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ANNO X - NUMERO 149 Direttore Remo Guerra 14 OTTOBRE 2013
Periodico del Consiglio comunale di Torino
cittAgorà
La nuova via Pisa, una traversa di via Bologna, rientra
nel progetto di realizzazione del centro direzionale Lavazza,
denominato La Nuvola.
Una variante urbanistica, approvata dal Consiglio comunale,
consente la trasformazione, da parte della prestigiosa
casa produttrice di caffè, di un ampio isolato compreso
tra largo Brescia, corso Palermo, via Ancona, via Pisa
e via Bologna.
Si tratta di un progetto che, oltre alla ristrutturazione dell’ex
centrale elettrica, ridefinisce spazi urbani in una porzione
di quartiere fino a oggi abbandonata: accanto al nuovo
quartier generale Lavazza sono previsti parcheggi interrati
e ampie zone pedonali.
Tra queste via Pisa, inaugurata lo scorso 4 ottobre, la prima
smart street cittadina, vale a dire la prima via a misura d’uomo,
chiusa al traffico, con alberi e arredi dal moderno design.
Un luogo a basso impatto ambientale, con un’illuminazione
dai costi contenuti grazie alla tecnologia a led.
E per chi non può fare a meno di smartphone, pc e tablet,
la via è dotata di wi-fi gratuito.
Ma via Pisa non è solo riqualificazione ambientale. Nella
sede della centrale elettrica, completamente rinnovata negli
spazi ma salvaguardata nell’architettura, si è insediata la
nuova sede dello Iaad, l’Istituto d’arte applicata e di design.
Durante la cerimonia di inaugurazione, il sindaco Piero Fassino
ha sottolineato come l’intero progetto sia la testimonianza
“dell’evoluzione di un’identità e di una città che vuole misurarsi
con sfide nuove”.
Riqualificazione urbana e design
in Borgata Aurora
GRATIS
NELLA TUA
EDICOLA
L’area pedonale di via Pisa, in
Borgata Aurora, di fronte alla
nuova sede dello IAAD,
nell’isolato che ospiterà il nuovo
centro direzionale Lavazza
e adottata dalla Città, grazie a un atto
del Consiglio approvato nel giugno
del 2013, con l’intento di riconoscere
l’importanza sociale, educativa ed
economica degli anziani nella vita
della nostra comunità.
Durante la cerimonia Cesare
Palenzona e Margherita De
Andreis Keller, presidente e vi-
cepresidente del Consiglio dei
Seniores, promotore dell’evento,
hanno insignito del premio
Il 2 ottobre Torino ha celebrato per la
prima volta la “Festa dei nonni”, alla
presenza del presidente del Consiglio
comunale, Giovanni Maria Ferraris, e
del sindaco Piero Fassino. La festa è
stata istituita dal Parlamento nel 2005
Nuovi ingressi e altre novità in Sala Rossa
Nonni in festa a Palazzo Civico
In silenzio per gli altri, per mano del sindaco
e del presidente della Sala Rossa,
sedici cittadini torinesi ultrasessantenni.
I premiati, distintisi nel campo del
volontariato, sono Alberto Bonino, Angela
Capelli, Eraldo Cerreti, Pierangelo
Devecchi, Fernando Di Monaco, Rita
Ferraris, Giuseppina Ferro, Ermanno
Franchino, Giuseppe Gozzellino,
Vittorio Guercio, Mauro Maffione,
Domenico Pannunzi, Paola Peyron,
Antonio Rongioletti, Giuseppe Santi
e Magda Uietto.
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione
di due musicisti del conservatorio
“Giuseppe Verdi” di Torino.
(Silvio Lavalle)
I torinesi insigniti del premio In
silenzio per gli altri in Sala Rossa,
con il presidente del Consiglio
comunale Giovanni Maria Ferraris
Tra rimpasti di Giunta, nuovi ingressi
e cambiamenti di collocazione politi-
ca, lo scenario della Sala Rossa ha
conosciuto nel corso dell’ultima fase
numerose modifiche.
Nel Partito Democratico, sono entrati nel
novero degli assessori della Giunta del
sindaco Fassino il capogruppo Stefano
Lo Russo e il consigliere Domenico
Mangone. Entrambi si sono quindi di-
messi dal Consiglio, venendo sostituiti
da Gioacchino Cuntrò e Giuseppe La
Ganga, il primo dei quali già presente
sui banchi dei consiglieri in passati man-
dati amministrativi. In precedenza, sem-
pre restando in casa PD, si era dimesso
Roberto Tricarico - per assumere un inca-
rico a Roma, con il sindaco capitolino
Ignazio Marino - il quale era stato sosti-
tuito da Andrea Araldi. Alla carica di
capogruppo della più numerosa forma-
zione politica presente a Palazzo Civico
è quindi stato eletto, nei giorni scorsi,
il già vicecapogruppo Michele Paolino.
I Moderati, che avevano iniziato il corrente
mandato amministrativo con quattro con-
siglieri, sono saliti a sei con le recenti
adesioni di Barbara Cervetti (dimissio-
naria dalla Lega Nord) e Giovanni
Porcino, quest’ultimo eletto nel 2011
con Italia dei Valori e poi promotore del
Gruppo Misto di maggioranza - Diritti e
Libertà, adesso dissolto. I Moderati sono
pertanto diventati la seconda forza poli-
tica in Sala Rossa dopo il Partito Demo-
cratico, seguiti dal Popolo della Libertà
che di consiglieri ne ha cinque.
Infine, Dario Troiano è subentrato in
Consiglio comunale ad Alberto Musy,
il candidato sindaco per UDC, FLI
e Alleanza per la Città nel 2011, poi
vittima di un attentato le cui note con-
seguenze gli hanno purtroppo impedi-
to di continuare a svolgere il proprio
mandato. Troiano, anch’egli con pre-
cedenti esperienze in Sala Rossa,
rappresenta ora il gruppo consiliare
Alleanza per la Città.
Restano ancora da eleggere i presi-
denti delle Commissioni consiliari Lavoro
e Legalità, che erano rispettivamente
Mangone e Tricarico.
(C.R.)
2
A lato, Dario Troiano, Giuseppe La Ganga,
Andrea Araldi; sotto, Michele Paolino, Barbara
Cervetti, Giovanni Porcino, Gioacchino Cuntrò
3
risparmiati serviranno per ridurre le fu-
ture tariffe. E se il servizio non sarà
all’altezza, si mettano in gioco i secon-
di arrivati.
Marrone (FdI): Occorre una discussione
sull’obbligatorietà del servizio, conside-
rato un dogma e difeso in nome della
valenza educativa. Bisogna invece rendere
facoltativa la mensa o introdurre tariffe
basate su quanto consumato.
Appendino (M5S): A differenza di
quelli letti dall’assessore, i commenti
che ho visto su Facebook sono tutt’al-
tro che rassicuranti. Pellerino ha fatto
in questi anni gravi errori. Stiamo per
esprimerci sulla delibera e sapremo in
nome di chi saranno votati gli aumenti.
Curto (SEL): Condivido i principi: la
filiera corta e l’obiettivo “qualità”.
Ma avevamo posto un freno agli ap-
palti al massimo ribasso, e così invece
non è stato. Mi stanno a cuore i lavo-
ratori: non è accettabile che in 108
siano rimasti a casa.
Centillo (PD): La mensa non significa
soltanto consumare un pasto. Siamo
intervenuti affinché le tariffe previste
dalla prima delibera fossero trasformate
in modo più equo, ma anche il costo
unitario del pasto va monitorato.
Cassiani (PD): Si è cercato di non
aumentare troppo le tariffe sui ceti me-
no abbienti, rivolgendoci a coloro che
hanno di più. Sul massimo ribasso si
corrono gravi rischi per i lavoratori e i
servizi erogati.
Onofri (PD): Non prevedere le clausole
sociali oltre a non dare più lavoro a
chi era occupato, consente all’azienda
di non applicare il contratto collettivo.
E non è convincente che la clausola
sia stata inserita solo per
alcuni.
Grimaldi (SEL): Ringraziamo
i cittadini che hanno scritto,
faremo ancora sopralluoghi
e audit. Apprezziamo la fi-
liera corta, l’impronta am-
bientale, il borsellino elet-
tronico, ma vorrei che i
bandi fossero valutabili.
Dobbiamo raggiungere alti
livelli qualitativi ed evitare
aumenti per le fasce Isee
più basse.
Viale (PD): Non si può
pensare che le mense sco-
lastiche siano l’unico luo-
go dove fare cultura ali-
mentare. Serve la massima trasparenza
per capire quante famiglie apparten-
gono alla varie fasce e hanno sconti
sul servizio.
Ricca (Lega Nord): È palese la
mancanza di fiducia nei confronti
dell’assessore, le sue delibere creano
sempre problemi. Questi aumenti non
tutti potranno permetterseli.
Ha concluso il sindaco Fassino: Torino
è una delle città italiane che dedica
più risorse ai servizi per l’infanzia.
E invece si rappresenta in modo defor-
me l’attività del Comune. Voglio ricor-
dare che in questi giorni viene inaugu-
rato un nuovo nido, e un secondo sarà
realizzato nell’area ex Incet. Si sono
realizzate iniziative come il “borsellino
elettronico” e la prenotazione digitale
dei pasti. Infine l’aumento delle tariffe,
al quale è stato dato un’eccessiva
enfasi per adeguamenti minimi sui
costi delle iscrizioni e del servizio.
Basta scorrere le nuove tariffe, si tratta
di aumenti di pochi euro al mese.
Si è molto discusso, negli ultimi tempi,
degli aumenti per le mense scolastiche
comunali, dell’iscrizione all’anno sco-
lastico, della qualità dei pasti forniti.
Tant’è che prima di approvare la deli-
bera, il Consiglio comunale ha ascol-
tato l’assessore ai Servizi educativi,
Maria Grazia Pellerino, per una comu-
nicazione chiesta dai consi-
glieri D’Amico, Appendino
e Tronzano.
L’assessore Pellerino ha
spiegato: “Il servizio di ri-
storazione eroga circa
8.500.000 pasti l’anno e
coinvolge circa 60.000
utenti di 380 scuole. Il ca-
pitolato ha introdotto il con-
cetto di “filiera corta” (i ge-
stori si riforniscono dai pro-
duttori locali), evita lo smal-
timento di 220 tonnellate di
plastica, introduce un servi-
zio di trasporto con mezzi
ecologici. In questi primi
giorni di scuola sono inizia-
ti i controlli: 93 audit, una media di
una scuola su tre. I risultati parlano di
ventuno criticità su oltre trecento scuo-
le. E fanno piacere i bei commenti nel-
la pagina Facebook di Cogen. La
“clausola sociale” prevede il riassorbi-
mento degli ex lavoratori, e così è sta-
to per i 600 impiegati lo scorso anno.
Diversa è la questione dei centri di cot-
tura, con personale che opera anche
in altri appalti. Qui la clausola non è
prevista.”
Il dibattito è stato aperto da D’Amico
(Progett’Azione): È opportuno in futuro
prevedere tre bandi per garantire servizi
migliori. Mi auguro che il cibo rifiutato
sia dato ai meno abbienti.
Berthier (Torino Libera): Si deve capire
se le società che gestiscono il servizio
hanno i requisiti per distribuire un
numero di pasti così elevato. Il costo
dei singoli pasti è piuttosto alto.
Tronzano (PdL): Sono felice per lo
sconto del 10% ottenuto con l’appalto,
ma vorrei la certezza che i 16 milioni
Servizio mensa nelle scuole, il dibattito in consiglio
Mensa scolastica a Torino (foto concessa da Servizi
educativi Città di Torino)
4
011.2478185, un
numero contro la propria
stessa violenza
tariffe mensili della ri-
storazione variano da
2 Euro a 10 Euro, così
come nelle scuole del-
l’obbligo.
Ci sarà il borsellino elettronico, una
scheda prepagata per eliminare i costi
del “cartaceo” e verificare il consumo
effettivo dei pasti.
Una mozione approvata dal Consiglio
(primo firmatario Maurizio Marrone,
Fratelli d’Italia), chiede di anticipare
l’uso del borsellino elettronico anche
nelle altre scuole e misure dirette per
far pagare solo i pasti consumati.
Prima di votare la delibera, si è
svolto un dibattito in aula.
L’assessore Pellerino ha detto
che l’Amministrazione non
avrebbe voluto l’aumento delle
tariffe scolastiche che, anche se
lieve, grava sul disagio econo-
mico della città. Le tariffe, ha
specificato l’assessore, sono
aumentate per la riduzione delle
risorse derivanti dal gettito del-
l’Imu, al momento attuale senza
coperturta economica.
Il consigliere Marrone (Fd’I)
Variano le tariffe per la ristorazione
nelle scuole per l’infanzia e dell’obbli-
go, così come le quote d’iscrizione nei
nidi e nelle materne. Le famiglie sono
divise secondo fasce Isee (reddito, beni
e componenti della famiglia).
Per i nidi è stato introdotto l’Isec, indi-
catore che tiene conto del reddito di
entrambi i genitori, nel caso in cui non
siano conviventi (e senza separazione
legale o divorzio). L’aumento delle ta-
riffe è dato dall’attuale situazione di
contrazione dei trasferimenti statali e
regionali e prevedendo una variazio-
ne media delle tariffe, superiore al tas-
so d’inflazione programmata. Per gli
asili nido l’incremento della tariffa
mensile va da 5 Euro (Isee minima) a
20 Euro (Isee massima).
Le quote annuali di iscrizione alle
scuole comunali d’infanzia oscillano
da un +2 Euro a +18 Euro mentre le
“È quando arriva il buio che abbiamo
bisogno di esercitare il potere. Succe-
de quando tutto ci sembra sfuggire e
non sentiamo più il nostro cuore che
batte. Controllare chi ci sta vicino, vin-
cerlo, ci può sembrare una conquista
anche se forse non è neanche una
consolazione...” Il virgolettato è tratto
dal sito www.cerchiodegliuomini.org.
Il Cerchio degli uomini è un’associa-
zione nata a Torino 15 anni fa, prima
del suo genere in Italia. Il cuore non
batte e ogni cosa è buia, quando un
uomo esercita violenza su una donna.
Sostenuta dalla Provincia di Torino,
l’associazione gestisce in via Bruino 4
- nel Centro per le relazioni e la famiglia
del Comune di Torino - uno sportello
telefonico dedicato al
disagio maschile.
Sono circa 120 gli uomini che hanno
finora chiamato, per chiedere aiuto e
sottrarsi alla schiavitù della propria
stessa violenza. Hanno raccontato
questo percorso alle commissioni
Servizi sociali e Pari opportunità
- riunite con la presiden-
za di Domenica Genisio
- Roberto Poggi e Domenico
Matarozzo, in rappresen-
tanza dell’associazione.
Le nuove tariffe scolastiche
non ha condiviso l’aumento delle tariffe,
in un servizio essenziale per le famiglie
mentre la consigliera Appendino
(M5S) ha detto che non è stato possi-
bile entrare nel merito della delibera
e conoscere, come ha segnalato Viale
(PD), la composizione delle fasce
di reddito.
Il consigliere Tronzano (PdL) ha
sottolineato che esternalizzare la gestio-
ne sarebbe un risparmio. Il consigliere
Cassiani (PD) ha chiarito che si è
creato un equilibrio nel sistema tarif-
fario, mentre il consigliere Bertola
(M5S) ha ribadito il dissenso alla de-
libera. Per Grimaldi (SEL) sarebbe
opportuno ampliare sia le fasce, utili
anche alla riduzione dell’evasione, sia
la progressività per evitare di far pagare
gli aumenti alle fasce meno abbienti.
Infine il consigliere Curto (SEL) ha detto
che l’obiettivo è difendere i servizi
pubblici.
(Tony De Nardo)
Il colorato cortile di una
scuola torinese. Sotto, il
momento della refezione
in un asilo (foto Servizi
Educativi Città di Torino)
Fermare la propria violenza, si può
4
5
Le commissioni “Commercio” e “Legalità
e contrasto dei fenomeni mafiosi” hanno
effettuato un sopralluogo presso il Con-
sorzio Agroalimentare di Torino (CAAT).
