La ricerca ricostruisce le normative di riferimento a livello nazionale ed europeo, per quanto concerne la produzione, pubblicazione e gestione dell’Informazione Geografica;
Affronta il tema della disseminazione dell’informazione geografica individuando le modalità con cui viene affrontato nelle normative regionali recenti in tema di governo del territorio.
Propone una rassegna di portali regionali, provinciali e comunali per indagare le modalità di pubblicazione dell’Informazione Territoriale e le caratteristiche tecniche delle diverse piattaforme WebGIS utilizzate.
Nell’ultimo capitolo la tesi a partire da una esperienza di tirocinio svolta nel comune di Pontedera espone le modalità di pubblicazione del Piano Regolatore vigente, del Piano Intercomunale di Protezione Civile e del Piano Turistico.
Daniele Lunassi, CEO & Head of Design @Eye Studios – “Creare prodotti e servi...
Tesi filippo maria_raeli_07_11_07
1. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Facoltà di Architettura
Corso di Laurea in
Urbanistica Pianificazione Territoriale e Ambientale
a.a. 2006 – 2007
TESI
LA PUBBLICAZIONE DEGLI STRUMENTI
CARTOGRAFICI PER LA GESTIONE E LA
PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
Relatore: Prof. Fabio Lucchesi
Laureando: Filippo Maria Raeli
2. Premessa
Le modalità di pubblicazione e gestione degli strumenti di
pianificazione del territorio sono sensibilmente mutate nel
corso degli ultimi anni.
I Sistemi Informativi Territoriali destinati in origine ad una stretta
cerchia di esperti del settore, stanno sviluppando una
incredibile diffusione con le piattaforme WebGIS in grado di
pubblicare su internet le carte realizzate con tecniche GIS.
Alle nuove forme di governo del territorio, che negli ultimi tempi
hanno caratterizzato le recenti leggi regionali, si è andata
formando una esigenza di conoscenza del territorio da
assicurare a tutti i cittadini, per coinvolgerli nelle decisioni dei
nuovi strumenti urbanistici.
3. Premessa
La direttiva europea INSPIRE – in vigore dal 15 maggio 2007 -
ha come obiettivo la difesa dell’ambiente in Europa. Vista la
situazione disarmonica delle banche dati europee, INSPIRE
sta elaborando delle specifiche tecniche per garantire
l’interoperabilità e la trasparenza dell’Informazione Territoriale.
L’Intesa GIS – stipulata il 26 settembre 1996 - tra Stato, Regioni
ed Enti Locali sui Sistemi Informativi Geografici è stata la
prima iniziativa in Italia per coordinare l’Informazione
Geografica gestita tra i vari Enti.
Il Codice dell’Amministrazione Digitale – in vigore dal 1°
gennaio 2006 - in linea con i principi della direttiva INSPIRE,
prevede l’istituzione del Repertorio Nazionale presso il CNIPA
per agevolare la pubblicità dei dati di interesse generale.
4. Premessa
Internet, con lo sviluppo delle tecnologie WebGIS, apre
in concreto una nuova cultura geografica. In sintesi
estrema la cartografia, così come storicamente
conosciuta e utilizzata, comincia a virare verso un
sistema di informazioni geografiche gestite da risorse
software specifiche sempre più diffuse e distribuibili
facilmente via rete telematica.
5. Premessa
Sorge però un problema di fondo sul profilo tecnico
disciplinare di coloro che gestiranno questi servizi.
Quale è la figura professionale più idonea ad adempiere a
queste esigenze?
Attualmente la figura tecnica di riferimento è l’informatico il
quale tuttavia, se ha una precisa competenza rispetto alla
definizione tecnica del problema della disseminazione
dell’informazione geografica, soffre di una debole
conoscenza dei processi entro i quali le informazioni
vengono utilizzate.
6. Premessa
La natura multidisciplinare del curriculum dei laureati in scienze
della pianificazione territoriale ed ambientale, la sensibilità per
i diversi temi territoriali (ambiente, paesaggio, città,…), la
conoscenza tecnica dei diversi processi di governo del
territorio, le conoscenze sui temi della rappresentazione
cartografica e delle tecnologie GIS, costituiscono una
preparazione adeguata a coordinare le operazioni necessarie
alla gestione dell’Informazione Territoriale.
7. Presentazione
La ricerca ricostruisce le normative di riferimento a livello
nazionale ed europeo, per quanto concerne la produzione,
pubblicazione e gestione dell’Informazione Geografica;
Affronta il tema della disseminazione dell’informazione
geografica individuando le modalità con cui viene affrontato
nelle normative regionali recenti in tema di governo del
territorio.
8. Presentazione
Propone una rassegna di portali regionali, provinciali e comunali
per indagare le modalità di pubblicazione dell’Informazione
Territoriale e le caratteristiche tecniche delle diverse
piattaforme WebGIS utilizzate.
Nell’ultimo capitolo la tesi a partire da una esperienza di tirocinio
svolta nel comune di Pontedera espone le modalità di
pubblicazione del Piano Regolatore vigente, del Piano
Intercomunale di Protezione Civile e del Piano Turistico.
9. CAPITOLO
I
Produzione e Pubblicazione
dell’Informazione Geografica
10. 1.1.1 La normativa di riferimento
L’art. 1 della legge 2 febbraio 1960 n.68 afferma che sono Organi
Cartografici dello Stato:
• L’Istituto Geografico Militare;
• L’Istituto Idrografico della Marina;
• La Sezione Fotocartografica dello Stato Maggiore
dell’Aeronautica (oggi sostituta dal Centro di Informazioni
Geotopografiche dell’Aeronautica);
• L’Amministrazione del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali
(ora uffici del Territorio), presenti in ogni capoluogo di
Provincia e dipendente dal Ministero delle Finanze;
• Il Servizio Geologico Nazionale.
11. 1.1.1 La normativa di riferimento
Agli Organi Cartografici di Stato si sono poi aggiunti a partire dal
1970, dopo la riforma degli enti locali:
• Le 20 Regioni, con programmi per la produzione di carte a
grande scala (C.T.R 1:10000 e 1:5000);
• Le 102 Province, con programmi volti in genere alla
produzione di cartografia alla scala 1:5000;
• Gli 8102 Comuni italiani, con programmi di produzione
cartografica tecnica alle scale 1:500, 1:1000 e 1:2000.
12. 1.1.1 La normativa di riferimento
Ulteriori trasformazioni sono avvenute in seguito alla
trasformazione dei Servizi Tecnici Erariali in Agenzia del
Territorio fino all’attuale decentramento del catasto ai comuni
Il Sevizio Geologico Nazionale, nell’aprile 1993, diventa parte del
Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali presso il
Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
Nell’ottobre 2002, confluito nell’Agenzia per la Protezione
dell’Ambiente (Apat), il Servizio Cartografico è stato inserito
nel Dipartimento Difesa del Suolo con il compito, tra gli altri, di
provvedere alla stampa e alla pubblicazione della nuova carta
geologica alle varie scale.
13. 1.1.1 Pubblicazione I.G.M.
Il sito internet dell’I.G.M. italiano non consente la visualizzazione
delle carte topografiche ma esclusivamente la ricerca,
attraverso diverse modalità, delle varie serie prodotte.
L’I.G.M. ha messo a disposizione gli strumenti di ricerca delle
“serie” esclusivamente a fini commerciali, contrariamente ad
altri paesi dove è consentito visualizzare e scaricare la
cartografia di interesse.
Il sito Atlante Italiano è ad oggi l’unico portale ufficiale da cui è
possibile visualizzare la cartografia nazionale.
14. 1.1.1 Pubblicazione I.G.M.
