Presentación en el VI Congreso Internacional Europa Renascens sobre la metafísica de Giordano Bruno en textos clave en latín e italiano. En Baeza, noviembre de 2017.
1. EL UNIVERSO DE BRUNO
LATINO Y VERNÁCULO
Dr. Alfonso Alcalde-Diosdado Gómez
Colegio HH. Maristas de Jaén
Grupo Humanismo Giennense
Universidad de Jaén
2. JUSTIFICACIÓN
Y HOMENAJE
Revitalización de los estudios de Giordano Bruno
tras el IV centenario de su ejecución (año 2000).
Figura humanista con amplia producción latina e
italiana en filosofía.
Defensa radical de la libertad de pensamiento y
la dignidad humana hasta el martirio.
Pensador adelantado a su época: frutos
filosóficos, científicos, literarios y espirituales.
Inspirador del humanismo actual.
3. INTRODUCCIÓN
• https://vimeo.com/195746251
• “Roman sky”. Avenged
Sevenfold
• As the embers rose through
the Roman Sky.
Tell me, were you calm when
they took your life?
• Just before you go, tell us how
the heavens flow.
Weightless evermore, as you
walk beyond that door.
Shine forever true.
• Shared with us the world well
before your time .
Though they took your voice,
words forever shine, yeah
• Just before you go, tell us how
the heavens flow Weightless
evermore, as you walk beyond
that door.
Shine forever true.
• As they spoke your fate, a
fearless man replied.
"As you will sentence me, your
fear is beyond mine, yeah"
• Just before you go, tell us how
the heavens flow .
Weightless evermore, as you
walk beyond that door.
Shine forever true
4. MI
HERMENÉUTICA
1
Recopilación de
significativos
textos italianos y
latinos,
metafísicos y
herméticos
sobre el
universo.
2
Agrupación por
subtemas:
• infinitud cósmica
• Infinitud divina
• Infinitos mundos
• Antropología
cósmica
3
Comentario
filológico
comparativo y
filosófico.
4
Repercusiones
significativas de
la cosmología
bruniana.
6. ”
“Bruno ha sido “el único en hacer de la cuestión del
infinito del mundo el problema central de su
pensamiento”.
Monnoyeur, Infini des mathématiciens, infini des philosophes, p. 12
Giordano va más allá de todos los humanistas precedentes: Nicolás de Cusa, Palingenio, Patrizi o
Copérnico. Este es quien le aporta la base científica para la concepción de los mundos. Pero el
heliocentrismo copernicano, aunque rompía con el secular geocentrismo aristotélico, mantenía
el concepto de finitud y su universo tenía su límite en la octava esfera, la de las estrellas fijas.
Nos dice J. Seindengart que Bruno critica “su finitismo cosmológico, clausurado en la octava
esfera, la esfera de las estrellas fijas; su adhesión al culto de la esfericidad; sus esferas
concéntricas cristalinas y diamantinas; en fin, su culto al movimiento circular uniforme”. Vid. J.
Seindengart, “La cosmologie infinitiste de Giordano Bruno”, en F. Monnoyeur (ed.), Infini des
mathématiciens, infini des philosophes, Paris, Berlin, 1992, p. 64.
7. ”
“È dunque l'universo uno, infinito,
inmobile.
Giordano Bruno, De la causa, principio e uno, Dialogo V, p. 318 (London, 1584)
Teofilo. È dunque l'universo uno, infinito, inmobile. Una, dico, è la possibilità
assoluta, uno l'atto, una la forma o anima, una la materia o corpo, una la cosa, uno
lo ente, uno il massimo ed ottimo; il quale non deve posser essere compreso; e
però infinibile e interminabile, e per tanto infinito e interminato, e per conseguenza
inmobile. Questo non si muove localmente, perché non ha cosa fuor di sé ove si
trasporte, atteso che sia il tutto. (P. 318)
Avete dunque come tutte le cose sono ne l'universo, e l'universo è in tutte le cose;
noi in quello, quello in noi; e cossí tutto concorre in una perfetta unità. (P. 324)
8. ”
“L'infinito e tutto inmobile,
inalterabile, incorrottibile
Giordano Bruno, De l’infinito, universo e mondi, Dialogo II, pp. 425-426 (London, 1584)
Concedesi dunque, non che l'infinito sia mobile ed alterabile, ma che in
esso sieno infiniti mobili ed alterabili; non che il finito patisca da infinito,
secondo fisica e naturale infinità, ma secondo quella che procede di una
logica e razionale aggregazione che tutti gravi computa in un grave,
benché tutti gravi non sieno un grave. Stante dunque l'infinito e tutto
inmobile, inalterabile, incorrottibile, in quello possono essere, e vi son
moti ed alterazioni innumerabili e infiniti, perfetti e compiti.