Durante la visita i consiglieri hanno incon-
trato il presidente del Consorzio Giuliano
Manolino, il vice Ottavio Guala e il diret-
tore Massimo Busi. All’ordine del giorno,
le iniziative di uno dei più grandi mercati
ortofrutticoli all’ingrosso del nostro Paese
per contrastare la crisi del settore e per la
gestione del mercato. In particolare,
l’attenzione dei commissari si è concentra-
ta sui sistemi di controllo degli ingressi del-
le persone, dei mezzi e delle merci, sul
controllo del lavoro in nero, sulle modalità
adottate per la lotta contro l’evasione. In-
tanto, la Commissione Legalità sta prose-
guendo con le audizioni delle società par-
tecipate per conoscere gli adempimenti
messi in campo in materia di antimafia.
A coordinare i lavori, dopo le dimissioni
da consigliere del presidente Roberto
Tricarico (PD), è la vicepresidente Paola
Ambrogio (PdL). Recentemente, ha anche
lasciato la Commissione il consigliere
Michele Paolino (PD), che ha assunto l’in-
carico di capogruppo. Sta inoltre prose-
guendo la ricerca sulla percezione della
legalità in alcuni quartieri torinesi, pro-
mossa dalla Commissione e finanziata
da Consiglio comunale, Camera di
Commercio e Università degli Studi di
Torino. A breve terminerà la consegna
dei questionari tra gli esercenti, grazie
alla collaborazione dell’associazione
Libera, e nelle settimane successive
verranno elaborati i dati.
Prosegue l’impegno della Sala Rossa contro le mafie
Un momento del sopralluogo presso il
Consorzio Agroalimentare
affaccia sul vallone di Mongreno. La
zona, nel 2007, era stata oggetto di
frane e smottamenti. Il sentiero è stato
successivamente ripristinato e messo in
sicurezza. I lavori sono stati effettuati
secondo criteri di ingegneria naturali-
stica, utilizzando tecniche costruttive e
materiali poco invasivi rispetto all’eco-
sistema. Sentiero, muretti di conteni-
mento e canali di scolo sono stati rea-
lizzati con pietra di Caprie sbriciolata,
L’Anello Verde è un sentiero, adatto
anche agli appassionati di mountain
bike, tracciato sulla collina torinese
per scavalcarne i crinali dal Meisino
al Colle della Maddalena. Il tratto fi-
nale, proprio quello che risale verso il
punto più alto della nostra collina, re-
sta però da realizzare. La commissio-
ne Ambiente, presieduta da Marco
Grimaldi, ne ha visitato il segmento tra
strada del Cartman e il crinale che si
Anello Verde, per scoprire
la collina torinese
L’arrivo delle Commissioni
al Ferrante Aporti
Nonostante la foschia, risulta evidente la
curiosa prospettiva della Mole, che sembra
vicinissima al grattacielo di corso Inghilterra
e da esso sovrastata
tronchi e reti di origine vegetale. E
materiali meno naturali, ma riciclati,
come i pezzi di guard-rail utilizzati per
favorire il deflusso dell’acqua. Il risulta-
to, hanno spiegato i tecnici comunali,
è quello di aver migliorato la tenuta
del pendio attraverso un più efficace
drenaggio dell’acqua piovana. La sa-
lita da strada del Cartman al crinale è
una gradevole passeggiata, con ampi
scorci di panorama verso Superga.
Raggiunto il crinale (ora in gran parte
occupato dal cantiere dell’ex sanato-
rio Villa Ottolenghi), si intravede un cu-
rioso allineamento prospettico tra la
Mole Antonelliana e il grattacielo in
costruzione su corso Inghilterra: que-
st’ultimo sembra sovrastare una Mole
a esso vicinissima, anche se in realtà
così non è.
(C.R.)
Le commissioni Servizi sociali e Pari
opportunità hanno fatto visita al centro
di prima accoglienza “Umberto
Radaelli” di corso Unione Sovietica
325 e all’Istituto per minori “Ferrante
Aporti”. Ad accogliere i numerosi
consiglieri arrivati per il sopralluogo,
erano presenti Antonio Pappalardo,
dirigente del Centro per la Giustizia
minorile del Piemonte, Gabriella Picco,
direttrice dell’Istituto e Elisa Barbato,
direttrice del Centro di Prima accoglienza.
Una visita al “Ferrante Aporti”
norme volte a migliorare la selezione
dei rappresentanti del Comune nelle
aziende partecipate e a garantire
una più puntale vigilanza sul loro
funzionamento.
Inoltre, viene presa la decisione di
verificare nelle Commissioni consiliari
competenti lo stato attuale di tutte le
aziende partecipate, richiedere ai
nominati una dichiarazione di ap-
partenenza ad associazioni, logge o
comitati e di verificare che i bilanci
delle aziende siano certificati da
soggetti terzi scelti insieme alla Città.
Dopo un serrato dibattito in seduta
secretata, è stata approvata in Sala
Rossa la mozione sul Consorzio Csea
presentata dai consiglieri Curto,
Muzzarelli, Onofri e Paolino, rap-
presentanti della maggioranza nella
Commissione d’indagine.
Il documento - 19 voti a favore e 7
astensioni - afferma che “dagli esiti
dei lavori della Commissione risul-
terebbero irregolarità che meritano
di essere ulteriormente indagate”, ri-
tenendo che “non si possa parlare
esclusivamente di leggerezza,
trascuratezza o prassi, ma di respon-
sabilità diffuse nel sistema generale
di indirizzo e controllo”. La mozione
approvata in aula stabilisce pertanto
di trasmettere la relazione della
Commissione d’indagine alla Procu-
ra della Repubblica e alla Corte dei
Conti, oltre che impegnare la Giunta
a quantificare il danno subito dalla
Città per tutelarla in ogni sede. Ven-
gono inoltre introdotte una serie di
Oggi costa almeno tre euro prendere
un treno del Servizio Ferroviario Metro-
politano dell’area urbana e un mezzo
pubblico di Gtt. Occorre infatti fare
due biglietti, quello ferroviario più un
secondo per la rete Gtt, entrambi in
vendita a 1,50 euro.
Ma tra poco non sarà più così. Sta
per nascere il biglietto integrato. In
pratica un biglietto unico e più conve-
niente che tra poche settimane sarà di-
sponibile nelle rivendite Gtt.
Si facilita così l’approccio al viaggiare
in città e nei Comuni limitrofi. Il nuovo
ticket per corsa semplice
sarà valido sui mezzi tra-
dizionali (tram e auto-
bus), per la metropolita-
na e per le linee ferroviarie
Gtt e Trenitalia dell’area
metropolitana.
L’annuncio è stato dato in
Consiglio comunale dal-
l’assessore alla viabilità Claudio Lubatti
in risposta a un’interpellanza del con-
sigliere Bertola del Movimento 5
Stelle. Il biglietto sarà in una prima
fase cartaceo, ma è prevista a regi-
me una versione su supporto chip
(sulla falsariga di quello già esistente
oggi chiamato Bip).
Il nuovo biglietto sarà disponibile
nei seguenti tagli: Integrato U (per la
zona U di Formula - Comune di Torino)
in vendita a 2 euro; Integrato A (zone
U e A di Formula, Comune di Torino e
tutti i Comuni della prima corona) in
vendita a 2,50 euro; Integrato B (zo-
ne U, A e seconda corona B, L, F, O
e R di Formula) in vendita a 3 euro.
I biglietti in vigore oggi continueranno
a essere disponibili.
(R.T.)
Biglietto unico per tram, bus, metro e treni locali
CSEA, in Procura la relazione della Commissione
Infine, si stabilisce che assessori o
consiglieri comunali non potranno essere
nominati in aziende partecipate per
due anni dopo la fine del loro mandato
amministrativo.
In precedenza, la Sala Rossa aveva
respinto - con 16 voti contrari e 15
favorevoli - una mozione presentata
dai rappresentanti dell’opposizione
nella Commissione d’indagine, i consi-
glieri Liardo (PdL), Bertola (Movimento
5 Stelle) e Carbonero (Lega Nord).
La relazione, con i prescritti omissis, sarà
integrata al verbale della seduta.
Lavoratori CSEA manifestano di fronte alla
sede del Comune
6
settimane dedicate a un singolo autore
o tema specifico.
7
Sono 590 i torinesi che hanno firmato
la petizione al Consiglio comunale per
chiedere di non procedere alla realiz-
zazione dei due parcheggi pertinen-
ziali privati nelle piazze Paleocapa e
Lagrange (contigue a Piazza Carlo
Felice).
“Quest’area è già ricca di parcheggi,
privati e pubblici, quello interrato di
via Roma e quelli previsti su via Nizza
e via Sacchi - spiegano - un’offerta più
che sufficiente a soddisfare la richie-
sta, anche quella privata, e che non
fa sentire l’urgenza di queste due nuove
strutture”.
Anche i tempi e i modi del cantiere
preoccupano residenti e commercianti
della zona. Preoccupano gli spazi
esigui della zona a fronte della neces-
sità di manovrare gru, camion e
macchine scavatrici.
E preoccupa la tipologia degli edifi-
ci (ritenuti troppo vicini alle opere di
contenimento dello scavo) che han-
no cantine e infernotti che potrebbe-
ro rivelare sorprese inattese durante
le operazioni di scavo.
Infine, i commercianti della zona sono
preoccupati che i tempi lunghi dei
cantieri possano provocare un forte
decremento della clientela.
In un momento già difficile per il per-
durare della crisi economica, un’ulte-
riore diminuzione degli incassi potrebbe
rivelarsi fattore determinante per la
chiusura di molti esercizi nei dintorni.
DIRITTO DI TRIBUNA
“No ai parcheggi delle piazze Paleocapa e Lagrange”
Piazza Lagrange (collezione “riTOrno
Incongruenze Temporali a Torino” - ©
Feel
Desain - www.feeldesain.com). Sotto, via
Frejus all’incrocio con corso Racconigi
Aderendo a una proposta dell’Asso-
ciazione artigiani e commercianti lo-
cale, i 680 firmatari della petizione
presentata al Consiglio comunale
martedì 1 ottobre, chiedono di non
pedonalizzare via Frejus e le vie limi-
trofe in considerazione “dei disagi che
ciò comporterebbe ai residenti e al
tessuto socioeconomico della zona”.
In particolare, pongono l’accento sulla
funzione decongestionante di via
Frejus per il traffico della zona grazie
“alla sua particolarità urbanisti-
ca, unica nella nostra città, di
essere non parallela o perpen-
dicolare ad altre ma obliqua e
di congiunzione fra grandi
arterie di comunicazione
quali corso Vittorio Emanuele,
corso Peschiera, corso Ferrucci
e corso Trapani”.
Anche la tipologia costruttiva
degli edifici che si affacciano
sulla via comporterebbe un problema
in caso di pedonalizzazione: palaz-
zi costruiti nei primi anni del Nove-
cento, densamente abitati e con
scarsi spazi di parcheggio interno,
hanno la necessità di una strada con
funzione di sosta diurna e notturna.
Via Frejus pedonale porterebbe a un
inevitabile disagio per i residenti e al
sovraffollamento di auto nelle vie
adiacenti.
E la mancanza di parcheggi rischia di
portare una notevole diminuzione del-
la clientela per gli esercizi commerciali
della zona già pesantemente colpiti
dalla crisi economica.
(a cura di Marcello Longhin)
Una petizione contro la pedonalizzazione di via Frejus
7
La cerimonia d’inaugurazione
della nuova biblioteca
Inaugurata la Biblioteca civica “Natalia
Ginzburg” di via Lombroso 16, a San
Salvario. Nella stessa occasione è sta-
ta intitolata anche una sala incontri
all’artista Mario Molinari. Alla cerimonia
erano presenti il presidente del Consi-
glio comunale Giovanni Maria Ferraris,
l’assessore Maurizio Braccialarghe e
il presidente della Circoscrizione 8
Mario Cornelio Levi.
La biblioteca ospita 4.500 volumi e
offre il servizio prestito librario per
reperire in qualsiasi altra biblioteca
cittadina un libro non disponibile.
Attivi anche wi-fi gratuito, gruppi di
conversazione in lingua e lo scaffale
su richiesta: per soddisfare lettori parti-
colarmente esigenti sono organizzate
Nuova biblioteca a San Salvario
di condizioni meteo, non hanno
fornito dati significativamente
differenti rispetto a un anno fa,
quando l’impianto non era ancora
in funzione”.
L’Arpa ha però comunicato alla
Procura della Repubblica casi
di violazione dell’AIA (Autoriz-
zazione Integrata Ambientale)
da parte di TRM.
Senza entrare nel merito per
motivi di riservatezza, Robotto
ha però spiegato che si tratta di
problemi di carattere gestiona-
le. In precedenza l’Arpa aveva
infatti chiesto - e ottenuto - di
migliorare i controlli gestionali
dell’impianto.
Al termine della seduta, Paolo Foietta,
presidente dell’Associazione d’ambito
torinese per il governo dei rifiuti (Ator),
ha spiegato che - a regime - l’impianto
potrà bruciare 420mila delle 500mila
Dopo il dibattito in Sala Rossa sui
recenti ripetuti blocchi del termovalo-
rizzatore del Gerbido, con le comuni-
cazioni fornite dall’assessore all’Am-
biente Enzo Lavolta, la discussione si è
spostata nelle Commissioni consiliari.
Mercoledì 2 ottobre, nella riunione
delle Commissioni Sesta, Quarta e Pri-
ma presieduta da Marco Grimaldi, so-
no intervenuti i vertici di TRM, la so-
cietà che gestisce l’impianto, che han-
no ribadito quanto detto in preceden-
za dall’assessore Lavolta: l’impianto è
in fase di esercizio provvisorio (sarà a
regime a maggio 2014) e quindi so-
no “fisiologiche” alcune interruzioni
del servizio, che - hanno sostenuto il
presidente Bruno Torresin e il direttore
generale Mauro Pergetti - non hanno
comunque causato danni all’ambiente
o alla popolazione.
Anche Angelo Robotto, direttore Arpa
Piemonte, ha confermato in Commis-
sione che in occasione dei fermi del
termovalorizzatore “non v’è stata rica-
duta di alcuna significatività di impatto
nell’ambiente e le centraline, a parità
Nel mese di settembre, il Consiglio
comunale ha approvato una delibera
di iniziativa popolare che chiede l’a-
dozione di linee di indirizzo da parte
della Giunta e dell’Amministrazione
comunale per il progressivo supera-
mento degli insediamenti spontanei
non autorizzati di comunità Rom e per
escludere qualsiasi ipotesi di realizza-
zione di un nuovo campo nomadi in città.
Il provvedimento, modificato da alcuni
emendamenti proposti dalle forze di
maggioranza della Sala Rossa, propone
che il primo intervento da eseguire riguar-
di il campo di Lungo Stura Lazio, dove
più critica e precaria è la situazione.
La delibera, promossa da un gruppo
di cittadini residenti nella Circoscrizio-
ne 6 e sottoscritta da 2800 persone,
è stata approvata con 22 voti favore-
voli (il gruppo del PD, i Moderati, SEL,
Diritti e Libertà) 3 contrari (Lega Nord
e Progett’azione) e 2 astenuti (Movi-
mento 5 Stelle e Al Centro con Scan-
derebech) mentre il gruppo del PdL
non ha partecipato al voto. Le proposte
contenute nella delibera sono necessa-
rie, secondo i promotori, per salvaguar-
dare i residenti della zona da una situa-
zione di coabitazione sociale messa
a rischio dalla non facile convivenza
con gli abitanti dei campi.
(M.L.)
Il termovalorizzatore del Gerbido
all’attenzione del Consiglio
tonnellate di rifiuti che vengono prodotte
ogni anno in provincia di Torino.
Per smaltire gli altri, sarà necessario in-
crementare la raccolta differenziata o
conferirli in discariche.
