IUSS Accountability Report 2016

L'Accountability Report 2016 della Scuola Universitaria Superiore IUSS, realizzato per il secondo anno da Echo arte e comunicazione. Foto di Marco Rognoni.

Bilancio sociale 2016
IUSS Accountability Report
IUSS Accountability Report 2016
Bilancio sociale 2016
IUSS Accountability Report
Bilancio sociale IUSS 2016
Responsabile
Franco Corona
Scuola Universitaria Superiore IUSS, Pavia
Coordinatore del progetto
Michela Magliacani
Università di Pavia
Gruppo di lavoro sul Bilancio sociale
Francesca Barone, Raffaella Costa, Giovanna Spinelli
Scuola Universitaria Superiore IUSS, Pavia
Regia e fotografie
Marco Rognoni
Assistenza produzione video
Adeguamento testo interattivo
Echo
Progetto grafico
Echo – Glifo Associati
© IUSS2016
      Il Bilancio sociale IUSS Pavia è stato realizzato per la fruizione
      on line con collegamenti ipertestuali a documenti, link e video.
      Il documento è consultabile sul sito www.iusspavia.it
3
Indice
	 Presentazione del Rettore	 4
	 Saluto del Direttore Generale	 5
	 Nota metodologica	 7
1	L’identità	 8
1.1 	 Valori di riferimento, mission e vision	 9
1.2 	 Profilo storico	 11
1.3 	 Assetto organizzativo	 15
1.4 	 Il contesto di riferimento	 16
	 1.4.1	 Il sistema accademico pavese	 16
	 1.4.2 	 La federazione con la Scuola Superiore 	
		 Sant’Anna di Pisa e la Normale di Pisa	 19
	 1.4.3 	 Le relazioni internazionali	 20
1.5 	 La mappa degli stakeholder	 21
2 	 Il patrimonio	 22
2.1 	 Patrimonio delle conoscenze	 23
2.2 	 Patrimonio strumentale	 24
2.3 	 Patrimonio finanziario	 28
2.4	 Analisi per indici	 29
3 	 I processi di creazione e diffusione del valore	32
3.1 	 La didattica 	 33
3.2 	 La ricerca	 42
	 3.2.1	 I centri e i settori di ricerca	 42
3.3 	 La Terza Missione: obiettivi e linee strategiche	 46
4 	 La “valorialità” 	 48
4.1 	 La determinazione e la distribuzione
	 del Valore Aggiunto Globale	 49
4.2 	 Il modello delle 3E: efficacia, efficienza, economicità	 54
4.3 	 Le performance del capitale intellettuale	 57
5 	 La rilevazione del consenso sul valore creato,
	 diffuso e percepito	 62
5.1 	 Il punto di vista della governance	 63
5.2 	 Il parere degli stakeholder esterni	 64
5.3 	 L’ottica degli utenti allievi	 65
6	 Gli sviluppi futuri	 66
4
Presentazione del Rettore
Il dinamismo e una nuova visione del futuro ci han-
no spinto, a pochi mesi dalla presentazione del primo
bilancio sociale, a redigerne una edizione aggiornata
ai nuovi scenari. Si intende così fornire un utile con-
tributo alla comprensione delle attività svolte, alla
descrizione delle relazioni internazionali in corso e,
più in generale, alla illustrazione di tutto quanto è
stato fatto per crescere in competenza e contribuire
alla valorizzazione dei giovani di talento
La decisione di rinnovare il dialogo con gli interlocu-
tori naturali della Scuola pone le sue fondamenta an-
che nella volontà di ridurre le distanze tra lo IUSS e il
mondo esterno, mettendo a disposizione non solo il
nostro sapere scientifico, ma favorendo anche la dis-
seminazione culturale di questo sapere, restituendo
al corpo sociale in forma di dati, informazioni, rifles-
sioni, quello che dal corpo sociale abbiamo ricevuto
in termini di appoggio e sostegno finanziario e infra-
strutturale.
Il risultato, nei nostri auspici, dovrebbe essere un
corpus di contenuti che, confrontato negli anni, rive-
li un percorso in cui, senza mai rinunciare alla nostra
identità e ai nostri valori, si dia spazio a occasioni di
arricchimento scientifico e culturale.
In questo quadro lo IUSS, unica realtà nel suo ge-
nere in Lombardia, promuove un ambiente di forte
interazione tra alta formazione e ricerca, ma vuole
essere anche una Istituzione a servizio della crescita
del tessuto territoriale e sociale. Una Scuola sempre
più affacciata agli scenari internazionali, ma che al
tempo stesso lavora per un maggiore radicamento sul
territorio.
Un progetto così ambizioso è possibile solo con la de-
terminazione e il concorso convinto di tutti i docenti
e del personale, delle istituzioni e del sistema delle
imprese con il quale abbiamo aperto un dialogo co-
struttivo.
Unire le forze e condividere le strategie ci permetterà
di sostenere le nuove sfide che ci attendono.
Prof. Michele Di Francesco
Rettore Scuola Universitaria Superiore IUSS
5
Saluto del Direttore Generale
Questa nuova edizione del Bilancio Sociale rappre-
senta l’evoluzione di un quadro già delineato dalla
prima pubblicazione di cui mantiene il medesimo
approccio evidenziando i progetti compiuti ma anche
anticipando le strategie federative che troveranno
pieno compimento dal prossimo anno accademico.
Articolato in sei sezioni - l’identità, il patrimonio, i
processi di creazione e diffusione di valore, la valoria-
lità, la rilevazione del consenso sul valore creato, gli
sviluppi futuri – il bilancio prende in considerazione
tutte le attività che abbiano un significativo impatto
in termini di performance e, quindi, di rispetto della
nostra missione istituzionale.
Fare un resoconto delle nostre attività per far cono-
scere meglio chi siamo e quali sono i nostri obiettivi
è un dovere di trasparenza e una occasione per dare
forza alle ragioni di alcune nostre scelte alla luce delle
risorse utilizzate e investite.
Mi preme sottolineare, a riguardo, l’impegno dedi-
cato al potenziamento e alla diffusione della Terza
Missione, intesa come occasione per trasferire cono-
scenze e avviare relazioni con la società in un dialogo
continuo che va ad alimentare proprio la responsa-
bilità sociale della Scuola. Al momento in cui conse-
gniamo alla stampa questo bilancio abbiamo ricevuto
la notizia di essere tra gli 8 atenei (meno del 10%) a
presentare in homepage un’apposita sezione del sito
riguardante lo scopo e lo spirito della Terza Missione.
Non possiamo che esserne orgogliosi.
Il documento, nella sua precedente edizione, ha ot-
tenuto un buon consenso dagli stakeholder e dai
nostri interlocutori del mondo accademico che ne
hanno apprezzato il carattere fortemente innovati-
vo. La rendicontazione delle nostre attività ha anche
permesso di rendere più trasparenti, all’interno della
nostra Scuola, gli obiettivi che ci prefiggiamo e i risul-
tati sino a ora raggiunti.
Comunicare gli aspetti quantitativi e qualitativi delle
attività della Scuola è dunque il modo migliore per
sottolineare le priorità strategiche e orientare meglio
l’organizzazione del lavori, in un’ottica di maggiore
responsabilizzazione che ci deve coinvolgere tutti.
Un ringraziamento particolare va a tutti quanti sono
stati, a vario titolo, protagonisti dei risultati che vi
presentiamo.
Dott. Franco Corona
Direttore Generale Scuola Universitaria Superiore IUSS
6
7
Il Bilancio sociale 2016 è frutto di un percorso di ren-
dicontazione del valore creato e diffuso dalla Scuola
Universitaria Superiore IUSS di Pavia, che ha preso
avvio lo scorso anno, al fine di comunicare in maniera
quanto più sistematica ed esaustiva possibile i risultati
conseguiti nell’esercizio delle attività “core” (didattica,
ricerca e terza missione) e quindi “consentire ai citta-
dini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare
un proprio giudizio su come l’amministrazione inter-
preta e realizza la sua missione istituzionale e il suo
mandato” (Fonte: Piano Integrato della Scuola Univer-
sitaria Superiore IUSS, Anno 2016, p. 12).
Il sottotitolo “IUSS Accountability Report” richiama ai
principi ispiratori che hanno portato alla redazione di
questo documento: il rendere conto delle performan-
ce raggiunte (accountability), mediante misure con-
tabili ed extra-contabili desunte rispettivamente da
fonti obbligatorie (Bilancio di esercizio) o volontarie
(Indagine sul benessere organizzativo) e l’intento di
offrire una completa, tempestiva ed esauriente rispo-
sta alle aspettative provenienti dagli stakeholder (re-
sponsibility). In questa duplice prospettiva, il Bilancio
sociale s’inserisce fra le buone prassi conseguenti al
processo di “managerializzazione” innescato dalla ri-
forma dell’Università, di cui alla Legge 240/2010, alla
L. 190/2012 e al D.Lgs. 18/2012.
Lo IUSS Accountability Report ambisce a rafforzare il
dialogo tra la Scuola Universitaria Superiore di Pavia
e i suoi molteplici stakeholder in termini di “valoriali-
tà”, intesa come capacità di creare e diffondere valore
nell’ambito delle attività di ricerca, didattica e terza
missione. Rispetto a quest’ultima, il presente docu-
mento può considerarsi strumentale giacché rende
conto della rete di relazioni instaurate dallo IUSS per
garantire “la piena valorizzazione dei giovani di par-
ticolare talento” e “per consolidare la caratteristica di
Pavia come ambiente di studio di particolare richiamo
da parte di giovani di tutto il territorio nazionale e per
giovani provenienti dall’estero” (art. 2 dello Statuto
dello IUSS).
Nel tentativo di offrire un’informativa complementare
a quella contenuta nei documenti contabili obbligato-
ri (Bilancio di esercizio), il Bilancio sociale 2016 pre-
senta una struttura coerente agli standard nazionali e
internazionali diffusi dalla prassi aziendale in materia
di rendicontazione sociale (GBS, Il bilancio sociale –
Documento di ricerca n. 7, La rendicontazione socia-
le nelle università, Giuffré, 2008; AA1000 Standards:
www.accountability.org; Global Reporting Initiative:
www.globalreporting.orged internazionali).
In particolare le sezioni in cui si articola il Bilancio so-
ciale dello IUSS sono le seguenti:
I.	L’identità
II.	 Il patrimonio
III.	I processi di creazione e diffusione di valore
IV.	 La valorialità
V.	 La rilevazione del consenso sul valore creato,
	 diffuso e percepito
VI.	Gli sviluppi futuri
Per garantire il rispetto dei principi di integrità, obiet-
tività, indipendenza, competenza e adeguata attenzio-
ne agli stakeholder, la Scuola Universitaria Superiore
di Pavia ha incaricato il Centro Interdipartimentale
Organizzazione e Governance della Pubblica Ammini-
strazione dell’Università di Pavia a redigere il report
sociale. Seppure il gruppo di ricerca abbia operato in
sinergia con il Direttore Generale e il personale tecni-
co – amministrativo dello IUSS, la responsabilità dei
contenuti rimane a carico del coordinatore del proget-
to.
Il Bilancio sociale 2016 è pubblicato in formato PDF
con collegamenti ipertestuali a fonti documentali e
interviste video a stakeholder interni ed esterni, per-
mettendo così al lettore di conoscere, direttamente
dalla voce dei protagonisti, la realtà dello IUSS nella
sua complessità e articolazione, nonché di poterne va-
lutare l’impatto sociale in termini di valore aggiunto.
Prof.ssa Michela Magliacani
Coordinatore del Progetto
Centro Interdipartimentale “Organizzazione
e Governance della Pubblica Amministrazione”
Università di Pavia
Nota metodologica
8
bilancio sociale iuss 2016
1. L’identità
9
1. l’identità
La Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia è una
Scuola Superiore a ordinamento speciale ed è inserita
nel sistema universitario italiano con propria perso-
nalità giuridica e autonomia didattica, scientifica, or-
ganizzativa, finanziaria e contabile.
La Scuola Universitaria Superiore IUSS è una delle sei
istituzioni universitarie pubbliche a statuto speciale,
dette Scuole Universitarie Superiori, operanti in Ita-
lia: Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia, Scuola
Normale di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,
IMT di Lucca, SISSA di Trieste e Gran Sasso Science
Institute dell’Aquila.
La Scuola IUSS svolge attività di formazione ai se-
guenti livelli:
- formazione universitaria (di primo e secondo livel-
lo) riservata agli allievi dei Corsi ordinari, ammessi
dopo superamento di un concorso nazionale, che
completa e arricchisce i corsi di laurea dell’Università
di Pavia. Le attività didattiche sono svolte all’interno
di quattro Classi accademiche: Scienze umane, Scien-
ze sociali, Scienze e tecnologie e Scienze biomediche;
- ricerca scientifica e formazione avanzata (PhD pro-
gram, lauree magistrali, master universitari di primo
e secondo livello), programmate all’interno delle
Aree scientifiche della Scuola.
La Scuola Universitaria IUSS Pavia ha sede legale in
Pavia, al Palazzo del Broletto.
1.1	 Valori di riferimento,
		 mission e vision
La Scuola IUSS si propone di contribuire alla valo-
rizzazione dei giovani di talento, offrendo loro, nella
fase degli studi pre e post laurea, percorsi formativi
altamente qualificati che ne esaltino le capacità, non-
ché occasioni di arricchimento scientifico e culturale.
Un’impostazione che permette di migliorare le loro
capacità e conoscenze in modo interdisciplinare a
seconda delle differenti scelte attraverso aree specifi-
che e con la garanzia di un prestigioso corpo docenti.
La Scuola Universitaria Superiore IUSS si propone
anche di contribuire al progresso scientifico, curando
la formazione dei giovani con programmi di ricerca
scientifica.
La Scuola IUSS riconosce a ogni studente, che ne fac-
cia domanda, il diritto di accedere alla sua offerta for-
mativa e di sviluppare pienamente le proprie capacità
indipendentemente da ogni condizionamento eco-
nomico o sociale e senza discriminazioni di alcun tipo.
La libertà di espressione e di insegnamento e il re-
ciproco rispetto nella diversità costituiscono i prin-
cipi fondamentali nella vita della Scuola IUSS, uniti
all’applicazione nelle attività proposte, dei principi
di semplificazione, efficienza, efficacia e trasparenza:
“L’elemento unificante della ricerca della Scuola IUSS è la
centralità dell’essere umano e della sua relazione con il
mondo fisico e sociale. Una centralità che si esplica lun-
go due assi. Il primo privilegia le indagini interdiscipli-
nari indirizzate alla componente biologica, psicologica,
razionale ed etico-sociale. Motore di questa concezione
sono una visione ampia del contributo che le scienze
cognitive (e in special modo neuro-cognitive), sociali e
umane possono fornire all’analisi di individuo e società
e l’attenzione al linguaggio come dimensione ontologica
del pensiero e dell’agire umano. Un agire che si confron-
ta con il proprio ambiente, modificandolo ed entrando
in una dialettica caratterizzata dalla dimensione della
complessità, da cui scaturisce l’attenzione al rapporto tra
le tecnologie, la dimensione del rischio e dell’incertezza”
(Il Rettore, Michele Di Francesco)
Questa visione dialettica e integrata si manifesta in
particolare nelle due Aree scientifiche in cui si articola
la ricerca della Scuola:
1.	 Area delle Scienze cognitive, sociali
e del comportamento
2.	 Area del Trattamento delle incertezze
e valutazione dei rischi.
Nel perseguimento delle sue finalità, la Scuola IUSS
opera in stretta sinergia con tutte le componenti del
sistema universitario pavese e lombardo. A livello lo-
cale, la Scuola IUSS promuove la collaborazione con
l’Università di Pavia, i Collegi Universitari di merito
legalmente riconosciuti (gli storici Collegio Borro-
meo fondato nel 1561 e Collegio Ghislieri, che risale
Il capitale umano
è la principale
risorsa per lo sviluppo
di un paese
(art. 2 dello Statuto)
guarda il video
Intervista al Rettore IUSS
Michele Di Francesco
10
bilancio sociale iuss 2016
ENTRARE ALLO IUSS
CORSI ORDINARI
Come si accede
Si accede attraverso un concorso nazionale, esclusi-
vamente sulla base di criteri di merito.
Concorso
Sono previste due tipologie concorsuali:
–– accesso al primo anno del ciclo di studio unico
o triennale di primo livello con una selezione
basata su due prove scritte
–– accesso al primo anno del ciclo di studio
biennale di secondo livello
con una selezione basata su valutazione dei titoli e
prova orale
Allievi dei Corsi ordinari
I Corsi ordinari della Scuola Universitaria Superiore
IUSS Pavia sono riservati a: studenti meritevoli vin-
citori del concorso di ammissione, iscritti all’Univer-
sità di Pavia e residenti nei Collegi di merito o nei
Collegi e residenze dell’EDiSU di Pavia.
Gli allievi dei corsi ordinari devono:
–– superare ogni anno tutti gli esami della Scuola
Universitaria Superiore IUSS e dell’Università di
Pavia previsti nel proprio piano di studi con una
media di almeno 27/30 (e senza mai conseguire
una votazione inferiore a 24/30)
–– partecipare alle altre attività curricolari della
Scuola e rispettare gli obblighi previsti da
regolamento
Gli allievi dei Corsi ordinari appartengono
a 4 classi accademiche:
Scienze Umane
Scienze Sociali
Scienze e Tecnologie
Scienze Biomediche
in base al corso di laurea o laurea magistrale
frequentato presso l’Università
Diploma
Al termine dei percorsi di studio:
–– gli allievi del ciclo di studio triennale
conseguono, previa discussione di tesi e dopo
aver ottenuto il diploma di laurea di primo
livello in Università, il Diploma di licenza di
primo livello
–– gli allievi del ciclo biennale conseguono, previa
discussione di tesi e dopo aver ottenuto il
diploma di laurea di magistrale in Università, il
Diploma di licenza di secondo livello
–– gli allievi del ciclo di studio unico e gli allievi
in possesso di diploma di primo livello
conseguono, previa discussione di tesi e dopo
aver ottenuto il diploma di laurea magistrale in
Università, il Diploma di licenza
Gratuità e Premi di Studio
I Corsi ordinari sono offerti dalla Scuola IUSS agli al-
lievi in forma completamente gratuita. La Scuola of-
fre più della metà dei posti gratuiti per la residenza
presso i Collegi di merito e il Collegio Volta dell’Edi-
SU e premi di studio per tutta la durata del percorso
universitario, la cui misura è stabilita dal Consiglio di
Amministrazione della Scuola.
La Scuola Universitaria Superiore IUSS, inoltre, so-
stiene i programmi di mobilità internazionale degli
allievi mediante rimborsi per i periodi di studio e di
ricerca all’estero.
al 1567, cui si sono aggiunti, in epoca più recente, i
femminili Collegio Nuovo-Fondazione Sandra e Enea
Mattei e il collegio Santa Caterina da Siena) e l’Ente
per il Diritto allo Studio Universitario (EDiSU).
Le attività formative e di ricerca dello IUSS prevedono:
1. Corsi ordinari
2. Corsi di dottorato di ricerca
3. Corsi di master
Può attivare inoltre Corsi di perfezionamento post
dottorali e Corsi di alta formazione permanente, Lau-
ree Magistrali in convenzione con altri Atenei.
11
1. l’identità
ENTRARE ALLO IUSS
CORSI DI DOTTORATO
Come si accede
Si accede attraverso un concorso nazionale per titoli ed
esami, esclusivamente sulla base di criteri di merito.
Allievi dei corsi di dottorato
Possono partecipare alla selezione per l’ammissione
ai corsi, senza limitazioni di cittadinanza, candidati
in possesso di diploma di laurea (vecchio ordinamen-
to), diploma di laurea specialistica/magistrale e ana-
logo titolo accademico conseguito all’estero.
Gli allievi devono svolgere a tempo pieno le attività
comprese nel loro programma formativo e sostene-
re gli esami previsti. Al termine di ogni anno devono
presentare una relazione sull’attività svolta
I programmi
I percorsi formativi dei corsi di dottorato prevedono:
–– attività di ricerca sotto la supervisione
di un tutor
–– corsi specialistici tenuti da docenti della
Scuola e da docenti di alta qualificazione
internazionale
–– corsi brevi e cicli di conferenze sia di contenuto
specialistico sia di contenuto interdisciplinare
Diploma
Al termine del percorso di studio, gli allievi devono
discutere una tesi di dottorato, che consiste in uno
studio originale che contribuisca all’avanzamento
delle conoscenze o delle metodologie nel campo di
indagine prescelto.
Previo superamento dell’esame finale, la Scuola con-
ferisce il titolo di Dottore di ricerca (Ph.D.).
Borse di Studio
I posti banditi dalla Scuola sono tutti coperti con bor-
sa di studio per l’intera durata del programma.
Per i periodi di permanenza all’estero la borsa può
essere incrementata nella misura massima del 50%,
per un periodo massimo di 18 mesi.
Inoltre, a partire dal secondo anno di corso, la Scuo-
la mette a disposizione di tutti gli allievi un budget
annuale da destinare alla copertura di spese correla-
te all’attività di ricerca di importo pari al 10% della
borsa.
1.2  Profilo storico
La storia dell’Istituto Universitario di Studi Superiori
(oggi Scuola Superiore IUSS) di Pavia è iniziata nel
1997. Le sue radici risalgono, tuttavia, più indietro
nel tempo e trovano il loro terreno naturale nella par-
ticolare fisionomia di Pavia come città universitaria.
È la fisionomia stessa dell’antico e prestigioso Ateneo
pavese, con il suo sistema storico dei Collegi, a sug-
gerire l’idea di una Scuola Superiore con le caratteri-
stiche che avrebbe poi avuto lo IUSS.
Il primo passo è compiuto, all’inizio degli anni Ottan-
ta, con la proposta di una Scuola Universitaria di Stu-
di Superiori per la formazione degli studenti dei corsi
di dottorato di ricerca, da poco introdotti nel sistema
universitario italiano, e prende forma nei primi anni
Novanta, quando si rafforza in alcuni ambienti acca-
demici e nella discussione pubblica una convinzione,
che acquisterà in seguito un forte e crescente rilie-
vo: il sistema universitario italiano, investito ormai
da due decenni, come gli altri sistemi europei, da un
processo di accelerato e vistoso aumento del numero
degli studenti, deve rispondere alle sfide e ai dilemmi
dell’università di massa in modo efficace, attraverso
una differenziazione dei percorsi formativi che pos-
sa anche offrire una concreta possibilità ai giovani di
particolare talento di esercitare il diritto a una forma-
zione che non sprechi o inibisca la fioritura e il più
ampio sviluppo delle loro capacità.
In questo nuovo contesto, le Scuole Superiori pisa-
ne offrono la chiave per la soluzione del problema: il
cosiddetto “modello pisano” per la valorizzazione dei
giovani di particolare talento, che offre loro percor-
si di alta formazione che si affiancano e integrano la
formazione ricevuta in Università.
Nel 1995 il Rettore dell’Università di Pavia, Roberto
Schmid, decide di riprendere il progetto di istituire
una Scuola Superiore a Pavia, facendo tesoro degli
esiti del dibattito aperto su questo tema e prospet-
tando una soluzione che leghi il “modello pisano”,
con percorsi pre e post laurea, alle peculiari caratteri-
stiche del sistema universitario pavese. In particolare
i Collegi universitari pavesi, che già da qualche anno
avevano attivato corsi di livello universitario accredi-
12
bilancio sociale iuss 2016
tati dalle Facoltà dell’Ateneo, dovranno essere parte
fondante dello IUSS.
Nel dicembre del 1996 viene dunque elaborato e
approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di
Amministrazione dell’Università il testo di un Accor-
do di Programma da presentare al Ministero dell’U-
niversità e della Ricerca Scientifica e Tecnologica per
la sperimentazione di percorsi formativi di alta qua-
lificazione pre e post laurea. L’Accordo di Programma
viene firmato a Roma il 23 ottobre 1997.
Si avvia così la lunga e laboriosa fase sperimentale
dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS)
di Pavia, costituito nel giugno 1997 come Consorzio
fra Università, Collegi di merito riconosciuti dal Mi-
nistero (Borromeo, Ghislieri, Nuovo e Santa Cateri-
na da Siena) e Collegi dell’Istituto per il Diritto allo
Studio Universitario (ISU, oggi EDiSU). Nella fase
sperimentale lo IUSS viene articolato in tre strutture
distinte: la prima, dedicata ai corsi pre laurea e de-
nominata Scuola Universitaria Superiore (SUS); la se-
conda, dedicata ai corsi seminariali per dottorandi e
specializzandi e denominata Scuola Avanzata di For-
mazione Integrata (SAFI); la terza, dedicata all’orga-
nizzazione di corsi di master europei raggruppati per
aree in Scuole indicate con la sigla ESAS (European
School for Advanced Studies).
