2. Oggi, 16 dicembre dopo il ritrovo in pzz Ugo Bassi ci siamo recati presso il giardino di una scuola
per le nomine dei capi e vicecapi ptg. Dopo una breve descrizione della missione siamo partiti
per la nostra avventura verso la 2° circoscrizione (CHE AVVENTURA!).
Lo scopo della missione era quello di intervistare una persona extracomunitaria, allora prima
dell’intervista ci siamo preparati delle domande da sottoporgli.
Verso le 11 e mezza ci siamo incontrati con Rostand dopo le presentazioni ci siamo seduti in
cerchio per conoscere la sua esperienza di immigrato in Italia.
Rostand era professore di matematica in Camerun,ma poiché lo stipendio era molto basso non
poteva vivere in piena libertà. Era costretto infatti a vivere con i suoi genitori. All’età di 23 anni
Rostand decide di dare una svolta alla sua vita, seguendo la sorella che si era trasferita in Italia
molto tempo addietro. Rostand riesce fortunatamente ad arrivare in Italia in aereo, a differenza
di molti suoi connazionali arrivati in nave, in pessime condizioni. Ora ha 30 anni e lavora presso
un’ azienda di falegnameria e vive in un appartamento insieme alla sorella. Grazie agli amici
della sorella e un corso gratuito della Caritas di lingua è riuscito ad integrarsi. All’inizio però ha
avuto delle difficoltà di approccio con il nostro paese, prima di tutto per la lingua e per il fatto
che la popolazione anconetana e piuttosto chiusa rispetto a come era abituato lui in Camerun.
Ha molti hobbies trai quali i movimenti sociali. Rostand al momento non ha la cittadinanza
Italiana, per i tempi troppo lunghi e complicati. Lui ha detto che non si permette di fare critiche
sulla popolazione anconetana, ma l’unica cosa che non apprezza e il fatto che spesso i giornalisti
accusano gli extracomunitari senza prove, e quando il più delle volte le accuse si rivelano
infondate, non c’è nessuno che le smentisca.
3. In Camerun è presente la democrazia, ma è al potere dal 1982 lo stesso governo. Il
60% della popolazione è scontento di questo governo; prima di tutto perché non c’è
lavoro, e non si fa niente per migliorare questa situazione e poi non c’è una buona
sicurezza nel lavoro e la sanità non è sufficiente per la popolazione. Infatti la maggior
parte della popolazione non può permettersi di comprare le medicine per mancanza
di soldi.
Nonostante questi enormi problemi la vita in Camerun è felice e basata sulla
solidarietà tra persone, infatti riescono a trarre da poche cose delle feste bellissime
ed emozionanti, che riescono a far dimenticare tutti i problemi. Rostand ha
riscontrato enormi differenze con la popolazione italiana, nel fatto che noi siamo più
chiusi e tendiamo a risolvere prima i nostri problemi e poi quelli altrui a differenza
dei camerunensi.
La disposizione delle case in Camerun è di forma circolare, per il semplice motivo
della solidarietà tra tutti, ad esempio se ad una donna gli mancano degli ingredienti,
si può rivolgere alla vicina che, oltre al fatto di dargli gli ingredienti la invita se
cucinano la stessa cosa trasformandola in una cosa unica che viene mangiata da tutti.
Durante le feste al centro del cerchio di case gli uomini preparano il fuoco con legna
su cui le donne cucinano, poi si balla con musica per tutto il giorno, e tutti insieme
mangiano senza posate e seduti per terra all’insegna della felicità.