(Massimiliano Quirico)
Il termovalorizzatore TRM del
Gerbido
Rom: superare gli insediamenti non autorizzati
Baracche al campo nomadi in lungo Stura
Lazio
Lo spazio in corso Vittorio Emanuele II,
di fronte al Tribunale di Torino, dedica-
to al partigiano torinese scomparso nel
1978 sarà riqualificato con fondi di
Intesa SanPaolo.
Il progetto che prevede ampi spazi
Il progetto per il nuovo giardino Grosa è
stato presentato presso l’Urban center
metropolitano di Piazza Palazzo di Città
dagli assessori all’urbanistica, Stefano
Lo Russo e all’Ambiente, Enzo Lavolta,
dal presidente della Circoscrizione 3
Daniele Valle e da Valentina Serafini
del Renzo Piano Building Workshop
che ha sviluppato il progetto.
Paolo Virzì, neo direttore della 31esima
edizione del Torino Film Festival in
programma dal 22 al 30 novembre,
ha incontrato quest’estate la Commissione
Cultura presieduta da Luca Cassiani.
Il regista non ha nascosto la sua simpatia
per Torino, città nelle quale ora vive:
“Ho trovato casa nella zona della Mole
Antonelliana”. E non è la “prima volta”
a Torino. Classe 1964, Virzì è nato a
Livorno in una famiglia di immigrati
siciliani ma ha vissuto l’infanzia a
Torino, fino alla quarta elementare:
“Ricordo le gite al Valentino, le par-
tite della Juve assieme a papà in di-
visa, i quartieri Santa Rita e Mirafio-
ri dove all’epoca vivevamo”. Per la
città sabauda ha speso parole di
grande apprezzamento: “È una
città piena di grazia, eleganza”.
Per l’imminente festival, Virzì ha
fatto una sorta di appello alla città:
“Occorre uno sforzo affinchè Torino,
nei giorni del festival, non diventi un
deserto dopo le proiezioni dei film.
Penso ai commercianti nelle zone del-
la rassegna per allestire vetrine con
omaggi al mondo del cinema; a bar
e ristoranti in grado di proporre de-
gli happy hour in offerta e a locali
musicali pronti a offrire degli spettacoli
sul tema”.
Sostanzialmente inalterato nella sua
identità, il TFF conferma per l’edizione
2013 le sezioni competitive e le undi-
ci sale di proiezione. La retrospettiva
sarà dedicata alla New Hollywood e
presenterà, nell’arco di due edizioni
del festival, circa ottanta film americani
realizzati tra il 1967 e il 1976.
(Roberto Tartara)
A Cit Turin rinasce
il giardino Grosa
attrezzati per le famiglie e per i
bambini fa parte del ridisegno
dell’intera area limitrofa al gratta-
cielo del centro direzionale di In-
tesa SanPaolo in costruzione sul
corso Inghilterra. Il giardino sarà
arricchito con alberi e dotato di
rastrelliere per biciclette e di
una efficiente illuminazione a led.
Durante i lavori (da ottobre ad
aprile 2014) il sottostante parcheggio
continuerà a funzionare. La manuten-
zione e 1,5 milioni di euro sui 2,5
del costo totale, saranno a carico
della Banca.
(S.L.)
Nelle due simulazioni
grafiche, il giardino Grosa
come apparirà ai suoi fruitori
o visto dal nuovo grattacielo
Paolo Virzì, direttore del Torino Film Festival, durante l’incontro con i consiglieri comunali
Virzì chiede una Torino “sintonizzata” sul TFF
9
Unioni civili
e servizi cimiteriali
Nel 2010 il Consiglio Comunale approvò
il Regolamento per il riconoscimento delle
unioni civili. Lungi dall’essere una norma pu-
ramente simbolica, il Regolamento impegna
la Città a prevedere per le unioni civili pari
condizioni d’accesso ai servizi e individua
alcune aree prioritarie (dalla casa ai servizi
sociali, dalla scuola allo sport, eccetera).
Ho ritenuto quindi doveroso analizzare tutti
i regolamenti comunali per verificare che
non vi fossero discriminazioni nei confronti
dei conviventi in unione civile. Non credo
possa essere una sorpresa il fatto che in al-
cuni casi vi siano maggiori diritti per le
coppie sposate, ma si tratta quasi sempre
di norme di legge che la Città è tenuta ov-
viamente a rispettare. Una “sorpresa”, in
positivo, invece c’è: sono rarissimi i casi in
cui le regole del Comune rischiano di di-
scriminare i conviventi. Si tratta dei regola-
menti sugli alloggi di edilizia residenziale
pubblica (che però necessitano solo di
una postilla interpretativa peraltro già cita-
ta nelle delibera di adozione del regola-
mento) e del regolamento sui servizi cimi-
teriali. In quest’ultimo caso, facendo uno
slalom tra competenze statali e comunali, i
temi più rilevanti riguardano l’ammissione
alla sepoltura e la cosiddetta “facoltà di di-
sporre della salma e dei funerali”, in cui la
volontà del defunto deve poter riguardare
anche la scelta di chi deciderà in merito ai
funerali. Ho così proposto alcune modifi-
che ai regolamenti citati per proseguire il
lungo lavoro che in materia di unioni civili
il Consiglio Comunale di Torino ha portato
avanti con impegno in questi anni.
Marta Levi
Vicepresidente
del Consiglio comunale
Qual è lo stato di salute dei mercati
torinesi? È quello che la commissione
Commercio, presieduta da Federica
Scanderebech, analizzerà, dopo aver
concluso i sopralluoghi tra i banchi di
frutta e verdura in tutta la città. Obiettivo
è quello di comprendere, anche attra-
verso incontri con i commercianti, i
problemi legati alla fruibilità dei mer-
cati o alla logistica. La prospettiva è
quella di valutare possibili soluzioni
che consentano agli operatori condi-
zioni più agevoli di lavoro e ai cittadini
l’erogazione di un miglior servizio.
C’è chi chiede, come i venditori di via
Don Grioli, spazio per parcheggiare i
propri mezzi o chi, come al mercato
di piazza Foroni, vuole ridiscutere al-
cuni aspetti del progetto di riqualifi-
cazione. Ma restano da valutare an-
che situazioni come piazza Chironi,
in passato con una discreta presen-
za di banchi, oggi invece molto ri-
dotta, nonostante la riqualificazione
della piazza.
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO COMUNALE
10
I consiglieri comunali a confronto coi
commercianti di piazza Foroni
Radiografia dei mercati torinesi
Si è svolto a Palazzo Civico il conve-
gno nazionale “Gruppi comunali e re-
silienza nella nuova Protezione Civi-
le”, organizzato dalla Conferenza dei
Consigli comunali Anci per evidenzia-
re il ruolo attribuito ai sindaci dalla leg-
ge 225/1992 e segnalare le ultime
novità legislative. L’obiettivo era di
sostenere i sindaci nell’adempiere alle
delicate incombenze in materia.
Sono intervenuti Roberto Cota (presidente
Regione Piemonte), Alberto Avetta,
assessore Protezione Civile Provincia
di Torino, il sindaco Piero Fassino, il
viceprefetto Enrico Ricci e Simone
Guglielmo, coordinatore nazionale
Conferenza Consigli comunali Anci.
“È fondamentale - ha detto il presiden-
te del Consiglio Comunale Giovanni
Maria Ferraris - una nuova presa di
coscienza del ruolo della Protezione
Civile, che a Torino ha una storia di
rilievo non solo locale, ma
anche nazionale. I Comuni
hanno bisogno di un mag-
giore sostegno per affronta-
re ed esercitare le proprie
responsabilità”.
(M.Q.)
Automezzi della Protezione Civile
Torinese
L’Anci per la Protezione Civile
La Presidenza
Con la nomina del Capogruppo, avvenuta
a fine settembre, il Gruppo del Partito
Democratico ha portato a compimento il
suo nuovo assetto, dopo le dimissioni del
Consigliere Roberto Tricarico, che è entra-
to nello staff del Sindaco di Roma Ignazio
Marino, e l’ingresso in Giunta di Stefano
Lo Russo, che ha assunto le deleghe all’ur-
banistica e ai rapporti con il Consiglio
Comunale, e Domenico Mangone, che
ha assunto le responsabilità di lavoro,
commercio e attività produttive. Così rin-
novato nella sua composizione, con l’in-
gresso dei Consiglieri Araldi, La Ganga e
Cuntrò, il Gruppo del Partito Democratico
vede riconfermati il proprio impegno a so-
stegno dell’azione amministrativa della
Giunta e del Sindaco Piero Fassino e la
volontà di continuare il lavoro sinora intra-
preso verso il risanamento del Bilancio del
Comune e il rilancio dell’economia della
Città. Contribuire a disegnare il futuro di
questa città e al tempo stesso migliorarne
il presente, dando impulso allo sviluppo e
tutela alle fasce più deboli ed esposte alla
crisi: sono questi gli obiettivi che ci ponia-
mo, giunti ormai a metà di questo ciclo
amministrativo.
Tutti noi siamo consapevoli dell’impor-
tanza di mantenere un rapporto di dia-
logo con la città e costruire una mag-
giore sintonia tra cittadini e Istituzioni:
per questo motivo invitiamo coloro che
abbiano proposte e sollecitazioni a
venirci a trovare negli uffici del Gruppo
oppure a farci pervenire le loro mail a
comunicazione.gruppopd@comune.torino.it.
Il capogruppo
Michele Paolino
L’impegno
del Partito Democratico
PARTITO DEMOCRATICO
La violenza contro le donne è una violen-
za di genere riconosciuta oggi dalla co-
munità internazionale come una violazio-
ne fondamentale dei diritti umani.
Dall’ultimo rapporto Istat pubblicato, riferi-
to a un’indagine condotta sul campione
italiano, risulta che quasi 7 milioni di don-
ne (in un’età compresa tra i 16 e i 70 an-
ni) hanno subito una qualche forma di vio-
lenza. Si tratta di violenza fisica, che va
dalle minacce ad atti violenti, dalle forme
più lievi a quelle più gravi.
Dagli ultimi episodi di cronaca è sempre
più evidente che nel nostro paese le
donne subiscono violenza soprattutto
dal partner o dall’ex partner, che non
sempre viene denunciata o confidata.
Il sempre maggior numero di episodi, do-
ve talvolta vengono coinvolti anche i figli,
evidenzia che la violenza fuori o dentro le
mura domestiche è purtroppo ancora un
fenomeno sottostimato, anche se riguarda
milioni di donne in tutto il mondo. La posi-
zione degli uomini e delle donne rispetto
a questo fenomeno non è equivalente: le
donne figurano molto più spesso come vit-
time e gli uomini come responsabili.
Secondo il codice internazionale dei diritti
umani, tutti i governi hanno la responsabil-
ità di prevenire, indagare e punire gli atti
di violenza sulle donne in qualsiasi luogo
si verifichino: tra le mura domestiche, sul
posto di lavoro, nella comunità o nella so-
cietà, durante i conflitti armati.
È fondamentale che i governi si impegni-
no per rendere più forti le donne, garan-
tendo loro indipendenza economica e
protezione dei diritti fondamentali.
il Gruppo consiliare Moderati
Fermare la violenza
sulle donne
MODERATI
Al termine di un Consiglio Comunale
inspiegabilmente a porte chiuse (come
se le vicende della formazione professio-
nale in una città a forte vocazione indu-
striale riguardassero una ristretta cerchia
di adepti), il Sindaco ha sbottato con
una frase ripresa persino dalle locandine
apposte sulle edicole per attirare il
maggior numero possibile di lettori:
“La politica non ha controllato CSEA”!
Eh no, Signor Sindaco, un certo tipo di
politica non ha controllato, certe ammini-
strazioni non hanno controllato, la Sini-
stra non ha controllato! Se i bilanci era-
no un esercizio di fotocopiatura di un an-
no sull’altro, se chi era espressamente
preposto a verificare l’andamento dello
CSEA non lo ha fatto (salvo essere pre-
miato proprio dalla Sua amministrazione
secondo il principio del promoveatur ut
amoveatur), se non si sono ascoltati per
anni dirigenti, lavoratori e creditori, arri-
vando ad accumulare un debito presun-
to di 40 milioni di euro nel 2012, dopo
che il Comune era già stato generoso
sostenitore del Consorzio con 30 miliar-
di di vecchie lire nel 1997, se la forma-
zione professionale dello CSEA si è de-
pauperata anche sotto il profilo didatti-
co, non ci si venga a dire che la respon-
sabilità è genericamente della politica.
È di una ben definita parte politica,
quella che governa Torino dal 1994
a oggi, con l’arroganza propria di
chi, invece di affrontare i problemi e
le responsabilità, preferisce chiudere i
battenti del Consiglio Comunale.
Enzo Liardo
Presidente Commissione d’indagine
sul Consorzio CSEA
POPOLO DELLA LIBERTÀ
Una certa politica
non ha controllato CSEA
11
La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La v
Le attività del Consiglio comunale su
www.comune.torino.it/consiglio/attività
oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de
GTT è, senza dubbio, uno dei temi più
scomodi per l’attuale maggioranza: se
con la relazione del Ministero delle Finan-
ze si sono addensate sinistre nubi sul pas-
sato del gruppo, non si può certo dire
che, tra piani di ampliamento delle strisce
blu, scorporo ramo parcheggi e la possi-
bile vendita a privati dell’80%, vi sia molta
chiarezza sul presente e sul futuro dell’a-
zienda.
Nella totale assenza di un progetto politico
condiviso, le uniche certezze derivano dal-
la necessità di far luce sulle scelte gestionali
di GTT degli ultimi anni e dall’impellenza di
fare cassa per assicurare, senza margini di
manovra, quelle entrate straordinarie indi-
spensabili per raggiungere rocamboleschi
equilibri di bilancio. Da questo punto di vi-
sta appare quanto mai discutibile l’ipotesi
di liquidare l’80% della quota detenuta in
GTT dal Comune di Torino, che di fatto ne
perderebbe la governance, e dimettere il
ramo parcheggi, l’unico a garantire cospi-
cui utili e a essere appetibile sul mercato: si
tratta, a tutti gli effetti, di immolare un al-
tro gioiello di famiglia, dopo TRM,
Amiat e Sagat, sull’altare del debito.
Gli effetti sui cittadini? Da un lato una
pioggia di strisce blu che acuirà le conse-
guenze della crisi sul commercio e sul tes-
suto economico cittadino, dall’altro la ridu-
zione della presenza pubblica all’interno
di un comparto strategico e di interesse
generale come il TPL ignorando, tra l’altro,
l’ormai prossima formazione dei nuovi
bacini regionali che avrebbero per-
messo a GTT di operare su un territorio
più vasto e con maggiori opportunità.
Paola Ambrogio
Maurizio Marrone (capogruppo)
FRATELLI D’ITALIA
CENTRODESTRA NAZIONALE
GTT: nubi sul passato,
dubbi sul presente
e incertezza sul futuro
Le parole di Fassino sulla vicenda
CSEA sono chiare e inequivocabili,
ci sono delle responsabilità politiche;
esse hanno un nome e un cognome:
Sergio Chiamparino.
Le stesse responsabilità che hanno
portato la città in una situazione di
fortissimo indebitamento che ci co-
stringe oggi a svendere i nostri
gioielli di famiglia.
Tutto questo è frutto di una malagestione
degli ultimi 10 anni nella quale troppi
hanno anteposto i propri interessi
personali a discapito dei torinesi, è
ora di vuotare il sacco, smettere di
fare ipocrisia e dire la verità, chi ha
rovinato Torino deve pagare.
Fabrizio Ricca (capogruppo)
Roberto Carbonero
LEGA NORD
BOSSI
Chi ha rovinato Torino
deve pagare
I partiti promettono ma non mantengono:
esemplare è come l’amministrazione
Fassino ha affrontato il tema dell’ac-
qua pubblica. A marzo, dopo mesi di
dilazioni, sotto la pressione delle mi-
gliaia di firme raccolte dal comitato
per l’acqua pubblica (e del nostro fiato
sul collo), la maggioranza aveva ap-
provato, pur stravolgendola, la delibe-
ra di iniziativa popolare per trasforma-
re Smat in azienda di diritto pubblico;
sono passati sei mesi e non si è fatto
nessun passo concreto per attuarla.
