1. Patologie diffuse in
ambito bonsai
A cura dell’agronomo
dr. Marco Beconcini
per www.bonsai-italia.org
2. Insetti e aracnidi
RAGNETTO ROSSO COMUNE
Tetranycus urticae
Rappresenta sicuramente una tra le più frequenti avversità a cui un bonsaista
può trovarsi di fronte.
Uno dei motivi principali della grande diffusione di questo acaro è legato alla sua
estrema polifagia (attitudine a colpire specie differenti) e al notevole
adattamento a climi e ambienti ben distinti.
Gli adulti sono dei piccoli ragnetti di colore genericamente rossastro (la tonalità
cambia a seconda dello stadio di sviluppo) che non superano gli 0,5 mm.
3. Insetti e aracnidi
RAGNETTO ROSSO COMUNE
Tetranycus urticae
Il periodo in cui il ragnetto rosso è più evidente
va dall’inizio della primavera fino ad estate
inoltrata, con punte massime di pericolosità
durante periodi caldi e siccitosi. In annate
particolarmente difficili, l’insetto può compiere
sette o più generazioni in un anno.
I danni derivanti da un attacco di Tetranychus
urticae ed in generale da tutte le specie
appartenenti alla famiglia dei tetrachinidi si
manifestano dapprima con una perdita di
colore della foglia localizzata vicino alle
nervature (depigmentazione).
In seguito le foglie virano ad un colore
argenteo/bronzeo ed infine assumono un
aspetto clorotico. Nei casi più gravi le foglie
cadono.
4. Insetti e aracnidi
RAGNETTO ROSSO COMUNE
Tetranycus urticae
Lotta
Gli interventi di natura chimica sono affidati ad acaricidi oppure ad insetticidi/
acaricidi.
Uno tra i principi attivi più utilizzati è il EXITIAZOX che esplica un azione sia
contro uova e stadi larvali, sia indirettamente contro gli adulti rendendo sterili le
femmine. Alcuni acaricidi che contengono Exitiazox:
Acar Combi, Spaikil Team, Aracnol Combi, Matacar FL, Fenix
E' possibile utilizzare anche prodotti meno specifici che consentono una più
ampia protezione come insetticidi sistemici. Combattono, oltre al ragnetto rosso,
anche afidi ed altri insetti con apparato boccale masticatore e pungente-
succhiatore.
Alcuni Acaricidi-Aficidi:
Millennium, Confidor 200 SL, Calypso, Rogor SL, Actara WG, Axoris
Il ragnetto rosso teme l'umidità e nebulizzazioni della chioma possono indebolirlo
in maniera importante.
5. Insetti e aracnidi
AFIDI
Fam. Aphidoidea
Sono conosciuti anche col nome pidocchi delle piante e appartengono all’ordine
dei rincoti. Sono circa una ventina le specie di afidi che attaccano le piante da
Bonsai.
Hanno un apparato boccale pungente-succhiatore, attraverso il quale perforano
le foglie e i germogli. Sono estremamente polifagi e attaccano una grandissima
varietà di piante.
6. Insetti e aracnidi
AFIDI
Fam. Aphidoidea
Il danno può essere molto grave, perchè gli afidi agiscono in gruppi molto
numerosi e compiono 2/3 generazioni all'anno.
La prima generazione si ha per partenogenesi, mentre sulle ultime il maschio si
unisce alla femmina producendo uova negli anfratti legnosi.
Gli afidi succhiando linfa producono una sostanza zuccherina che è chiamata
melata. Questa sostanza attira le formiche e numerosi altri insetti. Oltretutto è il
substrato ideale per la propagazione di molti funghi, tra cui le fumaggini.
Gli afidi possono essere un vettore di virus.
7. Insetti e aracnidi
AFIDI
Fam. Aphidoidea
Lotta
Per contrastare gli afidi possiamo affidarci sia a prodotti sistemici che di
contatto. Entrambe le soluzioni sono molto efficaci, ma un sistemico risulta più
adatto ai nostri scopi, in quanto persistente per svariati mesi.
Insetticidi sistemici consigliati:
Confidor, Calypso, Actara WG, Epik
Insetticidi di contatto consigliati:
Reldan 22, Pirimor, Decis Jet
8. Insetti e aracnidi
COCCINIGLIE
Fam. Coccoidea
I parassiti conosciuti come cocciniglie appartengono all’ordine dei rincoti, di
diverso genere e specie. Le dimensioni variano da pochi millimetri al centimetro
di lunghezza. In genere colonizzano in gran numero le parti giovani delle piante
come i germogli e le foglie.
