L'allenamento sportivo. La sua evoluzione dall'antichità ai giorni nostri
Andrea Umili
ANNO EDIZIONE: 2023
GENERE: Libro
CATEGORIE: Allenamento sportivo
ISBN: 9788860286864
PAGINE: 168
.
Andrea Umili indaga il concetto di allenamento sportivo e la sua evoluzione nel corso degli anni, dall’antichità ai giorni nostri, descrivendo con ricchezza di dettagli le varie metodiche dell’allenamento, con particolare riferimento all’atletica leggera, per le peculiarità della disciplina, che prevede l’allenamento di tutte le qualità fisiche, dalla resistenza alla forza, alla velocità e alle capacità coordinative.
Quindi vengono approfondite le varie metodologie, utilizzate anche oggi: marathon training, fartlek, power training, circuit training, interval training, metodo nature, isometrica, bodybuilding, sollevamento pesi,
fino alla moderna periodizzazione dell’allenamento, sia nella sua versione originale del russo Matveev che nelle variazioni più recenti dei vari tecnici di tutto il mondo.
Il libro si conclude con un elenco dei vari primati olimpici dell’atletica e del nuoto, messi tra di loro a confronto per individuare quale metodica ha contribuito maggiormente al loro progresso.
2. 5
INDICE
Presentazione (a cura di Antonio Urso)..............................................................................07
Introduzione........................................................................................................................... 09
Capitolo 1 - Principi dell’allenamento dall’antichitá all’Ottocento .............................. 11
1.1 Lo sport nell’antico Egitto............................................................................................................. 11
1.2 Lo sport nell’antica Grecia ..........................................................................................................13
1.3 Lo sport nel Rinascimento...........................................................................................................13
1.4 Lo sport nell’Ottocento..................................................................................................................14
1.5 I principi dell’allenamento allora conosciuti.......................................................................14
1.6 Le Olimpiadi moderne e il dilettantismo...............................................................................17
Capitolo 2 - L’allenamento nell’ultimo dopoguerra e le metodologie a carico
delle strutture muscolari .................................................................................................... 21
2.1 L’allenamento negli anni Sessanta-Settanta........................................................................21
2.2 Lavoro alla massima velocità.................................................................................................... 25
2.3 Lavoro con sovraccarico..............................................................................................................28
2.4 Carico minimo (resistenza aerobica muscolare)..............................................................34
2.5 Circuit training................................................................................................................................ 36
2.6 Carico elevato (bodybuilding)...................................................................................................44
2.7 Carico massimo (metodo dell’atletica pesante o dei sollevatori)................................49
2.8 Power training (allenamento alla potenza)......................................................................... 52
2.9 Lavoro isometrico.......................................................................................................................... 58
Capitolo 3 - Sistematiche a prevalente impegno organico ............................................. 67
3.1 Modalità di erogazione dell’energia........................................................................................67
3.2 Ritmo...................................................................................................................................................68
3.3 I concetti di resistenza e di potenza.........................................................................................71
3.4 Endurance......................................................................................................................................... 73
3.5 Resistenza: come si differenzia dall’endurance.................................................................74
3.6 Lo stress..............................................................................................................................................88
3.7 Lavoro di durata..............................................................................................................................93
3.8 Il fartlek.............................................................................................................................................101
3.9 Nature...............................................................................................................................................106
3.10 Lavoro intervallato ....................................................................................................................112
3.11 Interval training...........................................................................................................................116
3.12 Formula generale dell’interval training.............................................................................121
Capitolo 4 - La rivoluzione russa e la periodizzazione .................................................. 129
4.1 Dilettantismo e professionismo.............................................................................................129
4.2 Il modello Matveev.......................................................................................................................131
4.3 La lezione di Bondarchuck........................................................................................................133
4.4 Il metodo del carico coniugato............................................................................................... 134
4.5 Il contributo della scuola tedesca...........................................................................................137
4.6 La periodizzazione a blocchi................................................................................................... 139
4.7 Il ciclo di allenamento nella periodizzazione moderna...............................................141
4.8 La periodizzazione tradizionale.............................................................................................146
APPENDICE A. Problemi di Verchoshanskij................................................................... 155
Conclusioni............................................................................................................................158
APPENDICE B. Progressione delle prestazioni nello sport...........................................159
Bibliografia.............................................................................................................................164
Note sull’autore.....................................................................................................................165
3. 11
1.1 LO SPORT NELL’ANTICO EGITTO
Molti degli sport e dei giochi di oggi erano già praticati dagli antichi Egizi. I giochi
erano sviluppati in diverse discipline ed erano ben organizzati e regolamentati,
prevedevano tanto di arbitro per il controllo del corretto svolgimento della gara e
talvolta venivano indossate anche delle divise diverse per individuare le opposte
fazioni; venivano praticati sia in luoghi chiusi che all’aperto ed esistevano
anche delle strutture ideate appositamente per lo svolgimento dei giochi stessi.