9. ”
“
Infinitum universum est immobile
Giordano Bruno, De innumerabilibus, immenso et infigurabili, Dialogo I, p. 271 (Frankfurt, 1591)
Infinitum universum est immobile; in infinito universo infinita
universorum generum sunt mobilia, quorum singula finibus et
regionibus sunt contenta propriis, suos quaeque astrorum peragunt
circulos, et non in infinitum evagantur.
De immenso, I, p. 271
68. Mundus, id est universum , est infinitum. Mundus, id est astrum, non ita.
69. Definimus ergo universum: substantiam corpoream infinitam, in spatio
infinito.
Camoeracensis Acrotismus LX, p. 103 (Paris, 1588)
11. ”
“Deum esse infinitum in infinito, ubique in omnibus, non
supra, non extra, sed praesentissimum.
Giordano Bruno, De immenso, VIII, X, 804
“Interior siquidem natura ipsa est fabrefactor.”
Giordano Bruno, De immenso, IV, XVIII, p. 312
E dico Dio totalmente infinito, perché tutto lui è in tutto il
mondo, ed in ciascuna sua parte infinitamente e totalmente: al
contrario dell'infinità de l'universo, la quale è totalmente in
tutto, e non in queste parti (se pur, referendosi all'infinito,
possono esser chiamate parti) che noi possiamo comprendere in
quello.
Giordano Bruno, De l’infinito, I p. 382
12. LA GRANDEZA DE DIOS
De l’infinito, proemio, p. 361
• Conoscemo che sì grande imperatore non ha
sedia sì angusta, sì misero solio, sì arto tribunale,
sì poco numerosa corte, sì picciolo ed imbecille
simulacro, che un fantasma parturisca, un sogno
fracasse, una mania ripare, una chimera disperda,
una sciagura sminuisca, un misfatto ne toglia, un
pensiero ne restituisca; che con un soffio si colme
e con un sorso si svode; ma è un grandissimo
ritratto, mirabile imagine, figura eccelsa, vestigio
altissimo, infinito ripresentante di ripresentato
infinito, e spettacolo conveniente all'eccellenza
ed eminenza di chi non può esser capito,
compreso, appreso. Cossì si magnifica
l'eccellenza de Dio , si manifesta la grandezza de
l'imperio suo. non si glorifica in uno, ma in soli
innumerabili: non in una terra, un mondo, ma in
diececento mila, dico in infiniti.
De immenso, I, p. 205
• Sed in augusta omnipotentis regia, in immenso
aetheris spacio, in infinita naturae geminae omnia
fientis et omnia facientis potentia; unde tot
astrorum, mundorum inquam magnorumque
animantium, et numinum uni altissimo
concinentium atque saltantium absque numero
atque fine, iuxta proprios ubique fines atque
ordines, contemplamur. Sic ex visibilium aeterno,
immenso et innumerabili effectu, sempiterna,
immensa illa maiestas atque bonitas intellecta
conspicitur. […] Cui immenso mensum non
quadrabit domicilium atque templum; ad cuius
maiestatis plenitudinem agnoscendam atque
percolendam, numerabilium ministrorum nullus
esset ordo. Eia igitur ad omniformis dei
omniformem imaginem coniectemus oculos,
vivum et magnum illius admiremur simulacrum.
