SlideShare a Scribd company logo
1 of 21
Università degli Studi di Cagliari
        Facoltà di Scienze della Formazione

       Corso di Scienze della Comunicazione




- Metodi e Tecniche della Rappresentazione Grafica -
                   A.A. 2008/2009



         - Elaborato Finale di Giovanni Toccu -




           Lo Stemma dei Quattro Mori
       origini, storia, evoluzione ed utilizzo




               Cagliari, 28 luglio 2009
Indice

Indice ................................................................................................................................... 2
Storia dello Stemma ............................................................................................................ 3
   Evoluzione storica ............................................................................................................ 3
   Teorie alternative ............................................................................................................. 5
Varianti grafiche .................................................................................................................. 6
Normativa ............................................................................................................................ 7
Analisi comparativa dei due ultimi stemmi ufficiali della Regione Sardegna ..................... 10
   Introduzione ................................................................................................................... 10
   Conformazione del profilo del moro ............................................................................... 11
   Direzione del volto ......................................................................................................... 11
   Posizione della benda e disposizione dei lacci .............................................................. 12
   Proporzioni della testa ................................................................................................... 12
   Forma dello stemma ...................................................................................................... 13
   Croce Rossa .................................................................................................................. 13
   Utilizzo dello stemma ..................................................................................................... 14
   Ulteriori Caratteristiche .................................................................................................. 14
Lo stemma nella Comunicazione ...................................................................................... 15
   Comunicazione Politica.................................................................................................. 15
   Comunicazione Sociale ................................................................................................. 16
   Comunicazione Commerciale ........................................................................................ 17
   Espressione Artistica ..................................................................................................... 18
Riferimenti e Link............................................................................................................... 20
   Emblemi della Regione autonoma della Sardegna ........................................................ 20
   Bibliografia ..................................................................................................................... 20
   Fonti su WEB ................................................................................................................. 20
Lo studente........................................................................................................................ 21




                                                                 Pag. 2/21
Storia dello Stemma
La vicenda dell'emblema con i quattro mori si sviluppa nel contesto delle
complesse relazioni mediterranee nelle quali l'insularità della Sardegna ha un
importante ruolo di integrazione.


Evoluzione storica
Lo stemma dei quattro mori compare per la prima volta nei sigilli in piombo
della Cancelleria reale aragonese e stava a rappresentare la riconquista
spagnola contro i Mori che occupavano buona parte della penisola Iberica. E’
infatti composta dalla croce di San Giorgio, simbolo pure dei crociati che
combattevano gli stessi Mori in Terra Santa, e le quattro teste mozzate
rappresentavano quattro importanti vittorie conseguite dai catalano-aragonesi
in Spagna, rispettivamente la riconquista di Saragozza, Valencia, Murcia e le
Baleari.
                       La riproduzione più antica risale al 1281, sotto il regno
                       di Pietro il Grande. Dopo che la Sardegna entra a far
                       parte della Corona d'Aragona tali sigilli vi giungono a
                       chiusura dei documenti dei re Giacomo II (1326),
                       Alfonso il Benigno (1327-1336) e Pietro IV (1336-
                       1387); alcuni esemplari sono conservati nell'Archivio
                       storico comunale di Cagliari. (nell’immagine sigillo in
                       piombo del 1281, di Pietro d'Aragona)

Sin dal XIII secolo esiste una variante autoctona sulla genesi dello stemma. Gli
autori che la proposero, in genere ecclesiastici, sostennero, con poche varianti
di argomentazioni, che risalirebbe all’epoca delle invasioni arabe quando i Sardi
lottarono duramente per la difesa dell’Isola. In particolare sarebbe da
ricondurre al periodo delle fortunate imprese contro il re arabo Museto (1014-
1016). In quella circostanza il papa Benedetto VIII avrebbe consegnato ai
Pisani, che insieme ai Genovesi contribuirono a scacciare gli invasori dalla
Sardegna, uno stendardo con una croce rossa in campo argento o bianco
(croce di S.Giorgio, patrono della cavalleria cristiana) perché fosse utilizzato
nel campo di battaglia; la guerra contro gli Arabi avrebbe assunto, dunque,
nell’Isola il significato di vera crociata.
Successivamente, a motivo delle vittorie riportate sui nemici, i Sardi avrebbero
accantonato le teste dei mori vinti nei quattro angoli della croce. Secondo
alcuni il numero di quattro avrebbe rappresentato altrettanti re mori uccisi
durante la lotta e ritrovati nel campo di battaglia adorni di preziosi turbanti;
secondo altri avrebbe fatto riferimento alle quattro vittorie riportate su Museto.


                                      Pag. 3/21
La teoria autoctona, ripresa nell’Ottocento e
influenzata dal clima del romanticismo, fu
portata avanti da autori quali l’Angius e il
Meloni-Satta i quali, non rinunciando a
         Satta
conferirle una dignità ancora più esaltante,
identificarono nei mori i quattro Giudicati sardi
vittoriosi sugli Arabi. Presentata in questa
forma, di certo la teoria era molto appagante,
in quanto riconosceva nello stemma un
                                                  Una visione simbolica di Efisio
simbolo vittorioso, tutto sardo, nato nel Garau rappresenta la nascita della
periodo giudicale.                                bandiera Sarda.

                             Risale al Trecento anche lo “Stemmario di Gelre”,
                             un    manoscritto   compilativo    conservato   a
                             Bruxelles, che riproduce gli stemmi di tutta
                             Europa e riporta per la Sardegna la bandiera con i
                             quattro mori. E' però possibile che lo stemma
                             sardo sia stato aggiunto qualche decennio dopo
                             perchè all'epoca della stesura (1370 (1370-1386)
                             esisteva il “Regno di Sardegna e di Corsica”
                             comprendente entrambe le isole.
                                      dente

La più antica riproduzione a stampa dei 4 mori
è “La magnifique et somptueuse pompe
funebre faite aus obseques et funerailles du
tres grande et tres victorieus empereur
Charles cinquieme, celebrees en la ville de
Bruxelles le 29e jour du mois de Dicembre
1558 par Philippes roy catholique d’Espaigne
son fils”, pubblicato ad Anversa dal famoso
tipografo Plantin nel 1559. I quattro mori sono
presenti sulla bandiera e sulla gualdrappa di
un cavallo condotto a mano da nobili cavalieri.
Nel Quattrocento si consolida la leggenda che spiega i quattro mori sullo
stemma con l'intervento di san Giorgio nella battaglia di Alcoraz nel Nord della
Spagna, vinta nel 1096 dagli Aragonesi contro i mori invasori che lasciarono
sul campo di battaglia anche le teste coronate di quattro loro sovrani. Alla fine
                        nche
del secolo, quando la Corona d'Aragona e il regno di Castiglia si uniscono nel
Regno di Spagna, fra gli stati della Corona, la Sardegna continua nell'uso dello
stemma con i quattro mori mentre l'Ara    l'Aragona-Catalogna privilegia i pali
                                                    Catalogna
catalani.



                                     Pag. 4/21
In Sardegna e su documenti sardi la prima sicura attestazione dello stemma è
sul frontespizio degli atti del braccio militare del parlamento sardo, i “Capitols
de Cort del Stament militar de Serdenya” stampato a Cagliari nel 1591.
Il frontespizio degli “Annales de la Corona de Aragòn”, pubblicato nel 1610 da
Jeronimo Zurita affianca i tre stemmi della Corona: la croce d'Aragona, i pali di
Catalogna ed i quattro mori, ormai peculiari della Sardegna.
                         Lo stemma da allora fu riprodotto sui più diversi
                         supporti: pubblicazioni a stampa, tesi universitarie,
                         carte geografiche, edifici e monete di età spagnola
                         (cagliarese di Carlo II, 1665-1700) e sabauda (mezzo
                         scudo di Carlo Emanuele III, 1768, cagliarese di
                         Vittorio Emanuele I, 1813) fino al 1842 (centesimi di
                         Carlo Alberto).
                         (Nell’immagine a lato è rappresentato lo Stemma del
                         Regno di Sardegna riprodotto in un libro del giurista
                         Antonio Canales de Vega - anno 1631)

Dal Settecento ai quattro mori fu sovrapposto lo stemma sabaudo con aquila
recante sul petto lo scudo rosso con croce bianca. La riscoperta delle identità
nazionali, molto sentita nell'Ottocento, portò a percepire lo stemma dei quattro
mori come simbolo identitario ed a riportarne l'origine al periodo giudicale.



