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Mobilità Sostenibile – di che si tratta? Con l'espressione  Mobilità sostenibile  si intende indicare l'esigenza di avere un sistema di mobilità urbana che, pur consentendo per ciascuno l'esercizio del proprio diritto alla mobilità, sia tale da non gravare eccessivamente sul sistema sociale in termini di: 1) inquinamento atmosferico ed emissioni di gas serra 2) inquinamento acustico 3) congestione dovuta al traffico veicolare 4) incidentalità 5) consumo di risorse energetiche non rinnovabili 6) produzione di rifiuti dei veicoli utilizzati Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Infomobility – di che si tratta? Per Infomobility si intende l’uso di tecnologie che permettono l’invio, la raccolta, l’uso e lo scambio di informazioni tra uno o più soggetti in movimento.  Quali sono le tecnologie più comunemente impiegate?  Che utilità possono avere tali tecnologie per la mobilità sostenibile? Quale impatto sul business travel?  Cercheremo di rispondere a tali domande
Infomobility e Sostenibilità AGENDA 1) Presente e Futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica  2) L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile 3) I problemi alla sua diffusione/implementazione nel settore pubblico/privato 4) Alcuni progetti di infomobility sostenibile in Italia
Presente e futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica GSM/GPRS/UMTS Il  Global System for Mobile Communications  ( GSM ) è attualmente lo standard di telefonia mobile più diffuso del mondo. Il maggior punto di forza del sistema GSM è stata la possibilità, da parte degli utenti, di accedere a tutta una serie di nuovi servizi a costi molto contenuti. Ad esempio, lo scambio di messaggi testuali ( SMS ), è stato sviluppato per la prima volta in assoluto in ambito GSM.  Il  General Packet Radio Service  ( GPRS ) è una delle tecnologie di  telefonia mobile . Viene convenzionalmente definita di generazione  2.5 , vale a dire una via di mezzo fra la seconda e la terza generazione. È stato progettato per realizzare il trasferimento di dati a media velocità. Universal Mobile Telecommunications System  ( UMTS ) è la tecnologia di  telefonia mobile  di terza generazione ( 3G ), successore del  GSM . E’ stato progettato per il trasferimento dati ad alta velocità.
Presente e futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica SEGNALI RADIO/RFID Le  onde radio , o  radioonde , sono  radiazioni elettromagnetiche  di  frequenza  compresa tra zero e 300  GHz , ovvero con  lunghezza d'onda  da 1  mm  all' infinito . La quantità di  informazione  che può essere trasportata da un segnale radio (vedi  modulazione ) è proporzionale alla sua frequenza, ampiezza, codifica, disturbi, velocità del mezzo ecc. Per questo le frequenze minime usate nella  radiotecnica  per trasmettere la  voce  partono da qualche decina di  kilohertz .  RFID  (o  Radio Frequency IDentification  o  Identificazione a  radio frequenza ) è una tecnologia per la identificazione automatica di oggetti o persone (AIDC Automatic Identifing and Data Capture) basata sulla capacità di memorizzare e accedere a distanza a tali dati usando dispositivi elettronici che sono in grado di rispondere comunicando le informazioni in essi contenute quando "interrogati". In un certo senso sono un sistema di lettura "senza fili“.
Presente e futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica BLUETOOTH/WI-FI/USB Bluetooth  è una  specifica  industriale per  reti personali   senza fili  (WPAN: Wireless Personal Area Network). Fornisce un metodo standard, economico e sicuro per scambiare informazioni tra dispositivi diversi attraverso una  frequenza radio  sicura a corto raggio. Questi dispositivi possono essere ad esempio  palmari ,  telefoni cellulari ,  personal computer ,  portatili ,  stampanti . Wi-Fi , abbreviazione di Wireless Fidelity, è un termine che indica dispositivi che possono collegarsi a  reti locali   senza fili L'Universal Serial Bus è uno standard di  comunicazione seriale  che consente di collegare diverse  periferiche  ad un  computer . È stato progettato per consentire a più periferiche di essere connesse usando una sola interfaccia standardizzata ed un solo tipo di connettore.
