1. BAMBINI E ADOLESCENTI ONLINE
Consigli per un uso consapevoledelle nuove
tecnologie
A cura di Claudia Zarabara – scrivi@claudiazarabara.it
4 ottobre 2018 - MAROSTICA - VI
2. Le opportunità offerte dalla rete
La rete ci permette di:
Scambiarci file
Telefonare/Videochiamare
Accedere ad informazioni, da tutto il mondo, in tempo reale
Condividere e commentare le informazioni
Creare e valorizzare le relazioni
Imparare le lingue
Giocare
Lavorare a progetti condivisi
Imparare
Crowdfunding
3. Cosa vuol dire accedere ad
Internet?
Significa accedere ad un mondo senza limiti:
Immagini
Video
Contenuti
Giochi online
Social Network
Forum/gruppi di discussione
Elearning
Relazioni
…
4. Come si accede, oggi, ad Internet?
PC
Tablet
Console di gioco
Smart TV
SmartPhone
…
5. Con cosa navigano i ragazzi?
Uno SmartPhone:
NON è solo un telefono
E' un computer a tutti gli effetti, con accesso alla rete
Il calcolatore usato dalla Nasa per mandare il primo uomo nello spazio…aveva un processore
inferire ad un comune smartphone di oggi
Smartphone: usato quotidianamente per
andare online dal 97% dei ragazzi di 15-17
e dal 51% dei bambini di 9-10. (Fonte UE
– Kids OnLine Report 2017)
6. Genitori inconsapevoli
Genitori inconsapevoli Il 70% dei genitori dichiara di parlare con i propri figli delle loro attività su Internet, il 58% di loro li
segue nella navigazione mentre il 13% non svolge nessuna forma di mediazione. Solo il 28% blocca o filtra siti internet,
solo il 24% controlla i siti visitati dai propri figli. Il 91% dei genitori vorrebbe maggiori informazioni sulla sicurezza on line
dei propri figli. I genitori appaiono poco consapevoli dei rischi sperimentati online dai propri figli. Tra i genitori dei
bambini che dichiarano di aver visto online immagini a sfondo sessuale, il 40% esclude che ciò possa essere avvenuto.
Per i genitori italiani il dato sale al 54%, il più alto d’Europa. Il 56% dei genitori di ragazzi che hanno ricevuto online
messaggi offensivi non ne sono a conoscenza, in Italia sono addirittura l’81%. Il 61% dei genitori non sa che i propri figli
hanno incontrato persone conosciute online (il 67% in Italia). In generale per il 73% dei genitori ritiene non vi siano nella
rete pericoli di incontri che possano turbare. Nel complesso il 36% dei ragazzi europei ritiene di saperne di più su
Internet rispetto ai propri genitori.
Fonte: https://www.sip.it/a/wp-content/uploads/2017/10/SIP_EU_Kids_Online_Ricerca_in_Pillole.pdf
7. Lo stato dell’arte*
Social network in testa anche fra i più piccoli In media il 59% degli intervistati (il 57% in Italia) ha un
profilo personale su social network, che conquistano anche i più piccoli, nonostante il divieto di alcuni,
come Facebook ai minori di 13 anni. Hanno profili personali il 26% dei ragazzi tra i 9-10 anni e il 49% tra gli
11 e i 12, fino ad arrivare al 73% tra i 13-14 anni e all’82% tra i 15-16 anni. Il 26% dei profili personali sono
inoltre pubblici, dato che in Italia sale al 35%.
WhatsApp: vietato ai minori di 16 anni
Facebook,Instagram, Twitter etc.: vietati ai minori di 13 anni
* Fonte: http://www.lse.ac.uk/media-and-communications/assets/documents/research/eu-kids-online/reports/EU-Kids-Online-Italy-
report-06-2018.pdf
8. Lo stato dell’arte*
Oggi (2017): L’età media del primo smartphone è tra 10 e 12 anni, ma l’1,4% lo ha avuto anche a 5 anni e il
26% tra 6 e 10. (SIP - Società Italiana Pediatria)
L’88% dei ragazzi italiani usa internet a casa ogni giorno, il 44% usa internet quotidianamente quando è in
giro
9-17 anni che usa internet tutti i giorni a scuola (26%), soprattutto fra gli adolescenti di 15-17 anni (49%).
Fonte: http://www.lse.ac.uk/media-and-communications/assets/documents/research/eu-kids-online/reports/EU-Kids-
Online-Italy-report-06-2018.pdf
9. I rischi(fonte*)
Cresce il numero di ragazzi e ragazze di 9-17 anni che hanno fatto qualche esperienza su internet che li ha
turbati o fatti sentire a disagio (13%). Cresce soprattutto fra i bambini di 9-10 anni, passando dal 3%
registrato nel 2013 al 13% del 2017.