Nel gennaio 2001 alcuni componenti del Comitato
Nazionale di Valutazione procedono a un esame accu-
rato delle attività realizzate dallo IUSS, a tutti i livelli
formativi e di ricerca indicati e tre anni dopo, nell’a-
gosto 2004, un decreto del Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca prevede che, nell’am-
bito della programmazione del sistema universitario
per il triennio 2004-2006, lo IUSS di Pavia sia isti-
tuito quale Scuola Superiore a ordinamento speciale,
con propria personalità giuridica e piena autonomia
didattica, scientifica, finanziaria e gestionale. Questo
sarebbe avvenuto non appena approvati lo Statuto
e il Regolamento didattico. L’idea base dello Statuto
dello IUSS quale Scuola Superiore è espressa dalla
convinzione che, tenendo conto del carattere para-
digmatico della lunga e consolidata esperienza pisana
e della peculiarità del sistema universitario pavese,
la nuova istituzione debba acquisire una marcata
unitarietà di iniziative e una fisionomia coerente di
indirizzo scientifico e culturale. L’articolazione unita-
ria delle attività formative e di ricerca si scandisce in
tutti i percorsi formativi offerti dallo IUSS, dai corsi
ordinari del pre laurea ai corsi di master di secondo
livello, dai corsi brevi di alta formazione ai corsi di
dottorato, connessi alle attività di Centri di ricerca.
L’istituzione della Scuola Universitaria Superiore
IUSS ha luogo con decreto ministeriale nel luglio del
2005 e nel novembre 2008 si è svolta la prima verifica
del Comitato nazionale per la valutazione del siste-
ma universitario per la “valutazione dei risultati dei
processi formativi dell’Istituto Universitario di Studi
Superiori di Pavia al termine del primo triennio di at-
tività”, in seguito alla quale lo IUSS ha presentato un
documento programmatico che definiva le linee di
sviluppo strategiche della Scuola, sia sul fronte della
didattica sia su quello della ricerca.
La Scuola Superiore IUSS, fin dalle sue origini, si è
proposta di contribuire alla valorizzazione dei giovani
di talento, offrendo loro, nella fase degli studi pre e
post laurea, percorsi formativi altamente qualificati
che ne esaltino le capacità, nonché occasioni di ar-
ricchimento scientifico e culturale, anche in senso
interdisciplinare; si propone altresì di contribuire al
progresso della scienza, curando la formazione dei
giovani alla ricerca e sviluppando programmi di ri-
cerca scientifica.
La Scuola organizza le proprie attività prevedendo
Corsi ordinari rivolti agli studenti più meritevoli
dell’Università di Pavia, selezionati attraverso con-
corso nazionale, Corsi di dottorato di ricerca e Corsi
di master universitari di secondo livello a spiccata
vocazione internazionale. Attiva, inoltre, Centri di ri-
cerca, caratterizzati da alta qualificazione scientifica,
da multidisciplinarietà dei temi e internazionalità di
ricercatori e programmi.
Profilo storico / date significative
1997
Nasce l’Istituto
Universitario
di Studi Superiori
2005
Scuola Superiore
a ordinamento
speciale
2010
UME: Understanding
and Managing Extremes
13
1. l’identità
2015
Federazione con la Scuola
Superiore Sant’Anna di Pisa
2016
Avvio Federazione
con la Scuola Superiore
Sant’Anna di Pisa
e la Scuola Normale di Pisa
2013
Area delle Scienze cognitive
del comportamento e Area
del trattamento delle incertezze
e valutazione dei rischi
Le attività formative della Scuola sono affidate a un
corpo docente di prestigio, composto da visiting pro-
fessor italiani e stranieri. La didattica, a tutti i livelli
strettamente collegata con la ricerca scientifica, è ar-
ticolata in quattro aree, cui corrispondono nei Cor-
si ordinari altrettante Classi accademiche: Scienze
Umane, Scienze Sociali, Scienze e Tecnologie, Scienze
Biomediche. In ciascuna area si iscrivono le attività
sia di formazione sia di ricerca.
La Scuola Superiore IUSS opera in connessione co-
stante, per un verso con la comunità accademica
scientifica internazionale, per altro verso, soprattut-
to ai livelli di formazione post laurea, con istituzioni,
imprese, organizzazioni economiche e sociali al fine
di favorire la formazione di giovani ricercatori e di
nuove classi dirigenti.
La missione della Scuola si svolge in un contesto di
crescente internazionalizzazione delle proprie at-
tività, ponendosi al centro di una rete di progetti
formativi e di programmi di ricerca che coinvolgono
studiosi, ricercatori, studenti, centri e università di
Paesi esteri.
Il biennio 2008-2009 è caratterizzato da un intenso
dibattito sulle modalità di funzionamento, le pro-
spettive e la funzione delle Scuole Superiori a Statuto
Speciale, in particolare sulle specificità e il ruolo delle
stesse nell’ambito del Sistema Universitario Italiano.
Nel 2009 viene sottoscritto un Accordo quadro di
collaborazione tra Regione Lombardia, le Università
e le Scuole Superiori Universitarie della Lombardia
per intensificare le reti di collaborazione internazio-
nali della ricerca; migliorare le eccellenze del territo-
rio; produrre innovazione attraverso la partecipazio-
ne a progetti internazionali; favorire il raccordo tra
imprese e sistema universitario.
In questo contesto si apre per lo IUSS un periodo di
riflessione e valutazione della linea strategica e degli
obiettivi specifici della Scuola.
In particolare, emerge la necessità di identificare in
maniera più specifica l’area post laurea. Si procede
all’analisi del settore scientifico strutturato in Master,
Dottorato e Centro di Ricerca in Ingegneria Sismica e
Sismologia, Centro di Ricerca su Rischio e Sicurezza,
Centro di Simulazione Numerica Avanzata, Dottorato
di ricerca in Meccanica Computazionale e Materiali
Avanzati, Master in Scienza dei Materiali e si ritiene
di caratterizzare lo IUSS identificando l’area dell’ana-
lisi dell’incertezza, della valutazione e riduzione dei
rischi e della gestione delle emergenze.
Nel 2010, viene avviata la Scuola post laurea in Va-
lutazione delle incertezze, Mitigazione dei rischi e
Gestione delle emergenze, UME (Understanding and
Managing Extremes) Graduate School, che tratta i di-
versi temi dei grandi rischi, con l’attivazione di spe-
cifici corsi di Master e di Dottorato nelle varie aree
scientifiche.
Nel 2011, a seguito dell’entrata in vigore della
L.240/2010, viene revisionato lo Statuto della Scuo-
la IUSS che prevede una modifica della struttura con
l’introduzione delle Aree scientifiche.
Nel 2012 vengono completati i lavori di ristruttura-
zione e restauro del Palazzo del Broletto che divie-
ne nuova sede della Scuola, con l’inaugurazione del
16°anno accademico dello IUSS, alla presenza del
prof. Noam Chomsky, linguista, filosofo e teorico
della comunicazione, che ha tenuto una prolusione
dal titolo “Language and Limits of Understan-
ding” e viene elaborata la nuova strategia relativa alle
attività post laurea, procedendo alla definizione di
due Aree scientifiche: l’Area delle Scienze cognitive
del comportamento e Area del Trattamento delle in-
certezze e valutazione dei rischi.
Nel 2014 lo IUSS si è trovato ad affrontare una sfida
molto impegnativa: quella di garantire, nel contesto
di una situazione economica che presentava non po-
che problematicità, la piena funzionalità scientifica e
didattica della Scuola IUSS. È stato necessario muo-
versi su due piani paralleli: da un lato, si è provveduto
a portare a compimento quanto previsto dallo Statuto
entrato in vigore nel 2012 contando realisticamente
sulle sole forze umane ed economiche della Scuola,
14
bilancio sociale iuss 2016
con un impegno che ha coinvolto la struttura in tutte
le sue componenti, docenti, ricercatori e personale
tecnico-amministrativo, in uno sforzo continuo e
prolungato; si sottolinea, in particolare, l’importanza
dell’attivazione delle due Aree Scientifiche operati-
ve dal 2013 – Trattamento delle incertezze e valu-
tazione dei rischi e Scienze cognitive, sociali e del
comportamento – su cui si articola oggi la ricerca
IUSS e l’introduzione dei numerosi regolamenti che
hanno contribuito a meglio disciplinare e sviluppare
l’attività della Scuola IUSS. Dall’altro lato, la sfida po-
sta dal decreto sull’accreditamento delle Scuole Su-
periori a Ordinamento Speciale è stata affrontata con
due azioni essenziali: il rafforzamento della Faculty
della Scuola e la realizzazione dei passi cruciali per
la Federazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa, in particolare la sigla dell’Accordo Federativo e
la revisione concordata degli statuti delle due Scuole.
Il processo di consolidamento istituzionale iniziato
nel 2014 è proseguito nel 2015, con la razionalizza-
zione delle attività di ricerca e formazione avanzata
nell’ambito delle due Aree scientifiche delle Scienze
cognitive, sociali e del comportamento (SCSC) e del
Trattamento delle incertezze e della valutazione dei
rischi (TIVR).
Il 2015 è soprattutto l’anno in cui ha avuto pie-
na attuazione l’Accordo Federativo con la Scuola
Sant’Anna di Pisa, attraverso l’emanazione dei nuovi
Statuti delle due Scuole nel marzo del 2015 e l’in-
sediamento del C.d.A. Federale il 14 luglio 2015. La
Federazione già nella sua fase iniziale ha mostrato le
sue potenzialità in ambito formativo, sia a livello di
Corsi ordinari, attraverso un’attività di orientamento
comune che ha avuto notevole successo, sia a livello
post laurea, con la decisione di attivare un nuovo dot-
torato di ricerca congiunto, con sede amministrativa
presso la Scuola Sant’Anna.
Nel 2015 è stato anche elaborato e approvato il Pia-
no Strategico 2015-2017 della Scuola che sintetizza,
in una serie di azioni programmate e indicatori veri-
ficabili, la progettualità della “nuova” Scuola e delle
due Aree che la compongono.
Con delibera del 16 dicembre 2016 viene approvato
il Piano di Programmazione Triennale che propone,
in partenariato con la Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa (SSSA) e Scuola Normale Superiore (SNS), un
progetto di federazione tra Scuole Superiori che nel
panorama universitario italiano svolgono, secondo
standard di eccellenza, attività di formazione sia di
tipo undergraduate (allievi ordinari) che graduate
(allievi PhD). Le tre Scuole intendono ampliare la
cooperazione nei settori della didattica, ricerca e am-
ministrazione.
guarda il video
Video istituzionale
di presentazione IUSS
Rettore
Prorettore
Coordinatore
Post laurea
Coordinatore
Pre laurea
Responsabili
di area
Responsabili
di classe
Direttore Generale
Consiglio di Amministrazione
Senato accademico Nucleo di valutazione
Collegio dei revisori
Segreteria generale,
organizzazione e rapporti istituzionali
Valutazione e programmazione
Servizi statistici e supporto organi
di valutazione
Amministrazione e finanzaDidattica e ricerca
Corsi ordinari Aree scientifiche
Segreteria
corsi ordinari
Segreteria
aree scientifiche
Risorse umane e finanziarie
Gestione
del personale
Servizi generali
e protocollo
Contabilità, rendicontazione
e controllo
Affari generali e legali
		 relazione di staff all’organo politico
		 relazione istituzionale
		 relazione gerarchica
		 relazione funzionale
1.3 Assetto organizzativo
bilancio sociale iuss 2016
1.4	 Il contesto di riferimento
1.4.1 il sistema accademico pavese
La Scuola Universitaria Superiore IUSS è inserita in
un “sistema istruzione” che rende la città di Pavia un
esempio unico nel panorama nazionale. Come già
anticipato, il sistema comprende oltre alla scuola a
ordinamento speciale IUSS anche un’università sto-
rica e di prestigio e un sistema di Collegi (di merito e
EDiSU) specializzati nella valorizzazione dei talenti.
Un campus che forma ogni anno studenti di ogni pro-
venienza, nazionale e internazionale, preparandoli al
mondo del lavoro con un approccio multidisciplinare.
l’università
L’Università di Pavia, fondata nel 1361, è tra le più
antiche del mondo ed è infatti inclusa nel Grup-
po di Coimbra, una rete di 39 università tra le più an-
tiche e prestigiose d’Europa.
Un Ateneo che rinnova continuamente la sua tradi-
zione con un’ampia offerta didattica.
La Scuola IUSS integra il sistema pavese attraverso
un’alta formazione universitaria che promuove la
ricerca d’eccellenza ed è strettamente connessa alla
presenza di una rete di collegi.
3CORSI DI STUDIO
INTERATENEO
1.500Borse di studio
52Scuole di
specializzazione
400Programmi
di scambio con
62 Paesi esteri
Svariati
Master e Corsi
di perfezionamento
21CORSI DI DOTTORATO
DI RICERCA
di cui 17 con sede
amministrativa a Pavia
3.300Stage con incremento dell’offerta
di programmi di Erasmus Placement
86CORSI DI STUDIO
L’OFFERTA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA
7CORSI IN LINGUA INGLESE
Medicine and Surgery – primo Ateneo in Italia a promuoverlo,
Molecular Biology and Genetics, International Business and Economics,
Computer Engineering, World Politics and International Relations,
Electronic Engineering, Economics, Finance and International Integration,
oltre al curriculum italo-cinese in Ingegneria Edile-Architettura
16
17
1. l’identità
Collegio Nuovo
Almo Collegio Borromeo
Collegio
Santa Caterina
Collegio Ghislieri
COLLEGI
UNIVERSITARI
STORICI E DI MERITO
Collegio Fraccaro
Collegio Castiglioni Brugnatelli
Collegio Valla
Collegio Cardano
Collegio
Spallanzani
Collegio
Del Maino
Collegio
Cairoli
Collegio
GriziottiResidenza Golgi
Collegio Volta
COLLEGI
UNIVERSITARI
EDISU
i collegi
Pavia è una vera e propria città-campus, con un siste-
ma di collegi universitari e di strutture per lo studio
e lo sport che caratterizzano la vita di una città a mi-
sura di studente, in un ambiente aperto e stimolante:
si tratta di istituzioni antiche e altre più recenti con
strutture e servizi all’avanguardia. Una realtà unica
nel panorama italiano che comprende: quattro colle-
gi di merito, undici collegi dell’Ente per il Diritto alla
Studio Universitario (EDiSU), quattro collegi privati.
Questo sistema formativo è teso a promuovere la
formazione di giovani motivati, capaci, intenzionati
a inserirsi in tempi rapidi e con successo nel mondo
accademico e del lavoro.
Da un’indagine recente sulle carriere lavorative dei
più giovani emerge che il 92% dei laureati usciti dai
collegi universitari di merito è occupato (indagine
presentata durante il convegno “Università e lavoro.
Condizione studentesca e occupabilità in Italia” or-
ganizzato alla Camera dall’intergruppo parlamentare
per la sussidiarietà e dalla Conferenza dei collegi uni-
versitari di merito) Scuola24 - Il Sole 24 Ore
I collegi di merito riconosciuti
dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
quali “Enti di alta qualificazione
culturale” e “Centri di eccellenza
per il diritto alla studio”, cui si
accede mediante concorso, sono
il Collegio Borromeo fondato
nel 1561, il Collegio Ghislieri
del 1567, a cui si sono affiancati
più di recente i collegi femminili
Santa Caterina da Siena (1973)
e Collegio Nuovo - Fondazione
Sandra e Enea Mattei (1978).
La rete EDiSU mette a
disposizione degli studenti
circa 1500 posti letto in undici
strutture: Collegio Castiglioni
Brugnatelli (femminile),
il Collegio Fratelli Cairoli
(maschile), Collegio Plinio
Fraccaro (maschile), Collegio
Lazzaro Spallanzani (maschile),
Collegio Gerolamo Cardano
(misto), Collegio Benvenuto
Griziotti (misto), Collegio
Lorenzo Valla (misto), Collegio
Alessandro Volta (misto),
Collegio Giasone Del Maino
(misto), Collegio Golgi I e
Collegio Golgi II (misti).
18
bilancio sociale iuss 2016
19
1. l’identità
1.4.2 la federazione con la scuola
superiore sant’anna e la normale
di pisa
L’avvio della Federazione a tre tra la Scuola Univer-
sitaria Superiore IUSS Pavia, la Normale e la Scuola
Sant’Anna di Pisa porterà le tre Scuole a essere sem-
pre più competitive e attrattive a livello nazionale e
internazionale. Il primo passo verso questa Federa-
zione saranno i prossimi corsi di orientamento, che
dall’estate 2017 saranno organizzati in maniera con-
giunta e permetteranno alle tre scuole di proporsi
come una realtà di eccellenza sempre più integrata.
Lo IUSS manterrà la propria autonomia gestionale e
continuerà con la propria offerta unica di proposte
formative e di ricerca, ma al tempo stesso si avvan-
taggerà anche della collaborazione con le due scuo-
le pisane così da essere sempre più attrattiva. Iuss,
Normale e Sant’Anna avranno un unico Consiglio di
Amministrazione, un solo presidente e attueranno
politiche sempre più congiunte, soprattutto nel cam-
po della didattica e della ricerca. A livello nazionale
la Federazione vuole rafforzare la collaborazione tra
le tre istituzioni (SSSA, SNS, IUSS) puntando, indi-
vidualmente e collettivamente, a raggiungere livelli
di performance sensibilmente migliori proprio grazie
all’effetto congiunto di una maggiore integrazione e
alla condivisione di risorse umane e di infrastrutture
di ricerca. Sul piano internazionale, si vuole punta-
re a superare il limite che ciascuna Scuola ha come
singola istituzione, per ottenere, una maggiore massa
critica al fine di fronteggiare, per esempio, la parte-
cipazione a iniziative complesse su scala internazio-
nale.
Nel 2017 i corsi estivi di orientamento saranno or-
ganizzati per la prima volta in maniera congiunta
da tre scuole universitarie: Normale e Sant’Anna di
Pisa, Iuss di Pavia e metteranno a disposizione 400
posti per studenti particolarmente meritevoli del pe-
nultimo anno delle Scuole Superiori. La Scuola Uni-
versitaria Superiore Iuss di Pavia, la Scuola Normale
Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa te-
steranno cosi sul campo il processo che le vede impe-
gnate a federarsi.
Scuola estiva di orientamento (giugno-luglio 2016)
180 studenti provenienti da tutta Italia, che hanno
concluso il quarto anno di studi superiori, a confron-
to con il modello universitario in occasione della
Scuola Estiva di Orientamento; due moduli (Pisa, 27
giugno -1 luglio 2016/Pisa, 4-8 luglio 2016).
Full immersion di lezioni, dibattiti, tavole rotonde,
momenti di incontro in previsione di un possibile
percorso di eccellenza.
La capacità di immaginare è il “fil rouge” dei due mo-
duli della Scuola di orientamento e diventerà tutt’u-
no con un percorso per comprendere le motivazioni
più profonde e sincere verso la scelta del proprio per-
corso di formazione universitaria.
“Il tema della Scuola estiva di orientamento – spie-
gano Luca Sebastiani e Luigi Orsenigo, delegati all’O-
rientamento, rispettivamente, per Sant’Anna e IUSS
– può essere sintetizzato nelle parole del saggista
austriaco Carl Kraus, che invitava a immaginare un
mondo più grande rispetto a quello che i sensi ci pos-
sono mostrare, e a riflettere sul ruolo degli intellet-
tuali e dei professionisti del domani per contribuire
al continuo miglioramento della società. Di fronte al
suo stato di difficoltà è chiara la necessità di un cam-
biamento radicale: cultura e scienza divengono risor-
se preziose per rifondare l’esistente nei suoi aspetti
economici, politici, sociali e guardare al futuro prossi-
mo con fiducia. La capacità di immaginare, unita alla
comprensione degli interessi di studio, sarà al centro
della Scuola estiva di orientamento per prendere con-
sapevolezza delle proprie potenzialità e attitudini”.
guarda il video
Yves Mény, presidente
Federazione Sant’Anna-IUSS
SCUOLA
NORMALE
SUPERIORE
20
bilancio sociale iuss 2016
1.4.3 le relazioni internazionali
La Scuola Universitaria Superiore IUSS ha sviluppato
un intenso processo di internazionalizzazione fin dal-
la sua istituzione. La promozione di periodi di studio
degli studenti presso qualificate istituzioni straniere
e il crescente coinvolgimento di docenti, ricercatori e
studenti stranieri, in particolare a livello post gradua-
te, sono stati facilitati dalle relazioni dei professori e
ricercatori dello IUSS con università ed enti di ricerca
stranieri. Le collaborazioni internazionali sono state
intensificate per finalità formative e di ricerca di alto
livello.
collaborazioni internazionali divise per aree scientifiche
e relativi centri di ricerca attivi nel 2016
Area delle Scienze cognitive, sociali e del comportamento
Centro di Neurocognizione, Epistemologia e Sintassi teorica – NetS
1.	 Department of Linguistics, Queen Mary,
University of London, United Kingdom
2.	 School of Advanced Studies, University of
London, United Kingdom
3.	 Memory and Aging Centre Neurology
Department, University of San Francisco, USA
4.	 USC University of California, San Francisco, USA
5.	 Institute of Philosophy University of London,
United Kingdom
6.	 Institut Jean Nicod, France
7.	 CNRS - Institut d’Histoire e de Philosphie des
Sciences et des Techniques, France
8.	 Università di Strasburgo – UdS, France
9.	 University of Groningen, The Netherlands
10.	 National Research University Higher School of
Economics, Moscow, Russia
Master in Cooperation and Development
1.	 University of Bethlehem, Cisgiordania
2.	 Drexel University, Philadelphia, USA
Area del Trattamento delle incertezze e valutazione dei rischi
Centro di Formazione Post-Laurea e Ricerca in Comprensione e Gestione delle Situazioni Estreme – UME
1.	 Institute of Crustal Dynamics, China
Earthquake Administration, P.R. China
2.	 University at Buffalo, USA
3.	 Universidade do Porto, Portugal
4.	 Centre de Recherche en Astronomie,
Astrophysique et Géophysique, Algeria
5.	 Universidade do Minho, Portugal
6.	 Universidade of Madeira, Portugal
7.	 University Ss. Cyril and Methodius University
in Skopje, R. Macedonia
8.	 Université Grenoble 1 “Joseph Fourier”, France
9.	 University of Patras, Greece
10.	 Middle East Technical University, Turkey
11.	 AGCS - Allianz Global Corporate
& Specialty Se, Germany
12.	 University of Toronto, Canada
13.	 Universidad Nacioal de Cuyo, Argentina
14.	 Imperial College, London, United Kingdom
15.	 University of Canterbury, New Zealand
16.	 IAEA - International Atomic Energy Agency,
Austria
17.	 Universidad Tecnica Particular de Loja, Ecuador
18.	 University of Adelaide, Australia
Center for Astronomical and Remote-sensing Observations – ICARO
1.	 University of Leicester, United Kingdom
2.	 Max-Planck, Gesellschaft Zur Foerderung der
Wisseschaften, Germany
3.	 Friedrich-Alexander University Erlangen-
Nurenberg, Germany
4.	 Technische Universiteit Eindhoven University
of Technology, the Netherlands
1.5 LA MAPPA DEGLI STAKEHOLDER
STUDENTI UNIVERSITARI
Università italiane,
Università estere
STUDENTI SCUOLA
SECONDARIA
DI II GRADO
COLLEGI
Collegi di merito,
Collegi EDiSU
FONDAZIONE
EUCENTRE
FINANZIATORI
Fondazioni Bancarie,
Unione Europea,
Enti privati,
Enti pubblici
{ esterni }
RICERCATORI
Istituzioni e Atenei,
italiani ed esteri
DOCENTI
Docenti dell’Università
di Pavia e di altri Atenei
in Italia e all’Estero
FEDERAZIONE
Scuola Superiore
Sant’Anna di Pisa
MEDIA
I mezzi di informazione
tradizionali (press, tv, magazine)
e web (testate on line,
siti web, blog)
ENTI PUBBLICI E PRIVATI
DI RICERCA
FORNITORI
Aziende e professionisti
coinvolti nelle attività
IUSS
ALTRE SCUOLE SUPERIORI
A ORDINAMENTO SPECIALE
Scuola Normale di Pisa,
Imt di Lucca, Sissa di Trieste,
Gran Sasso Science
Institute GSSI
ISTITUZIONI
Comune di Pavia,
Regione Lombardia,
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università,
e della Ricerca MIUR,
Istituzioni europee
UNIVERSITÀ
Università di Pavia,
università italiane
e internazionali
{ interni }
Allievi
Docenti
Personale amministrativo
21
1. l’identità
22
bilancio sociale iuss 2016
2. Il patrimonio
23
2. il patrimonio
Il report sociale, avendo la finalità di rendere con-
to a tutti gli stakeholder del valore creato e diffuso
dall’organizzazione di riferimento, integra significa-
tivamente le informazioni del Bilancio di esercizio
anche rispetto all’analisi del patrimonio inteso come
l’insieme, unitario e coordinato, di risorse da cui tale
valore scaturisce. Esse si configurano non solo nelle
risorse economiche e finanziarie rappresentate dagli
Investimenti (Attività) dello Stato Patrimoniale, ma
anche quelle che compongono il capitale umano le
quali non sono oggetto di rilevazione contabile se
non nella mera accezione economica.
Nell’intento di offrire una visione complessiva del
patrimonio dello IUSS proponiamo un approfondi-
mento sulle tre configurazioni di risorse che, secondo
la teoria aziendale, compongono il patrimonio dispo-
nibile a prescindere dalla relativa proprietà, quali:
–– il patrimonio delle conoscenze o capitale umano,
relativo al personale docente e tecnico-ammini-
strativo incardinato nella pianta organica della
Scuola Universitaria Superiore di Pavia, cui si ag-
giungono i collaboratori esterni;
–– il patrimonio strumentale, formato dalle risorse
(tangibili e intangibili) che cedono le relative
utilità in un arco di tempo pluriennale (Immo-
bilizzazioni) o inferiore all’anno (Attivo Circo-
lante);
–– patrimonio finanziario, rappresentato dalle fonti
a copertura degli investimenti, siano esse esigi-
bili (entro/oltre i 12 mesi) o non esigibili (Patri-
monio Netto).