Presente e futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica GPS/TMC Il  Global Positioning System  (abbreviato in  GPS ) è un  sistema di posizionamento su base satellitare , a copertura globale e continua, gestito dal  dipartimento della difesa  statunitense. L' UE  ha in progetto il completamento di una propria rete di satelliti, il  Sistema di posizionamento Galileo . Il sistema " Galileo " è un sistema "duale" cioè nato per compiti civili e militari.  TMC  è l'acronimo di Traffic Message Channel e indica, a livello mondiale, uno standard realizzativo del servizio di informazioni sul traffico. Tale sigla viene spesso accostata con la più nota RDS ( Radio Data System ), scritto  RDS-TMC  in quanto la diffusione dell'informazione di viabilità TMC viene generalmente attuata da una emittente radiofonica FM, sfruttando le potenzialità del canale dati RDS che vanno dalla sintonia automatica delle autoradio, alla indicazione del nome dell'emittente, alla segnalazione dell'inizio di un notiziario di informazioni sul traffico.
L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Esistono numerose applicazioni di infomobility per il business travel: 1) SMS, WAP per segnalazioni sul traffico della rete stradale, segnalazione automatica incidenti o stati di attenzione ridotta e/o guida pericolosa; 2) sistemi elettronici per il pagamento degli accessi nelle zone a traffico limitato, guida turistica, calcolo tariffario taxi, bus notturno; 3) navigatori, localizzatori satellitari per la ricerca del migliore percorso; 4) portali web informativi, software di ottimizzazione dei percorsi; 5) applicativi su palmari (come le applicazioni per iPhone: iGRA Traffic, Hway Traffic, Urban Traffic), analisi e correttivi dello stile di guida; 6) sistemi come Google Transit, per l'informazione all'utenza su linee ed orari dei servizi di trasporto pubblico.
L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Le infrastrutture che abbiamo elencato in precedenza si combinano tra loro allo scopo di dare un contributo importante alla mobilità sostenibile andando ad incidere su: 1) Gestione, previsione, informazione e riduzione del traffico veicolare; 2) Riduzione dei km percorsi, consumi di carburante, emissione di Co2; 3) Ottimizzazione degli itinerari e dei giri in ambito logistica e trasporti; 4) Miglioramento dello stile di guida e guida ecologica; 5) Comunicazioni con il driver.
L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Gestione, previsione, informazione e riduzione del traffico veicolare Attualmente le tecnologie impiegate, parte dell’Intelligent Transportation Systems (ITS) sono: 1) Servizi PLUS su rete GSM/GPRS/UMTS (es. Modomodo, Infotraffic, TGCOM – Traffic E-live) 2) Servizi PLUS su rete GPS/TMC (es. TomTom, Garmin, Becker e tutti i principali produttori di navigatori Portatili o Integrati nei veicoli)  Il futuro in Italia (2010) ci riserva una forte integrazione tra GSM/GPS con il rilascio del servizio HD Traffic (es. Vodafone e TomTom). Le rilevazioni non verranno più fatte su tecnologia RFID (Telepass Autostrade) ma su telefoni cellulari e navigatori satellitari. Tali informazioni integrate nei dispositivi satellitari potranno fornire percorsi alternativi per evitare situazioni di criticità.