Ma c’è di peggio; era anche stata ap-
provata una nostra mozione che vinco-
lava il Sindaco a non servirsi più di
Smat come bancomat, intascando
ogni anno milioni di euro di utili, e lo
impegnava a usarli o per investimenti
o per abbassare le bollette ai cittadini,
che da luglio 2011 aspettano che
venga ridotto il prezzo dell’acqua
come deciso con i referendum.
Bene, cosa ha fatto il Sindaco?
Ha ignorato il consiglio comunale! Il
28 giugno, all’assemblea Smat,
Dealessandri si è presentato con una
lettera di Fassino che dice che, sicco-
me il Comune ha pochi soldi e lo Stato
gliene dà sempre di meno, lui preten-
deva un dividendo di alcuni milioni di
euro; e così è stato.
La maggioranza, specie quella parte
che pretenderebbe di essere di sini-
stra, si presenta sui giornali come pro-
tettrice dei beni comuni e poi in realtà
li sfrutta e li vende. Già sappiamo: ve-
dremo lo stesso teatrino con GTT!
Chiara Appendino
Vittorio Bertola (capogruppo)
MOVIMENTO 5 STELLE
Acqua pubblica,
acqua passata
12
13
ei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gru
Un incontro preliminare e introduttivo. Si
è premurato di sottolinearlo Francesco Pro-
fumo, presidente dell’IREN, nel corso del-
l’incontro svoltosi con le commissioni Bilan-
cio e Ambiente del Comune. Manifestan-
do la propria disponibilità a tornare perio-
dicamente per aggiornare i consiglieri sui
programmi di sviluppo e le strategie del-
l’azienda. Un primo contatto utile per trac-
ciare un sommario bilancio della situazio-
ne trovata al momento della sua nomina
e illustrare i cambiamenti di governance
all’interno dell’Iren stessa dopo l’insedia-
mento della nuova dirigenza. In particola-
re l’ex ministro dell’istruzione ha enunciato
gli obiettivi primari della sua gestione, ov-
vero un miglioramento della qualità dei
servizi accompagnata a una riduzione
dei costi per l’utente finale. Il presidente ha
proseguito evidenziando le linee guida
principali del suo pensiero; l’intenzione di
considerare i fruitori del servizio come cit-
tadini e non quali semplici clienti, con tutti
i diritti che tale distinzione comporta, e la
ferma intenzione di lasciare ampio spazio
all’innovazione e alla ricerca sfruttando le
eccellenze in ambito ingegneristico di cui
l’Italia dispone. Alleanza Per La Città con-
divide l’agenda prospettata e si augura
che l’obiettivo di una riduzione dei costi
possa essere raggiunto in tempi ragione-
voli e senza andare a detrimento del ser-
vizio offerto alla cittadinanza. Nutriamo
anche grandi aspettative in merito al pro-
getto di una maggiore implementazione
delle energie rinnovabili e quello riguar-
dante la sensibilizzazione sul tema del-
l’ecologia fin dall’età scolare.
il capogruppo
Dario Troiano
Iren, obiettivi condivisi
ALLEANZA PER LA CITTÀ
La Città dispone di un patrimonio
importante di impianti sportivi. Negli
anni, la maggior parte è stata data in
concessione a soggetti privati al fine
di poter mantenere il servizio con tariffe
ridotte.
La regola acquisita è stata fino a ora:
bando per impianti concessi ex novo,
affidamento diretto alle federazioni e
rinnovo ai concessionari che si sono
comportati bene. Rivoluzionare questo
sistema ora provocherebbe, oltre che
forti ingiustizie e mancata manutenzio-
ne per le concessioni in scadenza, an-
che un contenzioso elevato contro
l’Amministrazione. Meglio sarebbe ra-
gionare su un tetto temporale massimo,
oltrepassato il quale si deve andare a
gara (oggi è di 30 anni, potremmo
pensare di abbassarlo) e mettere rego-
le ferree sulla parte commerciale degli
impianti. Un ristorante o un bar aperto
al pubblico, all’interno di un impianto,
dovrebbe pagare lo stesso canone di
chi affitta al mercato.
Il dibattito è aperto e auspico che si arrivi
a una soluzione equa e condivisibile.
il capogruppo
Giuseppe Sbriglio
Impianti sportivi al bivio
ITALIA DEI VALORI
DI PIETRO
SEL è impegnata a salvaguardare il
trasporto pubblico locale dai tagli dei
governi nazionali e regionali, a evitare
che i rincari delle tariffe arrivino anche
agli abbonati, agli studenti, ai disoccupati
e agli anziani, a progettare una nuova
mobilità sostenibile. Da mesi lottiamo den-
tro e fuori Palazzo di Città per non dismet-
tere l’80% di GTT ai privati. Abbiamo
sventato questa possibilità due volte, e
anche oggi ce la metteremo tutta.
Il Consiglio ha votato pochi mesi fa un’o-
perazione importante di contenimento del
debito e di rispetto del vincolo del Patto di
Stabilità che non metteva a rischio il con-
trollo pubblico di GTT. Per salvaguarda-
re gli interessi generali della città e rilan-
ciare gli investimenti sul trasporto pubbli-
co pensiamo che si debba mantenere il
controllo pubblico. Diversamente vedre-
mo ulteriori tagli di linee e chilometri e di
nuovo la richiesta di un aumento dei bi-
glietti. Il consiglio comunale ha già scel-
to di non vendere all’80%, perchè ritor-
nare sui propri passi? GTT già oggi può
cercare un partner industriale pubblico
che valorizzi l’immenso investimento fat-
to su passante ferroviario e linea 1 della
metropolitana. L’integrazione del servi-
zio ferroviario metropolitano con il tra-
sporto pubblico locale, potrebbe dare
vita a una grande azienda pubblica che
metta insieme Torino e Milano.
Invece di stare a guardare alla finestra
il governo dovrebbe aiutare queste solu-
zioni. Per esempio utilizzando i fondi della
cassa depositi e prestiti per favorire
le aggregazioni di aziende pubbliche.
Marco Grimaldi
Michele Curto (capogruppo)
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ
Difendi con noi
il trasporto pubblico locale!
oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de
14
TORINO LIBERA
Effetto domino?
L’Iva è aumentata di un punto percentuale,
voluto dal Governo Monti e non saputo
eliminare o posticipare dal Governo Letta.
Cosa comporta? Il caos e il disagio per
le solite fasce deboli; non è che l’1%
incidendo su prodotti di largo consumo,
dovrebbe fare la differenza su quelli
al 4% o 10% tipo gli alimentari, ma
purtroppo tutto subirà l’effetto domino.
Per esempio, nella grande distribuzione
molti prodotti di consumo quotidiano
subiranno rincari perché trasportati su
gomma. E perché molti hanno dichiara-
to che “per ora”non saranno fatti rincari,
peccato però che gli scaffali traboccano
di offerte e sconti temporanei, dove si
annuncia che tale o quell’altro prodotto
è scontato del 20, 30 o 40%... ma non
sul prezzo precedente, bensì su quello
che sarà nelle settimane a seguire.
Quindi? Quindi a fronte di aumento
dell’Iva dell’1% si avranno rincari media-
mente del 20% su tutti i prodotti, anche
quelli non toccati direttamente dal 22%.
Un fenomeno conosciuto da sempre:
quando l’Iva aumenta tutto il commercio
impazzisce e tanti ne approfittano senza
logica. Peccato che gli stipendi siano
sempre gli stessi e anche le aziende,
usufruendo di materie prime (anche ali-
mentari) si ritroveranno in difficoltà.
Abbiamo un Governo appeso a un filo
che avrebbe il solo scopo di farci uscire
dalla crisi, ma con questa tassa, inutile,
ci ha reso solo più poveri e deboli nei
confronti anche dei mercati internazionali.
il capogruppo
Ferdinando Berthier
Chi segue i lavori del Consiglio Comu-
nale di Torino, avrà notato che da
qualche tempo le minoranze espri-
mono il proprio dissenso, utilizzando
lo strumento “noioso” dell’ostruzionis-
mo. Quest’atteggiamento nasce dalla
posizione dell’attuale maggioranza di
eludere un dialogo con chi in Con-
siglio ha il compito di svolgere attività
di controllo e proposta. La maggioranza,
affinché il Consiglio funzioni a dovere,
bisogna che sia una libera intesa di uo-
mini pensanti, tenuti insieme da ragio-
nate convinzioni, non solo tolleranti ma
desiderosi della discussione e pronti a
rifare alla fine di ogni giorno il loro esa-
me di coscienza, per verificare se le ra-
gioni sulle quali fino a ieri si son trovati
d’accordo continuino a resistere di fron-
te alle confutazioni degli oppositori. Se
la maggioranza, al contrario, si crede
infallibile solo perché ha per sé l’argo-
mento schiacciante dei numeri e pensa
che basti l’aritmetica a darle il diritto di
seppellire l’opposizione, questa non è
più una maggioranza, ma una società
corale, del tipo di quella che durante il
fatidico ventennio dava i suoi concerti
nell’aula di Montecitorio. Chi dice che
la maggioranza ha sempre ragione,
sbaglia; la democrazia consiliare, a
volerla definire con una formula, non è
quella dove la maggioranza ha sempre
ragione, ma quella dove hanno sempre
diritto di essere discusse le ragioni
della minoranza.
Signor Sindaco, se ne faccia carico…
il capogruppo
Angelo D’Amico
PROGETT’AZIONE
GRUPPO MISTO DI MINORANZA
Il perché dell’ostruzionismo
AL CENTRO CON SCANDEREBECH
È stata accordata la mia richiesta di Co-
municazioni del Sindaco in merito al ri-
dimensionamento di Alitalia nella base
di Caselle. Si stima che 1/3 dei passeg-
geri in transito da Caselle viaggi con Ali-
talia, dal 2008 il traffico è progressiva-
mente diminuito del 24%, ma comunque
nell’ultimo anno 1 milione e 100 pas-
seggeri hanno scelto il nostro Aeroporto
per dirigersi principalmente su: Roma,
Napoli, Catania, Palermo, Lamezia,
Bari e Reggio Calabria.
È necessario studiare sinergie tra le Istitu-
zioni per salvaguardare la presenza di
Alitalia, proprio in questo momento di
crisi, dove il turismo rappresenta uno dei
settori in cui investire. Provincia di Torino
e la Regione Piemonte si devono attivare
con solerzia per affrontare questo enne-
simo smacco alla nostra competitività. Vi
è uno studio di un noto Osservatorio So-
cio-Economico, pubblicato in questi gior-
ni, che evidenzia l’apprezzamento per il
Museo Egizio, il quale in 3 anni pare
aver avuto un incremento notevole di vi-
site, a conferma della nostra elevata of-
ferta turistica che non va assolutamente
sottovalutata. È inimmaginabile, quindi,
pensare a questo ridimensionamento da
parte di Alitalia, ma è altresì possibile
prevedere il grave danno che questo
piano provocherebbe a tutte le aziende
del nostro territorio, all’economia e al tu-
rismo. È per questo che ho richiesto,
insieme ad altri Consiglieri Comunali,
un confronto col nuovo Amministratore
Delegato di Sagat, chiamato in audi-
zione in un’apposita Commissione.
il capogruppo
Federica Scanderebech
Ridimensionamento
dei voli Alitalia:
un altro smacco per Torino
e
PARTITO DEMOCRATICO
gruppopartitodemocratico@comune.torino.it
Tel. 011.442.3104/3669
Fax 011.442.3108
Alessandro Altamura
Guido Alunno
Andrea Araldi
Domenico Carretta
Luca Cassiani
Lucia Centillo
Gioacchino Cuntrò
Domenica Genisio
Giuseppe La Ganga
Marta Levi
Marco Muzzarelli
Fosca Nomis
Laura Onofri
Michele Paolino (capogruppo)
Giovanni Ventura
Silvio Viale
TORINO LIBERA
torinolibera@comune.torino.it
Tel. 011.442.3762
Ferdinando Berthier (capogruppo)
AL CENTRO CON SCANDEREBECH
alcentroconscanderebech@comune.torino.it
Tel. 011.442.3651
Fax 011.442.3136
Federica Scanderebech (capogruppo)
MOVIMENTO 5 STELLE
BEPPEGRILLO.IT
movimento5stelle@comune.torino.it
Tel. 011.442.2074/5760
Fax 011.442.3118
Chiara Appendino
Vittorio Bertola (capogruppo)
LEGA NORD - BOSSI
leganord@comune.torino.it
Tel. 011.442.3272
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Fabrizio Ricca (capogruppo)
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PROGETT’AZIONE
progettazione@comune.torino.it
Tel. 011.442.2844
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Angelo D’Amico (capogruppo)
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Tel. 011.442.2685
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Enzo Liardo (vice capogruppo)
Paolo Greco Lucchina
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Andrea Tronzano (capogruppo)
UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE
Giovanni Maria Ferraris (presidente): presidente.consigliocomunale@comune.torino.it - Tel. 011.442.2511
Silvio Magliano (vicepresidente vicario): vicepresidente.magliano@comune.torino.it - Tel. 011.442.2760
Marta Levi (vicepresidente): vicepresidente.levi@comune.torino.it - Tel. 011.442.3261
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Tel. 011.442.2646/2648
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Michele Curto (capogruppo)
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Maurizio Marrone (capogruppo)
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CONSILIARI
DI PIETRO - ITALIA DEI VALORI
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Barbara Cervetti
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Giovanni Maria Ferraris
Piera Levi-Montalcini (vice capogruppo)
Gabriele Moretti (capogruppo)
Giovanni Porcino
cittAgorà
Periodico del Consiglio comunale di Torino
Anno X n. 4 (149) del 14 ottobre 2013
Reg. Tribunale di Torino n. 5759 del 5 febbraio 2004
Direttore responsabile: Remo Guerra
Coordinamento redazionale: Claudio Raffaelli
In redazione: Federico D’Agostino (cittAgoradio), Tony De Nardo,
Silvio Lavalle (cittAgoradio), Marcello Longhin (diritto di tribuna),
Massimiliano Quirico (edizione web), Roberto Tartara (edizione web).
Ha collaborato Giorgia Gai
Redazione: piazza Palazzo di Città, 1 - 10122 Torino
tel. 011.442.36.71 (segreteria telefonica), fax 011.442.24.24
e-mail: ufficiostampa.consiglio@comune.torino.it
Foto: Ufficio stampa Consiglio comunale
Composizione e stampa: Stige S.p.A. - San Mauro T.se (TO)
Stampato su carta riciclata al 100% che ha ottenuto
il marchio di qualità ecologica - Ecolabel europeo
Notizie ogni martedì e venerdì su
www.cittagora.it
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anche presso tutte le Circoscrizioni
Vedere, sentire, sapere…
Circoscrizione 3, Spazio Anziani
In via Osasco 80 è aperto tutti i giorni
(tranne il mercoledì) lo Spazio Anziani
della Circoscrizione 3, dalle ore 15.30
alle 18.30, con attività di socializzazio-
ne e aggregazione. In particolare è atti-
vo uno sportello di ascolto psicologico ri-
volto agli anziani e ai loro familiari, a cu-
ra dell’associazione Zed. È anche in fun-
zione un servizio di sostegno psicologico
dedicato a chi si prende cura di un an-
ziano malato. Le attività sono gratuite,
ma è necessaria la prenotazione.
Info e prenotazioni: 345/671.05.36 -
www.comune.torino.it/circ3
Premio tesi di laurea su Torino
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Comunali di Torino propone anche que-
st’anno un Premio di Laurea, destinato a
laureati universitari, per una tesi sul
Comune di Torino. I concorrenti de-
vono essere nati a partire dal 1°
gennaio 1983 e non devono aver
partecipato a edizioni precedenti del
Premio. Sono ammesse le tesi magi-
strali discusse dal 1° gennaio 2012
al 30 settembre 2013. Primo premio,
1500 euro. Scadenza 30 novembre
2013, info al 011/44.22.567.
