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Multimorbidità:
patologie traccianti e cure proattive
Scuola Regionale di
Formazione Specifica in
Medicina Generale
Verona
9° corso (2013-16)
G. COLLETTA , E. LOMBARDO , F. LONARDONI,
E. PETERLE. L. SOSTINI, E. STRAZZABOSCO
• Obiettivi dello studio:
– studiare il l’influenza di alcune patologie “traccianti” sullo stato di
salute di pazienti con multimorbidità
– esplorare la disponibilità dei pazienti ad un intervento proattivo come
il “triage” telefonico periodico da parte dei curanti
• Selezione del campione:
– estrazione preliminare dall’elenco degli assistiti di 6 MMG i nominativi
dei pazienti con età pari o superiore a 75 anni
– selezione di 20 pazienti per medico con almeno 3 patologie croniche
tra cui le patologie “traccianti” in studio
• Metodi:
– intervista diretta condotta in studio “su invito” da parte del medico
specializzando
– compilazione di una scheda per la raccolta dei dati articolata per gli
scopi dello studio
persone di età pari o
superiore a 75 anni
non in ADP
selezione di un campione
di 180/6 persone eligibili
allo studio (con più di 2
patologie croniche)
80% danno il consenso alla
consultazione telefonica
(registrazione dei rifiuti e
del loro motivo)
10% usciti nel corso dello
studio
(registrazione dei motivi di
uscita)
70% campione in studio
osservazionale
longitudinale
circa 120/6 persone
compongono il campione in
studio
PATOLOGIE TRACCIANTI:
1. Decadimento cognitivo
2. Disturbo depressivo
3. Dolore cronico non
oncologico
4. Incontinenza urinaria
5. Insufficinza cardiaca
6. Reflusso gastro
esofageo
disegno dello studio
Prevalenza del numero di problemi/patologie croniche nei 121 pazienti
studiati: valori percentuali (l’ 84,3% dei pazienti ha da 5 a 14 problemi)
I problemi non riportati in cartella sono stati 153/1.102 pari al 14%
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Prevalenza percentuale delle condizioni cliniche del campione suddivise
secondo la Cumulative Illness Rating Scale (CIRS) – 14 items + 1 aggiunto nella
elaborazione [1.102 problemi/patologie croniche totali]
1. Patologie cardiache
2. Ipertensione
3. Patologie vascolari
4. Patologie respiratorie
5. Patologie di occhio, orecchio,
naso, gola, laringe
6. Patologie gastro-intestinali
superiori
7. Patologie gastro-intestinali
inferiori
8. Patologie del fegato
9. Patologie del rene
10. Patologie genito-urinarie
11. Patologie dei muscoli,
scheletro e tegumenti
12. Patologie del sistema nervoso
periferico e centrale
13. Patologie endocrine-
metaboliche
14. Patologie psichiatriche-
comportamentali
15. Problemi non definiti
tipo di convivenza numero %
si spostano
senza aiuto
%
sono
autonomi
%
numero
medio
problemi
vive da solo 35 28,9 85,7 82,9 8,7
con il coniuge 55 45,5 80,0 74,5 9,9
con figli parenti altri 31 25,6 61,3 54,8 8,2
totali 121 100,0 76,9 71,9 9,1
La mobilità e l’autonomia si associano al tipo di convivenza mentre questa non
risulta collegata alla numerosità delle patologie/problemi dei pazienti.
La mobilità e il profilo funzionale risultano indubbiamente collegati alla “gravità”
dei problemi e non alla loro numerosità.
0
5
10
15
20
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Numero dei farmaci prescritti in terapia continuativa: l’ 86,6 % dei pazienti in
studio assume da 3 a 11 farmaci quotidianamente.
Il 65,3 % assume in modo regolare le terapie con buona aderenza alle
prescrizioni; il 28,1 % dichiara difficoltà nella assunzione delle terapie.