Teorie alternative
Teorie non supportate dagli ambienti accademici propongono suggestive
alternative. Una delle più diffuse sostiene (supportata dalle pubblicazioni dello
scrittore Leonardo Melis) che il simbolo dei quattro mori avrebbe avuto un
passato templare, poichè è lo stemma del primo Gran Maestro dell' Ordine
Hugo de Payns, che aveva tre mori bendati nel suo simbolo araldico già prima
della formazione dell'ordine.




                                      Pag. 5/21
Varianti grafiche
La croce rossa in campo bianco con le quattro teste di moro è essenziale nello
stemma, ma presenta notevoli variazioni nel tempo.
La fisionomia dei mori raffigurati sullo stemma negli esemplari trecenteschi è
accentuatamente negroide, con naso camuso e labbra prominenti; la
capigliatura e la barba sono ricciute. Poi i tratti diventano occidentali e manca
la barba.
                    I mori sono generalmente tutti uguali; nel frontespizio degli
                    “Annales de la Corona de Aragòn” (1610), invece due mori
                    appaiono più giovani, sbarbati e con corona principesca, gli
                    altri due anziani, barbuti e con corona reale. Non viene a
                    mancare, dove la tecnica rende possibile rappresentarlo, il
                    colorito bruno della pelle. L'orientamento varia, ma il viso è
                    prevalentemente rivolto a sinistra.

Si conoscono esempi con mori affrontati al centro, (frontespizio del volume
“Alabanças de los santos de Sardeña” di Francesco Carmona del 1631) o rivolti
a destra (“Capitols de Cort del Stament militar de Serdenya”, 1591);
quest'ultimo esempio è rappresentato da una cinquecentina, un'opera a
stampa di un'arte tipografica non ancora matura.
La benda non è costantemente raffigurata. I sigilli dei reali aragonesi e lo
stemmario di Gelre mostrano i mori con il capo scoperto; la benda sulla fronte
si trova a partire dal Quattrocento e compare contemporaneamente alla
leggenda della battaglia di Alcoraz. La benda è inoltre alternativa alla corona
metallica, raffigurata anche con dettaglio (sigillo di Ferdinando II, “Annales de
la Corona de Aragòn”). La benda sugli occhi è una variante del Settecento,
forse dovuta a inesatta comprensione del disegno.
La forma del supporto è variabile. Nei sigilli aragonesi lo scudo di forma
semitonda si inserisce all'interno di una legenda circolare. Nello stemmario di
Gelre i quattro mori sono raffigurati su una bandiera rettangolare. Lo scudo
risente della moda barocca, assumendo una forma ovale e acquisendo nella
cornice elaborate decorazioni. Dai tipi settecenteschi, attraverso successive
rielaborazioni che si consolidano ai primi del Novecento, si arriva alla forma
adottata ufficialmente.
Esistono rappresentazioni anche con cinque mori come quella sulla sommità di
una porta nel quartiere di Castello a Cagliari, visibile entrando dalla via Manno,
sotto il secondo portico dopo quello della Porta dei Leoni. Anche questi mori
avevano la benda era sulla fronte e non calata sugli occhi. Una benda che



                                      Pag. 6/21
secondo alcune interpretazioni era il cerchio di bronzo che adornava la fronte
dei Celti o la benda che portava lo Judex Ampsicora; la testa di moro
rappresenterebbe quindi un simbolo di conoscenza.



Normativa
L'adozione dello stemma con i quattro mori si inquadra nel contesto del
riconoscimento dell'autonomia regionale e della ridefinizione degli emblemi
nazionali e locali determinati dalla nascita della Repubblica italiana.
La Repubblica italiana all'atto della sua istituzione definisce la propria bandiera
nazionale, il tricolore, ed è di poco successiva l'adozione dell'emblema dello
Stato, in base al D. Lgs. 5 maggio 1948, n. 535 “Foggia ed uso dell'emblema
dello Stato”, mentre lo Statuto della Regione autonoma della Sardegna
approvato con Legge costituzionale n. 3 del 26 febbraio 1948, non prevede uno
stemma.
La scelta di adottare propri emblemi e affermare la riconosciuta identità
regionale scaturisce dalla seduta del Consiglio regionale del 19 giugno 1950,
con l'approvazione dello stemma dei quattro mori e della L.R. 24 luglio 1950,
n. 37: “Celebrazione dell'anniversario della Regione”, che fissava all'ultima
domenica di gennaio la ricorrenza della proclamazione dell'autonomia
regionale.
La concessione di emblemi per gli Enti territoriali si avvale del Regio decreto 7
giugno 1943, n. 652 “Regolamento per la consulta araldica del regno”, tuttora
in vigore per le parti applicabili dopo l'abolizione del riconoscimento dei titoli
nobiliari. Tale concessione è stata rilasciata alla Regione Sardegna per decreto
dal Presidente della Repubblica che, sulla base delle istanze dell'Assemblea
regionale, emana il D.P.R. 5 luglio 1952: “Concessione alla Regione Autonoma
della Sardegna di uno stemma e un gonfalone”, con bozzetto allegato.
L'adozione di una propria bandiera è invece possibile con legge regionale e la
Regione Sardegna approva la L.R. 15 aprile 1999 n. 10 “Bandiera della
Regione”, che conferma la bandiera tradizionale “campo bianco crociato di
rosso con in ciascun quarto una testa di moro bendata sulla fronte rivolta in
direzione opposta all'inferitura”, inusuale nelle raffigurazioni storiche.
Con delibera del 25 gennaio 2005, il governo regionale, su proposta del
Presidente Renato Soru, approva la legge regionale 10/1999 “Stemma,
Gonfalone e Sigillo della Regione Autonoma della Sardegna” per l’adozione del
simbolo della bandiera della Regione Autonoma della Sardegna, anche quale
Stemma e Sigillo della Regione medesima.


                                      Pag. 7/21
Con deliberazione n. 13/17 del 24.3.2009 “Comunicazione istituzionale della
Regione Autonoma della Sardegna: direttive applicative sull’utilizzo dello
stemma della Regione” il suo successore Ugo Cappellacci ripristina lo stemma
precedente con la disposizione che: “lo stemma sia utilizzato anche nel portale
istituzionale dell’Amministrazione, nei siti tematici e negli speciali in esso
ricompresi ed in tutte le produzioni grafiche che contraddistinguono le attività
di comunicazione istituzionale dell’Ente ivi compresi gli usi applicativi connessi
alla partecipazione della Regione Sardegna a fiere, rassegne, convegni, mostre
a livello nazionale ed internazionale”




                                      Pag. 8/21
Tav. 1 – Varianti ufficiali dello stemma




Stemma della Regione Sardegna come          Gonfalone della Regione Sardegna come da
da D.P.R. 5 luglio 1952 (concesso dal           D.P.R. 5 luglio 1952 (concesso dal
 Presidente della Repubblica Einaudi)          Presidente della Repubblica Einaudi)




Attuale Stemma della Regione Sardegna        Bandiera della Regione Sardegna definita
   ripristinato con delibera 13/17 del       nella Legge Regionale n. 10 del 15 aprile
              24 marzo 2009                      1999 (Stemma dal 2005 al 2009)



                                        Pag. 9/21
Analisi comparativa dei due ultimi stemmi ufficiali della Regione Sardegna

Introduzione
Lo stemma di un ente pubblico e di una Regione Autonoma in particolare, è
sempre più un elemento di comunicazione politica.
Non a caso, appena insediato il Presidente Renato Soru volle dare un segnale
di cambiamento adottando come stemma ufficiale la bandiera della regione e
all’opposto, pochi giorni dopo il suo insediamento, uno dei primi atti del
Presidente Ugo Cappellacci fu il ripristino del vecchio stemma.