Nel complesso il bullismo non cresce (10% degli intervistati ha subito bullismo sia online che offline
nell’ultimo anno, e il 6% è stato bullato online) Il 19% degli intervistati è stato testimone di episodi di
cyberbullismo nell’ultimo anno
Il 31% dei ragazzi di 11-17 anni ha visto online messaggi d’odio o commenti offensivi (hate speech) contro un
individuo o un gruppo, attaccati per il colore della loro pelle, la loro nazionalità, la loro religione. Di fronte a
questi contenuti, i sentimenti più comuni fra i ragazzi sono tristezza, disprezzo, rabbia e vergogna. Di fronte a
tali messaggi, tuttavia, il 58% afferma di non aver fatto nulla.
Il 7% dei ragazzi di 11-17 anni ha ricevuto messaggi sessuali (sexting). Circa un terzo degli intervistati (ma il
67% delle ragazze) si è detto molto o abbastanza turbato dai messaggi ricevuti.
Cresce anche l’esposizione ai contenuti pornografici, con il 31% di ragazzi di 9-17 anni (ma il 51% degli
adolescenti di 15-17 anni) che si è imbattuto in contenuti sessuali nell’ultimo anno. La reazione più comune
di fronte alla pornografia è l’indifferenza. Da rilevare, tuttavia, il numero elevato di ragazzi di 11-12 anni che
si dice molto (18%) o abbastanza (50%) turbato da ciò che ha visto).
10. I rischi (fonte*)
Il 27% dei ragazzi di 9-17 anni è in contatto su internet con persone che non ha mai incontrato offline.
L’esposizione a contenuti user generated negativi (NUGC) continua a essere il rischio più diffuso, di cui ha fatto
esperienza il 51% dei ragazzi di 11-17 anni. I ragazzi anno visto: immagini violente o cruente (come persone che fanno
del male a altre persone o a animali) (36%); siti o discussioni che promuovono il razzismo e la discriminazione di certi
gruppi perché hanno un colore della pelle diverso o una diversa nazionalità, religione, o orientamento sessuale (33%); siti
dove si discute di auto-lesionismo (22%) o di anoressia e bulimia (21%).
Rispetto agli indicatori di uso eccessivo di internet, il 16% ha avuto litigi con i familiari o gli amici almeno una volta al
mese a causa del tempo che trascorreva su internet, e il 13% ha dedicato meno tempo di quanto avrebbe dovuto a amici
e famigliari, o ai compiti. Il 10% ha provato disagio quando non poteva essere online per qualche motivo e altrettanti si
sono trovati a navigare anche quando non erano particolarmente interessati. Infine, il 10% ha provato senza successo a
trascorrere meno tempo su internet.
11. I rischi
Il 15% degli intervistati ha dichiarato di aver postato un proprio “selfie” provocante, percentuale
certamente sottostimata se si considera che il 48% dello stesso campione afferma
contemporaneamente di avere amici e compagni che postano selfie provocanti. Tra gli altri
comportamenti a rischio rivolti a sconosciuti (dove sconosciuto non equivale necessariamente a
pedofilo, questo va precisato) il 19% ha dato il telefono, il 16,8% ha inviato una foto, il 24,7% ha
rivelato la scuola che frequenta, l’11,6% si è incontrata con lui, il 5,2% ha accettato proposte di
sesso online. E se all’87,6% piace internet perché si può stare in contatto con gli amici, per il
60,2% internet è addirittura irrinunciabile.
Fonte: http://sip.it/per-i-genitori/generazione-i-like
12. I baby nottambuli
Cresce l’abitudine a navigare nelle ore serali e notturne. Il 56,6% % chatta la sera dopo cena e
circa il 40% continua a farlo fino a tardi, prima di addormentarsi in una fascia oraria che
interferisce con il sonno, con conseguenze non trascurabili sulla salute. Spiega ancora Corsello:
“Alcuni problemi clinici e comportamentali descritti con frequenza maggiore negli adolescenti in
questi ultimi anni come cefalea, insonnia, scarso rendimento scolastico, possono trovare
motivazione dalla riduzione delle ore di sonno o dal condizionamento indotto da un abuso di
internet e da stili di vita non appropriati”. E Internet è il “primo pensiero” della giornata: non va
trascurato il significativo incremento di adolescenti che iniziano le loro escursioni in rete
(ovviamente complice la connessione sul telefonino) già la mattina appena svegli.
Fonte: http://sip.it/per-i-genitori/generazione-i-like
13. Quanto sei figo?
Nuovi parametri di misura:
-Su quanti social sei
-Quanti follower hai
-Quanti fan hai
-Pubblichi cose interessanti?
-Quanto sei popolare?