2.1 Patrimonio delle conoscenze
Nel corso del 2016 la Scuola Universitaria Superiore
IUSS ha effettuato la chiamata di un professore or-
dinario e di quattro ricercatori di cui all’articolo 24,
comma 3 lettera b) della L. 240/2010, incrementando
così il suo capitale umano in termini di personale de-
dicato alla ricerca oltre alla didattica.
Il “Patrimonio delle conoscenze” include, altresì, i 22
professori di alto profilo, ai quali la Scuola Univer-
sitaria Superiore di Pavia ha affidato insegnamenti
compresi nell’offerta formativa di cui ai Corsi ordina-
ri (art. 23 della L. 240/2010).
Le unità di personale tecnico – amministrativo non
presentono variazioni, se non nell’età media, eviden-
temente accresciuta di un anno (Tav. 2).
PERSONALE DOCENTE E RICERCATORE (tav. 1)
Ruolo al 31.12.2016 Genere Età media
uomini donne
Professori I fascia 10 10 55
Professori II fascia 6 5 1 42
Ricercatori di ruolo 1 1 42
Ricercatori a tempo determinato 5 4 1 38
Assegnisti di ricerca 9 8 1 34
Totale 31 28 3
PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO (tav. 2)
Ruolo al 31.12.2016 Genere Categoria Età media
uomini donne B/C/D EP
A tempo indeterminato 17 3 14 17 0 43
A tempo determinato 1 1 0 0 0 65
Totale 18 4 14 17 0
24
bilancio sociale iuss 2016
2.2 Patrimonio strumentale
Il patrimonio strumentale comprende diritti e beni
di proprietà rilevati nella sezione dell’Attivo dello
Stato Patrimoniale di cui al Bilancio di esercizio, ma
anche quelli che, essendo solo disponibili, non tro-
vano rappresentazione in tale prospetto contabile.
Relativamente ai primi, la riclassificazione dell’Attivo
secondo il criterio della liquidità, ossia della capacità
degli elementi patrimoniali di essere trasformati in
denaro entro o oltre 12 mesi, offre una prima analisi
del patrimonio dal punto di vista delle risorse eco-
nomiche e finanziarie di cui lo IUSS potrà disporre
nell’esercizio 2017 e/o in quelli futuri (Tav. 3).
La composizione degli impieghi (Attivo patrimonia-
le) presenta, nel 2016, una configurazione opposta
rispetto a quella dello scorso esercizio: il patrimonio
strumentale dello IUSS risulta formato prevalente-
mente da Attivo circolante (€ 4.548.772,78) rispetto
a quello fisso (€ 4.183.481,25).
L’Attivo fisso, rappresentato dal totale delle Immobi-
lizzazioni (Tav. 3), è diminuito, soprattutto, a seguito
degli ammortamenti effettuati sui beni e diritti plu-
riennali. L’Attivo circolante è formato da crediti esi-
gibili a breve e disponibilità liquide, non risultando
giacenze di magazzino.
La Scuola Universitaria Superiore IUSS realizza le
proprie attività “core” attraverso risorse strutturali
rappresentate dalle aule presenti nella sede presso il
Palazzo del Broletto (4 aule didattiche, 1 aula magna
e alcune aule studio per gli allievi pre e post laurea e
per gli assegnisti di ricerca).
A tali strutture si aggiungono quelle rese disponibili
dall’Università di Pavia e dai Collegi di merito e dalla
Fondazione Eucentre (aula didattica, aula multime-
diale, centro documentazione e laboratori per prove
sperimentali). Si tratta di beni strumentali che sono a
disposizione dello IUSS, ma non di sua proprietà. Per
tale ragione quest’ultimi non vengono contabilizzati
nel prospetto di Stato Patrimoniale.
Riguardo alle risorse economiche e finanziarie che
vengono a costituire il patrimonio durevole di pro-
prietà della Scuola Universitaria Superiore di Pavia,
evidenziamo che, non riscontrando investimenti di
tipo finanziario, l’Attivo fisso è composto esclusiva-
mente da immobilizzazioni immateriali (beni intan-
gibili a utilizzo pluriennale) e materiali (beni tangibili
a utilizzo pluriennale) (Tav. 4).
COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO STRUMENTALE al 31.12 (tav. 3)
Attivo circolante    Attivo fisso
2015 2016
54% 48%
46% 52%
25
2. il patrimonio
Le immobilizzazioni immateriali sono rappresentate
quasi totalmente dai costi di ristrutturazione del Pa-
lazzo del Broletto di proprietà del Comune di Pavia e
concesso in uso esclusivo dello IUSS in forza di una
convenzione di durata trentennale. A tale proget-
to è stato destinato un finanziamento da parte del
MIUR, erogato in un’unica soluzione nel 2006. Dal
punto di vista contabile tale ricavo pluriennale viene
annualmente riscontato per la parte dei contributi
di competenza degli esercizi successivi (“contributo
agli investimenti”) nell’ambito dei risconti passivi; gli
ammortamenti vengono invece “sterilizzati” median-
te la voce “contributi in conto capitale immobilizza-
zioni in uso”, riepilogata fra i ricavi di esercizio.
La Scuola Universitaria Superiore di Pavia ha accre-
sciuto, nel corso dell’esercizio 2016, il patrimonio
strutturale tangibile con l’acquisto di attrezzature
scientifiche (Tavola 5).
COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO STRUTTURALE al 31.12 (tav. 4)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
95,3897,52
Immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
materiali
Immobilizzazioni
finanziarie
4,622,48 00
valori in % 2015    2016
26
bilancio sociale iuss 2016
L’Attivo Circolante è composto principalmente da di-
sponibilità liquide e da crediti esigibili entro l’anno.
Le disponibilità economiche comprendono solo i co-
sti anticipati per servizi che saranno resi nel 2017,
non risultando giacenze di magazzino. Nello speci-
fico, si rilevano incrementi annui di “Crediti verso
Miur e altre amministrazioni centrali” , “Crediti verso
Università” e “Crediti verso Enti e soggetti privati” re-
lativi principalmente a finanziamenti per progetti di
ricerca (Tav. 6).
COMPOSIZIONE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (tav. 5)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
48
64
Impianti e attrezzature Attrezzature scientifiche Mobili e arredi
43
13
9
23
valori in % 2015    2016
COMPOSIZIONE ATTIVO CIRCOLANTE al 31.12 (tav. 6)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
39
31
Disponibilità finanziarie Disponibilità liquide Disponibilità economiche
58
65
34
valori in % 2015    2016
27
2. il patrimonio
28
bilancio sociale iuss 2016
2.3 Patrimonio finanziario
Per patrimonio finanziario deve intendersi l’insieme
delle fonti che coprono il fabbisogno generato dagli
investimenti. La riclassificazione degli aggregati del
Passivo dello Stato Patrimoniale secondo il criterio
della esigibilità, intesa come obbligo al rimborso en-
tro e oltre 12 mesi, individua tre tipologie di fonti,
quali: il Patrimonio Netto (fonte non esigibile), le
Passività consolidate (esigibili oltre 12 mesi) e le Pas-
sività correnti (esigibili entro 12 mesi) (Tav. 7).
Dalla riclassificazione contabile adottata emerge
come la principale fonte di risorse finanziarie sia data
dalle Passività consolidate. E’ opportuno precisare
che esse non consistono in debiti esigibili oltre l’an-
no, ma da risconti passivi di natura prevalente plu-
riennale. Si tratta nello specifico di rendite anticipate
derivanti da contributi erogati dal MIUR per i lavori
di ristrutturazione del palazzo del Broletto, sede della
Scuola Universitaria Superiore di Pavia, nonché pro-
venienti da enti terzi per progetti finanziati.
I debiti dello IUSS, tutti esigibili entro i 12 mesi, ri-
guardano fatture ancora da pagare relative a forniture
di beni e servizi (debiti v/fornitori) e importi da li-
quidare ai dipendenti per attività svolte nel corso del
2016 (debiti v/dipendenti).
Il Patrimonio netto è composto da risorse provenien-
ti dal Fondo di dotazione dell’Ateneo, dal Patrimonio
vincolato e dal Patrimonio non vincolato. La voce
“Fondo di dotazione dell’Ateneo”, comprendente la
differenza contabile tra Attivo e Passivo e le poste di
patrimonio vincolato e non vincolato risultanti dal
Primo Stato Patrimoniale della Scuola (1.01.2015),
rappresenta una modesta parte del Patrimonio netto.
Il “Patrimonio vincolato” accoglie le somme destinate
da parte degli Organi istituzionali dello IUSS a inizia-
tive e progetti diversi. Esso presenta un decremento
di 17 punti percentuale rispetto allo scorso esercizio
a causa degli utilizzi del fondo in misura corrispon-
dente alle assegnazioni di budget 2016. Il “Patrimo-
nio non vincolato” comprende il Risultato gestionale
di esercizio. Il relativo incremento del 21% è stato
determinato principalmente dalla quota premiale
assegnata allo IUSS per effetto della sua eccellente
performance raggiunta in sede VQR 2011-2014, ol-
tre a una prudenziale gestione delle risorse (Tav. 8).
A riguardo è opportuno riportare quanto affermato
in nota integrativa al Bilancio di Esercizio 2016 (p.
29): “il complesso del patrimonio del patrimonio netto al
31.12.2016 pari a € 3.314.800,05, consente di sostenere
tutte le attività, programmi e progetti in corso per tutto il
triennio 2017-2019 e in particolare quanto deliberato dal
Senato Accademico nella seduta del 15 febbraio 2017”.
COMPOSIZIONE PATRIMONIO FINANZIARIO al 31.12 (tav. 7)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
38
28
Patrimonio netto Passività correnti Passività consolidate
46
58
66
valori in % 2015    2016
29
2. il patrimonio
2.4 Analisi per indici
L’analisi patrimoniale è stata realizzata attraverso la
riclassificazione dello Stato Patrimoniale di cui al Bi-
lancio di esercizio 2016. A tal fine sono stati applica-
ti i criteri finanziari - crescente liquidità dell’Attivo
e crescente esigibilità del Passivo (Tavola 9) così da
rilevare ulteriori dimensioni della performance oltre
a quella economica che per l’anno in oggetto risulta
positiva (Reddito di esercizio = € 2.001.791,96). Esse
riguardano la solidità patrimoniale, la solvibilità e la
liquidità. Tali aspetti della performance sono stati
oggetto di misurazione e di interpretazione in ottica
comparata.
STATO PATRIMONIALE GESTIONALE al 31.12 (tav. 9)
ATTIVO 2015 2016
Attivo fisso 4.272.317,84 4.183.481,25
Disponibilità economiche 151.544,56 139.370,40
Disponibilità finanziarie 1.157.092,70 1.804.581,25
Disponibilità liquide 2.421.296,41 2.604.821,13
Attivo circolante 3.729.933,67 4.548.772,78
Totale attivo 8.002.251,51 8.732.254,03
COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO NETTO al 31.12 (tav. 8)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
46
Fondo dotazione
di Ateneo
Patrimonio vincolato Patrimonio non vincolato
36
53
60
41
valori in % 2015    2016
PASSIVO 2015 2016
Fondo di dotazione Ateneo 130.240,43 130.240,43
Fondo vincolato 1.168.817,89 1.182.767,66
Fondo non vincolato 896.240,55 2.001.791,96
Patrimonio netto 2.195.298,87 3.314.800,05
Passività consolidate 5.300.473,03 5.025.248,55
Passività correnti 506.479,61 392.205,43
Tot. Passività + Patrimonio netto 8.002.251,51 8.732.254,03
30
bilancio sociale iuss 2016
INDICI FINANZIARI 2015 2016
Indice di copertura delle immobilizzazioni
Attivo fisso
(Passività consolidate + Patrimonio netto)
57% 50%
Indice di composizione delle fonti
(Patrimonio netto + Passività consolidate)
(Tot. Passività + Patrimonio netto)
94% 96%
Indice di solvibilità corrente
Attivo circolante
Passività correnti
7,34 11,50
Indice di liquidità
Disponibilità liquide
Passività correnti
4,8 6,6
ANALISI DELLE PERFORMANCE PATRIMONIALI al 31.12 (tav. 10)
solidità patrimoniale
Essa attiene all’equilibrio della struttura patrimoniale
dal punto di vista finanziario: il fabbisogno generato
dagli investimenti deve trovare copertura in fonti esi-
gibili della stessa durata (es. costo di fattori a utilizzo
pluriennale sostenuto con finanziamenti esigibili nel
medesimo arco temporale).
Gli indicatori finanziari adottati sono descritti di se-
guito (Tav.10).
Indice di copertura delle immobilizzazioni:
Attivo Fisso/(Passività consolidate+Patrimonio Netto)
L’Attivo fisso dato dalla sommatoria delle immobiliz-
zazioni deve essere finanziato dal Patrimonio Netto e
da Passività consolidate rappresentate, nel caso spe-
cifico, da Rendite pluriennali derivanti da progetti
finanziati. Quanto più tale ratio si avvicina al 100%,
tanto più l’organizzazione risulta solida dal punto di
vista patrimoniale.
Indice di composizione delle fonti:
(Passività consolidate+Patrimonio Netto)
/(Passività+Patrimonio Netto)
L’indice rileva la percentuale di fonti non esigibili sul
totale (Passività + Patrimonio netto). Nel presente
caso, le Passività consolidate sono considerate non
esigibili perché formate da Risconti passivi plurien-
nali per progetti e ricerche in corso. Quanto più ele-
vato è il valore dell’indice, tanto minore è l’indebita-
mento verso terzi.
solvibilità e liquidità
Si tratta della capacità di rimborsare debiti a breve
con risorse monetarie disponibili o prontamente li-
quidabili (entro l’anno).
Per rilevare tali dimensioni della performance sono
stati calcolati i seguenti indici (Tav. 10):
Indice di solvibilità corrente:
Attivo Circolante/Passività Correnti
L’indice misura la capacità di onorare i debiti esigi-
bili entro l’anno con risorse monetarie disponibili
immediatamente (liquidità immediate rappresentate
da denaro in cassa, in banca o in conto corrente po-
stale) o nell’arco di 12 mesi (disponibilità finanziarie
rappresentate da crediti che saranno incassati entro
l’anno) e da rimanenze di magazzino (valore pari a €
0 nello Stato Patrimoniale IUSS).
L’indice deve risultare superiore all’unità per segnala-
re una performance positiva in termini di solvibilità.
Indice di liquidità:
Disponibilità liquide/Passività correnti
Il quoziente offre una misura più specifica di quella
relativa alla solvibilità, mostrando la capacità di rim-
borso dei debiti a breve, con risorse monetarie già
disponibili o che lo saranno entro 12 mesi. L’indice
deve risultare superiore all’unità per dare evidenza di
una buona situazione finanziaria in termini di liqui-
dità.
31
2. il patrimonio
Risultati emersi
La Scuola Universitaria Superiore IUSS conferma il
suo livello di eccellenza anche in ambito gestionale.
L’analisi sulla solidità patrimoniale evidenzia come le
fonti correlate agli investimenti durevoli siano capaci
di coprire oltre il doppio del relativo fabbisogno fi-
nanziario. D’altra parte gli investimenti comprendo-
no i costi di ristrutturazione del Palazzo del Broletto,
di proprietà del Comune di Pavia, trattandosi di mi-
gliorie apportate a beni di terzi. A copertura di tali
costi si ricorda il contributo MIUR in conto capitale
registrato fra i risconti passivi pluriennali riclassifica-
ti nell’aggregato Passività consolidate.
L’indice di composizione delle fonti conferma il basso
livello di indebitamento verso terzi. Esse sono infatti
composte da risorse destinate a progetti istituzionali
e a ricerche. A tali risorse finanziarie si aggiungono
anche quelle che compongono il patrimonio non vin-
colato che, per tale caratterizzazione non è incluso
nel calcolo dell’indice di copertura finanziaria desti-
nata a progetti e ricerche. L’elevato valore raggiunto
dal medesimo quoziente risulterebbe ancora più alto
considerando la quota di utile, pari al 35% di quello
conseguito nel 2016, assegnata ai titolari dei fondi
per progetti in corso.
Le performance risultano positive e addirittura miglio-
rate anche dal punto di vista della solvibilità/liquidità,
evidenziando un buon andamento della gestione dello
IUSS anche nei rapporti con economie terze.
32
bilancio sociale iuss 2016
3. I processi di creazione
	 e diffusione del valore
33
3. i processi di creazione e diffusione del valore
3.1 La didattica
i corsi ordinari
I Corsi ordinari rappresentano l’attività didattica e for-
mativa pre laurea della Scuola IUSS. I Corsi ordinari
hanno come scopo principale quello di arricchire
il piano di studi seguito nel corso di laurea dell’Univer-
sità di Pavia con attività che il Consiglio Didattico valu-
ta particolarmente rispondenti alle esigenze formative
proprie di una Scuola Universitaria Superiore. La scel-
ta degli argomenti, dei temi e dei docenti è orientata
in una prospettiva metodologica e multidisciplinare
per consentire agli allievi di partecipare a un processo
di apprendimento che sia connesso agli sviluppi della
ricerca scientifica e culturale contemporanea.
La Scuola si impegna a valorizzare il merito e le poten-
zialità dei propri allievi favorendone la crescita come
persone autonome, riflessive e dotate di senso critico.
Le classi accademiche sono quattro: Scienze Umane,
Scienze Sociali, Scienze e Tecnologie, Scienze Biome-
diche. Oltre agli insegnamenti obbligatori, i Corsi or-
dinari organizzano annualmente una serie di attività
seminariali. Il funzionamento dei Corsi ordinari è as-
sicurato da un Coordinatore, il quale presiede il Con-
siglio didattico dei Corsi ordinari, composto da tutti
i docenti della Scuola Universitaria Superiore IUSS e
da quattro rappresentanti degli allievi, uno per classe.
Ciascuna classe sviluppa la propria attività didattica e
tematica sotto la responsabilità di un docente nomi-
nato dal Coordinatore.
candidati all’anno accademico
2015/2016
Per l’ammissione al primo anno del ciclo triennale di
primo livello o ciclo unico, il totale delle candidature
è stato pari a 251 per un totale di 117 femmine e 134
maschi.
La maggioranza dei candidati proviene dalle regioni
dell’Italia settentrionale (53%), seguite da Sud e isole
31%) e Centro (16%).
Per quanto riguarda la scuola di provenienza, il 53%
sì è diplomato al liceo scientifico, il 41% al liceo clas-
sico e il restante 6% in altri istituti.
AREA GEOGRAFICA E SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
DI PROVENIENZA DEI CANDIDATI (tav. 1-2)
53%
Nord
16%
Centro
31%
Sud e isole
53%
Liceo
scientifico
41%
Liceo classico
6%
Altri licei
guarda il video
Luigi Orsenigo, coordinatore
dei Corsi ordinari
34
bilancio sociale iuss 2016
I CORSI ORDINARI (tav. 4)
A- CLASSE DI SCIENZE UMANE
CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA
Storia del pensiero linguistico Andrea Carlo Moro Scuola Universitaria Superiore IUSS
Filosofia della mente Michele Di Francesco Scuola Universitaria Superiore IUSS
Le sottilissime astuzie di Bertoldo di Giulio Cesare
Croce: lingua e testo di un ‘classico popolare’
del tardo Rinascimento italiano
Luca D’Onghia Scuola Normale Superiore di Pisa
Noluntas sciendi.
Un percorso nella narrativa modernista
Raffaele
Donnarumma
Università degli Studi di Pisa
ALLIEVI ANNO ACCADEMICO 2015/2016 (tav. 3)
245allievi iscritti
104diplomati
nell’anno 2016
52
maschi
20
Scienze biomediche
22
Scienze sociali
39
Scienze umane
23
Scienze e tecnologie
37
diploma
di licenza triennale
di primo livello
72
laureati con lode
presso l’Università di Pavia52
femmine
suddivisione
per classi
35
3. i processi di creazione e diffusione del valore
B- CLASSE DI SCIENZE SOCIALI
C- CLASSE DI SCIENZE E TECNOLOGIE
CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA
Documentazione linguistica Cristiano Chesi Scuola Universitaria Superiore IUSS
Realismo e modalità Salvatore Veca
Scuola Universitaria Superiore IUSS
(past professor)
Epistemologia e Filosofia della Matematica Andrea Sereni Scuola Universitaria Superiore IUSS
Neuropragmatica e aspetti sociali della comunicazione Valentina Bambini Scuola Universitaria Superiore IUSS
Raccontare storie, raccontare la storia. Tradizioni orali
e sapere storico nella Grecia arcaica e classica
Leone Porciani Università degli Studi di Pavia
Origini e sviluppo della grammatica generativa Giorgio Graffi
Università degli Studi di Verona
(past professor)
CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA
I concetti di base della analisi economica. Una
discussione critica
Luigi Orsenigo Scuola Universitaria Superiore IUSS
Comparare e misurare. Analisi critica dell'approccio
quantitativo allo studio dei sistemi giuridici
Alberto Monti Scuola Universitaria Superiore IUSS
Lavoro, impresa e fiscalità Stefano Moratti Scuola Universitaria Superiore IUSS
Prima e dopo la crisi: teorie economiche alternative.
Ricardo, Marx, Keynes e Schumpeter
Luigi Orsenigo Scuola Universitaria Superiore IUSS
Storia d’impresa Andrea Colli Università Bocconi
Approfondimenti in tema di responsabilità civile Andrea Belvedere
Università degli Studi di Pavia
(past professor)
Economia dei paesi emergenti Roberta Rabellotti Università degli Studi di Pavia
Analisi delle politiche pubbliche Paolo Graziano Università Bocconi
CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA
Statistica e probabilità. Perchè preoccuparsene? Paolo Bazzurro Scuola Universitaria Superiore IUSS
Fondamenti di Matematica Pierluigi Colli Università degli Studi di Pavia
Costruiamo una missione spaziale
Andrea Taramelli
e Andrea Tiengo
Scuola Universitaria Superiore IUSS
Modelli matematici per la stima del rischio calamità Mario L.V. Martina Scuola Universitaria Superiore IUSS
La massa in fisica: da Galileo,
attraverso Einstein fino a Higgs
Cristina Riccardi Università degli Studi di Pavia
Earthquake Engineering and Engineering Seismology Gian Michele Calvi Scuola Universitaria Superiore IUSS
La ricerca di vita extraterrestre Andrea Tiengo Scuola Universitaria Superiore IUSS
Evoluzione di dischi protostellari
e teorie di formazione planetaria
Giuseppe Lodato Università degli Studi di Milano
Remote Sensing and Geographic Information Systems Andrea Taramelli Scuola Universitaria Superiore IUSS
36
bilancio sociale iuss 2016
D- CLASSE DI SCIENZE BIOMEDICHE
INDICI DI SODDISFAZIONE PER CLASSI NEL TRIENNIO (tav. 5)
Scienze umane Scienze sociali Scienze e tecnologie Scienze biomediche
4.0
3.5
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
0.0
3,6 3,53,4
3,2
3,5 3,6
3,3
3,5 3,63,5 3,53,6
a.a. 2013/2014 – a.a. 2014/2015 – a.a. 2015/2016
efficacia percepita della didattica
Una misura dell’efficacia percepita dagli allievi e dai
diplomandi circa i contenuti dei Corsi ordinari e la
qualità della didattica può essere desunta dai giudizi
espressi attraverso i questionari di valutazione.
L’ultimo dato certificato dal Nucleo è quello relativo
all’a.a. 2015/2016. La rilevazione è stata effettuata sui
38 corsi attivati, con un tasso di risposta dell’84%, in
aumento di undici punti percentuali rispetto all’anno
precedente. L’indice di soddisfazione (da 1 a 4) cal-
colato per classe è stato il seguente: 3.6 per la classe
di Scienze Umane, 3.4 per la classe di Scienze Sociali,
3.5 per la classe di Scienze e Tecnologie e 3.5 per la
CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA
L'indagine morfologica in Biomedicina: aspetti storici Paolo Mazzarello Università degli Studi di Pavia
Dentro al genoma Orsetta Zuffardi Università degli Studi di Pavia
Cellule staminali e medicina rigenerativa Carlo Alberto Redi Università degli Studi di Pavia
Medicina Molecolare Diagnostica
e Medicina di Precisione
Giampaolo Merlini Università degli Studi di Pavia
Patologie psichiatriche e neurodegenerative:
dal laboratorio alla clinica
Cristina Lanni
e Marco Racchi
Università degli Studi di Pavia
Autoimmunità e malattie autoimmuni sistemiche:
dalla fisiopatologia al trattamento mirato
Carlomaurizio
Montecucco
Università degli Studi di Pavia
Diritto, scienza e tecnologie emergenti Amedeo Santosuosso Università degli Studi di Pavia
Fasi di realizzazione del farmaco Dionigio Franchi -
Cervello e linguaggio Stefano Cappa Scuola Universitaria Superiore IUSS
Medicina ambientale Luigi Manzo
Università degli Studi di Pavia
(past professor)
Neuroscienze della decisione Nicola Canessa Scuola Universitaria Superiore IUSS
37
3. i processi di creazione e diffusione del valore
classe di Scienze Biomediche.