          1952-2004     2009-giorni nostri                                  2005-2009
  Ugo Cappellacci: Il Presidente evidenzia la            Renato Soru: Le diversità grafiche sono […]. La
  valenza storica e identitaria dello stemma della       valenza di tale diversità, non meramente
  Regione Autonoma della Sardegna, concesso              grafica, ma fortemente intrisa di significati
  con D.P.R. del 5 luglio del 1952, e assunto, da        profondi nella rappresentazione del simbolo
  quella data, quale segno grafico identificativo        della Regione, comporta la necessità che tutte
  dell’Amministrazione regionale. […]                    le altre raffigurazioni formali dell’identità della
  Il Presidente, ritenendo il predetto stemma            Regione siano conformate al simbolo della
  patrimonio identitario, che per portata storica e      Regione stessa adottato dal Consiglio
  valenza simbolica contribuisce a preservare la         Regionale per la Bandiera.
  memoria e dà continuità al patrimonio                  Il      Presidente,       pertanto,      propone
  archivistico degli atti dell’Amministrazione           l’approvazione dell’allegato disegno di legge
  regionale, propone di ripristinarne l’utilizzo in      […] fermo restando il valore storico del
  tutti gli atti interni ed esterni della Regione        Gonfalone concesso alla Regione con il decreto
  Autonoma della Sardegna.                               del Presidente della Repubblica 5 luglio 1952.




                                                 Pag. 10/21
Conformazione del profilo del moro

                  Il moro ha una conformazione allungata del cranio secondo le
                  caratteristiche antropomorfe africane.
                  Le labbra di forma negroide sono pronunciate e sporgenti, il
                  naso allungato e basso suggerisce una forma frontale
                  schiacciata. E’ evidente un prognatismo tipico degli stereotipi
                  sulle popolazioni di pelle scura.
                  La forma della testa è schiacciata e rispetta le proporzioni
                  tipiche delle popolazioni europee.
                  Il naso è leggermente aquilino, le labbra appena accennate,
                  gli occhi sono visibili ed aperti, le orecchie ed il mento visibili
                  ma non tipizzati.



Direzione del volto

                  Secondo le più diffuse raffigurazioni ottocentesche la testa
                  del moro è rivolta a sinistra e tutte quattro le teste sono
                  volte nella stessa direzione.




                  Lo sguardo è rivolto verso destra. La scelta di adottare tale
                  orientamento (concorde con la bandiera impennata a
                  sinistra) è stata giustificata politicamente per simboleggiare
                  un      cambiamento         di     direzione   nelle    scelte
                  dell’amministrazione in carica.


Nota: La scelta di ruotare lo sguardo del simbolo non è una prerogativa delle
ultime amministrazioni regionali. A tale riguardo si ricorda la scelta dell’Unione
Sovietica che, appena assorbita la Polonia nella propria sfera di influenza, ruotò
la testa dell’aquila sulla bandiera polacca da Ovest a Est.
Specularmente appena l’influenza sovietica cadde, uno dei primi atti del
neonato governo polacco fu il ripristino della posizione della testa verso Ovest.




                                      Pag. 11/21
Posizione della benda e disposizione dei lacci
La posizione della benda è una delle caratteristiche che più hanno fatto
discutere nella definizione del simbolo dell’isola.


                  Al momento della definizione dello stemma nel 1952 si
                  adottò il simbolo realizzato durante il periodo sabaudo con la
                  benda sugli occhi. Pare ormai accertato che tale convenzione
                  fu frutto di un errore tipografico da parte del regio ufficio e
                  non venne mai corretto.
                  I lacci della benda sono piccoli, statici ed è visibile il nodo.
                  Pare quasi che la benda, iniziale simbolo regale, sia un
                  elemento di costrizione.
                  Al pari della direzione della testa, lo spostamento della benda
                  dagli occhi alla fronte è stato caricato di significati politici
                  legati al risveglio delle coscienze isolane e al diritto
                  all’autodeterminazione.
                  Risale inoltre a quel periodo il motto: “Sardegna Svegliati”
                  che caratterizzerà le speranze e le illusioni legate all’avvento
                  di un uomo nuovo alla guida del Governo Regionale.
                  I lacci della benda, ampi, dettagliati e ricurvi sembrano mossi
                  dal vento e suggeriscono un’idea di dinamismo e novità.



Proporzioni della testa

                     All’interno del quarto definito dalla croce rossa, la testa del
                     moro appare di dimensioni ridotte soprattutto a causa della
                     cornice e delle sue cesellature. La posizione dei mori non è
                     identica in tutti i quarti, avendo le teste superiori uno
                     spazio più ampio in alto e quelle inferiori maggiore spazio
                     nella parte bassa.

                     I quarti sono identici tra di loro e le dimensioni della testa
                     risaltano rispetto alle dimensioni complessive del simbolo a
                     causa della mancanza dell’ingombro dello scudo e delle
                     decorazioni. Il carattere del moro e la sua valenza simbolica
                     risulta così accentuato.




                                       Pag. 12/21
Forma dello stemma

                     Lo stemma ha una disposizione verticale ed rappresentato
                     come Scudo ovale ornato da una cornice cesellata. Sono
                     presenti diversi elementi tipici degli stemmi araldici, fregi, e
                     decorazioni.
                     Visto nel suo insieme rivela gli anni che lo separano dalla
                     prima rappresentazione dando comunque un’idea di nobiltà
                     e valore storico.
                     Lo stemma nelle sue forme semplici ed essenziali tradisce il
                     suo essere nato come bandiera.
                     La forma regolare, lo sviluppo in orizzontale, l’assenza di
                     “spazi vuoti” all’interno, la realizzazione con linee dritte,
                     parallele ed angoli retti, ne fanno un oggetto grafico ideale
                     per una comunicazione moderna e tecnologica.




Croce Rossa

                      La croce ha uno sviluppo verticale ed è parzialmente
                      nascosta dagli ornamenti dello scudo.
                      E’ presente un’ombreggiatura per
                      accentuare       il      senso di
                      tridimensionalità dell’ovale.
                      Le braccia sono spesse rispetto alla
                      loro lunghezza secondo la formula:



                      La croce ha uno sviluppo orizzontale le braccia verticali
                      notevolmente più corte rispetto a quelle orizzontali.
                      Lo spessore delle braccia è ridotto
                      rispetto alla lunghezza secondo la
                      formula:




                                       Pag. 13/21
Utilizzo dello stemma

Entrambe le versioni degli stemmi possono essere integrate con un logotipo,
impaginate secondo spazi di rispetto, associate ad altri loghi istituzionali e
privati, utilizzati in inversione, su sfondi colorati, in monocromatico ed applicati
su ogni tipo di supporto (sigillo, gonfalone, modulistica, cartellonistica ecc).
Da un’analisi comparativa dei manuali d’uso non si evincono particolari
differenze tra le due versioni se non per l’occupazione degli spazi in
abbinamento al logotipo nella sua posizione classica (in casi particolari è
consentito l’uso in posizione laterale); in questo caso lo stemma attuale ha un
ingombro superiore in altezza.