Il catalogo interattivo, pubblicato recentemente, mette a
disposizione una carta geografica dell’Italia per semplificare la
ricerca della serie di interesse:
Le serie I.G.M.
Zona di interrogazione
Elenco dei
Elenco delle fogli
presenti in base
alla/e serie
selezionata/e e alla
zona di interrogazione
15. 1.1.1 Pubblicazione I.G.M.
Ricerca per quadro di unione della serie 25, 50 e 50L
Estratto del foglio o sezione
Selezione di
selezionato
un riquadro
Ricerca delle tavole per
fogli e sezioni
16. 1.1.1 Pubblicazione I.G.M.
Ricerca per quadro di unione della serie 25V e 100V
I dettagli del foglio selezionato
Selezione con l’elenco delle tavolette
della zona di
interesse
Ricerca del foglio
di interesse
17. 1.1.2 Pubblicazione delle Carte Tecniche Regionali
La qualità e quantità di produzione e pubblicazione della C.T.R.
varia da regione a regione.
Diversa è la situazione della cartografia prodotta dalle varie
amministrazioni regionali, si va dalla regione Calabria con un
solo elaborato cartografico vettoriale alla scala 1:5000, alla
regione Toscana con una copertura completa di tutto il
territorio regionale al 10000 in formato raster e vettoriale oltre
ad una cartografia al 2000 completa per le zone urbanizzate.
Altre Regioni come la Liguria e la Puglia hanno a disposizione un
corredo di cartografie molto ampio – 500, 1000, 2000, 5000 e
10000 – ma si tratta di modeste porzioni di territorio
18. La Cartografia Tecnica è
regolamentata dal D.P.R.
15 gennaio 1972 n. 8 a
seguito del trasferimento
alle Regioni italiane a
statuto ordinario delle
funzioni svolte dagli organi
centrali e periferici dello
stato in materia ambientale.
Nell’arco di oltre trenta anni
la Cartografia Tecnica
Regionale copre quasi tutto
il territorio nazionale,
fornendo un quadro della
morfologia e geografia
indispensabile per gli
interventi di sviluppo
urbanistico territoriale.
19.
20. 1.1.2 Pubblicazione delle Carte Tecniche Regionali
Piattaforma ArcIMS
commerciale
Portale della Regione Puglia, servizio di consultazione e
download della C.T.R. 1:10000 – Comune di Altamura
21. 1.1.2 Pubblicazione delle Carte Tecniche Regionali
Portale della Regione Puglia, servizio di consultazione e
download della C.T.R. 1:5000 – Comune di Altamura
22. 1.1.2 Pubblicazione delle Carte Tecniche Regionali
Portale della Regione Puglia, servizio di consultazione e
download della C.T.R. 1:2000 – Comune di Altamura
23. 1.1.2 Pubblicazione delle Carte Tecniche Regionali
Portale della Regione Puglia, servizio di consultazione e
download della C.T.R. 1:500 – Comune di Altamura
24. 1.1.3 Pubblicazione del Servizio Geologico Nazionale
Sul sito internet dell’APAT (Agenzia della Protezione
dell’Ambiente e per i servizi Tecnici) è disponibile la
consultazione della cartografia geologica d’Italia
completa alla scala 1:100000 e della nuova carta
geologica - in fase di completamento - alla scala 1:50000
(CARG).
Per la realizzazione del progetto CARG sono impegnate
tutte le Regioni e le Province Autonome, oltre a 50
strutture fra Enti Territoriali, Organi del CNR,
Dipartimenti ed Istituti Universitari. Sono attualmente
interessati n.172 fogli (su un totale di 652) della carta
d’Italia alla scala 1:50000, che coprono circa il 29,7% del
territorio nazionale.
25. 1.1.3 Carta geologica 1:100000
Selezione della
zona di interesse
Le diverse possibilità
di ricerca:
per nome, per numero
e per comune.
26. 1.1.3 Carta geologica 1:100000
Inquadramento della
zona di interesse per
la consultazione della
carta geologica.
30. 1.1.3 Progetto CARG – carta geologica 1:50000
Visualizzazione
della carta e
della legenda.
31. 1.1.3 Pubblicazione del Servizio Geologico Nazionale
Numerosi enti regionali (Emilia Romagna, Sardegna,
Piemonte, ecc.) grazie alla spinta finanziaria del progetto
CARG, stanno provvedendo ad approntare una
cartografia di ordine geologico-tematico di maggior
dettaglio.
La Regione Toscana ha avviato nel giugno 2002 una
convenzione con le tre università toscane e il CNR per la
realizzazione della cartografia geologica di tutto il
territorio toscano alla scala 1:10000 con l’obiettivo di
integrare e completare il progetto nazionale CARG del
Servizio Geologico Nazionale e del S.I.T. Regionale.
32. 1.1.3 Pubblicazione del Servizio Geologico Nazionale
Ricerca grafica
Ricerca testuale
La cartografia geologica alla
scala 1:10000 in formato raster
copre quasi tutta la Toscana;
E’ in fase di pubblicazione la Elenco delle tavole scaricabili
cartografia geologica 1:10000
in formato vettoriale.
33. 1.1.4 Pubblicazione Istituto Idrografico della Marina
È disponibile solo un
Catalogo in pdf con la
descrizione delle carte
prodotte dall’Ente.
34. 1.1.5 Pubblicazione Centro Informazioni
Geotopocartografiche Aeronautiche
Il sito al momento in fase di “costruzione”
non offre informazioni sull’attività di
produzione e/o pubblicazione dell’Ente.
35. 1.2 Pubblicazione Agenzia del Territorio
L’accesso alla consultazione delle informazioni catastali
è consentito solo a pagamento:
36. 1.2 Pubblicazione Agenzia del Territorio
Recentemente è stata attivata nella sessione “servizi per
il cittadino” la consultazione gratuita delle rendite catastali:
37. 1.2 Decentramento delle funzioni catastali
La norma legislativa cardine del decentramento è la legge 15
marzo 1997, n.59, reca la “Delega al Governo per il
conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed agli enti locali,
per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la
semplificazione amministrativa”.
• D.Lgs. 31 marzo 1998, n.112, reca il “Conferimento di
funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli
enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo
1997, n. 59.
• D.Lgs. 30 luglio 1999, n.300, emanato in attuazione della
delega contenuta nell’articolo 12 della citata legge 15 marzo
1997, n. 59, reca norme in materia dell’Organizzazione del
Governo ed individua l’Agenzia del Territorio quale
organismo tecnico di cui all’art. 67 del D.Lgs n.112/98.
• D.P.C.M. del 19 dicembre 2000 stabilisce che entro tre anni
dalla data della sua pubblicazione sulla G.U. avvenuta il 27
febbraio 2001, devono essere concluse le procedure per il
trasferimento delle funzioni, delle risorse e dei beni comuni.
38. 1.2 Decentramento delle funzioni catastali
L’ultimo D.P.C.M del 14 giugno 2007 pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale del 5 luglio 2007 - regola il
decentramento e prevede la fine della sperimentazione
iniziata nel 2000 - fissa il passaggio del catasto ai Comuni
dal primo novembre 2007.
I Comuni avranno 90 giorni per decidere se partire il primo
novembre 2007 o aspettare il primo novembre 2009.
Anche con Il decentramento le regole sono e restano
nazionali, previste dalla legge, mentre ai Comuni andrà la
gestione delle pratiche catastali. È prevista anche la
possibilità di far gestire i poteri del Comune, in materia di
Catasto, attraverso l’Agenzia del Territorio.