L’attività fisica era parte della loro vita e della cultura quotidiana: per alcuni era
solo divertimento, per altri una vera professione. Nessuno rimaneva immune al
fascino della competizione, compresi i sovrani, i principi e i funzionari di Stato,
i quali erano desiderosi di partecipare alle gare sportive, ben equipaggiati delle
attrezzature necessarie. I vincitori dei concorsi sportivi venivano premiati con
grandi collari speciali che coprivano spalle e petto, gli usekh. Nonostante tutto,
se il vincitore del concorso veniva premiato per la sua superiorità, il perdente
veniva onorato per il suo spirito sportivo. La lotta e il lancio del giavellotto erano i
giochi più popolari, ma tra i due il wrestling era probabilmente il favorito. Tuttavia
le competizioni riguardavano anche il tiro con l’arco, il nuoto e il canottaggio
(vista la presenza del Nilo), veniva praticata una prima forma di hockey e non
mancavano pallamano, ginnastica, sollevamento pesi, salto in alto, corsa su
lunga distanza, tiro alla fune e altri ancora.
Capitolo 1
PRINCIPI DELL
’ALLENAMENTO
DALL’ANTICHITÁ ALL
’OTTOCENTO
4. 21
2.1 L’ALLENAMENTO NEGLI ANNI SESSANTA-SETTANTA
La cosiddetta preparazione totale, di cui il bolognese prof. Cesare Garulli è stato
il più formidabile divulgatore negli anni ’60 del Novecento, prevede un piano di
lavoro che coinvolge totalmente un atleta nell’agonismo specializzato a più livel-
li e verte su cinque parti fondamentali:
• preparazione muscolare;
• preparazione organica;
• preparazione tecnico-tattica;
• preparazione psicologica;
• preparazione invisibile.
Ovviamente le parti elencate non vanno considerate a sé stanti, quasi fossero
compartimenti stagni delimitati da confini invalicabili. Ognuna affronta un parti-
colare focus, ma innumerevoli sono gli sconfinamenti, le reciproche interferenze
che l
le cementano in un tutto omogeneo e articolato.
Più che suddivisioni si dovranno considerare successivi e progressivi aspetti di
un solo problema e ciò apparirà più vero nel momento di trarre le conclusioni.
Nella pratica esecutiva questa classificazione risponde all’esigenza di ridurre
l’intera globalità individuale a pochi schemi di immediata, pratica utilità.
Capitolo 2
L’ALLENAMENTO NELL’ULTIMO DOPOGUERRA
E LE METODOLOGIE A CARICO
DELLE STRUTTURE MUSCOLARI
5. 67
Capitolo 3
SISTEMATICHE A PREVALENTE
IMPEGNO ORGANICO
Da sempre il movimento è stato classificato, identificato, definito sul metro
dell’energia erogata per far fronte ad un qualsiasi sforzo e sulle modalità di ero-
gazione di tale energia.
Non deve ingannare la brevità e l’apparente semplicità dell’affermazione, poiché
in essa sono contenute tante situazioni diverse e complesse, che rendono diffi-
cile quella soluzione che si va cercando.
Problemi di struttura, di chimismo, del comportamento; problemi legati al ritmo,
alle sollecitazioni, alle metodiche ecc. seppure sottintesi sono nondimeno impli-
citi in questa affermazione. Problemi che esigono una risposta a livello teorico
ad una probante convalida sul campo.