Fonte: http://sip.it/per-i-genitori/generazione-i-like
14. NoMoFobia
NoMobileFobia: una patologia dei ‘tempi moderni’ che si manifesta con una sensazione di
disagio, o peggio di panico, nel momento in cui ci si accorge di non essere connessi a Internet.
15. Le risposte ai rischi (fonte*)
Il 25% dei ragazzi di 9-17 anni non ha parlato con nessuno delle esperienze su internet che lo hanno
turbato o fatto sentire a disagio.
Gli amici (47%) e i genitori (38%) e sono le principali fonti di sostegno a cui si rivolgono nel caso di
esperienze negative.
Ancora alto il numero di ragazzi che adottano risposte passive ai rischi di internet, come ignorare il
problema e sperare che si risolva da solo (35%), o chiudere la pagina web o l’app (27%).
Il 22% di chi ha avuto un’esperienza negativa su internet ha reagito bloccando un contatto sui social
network. Solo il 10% ha modificato le proprie impostazioni di privacy in seguito a un’esperienza negativa, e
solo il 2% ha segnalato contenuti o contatti inappropriati ai gestori delle piattaforme.
16. Quindi?
Internet esiste
Gli smartphone esistono
Viviamo un'epoca molto spinta sotto il punto di vista
della connettività e della condivisione
Il mondo degli adulti (e quindi dei genitori!) è sempre
connesso. Guardiamo il telefonino ogni 6 minuti
Internet è bello, ricco di opportunità e di rischi
Non possiamo impedire l'uso della rete ma possiamo
imparare ad usarla per insegnare ai nostri figli "a non
accettare caramelle dagli sconosciuti"…anche on line!
17. Alcune regole base
Per gli adolescenti è troppo tardi. Sui bambini invece si farebbe in tempo a intervenire mettendo
in pratica due regolette che la Società italiana di pediatria, la Sip, presenterà questa settimana
nell’ambito del primo documento di consenso sul corretto uso di smarthphone e tablet. Mai farli
entrare in contatto anche semplicemente visivo prima dei 2 anni. Seconda prescrizione: dai 3 ai 5
anni andrebbero maneggiati non oltre un’ora al giorno, due ore dai 5 agli 8.
(…)
Non vanno criminalizzate le tecnologie digitali perché possono avere un impatto positivo
sull’apprendimento, ma l’esperienza digitale dei figli deve passare da una partecipazione
educativa dei genitore. I genitori dovrebbero dare il buon esempio, limitando l’utilizzo dei media
device perché i bambini sono grandi imitatori.
(SIP – Società Italiana Pedriatria Giugno 2018)
18. Le indicazioni della SIP
https://www.lastampa.it/2018/06/15/scienz
a/giusto-o-meno-dare-smartphone-o-tablet-
ai-bambini-ecco-i-rischi-e-i-consigli-dei-
pediatri-
lCi6FWEeztIdohqAItgdnO/pagina.html
Società Italiana Pediatria
19. Età e opportunità di internet
Fonte: https://www.slideshare.net/SectorNoLimits/figli-e-internet-rete-progetti
20. Dove passano il tempo i ragazzi
oggi?
In rete!
◦ Chiacchierano
◦ Condividono
◦ Chiedono informazioni
◦ Forniscono informazioni
◦ Pubblicano foto
◦ Cercano informazioni
◦ Creano
◦ Etc.
Ossia?
◦ Nei social network
◦ Nei giochi online
◦ Nelle piattaforme delle console
◦ Sulle chat come WhatsApp
◦ In Wikipedia e siti analoghi
◦ Etc.
21. I siti di informazione
C'erano una volta, le enciclopedie…
Oggi ci sono:
◦ Wikipedia
◦ I blog
◦ I siti dei giornali
◦ I social network
Quanto sono attendibili?
Chi scrive i contenuti?
Chi li valida?
Posso fidarmi?
22. I Social Network
Sono facili da usare
Li usano tutti
Sono diffusissimi
Sono mobile
Sono di moda
Sono un bel modo per stare in contatto
◦ La gente vuole stare in contatto
◦ La gente deve stare in contatto
Si condividono eventi, foto etc.
Sono veloci per organizzare, porre domande e ricevere
risposte.
Esistono anche i social anonimi (tipo Ask.fm) o social nei quali
il post dura 24 ore (SnapChat)
23. Sono sicuri?
Come nella vita reale anche i social
hanno un lato privato e un lato
pubblico.
Più alto è il livello di protezione dei tuoi
dati (quanti anni ho, dove mi trovo, dove
sto andando etc.) meglio è.
Ovviamente per fare questo occorre
sapere come usare lo strumento e come
proteggere la propria privacy.
24. Quali sono i rischi?
Pubblicare troppi dati personali
Dichiarare cose false (a partire dall’età!)