39. 1.3 La Cartografia Tematica
Per comodità di trattazione distinguiamo la cartografia
topografica dalla cartografia tematica
secondo l’espressione di Pierre Pinon (1988) potremo definire la cartografia
topografica come una cartografia che “privilegia quello che si vede”
Nonostante la complessità e la vastità dei temi trattati in queste
carte, fino ad oggi è assente una normativa a livello nazionale
in grado di coordinare la gestione delle banche dati.
La speranza che in un prossimo futuro la situazione possa
cambiare è data dalla direttiva europea INSPIRE che ha lo
scopo di favorire l’interoperabilità e la trasparenza
dell’informazione tra i vari paesi dell’Unione.
40. 1.3 La Cartografia Tematica
Esistono molti enti nazionali per la produzione e la diffusione
della cartografia tematica (alcuni che si occupano
esclusivamente di dati ambientali (S.I.N.A) altri di informazioni
di stampo statistico/economico (ISTAT), ecc.).
Tuttavia le occasioni più fertili sono le azioni di governo del
territorio nella costruzione dei quadri conoscitivi funzionali alla
pianificazione.
La pianificazione del territorio ha conosciuto nell’ultimo decennio
una forte spinta all’elaborazione digitale degli strumenti
urbanistici, per far fronte all’esigenza di rinnovamento richiesto
dalle nuove legislazione regionali in materia di governo del
territorio.
41. 1.3 Pubblicazione della Cartografia Tematica
Tra i portali con un’ampia divulgazione di cartografia tematica a
livello nazionale il sito del S.I.N.A. (Sistema Informativo
Nazionale Ambientale) è sicuramente uno dei più forniti.
E’ possibile consultare i seguenti temi:
• Acqua;
• Aria;
• Emergenze ambientali;
• Energia rinnovabile;
• Inquinamento acustico ed elettromagnetico;
• Natura e biodiversità;
• Suolo e territorio;
• Sviluppo sostenibile;
43. 1.3 Pubblicazione della Cartografia Tematica
Il sito del Centro Interregionale – è un’associazione fra tutte le
regioni e le province autonome italiane per il coordinamento
del complesso delle attività legate alle “Informazione
Territoriali” – consente di scaricare i seguenti progetti nazionali
ed internazionali:
• Corine “Coordination of Information on the Environment”
Land Cover, carta dell’uso suolo 1:100000;
• Transitalia, telerilevamento delle patologie su aree
ecologicamente rappresentative delle foreste appenniniche
e delle isole maggiori
• Lacoast, rilevamento dell’uso del suolo sulle aree costiere
dell’unione europea e dei paesi limitrofi
45. 1.3 Pubblicazione della Cartografia Tematica
Il Portale Cartografico Nazionale è il servizio cartografico di
riferimento in Italia, oltre alla cartografia di base consente la
visualizzazione del DTM, delle aree naturali protette, aree e
riserve marine protette, siti di importanza comunitaria (SIC) e
zone di protezione speciale (ZPS).
46. 1.4 La cartografia di Pianificazione
In questi anni una profonda revisione della disciplina urbanistica
sta conducendo ad un’idea di piano concentrata sul confronto-
dialogo tra gli attori, finalizzata al perseguimento di un
consenso partecipato.
La complessità delle problematiche connesse alla gestione del
territorio e dell’ambiente comporta una crescente domanda di
conoscenza sullo stato e sulle trasformazioni del territorio
stesso.
I caratteri di flessibilità, articolazione e innovazione della forma/e
del piano/i urbanistico/i e territoriale/i pongono nuove
domande di conoscenza, di accesso e diffusione
dell’informazione che esclusivamente la tecnologia e le recenti
soluzioni WebGIS sono oggi in grado di offrire.
47. 1.4 Gli strumenti di Pianificazione
La L.R. 5 del 1995 seguita dall’attuale L.R. 1 del 2005 della
Regione Toscana è stata un modello in Italia per l’introduzione
dell’obbligatorietà del Quadro Conoscitivo a tutti i livelli di
piano.
Un articolo - dell’amministrazione regionale toscana - della rivista
“DOC dalla Toscana all’Europa” entra nel merito della
questione:
“Il Quadro conoscitivo ha un ruolo strutturante e forte, perchè
serve a mettere a sistema (da qui anche l’obbligo di
predisporre un apposito Sistema Informativo Territoriale) tutto
l’apparato conoscitivo disponibile orizzontalmente sul territorio
e all’interno dell’amministrazione proponente il percorso del
piano; nonché l’apparato conoscitivo verticale tra gli enti
istituzionali coinvolti”.
48. 1.4 Gli strumenti di Pianificazione
Come si vedrà nei successivi capitoli lo stato dell’arte della
pubblicazione dei piani regionali, provinciali e comunali non è
soddisfacente.
La stessa Regione Toscana, che rappresenta un punto di
riferimento a livello nazionale, non dispone di un servizio di
consultazione completo tra i vari Enti Territoriali.
Il problema non è da ricercare nella tecnologia informatica
quanto piuttosto nella volontà delle singole amministrazioni di
collaborare per offrire un servizio più efficace e vicino ai
cittadini.
50. 2.1 Un’infrastruttura per Informazioni
Spaziali in Europa
La direttiva INSPIRE (entrata in vigore il 15 maggio 2007)
fornisce un quadro giuridico per la realizzazione e l’attivazione di
un’Infrastruttura per l’Informazione Spaziale in Europa, con la
finalità di formulare, attuare, monitorare e valutare le politiche
comunitarie a tutti i livelli e di fornire informazioni al cittadino. La
direttiva è diretta soprattutto alle Pubbliche Amministrazioni, che
gestiscono la maggior parte dei dati territoriali, ma anche agli enti
privati che forniscono servizi di acquisizione, gestione e
pubblicazione di dati territoriali.
51. 2.1 I concetti chiave della direttiva INSPIRE
• TUTELA, la politica della comunità in materia ambientale
mira ad un elevato livello di tutela tenendo conto delle
diversità delle situazioni nelle varie regioni della comunità;
• INTEROPERABILITÀ, la notevole diversità di formati e di
strutture in cui vengono organizzati e resi accessibili i dati
territoriali nella comunità ostacola la possibilità di
formulare, attuare, monitorare e valutare in maniera
efficiente la normativa che incide direttamente o
indirettamente sull’ambiente;
• TRASPARENZA, il tempo e le risorse dedicate a ricercare i
dati territoriali esistenti rappresentano un ostacolo decisivo
allo sfruttamento ottimale dei dati disponibili.
52. 2.1 I Dati territoriali della direttiva INSPIRE
La direttiva contiene tre diversi allegati, che riassumono i dati
territoriali per un ampio ventaglio di politiche ambientali:
• ALLEGATO I - sistemi di coordinate, sistemi di griglie
geografiche, nomi geografici, unità amministrative, indirizzi,
parcelle catastali, reti di trasporto, idrografia, siti protetti;
• ALLEGATO II - elevazione, copertura del suolo, orto
immagini, geologia;
• ALLEGATO III - unità statistiche, edifici, suolo, utilizzo del
territorio, salute umana e sicurezza, servizi di pubblica
utilità e servizi amministrativi, impianti di monitoraggio
ambientale, produzione e impianti industriali, ecc.
53. 2.1 I Servizi di rete - INSPIRE
La Direttiva mira ad agevolare la ricerca dei dati spaziali
attraverso il WEB:
• Servizi di ricerca, set di dati territoriali e i metadati;
• Servizi di consultazione, WebGIS;
• Download, scaricare copie di set di dati territoriali;
• Servizi di conversione, trasformare i set di dati territoriali;
• Servizi che consentano di richiamare servizi sui dati
territoriali.