L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Riduzione dei km percorsi, consumi di carburante, emissione di Co2 Attualmente le tecnologie impiegate sono: 1) Navigazione Satellitare su rete GPS che riduce i Km percorsi in aree urbane ed extra urbane del 6% (es. TomTom, Garmin, Becker e tutti i principali produttori di navigatori portatili o integrati nei veicoli)  2) Servizi PLUS su rete GPS, GSM e HW/USB per il monitoraggio dei consumi di carburante e della Co2 emessa dal veicolo (black box) oltre che di innumerevoli funzioni complementari come localizzazione, tracking, tracing, antifurto, “pay per use” assicurativo non indirizzate direttamente alla mobilità sostenibile. (es. Certidrive, Fiat Eco:Drive, TomTom Work, Eurosat, Lojack, Lloyd Adriatico, Axa, Sara e Unipol)
L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Ottimizzazione degli itinerari e dei giri in ambito logistica e trasporti Attualmente le tecnologie impiegate sono: 1) Navigazione Satellitare su rete GPS per la localizzazione dei veicoli, tacking, tracing e comunicazione su rete GSM/SMS bi-direzionale con il driver del veicolo. (es. Masternaut, Targa Infomobility, TomTom Work, Texa) 2) Servizi PLUS su rete GPS, GSM e HW/USB per l’ottimizzazione degli itinerari e dei giri, riprogrammandoli in tempo reale ed inviando il nuovo giro ai driver dei veicoli (es. Opti-Time on demand)
L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Miglioramento dello stile di guida e guida ecologica Attualmente le tecnologie impiegate sono: 1) Dispositivi HW/CAN integrati nel veicolo e visibili dal driver che forniscono informazioni sullo stile di guida, consumi ed emissioni. La loro diffusione tra i veicoli in commercio è ancora bassa, ma la loro utilità è notevole perché correggono lo stile di guida mentre si è al volante, mostrando l’impatto visivo di una guida più ecologica su consumi ed emissioni (es. Honda, Fiat, Ford) 2) Servizi PLUS su rete GPS integrati a dispositivi di navigazione satellitare, percorsi Eco-route di cui alcuni dispositivi sono dotati (es. TomTom, Garmin)
L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Comunicazioni con il driver Attualmente le tecnologie impiegate sono: Dispositivi Bluetooth integrati a reti GSM e GPS per comunicazioni vocali o testuali bi-direzionali con il driver dei veicoli al fine di evitare distrazioni durante la guida del veicolo, task, gestione imprevisti ed informazioni work in progress. (es. Parrot, TomTom Work)
I problemi alla sua diffusione/implementazione nel settore pubblico/privato La diffusione dell’infomobility in Italia è al livello più basso d’Europa, meno dell’1% dei veicoli circolanti. Le principali cause che ostacolano la sua diffusione sono: 1)  Normativa sulla Privacy  – Autorità Garante: La normativa sulla privacy non si è espressa chiaramente e universalmente a favore dell’utilizzo di tali tecnologie in ambito lavorativo, dipende dai settori occupazionali e dalla tipologia di veicoli in uso. Inoltre occorre avere il parere preventivo dei lavoratori che potrebbero manifestare la negazione del proprio consenso.  2)  Forte sindacalizzazione  in Italia del settore pubblico/privato: I sindacati italiani hanno sempre visto lo sviluppo di tali tecnologie di infomobility come un controllo sul lavoratore e sulla sua efficienza, non hanno preso in considerazione i vantaggi che tali tecnologie potrebbero portare alla mobilità dei lavoratori se non per casi singoli ed isolati. In aziende pubblico/private dove vi è la presenza di sindacati, occorre ricevere la loro autorizzazione preventiva all’utilizzo di tali tecnologie.