14. ”
“
FILOTEO. E diciamo che son terre infinite, son soli infiniti, è etere
infinito; o secondo il dir di Democrito ed Epicuro, è pieno e vacuo
infinito; l'uno insito ne l’altro. […]
ELPINO. Sono dunque soli innumerabili, sono terre infinite, che
similmente circuiscono quei soli; come veggiamo questi sette
circuire questo sole a noi vicino.
Giordano Bruno, De l’infinito,II, p. 411 ; III, p. 436
Bruno escribe 38 veces “terre”, 21 “soli”, 128 “mondi” en esta obra. Supera con la infinitud
el heliocentrismo copernicano que, aunque rompía con el secular geocentrismo
aristotélico, mantenía el concepto de finitud y su universo tenía su límite en la octava
esfera, la de las estrellas fijas. Nos dice J. Seindengart que Bruno critica “su finitismo
cosmológico, clausurado en la octava esfera, la esfera de las estrellas fijas; su adhesión al
culto de la esfericidad; sus esferas concéntricas cristalinas y diamantinas; en fin, su culto al
movimiento circular uniforme”. Vid. J. Seindengart, “La cosmologie infinitiste de Giordano
Bruno”, en F. Monnoyeur (ed.), Infini des mathématiciens, infini des philosophes, Paris,
Berlin, 1992, p. 64.
15. RAZÓN DE LOS MUNDOS INNUMERABLES: HOMOGENEIDAD
De l’infinito, I, p. 377
• Però, bisogna che di un inaccesso volto divino sia un
infinito simulacro, nel quale, come infiniti membri, poi si
trovino mondi innumerabili, quali sono gli altri. Però, per
la raggione de innumerabili gradi di perfezione, che
denno esplicare la eccellenza divina incorporea per modo
corporeo, denno essere innumerabili individui, che son
questi grandi animali (de quali uno è questa terra, diva
madre che ne ha parturiti ed alimenta e che oltre non ne
riprenderà), per la continenza di questi innumerabili si
richiede un spacio infinito. Nientemeno dunque è bene
che siano, come possono essere, innumerabili mondi
simili a questo, come ha possuto e può essere ed è bene
che sia questo.
De immenso, II, XIII, p. 120
• Omnium horum respectu, secunda
quadam ratione simpliciter
perfectum dicitur universum ex
mundis totque vere numinibus
illustrissimum, in quod
innumerabilia in suo genere
perfecta tanquam unum
perfectionem omnium
complectens, reducuntur,
referuntur, uniuntur.
17. IMAGINACIÓN LITERARIA
•Frulla. E che sia il vero, vedete come lui se ne rideva?
•Teofilo. Questo accade a quello, che dona confetti a
porci. Dimandato perché ridesse, rispose che questo
dire e imaginarsi che siino altre terre, che abbino
medesme proprietà ed accidenti, è stato tolto dalle
Vere narrazioni di Luciano. Rispose il Nolano, che se,
quando Luciano disse la luna essere un'altra terra cossí
abitata e colta come questa, venne a dirlo per burlarsi
di que' filosofi che affermorno essere molte terre (e
particolarmente la luna, la cui similitudine con questo
nostro globo è tanto piú sensibile, quanto è piú vicina a
noi), lui non ebbe raggione, ma mostrò essere nella
comone ignoranza e cecità; perché, se ben
consideriamo, trovarremo la terra e tanti altri corpi,
che son chiamati astri, membri principali de l'universo,
come danno la vita e nutrimento alle cose che da quelli
toglieno la materia, ed a' medesmi la restituiscano,
cossí e molto maggiormente, hanno la vita in sé.
•Giordano Bruno, La cena delle ceneri, Dialogo III, p.
109
Mirum
videtur cur
Xenophanes
adductus
sit, ut
in luna habi-
tari dixerit,
eamque
locum esse
multarum
urbium.
G.B., De
immenso, IV, X,
p. 262
18. OTROS MUNDOS HABITADOS: POR HOMOGENEIDAD
De l’infinito, III, p. 464
• BUR. Cossì dunque gli altri mondi sono abitati come
questo?