54. 2.1 INSPIRE - i tempi
INSPIRE è attuata in 3 fasi:
1. Fase preparatoria (2005-2007), nella quale vengono
adottati i provvedimenti a livello europeo;
2. Fase di trasposizione (2007-2009), nella quale la direttiva
Europea viene trasposta in leggi nazionali;
3. Fase di implementazione (2009-2019), nella quale le
misure, europee e nazionali, verranno implementate e
monitorate, attraverso report triennali.
55. 2.3 Il recepimento di INSPIRE in Italia
INTESAGIS, intesa stipulata il 26 settembre 1996 - tra Stato,
Regioni ed Enti Locali sui Sistemi Informativi Geografici
approvata dalla Conferenza - coinvolge diverse Amministrazioni
Centrali ed organismi statali, compreso il CNIPA, le Regioni e
Province Autonome, i Comuni (ANCI), le Province (UPI), le
Comunità Montane (UNCEM) e le Aziende per la gestione di
pubblici servizi (Confservizi).
Il Codice dell’Amministrazione Digitale in vigore dal 1° gennaio
2006 prevede l’Istituzione del Comitato per le Regole Tecniche
sui dati territoriale delle P.A., l’istituzione del Repertorio dei dati
territoriali presso il CNIPA, l’emanazione di Regole Tecniche per
il funzionamento del repertorio e per i dati territoriali e la base
dei dati catastali gestita dall’Agenzia del Territorio rientra
nell’ambito dei dati di interesse nazionale.
56. 2.3 Il recepimento di INSPIRE in Italia
Regole Tecniche realizzate:
• DB Topografici, contenuto;
• Ortofoto 10k;
• Repertorio, linee guida e applicazioni standard ISO 19115;
• Reti Geodetiche di raffittimento e linee di livellazione ad alta
precisione;
• DTM.
Regole Tecniche in fase di realizzazione:
• DB topografici, linee guida per la formazione e contenuto
minimo standard a livello nazionale (national core) – gruppo
di lavoro con Regioni, CNIPA, IGM, coordinato da Regione
Toscana.
In fase di realizzazione il Repertorio nazionale dei dati territoriali
(CNIPA)
57. 2.3 Il recepimento di INSPIRE in Italia
Oltre a INTESAGIS e al Codice dell’Amministrazione Digitale
esistono vari progetti laterali in ambito GIS:
Il Progetto SIGMATER – a livello interregionale - mira a
facilitare il processo di decentramento catastale e
migliorare la capacità di pianificazione e gestione
amministrativa e fiscale e della qualità dei servizi per i
cittadini, professionisti e le imprese che necessitano di
integrare le informazioni catastali;
Il progetto SITAD, Sistema Informativo Ambientale diffuso
della Regione Piemonte;
Il progetto SITR, Sistema Informativo Territoriale della
Regione Autonoma Sardegna.
58. 2.3 Il recepimento di INSPIRE in Italia
A livello italiano il sistema di riferimento cartografico è detenuto
dal Portale Cartografico Nazionale (per opera del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio). Mentre la
costruzione dei livelli base delle mappe topografiche, basata
sulle sorgenti regionali, locali e sui cataloghi di metadati, è
affidata al Centro Interregionale di Coordinamento e
documentazione per le informazioni territoriali.
Tra i servizi che vengono resi disponibili all'infrastruttura vi sono
quelli per l'interoperabilità in formato OGC Compliant (WMF/
WFS). Questi servizi sono fruibili unicamente nell'ambito del
network di enti cooperanti (Sistema Cartografico
Cooperante), ed insieme al Portale Cartografico Nazionale
costituiscono la NSDI italiana.
59. 2.3 Il recepimento di INSPIRE in Italia
Il repertorio consente a tutti gli interessati l’accesso alle
informazioni relative alla cartografia disponibile sul territorio
nazionale:
• Ortofoto B/N e Colori (anni 94-96, 98-00);
• Cartografia IGM (1:1.000.000, 1:250.000, 1:100.000,
1:25.000);
• Modello Digitale del Terreno (75 m, 40 m, 20 m);
• Toponimi;
• Limiti amministrativi;
• Rete stradale;
• Reticolo Idrografico (1:250.000, 1:25.000);
• Bacini Idrografici;
• Uso del Suolo.
60.
61.
62.
63. 2.3 INSPIRE, conclusioni
Ad oggi ci troviamo in una nuova fase che riguarda
l'interoperabilità tra i sistemi informativi geografici che il
Ministero per le Riforme e le innovazioni nella Pubblica
Amministrazione, il CNIPA e le Regioni, nell'ambito del
Codice dell'Amministrazione Digitale, stanno realizzando.
Attraverso la valorizzazione del patrimonio informativo gestito
dalle amministrazioni regionali e soprattutto attraverso
l'integrazione di questi ultimi con altri sistemi informativi di
diverso livello e di diverso gestore, sarà possibile
conseguire un valore informativo aggiunto.
64. CAPITOLO
III
L’Informazione Territoriale e le
Legislazioni Regionali recenti
sul Governo del Territorio
65. 3.1 Introduzione
Dopo l’entrata in vigore delle nuove forme sull’ordinamento degli
Enti Locali (Legge 142/1990) nelle regioni si è aperta una nuova
fase ricca di innovazioni, vedi:
Basilicata, Legge 23/1999;
Calabria, Legge 19/2002;
Emilia Romagna, Legge 20/2000;
Lazio, Legge 38/1999;
Liguria, legge 36/1997;
Puglia, Legge 20/2001;
Toscana, Legge 5/95 e 1/2005;
…
Manca però l’indispensabile sostegno di una legge nazionale di
principi per il governo del territorio che dia fondamenti certi
proprio a quelle innovazioni dei processi di pianificazione, della
natura dei piani, delle perequazioni urbanistiche e territoriali che
sta determinando un indebolimento dell’azione legislativa delle
regioni.
66. 3.1 Come le Normative Regionali si stanno adeguando alla
pubblicazione dei piani urbanistici
Le problematiche inerenti il territorio che includono aria,
acqua, suolo e sottosuolo con cui interagiscono le attività
antropiche, delineano un intreccio di situazioni in cui è
necessario fornire efficaci strumenti e conseguenti servizi
per un corretto sviluppo di attività e di programmazione e
gestione.
Gli aspetti fondamentali che affrontano le nuove leggi
regionali per gestire l'apparato delle conoscenze
riguardano:
1. La processualità;
2. La trasparenza;
3. L’interattività.
67. 3.1 La Processualità
Nei rapporti verticali tra livelli istituzionali, nei rapporti
orizzontali tra diversi attori pubblici e sociali, nella
successione dinamica tra i diversi piani e tra le successive
fasi di attuazione:
• « (...), comuni, province e Regione collaborano, in rapporto reciproco di
sinergia, favorendo lo scambio delle conoscenze per il miglioramento
della qualità tecnica di tutti gli strumenti della pianificazione territoriale
ed atti per il governo del territorio e l'omogeneità dei criteri
metodologici, nonché per l'efficacia dell'azione amministrativa.»
Toscana L.R. 1/2005
• «il quadro conoscitivo è il sistema integrato delle informazioni e dei dati
necessari alla comprensione delle tematiche svolte dagli strumenti di
pianificazione.» Veneto L.R. 11/2004
68. 3.1 La Trasparenza
Come obiettivo da raggiungere per un valore condiviso nelle
scelte di pianificazione consentendo la partecipazione a
tutti i cittadini durante le fasi di adozione e approvazione
dei Piani.