AUTOVALUTAZIONE DEL PROPRIO STATO DI SALUTE E BISOGNI DICHIARATI (%)
SCADENTE SODDISFACENTE BUONO totali
PAZIENTI 29,8 59,5 10,7 100,0
SI DICHIARANO
PREOCCUPATI
25,6 20,7 6,6 52,9
UOMINI 6,6 20,7 3,3 30,6
CHIEDONO
INFORMAZIONI
5,0 11,6 0,8 17,4
NECESSITANO DI
AIUTO PER IL
COPING
8,3 9,9 0,8 15,7
DICHIARANO
BISOGNI ALTRI
17,4 20,7 2,5 15,7
HANNO DELEGATO
ALTRI CAREGIVER
9,1 14,0 2,5 25,6
DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO
105 pazienti (86,8 % del campione) valori %
DISTURBO DEPRESSIVO
74 pazienti (61,2 % del campione) valori %
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0
il dolore da più fastidio del solito
ha più difficoltà nelle attività quotidiane
sente la necessità di modificare la cura
non svolge attività motoria
dolore è presente e stabile
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0
si sente solo più del solito
ha cambiato abitudini e ridotto le iniziative
ha disturbi del sonno e stanchezza il mattino
non frequenta altre persone
DECADIMENTO COGNITIVO
38 pazienti (31,4 % del campione) valori %
INCONTINENZA URINARIA
46 pazienti (38,0 % del campione) valori %
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0
manifesta agitazione e aggressività
ha ridotto l'appetito e l'alimentazione
sente la necessità di modificare la cura
l'assistenza si è fatta più pesante
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0
dichiara disagio e variazione delle abitudini
c'è una vriazione nel consumo di presidi
sono comparsi problemi cutanei o urinari
non controlla i liquidi e le minzioni
INSUFFICIENZA CARDIACA
43 pazienti (35,5 % del campione) valori %
REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO
66 pazienti (54,5 % del campione) valori %
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0
registra incremento di peso di 2kg
è peggiorata la fatica a camminare
è peggiorato il respiro a letto
non controlla il consumo di liquidi
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0
i disturbi digestivi sono peggiorati
è comparso dolore di stomaco e tosse
sente la necessità di modificare la cura
non controlla il pasto serale
% di
persone sul
campione
% di persone
stabilizzate
numero medio
sintomi /persona
sintomi principali di instabilità entro
ciascun sottogruppo
DOLORE CRONICO
NON ONCOLOGICO 86,8 7,6 1,5 il dolore è più fastidioso del solito
DISTURBO
DEPRESSIVO 61,2 8,1 1,4 disturbi del sonno e stanchezza il mattino
REFLUSSO GASTRO
ESOFAGEO 54,5 33,3 1,1 peggioramento dei disturbi digestivi
INCONTINENZA
URINARIA 38,0 4,3 0,7 disagio e variazione delle abitudini
INSUFFICIENZA
CARDIACA 35,5 34,8 1,3 peggioramento della fatica a camminare
DECADIMENTO
COGNITIVO 31,4 21,1 1,0
riduzione dell'appetito e della
alimentazione
Sintesi dei risultati ottenuti con il “triage” proattivo
% di persone con condizione clinica stabilizzata nei singoli sottogruppi con patologie
“traccianti” e Numero medio di sintomi per persona individuati
121 pazienti
totali in
studio
hanno già
consultato il
medico
94 (77,7%)
ne riconoscono
l’ulteriore
bisogno
28
dichiarano di
non averne
ulteriore
bisogno
66
non hanno
consultato il
medico
27 (22,3%)
dichiarano di
averne bisogno
14
viene
rinforzato il
proposito
38/42 (90,5%)
dichiarano di
non averne
bisogno
13
viene
consigliata la
consultazione
31/79 (39,2%)
Per 69 pazienti su 121 (57%)
lo “studio” si è concluso con l’indicazione di consultare il medico di fiducia
per i provvedimenti necessari
• BISOGNA LAVORARE DI PIU’
e “meglio” sui problemi “traccia” da noi studiati e che sono di competenza
quasi esclusiva della medicina generale (dolore cronico per primo)
• INTERVENTI PROATTIVI
sono graditi alle persone più anziane e sono possibili con pochi strumenti;
soprattutto per quelle persone che non sono coinvolte negli attività
standardizzate delle organizzazioni complesse della MG
• INTERVENTI ORIENTATI
alle persone più fragili e con iniziale perdita della propria autonomia e che