Per quanto riguarda l’opinione dei diplomandi, la
Scuola distribuisce agli allievi un questionario di va-
lutazione il giorno della seduta di diploma, allo scopo
di rilevare la loro valutazione dell’esperienza svolta
presso lo IUSS. L’ultimo dato disponibile è quello
relativo all’anno solare 2016, per il quale sono state
raccolte 57 schede, con un tasso di risposta del 93%
(in aumento rispetto all’84% dell’anno precedente di
undici punti percentuali).
In relazione al diploma di licenza, il livello di soddi-
sfazione si mantiene buono: considerando la soddi-
sfazione complessiva dell’esperienza vissuta presso
la Scuola IUSS, il 21% dei rispondenti si dichiara de-
cisamente soddisfatto, in miglioramento rispetto al
15% dello scorso anno; il 73% si dichiara abbastanza
soddisfatto (più sì che no) in netto miglioramento
rispetto al 48% dello scorso anno, il 6% si dichiara
poco soddisfatto (più no che sì).
In relazione al diploma triennale, il livello di soddi-
sfazione complessiva risulta invece in calo: il 4% dei
rispondenti si dichiara decisamente soddisfatto (de-
cisamente sì) con un notevole calo rispetto al 41%
dello scorso anno; il 65% si dichiara abbastanza sod-
disfatto (più sì che no) con un aumento rispetto al
41% dello scorso anno; il 26% si ritiene poco soddi-
sfatto (più no che sì) contro il 4% dello scorso anno
e il 5% non si ritiene soddisfatto (decisamente no) in
calo rispetto al 14% dello scorso anno.
efficacia percepita rispetto
al mercato del lavoro:
inserimento professionale
dei diplomati
Un ulteriore indicatore di efficacia delle attività di
formazione è costituito dai tempi e dalle modalità
dell’inserimento professionale dei diplomati. A luglio
2016 è stato svolto dalla Scuola un aggiornamento
dell’indagine sulle carriere dei diplomati dei Corsi
ordinari, con lo scopo di rilevare la posizione pro-
fessionale degli allievi che hanno concluso il proprio
periodo di studi, verificando i percorsi di avvio della
loro carriera e definendo un quadro della loro collo-
cazione nel mondo del lavoro e della ricerca.
La rilevazione è stata effettuata sui diplomati dell’an-
no 2015 (a 1 anno – 1 anno e mezzo dal diploma, a
seconda della sessione di diploma). Su 53 contatta-
ti, in 31 hanno risposto alla rilevazione con un tasso
di risposta del 59% (in diminuzione rispetto al 68%
dello scorso anno), di questi 23 hanno dichiarato che
stanno proseguendo il loro percorso formativo: 16
sono iscritti a un dottorato, 7 sono iscritti a un corso
di specializzazione e 8 hanno già intrapreso un’atti-
vità lavorativa.
Per quanto riguarda la sede in cui i diplomati si tro-
vano a svolgere la loro attività di formazione o lavoro,
18 sono rimasti in Italia e, di questi, 4 a Pavia; 13 si
sono trasferiti all’estero (9 in Europa e 4 negli Stati
Uniti d’America).
QUALE È IL PRINCIPALE MOTIVO PER IL QUALE HA SCELTO
DI FREQUENTARE I CORSI ORDINARI DELLA SCUOLA IUSS? (tav. 6)
50%
Arricchimento
culturale
15%
Benefici economici
29%
Migliori prospettive
occupazionali
6%
Prestigio sociale
38
bilancio sociale iuss 2016
FORMAZIONE POST DIPLOMA (tav. 7)
23/ 31
continuano
il percorso
formativo
16
dottorato
7
corso
di specializzazione
8
attività
lavorativa
corsi di dottorato
I Corsi di dottorato costituiscono l’asse portante del-
la formazione post laurea della Scuola Universitaria
Superiore IUSS e contribuiscono ad alimentarne la
ricerca attraverso la partecipazione diretta allo svol-
gimento di progetti di ricerca e a formare quelle co-
noscenze scientifiche che essa intende trasmettere
ai dottorandi durante la frequenza dei corsi. Tutti i
dottorati attivati presso la Scuola sono caratterizzati
da una forte vocazione internazionale e hanno una
struttura attenta alla dimensione interdisciplinare
della ricerca.
Nell’a.a. 2015-2016 sono stati attivati i seguenti corsi
di dottorato:
Area del trattamento delle incertezze
e valutazione dei rischi
–– Comprensione e Gestione delle Situazioni
Estreme (UME) in collaborazione
con l’Università di Pavia
Area delle scienze cognitive, sociali e del comportamento
–– Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche (SBB)
in collaborazione con l’Università di Pavia.
–– Economia e Scienze Sociali (DESS)
in collaborazione con l’Università di Pavia
e con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
–– Neuroscienze Cognitive e Filosofia
della Mente (NCFM) in collaborazione
con l’Università Vita Salute San Raffaele.
Il numero di posti a bando per l’accesso dottorati per
l’a.a. 2015/2016 è stato pari a 19, per un totale di 245
candidati e un tasso di selezione di 12,9 candidati
per posto. I nuovi allievi iscritti nell’a.a. 2015/2016 ai
programmi sono stati in totale 18: 10 del dottorato in
“Comprensione e Gestione delle Situazioni Estreme”,
4 del dottorato in “Scienze Biomolecolari e Biotecno-
logie”, 2 del dottorato in “Economia e Scienze Sociali”
e 2 del dottorato in “Neuroscienze Cognitive e Filoso-
fia della Mente”.
A.	 Dottorato in “Comprensione
e Gestione delle Situazioni Estreme”
Il corso di Dottorato afferisce al Centro UME. Il pro-
gramma di dottorato si propone di formare operato-
ri con spiccate capacità scientifiche e professionali,
consapevoli dei contenuti culturali, tecnici e gestio-
nali dell’ingegneria sismica, della sismologia appli-
cata all’ingegneria, del rischio idrometeorologico,
del rischio chimico-ambientale e della gestione dei
rischi e delle emergenze in generale.
I settori fondamentali di approfondimento del curri-
culum in ingegneria sismica comprendono aspetti di
sismologia, geofisica, geologia, geotecnica, compor-
tamento di materiali e strutture, analisi strutturale,
progetto di nuove strutture e adeguamento di strut-
ture esistenti, con particolare attenzione allo studio
di modalità di acquisizione dei dati, a metodologie
di indagine su materiali, tecnologie e strutture, alla
costruzione di quadri interpretativi per la valutazio-
ne della pericolosità, della vulnerabilità e del rischio,
alle tecniche di salvaguardia di elementi e strutture,
ai componenti essenziali di progetto per la riduzione
del rischio, agli aspetti relativi a strumenti urbanisti-
ci, legali, assicurativi ed economici.
Il programma prevede tre diversi curricula: “Ingegne-
ria sismica”, “Gestione dei Rischi e delle Emergenze”,
“Weather-Related Risk”.
39
3. i processi di creazione e diffusione del valore
B.	 Dottorato in “Scienze Biomolecolari
e Biotecnologie”
Il corso di Dottorato in Scienze Biomolecolari e Bio-
tecnologie vede come fondamento dell’attività la va-
lorizzazione di ricerche in corso presso l’Università
di Pavia nel contesto dell’attività di Alta Formazio-
ne dello IUSS. Le tematiche principali affrontate dal
Dottorato attengono a materie di base, quali struttu-
ra e ingegneria delle proteine, a ricerche d’interesse
industriale su enzimi e piante transgeniche e a ricer-
che di interesse medico su geni che causano malattie,
e sviluppo di farmaci. L’obiettivo a lungo termine è
quello di fornire uno strumento organico per tradur-
re le proprie scoperte nella realtà industriale locale e
italiana. Il dottorato rappresenta, per molti aspetti,
un’esperienza unica nell’ambito nazionale. Infatti,
esso coinvolge docenti (i) appartenenti a dieci diversi
settori scientifico disciplinari (aree med, bio e chim)
e (ii) afferenti a quattro diversi dipartimenti univer-
sitari e un istituto CNR.
C.	 Dottorato in “Economia e Scienze Sociali”
Il Dottorato in Economia e Scienze Sociali è un pro-
gramma triennale sviluppato dallo IUSS in collabo-
razione con il Dottorato Internazionale in Economia
della Scuola Superiore S. Anna di Pisa. Il DESS è in-
dirizzato a studenti altamente motivati e qualificati
che desiderino acquisire le competenze analitiche
e di ricerca della comunità scientifica internaziona-
le nell’economia e in stretta interazione con le altre
scienze sociali.
Il corso si rivolge a studenti che ambiscano a lavorare
sia in ambito accademico e di ricerca sia a iniziare
carriere professionali in agenzie governative, impre-
se, istituzioni finanziarie e agenzie internazionali.
Il DESS si caratterizza in particolare per una forte at-
tenzione alla analisi economica come scienza sociale
e per l’enfasi assegnata al dialogo e alla interazione
con altri ambiti disciplinari, che includono le scien-
ze cognitive, la filosofia, la sociologia, le scienze della
politica e il diritto. In questa prospettiva, il corso in-
tende fornire non solo una solida e rigorosa prepa-
razione nei concetti e nei metodi tipici della analisi
economica ma anche fornire gli strumenti analitici
e concettuali appropriati per affrontare problemi in
una prospettiva intellettualmente ampia, attingendo
alle competenze distintive e alle eccellenze presenti
allo IUSS in altri campi.
D.	 Dottorato in “Neuroscienze Cognitive
e Filosofia della mente”
Il PhD in Neuroscienze Cognitive e Filosofia della
Mente è un programma di durata triennale e rappre-
senta un percorso formativo finalizzato all’attività di
ricerca su tre macro-aree di ricerca: (a) Sintassi teo-
rica e neurolinguistica; (b) Scienze e neuro-scienze
cognitive; (c) Filosofia.
Caratteristica distintiva del PhD in Neuroscienze
Cognitive e Filosofia della Mente è quella di formare
studiosi dotati di un quadro concettuale e metodolo-
gico adeguato alla riflessione teorica così come allo
studio sperimentale. Lo scopo è quello di favorire ap-
plicazioni da un lato ad ambiti tradizionali che evol-
vono nel rapporto con le scienze cognitive (linguisti-
ca, sintassi, teorie della computazione, filosofia della
mente, filosofia del linguaggio, epistemologia delle
scienze pure e applicate, questioni etiche e sociali le-
gate agli studi sulla cognizione umana, etica applicata
e pubblica); dall’altro a domini nuovi ed emergenti
(neurolinguistica, neuropragmatica, neuroscienze
sociali e neuroeconomia, neuroetica). Si tratta di
aree di ricerca interdisciplinari, che trovano nella
Scuola Universitaria Superiore IUSS e nell’Università
Vita Salute San Raffaele, con la loro prestigiosa rete
di scambi nazionali e internazionali, sedi naturali e
privilegiate.
efficacia percepita: soddisfazione
dei dottorandi e dottori di ricerca
Il grado di soddisfazione dei dottorandi relativa-
mente all’attività didattica frequentata e all’attività
di ricerca svolta nel triennio, nella rilevazione a.a.
2015/2016, vedeva un indice di soddisfazione sin-
tetico (con valori da 1 a 4) pari a 2,9 per la fine del
triennio e 2,8 per il primo e secondo anno di corso.
DOTTORATO III ANNO I e II ANNO
UME 2,7 2,8
SBB 2,8 3,0
DESS 3,2 2,5
NCFM 2,7 2,7
Il tasso di risposta complessivo del triennio è stato
del 89% (71% nell’anno precedente).
ingresso nel mondo del lavoro
dei dottori di ricerca
Un altro fondamentale indicatore di qualità dei dot-
torati di ricerca è l’efficacia rispetto al mercato del
lavoro e, a questo proposito, la Scuola svolge un mo-
nitoraggio sui dottori di ricerca, al fine di verificare
l’efficacia del programma e le modalità e i tempi di
ingresso nel mondo del lavoro. Nel mese di settem-
bre 2016 è stata realizzata una rilevazione sui dottori
di ricerca del XXVIII ciclo, che ha registrato un tasso
40
bilancio sociale iuss 2016
INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO DEI DOTTORI DI RICERCA (tav. 8)
di risposta del 68,8% e un tasso di occupazione del
81,8%; il 9,1% prosegue con un percorso postdoc.
Restano in Italia il 62,5% degli impiegati mentre il
restante 37,5% si è trasferito in stati extra europei.
Dei dottorati occupati il 20% ha avuto un contratto a
tempo indeterminato, il 40% a tempo determinato, il
20% svolge una collaborazione, il 10% ha un lavoro
occasionale e un altro 10% ha intrapreso un’attività
autonoma.
Tra i dottorati impiegati o che svolgono attività po-
stdoc il 66,7% è inserito in un’università, il 22,2%
presso un’azienda e l’11,1% presso un ente privato.
Per i dottori di ricerca occupati, il tempo medio di
occupazione è stato poco più di un mese dalla fine
del dottorato.
corsi di master
I corsi di master della Scuola IUSS, interamente svolti
in lingua inglese, offrono un’alta qualificazione scien-
tifica e professionale in un contesto di forte intera-
zione con il mondo delle professioni. La presenza di
docenti e studenti stranieri è prevista come elemento
qualificante dei corsi.
L’alto grado d’internazionalizzazione dei Master pro-
posti dalla Scuola IUSS è presente sia a livello di cor-
po docente sia di corpo studentesco e rappresenta un
valore aggiunto di indubbio prestigio.
Ogni corso realizza un programma di attività artico-
lato in diversi insegnamenti e comprendente lezioni
frontali, eventuali attività sperimentali, periodi di ti-
rocinio, conferenze, seminari, incontri con esponenti
della realtà professionale. I corsi di master hanno du-
rata non inferiore a dodici mesi e possono prevedere
un periodo di tirocinio di studio e ricerca o stage di
durata non inferiore a tre mesi.
68,8%
tasso
di risposta
100%
occupati
63%
iuss
fondamentale
per trovare
lavoro
1 mese
per trovare
lavoro
41
3. i processi di creazione e diffusione del valore
DATO CS
ISS
REM
ROSE ROSE EM
Totale posti a bando 35 20 30 35
Lingua ufficiale Inglese Inglese Inglese Inglese
Totale ore di lezione 460 495 542
Totale ore di esercitazione 30 340 189
Quota di iscrizione 7.000 9.000 12.000 7.000
Totale docenti 51 15 24
di cui stranieri 10 12 13
% docenti stranieri 19 80 54
MASTER (tav. 9)
Nell’anno 2016 (a.a. 2015/2016) i master di secondo
livello attivati sono stati:
–– Master in Cooperazione allo Sviluppo (CS)
–– Master in Ingegneria Sismica e Sismologia (ISS),
con progetto Erasmus Mundus - ROSE EM
–– Master in Gestione dei Rischi e delle Emergenze
(REM)
Per i corsi di Master i posti a bando nell’anno 2016 (a.a.
2015/2016) sono stati in totale 105, le ore di lezione
erogate sono state in media 499 e quelle di esercita-
zione sono state in media circa 186. La quota media di
iscrizione corrisponde a 9.250 euro e va da un massi-
mo di 12.000 (per il master in Ingegneria sismica con
mobilità) a un minimo di 7.000 euro (per il Master in
Cooperazione allo Sviluppo). I docenti coinvolti nella
didattica dei master sono stati 90, di cui 35 stranie-
ri, corrispondenti al 39% del totale. Le candidature ai
Master di Secondo livello nel 2015/2016 sono state in
totale 957 con un tasso di selezione medio – numero di
candidati per posto a bando – di 9,1 (7,3 nell’anno pre-
cedente). Gli allievi iscritti ai corsi sono stati in tutto
70, di cui il 83% stranieri (75% nell’anno precedente).
Per quanto concerne la valutazione dei programmi di
Master da parte degli allievi e degli enti partner, nella
valutazione sulla parte di didattica relativa al singolo
corso, l’indice di soddisfazione medio (da 1 a 4) è pari
a 3,46; nella valutazione complessiva della didattica
frontale, l’indice di soddisfazione medio (da 1 a 4) è
pari a 2,8; per la valutazione dell’esperienza di stage,
l’indice di soddisfazione medio (da 1 a 4) è pari a 3,3.
MASTER DIDATTICA FRONTALE STAGE
CS 2,8 3,1
ISS 3,0 3,5
REM 2,7 3,2
Per quanto riguarda l’inserimento professionale dei
diplomati, L’ultima rilevazione è stata svolta nel
settembre 2016 e riguarda i diplomati nell’anno ac-
cademico 2014-2015; la rilevazione ha registrato un
tasso di risposta dell’85% in aumento rispetto al 75%
dell’anno precedente. Complessivamente, su 52 ri-
spondenti, 31 diplomati risultano occupati, 8 prose-
guono formazione e 13 sono in cerca di occupazione.
Legenda
CS: Master in Cooperazione allo Sviluppo
ISS: Master in Ingegneria Sismica e Sismologia
ROSE: programma senza mobilità
ROSE EM: programma con mobilità - Progetto Erasmus Mundus
REM: Master in Gestione dei Rischi e delle Emergenze
42
bilancio sociale iuss 2016
3.2 La ricerca
L’integrazione tra ricerca e formazione trova il suo
cardine nella formazione post laurea. L’attività di ri-
cerca della Scuola IUSS è organizzata in Aree scienti-
fiche, all’interno delle quali vengono attivati Centri
di formazione, corsi di dottorato di ricerca, corsi di
Master di primo e di secondo livello, nonché Corsi di
alta Formazione.
le aree di ricerca
Le attività scientifiche e formative post laurea della
scuola sono articolate in due aree:
A.	 Area delle scienze cognitive,
sociali e del comportamento
L’Area ha iniziato le sue attività in via sperimentale
nel 2010 ed è giunta a piena operatività del corso
del 2014. Partita dalla ricerca in ambito linguistico
teorico e neurolinguistico, quest’area ha successi-
vamente accolto al suo interno le linee di ricerca di
neuroscienze cognitive, filosofia, epistemologia, eco-
nomia e scienze sociali (anche in relazione all’accor-
do Federativo con la Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa). Elemento unificante dell’area è una concezione
globale delle scienze dell’uomo, che, partendo dalle
basi biologiche, si estende ai processi psicologici, alla
riflessione formale, filosofica e allo studio dei conte-
sti sociali ed economici. Tale impostazione si realizza
attraverso programmi di ricerca a forte impronta in-
terdisciplinare, in ambiti privilegiati quali il linguag-
gio, i processi decisionali e la filosofia della mente.
All’Area fanno riferimento anche le attività relative
alla cooperazione e allo sviluppo, nelle loro valen-
ze economiche e sociali, tradizionalmente coltivate
nell’ambito delle attività della Scuola Universitaria
Superiore IUSS.
B.	 Area del trattamento delle incertezze
e valutazione dei rischi.
Gli ambiti principali di ricerca dell’Area sono l’uso di
metodi statistici e probabilistici per l’analisi dei dati e
la modellazione di processi decisionali in condizioni
di incertezza, l’analisi della pericolosità di eventi na-
turali e antropici e la valutazione delle conseguenze
e la gestione dell’emergenza e degli eventi estremi.
Inoltre la ricerca di quest’Area riguarda gli strumenti
giuridici e i modelli istituzionali per il finanziamento
e il trasferimento del rischio; e l’analisi dei dati di os-
servazione dello Spazio e di osservazione della Terra
da sensori remoti con l’obiettivo principale di inte-
grare le tecniche di analisi di dati astronomici e di
telerilevamento.
3.2.1  i centri e i settori di ricerca
Nell’ambito delle Aree sono attivati i Centri di ricer-
ca, che ne costituiscono le strutture scientifiche e as-
sicurano il collegamento tra l’attività di ricerca e l’alta
formazione post laurea. Caratterizzati da alta qualifi-
cazione scientifica, multidisciplinarietà e spiccata in-
ternazionalizzazione, i Centri operano anche in col-
laborazione con altri enti di ricerca e alta formazione.
1) I centri di ricerca che operano nell’Area delle
scienze cognitive, sociali e del comportamento sono:
–– Neurocognition, Epistemology and theoretical
Syntax Research Center (NETS)
–– Human Development, Capability and Poverty
International Research Centre (HDCP)
2) I centri di ricerca che operano nell’Area del trat-
tamento delle incertezze e valutazione dei rischi:
–– Understanding and Managing extremes (UME)
–– International Center for Astronomical and Re-
mote-sensing Observations (ICARO)
a) area delle scienze cognitive sociali
e del comportamento
Il centro NetS
Neurocognition, Epistemology
and theoretical Syntax Research Center – NetS
Gli scopi e le attività del centro sono connessi a tre
principali aree di ricerca: il linguaggio naturale e le
basi neurali dei processi linguistici, le neuroscienze
cognitive, la filosofia della mente e l’epistemologia
dei linguaggi naturali e formali.
Settori di ricerca
(a) Sintassi teorica e neurolinguistica:
–– sintassi teorica;
guarda il video
Andrea Moro, responsabile
dell’Area di Scienze Cognitive,
Sociali e del Comportamento
guarda il video
Paolo Bazzurro, responsabile
dell’Area del Trattamento delle
Incertezze e della Valutazione
dei Rischi
43
3. i processi di creazione e diffusione del valore
–– interfaccia sintassi-semantica;
–– teoria della computazione linguistica
e complessità;
–– pragmatica e pragmatica sperimentale;
–– basi neurobiologiche della sintassi;
–– neuropragmatica;
–– deficit linguistico-comunicativi.
(b) Scienze e neuroscienze cognitive:
–– linguaggio, disordini cognitivi
e patologie neurodegenerative;
–– organizzazioni neurali della memoria
semantica;
–– memoria episodica, invecchiamento
normale e patologico;
–– basi neurali dei processi decisionali,
sani e patologici;
–– basi neurali dei processi di cognizione
sociale, sani e patologici.
(c) Filosofia:
–– filosofia della mente e delle scienze cognitive;
–– teorie dell’intenzionalità e della coscienza;
–– implicazioni etiche e sociali delle scienze
cognitive (etica applicata e pubblica);
–– filosofia del linguaggio;
–– linguaggio e cognizione;
–– pragmatica e pragmatica sperimentale;
–– teorie del pensiero;
–– teorie della conoscenza e della giustificazione;
–– epistemologia della matematica e della logica;
–– metodologia filosofica ed epistemologia
sperimentale.
Il centro HDCP_IRC
Human Development, Capability and Poverty,
International Research Centre – HDCP-IRC
Il Centro HDCP – IRC ha come scopo la promozio-
ne e lo svolgimento di attività di ricerca scientifica e
di alta formazione nel campo dello sviluppo umano.
L’attività di ricerca e di alta formazione svolta dall’H-
DCP segue un approccio multidisciplinare, favoren-
do il dialogo fra saperi disciplinari complementari in
questo ambito di ricerca e tra questi, l’economia, la
filosofia, la teoria politica, il diritto, la statistica, la
sociologia.
Settori di ricerca:
–– qualità della vita e sviluppo sostenibile;
–– relazioni tra crescita economica
e sviluppo umano;
–– analisi di povertà e di disuguaglianza:
problemi di misura e politiche;
–– innovazione sociale;
–– economia dell’educazione;
–– economia del benessere e scelte sociali;
–– teorie della giustizia e giustizia distributiva;
–– aspetti normativi e filosofici delle decisioni
economiche, individuali e collettive.
Il Master in Cooperazione e Sviluppo
Il programma si pone l’obiettivo di preparare specia-
listi nel campo della cooperazione e dello sviluppo in
grado di operare nell’ambito di mercati internaziona-
li, in un’epoca di forte globalizzazione del mercato del
lavoro e prevede una parte teorica della durata di 7
mesi e uno stage, che dura tra i 3 e i 6 mesi, presso
ONG, organizzazioni internazionali e istituzioni go-
vernative.
b) area del trattamento delle incertezze
e valutazione dei rischi
Il centro UME
UME Understanding and Managing Extremes
Le attività di ricerca sono orientate principalmente
a temi di ingegneria sismica, geotecnica applicata e
geofisica, utilizzando sia la sperimentazione di labo-
ratorio sia l’analisi numerica per studiare e miglio-
rare il comportamento sismico delle strutture, per
investigare e implementare metodologie e tecniche
innovative per il consolidamento antisismico, per
studiare la dinamica dei terreni, l’interazione terre-
no-struttura e la risposta sismica locale.
Settori di ricerca:
–– valutazione del rischio legato agli eventi estre-
mi, tramite metodologie avanzate di modellazio-
ne e analisi e calcolo statistico e di probabilità,
concentrandosi principalmente sulle calamità
naturali, come uragani, terremoti, incendi, frane
e inondazioni e con estensioni a temi quali la cli-
matologia, la desertificazione, i rischi antropici e
tecnologici;
–– gestione di situazioni estreme, e di emergen-
za, integrata da strumenti giuridici e modelli
istituzionali (che prevede argomenti di diritto,
economia, gestione delle risorse) e di modelli di
finanziamento e trasferimento del rischio (che
riguardano, tra altri, argomenti di finanza e as-
sicurazione);
–– ingegneria per la mitigazione del rischio, che
comprende la valutazione e stima dell’esposizio-
ne, dei danni e delle perdite, al fine di aumentare
la capacità dell’ambiente costruito e della società
di affrontare eventi estremi.
44
bilancio sociale iuss 2016
Il centro ICARO
International Center for Astronomical
and Remote-sensing Observations – ICARO
Il centro ICARO si occupa di vari aspetti legati all’a-
nalisi dei dati di osservazione dello Spazio e di osser-
vazione della Terra da sensori remoti: progettazione
e calibrazione della strumentazione (spaziale o ter-
restre) utilizzata per la raccolta dei dati; sviluppo,
implementazione e ottimizzazione di algoritmi e pro-
cedure per l’analisi dei dati; modellazione e interpre-
tazione dei risultati.