Basilewsky prorogato
Visto il successo della mostra Il Colle-
zionista di Meraviglie. L’Ermitage di
Basilewsky in corso a Palazzo Mada-
ma, la Fondazione Torino Musei ha
deciso di prorogarla fino al 3 novem-
bre 2013. Orario: da martedì a saba-
to ore 10-18, domenica ore 10-19 (la
biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso
il lunedì. Ingresso: intero 10 euro, ridotto
8 euro, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
e abbonati Musei Torino Piemonte.
Info: 011/44.33.501,
www.fondazionetorinomusei.it
Passeggiate tra arte e storia
L’Associazione Volarte, in collabora-
zione con il Museo Diffuso della Re-
sistenza in corso Valdocco 4/A
(www.museodiffusotorino.it), organizza
nei giorni di mercoledì 16 e 23 otto-
bre un percorso gratuito, di circa due
ore, tra arte, storia e curiosità. Il
percorso parte da piazza Savoia per
giungere al Museo con visita finale
all’allestimento permanente. Info e pre-
notazioni: Segreteria di Volarte - telefono
011/070.21.1 dal lunedì al venerdì,
dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Gente in strada per Vitrine
A partire dal 16 ottobre la GAM di
Torino propone la terza edizione di
Vitrine, progetto dedicato alla ri-
cerca artistica contemporanea in
Piemonte. Coordina Anna Musini,
curatrice della GAM, che ha invi-
tato cinque artisti a presentare un
progetto capace di raggiungere
con immediatezza il pubblico del
museo e di instaurare un dialogo.
Questa edizione prende spunto
dall’opera di Renato Guttuso
“Gente in strada”.
Info: www.gamtorino.it
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cittAgorà periodico del Consiglio comunale di Torino. Il numero 149 gratis nelle edicole di Torino

  • 1. ANNO X - NUMERO 149 Direttore Remo Guerra 14 OTTOBRE 2013 Periodico del Consiglio comunale di Torino cittAgorà La nuova via Pisa, una traversa di via Bologna, rientra nel progetto di realizzazione del centro direzionale Lavazza, denominato La Nuvola. Una variante urbanistica, approvata dal Consiglio comunale, consente la trasformazione, da parte della prestigiosa casa produttrice di caffè, di un ampio isolato compreso tra largo Brescia, corso Palermo, via Ancona, via Pisa e via Bologna. Si tratta di un progetto che, oltre alla ristrutturazione dell’ex centrale elettrica, ridefinisce spazi urbani in una porzione di quartiere fino a oggi abbandonata: accanto al nuovo quartier generale Lavazza sono previsti parcheggi interrati e ampie zone pedonali. Tra queste via Pisa, inaugurata lo scorso 4 ottobre, la prima smart street cittadina, vale a dire la prima via a misura d’uomo, chiusa al traffico, con alberi e arredi dal moderno design. Un luogo a basso impatto ambientale, con un’illuminazione dai costi contenuti grazie alla tecnologia a led. E per chi non può fare a meno di smartphone, pc e tablet, la via è dotata di wi-fi gratuito. Ma via Pisa non è solo riqualificazione ambientale. Nella sede della centrale elettrica, completamente rinnovata negli spazi ma salvaguardata nell’architettura, si è insediata la nuova sede dello Iaad, l’Istituto d’arte applicata e di design. Durante la cerimonia di inaugurazione, il sindaco Piero Fassino ha sottolineato come l’intero progetto sia la testimonianza “dell’evoluzione di un’identità e di una città che vuole misurarsi con sfide nuove”. Riqualificazione urbana e design in Borgata Aurora GRATIS NELLA TUA EDICOLA L’area pedonale di via Pisa, in Borgata Aurora, di fronte alla nuova sede dello IAAD, nell’isolato che ospiterà il nuovo centro direzionale Lavazza
  • 2. e adottata dalla Città, grazie a un atto del Consiglio approvato nel giugno del 2013, con l’intento di riconoscere l’importanza sociale, educativa ed economica degli anziani nella vita della nostra comunità. Durante la cerimonia Cesare Palenzona e Margherita De Andreis Keller, presidente e vi- cepresidente del Consiglio dei Seniores, promotore dell’evento, hanno insignito del premio Il 2 ottobre Torino ha celebrato per la prima volta la “Festa dei nonni”, alla presenza del presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, e del sindaco Piero Fassino. La festa è stata istituita dal Parlamento nel 2005 Nuovi ingressi e altre novità in Sala Rossa Nonni in festa a Palazzo Civico In silenzio per gli altri, per mano del sindaco e del presidente della Sala Rossa, sedici cittadini torinesi ultrasessantenni. I premiati, distintisi nel campo del volontariato, sono Alberto Bonino, Angela Capelli, Eraldo Cerreti, Pierangelo Devecchi, Fernando Di Monaco, Rita Ferraris, Giuseppina Ferro, Ermanno Franchino, Giuseppe Gozzellino, Vittorio Guercio, Mauro Maffione, Domenico Pannunzi, Paola Peyron, Antonio Rongioletti, Giuseppe Santi e Magda Uietto. La cerimonia si è conclusa con l’esibizione di due musicisti del conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. (Silvio Lavalle) I torinesi insigniti del premio In silenzio per gli altri in Sala Rossa, con il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris Tra rimpasti di Giunta, nuovi ingressi e cambiamenti di collocazione politi- ca, lo scenario della Sala Rossa ha conosciuto nel corso dell’ultima fase numerose modifiche. Nel Partito Democratico, sono entrati nel novero degli assessori della Giunta del sindaco Fassino il capogruppo Stefano Lo Russo e il consigliere Domenico Mangone. Entrambi si sono quindi di- messi dal Consiglio, venendo sostituiti da Gioacchino Cuntrò e Giuseppe La Ganga, il primo dei quali già presente sui banchi dei consiglieri in passati man- dati amministrativi. In precedenza, sem- pre restando in casa PD, si era dimesso Roberto Tricarico - per assumere un inca- rico a Roma, con il sindaco capitolino Ignazio Marino - il quale era stato sosti- tuito da Andrea Araldi. Alla carica di capogruppo della più numerosa forma- zione politica presente a Palazzo Civico è quindi stato eletto, nei giorni scorsi, il già vicecapogruppo Michele Paolino. I Moderati, che avevano iniziato il corrente mandato amministrativo con quattro con- siglieri, sono saliti a sei con le recenti adesioni di Barbara Cervetti (dimissio- naria dalla Lega Nord) e Giovanni Porcino, quest’ultimo eletto nel 2011 con Italia dei Valori e poi promotore del Gruppo Misto di maggioranza - Diritti e Libertà, adesso dissolto. I Moderati sono pertanto diventati la seconda forza poli- tica in Sala Rossa dopo il Partito Demo- cratico, seguiti dal Popolo della Libertà che di consiglieri ne ha cinque. Infine, Dario Troiano è subentrato in Consiglio comunale ad Alberto Musy, il candidato sindaco per UDC, FLI e Alleanza per la Città nel 2011, poi vittima di un attentato le cui note con- seguenze gli hanno purtroppo impedi- to di continuare a svolgere il proprio mandato. Troiano, anch’egli con pre- cedenti esperienze in Sala Rossa, rappresenta ora il gruppo consiliare Alleanza per la Città. Restano ancora da eleggere i presi- denti delle Commissioni consiliari Lavoro e Legalità, che erano rispettivamente Mangone e Tricarico. (C.R.) 2 A lato, Dario Troiano, Giuseppe La Ganga, Andrea Araldi; sotto, Michele Paolino, Barbara Cervetti, Giovanni Porcino, Gioacchino Cuntrò
  • 3. 3 risparmiati serviranno per ridurre le fu- ture tariffe. E se il servizio non sarà all’altezza, si mettano in gioco i secon- di arrivati. Marrone (FdI): Occorre una discussione sull’obbligatorietà del servizio, conside- rato un dogma e difeso in nome della valenza educativa. Bisogna invece rendere facoltativa la mensa o introdurre tariffe basate su quanto consumato. Appendino (M5S): A differenza di quelli letti dall’assessore, i commenti che ho visto su Facebook sono tutt’al- tro che rassicuranti. Pellerino ha fatto in questi anni gravi errori. Stiamo per esprimerci sulla delibera e sapremo in nome di chi saranno votati gli aumenti. Curto (SEL): Condivido i principi: la filiera corta e l’obiettivo “qualità”. Ma avevamo posto un freno agli ap- palti al massimo ribasso, e così invece non è stato. Mi stanno a cuore i lavo- ratori: non è accettabile che in 108 siano rimasti a casa. Centillo (PD): La mensa non significa soltanto consumare un pasto. Siamo intervenuti affinché le tariffe previste dalla prima delibera fossero trasformate in modo più equo, ma anche il costo unitario del pasto va monitorato. Cassiani (PD): Si è cercato di non aumentare troppo le tariffe sui ceti me- no abbienti, rivolgendoci a coloro che hanno di più. Sul massimo ribasso si corrono gravi rischi per i lavoratori e i servizi erogati. Onofri (PD): Non prevedere le clausole sociali oltre a non dare più lavoro a chi era occupato, consente all’azienda di non applicare il contratto collettivo. E non è convincente che la clausola sia stata inserita solo per alcuni. Grimaldi (SEL): Ringraziamo i cittadini che hanno scritto, faremo ancora sopralluoghi e audit. Apprezziamo la fi- liera corta, l’impronta am- bientale, il borsellino elet- tronico, ma vorrei che i bandi fossero valutabili. Dobbiamo raggiungere alti livelli qualitativi ed evitare aumenti per le fasce Isee più basse. Viale (PD): Non si può pensare che le mense sco- lastiche siano l’unico luo- go dove fare cultura ali- mentare. Serve la massima trasparenza per capire quante famiglie apparten- gono alla varie fasce e hanno sconti sul servizio. Ricca (Lega Nord): È palese la mancanza di fiducia nei confronti dell’assessore, le sue delibere creano sempre problemi. Questi aumenti non tutti potranno permetterseli. Ha concluso il sindaco Fassino: Torino è una delle città italiane che dedica più risorse ai servizi per l’infanzia. E invece si rappresenta in modo defor- me l’attività del Comune. Voglio ricor- dare che in questi giorni viene inaugu- rato un nuovo nido, e un secondo sarà realizzato nell’area ex Incet. Si sono realizzate iniziative come il “borsellino elettronico” e la prenotazione digitale dei pasti. Infine l’aumento delle tariffe, al quale è stato dato un’eccessiva enfasi per adeguamenti minimi sui costi delle iscrizioni e del servizio. Basta scorrere le nuove tariffe, si tratta di aumenti di pochi euro al mese. Si è molto discusso, negli ultimi tempi, degli aumenti per le mense scolastiche comunali, dell’iscrizione all’anno sco- lastico, della qualità dei pasti forniti. Tant’è che prima di approvare la deli- bera, il Consiglio comunale ha ascol- tato l’assessore ai Servizi educativi, Maria Grazia Pellerino, per una comu- nicazione chiesta dai consi- glieri D’Amico, Appendino e Tronzano. L’assessore Pellerino ha spiegato: “Il servizio di ri- storazione eroga circa 8.500.000 pasti l’anno e coinvolge circa 60.000 utenti di 380 scuole. Il ca- pitolato ha introdotto il con- cetto di “filiera corta” (i ge- stori si riforniscono dai pro- duttori locali), evita lo smal- timento di 220 tonnellate di plastica, introduce un servi- zio di trasporto con mezzi ecologici. In questi primi giorni di scuola sono inizia- ti i controlli: 93 audit, una media di una scuola su tre. I risultati parlano di ventuno criticità su oltre trecento scuo- le. E fanno piacere i bei commenti nel- la pagina Facebook di Cogen. La “clausola sociale” prevede il riassorbi- mento degli ex lavoratori, e così è sta- to per i 600 impiegati lo scorso anno. Diversa è la questione dei centri di cot- tura, con personale che opera anche in altri appalti. Qui la clausola non è prevista.” Il dibattito è stato aperto da D’Amico (Progett’Azione): È opportuno in futuro prevedere tre bandi per garantire servizi migliori. Mi auguro che il cibo rifiutato sia dato ai meno abbienti. Berthier (Torino Libera): Si deve capire se le società che gestiscono il servizio hanno i requisiti per distribuire un numero di pasti così elevato. Il costo dei singoli pasti è piuttosto alto. Tronzano (PdL): Sono felice per lo sconto del 10% ottenuto con l’appalto, ma vorrei la certezza che i 16 milioni Servizio mensa nelle scuole, il dibattito in consiglio Mensa scolastica a Torino (foto concessa da Servizi educativi Città di Torino)
  • 4. 4 011.2478185, un numero contro la propria stessa violenza tariffe mensili della ri- storazione variano da 2 Euro a 10 Euro, così come nelle scuole del- l’obbligo. Ci sarà il borsellino elettronico, una scheda prepagata per eliminare i costi del “cartaceo” e verificare il consumo effettivo dei pasti. Una mozione approvata dal Consiglio (primo firmatario Maurizio Marrone, Fratelli d’Italia), chiede di anticipare l’uso del borsellino elettronico anche nelle altre scuole e misure dirette per far pagare solo i pasti consumati. Prima di votare la delibera, si è svolto un dibattito in aula. L’assessore Pellerino ha detto che l’Amministrazione non avrebbe voluto l’aumento delle tariffe scolastiche che, anche se lieve, grava sul disagio econo- mico della città. Le tariffe, ha specificato l’assessore, sono aumentate per la riduzione delle risorse derivanti dal gettito del- l’Imu, al momento attuale senza coperturta economica. Il consigliere Marrone (Fd’I) Variano le tariffe per la ristorazione nelle scuole per l’infanzia e dell’obbli- go, così come le quote d’iscrizione nei nidi e nelle materne. Le famiglie sono divise secondo fasce Isee (reddito, beni e componenti della famiglia). Per i nidi è stato introdotto l’Isec, indi- catore che tiene conto del reddito di entrambi i genitori, nel caso in cui non siano conviventi (e senza separazione legale o divorzio). L’aumento delle ta- riffe è dato dall’attuale situazione di contrazione dei trasferimenti statali e regionali e prevedendo una variazio- ne media delle tariffe, superiore al tas- so d’inflazione programmata. Per gli asili nido l’incremento della tariffa mensile va da 5 Euro (Isee minima) a 20 Euro (Isee massima). Le quote annuali di iscrizione alle scuole comunali d’infanzia oscillano da un +2 Euro a +18 Euro mentre le “È quando arriva il buio che abbiamo bisogno di esercitare il potere. Succe- de quando tutto ci sembra sfuggire e non sentiamo più il nostro cuore che batte. Controllare chi ci sta vicino, vin- cerlo, ci può sembrare una conquista anche se forse non è neanche una consolazione...” Il virgolettato è tratto dal sito www.cerchiodegliuomini.org. Il Cerchio degli uomini è un’associa- zione nata a Torino 15 anni fa, prima del suo genere in Italia. Il cuore non batte e ogni cosa è buia, quando un uomo esercita violenza su una donna. Sostenuta dalla Provincia di Torino, l’associazione gestisce in via Bruino 4 - nel Centro per le relazioni e la famiglia del Comune di Torino - uno sportello telefonico dedicato al disagio maschile. Sono circa 120 gli uomini che hanno finora chiamato, per chiedere aiuto e sottrarsi alla schiavitù della propria stessa violenza. Hanno raccontato questo percorso alle commissioni Servizi sociali e Pari opportunità - riunite con la presiden- za di Domenica Genisio - Roberto Poggi e Domenico Matarozzo, in rappresen- tanza dell’associazione. Le nuove tariffe scolastiche non ha condiviso l’aumento delle tariffe, in un servizio essenziale per le famiglie mentre la consigliera Appendino (M5S) ha detto che non è stato possi- bile entrare nel merito della delibera e conoscere, come ha segnalato Viale (PD), la composizione delle fasce di reddito. Il consigliere Tronzano (PdL) ha sottolineato che esternalizzare la gestio- ne sarebbe un risparmio. Il consigliere Cassiani (PD) ha chiarito che si è creato un equilibrio nel sistema tarif- fario, mentre il consigliere Bertola (M5S) ha ribadito il dissenso alla de- libera. Per Grimaldi (SEL) sarebbe opportuno ampliare sia le fasce, utili anche alla riduzione dell’evasione, sia la progressività per evitare di far pagare gli aumenti alle fasce meno abbienti. Infine il consigliere Curto (SEL) ha detto che l’obiettivo è difendere i servizi pubblici. (Tony De Nardo) Il colorato cortile di una scuola torinese. Sotto, il momento della refezione in un asilo (foto Servizi Educativi Città di Torino) Fermare la propria violenza, si può 4
