discarica del Tafone circa 1 milione di euro in meno
- Taglio di 2,5 miliardi sul fondo di riequilibrio per il federalismo
- Inasprimento patto di stabilità e legame con gli indici di virtuosità
- Introduzione dei fabbisogni standard
Tutto ciò renderà molto complesso il lavoro di redazione del bilancio di
previsione 2013.
Perchè la situazione è così complessa?
- Continui tagli agli enti locali
- Mancanza di programmazione nelle precedenti gestioni
48. LA GESTIONE SCIAGURATA DEL CICLO DEI RIFIUTI
Le occasioni perse nel 2009 sulla raccolta differenziata:
- Progetto di raccolta differenziata finanziato per 600.000€ di cui
280.000€ al comune di Manciano, un importante treno perso.
La raccolta differenziata è una necessità economica, oltre che ambientale.
Il comune di Manciano è la pecora nera, infatti insieme a Capalbio siamo gli
unici in provincia a non aver iniziato la raccolta differenziata.
49. GLI EFFETI DRAMMATICI SUL 2013
La congiuntura di mancanza di programmazione ed eventi sfavorevoli :
ü Assenza di progettualità sulla raccolta differenziata : dal 2013 169€ a
tonnellata rispetto ai 69€ della differenziata. A cui sommare l’ecotassa.
ü Chiusura discarica del Tafone : fra mancate royalties ed aumento dei
costi, differenziale di circa 1 milione di euro.
Ciò obbligherà un pesante aumento della Tarsu nel 2013.
50. PROGRAMMAZIONE NEL MEDIO E LUNGO PERIODO
Nonostante la situazione sia estremamente complessa, l’azione
dell’amministrazione sarà propositiva ed operante in due direzioni:
ü ridurre le spese correnti operando un controllo di gestione
ü rivedere i modelli di gestione dei servizi pubblici
Questi sono i principali obiettivi del management plan del comune di
Manciano, a cui partecipano, nei rispettivi settori di competenza i vari
assessorati.
Soprattutto nei periodi di crisi è necessario investire per il futuro,
operando delle scelte lungimiranti che daranno risultati nel medio periodo.
52. ESEMPI DI REVISIONE DELLA GESTIONE DEI SERVIZI
Alcuni esempi di revisione dei modelli di gestione dei servizi pubblici,
riguardanti gli assessorati al turismo ed alla cultura:
- Ufficio turistico e museo – risparmio di circa 30.000€
- Nuovo cinema moderno – pareggio di bilancio nel triennio
- Gestione delle lampade votive – introiti per circa 50.000€
- Gestione della biblioteca – risparmio di oltre il 30%
I settori più importanti dove i rispettivi assessori stanno lavorando:
- Gestione del ciclo dei rifiuti
- Gestione illuminazione pubblica
- Gestione riscaldamento edifici pubblici
- Reperimento fondi attraverso partecipazione a bandi
L’obiettivo comune è quello di migliorare i servizi erogati al cittadino ed
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operare un contenimento delle spese correnti.
53. UNO SGUARDO VERSO IL FUTURO
Una amministrazione seria, non vende illusioni, ma costruisce speranze per il
futuro, utilizzando l’ingegno…
E’ con questo spirito che stiamo affrontando la crisi e le molte difficoltà…
stando vicino alla popolazione ed alle associazioni, spiegando in riunioni
pubbliche il perchè delle dure scelte e lavorando assiduamente per risolvere i
problemi quotidiani.
Sempre con uno sguardo verso il futuro…