Settori di ricerca:
–– studio di varie classi di oggetti astrofisici, con-
particolare attenzione all’emissione di alta ener-
gia da parte di oggetti compatti;
–– analisi e fusione di dati di Osservazione della
Terra per l’individuazione, caratterizzazione e
classificazione degli oggetti osservati, con parti-
colare riguardo alle applicazioni di rischio;
–– studio delle possibilità di integrazione tra dati di
osservazione della Terra/Spazio e dati di crowd-
sourcing;
–– contributo alla progettazione e implementazio-
ne di strumentazione astronomica spaziale e da
–– terra.
Dal 2014 e per tutto il 2016, il centro ICARO ha par-
tecipato allo svolgimento del progetto FP7 Exploring
the X-ray Transient and variable Sky - EXTraS, che
ha previsto l’analisi sistematica dei dati dello stru-
mento EPIC a bordo del satellite dell’Agenzia Spaziale
Europea (ESA) XMM-Newton.
Il Centro coordina inoltre le proprie attività con i
seguenti progetti FP7: SENSUM (Framework to inte-
grate Space-based and in-situ sENSing for dynamic
vUlnerability and recovery Monitoring), MARSite
(Marmara Supersite) e RASOR (Rapid Analysis and
Spatialization Of Risk). Tali progetti riguardano lo
sfruttamento, sotto varie forme e con diversi approc-
ci, dei dati rilevati da satellite per l’estrazione, l’orga-
nizzazione e l’impiego efficiente di informazioni utili
alla valutazione del rischio, soprattutto dal lato della
vulnerabilità ed esposizione di persone e beni piutto-
sto che dal lato della pericolosità.
Il progetto si è concluso a Novembre 2016 con la con-
ferenza “Exploring the X –ray Transient and variable
Sky” che si è tenuta presso la Scuola Universitaria Su-
periore IUSS Pavia. Hanno partecipato oltre 80 scien-
ziati provenienti da 15 Paesi, tra Europa e Asia. La
conferenza è stata organizzata in collaborazione con i
partner EXTraS e con il patrocinio del Comune e del-
la Provincia di Pavia. Gli scienziati hanno discusso i
primi risultati del progetto EXTraS che si è proposto
di analizzare la variabilità del cielo osservato per oltre
15 anni dal satellite di astronomia X dell’ESA XMM –
Newton e che è stato finanziato con quasi 2 milioni
e mezzo di euro dall’Unione Europea. Anche la citta-
dinanza è stata coinvolta nel progetto con una con-
ferenza pubblica intitolata “Buchi neri nella nostra
Galassia” che si è tenuta presso la Sala del Camino di
Palazzo Broletto.
45
3. i processi di creazione e diffusione del valore
IUSS Accountability Report 2016
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IUSS Accountability Report 2016

  • 1. Bilancio sociale 2016 IUSS Accountability Report
  • 3. Bilancio sociale 2016 IUSS Accountability Report
  • 4. Bilancio sociale IUSS 2016 Responsabile Franco Corona Scuola Universitaria Superiore IUSS, Pavia Coordinatore del progetto Michela Magliacani Università di Pavia Gruppo di lavoro sul Bilancio sociale Francesca Barone, Raffaella Costa, Giovanna Spinelli Scuola Universitaria Superiore IUSS, Pavia Regia e fotografie Marco Rognoni Assistenza produzione video Adeguamento testo interattivo Echo Progetto grafico Echo – Glifo Associati © IUSS2016       Il Bilancio sociale IUSS Pavia è stato realizzato per la fruizione       on line con collegamenti ipertestuali a documenti, link e video.       Il documento è consultabile sul sito www.iusspavia.it
  • 5. 3 Indice Presentazione del Rettore 4 Saluto del Direttore Generale 5 Nota metodologica 7 1 L’identità 8 1.1 Valori di riferimento, mission e vision 9 1.2 Profilo storico 11 1.3 Assetto organizzativo 15 1.4 Il contesto di riferimento 16 1.4.1 Il sistema accademico pavese 16 1.4.2 La federazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la Normale di Pisa 19 1.4.3 Le relazioni internazionali 20 1.5 La mappa degli stakeholder 21 2 Il patrimonio 22 2.1 Patrimonio delle conoscenze 23 2.2 Patrimonio strumentale 24 2.3 Patrimonio finanziario 28 2.4 Analisi per indici 29 3 I processi di creazione e diffusione del valore 32 3.1 La didattica 33 3.2 La ricerca 42 3.2.1 I centri e i settori di ricerca 42 3.3 La Terza Missione: obiettivi e linee strategiche 46 4 La “valorialità” 48 4.1 La determinazione e la distribuzione del Valore Aggiunto Globale 49 4.2 Il modello delle 3E: efficacia, efficienza, economicità 54 4.3 Le performance del capitale intellettuale 57 5 La rilevazione del consenso sul valore creato, diffuso e percepito 62 5.1 Il punto di vista della governance 63 5.2 Il parere degli stakeholder esterni 64 5.3 L’ottica degli utenti allievi 65 6 Gli sviluppi futuri 66
  • 6. 4 Presentazione del Rettore Il dinamismo e una nuova visione del futuro ci han- no spinto, a pochi mesi dalla presentazione del primo bilancio sociale, a redigerne una edizione aggiornata ai nuovi scenari. Si intende così fornire un utile con- tributo alla comprensione delle attività svolte, alla descrizione delle relazioni internazionali in corso e, più in generale, alla illustrazione di tutto quanto è stato fatto per crescere in competenza e contribuire alla valorizzazione dei giovani di talento La decisione di rinnovare il dialogo con gli interlocu- tori naturali della Scuola pone le sue fondamenta an- che nella volontà di ridurre le distanze tra lo IUSS e il mondo esterno, mettendo a disposizione non solo il nostro sapere scientifico, ma favorendo anche la dis- seminazione culturale di questo sapere, restituendo al corpo sociale in forma di dati, informazioni, rifles- sioni, quello che dal corpo sociale abbiamo ricevuto in termini di appoggio e sostegno finanziario e infra- strutturale. Il risultato, nei nostri auspici, dovrebbe essere un corpus di contenuti che, confrontato negli anni, rive- li un percorso in cui, senza mai rinunciare alla nostra identità e ai nostri valori, si dia spazio a occasioni di arricchimento scientifico e culturale. In questo quadro lo IUSS, unica realtà nel suo ge- nere in Lombardia, promuove un ambiente di forte interazione tra alta formazione e ricerca, ma vuole essere anche una Istituzione a servizio della crescita del tessuto territoriale e sociale. Una Scuola sempre più affacciata agli scenari internazionali, ma che al tempo stesso lavora per un maggiore radicamento sul territorio. Un progetto così ambizioso è possibile solo con la de- terminazione e il concorso convinto di tutti i docenti e del personale, delle istituzioni e del sistema delle imprese con il quale abbiamo aperto un dialogo co- struttivo. Unire le forze e condividere le strategie ci permetterà di sostenere le nuove sfide che ci attendono. Prof. Michele Di Francesco Rettore Scuola Universitaria Superiore IUSS
  • 7. 5 Saluto del Direttore Generale Questa nuova edizione del Bilancio Sociale rappre- senta l’evoluzione di un quadro già delineato dalla prima pubblicazione di cui mantiene il medesimo approccio evidenziando i progetti compiuti ma anche anticipando le strategie federative che troveranno pieno compimento dal prossimo anno accademico. Articolato in sei sezioni - l’identità, il patrimonio, i processi di creazione e diffusione di valore, la valoria- lità, la rilevazione del consenso sul valore creato, gli sviluppi futuri – il bilancio prende in considerazione tutte le attività che abbiano un significativo impatto in termini di performance e, quindi, di rispetto della nostra missione istituzionale. Fare un resoconto delle nostre attività per far cono- scere meglio chi siamo e quali sono i nostri obiettivi è un dovere di trasparenza e una occasione per dare forza alle ragioni di alcune nostre scelte alla luce delle risorse utilizzate e investite. Mi preme sottolineare, a riguardo, l’impegno dedi- cato al potenziamento e alla diffusione della Terza Missione, intesa come occasione per trasferire cono- scenze e avviare relazioni con la società in un dialogo continuo che va ad alimentare proprio la responsa- bilità sociale della Scuola. Al momento in cui conse- gniamo alla stampa questo bilancio abbiamo ricevuto la notizia di essere tra gli 8 atenei (meno del 10%) a presentare in homepage un’apposita sezione del sito riguardante lo scopo e lo spirito della Terza Missione. Non possiamo che esserne orgogliosi. Il documento, nella sua precedente edizione, ha ot- tenuto un buon consenso dagli stakeholder e dai nostri interlocutori del mondo accademico che ne hanno apprezzato il carattere fortemente innovati- vo. La rendicontazione delle nostre attività ha anche permesso di rendere più trasparenti, all’interno della nostra Scuola, gli obiettivi che ci prefiggiamo e i risul- tati sino a ora raggiunti. Comunicare gli aspetti quantitativi e qualitativi delle attività della Scuola è dunque il modo migliore per sottolineare le priorità strategiche e orientare meglio l’organizzazione del lavori, in un’ottica di maggiore responsabilizzazione che ci deve coinvolgere tutti. Un ringraziamento particolare va a tutti quanti sono stati, a vario titolo, protagonisti dei risultati che vi presentiamo. Dott. Franco Corona Direttore Generale Scuola Universitaria Superiore IUSS
  • 8. 6
  • 9. 7 Il Bilancio sociale 2016 è frutto di un percorso di ren- dicontazione del valore creato e diffuso dalla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, che ha preso avvio lo scorso anno, al fine di comunicare in maniera quanto più sistematica ed esaustiva possibile i risultati conseguiti nell’esercizio delle attività “core” (didattica, ricerca e terza missione) e quindi “consentire ai citta- dini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione inter- preta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato” (Fonte: Piano Integrato della Scuola Univer- sitaria Superiore IUSS, Anno 2016, p. 12). Il sottotitolo “IUSS Accountability Report” richiama ai principi ispiratori che hanno portato alla redazione di questo documento: il rendere conto delle performan- ce raggiunte (accountability), mediante misure con- tabili ed extra-contabili desunte rispettivamente da fonti obbligatorie (Bilancio di esercizio) o volontarie (Indagine sul benessere organizzativo) e l’intento di offrire una completa, tempestiva ed esauriente rispo- sta alle aspettative provenienti dagli stakeholder (re- sponsibility). In questa duplice prospettiva, il Bilancio sociale s’inserisce fra le buone prassi conseguenti al processo di “managerializzazione” innescato dalla ri- forma dell’Università, di cui alla Legge 240/2010, alla L. 190/2012 e al D.Lgs. 18/2012. Lo IUSS Accountability Report ambisce a rafforzare il dialogo tra la Scuola Universitaria Superiore di Pavia e i suoi molteplici stakeholder in termini di “valoriali- tà”, intesa come capacità di creare e diffondere valore nell’ambito delle attività di ricerca, didattica e terza missione. Rispetto a quest’ultima, il presente docu- mento può considerarsi strumentale giacché rende conto della rete di relazioni instaurate dallo IUSS per garantire “la piena valorizzazione dei giovani di par- ticolare talento” e “per consolidare la caratteristica di Pavia come ambiente di studio di particolare richiamo da parte di giovani di tutto il territorio nazionale e per giovani provenienti dall’estero” (art. 2 dello Statuto dello IUSS). Nel tentativo di offrire un’informativa complementare a quella contenuta nei documenti contabili obbligato- ri (Bilancio di esercizio), il Bilancio sociale 2016 pre- senta una struttura coerente agli standard nazionali e internazionali diffusi dalla prassi aziendale in materia di rendicontazione sociale (GBS, Il bilancio sociale – Documento di ricerca n. 7, La rendicontazione socia- le nelle università, Giuffré, 2008; AA1000 Standards: www.accountability.org; Global Reporting Initiative: www.globalreporting.orged internazionali). In particolare le sezioni in cui si articola il Bilancio so- ciale dello IUSS sono le seguenti: I. L’identità II. Il patrimonio III. I processi di creazione e diffusione di valore IV. La valorialità V. La rilevazione del consenso sul valore creato, diffuso e percepito VI. Gli sviluppi futuri Per garantire il rispetto dei principi di integrità, obiet- tività, indipendenza, competenza e adeguata attenzio- ne agli stakeholder, la Scuola Universitaria Superiore di Pavia ha incaricato il Centro Interdipartimentale Organizzazione e Governance della Pubblica Ammini- strazione dell’Università di Pavia a redigere il report sociale. Seppure il gruppo di ricerca abbia operato in sinergia con il Direttore Generale e il personale tecni- co – amministrativo dello IUSS, la responsabilità dei contenuti rimane a carico del coordinatore del proget- to. Il Bilancio sociale 2016 è pubblicato in formato PDF con collegamenti ipertestuali a fonti documentali e interviste video a stakeholder interni ed esterni, per- mettendo così al lettore di conoscere, direttamente dalla voce dei protagonisti, la realtà dello IUSS nella sua complessità e articolazione, nonché di poterne va- lutare l’impatto sociale in termini di valore aggiunto. Prof.ssa Michela Magliacani Coordinatore del Progetto Centro Interdipartimentale “Organizzazione e Governance della Pubblica Amministrazione” Università di Pavia Nota metodologica
  • 10. 8 bilancio sociale iuss 2016 1. L’identità
  • 11. 9 1. l’identità La Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia è una Scuola Superiore a ordinamento speciale ed è inserita nel sistema universitario italiano con propria perso- nalità giuridica e autonomia didattica, scientifica, or- ganizzativa, finanziaria e contabile. La Scuola Universitaria Superiore IUSS è una delle sei istituzioni universitarie pubbliche a statuto speciale, dette Scuole Universitarie Superiori, operanti in Ita- lia: Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia, Scuola Normale di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, IMT di Lucca, SISSA di Trieste e Gran Sasso Science Institute dell’Aquila. La Scuola IUSS svolge attività di formazione ai se- guenti livelli: - formazione universitaria (di primo e secondo livel- lo) riservata agli allievi dei Corsi ordinari, ammessi dopo superamento di un concorso nazionale, che completa e arricchisce i corsi di laurea dell’Università di Pavia. Le attività didattiche sono svolte all’interno di quattro Classi accademiche: Scienze umane, Scien- ze sociali, Scienze e tecnologie e Scienze biomediche; - ricerca scientifica e formazione avanzata (PhD pro- gram, lauree magistrali, master universitari di primo e secondo livello), programmate all’interno delle Aree scientifiche della Scuola. La Scuola Universitaria IUSS Pavia ha sede legale in Pavia, al Palazzo del Broletto. 1.1 Valori di riferimento, mission e vision La Scuola IUSS si propone di contribuire alla valo- rizzazione dei giovani di talento, offrendo loro, nella fase degli studi pre e post laurea, percorsi formativi altamente qualificati che ne esaltino le capacità, non- ché occasioni di arricchimento scientifico e culturale. Un’impostazione che permette di migliorare le loro capacità e conoscenze in modo interdisciplinare a seconda delle differenti scelte attraverso aree specifi- che e con la garanzia di un prestigioso corpo docenti. La Scuola Universitaria Superiore IUSS si propone anche di contribuire al progresso scientifico, curando la formazione dei giovani con programmi di ricerca scientifica. La Scuola IUSS riconosce a ogni studente, che ne fac- cia domanda, il diritto di accedere alla sua offerta for- mativa e di sviluppare pienamente le proprie capacità indipendentemente da ogni condizionamento eco- nomico o sociale e senza discriminazioni di alcun tipo. La libertà di espressione e di insegnamento e il re- ciproco rispetto nella diversità costituiscono i prin- cipi fondamentali nella vita della Scuola IUSS, uniti all’applicazione nelle attività proposte, dei principi di semplificazione, efficienza, efficacia e trasparenza: “L’elemento unificante della ricerca della Scuola IUSS è la centralità dell’essere umano e della sua relazione con il mondo fisico e sociale. Una centralità che si esplica lun- go due assi. Il primo privilegia le indagini interdiscipli- nari indirizzate alla componente biologica, psicologica, razionale ed etico-sociale. Motore di questa concezione sono una visione ampia del contributo che le scienze cognitive (e in special modo neuro-cognitive), sociali e umane possono fornire all’analisi di individuo e società e l’attenzione al linguaggio come dimensione ontologica del pensiero e dell’agire umano. Un agire che si confron- ta con il proprio ambiente, modificandolo ed entrando in una dialettica caratterizzata dalla dimensione della complessità, da cui scaturisce l’attenzione al rapporto tra le tecnologie, la dimensione del rischio e dell’incertezza” (Il Rettore, Michele Di Francesco) Questa visione dialettica e integrata si manifesta in particolare nelle due Aree scientifiche in cui si articola la ricerca della Scuola: 1. Area delle Scienze cognitive, sociali e del comportamento 2. Area del Trattamento delle incertezze e valutazione dei rischi. Nel perseguimento delle sue finalità, la Scuola IUSS opera in stretta sinergia con tutte le componenti del sistema universitario pavese e lombardo. A livello lo- cale, la Scuola IUSS promuove la collaborazione con l’Università di Pavia, i Collegi Universitari di merito legalmente riconosciuti (gli storici Collegio Borro- meo fondato nel 1561 e Collegio Ghislieri, che risale Il capitale umano è la principale risorsa per lo sviluppo di un paese (art. 2 dello Statuto) guarda il video Intervista al Rettore IUSS Michele Di Francesco
  • 12. 10 bilancio sociale iuss 2016 ENTRARE ALLO IUSS CORSI ORDINARI Come si accede Si accede attraverso un concorso nazionale, esclusi- vamente sulla base di criteri di merito. Concorso Sono previste due tipologie concorsuali: –– accesso al primo anno del ciclo di studio unico o triennale di primo livello con una selezione basata su due prove scritte –– accesso al primo anno del ciclo di studio biennale di secondo livello con una selezione basata su valutazione dei titoli e prova orale Allievi dei Corsi ordinari I Corsi ordinari della Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia sono riservati a: studenti meritevoli vin- citori del concorso di ammissione, iscritti all’Univer- sità di Pavia e residenti nei Collegi di merito o nei Collegi e residenze dell’EDiSU di Pavia. Gli allievi dei corsi ordinari devono: –– superare ogni anno tutti gli esami della Scuola Universitaria Superiore IUSS e dell’Università di Pavia previsti nel proprio piano di studi con una media di almeno 27/30 (e senza mai conseguire una votazione inferiore a 24/30) –– partecipare alle altre attività curricolari della Scuola e rispettare gli obblighi previsti da regolamento Gli allievi dei Corsi ordinari appartengono a 4 classi accademiche: Scienze Umane Scienze Sociali Scienze e Tecnologie Scienze Biomediche in base al corso di laurea o laurea magistrale frequentato presso l’Università Diploma Al termine dei percorsi di studio: –– gli allievi del ciclo di studio triennale conseguono, previa discussione di tesi e dopo aver ottenuto il diploma di laurea di primo livello in Università, il Diploma di licenza di primo livello –– gli allievi del ciclo biennale conseguono, previa discussione di tesi e dopo aver ottenuto il diploma di laurea di magistrale in Università, il Diploma di licenza di secondo livello –– gli allievi del ciclo di studio unico e gli allievi in possesso di diploma di primo livello conseguono, previa discussione di tesi e dopo aver ottenuto il diploma di laurea magistrale in Università, il Diploma di licenza Gratuità e Premi di Studio I Corsi ordinari sono offerti dalla Scuola IUSS agli al- lievi in forma completamente gratuita. La Scuola of- fre più della metà dei posti gratuiti per la residenza presso i Collegi di merito e il Collegio Volta dell’Edi- SU e premi di studio per tutta la durata del percorso universitario, la cui misura è stabilita dal Consiglio di Amministrazione della Scuola. La Scuola Universitaria Superiore IUSS, inoltre, so- stiene i programmi di mobilità internazionale degli allievi mediante rimborsi per i periodi di studio e di ricerca all’estero. al 1567, cui si sono aggiunti, in epoca più recente, i femminili Collegio Nuovo-Fondazione Sandra e Enea Mattei e il collegio Santa Caterina da Siena) e l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario (EDiSU). Le attività formative e di ricerca dello IUSS prevedono: 1. Corsi ordinari 2. Corsi di dottorato di ricerca 3. Corsi di master Può attivare inoltre Corsi di perfezionamento post dottorali e Corsi di alta formazione permanente, Lau- ree Magistrali in convenzione con altri Atenei.