  • 5. 5 Le commissioni “Commercio” e “Legalità e contrasto dei fenomeni mafiosi” hanno effettuato un sopralluogo presso il Con- sorzio Agroalimentare di Torino (CAAT). Durante la visita i consiglieri hanno incon- trato il presidente del Consorzio Giuliano Manolino, il vice Ottavio Guala e il diret- tore Massimo Busi. All’ordine del giorno, le iniziative di uno dei più grandi mercati ortofrutticoli all’ingrosso del nostro Paese per contrastare la crisi del settore e per la gestione del mercato. In particolare, l’attenzione dei commissari si è concentra- ta sui sistemi di controllo degli ingressi del- le persone, dei mezzi e delle merci, sul controllo del lavoro in nero, sulle modalità adottate per la lotta contro l’evasione. In- tanto, la Commissione Legalità sta prose- guendo con le audizioni delle società par- tecipate per conoscere gli adempimenti messi in campo in materia di antimafia. A coordinare i lavori, dopo le dimissioni da consigliere del presidente Roberto Tricarico (PD), è la vicepresidente Paola Ambrogio (PdL). Recentemente, ha anche lasciato la Commissione il consigliere Michele Paolino (PD), che ha assunto l’in- carico di capogruppo. Sta inoltre prose- guendo la ricerca sulla percezione della legalità in alcuni quartieri torinesi, pro- mossa dalla Commissione e finanziata da Consiglio comunale, Camera di Commercio e Università degli Studi di Torino. A breve terminerà la consegna dei questionari tra gli esercenti, grazie alla collaborazione dell’associazione Libera, e nelle settimane successive verranno elaborati i dati. Prosegue l’impegno della Sala Rossa contro le mafie Un momento del sopralluogo presso il Consorzio Agroalimentare affaccia sul vallone di Mongreno. La zona, nel 2007, era stata oggetto di frane e smottamenti. Il sentiero è stato successivamente ripristinato e messo in sicurezza. I lavori sono stati effettuati secondo criteri di ingegneria naturali- stica, utilizzando tecniche costruttive e materiali poco invasivi rispetto all’eco- sistema. Sentiero, muretti di conteni- mento e canali di scolo sono stati rea- lizzati con pietra di Caprie sbriciolata, L’Anello Verde è un sentiero, adatto anche agli appassionati di mountain bike, tracciato sulla collina torinese per scavalcarne i crinali dal Meisino al Colle della Maddalena. Il tratto fi- nale, proprio quello che risale verso il punto più alto della nostra collina, re- sta però da realizzare. La commissio- ne Ambiente, presieduta da Marco Grimaldi, ne ha visitato il segmento tra strada del Cartman e il crinale che si Anello Verde, per scoprire la collina torinese L’arrivo delle Commissioni al Ferrante Aporti Nonostante la foschia, risulta evidente la curiosa prospettiva della Mole, che sembra vicinissima al grattacielo di corso Inghilterra e da esso sovrastata tronchi e reti di origine vegetale. E materiali meno naturali, ma riciclati, come i pezzi di guard-rail utilizzati per favorire il deflusso dell’acqua. Il risulta- to, hanno spiegato i tecnici comunali, è quello di aver migliorato la tenuta del pendio attraverso un più efficace drenaggio dell’acqua piovana. La sa- lita da strada del Cartman al crinale è una gradevole passeggiata, con ampi scorci di panorama verso Superga. Raggiunto il crinale (ora in gran parte occupato dal cantiere dell’ex sanato- rio Villa Ottolenghi), si intravede un cu- rioso allineamento prospettico tra la Mole Antonelliana e il grattacielo in costruzione su corso Inghilterra: que- st’ultimo sembra sovrastare una Mole a esso vicinissima, anche se in realtà così non è. (C.R.) Le commissioni Servizi sociali e Pari opportunità hanno fatto visita al centro di prima accoglienza “Umberto Radaelli” di corso Unione Sovietica 325 e all’Istituto per minori “Ferrante Aporti”. Ad accogliere i numerosi consiglieri arrivati per il sopralluogo, erano presenti Antonio Pappalardo, dirigente del Centro per la Giustizia minorile del Piemonte, Gabriella Picco, direttrice dell’Istituto e Elisa Barbato, direttrice del Centro di Prima accoglienza. Una visita al “Ferrante Aporti”
  • 6. norme volte a migliorare la selezione dei rappresentanti del Comune nelle aziende partecipate e a garantire una più puntale vigilanza sul loro funzionamento. Inoltre, viene presa la decisione di verificare nelle Commissioni consiliari competenti lo stato attuale di tutte le aziende partecipate, richiedere ai nominati una dichiarazione di ap- partenenza ad associazioni, logge o comitati e di verificare che i bilanci delle aziende siano certificati da soggetti terzi scelti insieme alla Città. Dopo un serrato dibattito in seduta secretata, è stata approvata in Sala Rossa la mozione sul Consorzio Csea presentata dai consiglieri Curto, Muzzarelli, Onofri e Paolino, rap- presentanti della maggioranza nella Commissione d’indagine. Il documento - 19 voti a favore e 7 astensioni - afferma che “dagli esiti dei lavori della Commissione risul- terebbero irregolarità che meritano di essere ulteriormente indagate”, ri- tenendo che “non si possa parlare esclusivamente di leggerezza, trascuratezza o prassi, ma di respon- sabilità diffuse nel sistema generale di indirizzo e controllo”. La mozione approvata in aula stabilisce pertanto di trasmettere la relazione della Commissione d’indagine alla Procu- ra della Repubblica e alla Corte dei Conti, oltre che impegnare la Giunta a quantificare il danno subito dalla Città per tutelarla in ogni sede. Ven- gono inoltre introdotte una serie di Oggi costa almeno tre euro prendere un treno del Servizio Ferroviario Metro- politano dell’area urbana e un mezzo pubblico di Gtt. Occorre infatti fare due biglietti, quello ferroviario più un secondo per la rete Gtt, entrambi in vendita a 1,50 euro. Ma tra poco non sarà più così. Sta per nascere il biglietto integrato. In pratica un biglietto unico e più conve- niente che tra poche settimane sarà di- sponibile nelle rivendite Gtt. Si facilita così l’approccio al viaggiare in città e nei Comuni limitrofi. Il nuovo ticket per corsa semplice sarà valido sui mezzi tra- dizionali (tram e auto- bus), per la metropolita- na e per le linee ferroviarie Gtt e Trenitalia dell’area metropolitana. L’annuncio è stato dato in Consiglio comunale dal- l’assessore alla viabilità Claudio Lubatti in risposta a un’interpellanza del con- sigliere Bertola del Movimento 5 Stelle. Il biglietto sarà in una prima fase cartaceo, ma è prevista a regi- me una versione su supporto chip (sulla falsariga di quello già esistente oggi chiamato Bip). Il nuovo biglietto sarà disponibile nei seguenti tagli: Integrato U (per la zona U di Formula - Comune di Torino) in vendita a 2 euro; Integrato A (zone U e A di Formula, Comune di Torino e tutti i Comuni della prima corona) in vendita a 2,50 euro; Integrato B (zo- ne U, A e seconda corona B, L, F, O e R di Formula) in vendita a 3 euro. I biglietti in vigore oggi continueranno a essere disponibili. (R.T.) Biglietto unico per tram, bus, metro e treni locali CSEA, in Procura la relazione della Commissione Infine, si stabilisce che assessori o consiglieri comunali non potranno essere nominati in aziende partecipate per due anni dopo la fine del loro mandato amministrativo. In precedenza, la Sala Rossa aveva respinto - con 16 voti contrari e 15 favorevoli - una mozione presentata dai rappresentanti dell’opposizione nella Commissione d’indagine, i consi- glieri Liardo (PdL), Bertola (Movimento 5 Stelle) e Carbonero (Lega Nord). La relazione, con i prescritti omissis, sarà integrata al verbale della seduta. Lavoratori CSEA manifestano di fronte alla sede del Comune 6
  • 7. settimane dedicate a un singolo autore o tema specifico. 7 Sono 590 i torinesi che hanno firmato la petizione al Consiglio comunale per chiedere di non procedere alla realiz- zazione dei due parcheggi pertinen- ziali privati nelle piazze Paleocapa e Lagrange (contigue a Piazza Carlo Felice). “Quest’area è già ricca di parcheggi, privati e pubblici, quello interrato di via Roma e quelli previsti su via Nizza e via Sacchi - spiegano - un’offerta più che sufficiente a soddisfare la richie- sta, anche quella privata, e che non fa sentire l’urgenza di queste due nuove strutture”. Anche i tempi e i modi del cantiere preoccupano residenti e commercianti della zona. Preoccupano gli spazi esigui della zona a fronte della neces- sità di manovrare gru, camion e macchine scavatrici. E preoccupa la tipologia degli edifi- ci (ritenuti troppo vicini alle opere di contenimento dello scavo) che han- no cantine e infernotti che potrebbe- ro rivelare sorprese inattese durante le operazioni di scavo. Infine, i commercianti della zona sono preoccupati che i tempi lunghi dei cantieri possano provocare un forte decremento della clientela. In un momento già difficile per il per- durare della crisi economica, un’ulte- riore diminuzione degli incassi potrebbe rivelarsi fattore determinante per la chiusura di molti esercizi nei dintorni. DIRITTO DI TRIBUNA “No ai parcheggi delle piazze Paleocapa e Lagrange” Piazza Lagrange (collezione “riTOrno Incongruenze Temporali a Torino” - © Feel Desain - www.feeldesain.com). Sotto, via Frejus all’incrocio con corso Racconigi Aderendo a una proposta dell’Asso- ciazione artigiani e commercianti lo- cale, i 680 firmatari della petizione presentata al Consiglio comunale martedì 1 ottobre, chiedono di non pedonalizzare via Frejus e le vie limi- trofe in considerazione “dei disagi che ciò comporterebbe ai residenti e al tessuto socioeconomico della zona”. In particolare, pongono l’accento sulla funzione decongestionante di via Frejus per il traffico della zona grazie “alla sua particolarità urbanisti- ca, unica nella nostra città, di essere non parallela o perpen- dicolare ad altre ma obliqua e di congiunzione fra grandi arterie di comunicazione quali corso Vittorio Emanuele, corso Peschiera, corso Ferrucci e corso Trapani”. Anche la tipologia costruttiva degli edifici che si affacciano sulla via comporterebbe un problema in caso di pedonalizzazione: palaz- zi costruiti nei primi anni del Nove- cento, densamente abitati e con scarsi spazi di parcheggio interno, hanno la necessità di una strada con funzione di sosta diurna e notturna. Via Frejus pedonale porterebbe a un inevitabile disagio per i residenti e al sovraffollamento di auto nelle vie adiacenti. E la mancanza di parcheggi rischia di portare una notevole diminuzione del- la clientela per gli esercizi commerciali della zona già pesantemente colpiti dalla crisi economica. (a cura di Marcello Longhin) Una petizione contro la pedonalizzazione di via Frejus 7 La cerimonia d’inaugurazione della nuova biblioteca Inaugurata la Biblioteca civica “Natalia Ginzburg” di via Lombroso 16, a San Salvario. Nella stessa occasione è sta- ta intitolata anche una sala incontri all’artista Mario Molinari. Alla cerimonia erano presenti il presidente del Consi- glio comunale Giovanni Maria Ferraris, l’assessore Maurizio Braccialarghe e il presidente della Circoscrizione 8 Mario Cornelio Levi. La biblioteca ospita 4.500 volumi e offre il servizio prestito librario per reperire in qualsiasi altra biblioteca cittadina un libro non disponibile. Attivi anche wi-fi gratuito, gruppi di conversazione in lingua e lo scaffale su richiesta: per soddisfare lettori parti- colarmente esigenti sono organizzate Nuova biblioteca a San Salvario
  • 8. di condizioni meteo, non hanno fornito dati significativamente differenti rispetto a un anno fa, quando l’impianto non era ancora in funzione”. L’Arpa ha però comunicato alla Procura della Repubblica casi di violazione dell’AIA (Autoriz- zazione Integrata Ambientale) da parte di TRM. Senza entrare nel merito per motivi di riservatezza, Robotto ha però spiegato che si tratta di problemi di carattere gestiona- le. In precedenza l’Arpa aveva infatti chiesto - e ottenuto - di migliorare i controlli gestionali dell’impianto. Al termine della seduta, Paolo Foietta, presidente dell’Associazione d’ambito torinese per il governo dei rifiuti (Ator), ha spiegato che - a regime - l’impianto potrà bruciare 420mila delle 500mila Dopo il dibattito in Sala Rossa sui recenti ripetuti blocchi del termovalo- rizzatore del Gerbido, con le comuni- cazioni fornite dall’assessore all’Am- biente Enzo Lavolta, la discussione si è spostata nelle Commissioni consiliari. Mercoledì 2 ottobre, nella riunione delle Commissioni Sesta, Quarta e Pri- ma presieduta da Marco Grimaldi, so- no intervenuti i vertici di TRM, la so- cietà che gestisce l’impianto, che han- no ribadito quanto detto in preceden- za dall’assessore Lavolta: l’impianto è in fase di esercizio provvisorio (sarà a regime a maggio 2014) e quindi so- no “fisiologiche” alcune interruzioni del servizio, che - hanno sostenuto il presidente Bruno Torresin e il direttore generale Mauro Pergetti - non hanno comunque causato danni all’ambiente o alla popolazione. Anche Angelo Robotto, direttore Arpa Piemonte, ha confermato in Commis- sione che in occasione dei fermi del termovalorizzatore “non v’è stata rica- duta di alcuna significatività di impatto nell’ambiente e le centraline, a parità Nel mese di settembre, il Consiglio comunale ha approvato una delibera di iniziativa popolare che chiede l’a- dozione di linee di indirizzo da parte della Giunta e dell’Amministrazione comunale per il progressivo supera- mento degli insediamenti spontanei non autorizzati di comunità Rom e per escludere qualsiasi ipotesi di realizza- zione di un nuovo campo nomadi in città. Il provvedimento, modificato da alcuni emendamenti proposti dalle forze di maggioranza della Sala Rossa, propone che il primo intervento da eseguire riguar- di il campo di Lungo Stura Lazio, dove più critica e precaria è la situazione. La delibera, promossa da un gruppo di cittadini residenti nella Circoscrizio- ne 6 e sottoscritta da 2800 persone, è stata approvata con 22 voti favore- voli (il gruppo del PD, i Moderati, SEL, Diritti e Libertà) 3 contrari (Lega Nord e Progett’azione) e 2 astenuti (Movi- mento 5 Stelle e Al Centro con Scan- derebech) mentre il gruppo del PdL non ha partecipato al voto. Le proposte contenute nella delibera sono necessa- rie, secondo i promotori, per salvaguar- dare i residenti della zona da una situa- zione di coabitazione sociale messa a rischio dalla non facile convivenza con gli abitanti dei campi. (M.L.) Il termovalorizzatore del Gerbido all’attenzione del Consiglio tonnellate di rifiuti che vengono prodotte ogni anno in provincia di Torino. Per smaltire gli altri, sarà necessario in- crementare la raccolta differenziata o conferirli in discariche. (Massimiliano Quirico) Il termovalorizzatore TRM del Gerbido Rom: superare gli insediamenti non autorizzati Baracche al campo nomadi in lungo Stura Lazio
  • 9. Lo spazio in corso Vittorio Emanuele II, di fronte al Tribunale di Torino, dedica- to al partigiano torinese scomparso nel 1978 sarà riqualificato con fondi di Intesa SanPaolo. Il progetto che prevede ampi spazi Il progetto per il nuovo giardino Grosa è stato presentato presso l’Urban center metropolitano di Piazza Palazzo di Città dagli assessori all’urbanistica, Stefano Lo Russo e all’Ambiente, Enzo Lavolta, dal presidente della Circoscrizione 3 Daniele Valle e da Valentina Serafini del Renzo Piano Building Workshop che ha sviluppato il progetto. Paolo Virzì, neo direttore della 31esima edizione del Torino Film Festival in programma dal 22 al 30 novembre, ha incontrato quest’estate la Commissione Cultura presieduta da Luca Cassiani. Il regista non ha nascosto la sua simpatia per Torino, città nelle quale ora vive: “Ho trovato casa nella zona della Mole Antonelliana”. E non è la “prima volta” a Torino. Classe 1964, Virzì è nato a Livorno in una famiglia di immigrati siciliani ma ha vissuto l’infanzia a Torino, fino alla quarta elementare: “Ricordo le gite al Valentino, le par- tite della Juve assieme a papà in di- visa, i quartieri Santa Rita e Mirafio- ri dove all’epoca vivevamo”. Per la città sabauda ha speso parole di grande apprezzamento: “È una città piena di grazia, eleganza”. Per l’imminente festival, Virzì ha fatto una sorta di appello alla città: “Occorre uno sforzo affinchè Torino, nei giorni del festival, non diventi un deserto dopo le proiezioni dei film. Penso ai commercianti nelle zone del- la rassegna per allestire vetrine con omaggi al mondo del cinema; a bar e ristoranti in grado di proporre de- gli happy hour in offerta e a locali musicali pronti a offrire degli spettacoli sul tema”. Sostanzialmente inalterato nella sua identità, il TFF conferma per l’edizione 2013 le sezioni competitive e le undi- ci sale di proiezione. La retrospettiva sarà dedicata alla New Hollywood e presenterà, nell’arco di due edizioni del festival, circa ottanta film americani realizzati tra il 1967 e il 1976. (Roberto Tartara) A Cit Turin rinasce il giardino Grosa attrezzati per le famiglie e per i bambini fa parte del ridisegno dell’intera area limitrofa al gratta- cielo del centro direzionale di In- tesa SanPaolo in costruzione sul corso Inghilterra. Il giardino sarà arricchito con alberi e dotato di rastrelliere per biciclette e di una efficiente illuminazione a led. Durante i lavori (da ottobre ad aprile 2014) il sottostante parcheggio continuerà a funzionare. La manuten- zione e 1,5 milioni di euro sui 2,5 del costo totale, saranno a carico della Banca. (S.L.) Nelle due simulazioni grafiche, il giardino Grosa come apparirà ai suoi fruitori o visto dal nuovo grattacielo Paolo Virzì, direttore del Torino Film Festival, durante l’incontro con i consiglieri comunali Virzì chiede una Torino “sintonizzata” sul TFF 9
