18. “...un piano di vita inconscio che
si basa su una decisione presa
durante l’infanzia, rinforzata dai
genitori, giustificata dagli eventi
successivi, e che culmina con una
scelta decisiva”.
-- Eric Berne. 1962
26. I tempi
Quando abbiamo 4 anni, abbiamo deciso le parti essenziali della trama
A 7 anni abbiamo completato la storia in tutti i dettagli principali
Da allora sino all’età di circa 12 anni le abbiamo dato ritocchi e aggiunto
qua e là qualche dettaglio
Nell’adolescenza poi l’abbiamo riveduta, aggiornandola con personaggi
più aderenti alla vita reale
27. Tipologie
Come tutte le storie, la storia della nostra vita ha un inizio, un punto di
mezzo e una fine
Ha i suoi eroi, le sue eroine, i suoi cattivi e i suoi intrecci secondari
Può essere comica o tragica, mozzafiato o noiosa, fonte d’ispirazione o
banale
28. Consapevolezza
Ora che siamo adulti gli inizi della nostra storia sono al di fuori della
portata della nostra memoria cosciente...
Può darsi che a tutt’oggi non siamo consapevoli di averla scritta...
Tuttavia, in assenza di questa consapevolezza, è probabile che vivremo
questa storia come la componemmo tanti anni fa.
30. Definizione
Il copione è la base dell’identità personale, necessaria per dare senso
alla propria esistenza
È il programma di vita di una persona, che ne stabilisce la meta e il modo
e i tempi per raggiungerla
Si basa su convinzioni che l’individuo si è formato in seguito
all’accettazione di messaggi genitoriali, diretti o indiretti, verbali e non,
reali o fantasticati.
31. Il copione è decisionale
I bambini non sono passivi nei confronti degli eventi a cui assistono e
partecipano, ma interpretano e reagiscono agli stimoli
Decidono come porsi nei confronti del mondo
● “se piangendo otterrò le risposte ai miei bisogni, alzerò la voce”
● “se recitando la poesia riceverò applausi, penserò di essere capace di
suscitare interesse negli altri”
32. Il copione è decisionale
Le decisioni di copione sono prese sulla base delle emozioni e dall’esame
di realtà dell’individuo
Ognuno parte dalla domanda “come posso cavarmela meglio nel
mondo?”
33. Il copione è decisionale
È una struttura flessibile nei momenti di benessere e rigida nei
momenti di stress.
Viene anche inteso, appunto, come schema resistente al
cambiamento, anche quando il cambiamento porterebbe a un
funzionamento sano della persona, o a un maggior benessere
Questo perché tali strategie furono le migliori che il bambino poteva
elaborare, ma non sempre sono adeguate da persona adulta e possono
causare disturbi comportamentali, relazionali ed emotivi
34. Come cambiare Il copione
Non si può cambiare ciò che è stato, ma attraverso un percorso di
consapevolezza dei meccanismi messi in atto, possiamo darci il
permesso di superare le decisioni più negative che limitano
l’espressione di sé, le scelte e le opportunità
Il copione può essere modificato e riscritto per tutto il
corso della vita
35. Il copione è il programma di vita unico ed
irripetibile come un’impronta digitale
tuttavia ...
36. Bob e Mary Goulding hanno constatato che
come base delle prime decisioni negative
emergono sempre dodici temi
38. Sentirsi privi di valore inutili o indegni di amore.
Prendere in considerazione l’idea di suicidio
“Vorrei che non fossi mai nato”, “La tua esistenza è un peso”
Non esistere
Non essere te stesso
La definizione dell’identità personale è ostacolata dalle aspettative genitoriali.
“Sii il bambino che io ho immaginato” , “Sii poco femminile, volevo il maschio”,
“Sii come tuo nonno”
39. Ci si sente adeguati solo se si tiene un comportamento adulto, razionale
Non sapersi divertire da grandi o sentirsi fuori luogo negli ambiti di festa.
“Sei troppo grande per…”, “Sono l’unico grande qui...”
Non essere bambino
Non crescere
Si sente di poter essere amati solo se si resta bambini, Non realizzarsi in obiettivi
adulti
Sentirsi a disagio nell’essere sexy, Non lasciare la famiglia di origine
“Ho bisogno di essere mamma/papà ... non crescere” , “Rimani il mio piccolo
compagno di giochi”
40. Arrivare quasi al raggiungimento degli obiettivi senza mai raggiungerli
“Fai del tuo meglio... ma mai meglio di me!”
Non riuscire
Non fare niente
Oscillare tra una scelta e l’altra, sentendo di non arrivare a nulla ma lasciando il
cambiamento inagito
“Smettila!! Può essere pericoloso qualsiasi cosa sia”
41. Sentirsi amati/accettati solo se si rinuncia alla propria affermazione sociale
Rimanere sempre in posizione subordinata, piuttosto auto-sabotandosi
Sentirsi in forte difficoltà in ruoli guida a prescindere dalle proprie capacità
Non chiedere quello che si vuole “Qui tu e i tuoi desideri siete in secondo piano”
Non essere importante
Non far parte
Essere asociali o solitari, non sentirsi parte di alcun gruppo, sentimento di in
appartenenza e disadattamento
“Tu sei o devi essere diverso”
42. Non riuscire a essere spontaneo, relazionarsi prevalentemente per rituali, non
fidarsi, mantenere distanza nelle relazioni
Nucleo familiare poco affettuoso o che ridicolizza il bambino. Nucleo violento
Non essere intimo
Non stare bene
Ci si può sentire amati/accuditi, si possono esprimere i propri bisogni solo se non
si è sani.
