2. 800 - Inizio del feudalesimo Con incoronamento di Carlo Magno 847 - Capitolare di Meersen Prescriveva che tutti gli uomini liberi dovessero scegliersi un capo tra chiara potente e chiedere la sua “protezione” 877 - Capitolare di Quierzy Emanato da Carlo il Calvo. In conseguenza di esso i vassalli diventavano i signori delle terre che avevano ricevuto 1000 Massimo sviluppo 1100 - Fine del feudalesimo Linea del tempo
4. Il Feudalesimo Il feudalesimo iniziò nell’800 con l’avvento dell’impero carolingio e durò circa 300 anni fino al 1100 Si basa sulla divisione delle terre ognuna delle quali era amministrata da un vassallo che prendeva direttive dal re Vassallo: persona che ha giurato fedeltà al suo signore impegnandosi a prestargli servizio e ad amministrare le terre. I vassalli avevano il controllo anche su gli abitanti locali. Questi, oltre a pagare l’affitto, dovevano anche svolgere una serie di prestazioni come coltivare le terre
5. Le origini del Feudalesimo il feudalesimo deriva direttamente dalla clientela: tradizione romana che consisteva in uno scambio di voti da parte dei clienti(cittadini romani) in cambio di doni da parte del patrizio. Un’altra origine del feudalesimo era la tradizione germanica dei compagni che consisteva nell’ottenere protezione e beni da parte del signore in cambio della loro fiducia. Col tempo i vassalli acquisivano sempre più potenza infatti essi mirarono a ottenere la proprietà effettiva delle terre. E così i sovrani per garantirsi la fedeltà completa dei propri vassalli dovettero cedere le proprie terre tramite il capitolare di Quierzy emanato da Carlo Il Calvo nel 877 .
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7. I valori di un cavaliere dovevano essere: BRUTALITÁ SPIETATEZZA ma anche FEDELTÁ ONORE CORAGGIO
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11. Origine: i primi castelli erano in legno, però venivano bruciati, quindi accesero il cervello e decisero di farli in pietra. I castelli in genere sono a pianta quadrata. /conte/marchese/ Castelli La costruzione dei castelli risale intorno all'anno 1000 come fortezza per i signori I signori a loro volta cedono ai conti l'amministrazione delle terre e in ogni regione ogni conte costruisce una fortezza o ne restaura una già esistente. Col passare del tempo attorno al castello si formavano città perché la presenza di un nobile attira mercanti e artigiani alla ricerca di guadagno Nucleo centrale del castello è il Mastio: torrione centrale luogo di residenza del re
12. La vita nel castello Nel castello non abitavano solo il signore con la famiglia ma anche vassalli e cavalieri, la guarnigione di guardia, i servi, i lavoratori come stallieri e fabbri. Le donne sono relegate in casa, mentre gli uomini vanno fuori a cacciare. Alcuni spazi erano destinati all'istruzione dei figli maschi e femmine. Gli insegnanti sono i chierici e i cappellani di corte. I maschi imparavano ad usare le armi e ad andare a cavallo per poi diventare cavalieri e partecipare a giostre e tornei. In queste pratiche si esercitavano per molte ore al giorno sotto la guida del capo della guarnigione. Le femmine invece apprendevano l’arte del tessere e, se sono nobili, a controllare l’andamento della vita nel castello.
13. La vita nel castello ² In ogni castello c’è una sala dedicata alle cerimonie di gala e ai ricevimenti del re: era il salone, uno spazio molto ampio e illuminato. Qui il re amministra la giustizia e in occasione di feste invita i nobili con le loro famiglie a banchetti e cerimonie. Ogni castello si trova una cappella per la preghiera, spesso rivolta verso il giardino e in collegamento con il salone. Nel castello la vita è scandita proprio dagli orari delle preghiere. Al mattino le lodi, a mezzogiorno si recita l’angelus e la sera la compieta.