• FRAC. Se non cossì e se non megliori, niente meno e
niente peggio: perché è impossibile ch'un razionale ed
alquanto svegliato ingegno possa imaginarsi, che sieno
privi di simili e megliori abitanti mondi innumerabili, che
si mostrano o cossì o più magnifici di questo; i quali o son
soli, o a' quali il sole non meno diffonde gli divinissimi e
fecondi raggi che non meno argumentano felice il proprio
soggetto e fonte, che rendeno fortunati i circostanti
partecipi di tal virtù diffusa. Son quenque infiniti
gl'innumerabili e principali membri de l'universo, di
medesimo volto, faccia, prorogativa, virtù ed effetto.
De immenso, VII, cap. XVIII, p. 489
• Quodque vides nostro factum et
servarier orbe,
insipienter idem in specie esse
negabis eadem; mundorum nihilo
constantum mole minore, non
alio vultu, motu, ortu, dispositura,
quos idem favor inlustrat,
naturaque servat, incola ne solum
mundo spectetur in uno hoc, et
reliqui frustra forma donentur
eadem: Scilicet immani tot
constant corpore stellae duntaxat,
mundo ut pulcri numerentur ab
isto.
19. ”
“Hinc miraculum magnum a Trismegisto appellabitur homo, qui
in deum transeat quasi ipse sit deus, qui conatur omnia fieri,
sicut deus est omnia; ad obiectum sine fine (ubique tamen
finiendo) contendit, sicut infinitus est deus, immensus, ubique
totus.
Giordano Bruno, De immenso, I, cap. I, p. 14
LA GRANDEZA DEL HOMBRE CÓSMICO
“La coincidenza dell'Uno nel Tutto garantisce all'uomo la possibilità di contatto con la
divinità: l'uomo che vive nell'Universo infinito è un uomo che vive materialmente in Dio.
Ancora riemerge la visione ermetica dell'uomo e della divinità: l'uomo è magnum
miraculum, la divinità è direttamente accessibile, perché parte vivificatrice del mondo e
delle cose del mondo.”
Alessandro Benigni, La Metafisica dell’infinito. Napoli 2007, p. 14
20. ECOS DEL UNIVERSO BRUNIANO
LITERATURA, FILOSOFÍA, CIENCIA Y ESPIRITUALIDAD
21. ECOS LITERARIOS DEL
UNIVERSO BRUNIANO
Literatura
Somnium
de Kepler
Relatos fantásticos
de hombres
extraterrestres:
Wells
Poesía
filosófica:
Vicente
Aleixandre
La influencia literaria de las ideas
de Giordano Bruno ha sido
enorme, principalmente en la
literatura de fantasía, la literatura
fantástica y la ciencia ficción.
Véase mi libro El hombre en la
luna en la literatura. Granada,
2011.
Hoy la repercusión cultural
principal está en el cine y la
televisión con sagas como Star
Trek o Stars Wars.
22. ECOS FILOSÓFICOS DEL
UNIVERSO BRUNIANO
Filosofía
Descartes
Leibniz
Spinoza
Schelling
Hegel
Lefévre escribe: «Lo que
constituye la originalidad de
Jordano Bruno es, no solamente
haber reproducido y combinado
todas las hipótesis de los antiguos
materialistas y panteístas, sino
también haber bosquejado las
teorías y haber empleado los
términos mismos que van a jugar
un papel tan importante, tan
preponderante en la Filosofía
moderna».
23. ECOS CIENTÍFICOS DEL
UNIVERSO BRUNIANO
Ciencia
Astronomía:
heliocentrismo,
ciencia moderna
Viajes
extraterrestres:
Luna, Marte,
etc.
Astrobiología:
exoplanetas,
NASA
Hoy vivimos un auge de la
carrera espacial y de la
investigación del Universo y
la vida extraterrestre.
En la ciencia alternativa
existe un interés creciente
por las visitas de naves
extraterrestres.