Ulteriori Caratteristiche

Le linee guida per la definizione del logotipo sono invariate tra le due
rappresentazioni: “È costituito dalla dicitura REGIONE AUTONOMA DELLA
SARDEGNA, in Futura Std Bold, nero, crenatura regolare, tutto maiuscolo”.
Anche i colori sono gli stessi: Bianco, Nero e Rosso piatto (PANTONE 485 –
Quadricromia 0% ciano - 100% magenta - 100% giallo - 10% nero)




                                      Pag. 14/21
Lo stemma nella Comunicazione
Come si è visto sinora, lo stemma dei Quattro Mori identifica l’identità culturale
dei sardi e li rappresenta come popolo. Non c’è da stupirsi quindi che tale
simbolo venga declinato in molteplici aspetti con varianti strutturali,
cromatiche, espressive e di supporto. Segue una breve galleria ragionata,
largamente incompleta ma rappresentativa del fenomeno.


Comunicazione Politica
Oltre alle considerazioni riportate nel capitolo precedente, il simbolo dei
quattro mori è stato utilizzato storicamente dal Partito Sardo d’Azione e da
numerose liste locali autonomiste. Viene spesso utilizzato nella satira politica
come rappresentazione del popolo sardo ed in chiave “anticontinentale”.




 Immagine contro le quattro centrali              Vignetta satirica contro alcune
  nucleari previste in Sardegna da                affermazioni del Presidente del
  alcune indiscrezioni giornalistiche          Consiglio sui lavori che i sardi possono
                                                   fare senza emigrare dall’isola




  Silvio Berlusconi dopo l’incontro in           Immagine realizzata per protestare
  bandana bianca con Tony Blair in                contro lo strapotere culturale delle
            Costa Smeralda                           televisioni private di origine
                                                             “continentale”


                                         Pag. 15/21
Comunicazione Sociale




Manifesto a favore dell’insegnamento       Un gruppo sardo attivo nel mondo
       della Teoria Evolutiva                    virtuale “Second Life”
                                                   Le Quattro More




      Sardinia Linux User Group           Logo per l’Associazione Figli Contesi




 Campagna a favore del consumo di              Logo per una ONLUS regionale
         Alimenti Sardi




                                  Pag. 16/21
Comunicazione Commerciale




 Chinotto prodotto da una azienda isolana      Il più famoso utilizzo dello stemma come
                                                  marchio pubblicitario: Birra Ichnusa




 Il comico Benito Urgu publicizza un          Logo di una attività di gestione giochi
      noto mobilificio cagliaritano                            laser




  Logo realizzato per una struttura                 Logo di una pista di Go Kart in
           ricettiva locale                                   Sardegna




                                       Pag. 17/21
Espressione Artistica




Mario Delitala - al posto dei mori ci         Costantino Nivola – non vedo, non
 sono 4 lavoratori: un pastore un                parlo, non sento, non ci sono
contadino un pescatore un minatore




  Incisione in rame acquerellato del         Disegnatore Cagliaritano - Autoritratto
       1640 Autore sconosciuto




             Rivisitazioni dello stemma da parte di Artisti di Strada




                                       Pag. 18/21
Poster realizzato per una manifestazione artistica di rivisitazione del simbolo
della Sardegna.




Infine una dimostrazione di come, quando un
simbolo è radicato nella propria cultura, bastano
gli elementi base della comunicazione visiva per
identificarlo …
              … Punti, linee e superficie




                                     Pag. 19/21
Riferimenti e Link


Emblemi della Regione autonoma della Sardegna


Stemma         http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_145_20090423135050.pdf

Gonfalone      http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_145_20090423135116.pdf

Bandiera       http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_145_20090415133510.pdf

Sigillo        http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_145_20090415133639.pdf



Linee guida per l’utilizzo degli elementi di identità visiva istituzionale
              della Regione Autonoma della Sardegna
          http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_46_20090616095617.pdf




Bibliografia
La vera storia della bandiera dei sardi
Sedda Francesco
2007 - Condaghes (collana Pósidos)

La storia della Bandiera della Sardegna
Edito dal Circolo culturale “Sardegna” Monza



Fonti su WEB
Regione Autonoma della Sardegna       http://www.regione.sardegna.it

Wikipedia – L’enciclopedia Libera     http://it.wikipedia.org/

Google Immagini                       http://images.google.it

Flickr – Foto repository              http://flickr.com

Sardegna Digital Library - Galleria   http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=
di Mappe con il simbolo dei 4 mori    602&s=17&v=9&c=4461&c1=stemma+dei+quattro
                                      +mori




                                        Pag. 20/21
Lo studente




                            GIOVANNI TOCCU - Matricola §§§§§
                            Via §§§§§§§§§§§§§§§§§§ - 09100 Cagliari - ITALY
                            Giovanni.toccu@§§§§§§§§§§§§§

                            mobile: (+39)§§§.§§§§§§§         skype: §§§§§§§§
                            fax: (+39)§§§.§§§§§§§§§          msn: §§§§§§§§§§§§§
                            phone: (+39)§§§.§§§§§§§          gtalk:§§§§§§§§§§§§§§§§§§



   Borders? I have never seen one. But I have heard they exist in the minds of some people. (Heyerdahl)




                                              Pag. 21/21

More Related Content

What's hot (20)

Il Portogallo_Elena Rossi e Laura Testa
Il Portogallo_Elena Rossi e Laura TestaIl Portogallo_Elena Rossi e Laura Testa
Il Portogallo_Elena Rossi e Laura Testa
 
Spagna - Santarnecchi
Spagna - SantarnecchiSpagna - Santarnecchi
Spagna - Santarnecchi
 
Austria Powerpoint Country
Austria Powerpoint CountryAustria Powerpoint Country
Austria Powerpoint Country
 
Svizzera
SvizzeraSvizzera
Svizzera
 
Mohamad Iraq
Mohamad IraqMohamad Iraq
Mohamad Iraq
 
La romania
La romaniaLa romania
La romania
 
turchia
 turchia turchia
turchia
 
Spagna
SpagnaSpagna
Spagna
 
Irlanda
IrlandaIrlanda
Irlanda
 
IRISH CULTURE
IRISH CULTUREIRISH CULTURE
IRISH CULTURE
 
Alla scoperta dell'Australia
Alla scoperta dell'AustraliaAlla scoperta dell'Australia
Alla scoperta dell'Australia
 
La Grecia Gaia
La Grecia GaiaLa Grecia Gaia
La Grecia Gaia
 
ROMANIA. Il territorio
ROMANIA. Il territorioROMANIA. Il territorio
ROMANIA. Il territorio
 
Ingilterra
IngilterraIngilterra
Ingilterra
 
Ireland power point
Ireland power pointIreland power point
Ireland power point
 
Europass cv-120530-alfonso cano
Europass cv-120530-alfonso canoEuropass cv-120530-alfonso cano
Europass cv-120530-alfonso cano
 
Il regno unito
Il regno unitoIl regno unito
Il regno unito
 
Paesi bassi
Paesi bassiPaesi bassi
Paesi bassi
 
Spain
SpainSpain
Spain
 
Paesi Bassi
Paesi BassiPaesi Bassi
Paesi Bassi
 

Similar to Bandiera dei 4 mori

Gli arsenali come culla della cultura politecnica (Vittorio Marchis)
Gli arsenali come culla della cultura politecnica (Vittorio Marchis)Gli arsenali come culla della cultura politecnica (Vittorio Marchis)
Gli arsenali come culla della cultura politecnica (Vittorio Marchis)CISRE Venice
 
Arabi_Normanni__ufficiale.pptx
Arabi_Normanni__ufficiale.pptxArabi_Normanni__ufficiale.pptx
Arabi_Normanni__ufficiale.pptxVittorioPuglia3
 