Gli esemplari di sesso maschile sono provvisti di un paio di ali, mentre le
femmine ne sono prive. Un fenomeno molto frequente nelle cocciniglie è la
perdita delle zampe da parte delle femmine che diventano immobili e fungono da
serbatoio di uova per la nuova generazione.
9. Insetti e aracnidi
COCCINIGLIE
Cocciniglia fioccosa
(Chloropulvinaria floccifera)
10. Insetti e aracnidi
COCCINIGLIE
Cocciniglia farinosa
(Pseudococcus Sp.)
)
12. Insetti e aracnidi
COCCINIGLIE
Cocciniglia cotonosa solcata
(Iceria purchasi)
13. Insetti e aracnidi
COCCINIGLIE
Cocciniglie scudettate
Ceroplastes rusci Ceroplastes sinensis Ceroplastes rubens
14. Insetti e aracnidi
COCCINIGLIE
Fam. Coccoidea
Le cocciniglie si diffondono su moltissime piante: conifere, querce, olivi, olivastri
latifoglie montane, agrumi e piante da frutto.
Il loro habitat preferito è negli anfratti della corteccia specialmente su piante in
ombra poco areate.
Questi rincoti prediligono piante che ricevono frequenti concimazioni azotate
infatti cercano nella linfa proprio questo macroelemento.
Lotta
La lotta alle cocciniglie può essere diversa a seconda del livello di infestazione.
Se vi sono pochi esemplari, è possibile la rimozione manuale, dopo aver passato
alcool etilico sul corpo della cocciniglia. A tal scopo sono utili batuffoli di cotone
impregnati.
In caso di infestazioni gravi ci sono due metodologie chimiche che è possibile
seguire:
Trattamento con olio bianco, meglio se attivato con insetticida.
Trattamento con insetticidi di contatto
15. Insetti e aracnidi
COCCINIGLIE
Fam. Coccoidea
Nel primo caso è bene agire quando le temperature sono basse, quindi inverno o
primavera. Gli oli bianchi infatti interferiscono con la traspirazione fogliare
creando una patina sottile sulla foglia.
Da pochi anni sono in commercio oli bianchi specifici per le stagioni calde e oli
bianchi già attivati.
Alcuni formulati commerciali:
Oliocin, Confidor Oil, Zapi four seasons, Biancolio E, Mibiol, Link
Gli insetticidi di contatto possono essere distribuiti tutto l’anno sia come
prevenzione in inverno, sia come cura durante tutto il ciclo della cocciniglia.
E’ sempre importante considerare la soglia di intervento per evitare di colpire gli
insetti utili.
Alcuni formulati commerciali:
Reldan 22, Smart EW, Pirinex
16. Insetti e aracnidi
BOMBICE DISPARI
Lymantria dispar
Trattasi di lepidottero appartenente alla famiglia delle Limantridi, insetti che
negli ultimi anni si sono dimostrati veramente nocivi per quanto riguarda le
piante ornamentali, forestali e da frutto.
17. Insetti e aracnidi
BOMBICE DISPARI
Lymantria dispar
Il danno è determinato dallo stadio larvale che appare a fine marzo per poi
iniziare la propria attività trofica verso gli inizi di aprile. Queste larve sono
defogliatrici totali ed il danno è sia di tipo estetico che di tipo fisiologico in quanto
la defogliazione può portare a pericolosi deperimenti la pianta. Le larve si
presentano intensamente rivestite di peli ed hanno una doppia fila di tubercoli
lungo il dorso. Il colore è rosso in prossimità della parte centrale-terminale,
mentre presenta una tonalità blu nella parte anteriore-centrale.
18. Insetti e aracnidi
BOMBICE DISPARI
Lymantria dispar
Lotta
Contro questo fitofago è importante agire tempestivamente in quanto il danno è
molto rapido.
La lotta chimica si basa sull'impiego di insetticidi di contatto piretroidi
(Permetrina, Fluvalinate, Deltametrina). Questi prodotti sono piuttosto efficaci e
possono essere risolutivi nei confronti di questo lepidottero defogliatore.
Molto efficaci sono anche i chitino-inibitori di nuova generazione a base di
Triflumuron, Diflubenzuron, Esaflumoron, che possono essere applicati anche in
pre-emergenza in quanto hanno un potere inibitore sulle uova.