sono conviventi con caregiver diversi e più a rischio
• POCHI QUESITI CLINICI
possono orientare nell’identificare segnali di instabilità e bisogni non
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• INTERVENTI STRUTTURATI
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Studio Multimorbidità SRFSMG Verona (Giulia Colletta, Eva Lombardo, Fabio Lonardoni, Enrico Peterle, Luca Sostini, Francesca Strazzabosco)

  • 1. Multimorbidità: patologie traccianti e cure proattive Scuola Regionale di Formazione Specifica in Medicina Generale Verona 9° corso (2013-16) G. COLLETTA , E. LOMBARDO , F. LONARDONI, E. PETERLE. L. SOSTINI, E. STRAZZABOSCO
  • 2. • Obiettivi dello studio: – studiare il l’influenza di alcune patologie “traccianti” sullo stato di salute di pazienti con multimorbidità – esplorare la disponibilità dei pazienti ad un intervento proattivo come il “triage” telefonico periodico da parte dei curanti • Selezione del campione: – estrazione preliminare dall’elenco degli assistiti di 6 MMG i nominativi dei pazienti con età pari o superiore a 75 anni – selezione di 20 pazienti per medico con almeno 3 patologie croniche tra cui le patologie “traccianti” in studio • Metodi: – intervista diretta condotta in studio “su invito” da parte del medico specializzando – compilazione di una scheda per la raccolta dei dati articolata per gli scopi dello studio
  • 3. persone di età pari o superiore a 75 anni non in ADP selezione di un campione di 180/6 persone eligibili allo studio (con più di 2 patologie croniche) 80% danno il consenso alla consultazione telefonica (registrazione dei rifiuti e del loro motivo) 10% usciti nel corso dello studio (registrazione dei motivi di uscita) 70% campione in studio osservazionale longitudinale circa 120/6 persone compongono il campione in studio PATOLOGIE TRACCIANTI: 1. Decadimento cognitivo 2. Disturbo depressivo 3. Dolore cronico non oncologico 4. Incontinenza urinaria 5. Insufficinza cardiaca 6. Reflusso gastro esofageo disegno dello studio
  • 4. Prevalenza del numero di problemi/patologie croniche nei 121 pazienti studiati: valori percentuali (l’ 84,3% dei pazienti ha da 5 a 14 problemi) I problemi non riportati in cartella sono stati 153/1.102 pari al 14% 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
  • 5. 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Prevalenza percentuale delle condizioni cliniche del campione suddivise secondo la Cumulative Illness Rating Scale (CIRS) – 14 items + 1 aggiunto nella elaborazione [1.102 problemi/patologie croniche totali] 1. Patologie cardiache 2. Ipertensione 3. Patologie vascolari 4. Patologie respiratorie 5. Patologie di occhio, orecchio, naso, gola, laringe 6. Patologie gastro-intestinali superiori 7. Patologie gastro-intestinali inferiori 8. Patologie del fegato 9. Patologie del rene 10. Patologie genito-urinarie 11. Patologie dei muscoli, scheletro e tegumenti 12. Patologie del sistema nervoso periferico e centrale 13. Patologie endocrine- metaboliche 14. Patologie psichiatriche- comportamentali 15. Problemi non definiti
  • 6. tipo di convivenza numero % si spostano senza aiuto % sono autonomi % numero medio problemi vive da solo 35 28,9 85,7 82,9 8,7 con il coniuge 55 45,5 80,0 74,5 9,9 con figli parenti altri 31 25,6 61,3 54,8 8,2 totali 121 100,0 76,9 71,9 9,1 La mobilità e l’autonomia si associano al tipo di convivenza mentre questa non risulta collegata alla numerosità delle patologie/problemi dei pazienti. La mobilità e il profilo funzionale risultano indubbiamente collegati alla “gravità” dei problemi e non alla loro numerosità.
  • 7. 0 5 10 15 20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Numero dei farmaci prescritti in terapia continuativa: l’ 86,6 % dei pazienti in studio assume da 3 a 11 farmaci quotidianamente. Il 65,3 % assume in modo regolare le terapie con buona aderenza alle prescrizioni; il 28,1 % dichiara difficoltà nella assunzione delle terapie.