Alcuni progetti di infomobility sostenibile in Italia (industria2015) Il ministero dello sviluppo economico in collaborazione con IPI all’interno del più ampio piano industria2015 ha finanziato 25 progetti italiani sulla mobilità sostenibile, molti di questi sono relativi all’impiego di tecnologie di infomobility, in particolare le 8 aziende ed enti beneficiari (+144 di filiera) sono i seguenti: Magneti Marelli Sistemi Elettronici SpA, Centro Ricerche Fiat SCpA, Selex Sistemi Integrati SpA, Italtel SpA, C.I.T.E.C., Tecno Habitat SpA, Octo Telematics Srl, Vetrociset SpA, Telecom Italia SpA, Italia Logistica Srl Gli ambiti di applicazione sono: traffico veicolare in città a forte vocazione turistica, logistica e trasporto merci in aree urbane e trasporti multimodali a medio/lungo raggio  Tali progetti saranno l’avanguardia italiana su Infomobility e Sostenibilità, sono in corso di realizzazione e non si dispone di maggiori informazioni, per chi è interessato può seguirne gli sviluppi su   www.industria2015.ipi.it

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Infomobility e Mobilità Sostenibilità

  • 1. Mobilità Sostenibile – di che si tratta? Con l'espressione Mobilità sostenibile si intende indicare l'esigenza di avere un sistema di mobilità urbana che, pur consentendo per ciascuno l'esercizio del proprio diritto alla mobilità, sia tale da non gravare eccessivamente sul sistema sociale in termini di: 1) inquinamento atmosferico ed emissioni di gas serra 2) inquinamento acustico 3) congestione dovuta al traffico veicolare 4) incidentalità 5) consumo di risorse energetiche non rinnovabili 6) produzione di rifiuti dei veicoli utilizzati Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
  • 2. Infomobility – di che si tratta? Per Infomobility si intende l’uso di tecnologie che permettono l’invio, la raccolta, l’uso e lo scambio di informazioni tra uno o più soggetti in movimento. Quali sono le tecnologie più comunemente impiegate? Che utilità possono avere tali tecnologie per la mobilità sostenibile? Quale impatto sul business travel? Cercheremo di rispondere a tali domande
  • 3. Infomobility e Sostenibilità AGENDA 1) Presente e Futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica 2) L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile 3) I problemi alla sua diffusione/implementazione nel settore pubblico/privato 4) Alcuni progetti di infomobility sostenibile in Italia
  • 4. Presente e futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica GSM/GPRS/UMTS Il Global System for Mobile Communications ( GSM ) è attualmente lo standard di telefonia mobile più diffuso del mondo. Il maggior punto di forza del sistema GSM è stata la possibilità, da parte degli utenti, di accedere a tutta una serie di nuovi servizi a costi molto contenuti. Ad esempio, lo scambio di messaggi testuali ( SMS ), è stato sviluppato per la prima volta in assoluto in ambito GSM. Il General Packet Radio Service ( GPRS ) è una delle tecnologie di telefonia mobile . Viene convenzionalmente definita di generazione 2.5 , vale a dire una via di mezzo fra la seconda e la terza generazione. È stato progettato per realizzare il trasferimento di dati a media velocità. Universal Mobile Telecommunications System ( UMTS ) è la tecnologia di telefonia mobile di terza generazione ( 3G ), successore del GSM . E’ stato progettato per il trasferimento dati ad alta velocità.
  • 5. Presente e futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica SEGNALI RADIO/RFID Le onde radio , o radioonde , sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra zero e 300 GHz , ovvero con lunghezza d'onda da 1 mm all' infinito . La quantità di informazione che può essere trasportata da un segnale radio (vedi modulazione ) è proporzionale alla sua frequenza, ampiezza, codifica, disturbi, velocità del mezzo ecc. Per questo le frequenze minime usate nella radiotecnica per trasmettere la voce partono da qualche decina di kilohertz . RFID (o Radio Frequency IDentification o Identificazione a radio frequenza ) è una tecnologia per la identificazione automatica di oggetti o persone (AIDC Automatic Identifing and Data Capture) basata sulla capacità di memorizzare e accedere a distanza a tali dati usando dispositivi elettronici che sono in grado di rispondere comunicando le informazioni in essi contenute quando "interrogati". In un certo senso sono un sistema di lettura "senza fili“.
  • 6. Presente e futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica BLUETOOTH/WI-FI/USB Bluetooth è una specifica industriale per reti personali senza fili (WPAN: Wireless Personal Area Network). Fornisce un metodo standard, economico e sicuro per scambiare informazioni tra dispositivi diversi attraverso una frequenza radio sicura a corto raggio. Questi dispositivi possono essere ad esempio palmari , telefoni cellulari , personal computer , portatili , stampanti . Wi-Fi , abbreviazione di Wireless Fidelity, è un termine che indica dispositivi che possono collegarsi a reti locali senza fili L'Universal Serial Bus è uno standard di comunicazione seriale che consente di collegare diverse periferiche ad un computer . È stato progettato per consentire a più periferiche di essere connesse usando una sola interfaccia standardizzata ed un solo tipo di connettore.