Italiano che passione
Italiano che passioneItaliano che passione
Italiano che passioneAma l'ita
 
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)Movimento Irredentista Italiano
 
R. Villano - S.M. Ordine di Malta. Aspetti militari
R. Villano -  S.M. Ordine di Malta. Aspetti militariR. Villano -  S.M. Ordine di Malta. Aspetti militari
R. Villano - S.M. Ordine di Malta. Aspetti militariRaimondo Villano
 
Gli sciti e i popoli Nord_Europei
Gli sciti e i popoli Nord_EuropeiGli sciti e i popoli Nord_Europei
Gli sciti e i popoli Nord_Europeifiloskate
 
Appunti su Urbino. Per una storia del carnevale 1444-1631
Appunti su Urbino. Per una storia del carnevale 1444-1631Appunti su Urbino. Per una storia del carnevale 1444-1631
Appunti su Urbino. Per una storia del carnevale 1444-1631Matteo Aluigi
 
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona Perolo
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona Perolo'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona Perolo
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona PeroloSimona C. Perolo
 

Similar to Bandiera dei 4 mori (20)

Gli arsenali come culla della cultura politecnica (Vittorio Marchis)
Gli arsenali come culla della cultura politecnica (Vittorio Marchis)Gli arsenali come culla della cultura politecnica (Vittorio Marchis)
Gli arsenali come culla della cultura politecnica (Vittorio Marchis)
 
Luigi Federzoni - L'ora della Dalmazia (1941)
Luigi Federzoni - L'ora della Dalmazia (1941)Luigi Federzoni - L'ora della Dalmazia (1941)
Luigi Federzoni - L'ora della Dalmazia (1941)
 
Giuseppe Caprin - Istria nobilissima (volume 1) - 1905
Giuseppe Caprin - Istria nobilissima (volume 1) - 1905Giuseppe Caprin - Istria nobilissima (volume 1) - 1905
Giuseppe Caprin - Istria nobilissima (volume 1) - 1905
 
Angioini Aragonesi09
Angioini Aragonesi09Angioini Aragonesi09
Angioini Aragonesi09
 
Le armi da fuoco
Le armi da fuocoLe armi da fuoco
Le armi da fuoco
 
Arabi_Normanni__ufficiale.pptx
Arabi_Normanni__ufficiale.pptxArabi_Normanni__ufficiale.pptx
Arabi_Normanni__ufficiale.pptx
 
Italiano che passione
Italiano che passioneItaliano che passione
Italiano che passione
 
progetto archeologia.pptx
progetto archeologia.pptxprogetto archeologia.pptx
progetto archeologia.pptx
 
progetto archeologia.pptx
progetto archeologia.pptxprogetto archeologia.pptx
progetto archeologia.pptx
 
Gruppo Soverato 3B
Gruppo Soverato 3BGruppo Soverato 3B
Gruppo Soverato 3B
 
Giuseppe Caprin - Istria nobilissima (volume 2) - 1905
Giuseppe Caprin - Istria nobilissima (volume 2) - 1905Giuseppe Caprin - Istria nobilissima (volume 2) - 1905
Giuseppe Caprin - Istria nobilissima (volume 2) - 1905
 
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
 
Storia di palermo2004 compr
Storia di palermo2004 comprStoria di palermo2004 compr
Storia di palermo2004 compr
 
R. Villano - S.M. Ordine di Malta. Aspetti militari
R. Villano -  S.M. Ordine di Malta. Aspetti militariR. Villano -  S.M. Ordine di Malta. Aspetti militari
R. Villano - S.M. Ordine di Malta. Aspetti militari
 
Gli sciti e i popoli Nord_Europei
Gli sciti e i popoli Nord_EuropeiGli sciti e i popoli Nord_Europei
Gli sciti e i popoli Nord_Europei
 
Gruppo Stalettì
Gruppo StalettìGruppo Stalettì
Gruppo Stalettì
 
Appunti su Urbino. Per una storia del carnevale 1444-1631
Appunti su Urbino. Per una storia del carnevale 1444-1631Appunti su Urbino. Per una storia del carnevale 1444-1631
Appunti su Urbino. Per una storia del carnevale 1444-1631
 
Cartografia
CartografiaCartografia
Cartografia
 
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona Perolo
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona Perolo'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona Perolo
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona Perolo
 
ARCHIMEDE
ARCHIMEDEARCHIMEDE
ARCHIMEDE
 

Recently uploaded

Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxlorenzodemidio01
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 

Recently uploaded (19)

Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 

Bandiera dei 4 mori

  • 1. Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Scienze della Comunicazione - Metodi e Tecniche della Rappresentazione Grafica - A.A. 2008/2009 - Elaborato Finale di Giovanni Toccu - Lo Stemma dei Quattro Mori origini, storia, evoluzione ed utilizzo Cagliari, 28 luglio 2009
  • 2. Indice Indice ................................................................................................................................... 2 Storia dello Stemma ............................................................................................................ 3 Evoluzione storica ............................................................................................................ 3 Teorie alternative ............................................................................................................. 5 Varianti grafiche .................................................................................................................. 6 Normativa ............................................................................................................................ 7 Analisi comparativa dei due ultimi stemmi ufficiali della Regione Sardegna ..................... 10 Introduzione ................................................................................................................... 10 Conformazione del profilo del moro ............................................................................... 11 Direzione del volto ......................................................................................................... 11 Posizione della benda e disposizione dei lacci .............................................................. 12 Proporzioni della testa ................................................................................................... 12 Forma dello stemma ...................................................................................................... 13 Croce Rossa .................................................................................................................. 13 Utilizzo dello stemma ..................................................................................................... 14 Ulteriori Caratteristiche .................................................................................................. 14 Lo stemma nella Comunicazione ...................................................................................... 15 Comunicazione Politica.................................................................................................. 15 Comunicazione Sociale ................................................................................................. 16 Comunicazione Commerciale ........................................................................................ 17 Espressione Artistica ..................................................................................................... 18 Riferimenti e Link............................................................................................................... 20 Emblemi della Regione autonoma della Sardegna ........................................................ 20 Bibliografia ..................................................................................................................... 20 Fonti su WEB ................................................................................................................. 20 Lo studente........................................................................................................................ 21 Pag. 2/21
  • 3. Storia dello Stemma La vicenda dell'emblema con i quattro mori si sviluppa nel contesto delle complesse relazioni mediterranee nelle quali l'insularità della Sardegna ha un importante ruolo di integrazione. Evoluzione storica Lo stemma dei quattro mori compare per la prima volta nei sigilli in piombo della Cancelleria reale aragonese e stava a rappresentare la riconquista spagnola contro i Mori che occupavano buona parte della penisola Iberica. E’ infatti composta dalla croce di San Giorgio, simbolo pure dei crociati che combattevano gli stessi Mori in Terra Santa, e le quattro teste mozzate rappresentavano quattro importanti vittorie conseguite dai catalano-aragonesi in Spagna, rispettivamente la riconquista di Saragozza, Valencia, Murcia e le Baleari. La riproduzione più antica risale al 1281, sotto il regno di Pietro il Grande. Dopo che la Sardegna entra a far parte della Corona d'Aragona tali sigilli vi giungono a chiusura dei documenti dei re Giacomo II (1326), Alfonso il Benigno (1327-1336) e Pietro IV (1336- 1387); alcuni esemplari sono conservati nell'Archivio storico comunale di Cagliari. (nell’immagine sigillo in piombo del 1281, di Pietro d'Aragona) Sin dal XIII secolo esiste una variante autoctona sulla genesi dello stemma. Gli autori che la proposero, in genere ecclesiastici, sostennero, con poche varianti di argomentazioni, che risalirebbe all’epoca delle invasioni arabe quando i Sardi lottarono duramente per la difesa dell’Isola. In particolare sarebbe da ricondurre al periodo delle fortunate imprese contro il re arabo Museto (1014- 1016). In quella circostanza il papa Benedetto VIII avrebbe consegnato ai Pisani, che insieme ai Genovesi contribuirono a scacciare gli invasori dalla Sardegna, uno stendardo con una croce rossa in campo argento o bianco (croce di S.Giorgio, patrono della cavalleria cristiana) perché fosse utilizzato nel campo di battaglia; la guerra contro gli Arabi avrebbe assunto, dunque, nell’Isola il significato di vera crociata. Successivamente, a motivo delle vittorie riportate sui nemici, i Sardi avrebbero accantonato le teste dei mori vinti nei quattro angoli della croce. Secondo alcuni il numero di quattro avrebbe rappresentato altrettanti re mori uccisi durante la lotta e ritrovati nel campo di battaglia adorni di preziosi turbanti; secondo altri avrebbe fatto riferimento alle quattro vittorie riportate su Museto. Pag. 3/21
  • 4. La teoria autoctona, ripresa nell’Ottocento e influenzata dal clima del romanticismo, fu portata avanti da autori quali l’Angius e il Meloni-Satta i quali, non rinunciando a Satta conferirle una dignità ancora più esaltante, identificarono nei mori i quattro Giudicati sardi vittoriosi sugli Arabi. Presentata in questa forma, di certo la teoria era molto appagante, in quanto riconosceva nello stemma un Una visione simbolica di Efisio simbolo vittorioso, tutto sardo, nato nel Garau rappresenta la nascita della periodo giudicale. bandiera Sarda. Risale al Trecento anche lo “Stemmario di Gelre”, un manoscritto compilativo conservato a Bruxelles, che riproduce gli stemmi di tutta Europa e riporta per la Sardegna la bandiera con i quattro mori. E' però possibile che lo stemma sardo sia stato aggiunto qualche decennio dopo perchè all'epoca della stesura (1370 (1370-1386) esisteva il “Regno di Sardegna e di Corsica” comprendente entrambe le isole. dente La più antica riproduzione a stampa dei 4 mori è “La magnifique et somptueuse pompe funebre faite aus obseques et funerailles du tres grande et tres victorieus empereur Charles cinquieme, celebrees en la ville de Bruxelles le 29e jour du mois de Dicembre 1558 par Philippes roy catholique d’Espaigne son fils”, pubblicato ad Anversa dal famoso tipografo Plantin nel 1559. I quattro mori sono presenti sulla bandiera e sulla gualdrappa di un cavallo condotto a mano da nobili cavalieri. Nel Quattrocento si consolida la leggenda che spiega i quattro mori sullo stemma con l'intervento di san Giorgio nella battaglia di Alcoraz nel Nord della Spagna, vinta nel 1096 dagli Aragonesi contro i mori invasori che lasciarono sul campo di battaglia anche le teste coronate di quattro loro sovrani. Alla fine nche del secolo, quando la Corona d'Aragona e il regno di Castiglia si uniscono nel Regno di Spagna, fra gli stati della Corona, la Sardegna continua nell'uso dello stemma con i quattro mori mentre l'Ara l'Aragona-Catalogna privilegia i pali Catalogna catalani. Pag. 4/21
  • 5. In Sardegna e su documenti sardi la prima sicura attestazione dello stemma è sul frontespizio degli atti del braccio militare del parlamento sardo, i “Capitols de Cort del Stament militar de Serdenya” stampato a Cagliari nel 1591. Il frontespizio degli “Annales de la Corona de Aragòn”, pubblicato nel 1610 da Jeronimo Zurita affianca i tre stemmi della Corona: la croce d'Aragona, i pali di Catalogna ed i quattro mori, ormai peculiari della Sardegna. Lo stemma da allora fu riprodotto sui più diversi supporti: pubblicazioni a stampa, tesi universitarie, carte geografiche, edifici e monete di età spagnola (cagliarese di Carlo II, 1665-1700) e sabauda (mezzo scudo di Carlo Emanuele III, 1768, cagliarese di Vittorio Emanuele I, 1813) fino al 1842 (centesimi di Carlo Alberto). (Nell’immagine a lato è rappresentato lo Stemma del Regno di Sardegna riprodotto in un libro del giurista Antonio Canales de Vega - anno 1631) Dal Settecento ai quattro mori fu sovrapposto lo stemma sabaudo con aquila recante sul petto lo scudo rosso con croce bianca. La riscoperta delle identità nazionali, molto sentita nell'Ottocento, portò a percepire lo stemma dei quattro mori come simbolo identitario ed a riportarne l'origine al periodo giudicale. Teorie alternative Teorie non supportate dagli ambienti accademici propongono suggestive alternative. Una delle più diffuse sostiene (supportata dalle pubblicazioni dello scrittore Leonardo Melis) che il simbolo dei quattro mori avrebbe avuto un passato templare, poichè è lo stemma del primo Gran Maestro dell' Ordine Hugo de Payns, che aveva tre mori bendati nel suo simbolo araldico già prima della formazione dell'ordine. Pag. 5/21