  • 13. 11 1. l’identità ENTRARE ALLO IUSS CORSI DI DOTTORATO Come si accede Si accede attraverso un concorso nazionale per titoli ed esami, esclusivamente sulla base di criteri di merito. Allievi dei corsi di dottorato Possono partecipare alla selezione per l’ammissione ai corsi, senza limitazioni di cittadinanza, candidati in possesso di diploma di laurea (vecchio ordinamen- to), diploma di laurea specialistica/magistrale e ana- logo titolo accademico conseguito all’estero. Gli allievi devono svolgere a tempo pieno le attività comprese nel loro programma formativo e sostene- re gli esami previsti. Al termine di ogni anno devono presentare una relazione sull’attività svolta I programmi I percorsi formativi dei corsi di dottorato prevedono: –– attività di ricerca sotto la supervisione di un tutor –– corsi specialistici tenuti da docenti della Scuola e da docenti di alta qualificazione internazionale –– corsi brevi e cicli di conferenze sia di contenuto specialistico sia di contenuto interdisciplinare Diploma Al termine del percorso di studio, gli allievi devono discutere una tesi di dottorato, che consiste in uno studio originale che contribuisca all’avanzamento delle conoscenze o delle metodologie nel campo di indagine prescelto. Previo superamento dell’esame finale, la Scuola con- ferisce il titolo di Dottore di ricerca (Ph.D.). Borse di Studio I posti banditi dalla Scuola sono tutti coperti con bor- sa di studio per l’intera durata del programma. Per i periodi di permanenza all’estero la borsa può essere incrementata nella misura massima del 50%, per un periodo massimo di 18 mesi. Inoltre, a partire dal secondo anno di corso, la Scuo- la mette a disposizione di tutti gli allievi un budget annuale da destinare alla copertura di spese correla- te all’attività di ricerca di importo pari al 10% della borsa. 1.2  Profilo storico La storia dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (oggi Scuola Superiore IUSS) di Pavia è iniziata nel 1997. Le sue radici risalgono, tuttavia, più indietro nel tempo e trovano il loro terreno naturale nella par- ticolare fisionomia di Pavia come città universitaria. È la fisionomia stessa dell’antico e prestigioso Ateneo pavese, con il suo sistema storico dei Collegi, a sug- gerire l’idea di una Scuola Superiore con le caratteri- stiche che avrebbe poi avuto lo IUSS. Il primo passo è compiuto, all’inizio degli anni Ottan- ta, con la proposta di una Scuola Universitaria di Stu- di Superiori per la formazione degli studenti dei corsi di dottorato di ricerca, da poco introdotti nel sistema universitario italiano, e prende forma nei primi anni Novanta, quando si rafforza in alcuni ambienti acca- demici e nella discussione pubblica una convinzione, che acquisterà in seguito un forte e crescente rilie- vo: il sistema universitario italiano, investito ormai da due decenni, come gli altri sistemi europei, da un processo di accelerato e vistoso aumento del numero degli studenti, deve rispondere alle sfide e ai dilemmi dell’università di massa in modo efficace, attraverso una differenziazione dei percorsi formativi che pos- sa anche offrire una concreta possibilità ai giovani di particolare talento di esercitare il diritto a una forma- zione che non sprechi o inibisca la fioritura e il più ampio sviluppo delle loro capacità. In questo nuovo contesto, le Scuole Superiori pisa- ne offrono la chiave per la soluzione del problema: il cosiddetto “modello pisano” per la valorizzazione dei giovani di particolare talento, che offre loro percor- si di alta formazione che si affiancano e integrano la formazione ricevuta in Università. Nel 1995 il Rettore dell’Università di Pavia, Roberto Schmid, decide di riprendere il progetto di istituire una Scuola Superiore a Pavia, facendo tesoro degli esiti del dibattito aperto su questo tema e prospet- tando una soluzione che leghi il “modello pisano”, con percorsi pre e post laurea, alle peculiari caratteri- stiche del sistema universitario pavese. In particolare i Collegi universitari pavesi, che già da qualche anno avevano attivato corsi di livello universitario accredi-
  • 14. 12 bilancio sociale iuss 2016 tati dalle Facoltà dell’Ateneo, dovranno essere parte fondante dello IUSS. Nel dicembre del 1996 viene dunque elaborato e approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione dell’Università il testo di un Accor- do di Programma da presentare al Ministero dell’U- niversità e della Ricerca Scientifica e Tecnologica per la sperimentazione di percorsi formativi di alta qua- lificazione pre e post laurea. L’Accordo di Programma viene firmato a Roma il 23 ottobre 1997. Si avvia così la lunga e laboriosa fase sperimentale dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia, costituito nel giugno 1997 come Consorzio fra Università, Collegi di merito riconosciuti dal Mi- nistero (Borromeo, Ghislieri, Nuovo e Santa Cateri- na da Siena) e Collegi dell’Istituto per il Diritto allo Studio Universitario (ISU, oggi EDiSU). Nella fase sperimentale lo IUSS viene articolato in tre strutture distinte: la prima, dedicata ai corsi pre laurea e de- nominata Scuola Universitaria Superiore (SUS); la se- conda, dedicata ai corsi seminariali per dottorandi e specializzandi e denominata Scuola Avanzata di For- mazione Integrata (SAFI); la terza, dedicata all’orga- nizzazione di corsi di master europei raggruppati per aree in Scuole indicate con la sigla ESAS (European School for Advanced Studies). Nel gennaio 2001 alcuni componenti del Comitato Nazionale di Valutazione procedono a un esame accu- rato delle attività realizzate dallo IUSS, a tutti i livelli formativi e di ricerca indicati e tre anni dopo, nell’a- gosto 2004, un decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca prevede che, nell’am- bito della programmazione del sistema universitario per il triennio 2004-2006, lo IUSS di Pavia sia isti- tuito quale Scuola Superiore a ordinamento speciale, con propria personalità giuridica e piena autonomia didattica, scientifica, finanziaria e gestionale. Questo sarebbe avvenuto non appena approvati lo Statuto e il Regolamento didattico. L’idea base dello Statuto dello IUSS quale Scuola Superiore è espressa dalla convinzione che, tenendo conto del carattere para- digmatico della lunga e consolidata esperienza pisana e della peculiarità del sistema universitario pavese, la nuova istituzione debba acquisire una marcata unitarietà di iniziative e una fisionomia coerente di indirizzo scientifico e culturale. L’articolazione unita- ria delle attività formative e di ricerca si scandisce in tutti i percorsi formativi offerti dallo IUSS, dai corsi ordinari del pre laurea ai corsi di master di secondo livello, dai corsi brevi di alta formazione ai corsi di dottorato, connessi alle attività di Centri di ricerca. L’istituzione della Scuola Universitaria Superiore IUSS ha luogo con decreto ministeriale nel luglio del 2005 e nel novembre 2008 si è svolta la prima verifica del Comitato nazionale per la valutazione del siste- ma universitario per la “valutazione dei risultati dei processi formativi dell’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia al termine del primo triennio di at- tività”, in seguito alla quale lo IUSS ha presentato un documento programmatico che definiva le linee di sviluppo strategiche della Scuola, sia sul fronte della didattica sia su quello della ricerca. La Scuola Superiore IUSS, fin dalle sue origini, si è proposta di contribuire alla valorizzazione dei giovani di talento, offrendo loro, nella fase degli studi pre e post laurea, percorsi formativi altamente qualificati che ne esaltino le capacità, nonché occasioni di ar- ricchimento scientifico e culturale, anche in senso interdisciplinare; si propone altresì di contribuire al progresso della scienza, curando la formazione dei giovani alla ricerca e sviluppando programmi di ri- cerca scientifica. La Scuola organizza le proprie attività prevedendo Corsi ordinari rivolti agli studenti più meritevoli dell’Università di Pavia, selezionati attraverso con- corso nazionale, Corsi di dottorato di ricerca e Corsi di master universitari di secondo livello a spiccata vocazione internazionale. Attiva, inoltre, Centri di ri- cerca, caratterizzati da alta qualificazione scientifica, da multidisciplinarietà dei temi e internazionalità di ricercatori e programmi. Profilo storico / date significative 1997 Nasce l’Istituto Universitario di Studi Superiori 2005 Scuola Superiore a ordinamento speciale 2010 UME: Understanding and Managing Extremes
  • 15. 13 1. l’identità 2015 Federazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa 2016 Avvio Federazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la Scuola Normale di Pisa 2013 Area delle Scienze cognitive del comportamento e Area del trattamento delle incertezze e valutazione dei rischi Le attività formative della Scuola sono affidate a un corpo docente di prestigio, composto da visiting pro- fessor italiani e stranieri. La didattica, a tutti i livelli strettamente collegata con la ricerca scientifica, è ar- ticolata in quattro aree, cui corrispondono nei Cor- si ordinari altrettante Classi accademiche: Scienze Umane, Scienze Sociali, Scienze e Tecnologie, Scienze Biomediche. In ciascuna area si iscrivono le attività sia di formazione sia di ricerca. La Scuola Superiore IUSS opera in connessione co- stante, per un verso con la comunità accademica scientifica internazionale, per altro verso, soprattut- to ai livelli di formazione post laurea, con istituzioni, imprese, organizzazioni economiche e sociali al fine di favorire la formazione di giovani ricercatori e di nuove classi dirigenti. La missione della Scuola si svolge in un contesto di crescente internazionalizzazione delle proprie at- tività, ponendosi al centro di una rete di progetti formativi e di programmi di ricerca che coinvolgono studiosi, ricercatori, studenti, centri e università di Paesi esteri. Il biennio 2008-2009 è caratterizzato da un intenso dibattito sulle modalità di funzionamento, le pro- spettive e la funzione delle Scuole Superiori a Statuto Speciale, in particolare sulle specificità e il ruolo delle stesse nell’ambito del Sistema Universitario Italiano. Nel 2009 viene sottoscritto un Accordo quadro di collaborazione tra Regione Lombardia, le Università e le Scuole Superiori Universitarie della Lombardia per intensificare le reti di collaborazione internazio- nali della ricerca; migliorare le eccellenze del territo- rio; produrre innovazione attraverso la partecipazio- ne a progetti internazionali; favorire il raccordo tra imprese e sistema universitario. In questo contesto si apre per lo IUSS un periodo di riflessione e valutazione della linea strategica e degli obiettivi specifici della Scuola. In particolare, emerge la necessità di identificare in maniera più specifica l’area post laurea. Si procede all’analisi del settore scientifico strutturato in Master, Dottorato e Centro di Ricerca in Ingegneria Sismica e Sismologia, Centro di Ricerca su Rischio e Sicurezza, Centro di Simulazione Numerica Avanzata, Dottorato di ricerca in Meccanica Computazionale e Materiali Avanzati, Master in Scienza dei Materiali e si ritiene di caratterizzare lo IUSS identificando l’area dell’ana- lisi dell’incertezza, della valutazione e riduzione dei rischi e della gestione delle emergenze. Nel 2010, viene avviata la Scuola post laurea in Va- lutazione delle incertezze, Mitigazione dei rischi e Gestione delle emergenze, UME (Understanding and Managing Extremes) Graduate School, che tratta i di- versi temi dei grandi rischi, con l’attivazione di spe- cifici corsi di Master e di Dottorato nelle varie aree scientifiche. Nel 2011, a seguito dell’entrata in vigore della L.240/2010, viene revisionato lo Statuto della Scuo- la IUSS che prevede una modifica della struttura con l’introduzione delle Aree scientifiche. Nel 2012 vengono completati i lavori di ristruttura- zione e restauro del Palazzo del Broletto che divie- ne nuova sede della Scuola, con l’inaugurazione del 16°anno accademico dello IUSS, alla presenza del prof. Noam Chomsky, linguista, filosofo e teorico della comunicazione, che ha tenuto una prolusione dal titolo “Language and Limits of Understan- ding” e viene elaborata la nuova strategia relativa alle attività post laurea, procedendo alla definizione di due Aree scientifiche: l’Area delle Scienze cognitive del comportamento e Area del Trattamento delle in- certezze e valutazione dei rischi. Nel 2014 lo IUSS si è trovato ad affrontare una sfida molto impegnativa: quella di garantire, nel contesto di una situazione economica che presentava non po- che problematicità, la piena funzionalità scientifica e didattica della Scuola IUSS. È stato necessario muo- versi su due piani paralleli: da un lato, si è provveduto a portare a compimento quanto previsto dallo Statuto entrato in vigore nel 2012 contando realisticamente sulle sole forze umane ed economiche della Scuola,
  • 16. 14 bilancio sociale iuss 2016 con un impegno che ha coinvolto la struttura in tutte le sue componenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo, in uno sforzo continuo e prolungato; si sottolinea, in particolare, l’importanza dell’attivazione delle due Aree Scientifiche operati- ve dal 2013 – Trattamento delle incertezze e valu- tazione dei rischi e Scienze cognitive, sociali e del comportamento – su cui si articola oggi la ricerca IUSS e l’introduzione dei numerosi regolamenti che hanno contribuito a meglio disciplinare e sviluppare l’attività della Scuola IUSS. Dall’altro lato, la sfida po- sta dal decreto sull’accreditamento delle Scuole Su- periori a Ordinamento Speciale è stata affrontata con due azioni essenziali: il rafforzamento della Faculty della Scuola e la realizzazione dei passi cruciali per la Federazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in particolare la sigla dell’Accordo Federativo e la revisione concordata degli statuti delle due Scuole. Il processo di consolidamento istituzionale iniziato nel 2014 è proseguito nel 2015, con la razionalizza- zione delle attività di ricerca e formazione avanzata nell’ambito delle due Aree scientifiche delle Scienze cognitive, sociali e del comportamento (SCSC) e del Trattamento delle incertezze e della valutazione dei rischi (TIVR). Il 2015 è soprattutto l’anno in cui ha avuto pie- na attuazione l’Accordo Federativo con la Scuola Sant’Anna di Pisa, attraverso l’emanazione dei nuovi Statuti delle due Scuole nel marzo del 2015 e l’in- sediamento del C.d.A. Federale il 14 luglio 2015. La Federazione già nella sua fase iniziale ha mostrato le sue potenzialità in ambito formativo, sia a livello di Corsi ordinari, attraverso un’attività di orientamento comune che ha avuto notevole successo, sia a livello post laurea, con la decisione di attivare un nuovo dot- torato di ricerca congiunto, con sede amministrativa presso la Scuola Sant’Anna. Nel 2015 è stato anche elaborato e approvato il Pia- no Strategico 2015-2017 della Scuola che sintetizza, in una serie di azioni programmate e indicatori veri- ficabili, la progettualità della “nuova” Scuola e delle due Aree che la compongono. Con delibera del 16 dicembre 2016 viene approvato il Piano di Programmazione Triennale che propone, in partenariato con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (SSSA) e Scuola Normale Superiore (SNS), un progetto di federazione tra Scuole Superiori che nel panorama universitario italiano svolgono, secondo standard di eccellenza, attività di formazione sia di tipo undergraduate (allievi ordinari) che graduate (allievi PhD). Le tre Scuole intendono ampliare la cooperazione nei settori della didattica, ricerca e am- ministrazione. guarda il video Video istituzionale di presentazione IUSS
  • 17. Rettore Prorettore Coordinatore Post laurea Coordinatore Pre laurea Responsabili di area Responsabili di classe Direttore Generale Consiglio di Amministrazione Senato accademico Nucleo di valutazione Collegio dei revisori Segreteria generale, organizzazione e rapporti istituzionali Valutazione e programmazione Servizi statistici e supporto organi di valutazione Amministrazione e finanzaDidattica e ricerca Corsi ordinari Aree scientifiche Segreteria corsi ordinari Segreteria aree scientifiche Risorse umane e finanziarie Gestione del personale Servizi generali e protocollo Contabilità, rendicontazione e controllo Affari generali e legali relazione di staff all’organo politico relazione istituzionale relazione gerarchica relazione funzionale 1.3 Assetto organizzativo
  • 18. bilancio sociale iuss 2016 1.4 Il contesto di riferimento 1.4.1 il sistema accademico pavese La Scuola Universitaria Superiore IUSS è inserita in un “sistema istruzione” che rende la città di Pavia un esempio unico nel panorama nazionale. Come già anticipato, il sistema comprende oltre alla scuola a ordinamento speciale IUSS anche un’università sto- rica e di prestigio e un sistema di Collegi (di merito e EDiSU) specializzati nella valorizzazione dei talenti. Un campus che forma ogni anno studenti di ogni pro- venienza, nazionale e internazionale, preparandoli al mondo del lavoro con un approccio multidisciplinare. l’università L’Università di Pavia, fondata nel 1361, è tra le più antiche del mondo ed è infatti inclusa nel Grup- po di Coimbra, una rete di 39 università tra le più an- tiche e prestigiose d’Europa. Un Ateneo che rinnova continuamente la sua tradi- zione con un’ampia offerta didattica. La Scuola IUSS integra il sistema pavese attraverso un’alta formazione universitaria che promuove la ricerca d’eccellenza ed è strettamente connessa alla presenza di una rete di collegi. 3CORSI DI STUDIO INTERATENEO 1.500Borse di studio 52Scuole di specializzazione 400Programmi di scambio con 62 Paesi esteri Svariati Master e Corsi di perfezionamento 21CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA di cui 17 con sede amministrativa a Pavia 3.300Stage con incremento dell’offerta di programmi di Erasmus Placement 86CORSI DI STUDIO L’OFFERTA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA 7CORSI IN LINGUA INGLESE Medicine and Surgery – primo Ateneo in Italia a promuoverlo, Molecular Biology and Genetics, International Business and Economics, Computer Engineering, World Politics and International Relations, Electronic Engineering, Economics, Finance and International Integration, oltre al curriculum italo-cinese in Ingegneria Edile-Architettura 16
  • 19. 17 1. l’identità Collegio Nuovo Almo Collegio Borromeo Collegio Santa Caterina Collegio Ghislieri COLLEGI UNIVERSITARI STORICI E DI MERITO Collegio Fraccaro Collegio Castiglioni Brugnatelli Collegio Valla Collegio Cardano Collegio Spallanzani Collegio Del Maino Collegio Cairoli Collegio GriziottiResidenza Golgi Collegio Volta COLLEGI UNIVERSITARI EDISU i collegi Pavia è una vera e propria città-campus, con un siste- ma di collegi universitari e di strutture per lo studio e lo sport che caratterizzano la vita di una città a mi- sura di studente, in un ambiente aperto e stimolante: si tratta di istituzioni antiche e altre più recenti con strutture e servizi all’avanguardia. Una realtà unica nel panorama italiano che comprende: quattro colle- gi di merito, undici collegi dell’Ente per il Diritto alla Studio Universitario (EDiSU), quattro collegi privati. Questo sistema formativo è teso a promuovere la formazione di giovani motivati, capaci, intenzionati a inserirsi in tempi rapidi e con successo nel mondo accademico e del lavoro. Da un’indagine recente sulle carriere lavorative dei più giovani emerge che il 92% dei laureati usciti dai collegi universitari di merito è occupato (indagine presentata durante il convegno “Università e lavoro. Condizione studentesca e occupabilità in Italia” or- ganizzato alla Camera dall’intergruppo parlamentare per la sussidiarietà e dalla Conferenza dei collegi uni- versitari di merito) Scuola24 - Il Sole 24 Ore I collegi di merito riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca quali “Enti di alta qualificazione culturale” e “Centri di eccellenza per il diritto alla studio”, cui si accede mediante concorso, sono il Collegio Borromeo fondato nel 1561, il Collegio Ghislieri del 1567, a cui si sono affiancati più di recente i collegi femminili Santa Caterina da Siena (1973) e Collegio Nuovo - Fondazione Sandra e Enea Mattei (1978). La rete EDiSU mette a disposizione degli studenti circa 1500 posti letto in undici strutture: Collegio Castiglioni Brugnatelli (femminile), il Collegio Fratelli Cairoli (maschile), Collegio Plinio Fraccaro (maschile), Collegio Lazzaro Spallanzani (maschile), Collegio Gerolamo Cardano (misto), Collegio Benvenuto Griziotti (misto), Collegio Lorenzo Valla (misto), Collegio Alessandro Volta (misto), Collegio Giasone Del Maino (misto), Collegio Golgi I e Collegio Golgi II (misti).
  • 21. 19 1. l’identità 1.4.2 la federazione con la scuola superiore sant’anna e la normale di pisa L’avvio della Federazione a tre tra la Scuola Univer- sitaria Superiore IUSS Pavia, la Normale e la Scuola Sant’Anna di Pisa porterà le tre Scuole a essere sem- pre più competitive e attrattive a livello nazionale e internazionale. Il primo passo verso questa Federa- zione saranno i prossimi corsi di orientamento, che dall’estate 2017 saranno organizzati in maniera con- giunta e permetteranno alle tre scuole di proporsi come una realtà di eccellenza sempre più integrata. Lo IUSS manterrà la propria autonomia gestionale e continuerà con la propria offerta unica di proposte formative e di ricerca, ma al tempo stesso si avvan- taggerà anche della collaborazione con le due scuo- le pisane così da essere sempre più attrattiva. Iuss, Normale e Sant’Anna avranno un unico Consiglio di Amministrazione, un solo presidente e attueranno politiche sempre più congiunte, soprattutto nel cam- po della didattica e della ricerca. A livello nazionale la Federazione vuole rafforzare la collaborazione tra le tre istituzioni (SSSA, SNS, IUSS) puntando, indi- vidualmente e collettivamente, a raggiungere livelli di performance sensibilmente migliori proprio grazie all’effetto congiunto di una maggiore integrazione e alla condivisione di risorse umane e di infrastrutture di ricerca. Sul piano internazionale, si vuole punta- re a superare il limite che ciascuna Scuola ha come singola istituzione, per ottenere, una maggiore massa critica al fine di fronteggiare, per esempio, la parte- cipazione a iniziative complesse su scala internazio- nale. Nel 2017 i corsi estivi di orientamento saranno or- ganizzati per la prima volta in maniera congiunta da tre scuole universitarie: Normale e Sant’Anna di Pisa, Iuss di Pavia e metteranno a disposizione 400 posti per studenti particolarmente meritevoli del pe- nultimo anno delle Scuole Superiori. La Scuola Uni- versitaria Superiore Iuss di Pavia, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa te- steranno cosi sul campo il processo che le vede impe- gnate a federarsi. Scuola estiva di orientamento (giugno-luglio 2016) 180 studenti provenienti da tutta Italia, che hanno concluso il quarto anno di studi superiori, a confron- to con il modello universitario in occasione della Scuola Estiva di Orientamento; due moduli (Pisa, 27 giugno -1 luglio 2016/Pisa, 4-8 luglio 2016). Full immersion di lezioni, dibattiti, tavole rotonde, momenti di incontro in previsione di un possibile percorso di eccellenza. La capacità di immaginare è il “fil rouge” dei due mo- duli della Scuola di orientamento e diventerà tutt’u- no con un percorso per comprendere le motivazioni più profonde e sincere verso la scelta del proprio per- corso di formazione universitaria. “Il tema della Scuola estiva di orientamento – spie- gano Luca Sebastiani e Luigi Orsenigo, delegati all’O- rientamento, rispettivamente, per Sant’Anna e IUSS – può essere sintetizzato nelle parole del saggista austriaco Carl Kraus, che invitava a immaginare un mondo più grande rispetto a quello che i sensi ci pos- sono mostrare, e a riflettere sul ruolo degli intellet- tuali e dei professionisti del domani per contribuire al continuo miglioramento della società. Di fronte al suo stato di difficoltà è chiara la necessità di un cam- biamento radicale: cultura e scienza divengono risor- se preziose per rifondare l’esistente nei suoi aspetti economici, politici, sociali e guardare al futuro prossi- mo con fiducia. La capacità di immaginare, unita alla comprensione degli interessi di studio, sarà al centro della Scuola estiva di orientamento per prendere con- sapevolezza delle proprie potenzialità e attitudini”. guarda il video Yves Mény, presidente Federazione Sant’Anna-IUSS SCUOLA NORMALE SUPERIORE
  • 22. 20 bilancio sociale iuss 2016 1.4.3 le relazioni internazionali La Scuola Universitaria Superiore IUSS ha sviluppato un intenso processo di internazionalizzazione fin dal- la sua istituzione. La promozione di periodi di studio degli studenti presso qualificate istituzioni straniere e il crescente coinvolgimento di docenti, ricercatori e studenti stranieri, in particolare a livello post gradua- te, sono stati facilitati dalle relazioni dei professori e ricercatori dello IUSS con università ed enti di ricerca stranieri. Le collaborazioni internazionali sono state intensificate per finalità formative e di ricerca di alto livello. collaborazioni internazionali divise per aree scientifiche e relativi centri di ricerca attivi nel 2016 Area delle Scienze cognitive, sociali e del comportamento Centro di Neurocognizione, Epistemologia e Sintassi teorica – NetS 1. Department of Linguistics, Queen Mary, University of London, United Kingdom 2. School of Advanced Studies, University of London, United Kingdom 3. Memory and Aging Centre Neurology Department, University of San Francisco, USA 4. USC University of California, San Francisco, USA 5. Institute of Philosophy University of London, United Kingdom 6. Institut Jean Nicod, France 7. CNRS - Institut d’Histoire e de Philosphie des Sciences et des Techniques, France 8. Università di Strasburgo – UdS, France 9. University of Groningen, The Netherlands 10. National Research University Higher School of Economics, Moscow, Russia Master in Cooperation and Development 1. University of Bethlehem, Cisgiordania 2. Drexel University, Philadelphia, USA Area del Trattamento delle incertezze e valutazione dei rischi Centro di Formazione Post-Laurea e Ricerca in Comprensione e Gestione delle Situazioni Estreme – UME 1. Institute of Crustal Dynamics, China Earthquake Administration, P.R. China 2. University at Buffalo, USA 3. Universidade do Porto, Portugal 4. Centre de Recherche en Astronomie, Astrophysique et Géophysique, Algeria 5. Universidade do Minho, Portugal 6. Universidade of Madeira, Portugal 7. University Ss. Cyril and Methodius University in Skopje, R. Macedonia 8. Université Grenoble 1 “Joseph Fourier”, France 9. University of Patras, Greece 10. Middle East Technical University, Turkey 11. AGCS - Allianz Global Corporate & Specialty Se, Germany 12. University of Toronto, Canada 13. Universidad Nacioal de Cuyo, Argentina 14. Imperial College, London, United Kingdom 15. University of Canterbury, New Zealand 16. IAEA - International Atomic Energy Agency, Austria 17. Universidad Tecnica Particular de Loja, Ecuador 18. University of Adelaide, Australia Center for Astronomical and Remote-sensing Observations – ICARO 1. University of Leicester, United Kingdom 2. Max-Planck, Gesellschaft Zur Foerderung der Wisseschaften, Germany 3. Friedrich-Alexander University Erlangen- Nurenberg, Germany 4. Technische Universiteit Eindhoven University of Technology, the Netherlands
  • 23. 1.5 LA MAPPA DEGLI STAKEHOLDER STUDENTI UNIVERSITARI Università italiane, Università estere STUDENTI SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO COLLEGI Collegi di merito, Collegi EDiSU FONDAZIONE EUCENTRE FINANZIATORI Fondazioni Bancarie, Unione Europea, Enti privati, Enti pubblici { esterni } RICERCATORI Istituzioni e Atenei, italiani ed esteri DOCENTI Docenti dell’Università di Pavia e di altri Atenei in Italia e all’Estero FEDERAZIONE Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa MEDIA I mezzi di informazione tradizionali (press, tv, magazine) e web (testate on line, siti web, blog) ENTI PUBBLICI E PRIVATI DI RICERCA FORNITORI Aziende e professionisti coinvolti nelle attività IUSS ALTRE SCUOLE SUPERIORI A ORDINAMENTO SPECIALE Scuola Normale di Pisa, Imt di Lucca, Sissa di Trieste, Gran Sasso Science Institute GSSI ISTITUZIONI Comune di Pavia, Regione Lombardia, Ministero dell’Istruzione, dell’Università, e della Ricerca MIUR, Istituzioni europee UNIVERSITÀ Università di Pavia, università italiane e internazionali { interni } Allievi Docenti Personale amministrativo 21 1. l’identità
  • 24. 22 bilancio sociale iuss 2016 2. Il patrimonio