  • 7. Presente e futuro dell’infomobility: l’evoluzione tecnologica GPS/TMC Il Global Positioning System (abbreviato in GPS ) è un sistema di posizionamento su base satellitare , a copertura globale e continua, gestito dal dipartimento della difesa statunitense. L' UE ha in progetto il completamento di una propria rete di satelliti, il Sistema di posizionamento Galileo . Il sistema " Galileo " è un sistema "duale" cioè nato per compiti civili e militari. TMC è l'acronimo di Traffic Message Channel e indica, a livello mondiale, uno standard realizzativo del servizio di informazioni sul traffico. Tale sigla viene spesso accostata con la più nota RDS ( Radio Data System ), scritto RDS-TMC in quanto la diffusione dell'informazione di viabilità TMC viene generalmente attuata da una emittente radiofonica FM, sfruttando le potenzialità del canale dati RDS che vanno dalla sintonia automatica delle autoradio, alla indicazione del nome dell'emittente, alla segnalazione dell'inizio di un notiziario di informazioni sul traffico.
  • 8. L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Esistono numerose applicazioni di infomobility per il business travel: 1) SMS, WAP per segnalazioni sul traffico della rete stradale, segnalazione automatica incidenti o stati di attenzione ridotta e/o guida pericolosa; 2) sistemi elettronici per il pagamento degli accessi nelle zone a traffico limitato, guida turistica, calcolo tariffario taxi, bus notturno; 3) navigatori, localizzatori satellitari per la ricerca del migliore percorso; 4) portali web informativi, software di ottimizzazione dei percorsi; 5) applicativi su palmari (come le applicazioni per iPhone: iGRA Traffic, Hway Traffic, Urban Traffic), analisi e correttivi dello stile di guida; 6) sistemi come Google Transit, per l'informazione all'utenza su linee ed orari dei servizi di trasporto pubblico.
  • 9. L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Le infrastrutture che abbiamo elencato in precedenza si combinano tra loro allo scopo di dare un contributo importante alla mobilità sostenibile andando ad incidere su: 1) Gestione, previsione, informazione e riduzione del traffico veicolare; 2) Riduzione dei km percorsi, consumi di carburante, emissione di Co2; 3) Ottimizzazione degli itinerari e dei giri in ambito logistica e trasporti; 4) Miglioramento dello stile di guida e guida ecologica; 5) Comunicazioni con il driver.
  • 10. L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Gestione, previsione, informazione e riduzione del traffico veicolare Attualmente le tecnologie impiegate, parte dell’Intelligent Transportation Systems (ITS) sono: 1) Servizi PLUS su rete GSM/GPRS/UMTS (es. Modomodo, Infotraffic, TGCOM – Traffic E-live) 2) Servizi PLUS su rete GPS/TMC (es. TomTom, Garmin, Becker e tutti i principali produttori di navigatori Portatili o Integrati nei veicoli) Il futuro in Italia (2010) ci riserva una forte integrazione tra GSM/GPS con il rilascio del servizio HD Traffic (es. Vodafone e TomTom). Le rilevazioni non verranno più fatte su tecnologia RFID (Telepass Autostrade) ma su telefoni cellulari e navigatori satellitari. Tali informazioni integrate nei dispositivi satellitari potranno fornire percorsi alternativi per evitare situazioni di criticità.