• « l'accessoalle informazioni è aperto a tutti nell'ambito di quanto
disposto dalla normativa regionale e nel rispetto delle leggi sulla
riservatezza dei dati di interesse militare » Liguria L.R. 36/1997
• « nell'ambito del sistema informativo territoriale si provvede,(...),
all'organizzazione dell'informazione geografica,
all'aggiornamento di essa ed alla diffusione dell'informazione
medesima, che deve essere resa accessibile a tutti i soggetti
interessati » Toscana L.R. 1/2005
69. 3.1 L’Interattività
Tra i diversi livelli istituzionali ed i diversi soggetti e destinatari
del piano, per garantire l’accessibilità alle scelte e ai
contenuti per confrontare e diffondere informazione dati,
interpretazioni e rappresentazioni al fine di ottenere un
valore condiviso intorno all'azione di governo:
• «La regione definisce le forme più opportune di intesa tra gli Enti
locali mediante la stipula di convenzioni tecniche ed economiche
per lo scambio e l'integrazione delle informazioni.»Liguria L.R.
36/1997
• « La giunta regionale provvede ad emanare apposite istruzioni
tecniche al fine di definire e disciplinare:
a. le modalità di realizzazione e gestione della base informativa;
b. le specifiche tecniche, gli standard informativi minimi e le regole
comuni, con riferimento alla produzione ed alla diffusione
dell'informazione geografica » Toscana L.R. 1/2005
70. 3.2 Il ruolo dei SIT nelle legislazioni regionali
Quasi tutte le regioni a partire dal 1995 si stanno adeguando
alle nuove richieste di conoscenza del territorio proponendo
la costituzione di un Sistema Informativo Territoriale:
• «Il Sistema Informativo Territoriale (SIT) costituisce il riferimento
conoscitivo fondamentale nella definizione degli strumenti di
pianificazione territoriale e urbanistica e di programmazione
economica-territoriale (...)» Basilicata L.R. 23/1999
• «La Regione, le Province, i Comuni concorrono alla formazione ed alla
gestione integrata del sistema informativo geografico regionale, che
costituisce il riferimento conoscitivo fondamentale per l'elaborazione e
la valutazione degli strumenti della pianificazione(...)» Toscana L.R.
1/2005
• «Le basi informative che costituiscono il quadro conoscitivo sono parte
del sistema informativo comunale, provinciale, regionale e dei soggetti
pubblici e privati(...).che svolgono funzioni di raccolta, elaborazione e
aggiornamento di dati conoscitivi e di informazioni relativi al territorio e
all'ambiente(…)» Veneto L.R. 11/2004
71. 3.2 Come la R. Toscana organizza e gestisce i dati
La Regione Toscana già con la L.R. 5 del 1995 “NORME PER IL
GOVERNO DEL TERRITORIO” sottolinea il ruolo strategico dei
sistemi informativi territoriali e precisamente all’art. 4 dichiara:
• Il S.I.T. costituisce il riferimento conoscitivo fondamentale per la
definizione degli atti di governo del territorio e per la verifica dei
loro effetti.
• Il S.I.T. è accessibile a tutti i cittadini e vi possono confluire, previa
certificazione nei modi previsti, informazioni provenienti da enti
pubblici e dalla comunità scientifica.
Il recente Regolamento approvato dalla Giunta Regionale il 9
febbraio 2007, in attuazione degli art. 28 e 29 della L.R. 1/2005
sul Governo del Territorio, definisce regole e procedure per la
Base Informativa Geografica e per l’Infrastruttura Geografica.
72. 3.2 Come la Toscana organizza e gestisce i dati
Il Regolamento attraverso nove articoli esplicita modalità di
realizzazione e gestione della base informativa geografica
regionale, con specifiche tecniche, standard informativi
minimi e regole comuni per la produzione e diffusione
dell’informazione geografica.
Regione, Province, Comuni, Agenzie Regionali, Irpet e
Consorzio Lamma, insieme con altri enti pubblici anche del
mondo della ricerca, sono i produttori della base
informativa geografica regionale costituita dagli Archivi dei
Dati Territoriali previsti dalla 1/2005.
Adeguate strutture operative denominate “centri GIS” riferiti ai
rispettivi enti saranno i gestori degli Archivi, in linea con gli
indirizzi formulati dall’Unione Europea nell’ambito
dell’iniziativa INSPIRE.
73. 3.2 Progetti ed iniziative della Regione Toscana
I progetti e le iniziative mosse dal Servizio Geografico Regionale
convergenti su condivisione e interoperabilità sono:
• Castore
• Geosigma
• Geoscopio
• Intergeo
• Iter.net
• Renato
• Sigma Ter
74. 3.2 Progetto Geoscopio
E’ il servizio più completo per la consultazione dell’informazione
geografica tematica on-line della Regione Toscana e degli Enti
territoriali toscani.
E’ infatti possibile visualizzare e interrogare molte informazioni
riguardo alla pianificazione del territorio:
Aree naturali protette;
Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale;
Piani Strutturali Comunali;
Vincoli – idrogeologico, paesaggistico, archeologico e
monumentale;
Zone di rispetto – aeroportuale, cimiteriale e stradale.
Inoltre è presente un elenco completo della cartografia di base:
• CTR 10k e 2k, mappe catastali 5k, cartografia 25k e 100k.
Ulteriori informazioni sono date dalle immagini aeree:
• Ortofoto del 1996, 1999, 2000 – 2005;
79. 4.2.5 Progetto ITER.NET
Prevede la realizzazione di una rete di cooperazione diffusa su
tutto il territorio regionale, capace di gestire (integrazione e
aggiornamento) nel tempo gli strati informativi STRADARIO,
GRAFO STRADE, INDIRIZZARIO, attualmente presenti
presso la banca dati del Servizio Geografico Regionale.
L’iniziativa segue i principali criteri di Intesa GIS.
Ho seguito il progetto grazie alla collaborazione per il Comune di
Pontedera dove è stato completato il “pacchetto”
INDIRIZZARIO.
Il risultato finale consente molte elaborazioni utili ai fini della
ricerca per indirizzo e per relazionare diverse banche dati.
Una esperienza per verificare le potenzialità del progetto è stata
svolta in occasioni di una esercitazione di Protezione Civile.
80. 4.2.5 Progetto ITER.NET
Veniva richiesto di individuare tutti i residenti intorno all’area
dell’industria ZetaGAS per raggi di 100, 200, 500 e 1000 metri
per avvisarli dei possibili disagi.
E’ stata implementata una procedura per relazionare la banca
dati dell’Anagrafe dei residenti con i numeri civici.
Successivamente sono stati necessari pochi passaggi tecnici per
individuare l’elenco dei residenti ai vari raggi richiesti.
La stessa procedura è stata adottata per relazionare la banca
dati delle attività produttive con i numeri civici.
Un ulteriore impiego del progetto riguarderà l’aggiornamento
della toponomastica catastale che risulta particolarmente
datata.
81.
82.
83. CAPITOLO
V
Le Soluzioni Software utilizzate
per la Pubblicazione
84. 5.1 Le piattaforme WebGIS
L'attenzione di cui sono oggetto le piattaforme WebGIS è
testimoniato dal fatto che vengono sviluppati praticamente
da tutte le tipologie di aziende: dalle multinazionali leader
di mercato, ad aziende di livello nazionale, a piccole
software house specializzate, fino ad arrivare al mondo
dell'open source.
Storicamente è stata la ESRI la prima a introdurre il concetto
di dati GIS che viaggiano sulla rete con ArcExplorer, poi
con i pacchetti IMS (ArcViewIMS, MapObjectsIMS etc),
infine con ArcIMS, attualmente alla versione 9.2.
Altri produttori di software seguono a ruota fornendo tra i loro
pacchetti anche software per facilitare la produzione e
distribuzione di mappe sul web.