  • 25. 23 2. il patrimonio Il report sociale, avendo la finalità di rendere con- to a tutti gli stakeholder del valore creato e diffuso dall’organizzazione di riferimento, integra significa- tivamente le informazioni del Bilancio di esercizio anche rispetto all’analisi del patrimonio inteso come l’insieme, unitario e coordinato, di risorse da cui tale valore scaturisce. Esse si configurano non solo nelle risorse economiche e finanziarie rappresentate dagli Investimenti (Attività) dello Stato Patrimoniale, ma anche quelle che compongono il capitale umano le quali non sono oggetto di rilevazione contabile se non nella mera accezione economica. Nell’intento di offrire una visione complessiva del patrimonio dello IUSS proponiamo un approfondi- mento sulle tre configurazioni di risorse che, secondo la teoria aziendale, compongono il patrimonio dispo- nibile a prescindere dalla relativa proprietà, quali: –– il patrimonio delle conoscenze o capitale umano, relativo al personale docente e tecnico-ammini- strativo incardinato nella pianta organica della Scuola Universitaria Superiore di Pavia, cui si ag- giungono i collaboratori esterni; –– il patrimonio strumentale, formato dalle risorse (tangibili e intangibili) che cedono le relative utilità in un arco di tempo pluriennale (Immo- bilizzazioni) o inferiore all’anno (Attivo Circo- lante); –– patrimonio finanziario, rappresentato dalle fonti a copertura degli investimenti, siano esse esigi- bili (entro/oltre i 12 mesi) o non esigibili (Patri- monio Netto). 2.1 Patrimonio delle conoscenze Nel corso del 2016 la Scuola Universitaria Superiore IUSS ha effettuato la chiamata di un professore or- dinario e di quattro ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3 lettera b) della L. 240/2010, incrementando così il suo capitale umano in termini di personale de- dicato alla ricerca oltre alla didattica. Il “Patrimonio delle conoscenze” include, altresì, i 22 professori di alto profilo, ai quali la Scuola Univer- sitaria Superiore di Pavia ha affidato insegnamenti compresi nell’offerta formativa di cui ai Corsi ordina- ri (art. 23 della L. 240/2010). Le unità di personale tecnico – amministrativo non presentono variazioni, se non nell’età media, eviden- temente accresciuta di un anno (Tav. 2). PERSONALE DOCENTE E RICERCATORE (tav. 1) Ruolo al 31.12.2016 Genere Età media uomini donne Professori I fascia 10 10 55 Professori II fascia 6 5 1 42 Ricercatori di ruolo 1 1 42 Ricercatori a tempo determinato 5 4 1 38 Assegnisti di ricerca 9 8 1 34 Totale 31 28 3 PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO (tav. 2) Ruolo al 31.12.2016 Genere Categoria Età media uomini donne B/C/D EP A tempo indeterminato 17 3 14 17 0 43 A tempo determinato 1 1 0 0 0 65 Totale 18 4 14 17 0
  • 26. 24 bilancio sociale iuss 2016 2.2 Patrimonio strumentale Il patrimonio strumentale comprende diritti e beni di proprietà rilevati nella sezione dell’Attivo dello Stato Patrimoniale di cui al Bilancio di esercizio, ma anche quelli che, essendo solo disponibili, non tro- vano rappresentazione in tale prospetto contabile. Relativamente ai primi, la riclassificazione dell’Attivo secondo il criterio della liquidità, ossia della capacità degli elementi patrimoniali di essere trasformati in denaro entro o oltre 12 mesi, offre una prima analisi del patrimonio dal punto di vista delle risorse eco- nomiche e finanziarie di cui lo IUSS potrà disporre nell’esercizio 2017 e/o in quelli futuri (Tav. 3). La composizione degli impieghi (Attivo patrimonia- le) presenta, nel 2016, una configurazione opposta rispetto a quella dello scorso esercizio: il patrimonio strumentale dello IUSS risulta formato prevalente- mente da Attivo circolante (€ 4.548.772,78) rispetto a quello fisso (€ 4.183.481,25). L’Attivo fisso, rappresentato dal totale delle Immobi- lizzazioni (Tav. 3), è diminuito, soprattutto, a seguito degli ammortamenti effettuati sui beni e diritti plu- riennali. L’Attivo circolante è formato da crediti esi- gibili a breve e disponibilità liquide, non risultando giacenze di magazzino. La Scuola Universitaria Superiore IUSS realizza le proprie attività “core” attraverso risorse strutturali rappresentate dalle aule presenti nella sede presso il Palazzo del Broletto (4 aule didattiche, 1 aula magna e alcune aule studio per gli allievi pre e post laurea e per gli assegnisti di ricerca). A tali strutture si aggiungono quelle rese disponibili dall’Università di Pavia e dai Collegi di merito e dalla Fondazione Eucentre (aula didattica, aula multime- diale, centro documentazione e laboratori per prove sperimentali). Si tratta di beni strumentali che sono a disposizione dello IUSS, ma non di sua proprietà. Per tale ragione quest’ultimi non vengono contabilizzati nel prospetto di Stato Patrimoniale. Riguardo alle risorse economiche e finanziarie che vengono a costituire il patrimonio durevole di pro- prietà della Scuola Universitaria Superiore di Pavia, evidenziamo che, non riscontrando investimenti di tipo finanziario, l’Attivo fisso è composto esclusiva- mente da immobilizzazioni immateriali (beni intan- gibili a utilizzo pluriennale) e materiali (beni tangibili a utilizzo pluriennale) (Tav. 4). COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO STRUMENTALE al 31.12 (tav. 3) Attivo circolante    Attivo fisso 2015 2016 54% 48% 46% 52%
  • 27. 25 2. il patrimonio Le immobilizzazioni immateriali sono rappresentate quasi totalmente dai costi di ristrutturazione del Pa- lazzo del Broletto di proprietà del Comune di Pavia e concesso in uso esclusivo dello IUSS in forza di una convenzione di durata trentennale. A tale proget- to è stato destinato un finanziamento da parte del MIUR, erogato in un’unica soluzione nel 2006. Dal punto di vista contabile tale ricavo pluriennale viene annualmente riscontato per la parte dei contributi di competenza degli esercizi successivi (“contributo agli investimenti”) nell’ambito dei risconti passivi; gli ammortamenti vengono invece “sterilizzati” median- te la voce “contributi in conto capitale immobilizza- zioni in uso”, riepilogata fra i ricavi di esercizio. La Scuola Universitaria Superiore di Pavia ha accre- sciuto, nel corso dell’esercizio 2016, il patrimonio strutturale tangibile con l’acquisto di attrezzature scientifiche (Tavola 5). COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO STRUTTURALE al 31.12 (tav. 4) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 95,3897,52 Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie 4,622,48 00 valori in % 2015    2016
  • 28. 26 bilancio sociale iuss 2016 L’Attivo Circolante è composto principalmente da di- sponibilità liquide e da crediti esigibili entro l’anno. Le disponibilità economiche comprendono solo i co- sti anticipati per servizi che saranno resi nel 2017, non risultando giacenze di magazzino. Nello speci- fico, si rilevano incrementi annui di “Crediti verso Miur e altre amministrazioni centrali” , “Crediti verso Università” e “Crediti verso Enti e soggetti privati” re- lativi principalmente a finanziamenti per progetti di ricerca (Tav. 6). COMPOSIZIONE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (tav. 5) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 48 64 Impianti e attrezzature Attrezzature scientifiche Mobili e arredi 43 13 9 23 valori in % 2015    2016 COMPOSIZIONE ATTIVO CIRCOLANTE al 31.12 (tav. 6) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 39 31 Disponibilità finanziarie Disponibilità liquide Disponibilità economiche 58 65 34 valori in % 2015    2016
  • 30. 28 bilancio sociale iuss 2016 2.3 Patrimonio finanziario Per patrimonio finanziario deve intendersi l’insieme delle fonti che coprono il fabbisogno generato dagli investimenti. La riclassificazione degli aggregati del Passivo dello Stato Patrimoniale secondo il criterio della esigibilità, intesa come obbligo al rimborso en- tro e oltre 12 mesi, individua tre tipologie di fonti, quali: il Patrimonio Netto (fonte non esigibile), le Passività consolidate (esigibili oltre 12 mesi) e le Pas- sività correnti (esigibili entro 12 mesi) (Tav. 7). Dalla riclassificazione contabile adottata emerge come la principale fonte di risorse finanziarie sia data dalle Passività consolidate. E’ opportuno precisare che esse non consistono in debiti esigibili oltre l’an- no, ma da risconti passivi di natura prevalente plu- riennale. Si tratta nello specifico di rendite anticipate derivanti da contributi erogati dal MIUR per i lavori di ristrutturazione del palazzo del Broletto, sede della Scuola Universitaria Superiore di Pavia, nonché pro- venienti da enti terzi per progetti finanziati. I debiti dello IUSS, tutti esigibili entro i 12 mesi, ri- guardano fatture ancora da pagare relative a forniture di beni e servizi (debiti v/fornitori) e importi da li- quidare ai dipendenti per attività svolte nel corso del 2016 (debiti v/dipendenti). Il Patrimonio netto è composto da risorse provenien- ti dal Fondo di dotazione dell’Ateneo, dal Patrimonio vincolato e dal Patrimonio non vincolato. La voce “Fondo di dotazione dell’Ateneo”, comprendente la differenza contabile tra Attivo e Passivo e le poste di patrimonio vincolato e non vincolato risultanti dal Primo Stato Patrimoniale della Scuola (1.01.2015), rappresenta una modesta parte del Patrimonio netto. Il “Patrimonio vincolato” accoglie le somme destinate da parte degli Organi istituzionali dello IUSS a inizia- tive e progetti diversi. Esso presenta un decremento di 17 punti percentuale rispetto allo scorso esercizio a causa degli utilizzi del fondo in misura corrispon- dente alle assegnazioni di budget 2016. Il “Patrimo- nio non vincolato” comprende il Risultato gestionale di esercizio. Il relativo incremento del 21% è stato determinato principalmente dalla quota premiale assegnata allo IUSS per effetto della sua eccellente performance raggiunta in sede VQR 2011-2014, ol- tre a una prudenziale gestione delle risorse (Tav. 8). A riguardo è opportuno riportare quanto affermato in nota integrativa al Bilancio di Esercizio 2016 (p. 29): “il complesso del patrimonio del patrimonio netto al 31.12.2016 pari a € 3.314.800,05, consente di sostenere tutte le attività, programmi e progetti in corso per tutto il triennio 2017-2019 e in particolare quanto deliberato dal Senato Accademico nella seduta del 15 febbraio 2017”. COMPOSIZIONE PATRIMONIO FINANZIARIO al 31.12 (tav. 7) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 38 28 Patrimonio netto Passività correnti Passività consolidate 46 58 66 valori in % 2015    2016
  • 31. 29 2. il patrimonio 2.4 Analisi per indici L’analisi patrimoniale è stata realizzata attraverso la riclassificazione dello Stato Patrimoniale di cui al Bi- lancio di esercizio 2016. A tal fine sono stati applica- ti i criteri finanziari - crescente liquidità dell’Attivo e crescente esigibilità del Passivo (Tavola 9) così da rilevare ulteriori dimensioni della performance oltre a quella economica che per l’anno in oggetto risulta positiva (Reddito di esercizio = € 2.001.791,96). Esse riguardano la solidità patrimoniale, la solvibilità e la liquidità. Tali aspetti della performance sono stati oggetto di misurazione e di interpretazione in ottica comparata. STATO PATRIMONIALE GESTIONALE al 31.12 (tav. 9) ATTIVO 2015 2016 Attivo fisso 4.272.317,84 4.183.481,25 Disponibilità economiche 151.544,56 139.370,40 Disponibilità finanziarie 1.157.092,70 1.804.581,25 Disponibilità liquide 2.421.296,41 2.604.821,13 Attivo circolante 3.729.933,67 4.548.772,78 Totale attivo 8.002.251,51 8.732.254,03 COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO NETTO al 31.12 (tav. 8) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 46 Fondo dotazione di Ateneo Patrimonio vincolato Patrimonio non vincolato 36 53 60 41 valori in % 2015    2016 PASSIVO 2015 2016 Fondo di dotazione Ateneo 130.240,43 130.240,43 Fondo vincolato 1.168.817,89 1.182.767,66 Fondo non vincolato 896.240,55 2.001.791,96 Patrimonio netto 2.195.298,87 3.314.800,05 Passività consolidate 5.300.473,03 5.025.248,55 Passività correnti 506.479,61 392.205,43 Tot. Passività + Patrimonio netto 8.002.251,51 8.732.254,03
  • 32. 30 bilancio sociale iuss 2016 INDICI FINANZIARI 2015 2016 Indice di copertura delle immobilizzazioni Attivo fisso (Passività consolidate + Patrimonio netto) 57% 50% Indice di composizione delle fonti (Patrimonio netto + Passività consolidate) (Tot. Passività + Patrimonio netto) 94% 96% Indice di solvibilità corrente Attivo circolante Passività correnti 7,34 11,50 Indice di liquidità Disponibilità liquide Passività correnti 4,8 6,6 ANALISI DELLE PERFORMANCE PATRIMONIALI al 31.12 (tav. 10) solidità patrimoniale Essa attiene all’equilibrio della struttura patrimoniale dal punto di vista finanziario: il fabbisogno generato dagli investimenti deve trovare copertura in fonti esi- gibili della stessa durata (es. costo di fattori a utilizzo pluriennale sostenuto con finanziamenti esigibili nel medesimo arco temporale). Gli indicatori finanziari adottati sono descritti di se- guito (Tav.10). Indice di copertura delle immobilizzazioni: Attivo Fisso/(Passività consolidate+Patrimonio Netto) L’Attivo fisso dato dalla sommatoria delle immobiliz- zazioni deve essere finanziato dal Patrimonio Netto e da Passività consolidate rappresentate, nel caso spe- cifico, da Rendite pluriennali derivanti da progetti finanziati. Quanto più tale ratio si avvicina al 100%, tanto più l’organizzazione risulta solida dal punto di vista patrimoniale. Indice di composizione delle fonti: (Passività consolidate+Patrimonio Netto) /(Passività+Patrimonio Netto) L’indice rileva la percentuale di fonti non esigibili sul totale (Passività + Patrimonio netto). Nel presente caso, le Passività consolidate sono considerate non esigibili perché formate da Risconti passivi plurien- nali per progetti e ricerche in corso. Quanto più ele- vato è il valore dell’indice, tanto minore è l’indebita- mento verso terzi. solvibilità e liquidità Si tratta della capacità di rimborsare debiti a breve con risorse monetarie disponibili o prontamente li- quidabili (entro l’anno). Per rilevare tali dimensioni della performance sono stati calcolati i seguenti indici (Tav. 10): Indice di solvibilità corrente: Attivo Circolante/Passività Correnti L’indice misura la capacità di onorare i debiti esigi- bili entro l’anno con risorse monetarie disponibili immediatamente (liquidità immediate rappresentate da denaro in cassa, in banca o in conto corrente po- stale) o nell’arco di 12 mesi (disponibilità finanziarie rappresentate da crediti che saranno incassati entro l’anno) e da rimanenze di magazzino (valore pari a € 0 nello Stato Patrimoniale IUSS). L’indice deve risultare superiore all’unità per segnala- re una performance positiva in termini di solvibilità. Indice di liquidità: Disponibilità liquide/Passività correnti Il quoziente offre una misura più specifica di quella relativa alla solvibilità, mostrando la capacità di rim- borso dei debiti a breve, con risorse monetarie già disponibili o che lo saranno entro 12 mesi. L’indice deve risultare superiore all’unità per dare evidenza di una buona situazione finanziaria in termini di liqui- dità.
  • 33. 31 2. il patrimonio Risultati emersi La Scuola Universitaria Superiore IUSS conferma il suo livello di eccellenza anche in ambito gestionale. L’analisi sulla solidità patrimoniale evidenzia come le fonti correlate agli investimenti durevoli siano capaci di coprire oltre il doppio del relativo fabbisogno fi- nanziario. D’altra parte gli investimenti comprendo- no i costi di ristrutturazione del Palazzo del Broletto, di proprietà del Comune di Pavia, trattandosi di mi- gliorie apportate a beni di terzi. A copertura di tali costi si ricorda il contributo MIUR in conto capitale registrato fra i risconti passivi pluriennali riclassifica- ti nell’aggregato Passività consolidate. L’indice di composizione delle fonti conferma il basso livello di indebitamento verso terzi. Esse sono infatti composte da risorse destinate a progetti istituzionali e a ricerche. A tali risorse finanziarie si aggiungono anche quelle che compongono il patrimonio non vin- colato che, per tale caratterizzazione non è incluso nel calcolo dell’indice di copertura finanziaria desti- nata a progetti e ricerche. L’elevato valore raggiunto dal medesimo quoziente risulterebbe ancora più alto considerando la quota di utile, pari al 35% di quello conseguito nel 2016, assegnata ai titolari dei fondi per progetti in corso. Le performance risultano positive e addirittura miglio- rate anche dal punto di vista della solvibilità/liquidità, evidenziando un buon andamento della gestione dello IUSS anche nei rapporti con economie terze.
  • 34. 32 bilancio sociale iuss 2016 3. I processi di creazione e diffusione del valore
  • 35. 33 3. i processi di creazione e diffusione del valore 3.1 La didattica i corsi ordinari I Corsi ordinari rappresentano l’attività didattica e for- mativa pre laurea della Scuola IUSS. I Corsi ordinari hanno come scopo principale quello di arricchire il piano di studi seguito nel corso di laurea dell’Univer- sità di Pavia con attività che il Consiglio Didattico valu- ta particolarmente rispondenti alle esigenze formative proprie di una Scuola Universitaria Superiore. La scel- ta degli argomenti, dei temi e dei docenti è orientata in una prospettiva metodologica e multidisciplinare per consentire agli allievi di partecipare a un processo di apprendimento che sia connesso agli sviluppi della ricerca scientifica e culturale contemporanea. La Scuola si impegna a valorizzare il merito e le poten- zialità dei propri allievi favorendone la crescita come persone autonome, riflessive e dotate di senso critico. Le classi accademiche sono quattro: Scienze Umane, Scienze Sociali, Scienze e Tecnologie, Scienze Biome- diche. Oltre agli insegnamenti obbligatori, i Corsi or- dinari organizzano annualmente una serie di attività seminariali. Il funzionamento dei Corsi ordinari è as- sicurato da un Coordinatore, il quale presiede il Con- siglio didattico dei Corsi ordinari, composto da tutti i docenti della Scuola Universitaria Superiore IUSS e da quattro rappresentanti degli allievi, uno per classe. Ciascuna classe sviluppa la propria attività didattica e tematica sotto la responsabilità di un docente nomi- nato dal Coordinatore. candidati all’anno accademico 2015/2016 Per l’ammissione al primo anno del ciclo triennale di primo livello o ciclo unico, il totale delle candidature è stato pari a 251 per un totale di 117 femmine e 134 maschi. La maggioranza dei candidati proviene dalle regioni dell’Italia settentrionale (53%), seguite da Sud e isole 31%) e Centro (16%). Per quanto riguarda la scuola di provenienza, il 53% sì è diplomato al liceo scientifico, il 41% al liceo clas- sico e il restante 6% in altri istituti. AREA GEOGRAFICA E SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE DI PROVENIENZA DEI CANDIDATI (tav. 1-2) 53% Nord 16% Centro 31% Sud e isole 53% Liceo scientifico 41% Liceo classico 6% Altri licei guarda il video Luigi Orsenigo, coordinatore dei Corsi ordinari
  • 36. 34 bilancio sociale iuss 2016 I CORSI ORDINARI (tav. 4) A- CLASSE DI SCIENZE UMANE CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA Storia del pensiero linguistico Andrea Carlo Moro Scuola Universitaria Superiore IUSS Filosofia della mente Michele Di Francesco Scuola Universitaria Superiore IUSS Le sottilissime astuzie di Bertoldo di Giulio Cesare Croce: lingua e testo di un ‘classico popolare’ del tardo Rinascimento italiano Luca D’Onghia Scuola Normale Superiore di Pisa Noluntas sciendi. Un percorso nella narrativa modernista Raffaele Donnarumma Università degli Studi di Pisa ALLIEVI ANNO ACCADEMICO 2015/2016 (tav. 3) 245allievi iscritti 104diplomati nell’anno 2016 52 maschi 20 Scienze biomediche 22 Scienze sociali 39 Scienze umane 23 Scienze e tecnologie 37 diploma di licenza triennale di primo livello 72 laureati con lode presso l’Università di Pavia52 femmine suddivisione per classi
  • 37. 35 3. i processi di creazione e diffusione del valore B- CLASSE DI SCIENZE SOCIALI C- CLASSE DI SCIENZE E TECNOLOGIE CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA Documentazione linguistica Cristiano Chesi Scuola Universitaria Superiore IUSS Realismo e modalità Salvatore Veca Scuola Universitaria Superiore IUSS (past professor) Epistemologia e Filosofia della Matematica Andrea Sereni Scuola Universitaria Superiore IUSS Neuropragmatica e aspetti sociali della comunicazione Valentina Bambini Scuola Universitaria Superiore IUSS Raccontare storie, raccontare la storia. Tradizioni orali e sapere storico nella Grecia arcaica e classica Leone Porciani Università degli Studi di Pavia Origini e sviluppo della grammatica generativa Giorgio Graffi Università degli Studi di Verona (past professor) CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA I concetti di base della analisi economica. Una discussione critica Luigi Orsenigo Scuola Universitaria Superiore IUSS Comparare e misurare. Analisi critica dell'approccio quantitativo allo studio dei sistemi giuridici Alberto Monti Scuola Universitaria Superiore IUSS Lavoro, impresa e fiscalità Stefano Moratti Scuola Universitaria Superiore IUSS Prima e dopo la crisi: teorie economiche alternative. Ricardo, Marx, Keynes e Schumpeter Luigi Orsenigo Scuola Universitaria Superiore IUSS Storia d’impresa Andrea Colli Università Bocconi Approfondimenti in tema di responsabilità civile Andrea Belvedere Università degli Studi di Pavia (past professor) Economia dei paesi emergenti Roberta Rabellotti Università degli Studi di Pavia Analisi delle politiche pubbliche Paolo Graziano Università Bocconi CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA Statistica e probabilità. Perchè preoccuparsene? Paolo Bazzurro Scuola Universitaria Superiore IUSS Fondamenti di Matematica Pierluigi Colli Università degli Studi di Pavia Costruiamo una missione spaziale Andrea Taramelli e Andrea Tiengo Scuola Universitaria Superiore IUSS Modelli matematici per la stima del rischio calamità Mario L.V. Martina Scuola Universitaria Superiore IUSS La massa in fisica: da Galileo, attraverso Einstein fino a Higgs Cristina Riccardi Università degli Studi di Pavia Earthquake Engineering and Engineering Seismology Gian Michele Calvi Scuola Universitaria Superiore IUSS La ricerca di vita extraterrestre Andrea Tiengo Scuola Universitaria Superiore IUSS Evoluzione di dischi protostellari e teorie di formazione planetaria Giuseppe Lodato Università degli Studi di Milano Remote Sensing and Geographic Information Systems Andrea Taramelli Scuola Universitaria Superiore IUSS
  • 38. 36 bilancio sociale iuss 2016 D- CLASSE DI SCIENZE BIOMEDICHE INDICI DI SODDISFAZIONE PER CLASSI NEL TRIENNIO (tav. 5) Scienze umane Scienze sociali Scienze e tecnologie Scienze biomediche 4.0 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 3,6 3,53,4 3,2 3,5 3,6 3,3 3,5 3,63,5 3,53,6 a.a. 2013/2014 – a.a. 2014/2015 – a.a. 2015/2016 efficacia percepita della didattica Una misura dell’efficacia percepita dagli allievi e dai diplomandi circa i contenuti dei Corsi ordinari e la qualità della didattica può essere desunta dai giudizi espressi attraverso i questionari di valutazione. L’ultimo dato certificato dal Nucleo è quello relativo all’a.a. 2015/2016. La rilevazione è stata effettuata sui 38 corsi attivati, con un tasso di risposta dell’84%, in aumento di undici punti percentuali rispetto all’anno precedente. L’indice di soddisfazione (da 1 a 4) cal- colato per classe è stato il seguente: 3.6 per la classe di Scienze Umane, 3.4 per la classe di Scienze Sociali, 3.5 per la classe di Scienze e Tecnologie e 3.5 per la CORSO DOCENTE ENTE DI APPARTENENZA L'indagine morfologica in Biomedicina: aspetti storici Paolo Mazzarello Università degli Studi di Pavia Dentro al genoma Orsetta Zuffardi Università degli Studi di Pavia Cellule staminali e medicina rigenerativa Carlo Alberto Redi Università degli Studi di Pavia Medicina Molecolare Diagnostica e Medicina di Precisione Giampaolo Merlini Università degli Studi di Pavia Patologie psichiatriche e neurodegenerative: dal laboratorio alla clinica Cristina Lanni e Marco Racchi Università degli Studi di Pavia Autoimmunità e malattie autoimmuni sistemiche: dalla fisiopatologia al trattamento mirato Carlomaurizio Montecucco Università degli Studi di Pavia Diritto, scienza e tecnologie emergenti Amedeo Santosuosso Università degli Studi di Pavia Fasi di realizzazione del farmaco Dionigio Franchi - Cervello e linguaggio Stefano Cappa Scuola Universitaria Superiore IUSS Medicina ambientale Luigi Manzo Università degli Studi di Pavia (past professor) Neuroscienze della decisione Nicola Canessa Scuola Universitaria Superiore IUSS
  • 39. 37 3. i processi di creazione e diffusione del valore classe di Scienze Biomediche. Per quanto riguarda l’opinione dei diplomandi, la Scuola distribuisce agli allievi un questionario di va- lutazione il giorno della seduta di diploma, allo scopo di rilevare la loro valutazione dell’esperienza svolta presso lo IUSS. L’ultimo dato disponibile è quello relativo all’anno solare 2016, per il quale sono state raccolte 57 schede, con un tasso di risposta del 93% (in aumento rispetto all’84% dell’anno precedente di undici punti percentuali). In relazione al diploma di licenza, il livello di soddi- sfazione si mantiene buono: considerando la soddi- sfazione complessiva dell’esperienza vissuta presso la Scuola IUSS, il 21% dei rispondenti si dichiara de- cisamente soddisfatto, in miglioramento rispetto al 15% dello scorso anno; il 73% si dichiara abbastanza soddisfatto (più sì che no) in netto miglioramento rispetto al 48% dello scorso anno, il 6% si dichiara poco soddisfatto (più no che sì). In relazione al diploma triennale, il livello di soddi- sfazione complessiva risulta invece in calo: il 4% dei rispondenti si dichiara decisamente soddisfatto (de- cisamente sì) con un notevole calo rispetto al 41% dello scorso anno; il 65% si dichiara abbastanza sod- disfatto (più sì che no) con un aumento rispetto al 41% dello scorso anno; il 26% si ritiene poco soddi- sfatto (più no che sì) contro il 4% dello scorso anno e il 5% non si ritiene soddisfatto (decisamente no) in calo rispetto al 14% dello scorso anno. efficacia percepita rispetto al mercato del lavoro: inserimento professionale dei diplomati Un ulteriore indicatore di efficacia delle attività di formazione è costituito dai tempi e dalle modalità dell’inserimento professionale dei diplomati. A luglio 2016 è stato svolto dalla Scuola un aggiornamento dell’indagine sulle carriere dei diplomati dei Corsi ordinari, con lo scopo di rilevare la posizione pro- fessionale degli allievi che hanno concluso il proprio periodo di studi, verificando i percorsi di avvio della loro carriera e definendo un quadro della loro collo- cazione nel mondo del lavoro e della ricerca. La rilevazione è stata effettuata sui diplomati dell’an- no 2015 (a 1 anno – 1 anno e mezzo dal diploma, a seconda della sessione di diploma). Su 53 contatta- ti, in 31 hanno risposto alla rilevazione con un tasso di risposta del 59% (in diminuzione rispetto al 68% dello scorso anno), di questi 23 hanno dichiarato che stanno proseguendo il loro percorso formativo: 16 sono iscritti a un dottorato, 7 sono iscritti a un corso di specializzazione e 8 hanno già intrapreso un’atti- vità lavorativa. Per quanto riguarda la sede in cui i diplomati si tro- vano a svolgere la loro attività di formazione o lavoro, 18 sono rimasti in Italia e, di questi, 4 a Pavia; 13 si sono trasferiti all’estero (9 in Europa e 4 negli Stati Uniti d’America). QUALE È IL PRINCIPALE MOTIVO PER IL QUALE HA SCELTO DI FREQUENTARE I CORSI ORDINARI DELLA SCUOLA IUSS? (tav. 6) 50% Arricchimento culturale 15% Benefici economici 29% Migliori prospettive occupazionali 6% Prestigio sociale
  • 40. 38 bilancio sociale iuss 2016 FORMAZIONE POST DIPLOMA (tav. 7) 23/ 31 continuano il percorso formativo 16 dottorato 7 corso di specializzazione 8 attività lavorativa corsi di dottorato I Corsi di dottorato costituiscono l’asse portante del- la formazione post laurea della Scuola Universitaria Superiore IUSS e contribuiscono ad alimentarne la ricerca attraverso la partecipazione diretta allo svol- gimento di progetti di ricerca e a formare quelle co- noscenze scientifiche che essa intende trasmettere ai dottorandi durante la frequenza dei corsi. Tutti i dottorati attivati presso la Scuola sono caratterizzati da una forte vocazione internazionale e hanno una struttura attenta alla dimensione interdisciplinare della ricerca. Nell’a.a. 2015-2016 sono stati attivati i seguenti corsi di dottorato: Area del trattamento delle incertezze e valutazione dei rischi –– Comprensione e Gestione delle Situazioni Estreme (UME) in collaborazione con l’Università di Pavia Area delle scienze cognitive, sociali e del comportamento –– Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche (SBB) in collaborazione con l’Università di Pavia. –– Economia e Scienze Sociali (DESS) in collaborazione con l’Università di Pavia e con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. –– Neuroscienze Cognitive e Filosofia della Mente (NCFM) in collaborazione con l’Università Vita Salute San Raffaele. Il numero di posti a bando per l’accesso dottorati per l’a.a. 2015/2016 è stato pari a 19, per un totale di 245 candidati e un tasso di selezione di 12,9 candidati per posto. I nuovi allievi iscritti nell’a.a. 2015/2016 ai programmi sono stati in totale 18: 10 del dottorato in “Comprensione e Gestione delle Situazioni Estreme”, 4 del dottorato in “Scienze Biomolecolari e Biotecno- logie”, 2 del dottorato in “Economia e Scienze Sociali” e 2 del dottorato in “Neuroscienze Cognitive e Filoso- fia della Mente”. A. Dottorato in “Comprensione e Gestione delle Situazioni Estreme” Il corso di Dottorato afferisce al Centro UME. Il pro- gramma di dottorato si propone di formare operato- ri con spiccate capacità scientifiche e professionali, consapevoli dei contenuti culturali, tecnici e gestio- nali dell’ingegneria sismica, della sismologia appli- cata all’ingegneria, del rischio idrometeorologico, del rischio chimico-ambientale e della gestione dei rischi e delle emergenze in generale. I settori fondamentali di approfondimento del curri- culum in ingegneria sismica comprendono aspetti di sismologia, geofisica, geologia, geotecnica, compor- tamento di materiali e strutture, analisi strutturale, progetto di nuove strutture e adeguamento di strut- ture esistenti, con particolare attenzione allo studio di modalità di acquisizione dei dati, a metodologie di indagine su materiali, tecnologie e strutture, alla costruzione di quadri interpretativi per la valutazio- ne della pericolosità, della vulnerabilità e del rischio, alle tecniche di salvaguardia di elementi e strutture, ai componenti essenziali di progetto per la riduzione del rischio, agli aspetti relativi a strumenti urbanisti- ci, legali, assicurativi ed economici. Il programma prevede tre diversi curricula: “Ingegne- ria sismica”, “Gestione dei Rischi e delle Emergenze”, “Weather-Related Risk”.