  • 8. AUTOVALUTAZIONE DEL PROPRIO STATO DI SALUTE E BISOGNI DICHIARATI (%) SCADENTE SODDISFACENTE BUONO totali PAZIENTI 29,8 59,5 10,7 100,0 SI DICHIARANO PREOCCUPATI 25,6 20,7 6,6 52,9 UOMINI 6,6 20,7 3,3 30,6 CHIEDONO INFORMAZIONI 5,0 11,6 0,8 17,4 NECESSITANO DI AIUTO PER IL COPING 8,3 9,9 0,8 15,7 DICHIARANO BISOGNI ALTRI 17,4 20,7 2,5 15,7 HANNO DELEGATO ALTRI CAREGIVER 9,1 14,0 2,5 25,6
  • 9. DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO 105 pazienti (86,8 % del campione) valori % DISTURBO DEPRESSIVO 74 pazienti (61,2 % del campione) valori % 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 il dolore da più fastidio del solito ha più difficoltà nelle attività quotidiane sente la necessità di modificare la cura non svolge attività motoria dolore è presente e stabile 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 si sente solo più del solito ha cambiato abitudini e ridotto le iniziative ha disturbi del sonno e stanchezza il mattino non frequenta altre persone
  • 10. DECADIMENTO COGNITIVO 38 pazienti (31,4 % del campione) valori % INCONTINENZA URINARIA 46 pazienti (38,0 % del campione) valori % 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 manifesta agitazione e aggressività ha ridotto l'appetito e l'alimentazione sente la necessità di modificare la cura l'assistenza si è fatta più pesante 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 dichiara disagio e variazione delle abitudini c'è una vriazione nel consumo di presidi sono comparsi problemi cutanei o urinari non controlla i liquidi e le minzioni
  • 11. INSUFFICIENZA CARDIACA 43 pazienti (35,5 % del campione) valori % REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO 66 pazienti (54,5 % del campione) valori % 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 registra incremento di peso di 2kg è peggiorata la fatica a camminare è peggiorato il respiro a letto non controlla il consumo di liquidi 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 i disturbi digestivi sono peggiorati è comparso dolore di stomaco e tosse sente la necessità di modificare la cura non controlla il pasto serale
  • 12. % di persone sul campione % di persone stabilizzate numero medio sintomi /persona sintomi principali di instabilità entro ciascun sottogruppo DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO 86,8 7,6 1,5 il dolore è più fastidioso del solito DISTURBO DEPRESSIVO 61,2 8,1 1,4 disturbi del sonno e stanchezza il mattino REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO 54,5 33,3 1,1 peggioramento dei disturbi digestivi INCONTINENZA URINARIA 38,0 4,3 0,7 disagio e variazione delle abitudini INSUFFICIENZA CARDIACA 35,5 34,8 1,3 peggioramento della fatica a camminare DECADIMENTO COGNITIVO 31,4 21,1 1,0 riduzione dell'appetito e della alimentazione Sintesi dei risultati ottenuti con il “triage” proattivo % di persone con condizione clinica stabilizzata nei singoli sottogruppi con patologie “traccianti” e Numero medio di sintomi per persona individuati
  • 13. 121 pazienti totali in studio hanno già consultato il medico 94 (77,7%) ne riconoscono l’ulteriore bisogno 28 dichiarano di non averne ulteriore bisogno 66 non hanno consultato il medico 27 (22,3%) dichiarano di averne bisogno 14 viene rinforzato il proposito 38/42 (90,5%) dichiarano di non averne bisogno 13 viene consigliata la consultazione 31/79 (39,2%) Per 69 pazienti su 121 (57%) lo “studio” si è concluso con l’indicazione di consultare il medico di fiducia per i provvedimenti necessari