  • 10. Unioni civili e servizi cimiteriali Nel 2010 il Consiglio Comunale approvò il Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili. Lungi dall’essere una norma pu- ramente simbolica, il Regolamento impegna la Città a prevedere per le unioni civili pari condizioni d’accesso ai servizi e individua alcune aree prioritarie (dalla casa ai servizi sociali, dalla scuola allo sport, eccetera). Ho ritenuto quindi doveroso analizzare tutti i regolamenti comunali per verificare che non vi fossero discriminazioni nei confronti dei conviventi in unione civile. Non credo possa essere una sorpresa il fatto che in al- cuni casi vi siano maggiori diritti per le coppie sposate, ma si tratta quasi sempre di norme di legge che la Città è tenuta ov- viamente a rispettare. Una “sorpresa”, in positivo, invece c’è: sono rarissimi i casi in cui le regole del Comune rischiano di di- scriminare i conviventi. Si tratta dei regola- menti sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica (che però necessitano solo di una postilla interpretativa peraltro già cita- ta nelle delibera di adozione del regola- mento) e del regolamento sui servizi cimi- teriali. In quest’ultimo caso, facendo uno slalom tra competenze statali e comunali, i temi più rilevanti riguardano l’ammissione alla sepoltura e la cosiddetta “facoltà di di- sporre della salma e dei funerali”, in cui la volontà del defunto deve poter riguardare anche la scelta di chi deciderà in merito ai funerali. Ho così proposto alcune modifi- che ai regolamenti citati per proseguire il lungo lavoro che in materia di unioni civili il Consiglio Comunale di Torino ha portato avanti con impegno in questi anni. Marta Levi Vicepresidente del Consiglio comunale Qual è lo stato di salute dei mercati torinesi? È quello che la commissione Commercio, presieduta da Federica Scanderebech, analizzerà, dopo aver concluso i sopralluoghi tra i banchi di frutta e verdura in tutta la città. Obiettivo è quello di comprendere, anche attra- verso incontri con i commercianti, i problemi legati alla fruibilità dei mer- cati o alla logistica. La prospettiva è quella di valutare possibili soluzioni che consentano agli operatori condi- zioni più agevoli di lavoro e ai cittadini l’erogazione di un miglior servizio. C’è chi chiede, come i venditori di via Don Grioli, spazio per parcheggiare i propri mezzi o chi, come al mercato di piazza Foroni, vuole ridiscutere al- cuni aspetti del progetto di riqualifi- cazione. Ma restano da valutare an- che situazioni come piazza Chironi, in passato con una discreta presen- za di banchi, oggi invece molto ri- dotta, nonostante la riqualificazione della piazza. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE 10 I consiglieri comunali a confronto coi commercianti di piazza Foroni Radiografia dei mercati torinesi Si è svolto a Palazzo Civico il conve- gno nazionale “Gruppi comunali e re- silienza nella nuova Protezione Civi- le”, organizzato dalla Conferenza dei Consigli comunali Anci per evidenzia- re il ruolo attribuito ai sindaci dalla leg- ge 225/1992 e segnalare le ultime novità legislative. L’obiettivo era di sostenere i sindaci nell’adempiere alle delicate incombenze in materia. Sono intervenuti Roberto Cota (presidente Regione Piemonte), Alberto Avetta, assessore Protezione Civile Provincia di Torino, il sindaco Piero Fassino, il viceprefetto Enrico Ricci e Simone Guglielmo, coordinatore nazionale Conferenza Consigli comunali Anci. “È fondamentale - ha detto il presiden- te del Consiglio Comunale Giovanni Maria Ferraris - una nuova presa di coscienza del ruolo della Protezione Civile, che a Torino ha una storia di rilievo non solo locale, ma anche nazionale. I Comuni hanno bisogno di un mag- giore sostegno per affronta- re ed esercitare le proprie responsabilità”. (M.Q.) Automezzi della Protezione Civile Torinese L’Anci per la Protezione Civile La Presidenza
  • 11. Con la nomina del Capogruppo, avvenuta a fine settembre, il Gruppo del Partito Democratico ha portato a compimento il suo nuovo assetto, dopo le dimissioni del Consigliere Roberto Tricarico, che è entra- to nello staff del Sindaco di Roma Ignazio Marino, e l’ingresso in Giunta di Stefano Lo Russo, che ha assunto le deleghe all’ur- banistica e ai rapporti con il Consiglio Comunale, e Domenico Mangone, che ha assunto le responsabilità di lavoro, commercio e attività produttive. Così rin- novato nella sua composizione, con l’in- gresso dei Consiglieri Araldi, La Ganga e Cuntrò, il Gruppo del Partito Democratico vede riconfermati il proprio impegno a so- stegno dell’azione amministrativa della Giunta e del Sindaco Piero Fassino e la volontà di continuare il lavoro sinora intra- preso verso il risanamento del Bilancio del Comune e il rilancio dell’economia della Città. Contribuire a disegnare il futuro di questa città e al tempo stesso migliorarne il presente, dando impulso allo sviluppo e tutela alle fasce più deboli ed esposte alla crisi: sono questi gli obiettivi che ci ponia- mo, giunti ormai a metà di questo ciclo amministrativo. Tutti noi siamo consapevoli dell’impor- tanza di mantenere un rapporto di dia- logo con la città e costruire una mag- giore sintonia tra cittadini e Istituzioni: per questo motivo invitiamo coloro che abbiano proposte e sollecitazioni a venirci a trovare negli uffici del Gruppo oppure a farci pervenire le loro mail a comunicazione.gruppopd@comune.torino.it. Il capogruppo Michele Paolino L’impegno del Partito Democratico PARTITO DEMOCRATICO La violenza contro le donne è una violen- za di genere riconosciuta oggi dalla co- munità internazionale come una violazio- ne fondamentale dei diritti umani. Dall’ultimo rapporto Istat pubblicato, riferi- to a un’indagine condotta sul campione italiano, risulta che quasi 7 milioni di don- ne (in un’età compresa tra i 16 e i 70 an- ni) hanno subito una qualche forma di vio- lenza. Si tratta di violenza fisica, che va dalle minacce ad atti violenti, dalle forme più lievi a quelle più gravi. Dagli ultimi episodi di cronaca è sempre più evidente che nel nostro paese le donne subiscono violenza soprattutto dal partner o dall’ex partner, che non sempre viene denunciata o confidata. Il sempre maggior numero di episodi, do- ve talvolta vengono coinvolti anche i figli, evidenzia che la violenza fuori o dentro le mura domestiche è purtroppo ancora un fenomeno sottostimato, anche se riguarda milioni di donne in tutto il mondo. La posi- zione degli uomini e delle donne rispetto a questo fenomeno non è equivalente: le donne figurano molto più spesso come vit- time e gli uomini come responsabili. Secondo il codice internazionale dei diritti umani, tutti i governi hanno la responsabil- ità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunità o nella so- cietà, durante i conflitti armati. È fondamentale che i governi si impegni- no per rendere più forti le donne, garan- tendo loro indipendenza economica e protezione dei diritti fondamentali. il Gruppo consiliare Moderati Fermare la violenza sulle donne MODERATI Al termine di un Consiglio Comunale inspiegabilmente a porte chiuse (come se le vicende della formazione professio- nale in una città a forte vocazione indu- striale riguardassero una ristretta cerchia di adepti), il Sindaco ha sbottato con una frase ripresa persino dalle locandine apposte sulle edicole per attirare il maggior numero possibile di lettori: “La politica non ha controllato CSEA”! Eh no, Signor Sindaco, un certo tipo di politica non ha controllato, certe ammini- strazioni non hanno controllato, la Sini- stra non ha controllato! Se i bilanci era- no un esercizio di fotocopiatura di un an- no sull’altro, se chi era espressamente preposto a verificare l’andamento dello CSEA non lo ha fatto (salvo essere pre- miato proprio dalla Sua amministrazione secondo il principio del promoveatur ut amoveatur), se non si sono ascoltati per anni dirigenti, lavoratori e creditori, arri- vando ad accumulare un debito presun- to di 40 milioni di euro nel 2012, dopo che il Comune era già stato generoso sostenitore del Consorzio con 30 miliar- di di vecchie lire nel 1997, se la forma- zione professionale dello CSEA si è de- pauperata anche sotto il profilo didatti- co, non ci si venga a dire che la respon- sabilità è genericamente della politica. È di una ben definita parte politica, quella che governa Torino dal 1994 a oggi, con l’arroganza propria di chi, invece di affrontare i problemi e le responsabilità, preferisce chiudere i battenti del Consiglio Comunale. Enzo Liardo Presidente Commissione d’indagine sul Consorzio CSEA POPOLO DELLA LIBERTÀ Una certa politica non ha controllato CSEA 11 La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La v Le attività del Consiglio comunale su www.comune.torino.it/consiglio/attività
  • 12. oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de GTT è, senza dubbio, uno dei temi più scomodi per l’attuale maggioranza: se con la relazione del Ministero delle Finan- ze si sono addensate sinistre nubi sul pas- sato del gruppo, non si può certo dire che, tra piani di ampliamento delle strisce blu, scorporo ramo parcheggi e la possi- bile vendita a privati dell’80%, vi sia molta chiarezza sul presente e sul futuro dell’a- zienda. Nella totale assenza di un progetto politico condiviso, le uniche certezze derivano dal- la necessità di far luce sulle scelte gestionali di GTT degli ultimi anni e dall’impellenza di fare cassa per assicurare, senza margini di manovra, quelle entrate straordinarie indi- spensabili per raggiungere rocamboleschi equilibri di bilancio. Da questo punto di vi- sta appare quanto mai discutibile l’ipotesi di liquidare l’80% della quota detenuta in GTT dal Comune di Torino, che di fatto ne perderebbe la governance, e dimettere il ramo parcheggi, l’unico a garantire cospi- cui utili e a essere appetibile sul mercato: si tratta, a tutti gli effetti, di immolare un al- tro gioiello di famiglia, dopo TRM, Amiat e Sagat, sull’altare del debito. Gli effetti sui cittadini? Da un lato una pioggia di strisce blu che acuirà le conse- guenze della crisi sul commercio e sul tes- suto economico cittadino, dall’altro la ridu- zione della presenza pubblica all’interno di un comparto strategico e di interesse generale come il TPL ignorando, tra l’altro, l’ormai prossima formazione dei nuovi bacini regionali che avrebbero per- messo a GTT di operare su un territorio più vasto e con maggiori opportunità. Paola Ambrogio Maurizio Marrone (capogruppo) FRATELLI D’ITALIA CENTRODESTRA NAZIONALE GTT: nubi sul passato, dubbi sul presente e incertezza sul futuro Le parole di Fassino sulla vicenda CSEA sono chiare e inequivocabili, ci sono delle responsabilità politiche; esse hanno un nome e un cognome: Sergio Chiamparino. Le stesse responsabilità che hanno portato la città in una situazione di fortissimo indebitamento che ci co- stringe oggi a svendere i nostri gioielli di famiglia. Tutto questo è frutto di una malagestione degli ultimi 10 anni nella quale troppi hanno anteposto i propri interessi personali a discapito dei torinesi, è ora di vuotare il sacco, smettere di fare ipocrisia e dire la verità, chi ha rovinato Torino deve pagare. Fabrizio Ricca (capogruppo) Roberto Carbonero LEGA NORD BOSSI Chi ha rovinato Torino deve pagare I partiti promettono ma non mantengono: esemplare è come l’amministrazione Fassino ha affrontato il tema dell’ac- qua pubblica. A marzo, dopo mesi di dilazioni, sotto la pressione delle mi- gliaia di firme raccolte dal comitato per l’acqua pubblica (e del nostro fiato sul collo), la maggioranza aveva ap- provato, pur stravolgendola, la delibe- ra di iniziativa popolare per trasforma- re Smat in azienda di diritto pubblico; sono passati sei mesi e non si è fatto nessun passo concreto per attuarla. Ma c’è di peggio; era anche stata ap- provata una nostra mozione che vinco- lava il Sindaco a non servirsi più di Smat come bancomat, intascando ogni anno milioni di euro di utili, e lo impegnava a usarli o per investimenti o per abbassare le bollette ai cittadini, che da luglio 2011 aspettano che venga ridotto il prezzo dell’acqua come deciso con i referendum. Bene, cosa ha fatto il Sindaco? Ha ignorato il consiglio comunale! Il 28 giugno, all’assemblea Smat, Dealessandri si è presentato con una lettera di Fassino che dice che, sicco- me il Comune ha pochi soldi e lo Stato gliene dà sempre di meno, lui preten- deva un dividendo di alcuni milioni di euro; e così è stato. La maggioranza, specie quella parte che pretenderebbe di essere di sini- stra, si presenta sui giornali come pro- tettrice dei beni comuni e poi in realtà li sfrutta e li vende. Già sappiamo: ve- dremo lo stesso teatrino con GTT! Chiara Appendino Vittorio Bertola (capogruppo) MOVIMENTO 5 STELLE Acqua pubblica, acqua passata 12
  • 13. 13 ei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gru Un incontro preliminare e introduttivo. Si è premurato di sottolinearlo Francesco Pro- fumo, presidente dell’IREN, nel corso del- l’incontro svoltosi con le commissioni Bilan- cio e Ambiente del Comune. Manifestan- do la propria disponibilità a tornare perio- dicamente per aggiornare i consiglieri sui programmi di sviluppo e le strategie del- l’azienda. Un primo contatto utile per trac- ciare un sommario bilancio della situazio- ne trovata al momento della sua nomina e illustrare i cambiamenti di governance all’interno dell’Iren stessa dopo l’insedia- mento della nuova dirigenza. In particola- re l’ex ministro dell’istruzione ha enunciato gli obiettivi primari della sua gestione, ov- vero un miglioramento della qualità dei servizi accompagnata a una riduzione dei costi per l’utente finale. Il presidente ha proseguito evidenziando le linee guida principali del suo pensiero; l’intenzione di considerare i fruitori del servizio come cit- tadini e non quali semplici clienti, con tutti i diritti che tale distinzione comporta, e la ferma intenzione di lasciare ampio spazio all’innovazione e alla ricerca sfruttando le eccellenze in ambito ingegneristico di cui l’Italia dispone. Alleanza Per La Città con- divide l’agenda prospettata e si augura che l’obiettivo di una riduzione dei costi possa essere raggiunto in tempi ragione- voli e senza andare a detrimento del ser- vizio offerto alla cittadinanza. Nutriamo anche grandi aspettative in merito al pro- getto di una maggiore implementazione delle energie rinnovabili e quello riguar- dante la sensibilizzazione sul tema del- l’ecologia fin dall’età scolare. il capogruppo Dario Troiano Iren, obiettivi condivisi ALLEANZA PER LA CITTÀ La Città dispone di un patrimonio importante di impianti sportivi. Negli anni, la maggior parte è stata data in concessione a soggetti privati al fine di poter mantenere il servizio con tariffe ridotte. La regola acquisita è stata fino a ora: bando per impianti concessi ex novo, affidamento diretto alle federazioni e rinnovo ai concessionari che si sono comportati bene. Rivoluzionare questo sistema ora provocherebbe, oltre che forti ingiustizie e mancata manutenzio- ne per le concessioni in scadenza, an- che un contenzioso elevato contro l’Amministrazione. Meglio sarebbe ra- gionare su un tetto temporale massimo, oltrepassato il quale si deve andare a gara (oggi è di 30 anni, potremmo pensare di abbassarlo) e mettere rego- le ferree sulla parte commerciale degli impianti. Un ristorante o un bar aperto al pubblico, all’interno di un impianto, dovrebbe pagare lo stesso canone di chi affitta al mercato. Il dibattito è aperto e auspico che si arrivi a una soluzione equa e condivisibile. il capogruppo Giuseppe Sbriglio Impianti sportivi al bivio ITALIA DEI VALORI DI PIETRO SEL è impegnata a salvaguardare il trasporto pubblico locale dai tagli dei governi nazionali e regionali, a evitare che i rincari delle tariffe arrivino anche agli abbonati, agli studenti, ai disoccupati e agli anziani, a progettare una nuova mobilità sostenibile. Da mesi lottiamo den- tro e fuori Palazzo di Città per non dismet- tere l’80% di GTT ai privati. Abbiamo sventato questa possibilità due volte, e anche oggi ce la metteremo tutta. Il Consiglio ha votato pochi mesi fa un’o- perazione importante di contenimento del debito e di rispetto del vincolo del Patto di Stabilità che non metteva a rischio il con- trollo pubblico di GTT. Per salvaguarda- re gli interessi generali della città e rilan- ciare gli investimenti sul trasporto pubbli- co pensiamo che si debba mantenere il controllo pubblico. Diversamente vedre- mo ulteriori tagli di linee e chilometri e di nuovo la richiesta di un aumento dei bi- glietti. Il consiglio comunale ha già scel- to di non vendere all’80%, perchè ritor- nare sui propri passi? GTT già oggi può cercare un partner industriale pubblico che valorizzi l’immenso investimento fat- to su passante ferroviario e linea 1 della metropolitana. L’integrazione del servi- zio ferroviario metropolitano con il tra- sporto pubblico locale, potrebbe dare vita a una grande azienda pubblica che metta insieme Torino e Milano. Invece di stare a guardare alla finestra il governo dovrebbe aiutare queste solu- zioni. Per esempio utilizzando i fondi della cassa depositi e prestiti per favorire le aggregazioni di aziende pubbliche. Marco Grimaldi Michele Curto (capogruppo) SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ Difendi con noi il trasporto pubblico locale!