Parallelamente, tra i prodotti Open Source, Mapserver
dell'università del Minnesota ha fatto da pioniere seguito
poi da alcuni altri software.
85. 5.1 Le piattaforme WebGIS
Le principali piattaforme commerciali che ho individuato
riguardo alla rassegna dei portali sono:
ArcIMS, è il pacchetto Internet Mapping di Esri;
MapGuide, è il pacchetto Internet Mapping di Autodesk;
Cart@net, è il pacchetto Internet Mapping di Planetek.
In ambito Open source le pubblicazioni sono state realizzate:
• MapServer, sviluppato dalla Università del Minnesota per il
progetto ForNet in cooperazione con la
NASA ed il Dipartimento di Risorse Naturali
del Minnesota;
• P.mapper, applicazione front-end user friendly che si
interfaccia al motore di rendering MapServer.
86. 5.1 I produttori di WebGIS a livello locale
Diverse pubblicazione di Portali Regionali, Provinciali e
Comunali sono state realizzate da aziende presenti nel
territorio toscano:
Artel, (Arezzo);
Etruria Telematica, (Siena).
Faunalia, (Pisa)
Sister, (Pisa);
In ambito Open source la principale azienda toscana che
offre consulenza alle amministrazioni pubbliche - per la
pubblicazione con mapserver e p.mapper - è Faunalia.
87. 5.1 WebGIS, caratteristiche di P.mapper
Le caratteristiche principali dell’interfaccia utente di P.mapper
sono le seguenti:
zoom interattivo mediante zoom box e pan dinamico;
zoom/pan continuo mediante rotella centrale del mouse,
tastiera, spider e immagine di riferimento;
interrogazione e ricerca sulla mappa mediante tre
modalità:
• puntuale, per area e per toponimi
stampa di mappe generate sia in HTML che in PDF;
download secondo tre risoluzioni (75, 150, 300 Dpi) e
georeferrenziato
interfaccia multilingua, le lingue predefinite sono inglese,
tedesco, italiano, francese e svedese.
88. 5.1 WebGIS, caratteristiche di P.mapper
Zoom interattivo
Interrogazione della mappa
Stampa in scala
Download
Ricerca
89. 5.2 Gli Standard e le Specifiche Tecniche
Gli standard si possono classificare secondo il processo di
definizione e di controllo delle evoluzioni delle specifiche, come:
• standard “de facto”, quando sono utilizzati in maniera diffusa o quando
sono specifici di una tipologia di dato ben specifica (.GIF, .DOC);
• standard “de jure”, quelli definiti da organizzazione di
standardizzazione legalmente preposte a livello nazionale,
continentale, internazionale (ISO a livello internazionale, CEN a livello
europeo, UNI a livello internazionale);
• specifiche “PAS” Publicly Available Specifications, specifiche tecniche
liberamente accessibili (specifiche OGC per i dati ed i servizi geografici
(WMF, WFS,...) oppure il Dublin Core Metadata Initiative per quanto
riguarda i metadati o ancora le specifiche Intesa GIS o CNIPA.
L'esistenza di questi accordi condivisi implica che qualsiasi prodotto o
servizio che implementa lo standard ha un comportamento esterno
prevedibile e largamente indipendente dalle particolari
implementazioni.
90. 5.2 Gli Standard e le Specifiche Tecniche
I principali organismi a livello internazionale sono:
• ISO/TC211
• CEN/TC287
• Open Geospatial Consortium
• INSPIRE
• DGIWG
• Dublin Core
Gli standard ISO per le informazioni geografiche pubblicati sono
attualmente una trentina, mentre circa 20 sono in lavorazione da parte
del TC211.
Di notevole importanza è la collaborazione con OGC che ha già
pubblicato delle specifiche OGC WMS (ver. 1.3) come standard ISO
19128.
Nel corso del 2005-2006 il TC287 ha recepito i primi 13 standard
ISO19100; questi 13 documenti sono divenuti norme europee, quindi
obbligatorie per gli stati membri dell'Unione Europea, che devono
recepirle entro i 2 anni successivi.
91. 5.4 conclusioni
Per la pubblicazione in rete di un SIT si ha la necessità di
adottare un idoneo software:
I prodotti commerciali consentono una più agevole pubblicazione
ma vincolano l’utente ad un legame con la casa produttrice,
innanzitutto economico, per quanto riguarda le spese di acquisto e
le licenze degli aggiornamenti, ma anche tecnico intellettuale, dato
che non si offre all’utente la possibilità di accedere al file sorgente.
I prodotti open source offrono la piena libertà di visualizzare e
manipolare il codice sorgente, per avere una completa
personalizzazione, per costituire un prodotto che in base alle
esperienze di utilizzo degli utenti sia costantemente aggiornato.
Nonostante gli ottimi risultati ottenuti dalle piattaforme open
source sono ad oggi poco utilizzate negli enti pubblici a causa
delle difficoltà tecniche nel mantenere le stesse caratteristiche
grafiche quando sono stati utilizzati software commerciali per
la gestione del SIT.
92. CAPITOLO
VI
Una Rassegna della
Pubblicazione dell’Informazione
Territoriale
93. 6.1 Una Rassegna della Pubblicazione dell’I.T.
La rassegna vuole dimostrare come le tecnologie WebGIS
costituiscono uno strumento potente a supporto dei processi
decisionali per l'analisi multidisciplinare, la modellazione e la
descrizione dei fenomeni ambientali e territoriali per le Pubbliche
Amministrazioni.
L'attuale dibattito sull'accesso e la diffusione dell'informazione
geografica in Europa, nonché le politiche della Comunità Europea
in materia, sono strettamente legati alle tematiche più generali
dell'accesso all'informazione del settore pubblico ed allo sviluppo
della società dell'informazione.
La rassegna analizza i Portali Regionali verificandone la situazione in
tutte le amministrazioni.
Successivamente affronta la realtà toscana della pubblicazione dei
Portali Provinciali.
Infine l'ultima rassegna riguarda la pubblicazione dei Portali
Comunali in tutte le amministrazioni della provincia di Firenze.
94. 6.1 Una Rassegna della Pubblicazione dell’I.T.
Le schede di valutazione vogliono mettere in risalto le
caratteristiche dei dati e le diverse funzionalità delle
piattaforme WebGIS riguardo a:
Informazioni disponibili, le diverse informazioni territoriali, il
collegamento alle N.T.A, le informazioni sui metadati;
Ricerca, capacità di individuare l’area di interesse tramite una
query;
Funzioni, le diverse soluzioni per navigare e interrogare la
mappa, la possibilità di stampa e download;
Standard, i servizi WMS, WFS, WCS che abilitano la
comunicazione con altri attori;
Piattaforme, quale prodotto è utilizzato per la diffusione dati.
95. 6.1 Una Rassegna della Pubblicazione dell’I.T.
Portali Regionali Portali Provinciali Portali Comunali
96. 6.1 Una Rassegna della Pubblicazione dell’I.T.
La Cartografia Tecnica Regionale
alle scale 1:10000 e/o 1:2000.
Carta dell’uso del suolo,
dell’altimetria, della clivometria,
dell’esposizione, ecc.
L’eventuale informazione di altri
livelli di amministrazione e gestione
del territorio.
Le informazioni che descrivono i
set di dati territoriali.
97. Le diverse possibilità di individuare
l’area di interesse tramite una query.
Le diverse soluzioni per navigare e
interrogare la mappa
La possibilità di stampare la mappa
visualizzata alla scala richiesta.
La funzione consente di scaricare la mappa
di interesse nel suo formato originale, es.
.tiff, .jpg (nel caso di cartografia raster);
.dwg, .shp (nel caso di cartografia vettoriale)
Le interfacce multilingue,
es. Inglese, Francese e Tedesco.