3.1 MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL
’ENERGIA
Dalle modalità di erogazione dell’energia, verranno dedotte tutte le possibili, utili
risultanze.
Per unanimi consensi, la corsa rappresenta la massima espressione delle capa-
cità lavorative di un soggetto: essendo il più classico degli esercizi e offrendo
una vastissima gamma di stimolazioni, si presta, più di ogni altro impegno, ad
esemplificare le modalità erogative, suggerendo al tempo stesso le più attendi-
bili risultanze valide, seppure indirettamente, per ogni altra attività motoria.
6. 129
4.1 DILETTANTISMO E PROFESSIONISMO
Negli anni ’50 cominciò a farsi strada, nell’Unione Sovietica, l’idea di dover mo-
dulare il carico di lavoro degli atleti di vertice, per poterli portare a raggiungere
prestazioni ancora migliori: la necessità era quella di trovare il modo di garantire
al fisico un carico di lavoro della giusta intensità per stimolarne la reazione allo
stress, e anche per farlo recuperare al momento opportuno, affinché non si af-
faticasse troppo e reagisse portando progressivamente in avanti i suoi livelli di
rendimento.
Perché questa esigenza fu sentita nei Paesi dell’Est Europa e non nell’Occiden-
te? Perché nel resto del mondo, gli atleti che partecipavano ai Giochi Olimpici
dovevano essere assolutamente dei dilettanti.
Nei primi anni del ‘900 questa condizione era talmente imprescindibile, che ci fu-
rono esempi addirittura grotteschi di squalifiche clamorose. Il caso più eclatante
fu quello di Carlo Airoldi, che voleva partecipare alle prime Olimpiadi di Atene del
1896. Airoldi, di Origgio, vicino a Saronno, figlio di contadini, e con la passione
delle gare qualunque esse fossero, già aveva vinto diverse corse in Italia, ed il
suo nome si diffuse in breve anche in Europa. Viveva in condizioni indigenti e si
cimentava in imprese più da circo che da atleta: sfide a braccio di ferro, prove di
forza, ma anche di corsa.
Capitolo 4
LA RIVOLUZIONE RUSSA
E LA PERIODIZZAZIONE
7. 155
Appendice A
PROBLEMI DI VERCHOSHANSKIJ
Appendice A
PROBLEMI
DI VERCHOSHANSKIJ
PRIMO PROBLEMA
Abbiamo solo 3 settimane di tempo prima della gara e 2 possibili varianti:
• la prima variante consiste nell’eseguire, nella prima settimana, esercizi di
salto in alto da fermo, senza nessun carico aggiuntivo;
• la seconda variante prevede l’uso contemporaneo di tutti gli esercizi per le
3 settimane.
Nel grafico sottostante sono riportati i risultati di una verifica, che indica: i risultati
raggiunti con i salti liberi; (prima colonna); i risultati eseguiti con un carico di 20
kg (seconda colonna); i risultati dei salti con 40 kg (terza colonna). Come si nota,
i migliori risultati si ottengono con un peso di 20 kg.
Le colonne nere, invece, rappresentano i risultati ottenuti con gli analoghi salti.
Nella terza colonna nera, i salti ottenuti sono relativi alla variante complessa, la
seconda.
1: Aumento salto senza sovraccarico
1
2 3
In nero la prima variante
In grigio la seconda variante
3: Aumento salto con sovraccarico di 40 kg
2: Aumento salto con sovraccarico di 20 kg
8. 159
Appendice B
PROGRESSIONE
DELLE PRESTAZIONI NELLO SPORT
Sono state prese in considerazione alcune specialità olimpiche, le cui gare si
sono svolte in un arco temporale che va dal 1924 ad oggi:
• Atletica leggera 10.000 m maschili
• Atletica leggera 100 m maschili
• Atletica leggera salto in lungo maschili
• Nuoto 1500 m stile libero maschili
• Canottaggio 8 con maschili
• Ciclismo 1 km cronometro maschile
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