24. ECOS ESPIRITUALES DEL
UNIVERSO BRUNIANO
ESPIRITUALIDAD
Swedenborg:
Terrae in
Universo; iglesia
Budismo
Filosofía
espírita
New Age
La represión cristiana contra
las ideas y los libros de
Giordano Bruno ha frenado
durante siglos la influencia
espiritual de este
librepensador hermético
que demostró un amplio
conocimiento espiritual y
posiblemente una mística.
25. CONCLUSIONES
Existen claros paralelismos intertextuales entre las obras italianas y
las latinas. Los textos italianos y latinos se complementan y
enriquecen.
La defensa de sus ideas cosmológicas es clara y decidida en lucha
contra el aristotelismo y el geocentrismo cristiano.
Las obras metafísicas latinas son maduras y más complejas: su
testamento filosófico. Las obras italianas incorporan pasajes
poéticos. Es un italiano cuidado.
Las ideas metafísicas cosmológicas y espirituales de Bruno merecen
conocerse.
La mentalidad universal de Bruno merece la pena desarrollarse
culturalmente frente a los localismos, nacionalismos, europeísmo e,
incluso, geocentrismo y antropocentrismo.
Notas do Editor
Sabemos que un tan grande emperador no tiene trono tan angosto, solio tan pobre, tribunal tan estrecho, corte tan poco numerosa, efigie tan pequeña y débil como para que un fantasma los engendre, un sueño los quebrante, una locura los preserve, una quimera los destruya, una calamidad los disminuya, un delito los borre y un pensamiento los restablezca; como para que con un soplo se llene y con una bocanada se vacíe; sino que es un retrato grandísimo, una admirable imagen, una figura excelsa, un altísimo vestigio, una infinita representación de un infinito representado y un espectáculo apropiado para la excelencia y la eminencia de quien no puede ser entendido, comprendido o aprendido. Se magnifica así la excelencia de Dios y se manifiesta la grandeza de su imperio; no se glorifica en uno sino en innumerables soles, no en una tierra y un mundo sino en un millón, quiero decir, en infinitos.
Il nesso tematico ‘amore e pazzia’ ritorna nel secondo dialogo della prima parte dei Furori e, anche in questo caso, Bruno cita il canto ventiquattresimo del Furioso. Zaira Sorrenti, G.B. lettore dell’Ariosto.
«Pretendemos alcanzar tal contemplación en el augusto palacio del todopoderoso, en el inmenso espacio etéreo, en la potencia infinita de la naturaleza que a la par se hace todo y lo hace todo, y que posibilita la contemplación de tantos astros o mundos [...], sin número ni término [...]. De este modo, a partir del efecto eterno, inmenso e innumerable de las cosas visibles resulta visible [intellecta conspicitur] la sempiterna e inmensa majestad y bondad [...], ya que al inmenso [inmenso] no le puede cuadrar un templo o domicilio limitado [mensum]».
Del Infinito:
Si no así y de mejor modo, por lo menos igualmente, porque es imposible que un espíritu racional y un tanto despierto pueda imaginar que carezcan de parecidos y mejores habitantes innumerables mundos que se revelan tan magníficos o más que éste, los cuales o son soles o no reciben menos que el sol los divinísimos y fecundos rayos que tanto nos revelan la felicidad de su propio sujeto y fuente como hacen, dichosos a los circunstantes que participan de tal fuerza difundida. Son, pues, infinitos los innumerables y principales miembros del universo, que tienen igual rostro, aspecto, prerrogativas, fuerzas y efectos.
De immenso:
Contra el 15º argumento de Aristóteles:
Tutto ciò che vedi prodotto e conservato in vita nel nostro mondo, solo stoltamente dirai che non è della medesima specie di quello degli altri mondi, che non constano di una mole minore, né di un volto, di un moto, di un’origine e disposizione diversi; anzi lo stesso beneficio li rende luminosi e la medesima natura li conserva, affinché non sia abitato solo questo mondo e non siano gli altri invano dotati della medesima forma. Così tante stelle godono di tanto grande corpo per poter apparire nel loro splendore a questo mondo.
Bruno, Giordano. Opere latine (Italian Edition) (p. 597). UTET. Edición de Kindle.