  • 6. Varianti grafiche La croce rossa in campo bianco con le quattro teste di moro è essenziale nello stemma, ma presenta notevoli variazioni nel tempo. La fisionomia dei mori raffigurati sullo stemma negli esemplari trecenteschi è accentuatamente negroide, con naso camuso e labbra prominenti; la capigliatura e la barba sono ricciute. Poi i tratti diventano occidentali e manca la barba. I mori sono generalmente tutti uguali; nel frontespizio degli “Annales de la Corona de Aragòn” (1610), invece due mori appaiono più giovani, sbarbati e con corona principesca, gli altri due anziani, barbuti e con corona reale. Non viene a mancare, dove la tecnica rende possibile rappresentarlo, il colorito bruno della pelle. L'orientamento varia, ma il viso è prevalentemente rivolto a sinistra. Si conoscono esempi con mori affrontati al centro, (frontespizio del volume “Alabanças de los santos de Sardeña” di Francesco Carmona del 1631) o rivolti a destra (“Capitols de Cort del Stament militar de Serdenya”, 1591); quest'ultimo esempio è rappresentato da una cinquecentina, un'opera a stampa di un'arte tipografica non ancora matura. La benda non è costantemente raffigurata. I sigilli dei reali aragonesi e lo stemmario di Gelre mostrano i mori con il capo scoperto; la benda sulla fronte si trova a partire dal Quattrocento e compare contemporaneamente alla leggenda della battaglia di Alcoraz. La benda è inoltre alternativa alla corona metallica, raffigurata anche con dettaglio (sigillo di Ferdinando II, “Annales de la Corona de Aragòn”). La benda sugli occhi è una variante del Settecento, forse dovuta a inesatta comprensione del disegno. La forma del supporto è variabile. Nei sigilli aragonesi lo scudo di forma semitonda si inserisce all'interno di una legenda circolare. Nello stemmario di Gelre i quattro mori sono raffigurati su una bandiera rettangolare. Lo scudo risente della moda barocca, assumendo una forma ovale e acquisendo nella cornice elaborate decorazioni. Dai tipi settecenteschi, attraverso successive rielaborazioni che si consolidano ai primi del Novecento, si arriva alla forma adottata ufficialmente. Esistono rappresentazioni anche con cinque mori come quella sulla sommità di una porta nel quartiere di Castello a Cagliari, visibile entrando dalla via Manno, sotto il secondo portico dopo quello della Porta dei Leoni. Anche questi mori avevano la benda era sulla fronte e non calata sugli occhi. Una benda che Pag. 6/21
  • 7. secondo alcune interpretazioni era il cerchio di bronzo che adornava la fronte dei Celti o la benda che portava lo Judex Ampsicora; la testa di moro rappresenterebbe quindi un simbolo di conoscenza. Normativa L'adozione dello stemma con i quattro mori si inquadra nel contesto del riconoscimento dell'autonomia regionale e della ridefinizione degli emblemi nazionali e locali determinati dalla nascita della Repubblica italiana. La Repubblica italiana all'atto della sua istituzione definisce la propria bandiera nazionale, il tricolore, ed è di poco successiva l'adozione dell'emblema dello Stato, in base al D. Lgs. 5 maggio 1948, n. 535 “Foggia ed uso dell'emblema dello Stato”, mentre lo Statuto della Regione autonoma della Sardegna approvato con Legge costituzionale n. 3 del 26 febbraio 1948, non prevede uno stemma. La scelta di adottare propri emblemi e affermare la riconosciuta identità regionale scaturisce dalla seduta del Consiglio regionale del 19 giugno 1950, con l'approvazione dello stemma dei quattro mori e della L.R. 24 luglio 1950, n. 37: “Celebrazione dell'anniversario della Regione”, che fissava all'ultima domenica di gennaio la ricorrenza della proclamazione dell'autonomia regionale. La concessione di emblemi per gli Enti territoriali si avvale del Regio decreto 7 giugno 1943, n. 652 “Regolamento per la consulta araldica del regno”, tuttora in vigore per le parti applicabili dopo l'abolizione del riconoscimento dei titoli nobiliari. Tale concessione è stata rilasciata alla Regione Sardegna per decreto dal Presidente della Repubblica che, sulla base delle istanze dell'Assemblea regionale, emana il D.P.R. 5 luglio 1952: “Concessione alla Regione Autonoma della Sardegna di uno stemma e un gonfalone”, con bozzetto allegato. L'adozione di una propria bandiera è invece possibile con legge regionale e la Regione Sardegna approva la L.R. 15 aprile 1999 n. 10 “Bandiera della Regione”, che conferma la bandiera tradizionale “campo bianco crociato di rosso con in ciascun quarto una testa di moro bendata sulla fronte rivolta in direzione opposta all'inferitura”, inusuale nelle raffigurazioni storiche. Con delibera del 25 gennaio 2005, il governo regionale, su proposta del Presidente Renato Soru, approva la legge regionale 10/1999 “Stemma, Gonfalone e Sigillo della Regione Autonoma della Sardegna” per l’adozione del simbolo della bandiera della Regione Autonoma della Sardegna, anche quale Stemma e Sigillo della Regione medesima. Pag. 7/21
  • 8. Con deliberazione n. 13/17 del 24.3.2009 “Comunicazione istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna: direttive applicative sull’utilizzo dello stemma della Regione” il suo successore Ugo Cappellacci ripristina lo stemma precedente con la disposizione che: “lo stemma sia utilizzato anche nel portale istituzionale dell’Amministrazione, nei siti tematici e negli speciali in esso ricompresi ed in tutte le produzioni grafiche che contraddistinguono le attività di comunicazione istituzionale dell’Ente ivi compresi gli usi applicativi connessi alla partecipazione della Regione Sardegna a fiere, rassegne, convegni, mostre a livello nazionale ed internazionale” Pag. 8/21
  • 9. Tav. 1 – Varianti ufficiali dello stemma Stemma della Regione Sardegna come Gonfalone della Regione Sardegna come da da D.P.R. 5 luglio 1952 (concesso dal D.P.R. 5 luglio 1952 (concesso dal Presidente della Repubblica Einaudi) Presidente della Repubblica Einaudi) Attuale Stemma della Regione Sardegna Bandiera della Regione Sardegna definita ripristinato con delibera 13/17 del nella Legge Regionale n. 10 del 15 aprile 24 marzo 2009 1999 (Stemma dal 2005 al 2009) Pag. 9/21
  • 10. Analisi comparativa dei due ultimi stemmi ufficiali della Regione Sardegna Introduzione Lo stemma di un ente pubblico e di una Regione Autonoma in particolare, è sempre più un elemento di comunicazione politica. Non a caso, appena insediato il Presidente Renato Soru volle dare un segnale di cambiamento adottando come stemma ufficiale la bandiera della regione e all’opposto, pochi giorni dopo il suo insediamento, uno dei primi atti del Presidente Ugo Cappellacci fu il ripristino del vecchio stemma. 1952-2004 2009-giorni nostri 2005-2009 Ugo Cappellacci: Il Presidente evidenzia la Renato Soru: Le diversità grafiche sono […]. La valenza storica e identitaria dello stemma della valenza di tale diversità, non meramente Regione Autonoma della Sardegna, concesso grafica, ma fortemente intrisa di significati con D.P.R. del 5 luglio del 1952, e assunto, da profondi nella rappresentazione del simbolo quella data, quale segno grafico identificativo della Regione, comporta la necessità che tutte dell’Amministrazione regionale. […] le altre raffigurazioni formali dell’identità della Il Presidente, ritenendo il predetto stemma Regione siano conformate al simbolo della patrimonio identitario, che per portata storica e Regione stessa adottato dal Consiglio valenza simbolica contribuisce a preservare la Regionale per la Bandiera. memoria e dà continuità al patrimonio Il Presidente, pertanto, propone archivistico degli atti dell’Amministrazione l’approvazione dell’allegato disegno di legge regionale, propone di ripristinarne l’utilizzo in […] fermo restando il valore storico del tutti gli atti interni ed esterni della Regione Gonfalone concesso alla Regione con il decreto Autonoma della Sardegna. del Presidente della Repubblica 5 luglio 1952. Pag. 10/21