  • 14. • BISOGNA LAVORARE DI PIU’ e “meglio” sui problemi “traccia” da noi studiati e che sono di competenza quasi esclusiva della medicina generale (dolore cronico per primo) • INTERVENTI PROATTIVI sono graditi alle persone più anziane e sono possibili con pochi strumenti; soprattutto per quelle persone che non sono coinvolte negli attività standardizzate delle organizzazioni complesse della MG • INTERVENTI ORIENTATI alle persone più fragili e con iniziale perdita della propria autonomia e che sono conviventi con caregiver diversi e più a rischio • POCHI QUESITI CLINICI possono orientare nell’identificare segnali di instabilità e bisogni non dichiarati • INTERVENTI STRUTTURATI di follow-up possono essere affidati anche a personale non sanitario come i caregiver familiari e non

Editor's Notes

  1. INCLUSIONE DEI PAZIENTI NELLO STUDIO: IN GENERALE NON ABBIAMO REGISRATO RIFIUTI AL PRIMO COLLOQUIO COSì COMENON ABBIAMO AVUTO PERSONE CHE HANNO RIFIUTATO IL SUCCESSIVO COLLOQUIO TELEFONICO IN QUESTA OCCASIONE PRESENTIAMO I RISULTATI OTTENUTI CON LA PRIMA INTERVISTA EFFETTUATA NEL COLLOQUIO AMBULATORIALE
  2. MULTIMORBIDITA: IL CAMPIONE DA NOI STUDIATO CON ALMENO 3 PATOLOGIE PRESENTI PRESENTA SINO A 20 PATOLOGIE E/O PROBLEMI ASSOCIATI ED E’ SIMILE PER NUMEROSITA’ DI PROBLEMI A QUANTO RPORTATO IN LETTERATURA NELLE POPOLAZIONI PIU’ ANZIANE DATI: LE INFORMAZIONI SONO STATE ESTRATTE DALLE CARTELLE CLINICHE DEI MEDICI CURANTI – PER UN DISCRETO NUMERO DI PAZIENTI SI SONO INTEGRATE LE INFORMAZIONI CLINICHE CON LA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA NEL CORSO DELLA CONSULTAZIONE INIZIALE
  3. ABBIAMO RAGGRUPPATO LE PATOLOGIE DEI NOSTRI PAZIENTI IN CATEGORIE IMPIEGANDO IL “CIRS” GIA’ IN USO NELLA MEDICINA GENERALE PRESSO L’ULSS DI BRESCIA PER CLASSIFICARE I PAZIENTI IN ADP-ADI COME ATTESO I PROBLEMI PIU’ FREQUENTI SONO QUELLI MUSCOLOSCHELETRICI – SEGUONO I PROBLEMI PSICHICI IL CHE SI GIUSTIFICA PER L’EFFETTO DI UN CAMPIONAMENTO CHE, PER SCELTA, NON ABBIAMO FATTO IN MODO RANDOMIZZATO BENSì SCEGLIENDO PERSONE CON Più PROBLEMI ASSOCIATI
  4. META’ DEL CAMPIONE SI DISCHIARA “PREOCCUPATO” DEL PROPRIO STATO DI SALUTE: SI TRATTA DI PERSONE ANZIANE IN CONDIZIONI MULTIPROBLEMATICHE E QUESTO RISULTA QUASI INEVITABILE SONO INVECE SODDISFACENTI LE RISPOSTE AVUTE AI QUESITI RIGUARDANTI IL BISOGNODI INFORMAZIONI, DI AIUTO A FAR FRONTE ALLA PROPRIA CONDIZIONE E SU BISOGNI PERSONALI (CLINICI ED EXTRACLINICI) UN QUARTO DEI NOSTRI PAZIENTI AFFIDA LA GESTIONE SANITARIA DEI PROPRI BISOGNI AD UN CAREGIVER PREVALENTMENTE FAMILIARE, COSì COME HA DELEGATO IL CONTATTO TELEFONICO PROPOSTO NELLO STUDIO
  5. NELLE SLIDE CHE SEGUONO FACCIAMO VEDERE LE INFORMAZIONI CHE ABBIAMO RACCOLTO NEL NOSTRO “TRIAGE” DURANTE IL COLLOQUIO PERSONALE CON I PAZIENTI E MIRATO A METTERE IN LUCE UNA CONDIZIONE DI STABILITA’ E/O INSTABILITA’ E BISOGNI EMERGENTI SUI QUALI E’ RICHIESTO UN INTERVENTO
  6. IN QUESTA TABELLA RIASSUNTIVA I QUESITI DEL “TRIAGE” CHE SI SONO DIMOSTRATI Più INCISIVI NEL METTERE IN EVIDENZA L’INSTABILITA’ DEL QUADRO CLINICO (COLONNA 4) SI E’ DIMOSTRATA UTILE COMUNQUE UNA PICCOLA SERE DI QUESITI PERCHE’ I PAZIENTI INSTABILI RISPONDONO POSITIVAMENTE A PIU’ DI UNA DOMANDA (COLONNA 3) NON E’ UNA SORPRESA CHE LA FREQUENZA MAGGIORE DI PERSONE IN CONDIZIONI STABILI SI SIA TROVATA IN PATOLOGIE COME IL REFLUSSO E L’INSUFFICIENZA CARDIACA: TERRENO DI IPERPRESCRIZIONE DI FARMACI SINTOMATICI E DI INTERVENTI SPECIALISTICI Più CHE NELLE ALTRE DA NOI STUDIATE
  7. IN QUESTA FIGURA è RAPPRESENTATO IL “PICCOLO INTERVENTO” PREVISTO COL NOSTRO STUDIO: IL “CONSIGLIO” O MENO DA PARTE NOSTRA DI CONSULTARE IL PROPRIO MEDICO CURANTE PER AFFRONTARE I PROBLEMI EMERSI NEL CORSO DELL’INTERVISTA NELLA QUASI LA TOTALITA’ DEI CASI IN CUI IL PAZIENTE HA DICHIARATO DI VOLER CONSULTARE IL PROPRIO MEDICO C’E’ STATA UNA CONCORDANZA DI INTENTI COL MEDICO RICERCATORE CHE HA RINFORZATO IL PROPOSITO SOLO PER UNA MINORANZA DI CASI IL RICERCATORE HA INSISTITO COL CONSIGLIO DI UNA CONSULTAZIONE MEDICA IN CHI AVEVA GIA’ PARLATO COL PROPRIO MEDICO E CON CHI NON AVEVA ALCUNA INTENZIONE DI FARLO
  8. IN CONCLUSIONE …