Pubblicare contenuti inappropriati
Dare il proprio MI PIACE a pagine
inappropriate
Fomentare o subire il cyberbullismo
Divulgare gossip e notizie non vere o che
possono ledere qualcuno
Accettare amicizie da sconosciuti
25. Per sempre
Quello che si scrive nei Social Network (e in rete!) è per sempre!
◦ Se oggi hai 15 anni e scrivi una cosa stupida lasciando il tuo profilo aperto, tutti lo potranno vedere, oggi
e domani.
◦ Se pubblichi una foto di un compagno che fa una cosa stupida e dopo 10 minuti te ne penti, quella foto
e’ già in rete: qualcuno potrebbe averla presa e mandata ad altri
◦ Se scrivi un commento su qualcuno, qualche amico di Facebook potrebbe farlo vedere ad altri
Oggi i selezionatori di personale usano anche Facebook per valutare i profili delle persone.
26. I consigli di Facebook
https://www.facebook.com/safety/parents/tips
27. I consigli del Garante per la
protezione dei dati personali
https://youtu.be/BqtnYcfgLbM
28. I consigli della Polizia di Stato
Assicuratevi che i vostri figli capiscano ciò che voi considerate adatto per loro. Quali
tipi di siti siete contenti che visitino. Quali zone sono off limits, cioè proibite. Quanto
tempo possono trascorrere al PC. Stabilite regole chiare, ragionevoli, e le conseguenze
per il mancato rispetto.
Fate dell'esplorazione on line un'attività di famiglia. Mettete il computer in salotto o
nel soggiorno. Questa sistemazione coinvolge tutti e aiuta a controllare quello che
fanno i figli.
Fate attenzione ai giochi che i vostri figli scaricano o copiano. Alcuni sono violenti o
hanno un contenuto a sfondo sessuale.
Ricordate che nulla può sostituire la supervisione dei genitori anche nell’esplorare la
Rete
29. Alcuni consigli per i genitori
Premessa: I nostri figli ci imitano…
1. Rispettate i regolamenti…
2. Cominciate ad usare gli strumenti per primi, così da sapere cosa consigliare a vostro figlio
3. Definite delle regole di buon senso: cosa puoi pubblicare, quanto tempo puoi trascorrere online
etc.
4. Createvi dei profili social e diventate amici dei vostri figli:
1. Non siate intrusivi
2. Non commentate in rete, casomai fuori rete
3. Non mettete in imbarazzo vostro figlio
4. …agite sullo sfondo!
5. Se non vi dovesse dare il contatto chiedete aiuto ad un altro parente/amico/familiare adulto
che possa monitorare
30. Alcuni consigli per i genitori
5. Ricordate loro che in ogni luogo vale la regola di non dare confidenza agli
sconosciuti. Anche in rete http://bit.ly/2NxhLIF
6. Ricordate loro che anche se i Social sono uno strumento di condivisione
NON è necessario condividere tutto!
1. Tutti i propri dati personali?
2. Commenti su amici?
3. Commenti su insegnanti?
4. Foto imbarazzanti?
7. Attenzione alla privacy! Oltre ai buoni consigli da padre a figlio, occorre
anche considerare la lex sulla privacy
1. Cos' è pubblico e cos'è privato?
2. Puoi pubblicare le foto dei compagni?
3. Puoi pubblicare le foto degli insegnanti?
32. App di controllo
Cosa permettono di fare?
Mettere dei blocchi su ciò che si può vedere e dei blocchi orari su quando il dispositivo funziona (telefonate
a parte)
Monitorare le app che si installano
Monitorare i social che si usano
Per quanto tempo si utilizza il dispositivo e le varie app
Chi chiama, chi scrive, a chi si chiama a chi si scrive
Geolocalizzazione
…
Es. Kaspersky Safe Kids - https://youtu.be/33FXzOjJXNU
33. Bibliografia
“IPSOS per Save the Children": “I nativi digitali conoscono davvero il loro ambiente?”
Centro Giovani Online – Rapporto attività 2011 (Save the children)
Social privacy. Come tutelarsi nell'era dei social network (Garante per la protezione dei dati personali)
Società Italiana di Pediatria
◦ Generazione I Like
◦ https://www.sip.it/a/wp-content/uploads/2017/10/SIP_EU_Kids_Online_Ricerca_in_Pillole.pdf
How Social Networks Work: Overview of Network Properties (Pamela Rutledge – Slideshare)
Internet e Web 2.0 (A. Lafluente e M. Righi Ed. Utet)
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/466282/Adolescenti-e-internet-risorsa-o-pericolo
http://img.poliziadistato.it/docs/brochure_web_amico.pdf
http://www.lse.ac.uk/media-and-communications/assets/documents/research/eu-kids-online/reports/EU-
Kids-Online-Italy-report-06-2018.pdf