  • 11. Conformazione del profilo del moro Il moro ha una conformazione allungata del cranio secondo le caratteristiche antropomorfe africane. Le labbra di forma negroide sono pronunciate e sporgenti, il naso allungato e basso suggerisce una forma frontale schiacciata. E’ evidente un prognatismo tipico degli stereotipi sulle popolazioni di pelle scura. La forma della testa è schiacciata e rispetta le proporzioni tipiche delle popolazioni europee. Il naso è leggermente aquilino, le labbra appena accennate, gli occhi sono visibili ed aperti, le orecchie ed il mento visibili ma non tipizzati. Direzione del volto Secondo le più diffuse raffigurazioni ottocentesche la testa del moro è rivolta a sinistra e tutte quattro le teste sono volte nella stessa direzione. Lo sguardo è rivolto verso destra. La scelta di adottare tale orientamento (concorde con la bandiera impennata a sinistra) è stata giustificata politicamente per simboleggiare un cambiamento di direzione nelle scelte dell’amministrazione in carica. Nota: La scelta di ruotare lo sguardo del simbolo non è una prerogativa delle ultime amministrazioni regionali. A tale riguardo si ricorda la scelta dell’Unione Sovietica che, appena assorbita la Polonia nella propria sfera di influenza, ruotò la testa dell’aquila sulla bandiera polacca da Ovest a Est. Specularmente appena l’influenza sovietica cadde, uno dei primi atti del neonato governo polacco fu il ripristino della posizione della testa verso Ovest. Pag. 11/21
  • 12. Posizione della benda e disposizione dei lacci La posizione della benda è una delle caratteristiche che più hanno fatto discutere nella definizione del simbolo dell’isola. Al momento della definizione dello stemma nel 1952 si adottò il simbolo realizzato durante il periodo sabaudo con la benda sugli occhi. Pare ormai accertato che tale convenzione fu frutto di un errore tipografico da parte del regio ufficio e non venne mai corretto. I lacci della benda sono piccoli, statici ed è visibile il nodo. Pare quasi che la benda, iniziale simbolo regale, sia un elemento di costrizione. Al pari della direzione della testa, lo spostamento della benda dagli occhi alla fronte è stato caricato di significati politici legati al risveglio delle coscienze isolane e al diritto all’autodeterminazione. Risale inoltre a quel periodo il motto: “Sardegna Svegliati” che caratterizzerà le speranze e le illusioni legate all’avvento di un uomo nuovo alla guida del Governo Regionale. I lacci della benda, ampi, dettagliati e ricurvi sembrano mossi dal vento e suggeriscono un’idea di dinamismo e novità. Proporzioni della testa All’interno del quarto definito dalla croce rossa, la testa del moro appare di dimensioni ridotte soprattutto a causa della cornice e delle sue cesellature. La posizione dei mori non è identica in tutti i quarti, avendo le teste superiori uno spazio più ampio in alto e quelle inferiori maggiore spazio nella parte bassa. I quarti sono identici tra di loro e le dimensioni della testa risaltano rispetto alle dimensioni complessive del simbolo a causa della mancanza dell’ingombro dello scudo e delle decorazioni. Il carattere del moro e la sua valenza simbolica risulta così accentuato. Pag. 12/21
  • 13. Forma dello stemma Lo stemma ha una disposizione verticale ed rappresentato come Scudo ovale ornato da una cornice cesellata. Sono presenti diversi elementi tipici degli stemmi araldici, fregi, e decorazioni. Visto nel suo insieme rivela gli anni che lo separano dalla prima rappresentazione dando comunque un’idea di nobiltà e valore storico. Lo stemma nelle sue forme semplici ed essenziali tradisce il suo essere nato come bandiera. La forma regolare, lo sviluppo in orizzontale, l’assenza di “spazi vuoti” all’interno, la realizzazione con linee dritte, parallele ed angoli retti, ne fanno un oggetto grafico ideale per una comunicazione moderna e tecnologica. Croce Rossa La croce ha uno sviluppo verticale ed è parzialmente nascosta dagli ornamenti dello scudo. E’ presente un’ombreggiatura per accentuare il senso di tridimensionalità dell’ovale. Le braccia sono spesse rispetto alla loro lunghezza secondo la formula: La croce ha uno sviluppo orizzontale le braccia verticali notevolmente più corte rispetto a quelle orizzontali. Lo spessore delle braccia è ridotto rispetto alla lunghezza secondo la formula: Pag. 13/21
  • 14. Utilizzo dello stemma Entrambe le versioni degli stemmi possono essere integrate con un logotipo, impaginate secondo spazi di rispetto, associate ad altri loghi istituzionali e privati, utilizzati in inversione, su sfondi colorati, in monocromatico ed applicati su ogni tipo di supporto (sigillo, gonfalone, modulistica, cartellonistica ecc). Da un’analisi comparativa dei manuali d’uso non si evincono particolari differenze tra le due versioni se non per l’occupazione degli spazi in abbinamento al logotipo nella sua posizione classica (in casi particolari è consentito l’uso in posizione laterale); in questo caso lo stemma attuale ha un ingombro superiore in altezza. Ulteriori Caratteristiche Le linee guida per la definizione del logotipo sono invariate tra le due rappresentazioni: “È costituito dalla dicitura REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA, in Futura Std Bold, nero, crenatura regolare, tutto maiuscolo”. Anche i colori sono gli stessi: Bianco, Nero e Rosso piatto (PANTONE 485 – Quadricromia 0% ciano - 100% magenta - 100% giallo - 10% nero) Pag. 14/21
  • 15. Lo stemma nella Comunicazione Come si è visto sinora, lo stemma dei Quattro Mori identifica l’identità culturale dei sardi e li rappresenta come popolo. Non c’è da stupirsi quindi che tale simbolo venga declinato in molteplici aspetti con varianti strutturali, cromatiche, espressive e di supporto. Segue una breve galleria ragionata, largamente incompleta ma rappresentativa del fenomeno. Comunicazione Politica Oltre alle considerazioni riportate nel capitolo precedente, il simbolo dei quattro mori è stato utilizzato storicamente dal Partito Sardo d’Azione e da numerose liste locali autonomiste. Viene spesso utilizzato nella satira politica come rappresentazione del popolo sardo ed in chiave “anticontinentale”. Immagine contro le quattro centrali Vignetta satirica contro alcune nucleari previste in Sardegna da affermazioni del Presidente del alcune indiscrezioni giornalistiche Consiglio sui lavori che i sardi possono fare senza emigrare dall’isola Silvio Berlusconi dopo l’incontro in Immagine realizzata per protestare bandana bianca con Tony Blair in contro lo strapotere culturale delle Costa Smeralda televisioni private di origine “continentale” Pag. 15/21
  • 16. Comunicazione Sociale Manifesto a favore dell’insegnamento Un gruppo sardo attivo nel mondo della Teoria Evolutiva virtuale “Second Life” Le Quattro More Sardinia Linux User Group Logo per l’Associazione Figli Contesi Campagna a favore del consumo di Logo per una ONLUS regionale Alimenti Sardi Pag. 16/21
  • 17. Comunicazione Commerciale Chinotto prodotto da una azienda isolana Il più famoso utilizzo dello stemma come marchio pubblicitario: Birra Ichnusa Il comico Benito Urgu publicizza un Logo di una attività di gestione giochi noto mobilificio cagliaritano laser Logo realizzato per una struttura Logo di una pista di Go Kart in ricettiva locale Sardegna Pag. 17/21
  • 18. Espressione Artistica Mario Delitala - al posto dei mori ci Costantino Nivola – non vedo, non sono 4 lavoratori: un pastore un parlo, non sento, non ci sono contadino un pescatore un minatore Incisione in rame acquerellato del Disegnatore Cagliaritano - Autoritratto 1640 Autore sconosciuto Rivisitazioni dello stemma da parte di Artisti di Strada Pag. 18/21
  • 19. Poster realizzato per una manifestazione artistica di rivisitazione del simbolo della Sardegna. Infine una dimostrazione di come, quando un simbolo è radicato nella propria cultura, bastano gli elementi base della comunicazione visiva per identificarlo … … Punti, linee e superficie Pag. 19/21
  • 20. Riferimenti e Link Emblemi della Regione autonoma della Sardegna Stemma http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_145_20090423135050.pdf Gonfalone http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_145_20090423135116.pdf Bandiera http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_145_20090415133510.pdf Sigillo http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_145_20090415133639.pdf Linee guida per l’utilizzo degli elementi di identità visiva istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_46_20090616095617.pdf Bibliografia La vera storia della bandiera dei sardi Sedda Francesco 2007 - Condaghes (collana Pósidos) La storia della Bandiera della Sardegna Edito dal Circolo culturale “Sardegna” Monza Fonti su WEB Regione Autonoma della Sardegna http://www.regione.sardegna.it Wikipedia – L’enciclopedia Libera http://it.wikipedia.org/ Google Immagini http://images.google.it Flickr – Foto repository http://flickr.com Sardegna Digital Library - Galleria http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl= di Mappe con il simbolo dei 4 mori 602&s=17&v=9&c=4461&c1=stemma+dei+quattro +mori Pag. 20/21
  • 21. Lo studente GIOVANNI TOCCU - Matricola §§§§§ Via §§§§§§§§§§§§§§§§§§ - 09100 Cagliari - ITALY Giovanni.toccu@§§§§§§§§§§§§§ mobile: (+39)§§§.§§§§§§§ skype: §§§§§§§§ fax: (+39)§§§.§§§§§§§§§ msn: §§§§§§§§§§§§§ phone: (+39)§§§.§§§§§§§ gtalk:§§§§§§§§§§§§§§§§§§ Borders? I have never seen one. But I have heard they exist in the minds of some people. (Heyerdahl) Pag. 21/21