Insetticidi piretroidi consigliati:
Decis Jet, Rotiofen Quick, Tau Al, Mawrick 20 EW
Lotta biologica:
Bacillus thuringiensis var. kurstaki
19. Insetti e aracnidi
TORTRICIDE DEFOGLIATORE
Tortrix viridiana
La Tortrix viridiana è un lepidottero che attacca prevalentemente le querce, in
particolare roverella (Quercus pubescens) e farnia (Quercus robur).
La pericolosità di questo insetto è determinata dallo stadio larvale, che attacca
foglie giovani e poco coriacee.
La larva ha una lunghezza di circa 15 mm e presenta una colorazione verde. La
specie Tortrix loeflingiana presenta invece una colorazione brunastra.
20. Insetti e aracnidi
TORTRICIDE DEFOGLIATORE
Tortrix viridiana
Questa larva si ripara nell’apparato fogliare, con abbondanti formazioni di fili
sericei. La foglia viene ripiegata su sè stessa a forma di sigaro e l’insetto dimora
all’interno della stessa rendendo spesso vani i trattamenti antiparassitari
effettuati con attrezzature hobbistiche.
La defogliazione può essere più o meno intensa e il danno estetico è
particolarmente evidente.
21. Insetti e aracnidi
TORTRICIDE DEFOGLIATORE
Tortrix viridiana
Lotta
Questo insetto compie una sola generazione all’anno. Un intervento tempestivo è
solitamente molto efficace e previene la colonizzazione per l’anno seguente.
L’intervento chimico si basa sull’impiego di larvicidi a base di piretroidi,
tebunfenozide, betaflumizone.
La lotta biologica prevede invece l’utilizzo di Bacillus thuringiensis, efficace
anche su altre larve di lepidotteri.
Insetticidi consigliati:
Decis Jet, Reldan 22, Pandar 22, Confirm, Mimic, Alverde
Lotta biologica:
Delfin, Agree, Costar WG, Encore e altri preparati a base di Bacillus
thuringiensis var. kurstaki
22. Insetti e aracnidi
OZIORRINCO
Otiorrhyncus sulcatus, Otiorrhyncus cribricollis, Otiorrhyncus armatus
L'oziorrinco è un coleottero curculionide, è da annoverarsi tra gli insetti più
pericolosi che possono attaccare i bonsai e le piante ornamentali.
Il perchè di questa pericolosità è da attribuirsi al fatto che si nutre della pianta
sia allo stadio larvale sia allo stadio di adulto. Le larve (sprovviste di zampe) si
nutrono dell'apparato radicale (capillari compresi) mentre gli individui adulti
rodono le foglie nelle ore notturne quando escono dai ricoveri localizzati nel
suolo.
23. Insetti e aracnidi
OZIORRINCO
Otiorrhyncus sulcatus, Otiorrhyncus cribricollis, Otiorrhyncus armatus
24. Insetti e aracnidi
OZIORRINCO
Otiorrhyncus sulcatus, Otiorrhyncus cribricollis, Otiorrhyncus armatus
Lotta:
Contrastare questo tipo di insetto non è cosa banale, spesso risulta veramente
difficile agire tempestivamente.
La chiave per ottenere buoni risultati consiste nella pronta identificazione dei
danni prodotti dall’adulto (erosioni fogliari). La lotta chimica ad inizio estate
permette quindi di evitare la deposizione di uova da parte della femmina
(100/200 per esemplare).
Le larve di questo insetto provocano estesi danni all’apparato radicale, che
possono essere confusi con altre patologie.
25. Insetti e aracnidi
OZIORRINCO
Otiorrhyncus sulcatus, Otiorrhyncus cribricollis, Otiorrhyncus armatus
Un principio attivo molto efficace per la lotta contro questo patogeno è il
Thiamethoxam (Syngenta Actara 25 WG, Compo Axoris).
Questo prodotto, da applicarsi durante le prime fasi vegetative, permette
l’abbattimento delle larve presenti nel terreno e evita ulteriori attacchi da parte
di adulti.
Presenta infatti azione di contatto e per ingestione, permettendo un controllo del
patogeno in tutte le sue fasi di sviluppo. La sua sistemia prolungata nel tempo
(fino a 5 mesi) è estremamente utile per il controllo di numerosi patogeni.
E’ necessaria una sola applicazione annua.
26. Conclusioni
Vi aspettiamo sul forum Bonsai Italia per discuterne assieme!
www.bonsai-italia.org/forum
Testi
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Immagini
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