98. 6.1 Una Rassegna della Pubblicazione dell’I.T.
Le tre specifiche
fondamentali per
l’accesso dinamico WEB COVERAGE SERVICE,
via web: permette di trasferire dati raster in
forma nativa.
WEB FEATURE SERVICE,
consente di trasferire dati vettoriali
in forma nativa.
WEB MAP SERVICE, consente di
costruire viste su dati gestiti in
remoto da più fonti.
Il prodotto utilizzato per la
consultazione dei dati su internet
99. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Piattaforma P.mapper
Open source
Portale Regione Calabria
103. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Modalità di ricerca
Software Open Source FAO Geonetwork
Calabria - METADATI
104. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Tale servizio è finalizzato alla costruzione di un’infrastruttura di
I metadati sono stati redatti secondo le specifiche CNIPA per il
dati spaziali (SDI, Spatial Data Dati Territoriali in Linee Guida per
RNDT – Repertorio Nazionale Infrastructure) – conformità con
quanto previsto dalla direttivaISO 19115
l’applicazione dello standard INSPIRE.
Calabria - METADATI
105. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Funzioni di navigazione
Funzioni di ricerca per individuare l’area di interesse
Funzioni di interrogazione
Piattaforma ArcIMS
commerciale
Portale regione Puglia
106. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Elenco delle tavole scaricabili gratuitamente
Puglia - DOWNLOAD
107. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Puglia – consultazione C.T.R.
111. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Funzione di interrogazione
Funzioni per navigare sulla mappa
Piattaforma ArcIMS – Mapserver
Commerciale/open source
Ditta Territorium online
Portale provincia Bolzano
112. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Ricerca per comune
Ricerca per coordinate
Bolzano – RICERCA
113. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
È possibile scaricare tutti i tematismi visualizzati
Bolzano – CARTA TECNICA REGIONALE
115. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
Possibilità di download del piano regolatore
Collegamento alle N.T.A.
Informazione del tematismo selezionato
Bolzano – PIANO REGOLATORE
117. 6.1 Rassegna dei Portali Regionali
In sintesi:
1. Raramente è disponibile la
consultazione degli strumenti di
pianificazione regionale e i
collegamenti ai portali delle
Province e dei Comuni;
2. Le caratteristiche dei metadati
sono molto diverse da regione a
regione e non tutti i portali hanno
questo servizio;
3. Il download delle cartografie è
offerto da solo cinque
amministrazioni.
118. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Piattaforma ArcIMS
commerciale
Ditta ARTEL “a partecipazione pubblica”
Funzione di interrogazione
Funzioni per navigare sulla mappa
Portale – Provincia di Arezzo
119. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Non è possibile stampare e/o scaricare le tavole
Arezzo – CARTA TECNICA REGIONALE
120. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Ricerca per località o per toponimo
Ricerca per ambiti catastali
Arezzo – RICERCA
121. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Descrizione del tematismo selezionato
Arezzo – QUADRO CONOSCITIVO
122. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Collegamento alle N.T.A
Informazione sui metadati
Arezzo – QUADRO CONOSCITIVO
123. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Descrizione del tematismo selezionato
Arezzo – PIANI STRUTTURALI
124. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Collegamento alle N.T.A
Informazione sui metadati
Arezzo – PIANI STRUTTURALI
125. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Tale servizio è finalizzato alla costruzione di un’infrastruttura di
dati spaziali (SDI, Spatial Data Infrastructure) in conformità con
quanto previsto dalla direttiva INSPIRE.
Arezzo – METADATI
127. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Funzioni di navigazione
Funzioni di interrogazione
Funzioni di ricerca per individuare l’area di interesse
Piattaforma ArcIMS
commerciale
Ditta ETRURIA TELEMATICA
“a partecipazione pubblica”
Portale – Provincia di Siena
128. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Non è possibile stampare e/o scaricare le tavole
Siena – CARTA TECNICA REGIONALE
129. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Visualizzazione della legenda
Siena – SISTEMI E SOTTOSISTEMI DI PAESAGGIO
130. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Descrizione del tematismo selezionato
Collegamento alla normativa
Collegamento ai metadati
Siena – SISTEMI E SOTTOSISTEMI DI PAESAGGIO
131. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Tale servizio è finalizzato alla costruzione di un’infrastruttura di
dati spaziali (SDI, Spatial Data Infrastructure) in conformità con
quanto previsto dalla direttiva INSPIRE.
Siena - METADATI
133. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Funzioni di navigazione e di interrogazione
Funzione di download
Piattaforma ArcIMS
commerciale
Ditta SISTER “privata”
Non è prevista la funzione di stampa
Portale – Provincia di Pisa
134. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Descrizione del tematismo selezionato
Pisa – USO DEL SUOLO
135. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Descrizione del tematismo selezionato
Pisa – carta di progetto delle aeree boscate
136. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
Il servizio non è in conformità con quanto previsto dalla direttiva
INSPIRE.
Pisa – METADATI
138. 6.2 Rassegna dei Portali Provinciali
In sintesi:
1. In nessun caso è possibile
verificare il PIT regionale e solo le
province di Firenze ed Arezzo
offrono la consultazione di alcuni
piani strutturali.
2. Il download del Quadro
Conoscitivo è disponibile solo per
le Province di Pisa e Prato;
3. La qualità dei metadati è di buon
livello: le province di Arezzo e di
Siena offrono un prodotto completo
in linea con le specifiche Inspire.
139. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Funzioni di navigazione
Funzione di ricerca
Funzione di selezione/interrogazione
Piattaforma Autodesk MapGuide
Commerciale
a cura dell’ufficio
Portale - Circondario Empolese Valdelsa
140. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Possibilità di download
della CTR in formato DWG
Circondario Empolese Valdelsa – C.T.R.
141. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Informazione del
tematismo
selezionato
Circondario Empolese Valdelsa - ORTOFOTO
142. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Collegamento alle N.T.A.
Circondario Empolese Valdelsa – PIANO STRUTTURALE
143. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Funzioni di navigazione, interrogazione e ricerca
Funzioni di stampa in scala
Piattaforma ArcIMS
Ditta SISTER
commerciale
Non è prevista la funzione di download
Portale - Comunità Montana Montagna Fiorentina
144. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
C.T.R. in formato vettoriale
Comunità Montana Montagna di Fiorentina – C.T.R.
145. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Legenda
Comunità M. Montagna Fiorentina – USO DEL SUOLO
146. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Informazioni del tematismo selezionato
Comunità M. Montagna Fiorentina - GEOLOGIA
147. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Collegamento alle N.T,A
Informazioni del
tematismo selezionato
Comunità M. Montagna Fiorentina – PIANO STRUTTURALE
148. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Piattaforma P.mapper
open source
Portale - Comunità Montana del Mugello
149. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Comunità Montana del Mugello – C.T.R
150. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Comunità Montana del Mugello - ORTOFOTO
151. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Comunità Montana del Mugello – MOSAICO CATASTALE
152. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Collegamento alle N.T.A.
Comunità Montana del Mugello – ZONE OMOGENEE
153. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
Tale servizio è finalizzato alla costruzione di un’infrastruttura di
dati spaziali (SDI, Spatial Data Infrastructure) in conformità con
quanto previsto dalla direttiva INSPIRE.
Metadati – comunità montana del Mugello
154. 6.3 Rassegna dei Portali Comunali
In sintesi:
1. Solo in rari casi è possibile
consultare simultaneamente il
Piano Operativo e il Piano
Strutturale;
2. Nessun portale ha un
collegamento alla pianificazione di
livello Regionale e/o Provinciale;
3. Il servizio sui metadati è
pubblicato solo dal Portale della
Comunità Montana del Mugello
che offre un servizio di ottima
qualità in ambiente open source.