  • 41. 39 3. i processi di creazione e diffusione del valore B. Dottorato in “Scienze Biomolecolari e Biotecnologie” Il corso di Dottorato in Scienze Biomolecolari e Bio- tecnologie vede come fondamento dell’attività la va- lorizzazione di ricerche in corso presso l’Università di Pavia nel contesto dell’attività di Alta Formazio- ne dello IUSS. Le tematiche principali affrontate dal Dottorato attengono a materie di base, quali struttu- ra e ingegneria delle proteine, a ricerche d’interesse industriale su enzimi e piante transgeniche e a ricer- che di interesse medico su geni che causano malattie, e sviluppo di farmaci. L’obiettivo a lungo termine è quello di fornire uno strumento organico per tradur- re le proprie scoperte nella realtà industriale locale e italiana. Il dottorato rappresenta, per molti aspetti, un’esperienza unica nell’ambito nazionale. Infatti, esso coinvolge docenti (i) appartenenti a dieci diversi settori scientifico disciplinari (aree med, bio e chim) e (ii) afferenti a quattro diversi dipartimenti univer- sitari e un istituto CNR. C. Dottorato in “Economia e Scienze Sociali” Il Dottorato in Economia e Scienze Sociali è un pro- gramma triennale sviluppato dallo IUSS in collabo- razione con il Dottorato Internazionale in Economia della Scuola Superiore S. Anna di Pisa. Il DESS è in- dirizzato a studenti altamente motivati e qualificati che desiderino acquisire le competenze analitiche e di ricerca della comunità scientifica internaziona- le nell’economia e in stretta interazione con le altre scienze sociali. Il corso si rivolge a studenti che ambiscano a lavorare sia in ambito accademico e di ricerca sia a iniziare carriere professionali in agenzie governative, impre- se, istituzioni finanziarie e agenzie internazionali. Il DESS si caratterizza in particolare per una forte at- tenzione alla analisi economica come scienza sociale e per l’enfasi assegnata al dialogo e alla interazione con altri ambiti disciplinari, che includono le scien- ze cognitive, la filosofia, la sociologia, le scienze della politica e il diritto. In questa prospettiva, il corso in- tende fornire non solo una solida e rigorosa prepa- razione nei concetti e nei metodi tipici della analisi economica ma anche fornire gli strumenti analitici e concettuali appropriati per affrontare problemi in una prospettiva intellettualmente ampia, attingendo alle competenze distintive e alle eccellenze presenti allo IUSS in altri campi. D. Dottorato in “Neuroscienze Cognitive e Filosofia della mente” Il PhD in Neuroscienze Cognitive e Filosofia della Mente è un programma di durata triennale e rappre- senta un percorso formativo finalizzato all’attività di ricerca su tre macro-aree di ricerca: (a) Sintassi teo- rica e neurolinguistica; (b) Scienze e neuro-scienze cognitive; (c) Filosofia. Caratteristica distintiva del PhD in Neuroscienze Cognitive e Filosofia della Mente è quella di formare studiosi dotati di un quadro concettuale e metodolo- gico adeguato alla riflessione teorica così come allo studio sperimentale. Lo scopo è quello di favorire ap- plicazioni da un lato ad ambiti tradizionali che evol- vono nel rapporto con le scienze cognitive (linguisti- ca, sintassi, teorie della computazione, filosofia della mente, filosofia del linguaggio, epistemologia delle scienze pure e applicate, questioni etiche e sociali le- gate agli studi sulla cognizione umana, etica applicata e pubblica); dall’altro a domini nuovi ed emergenti (neurolinguistica, neuropragmatica, neuroscienze sociali e neuroeconomia, neuroetica). Si tratta di aree di ricerca interdisciplinari, che trovano nella Scuola Universitaria Superiore IUSS e nell’Università Vita Salute San Raffaele, con la loro prestigiosa rete di scambi nazionali e internazionali, sedi naturali e privilegiate. efficacia percepita: soddisfazione dei dottorandi e dottori di ricerca Il grado di soddisfazione dei dottorandi relativa- mente all’attività didattica frequentata e all’attività di ricerca svolta nel triennio, nella rilevazione a.a. 2015/2016, vedeva un indice di soddisfazione sin- tetico (con valori da 1 a 4) pari a 2,9 per la fine del triennio e 2,8 per il primo e secondo anno di corso. DOTTORATO III ANNO I e II ANNO UME 2,7 2,8 SBB 2,8 3,0 DESS 3,2 2,5 NCFM 2,7 2,7 Il tasso di risposta complessivo del triennio è stato del 89% (71% nell’anno precedente). ingresso nel mondo del lavoro dei dottori di ricerca Un altro fondamentale indicatore di qualità dei dot- torati di ricerca è l’efficacia rispetto al mercato del lavoro e, a questo proposito, la Scuola svolge un mo- nitoraggio sui dottori di ricerca, al fine di verificare l’efficacia del programma e le modalità e i tempi di ingresso nel mondo del lavoro. Nel mese di settem- bre 2016 è stata realizzata una rilevazione sui dottori di ricerca del XXVIII ciclo, che ha registrato un tasso
  • 42. 40 bilancio sociale iuss 2016 INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO DEI DOTTORI DI RICERCA (tav. 8) di risposta del 68,8% e un tasso di occupazione del 81,8%; il 9,1% prosegue con un percorso postdoc. Restano in Italia il 62,5% degli impiegati mentre il restante 37,5% si è trasferito in stati extra europei. Dei dottorati occupati il 20% ha avuto un contratto a tempo indeterminato, il 40% a tempo determinato, il 20% svolge una collaborazione, il 10% ha un lavoro occasionale e un altro 10% ha intrapreso un’attività autonoma. Tra i dottorati impiegati o che svolgono attività po- stdoc il 66,7% è inserito in un’università, il 22,2% presso un’azienda e l’11,1% presso un ente privato. Per i dottori di ricerca occupati, il tempo medio di occupazione è stato poco più di un mese dalla fine del dottorato. corsi di master I corsi di master della Scuola IUSS, interamente svolti in lingua inglese, offrono un’alta qualificazione scien- tifica e professionale in un contesto di forte intera- zione con il mondo delle professioni. La presenza di docenti e studenti stranieri è prevista come elemento qualificante dei corsi. L’alto grado d’internazionalizzazione dei Master pro- posti dalla Scuola IUSS è presente sia a livello di cor- po docente sia di corpo studentesco e rappresenta un valore aggiunto di indubbio prestigio. Ogni corso realizza un programma di attività artico- lato in diversi insegnamenti e comprendente lezioni frontali, eventuali attività sperimentali, periodi di ti- rocinio, conferenze, seminari, incontri con esponenti della realtà professionale. I corsi di master hanno du- rata non inferiore a dodici mesi e possono prevedere un periodo di tirocinio di studio e ricerca o stage di durata non inferiore a tre mesi. 68,8% tasso di risposta 100% occupati 63% iuss fondamentale per trovare lavoro 1 mese per trovare lavoro
  • 43. 41 3. i processi di creazione e diffusione del valore DATO CS ISS REM ROSE ROSE EM Totale posti a bando 35 20 30 35 Lingua ufficiale Inglese Inglese Inglese Inglese Totale ore di lezione 460 495 542 Totale ore di esercitazione 30 340 189 Quota di iscrizione 7.000 9.000 12.000 7.000 Totale docenti 51 15 24 di cui stranieri 10 12 13 % docenti stranieri 19 80 54 MASTER (tav. 9) Nell’anno 2016 (a.a. 2015/2016) i master di secondo livello attivati sono stati: –– Master in Cooperazione allo Sviluppo (CS) –– Master in Ingegneria Sismica e Sismologia (ISS), con progetto Erasmus Mundus - ROSE EM –– Master in Gestione dei Rischi e delle Emergenze (REM) Per i corsi di Master i posti a bando nell’anno 2016 (a.a. 2015/2016) sono stati in totale 105, le ore di lezione erogate sono state in media 499 e quelle di esercita- zione sono state in media circa 186. La quota media di iscrizione corrisponde a 9.250 euro e va da un massi- mo di 12.000 (per il master in Ingegneria sismica con mobilità) a un minimo di 7.000 euro (per il Master in Cooperazione allo Sviluppo). I docenti coinvolti nella didattica dei master sono stati 90, di cui 35 stranie- ri, corrispondenti al 39% del totale. Le candidature ai Master di Secondo livello nel 2015/2016 sono state in totale 957 con un tasso di selezione medio – numero di candidati per posto a bando – di 9,1 (7,3 nell’anno pre- cedente). Gli allievi iscritti ai corsi sono stati in tutto 70, di cui il 83% stranieri (75% nell’anno precedente). Per quanto concerne la valutazione dei programmi di Master da parte degli allievi e degli enti partner, nella valutazione sulla parte di didattica relativa al singolo corso, l’indice di soddisfazione medio (da 1 a 4) è pari a 3,46; nella valutazione complessiva della didattica frontale, l’indice di soddisfazione medio (da 1 a 4) è pari a 2,8; per la valutazione dell’esperienza di stage, l’indice di soddisfazione medio (da 1 a 4) è pari a 3,3. MASTER DIDATTICA FRONTALE STAGE CS 2,8 3,1 ISS 3,0 3,5 REM 2,7 3,2 Per quanto riguarda l’inserimento professionale dei diplomati, L’ultima rilevazione è stata svolta nel settembre 2016 e riguarda i diplomati nell’anno ac- cademico 2014-2015; la rilevazione ha registrato un tasso di risposta dell’85% in aumento rispetto al 75% dell’anno precedente. Complessivamente, su 52 ri- spondenti, 31 diplomati risultano occupati, 8 prose- guono formazione e 13 sono in cerca di occupazione. Legenda CS: Master in Cooperazione allo Sviluppo ISS: Master in Ingegneria Sismica e Sismologia ROSE: programma senza mobilità ROSE EM: programma con mobilità - Progetto Erasmus Mundus REM: Master in Gestione dei Rischi e delle Emergenze
  • 44. 42 bilancio sociale iuss 2016 3.2 La ricerca L’integrazione tra ricerca e formazione trova il suo cardine nella formazione post laurea. L’attività di ri- cerca della Scuola IUSS è organizzata in Aree scienti- fiche, all’interno delle quali vengono attivati Centri di formazione, corsi di dottorato di ricerca, corsi di Master di primo e di secondo livello, nonché Corsi di alta Formazione. le aree di ricerca Le attività scientifiche e formative post laurea della scuola sono articolate in due aree: A. Area delle scienze cognitive, sociali e del comportamento L’Area ha iniziato le sue attività in via sperimentale nel 2010 ed è giunta a piena operatività del corso del 2014. Partita dalla ricerca in ambito linguistico teorico e neurolinguistico, quest’area ha successi- vamente accolto al suo interno le linee di ricerca di neuroscienze cognitive, filosofia, epistemologia, eco- nomia e scienze sociali (anche in relazione all’accor- do Federativo con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa). Elemento unificante dell’area è una concezione globale delle scienze dell’uomo, che, partendo dalle basi biologiche, si estende ai processi psicologici, alla riflessione formale, filosofica e allo studio dei conte- sti sociali ed economici. Tale impostazione si realizza attraverso programmi di ricerca a forte impronta in- terdisciplinare, in ambiti privilegiati quali il linguag- gio, i processi decisionali e la filosofia della mente. All’Area fanno riferimento anche le attività relative alla cooperazione e allo sviluppo, nelle loro valen- ze economiche e sociali, tradizionalmente coltivate nell’ambito delle attività della Scuola Universitaria Superiore IUSS. B. Area del trattamento delle incertezze e valutazione dei rischi. Gli ambiti principali di ricerca dell’Area sono l’uso di metodi statistici e probabilistici per l’analisi dei dati e la modellazione di processi decisionali in condizioni di incertezza, l’analisi della pericolosità di eventi na- turali e antropici e la valutazione delle conseguenze e la gestione dell’emergenza e degli eventi estremi. Inoltre la ricerca di quest’Area riguarda gli strumenti giuridici e i modelli istituzionali per il finanziamento e il trasferimento del rischio; e l’analisi dei dati di os- servazione dello Spazio e di osservazione della Terra da sensori remoti con l’obiettivo principale di inte- grare le tecniche di analisi di dati astronomici e di telerilevamento. 3.2.1  i centri e i settori di ricerca Nell’ambito delle Aree sono attivati i Centri di ricer- ca, che ne costituiscono le strutture scientifiche e as- sicurano il collegamento tra l’attività di ricerca e l’alta formazione post laurea. Caratterizzati da alta qualifi- cazione scientifica, multidisciplinarietà e spiccata in- ternazionalizzazione, i Centri operano anche in col- laborazione con altri enti di ricerca e alta formazione. 1) I centri di ricerca che operano nell’Area delle scienze cognitive, sociali e del comportamento sono: –– Neurocognition, Epistemology and theoretical Syntax Research Center (NETS) –– Human Development, Capability and Poverty International Research Centre (HDCP) 2) I centri di ricerca che operano nell’Area del trat- tamento delle incertezze e valutazione dei rischi: –– Understanding and Managing extremes (UME) –– International Center for Astronomical and Re- mote-sensing Observations (ICARO) a) area delle scienze cognitive sociali e del comportamento Il centro NetS Neurocognition, Epistemology and theoretical Syntax Research Center – NetS Gli scopi e le attività del centro sono connessi a tre principali aree di ricerca: il linguaggio naturale e le basi neurali dei processi linguistici, le neuroscienze cognitive, la filosofia della mente e l’epistemologia dei linguaggi naturali e formali. Settori di ricerca (a) Sintassi teorica e neurolinguistica: –– sintassi teorica; guarda il video Andrea Moro, responsabile dell’Area di Scienze Cognitive, Sociali e del Comportamento guarda il video Paolo Bazzurro, responsabile dell’Area del Trattamento delle Incertezze e della Valutazione dei Rischi
  • 45. 43 3. i processi di creazione e diffusione del valore –– interfaccia sintassi-semantica; –– teoria della computazione linguistica e complessità; –– pragmatica e pragmatica sperimentale; –– basi neurobiologiche della sintassi; –– neuropragmatica; –– deficit linguistico-comunicativi. (b) Scienze e neuroscienze cognitive: –– linguaggio, disordini cognitivi e patologie neurodegenerative; –– organizzazioni neurali della memoria semantica; –– memoria episodica, invecchiamento normale e patologico; –– basi neurali dei processi decisionali, sani e patologici; –– basi neurali dei processi di cognizione sociale, sani e patologici. (c) Filosofia: –– filosofia della mente e delle scienze cognitive; –– teorie dell’intenzionalità e della coscienza; –– implicazioni etiche e sociali delle scienze cognitive (etica applicata e pubblica); –– filosofia del linguaggio; –– linguaggio e cognizione; –– pragmatica e pragmatica sperimentale; –– teorie del pensiero; –– teorie della conoscenza e della giustificazione; –– epistemologia della matematica e della logica; –– metodologia filosofica ed epistemologia sperimentale. Il centro HDCP_IRC Human Development, Capability and Poverty, International Research Centre – HDCP-IRC Il Centro HDCP – IRC ha come scopo la promozio- ne e lo svolgimento di attività di ricerca scientifica e di alta formazione nel campo dello sviluppo umano. L’attività di ricerca e di alta formazione svolta dall’H- DCP segue un approccio multidisciplinare, favoren- do il dialogo fra saperi disciplinari complementari in questo ambito di ricerca e tra questi, l’economia, la filosofia, la teoria politica, il diritto, la statistica, la sociologia. Settori di ricerca: –– qualità della vita e sviluppo sostenibile; –– relazioni tra crescita economica e sviluppo umano; –– analisi di povertà e di disuguaglianza: problemi di misura e politiche; –– innovazione sociale; –– economia dell’educazione; –– economia del benessere e scelte sociali; –– teorie della giustizia e giustizia distributiva; –– aspetti normativi e filosofici delle decisioni economiche, individuali e collettive. Il Master in Cooperazione e Sviluppo Il programma si pone l’obiettivo di preparare specia- listi nel campo della cooperazione e dello sviluppo in grado di operare nell’ambito di mercati internaziona- li, in un’epoca di forte globalizzazione del mercato del lavoro e prevede una parte teorica della durata di 7 mesi e uno stage, che dura tra i 3 e i 6 mesi, presso ONG, organizzazioni internazionali e istituzioni go- vernative. b) area del trattamento delle incertezze e valutazione dei rischi Il centro UME UME Understanding and Managing Extremes Le attività di ricerca sono orientate principalmente a temi di ingegneria sismica, geotecnica applicata e geofisica, utilizzando sia la sperimentazione di labo- ratorio sia l’analisi numerica per studiare e miglio- rare il comportamento sismico delle strutture, per investigare e implementare metodologie e tecniche innovative per il consolidamento antisismico, per studiare la dinamica dei terreni, l’interazione terre- no-struttura e la risposta sismica locale. Settori di ricerca: –– valutazione del rischio legato agli eventi estre- mi, tramite metodologie avanzate di modellazio- ne e analisi e calcolo statistico e di probabilità, concentrandosi principalmente sulle calamità naturali, come uragani, terremoti, incendi, frane e inondazioni e con estensioni a temi quali la cli- matologia, la desertificazione, i rischi antropici e tecnologici; –– gestione di situazioni estreme, e di emergen- za, integrata da strumenti giuridici e modelli istituzionali (che prevede argomenti di diritto, economia, gestione delle risorse) e di modelli di finanziamento e trasferimento del rischio (che riguardano, tra altri, argomenti di finanza e as- sicurazione); –– ingegneria per la mitigazione del rischio, che comprende la valutazione e stima dell’esposizio- ne, dei danni e delle perdite, al fine di aumentare la capacità dell’ambiente costruito e della società di affrontare eventi estremi.
  • 46. 44 bilancio sociale iuss 2016 Il centro ICARO International Center for Astronomical and Remote-sensing Observations – ICARO Il centro ICARO si occupa di vari aspetti legati all’a- nalisi dei dati di osservazione dello Spazio e di osser- vazione della Terra da sensori remoti: progettazione e calibrazione della strumentazione (spaziale o ter- restre) utilizzata per la raccolta dei dati; sviluppo, implementazione e ottimizzazione di algoritmi e pro- cedure per l’analisi dei dati; modellazione e interpre- tazione dei risultati. Settori di ricerca: –– studio di varie classi di oggetti astrofisici, con- particolare attenzione all’emissione di alta ener- gia da parte di oggetti compatti; –– analisi e fusione di dati di Osservazione della Terra per l’individuazione, caratterizzazione e classificazione degli oggetti osservati, con parti- colare riguardo alle applicazioni di rischio; –– studio delle possibilità di integrazione tra dati di osservazione della Terra/Spazio e dati di crowd- sourcing; –– contributo alla progettazione e implementazio- ne di strumentazione astronomica spaziale e da –– terra. Dal 2014 e per tutto il 2016, il centro ICARO ha par- tecipato allo svolgimento del progetto FP7 Exploring the X-ray Transient and variable Sky - EXTraS, che ha previsto l’analisi sistematica dei dati dello stru- mento EPIC a bordo del satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) XMM-Newton. Il Centro coordina inoltre le proprie attività con i seguenti progetti FP7: SENSUM (Framework to inte- grate Space-based and in-situ sENSing for dynamic vUlnerability and recovery Monitoring), MARSite (Marmara Supersite) e RASOR (Rapid Analysis and Spatialization Of Risk). Tali progetti riguardano lo sfruttamento, sotto varie forme e con diversi approc- ci, dei dati rilevati da satellite per l’estrazione, l’orga- nizzazione e l’impiego efficiente di informazioni utili alla valutazione del rischio, soprattutto dal lato della vulnerabilità ed esposizione di persone e beni piutto- sto che dal lato della pericolosità. Il progetto si è concluso a Novembre 2016 con la con- ferenza “Exploring the X –ray Transient and variable Sky” che si è tenuta presso la Scuola Universitaria Su- periore IUSS Pavia. Hanno partecipato oltre 80 scien- ziati provenienti da 15 Paesi, tra Europa e Asia. La conferenza è stata organizzata in collaborazione con i partner EXTraS e con il patrocinio del Comune e del- la Provincia di Pavia. Gli scienziati hanno discusso i primi risultati del progetto EXTraS che si è proposto di analizzare la variabilità del cielo osservato per oltre 15 anni dal satellite di astronomia X dell’ESA XMM – Newton e che è stato finanziato con quasi 2 milioni e mezzo di euro dall’Unione Europea. Anche la citta- dinanza è stata coinvolta nel progetto con una con- ferenza pubblica intitolata “Buchi neri nella nostra Galassia” che si è tenuta presso la Sala del Camino di Palazzo Broletto.
  • 47. 45 3. i processi di creazione e diffusione del valore