  • 14. oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de 14 TORINO LIBERA Effetto domino? L’Iva è aumentata di un punto percentuale, voluto dal Governo Monti e non saputo eliminare o posticipare dal Governo Letta. Cosa comporta? Il caos e il disagio per le solite fasce deboli; non è che l’1% incidendo su prodotti di largo consumo, dovrebbe fare la differenza su quelli al 4% o 10% tipo gli alimentari, ma purtroppo tutto subirà l’effetto domino. Per esempio, nella grande distribuzione molti prodotti di consumo quotidiano subiranno rincari perché trasportati su gomma. E perché molti hanno dichiara- to che “per ora”non saranno fatti rincari, peccato però che gli scaffali traboccano di offerte e sconti temporanei, dove si annuncia che tale o quell’altro prodotto è scontato del 20, 30 o 40%... ma non sul prezzo precedente, bensì su quello che sarà nelle settimane a seguire. Quindi? Quindi a fronte di aumento dell’Iva dell’1% si avranno rincari media- mente del 20% su tutti i prodotti, anche quelli non toccati direttamente dal 22%. Un fenomeno conosciuto da sempre: quando l’Iva aumenta tutto il commercio impazzisce e tanti ne approfittano senza logica. Peccato che gli stipendi siano sempre gli stessi e anche le aziende, usufruendo di materie prime (anche ali- mentari) si ritroveranno in difficoltà. Abbiamo un Governo appeso a un filo che avrebbe il solo scopo di farci uscire dalla crisi, ma con questa tassa, inutile, ci ha reso solo più poveri e deboli nei confronti anche dei mercati internazionali. il capogruppo Ferdinando Berthier Chi segue i lavori del Consiglio Comu- nale di Torino, avrà notato che da qualche tempo le minoranze espri- mono il proprio dissenso, utilizzando lo strumento “noioso” dell’ostruzionis- mo. Quest’atteggiamento nasce dalla posizione dell’attuale maggioranza di eludere un dialogo con chi in Con- siglio ha il compito di svolgere attività di controllo e proposta. La maggioranza, affinché il Consiglio funzioni a dovere, bisogna che sia una libera intesa di uo- mini pensanti, tenuti insieme da ragio- nate convinzioni, non solo tolleranti ma desiderosi della discussione e pronti a rifare alla fine di ogni giorno il loro esa- me di coscienza, per verificare se le ra- gioni sulle quali fino a ieri si son trovati d’accordo continuino a resistere di fron- te alle confutazioni degli oppositori. Se la maggioranza, al contrario, si crede infallibile solo perché ha per sé l’argo- mento schiacciante dei numeri e pensa che basti l’aritmetica a darle il diritto di seppellire l’opposizione, questa non è più una maggioranza, ma una società corale, del tipo di quella che durante il fatidico ventennio dava i suoi concerti nell’aula di Montecitorio. Chi dice che la maggioranza ha sempre ragione, sbaglia; la democrazia consiliare, a volerla definire con una formula, non è quella dove la maggioranza ha sempre ragione, ma quella dove hanno sempre diritto di essere discusse le ragioni della minoranza. Signor Sindaco, se ne faccia carico… il capogruppo Angelo D’Amico PROGETT’AZIONE GRUPPO MISTO DI MINORANZA Il perché dell’ostruzionismo AL CENTRO CON SCANDEREBECH È stata accordata la mia richiesta di Co- municazioni del Sindaco in merito al ri- dimensionamento di Alitalia nella base di Caselle. Si stima che 1/3 dei passeg- geri in transito da Caselle viaggi con Ali- talia, dal 2008 il traffico è progressiva- mente diminuito del 24%, ma comunque nell’ultimo anno 1 milione e 100 pas- seggeri hanno scelto il nostro Aeroporto per dirigersi principalmente su: Roma, Napoli, Catania, Palermo, Lamezia, Bari e Reggio Calabria. È necessario studiare sinergie tra le Istitu- zioni per salvaguardare la presenza di Alitalia, proprio in questo momento di crisi, dove il turismo rappresenta uno dei settori in cui investire. Provincia di Torino e la Regione Piemonte si devono attivare con solerzia per affrontare questo enne- simo smacco alla nostra competitività. Vi è uno studio di un noto Osservatorio So- cio-Economico, pubblicato in questi gior- ni, che evidenzia l’apprezzamento per il Museo Egizio, il quale in 3 anni pare aver avuto un incremento notevole di vi- site, a conferma della nostra elevata of- ferta turistica che non va assolutamente sottovalutata. È inimmaginabile, quindi, pensare a questo ridimensionamento da parte di Alitalia, ma è altresì possibile prevedere il grave danno che questo piano provocherebbe a tutte le aziende del nostro territorio, all’economia e al tu- rismo. È per questo che ho richiesto, insieme ad altri Consiglieri Comunali, un confronto col nuovo Amministratore Delegato di Sagat, chiamato in audi- zione in un’apposita Commissione. il capogruppo Federica Scanderebech Ridimensionamento dei voli Alitalia: un altro smacco per Torino
  • 15. e PARTITO DEMOCRATICO gruppopartitodemocratico@comune.torino.it Tel. 011.442.3104/3669 Fax 011.442.3108 Alessandro Altamura Guido Alunno Andrea Araldi Domenico Carretta Luca Cassiani Lucia Centillo Gioacchino Cuntrò Domenica Genisio Giuseppe La Ganga Marta Levi Marco Muzzarelli Fosca Nomis Laura Onofri Michele Paolino (capogruppo) Giovanni Ventura Silvio Viale TORINO LIBERA torinolibera@comune.torino.it Tel. 011.442.3762 Ferdinando Berthier (capogruppo) AL CENTRO CON SCANDEREBECH alcentroconscanderebech@comune.torino.it Tel. 011.442.3651 Fax 011.442.3136 Federica Scanderebech (capogruppo) MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT movimento5stelle@comune.torino.it Tel. 011.442.2074/5760 Fax 011.442.3118 Chiara Appendino Vittorio Bertola (capogruppo) LEGA NORD - BOSSI leganord@comune.torino.it Tel. 011.442.3272 Fax 011.442.3249 Roberto Carbonero Fabrizio Ricca (capogruppo) GRUPPO MISTO DI MINORANZA PROGETT’AZIONE progettazione@comune.torino.it Tel. 011.442.2844 Fax 011.443.3863 Angelo D’Amico (capogruppo) POPOLO DELLA LIBERTÀ pdl@comune.torino.it Tel. 011.442.2685 Fax 011.442.3126 Michele Coppola Enzo Liardo (vice capogruppo) Paolo Greco Lucchina Silvio Magliano Andrea Tronzano (capogruppo) UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE Giovanni Maria Ferraris (presidente): presidente.consigliocomunale@comune.torino.it - Tel. 011.442.2511 Silvio Magliano (vicepresidente vicario): vicepresidente.magliano@comune.torino.it - Tel. 011.442.2760 Marta Levi (vicepresidente): vicepresidente.levi@comune.torino.it - Tel. 011.442.3261 SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ gruppo.sel@comune.torino.it Tel. 011.442.2646/2648 Fax 011.442.1614 Michele Curto (capogruppo) Marco Grimaldi FRATELLI D’ITALIA fratelliditalia@comune.torino.it Tel. 011.442.3056 Paola Ambrogio (vicecapogruppo) Maurizio Marrone (capogruppo) I GRUPPI CONSILIARI DI PIETRO - ITALIA DEI VALORI italiadeivalori@comune.torino.it Tel. 011.442.3258 Fax 011.442.3490 Giuseppe Sbriglio (capogruppo) ALLEANZA PER LA CITTÀ alleanzaperlacitta@comune.torino.it Tel. 011.442.1906 Fax 011.442.2210 Dario Troiano (capogruppo) MODERATI gruppomoderati@comune.torino.it Tel. 011.442.1967 Fax 011.442.3719 Barbara Cervetti Michele Dell’Utri Giovanni Maria Ferraris Piera Levi-Montalcini (vice capogruppo) Gabriele Moretti (capogruppo) Giovanni Porcino
  • 16. cittAgorà Periodico del Consiglio comunale di Torino Anno X n. 4 (149) del 14 ottobre 2013 Reg. Tribunale di Torino n. 5759 del 5 febbraio 2004 Direttore responsabile: Remo Guerra Coordinamento redazionale: Claudio Raffaelli In redazione: Federico D’Agostino (cittAgoradio), Tony De Nardo, Silvio Lavalle (cittAgoradio), Marcello Longhin (diritto di tribuna), Massimiliano Quirico (edizione web), Roberto Tartara (edizione web). Ha collaborato Giorgia Gai Redazione: piazza Palazzo di Città, 1 - 10122 Torino tel. 011.442.36.71 (segreteria telefonica), fax 011.442.24.24 e-mail: ufficiostampa.consiglio@comune.torino.it Foto: Ufficio stampa Consiglio comunale Composizione e stampa: Stige S.p.A. - San Mauro T.se (TO) Stampato su carta riciclata al 100% che ha ottenuto il marchio di qualità ecologica - Ecolabel europeo Notizie ogni martedì e venerdì su www.cittagora.it Seguici quotidianamente su Notiziario audio/video ogni martedì e venerdì su Puoi ritirare gratuitamente cittAgorà anche presso tutte le Circoscrizioni Vedere, sentire, sapere… Circoscrizione 3, Spazio Anziani In via Osasco 80 è aperto tutti i giorni (tranne il mercoledì) lo Spazio Anziani della Circoscrizione 3, dalle ore 15.30 alle 18.30, con attività di socializzazio- ne e aggregazione. In particolare è atti- vo uno sportello di ascolto psicologico ri- volto agli anziani e ai loro familiari, a cu- ra dell’associazione Zed. È anche in fun- zione un servizio di sostegno psicologico dedicato a chi si prende cura di un an- ziano malato. Le attività sono gratuite, ma è necessaria la prenotazione. Info e prenotazioni: 345/671.05.36 - www.comune.torino.it/circ3 Premio tesi di laurea su Torino L’Associazione degli ex Consiglieri Comunali di Torino propone anche que- st’anno un Premio di Laurea, destinato a laureati universitari, per una tesi sul Comune di Torino. I concorrenti de- vono essere nati a partire dal 1° gennaio 1983 e non devono aver partecipato a edizioni precedenti del Premio. Sono ammesse le tesi magi- strali discusse dal 1° gennaio 2012 al 30 settembre 2013. Primo premio, 1500 euro. Scadenza 30 novembre 2013, info al 011/44.22.567. Basilewsky prorogato Visto il successo della mostra Il Colle- zionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky in corso a Palazzo Mada- ma, la Fondazione Torino Musei ha deciso di prorogarla fino al 3 novem- bre 2013. Orario: da martedì a saba- to ore 10-18, domenica ore 10-19 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10 euro, ridotto 8 euro, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011/44.33.501, www.fondazionetorinomusei.it Passeggiate tra arte e storia L’Associazione Volarte, in collabora- zione con il Museo Diffuso della Re- sistenza in corso Valdocco 4/A (www.museodiffusotorino.it), organizza nei giorni di mercoledì 16 e 23 otto- bre un percorso gratuito, di circa due ore, tra arte, storia e curiosità. Il percorso parte da piazza Savoia per giungere al Museo con visita finale all’allestimento permanente. Info e pre- notazioni: Segreteria di Volarte - telefono 011/070.21.1 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Gente in strada per Vitrine A partire dal 16 ottobre la GAM di Torino propone la terza edizione di Vitrine, progetto dedicato alla ri- cerca artistica contemporanea in Piemonte. Coordina Anna Musini, curatrice della GAM, che ha invi- tato cinque artisti a presentare un progetto capace di raggiungere con immediatezza il pubblico del museo e di instaurare un dialogo. Questa edizione prende spunto dall’opera di Renato Guttuso “Gente in strada”. Info: www.gamtorino.it Piatto con caccia all’orso, proveniente dal Museo Ermitage di San Pietroburgo, esposto a Palazzo Madama FACEBOOK TWITTER