155. 5.3 conclusioni
Le tre rassegne prese in esame mostrano una crescente attenzione
delle amministrazioni pubbliche di dotarsi di servizi WebGIS.
Le lacune più rilevanti comuni a tutte le rassegne sono:
1. La totale assenza di servizi WMS, solo i portali della Sardegna e della
Calabria offrono questo servizio.
2. La qualità/attendibilità dell’Informazione Territoriale; ad es. quasi tutte
le amministrazioni comunali della provincia di Firenze si impegnano a
pubblicare i piani operativi e i piani strutturali esclusivamente al
momento dell’approvazione senza pubblicare successivamente le
varianti.
3. La qualità dei metadati è molto varia e nel caso delle amministrazioni
comunali della provincia di Firenze è spesso assente.
Per raggiungere i livelli di interoperabilità previsti dalla direttiva Inspire sarà
opportuno una corretta gestione dei dati territoriali e un costante
aggiornamento dell’informazione pubblicata.
Il rischio è di limitare i servizi WebGIS al solo scopo di “vetrina” senza
valorizzare gli importanti servizi di conoscenza del territorio, fruibili
agevolmente via internet, da assicurare a tutti i cittadini.
156. CAPITOLO
VI
Caso di studio:
Comune di Pontedera
157. 6.1 Dal SIT al WebGIS
Obiettivo primario del progetto è stata la diffusione dei dati territoriali in
possesso dall’amministrazione rendendo fruibili le informazioni in
modo semplice e completo.
Raggiungere questo obiettivo significa realizzare concretamente:
1. Completezza dell’informazione (ad es. con l’integrazione delle
N.T.A. per i piani urbanistici comunali);
2. Possibilità di scaricare i dati direttamente dal servizio
(download);
3. Creare la piattaforma software sulla quale implementare nuovi
servizi di pubblicazione in tempi rapidi;
4. Semplificare l’interfaccia e dare un aspetto uniforme a tutti i
servizi;
5. Prestazioni sia in termini di velocità sia in termini di disponibilità;
6. Ridurre la quantità di richieste di informazioni a carico dei settori.
158. 6.1 Dal SIT al WebGIS
Nel settore Ambiente e Pianificazione del Territorio viene
utilizzato nello spirito dell’open source un sistema per la
gestione della cartografia interattiva denominato “p.mapper”.
L’applicazione realizzata internamente e senza costi aggiuntivi e
con le sole risorse interne, consente la diffusione e l’accesso
via Web del repertorio cartografico relativo all’ambito
territoriale di competenza comunale (Piano Regolatore e
Piano Turistico) e intercomunale (Piano di Protezione Civile –
Comune di Bientina, Calcinaia e Pontedera).
La pubblicazione del piano regolatore è stata la prima occasione
per sperimentare le diverse piattaforme WebGIS e decidere la
strategia da seguire per le successive pubblicazioni.
160. 6.1 Il Piano Regolatore Comunale
Il Piano Regolatore era stato realizzato utilizzando una
piattaforma CAD, questo ha comportato non pochi problemi
per la conversione di ogni singolo layer dal formato
proprietario DWG al formato aperto SHAPE.
Successivamente il problema ha riguardato la veste grafica dei
singoli layer – essendo impossibile una soluzione automatica
per convertire le singole texture da AutoCAD ad ArcView – è
stato fatto un lavoro esclusivamente “manuale” per creare una
vestizione grafica simile all’originale.
L’ultimo passaggio ha riguardato il trasferimento dei dati dalla
piattaforma commerciale ArcView alla piattaforma p.mapper
open source
161. 6.1 Il Piano Regolatore Comunale
La piattaforma WebGIS mira ad agevolare la ricerca dei dati del
Piano Regolatore attraverso il Web.
Oltre alla zonizzazione urbanistica fanno da corredo informazioni
di base come lo stradario comunale aggiornato secondo le
specifiche tecniche del progetto iter.net e la cartografia
catastale digitale aggiornata al 2003.
Ciò consente di ricercare l’area di interesse tramite:
Indirizzo (via, piazza, civico);
Foglio e particella catastale;
Zona urbanistica.
Recentemente è stato pubblicato il piano della zonizzazione
acustica
162. 6.1 Il Piano Regolatore Comunale
C o l l e g a m e n t o a l l e N. T. A.
163. 6.1 Il Piano Regolatore Comunale
Ricerca per estremi catastali
164. 6.1 Il Piano Regolatore Comunale
Ricerca per indirizzo
165. 7.3 Piano Turistico
Uno strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle
caratteristiche del territorio comunale, favorendo la
conoscenza, la valorizzazione e la tutela delle risorse
individuate dal Piano Strutturale, integrato con il progetto del
Grande Percorso Naturalistico è la divulgazione e
consultazione con WebGIS.
L’operazione da un punto di vista tecnico è stata molto più
“snella” e rapida rispetto alle precedente pubblicazione del
P.R.G., in quanto il piano è stato compilato con ArcView e
successivamente pubblicato con p.mapper utilizzando una
estensione che agevola il passaggio tra le due piattaforme.
167. 7.3 Piano Turistico
Dal portale Web è possibile visualizzare e interrogare i percorsi
ciclopedonali e i percorsi ippici oltre ad una notevole varietà di
punti di interesse (parchi naturali, parco giochi, aree
attrezzate, museo industriale, agriturismo, chiese, ville, punti
di osservazione, ecc.).
Tutte le località (Pontedera, la Rotta, Treggiaia, Montecastello,
ecc.) hanno una descrizione dell’inquadramento storico e dei
percorsi completa di immagini.
Fanno da corredo l’altimetria e lo stradario comunale per
agevolare l’individuazione dell’area di interesse:
ricerca per indirizzo;
ricerca dei percorsi pedonali;
ricerca dei percorsi ippici.
171. 7.2 Il Piano Intercomunale di Protezione Civile
E’ stata l’occasione per sperimentare con i comuni di Bientina e
Calcinaia la divulgazione su internet di uno strumento
particolarmente importante per la sicurezza dei cittadini.
Sul portale Web è possibile consultare le analisi dei fattori di
pericolosità rilevabili nell’ambito intercomunale e
l’individuazione dei possibili scenari di danno per la
popolazione, le attività produttive e il patrimonio artistico
ambientale:
Pericolosità idraulica;
Pericolosità geomorfologica;
Il rischio idrogeologico;
Il rischio geomorfologico;
Il rischio sismico;
Il rischio industriale;
Il rischio incendi.
172. 7.2 Il Piano Intercomunale di Protezione Civile
Pericolosità idraulica
173. 7.2 Il Piano Intercomunale di Protezione Civile
Pericolosità Geomorfologica
174. 7.2 Il Piano Intercomunale di Protezione Civile
Rischio idraulico
175. 7.2 Il Piano Intercomunale di Protezione Civile
Rischio Incendi
176. 7.2 Il Piano Intercomunale di Protezione Civile
Ricerca per località
177. 7.2 Conclusioni
La qualità del risultato dipende dalla volontà di collaborazione tra
i diversi settori.
Le piattaforme open source consentono di ottenere ottimi risultati
a condizione che i materiali informativi siano trattati in modo
da garantire una reale interoperabilità tra diverse piattaforme
tecnologiche.
Il coordinamento delle operazioni di raccolta e pubblicazione dei
dati dovrebbe essere affidato ad una professionalità in grado
di comprendere i caratteri del sistema rispetto alle azioni di
trasformazione del territorio e non dovrebbe dunque essere
affidato alla esclusiva competenza dell’informatico.