  • 11. L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Riduzione dei km percorsi, consumi di carburante, emissione di Co2 Attualmente le tecnologie impiegate sono: 1) Navigazione Satellitare su rete GPS che riduce i Km percorsi in aree urbane ed extra urbane del 6% (es. TomTom, Garmin, Becker e tutti i principali produttori di navigatori portatili o integrati nei veicoli) 2) Servizi PLUS su rete GPS, GSM e HW/USB per il monitoraggio dei consumi di carburante e della Co2 emessa dal veicolo (black box) oltre che di innumerevoli funzioni complementari come localizzazione, tracking, tracing, antifurto, “pay per use” assicurativo non indirizzate direttamente alla mobilità sostenibile. (es. Certidrive, Fiat Eco:Drive, TomTom Work, Eurosat, Lojack, Lloyd Adriatico, Axa, Sara e Unipol)
  • 12. L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Ottimizzazione degli itinerari e dei giri in ambito logistica e trasporti Attualmente le tecnologie impiegate sono: 1) Navigazione Satellitare su rete GPS per la localizzazione dei veicoli, tacking, tracing e comunicazione su rete GSM/SMS bi-direzionale con il driver del veicolo. (es. Masternaut, Targa Infomobility, TomTom Work, Texa) 2) Servizi PLUS su rete GPS, GSM e HW/USB per l’ottimizzazione degli itinerari e dei giri, riprogrammandoli in tempo reale ed inviando il nuovo giro ai driver dei veicoli (es. Opti-Time on demand)
  • 13. L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Miglioramento dello stile di guida e guida ecologica Attualmente le tecnologie impiegate sono: 1) Dispositivi HW/CAN integrati nel veicolo e visibili dal driver che forniscono informazioni sullo stile di guida, consumi ed emissioni. La loro diffusione tra i veicoli in commercio è ancora bassa, ma la loro utilità è notevole perché correggono lo stile di guida mentre si è al volante, mostrando l’impatto visivo di una guida più ecologica su consumi ed emissioni (es. Honda, Fiat, Ford) 2) Servizi PLUS su rete GPS integrati a dispositivi di navigazione satellitare, percorsi Eco-route di cui alcuni dispositivi sono dotati (es. TomTom, Garmin)
  • 14. L’apporto dell’infomobility alla mobilità sostenibile Comunicazioni con il driver Attualmente le tecnologie impiegate sono: Dispositivi Bluetooth integrati a reti GSM e GPS per comunicazioni vocali o testuali bi-direzionali con il driver dei veicoli al fine di evitare distrazioni durante la guida del veicolo, task, gestione imprevisti ed informazioni work in progress. (es. Parrot, TomTom Work)
  • 15. I problemi alla sua diffusione/implementazione nel settore pubblico/privato La diffusione dell’infomobility in Italia è al livello più basso d’Europa, meno dell’1% dei veicoli circolanti. Le principali cause che ostacolano la sua diffusione sono: 1) Normativa sulla Privacy – Autorità Garante: La normativa sulla privacy non si è espressa chiaramente e universalmente a favore dell’utilizzo di tali tecnologie in ambito lavorativo, dipende dai settori occupazionali e dalla tipologia di veicoli in uso. Inoltre occorre avere il parere preventivo dei lavoratori che potrebbero manifestare la negazione del proprio consenso. 2) Forte sindacalizzazione in Italia del settore pubblico/privato: I sindacati italiani hanno sempre visto lo sviluppo di tali tecnologie di infomobility come un controllo sul lavoratore e sulla sua efficienza, non hanno preso in considerazione i vantaggi che tali tecnologie potrebbero portare alla mobilità dei lavoratori se non per casi singoli ed isolati. In aziende pubblico/private dove vi è la presenza di sindacati, occorre ricevere la loro autorizzazione preventiva all’utilizzo di tali tecnologie.
  • 16. Alcuni progetti di infomobility sostenibile in Italia (industria2015) Il ministero dello sviluppo economico in collaborazione con IPI all’interno del più ampio piano industria2015 ha finanziato 25 progetti italiani sulla mobilità sostenibile, molti di questi sono relativi all’impiego di tecnologie di infomobility, in particolare le 8 aziende ed enti beneficiari (+144 di filiera) sono i seguenti: Magneti Marelli Sistemi Elettronici SpA, Centro Ricerche Fiat SCpA, Selex Sistemi Integrati SpA, Italtel SpA, C.I.T.E.C., Tecno Habitat SpA, Octo Telematics Srl, Vetrociset SpA, Telecom Italia SpA, Italia Logistica Srl Gli ambiti di applicazione sono: traffico veicolare in città a forte vocazione turistica, logistica e trasporto merci in aree urbane e trasporti multimodali a medio/lungo raggio Tali progetti saranno l’avanguardia italiana su Infomobility e Sostenibilità, sono in corso di realizzazione e non si dispone di maggiori informazioni, per chi è interessato può seguirne gli sviluppi su www.industria2015.ipi.it