Ammalarsi ogni qualvolta le cose vadano male.
Malattie psicosomatiche. “Ci sarò solo quando stai male...”
43. Svalutazione della capacità di esprimere le proprie opinioni, valutazioni, capacità
di analisi ed elaborazioni
Andare spesso in confusione, delegare scelte rilevanti, posticipare all’infinito e/o
in alcuni ambiti specifici “Alla burocrazia ci pensano gli uomini”, “Ai figli
pensano le donne”, “Non imparerai mai la matematica ...”
Non pensare
Non sentire
Non sentire i propri bisogni e le proprie emozioni, ansia, panico, problemi di
salute di varia natura, incapacità di gestire le emozioni
“Non ti arrabbiare ... Non essere triste”, “Non hai freddo….”, “Ho freddo copriti...”
44. Come le Ingiunzioni anche le
Controingiunzioni possono essere infinite,
ma T. Kahler (1974) sostenne che possano
rientrare in 5 categorie
47. Sii Perfetto “Tu sei Ok solo se fai tutto bene”
Compiaci “Tu sei Ok solo se piaci agli altri”
Sii Forte “Tu sei Ok solo se nascondi le tue emozioni
agli altri. Non fare vedere che sei debole”
Sforzati “Tu sei Ok se ti sforzi a fare le cose”
Sbrigati “Tu sei Ok se fai tutto in fretta”
48. Spinte e Copione
Le Spinte sembrano aiutare a reagire al Copione ma lo rinforzano
Ogni qualvolta entro in un comportamento Spinta mi autorizzo a non sentire il
«peso» dell’ingiunzione:
“Se mi sbrigo potrò avere la promozione...e riuscire!”
Tuttavia non sempre la spinta è funzionale: aver fatto tutto di fretta ha portato
ad un pessimo lavoro
“È proprio vero che non posso riuscire!”
49. Spinte e Ingiunzioni
Se non riesco costantemente a mantenermi nella spinta, rafforzo l’ingiunzione
Se non sono sempre perfetto, se non piaccio a tutti, ecc. allora non posso
appartenere, riuscire, essere importante, ecc.
50. Spinta primaria
Ognuno di noi esibisce tutti e cinque i comportamenti spinta.
La maggior parte delle persone ha una spinta che esibisce con maggior
frequenza: SPINTA PRIMARIA
Alcune persone hanno due spinte primarie più o meno con la stessa frequenza...
51. La Spinta è un comportamento
ed è quindi segnalato da un insieme peculiare di
parole, toni di voce, gesti, atteggiamenti,
espressioni facciali
52. Parole: Include spesso le parentesi, usa dei qualificatori che non aggiungono
alcuna informazione (probabilmente, possibilmente, si potrebbe dire che, come
abbiamo visto…)
Toni di voce: Ben modulati, né alti né bassi sempre adeguati
Gesti: Conta sulle dita della mano per accompagnare ciò che dice con lettere o
numeri, la mano può massaggiare il mento nel gesto di chi sta pensando
Corpo: eretto, ben bilanciato
Espressioni facciali: Gli occhi guardano in alto e di lato (meno spesso in basso),
fa spesso pause nel parlare come se cercasse di leggere la risposta perfetta
scritta da qualche parte
Sii perfetto
53. Compiaci
Parole: Usa spesso parole o frasi interrogative: “Va bene per te?” “Ok?”
Toni di voce: Voce alta, vuole farsi sentire
Gesti: Annuisce con il capo
Corpo: Spalle tirate su e in avanti. Si china verso l’altro, limita gli spazi personali,
può sembrare deduttivo
Espressioni facciali: Guarda ed ascolta con il volto inclinato un po’ in avanti,
cerca lo sguardo dell’altro, bocca sorridente ma che risulta poco autentico
54. Sii Forte
Parole: Usa spesso termini che trasmettono una responsabilità esterna rispetto
a se stesso; “Tu mi fai arrabbiare” (invece di “sono arrabbiato”), “Questo libro mi
annoia”, “sono stato costretto a …”, anche generalizzazioni e stereotipi quali “la
gente”, “gli uomini/le donne..”
Toni di voce: Piatto, monotono, solitamente basso
Gesti: È contrassegnato da un’assenza di gesti
Corpo: Atteggiamento di chiusura, braccia incrociate. Il corpo trasmette
immobilità
Espressioni facciali: Il volto è privo di espressioni e immobile
55. Sforzati
Parole: Usa spesso “quello che sto cercando di dire…”, “cercherò…”,
“proverò….”, “non posso”, “è difficile”
Toni di voce: Toni attutiti, lunghe pause tra una frase e l’altra
Gesti: Spesso una mano è posta vicino agli occhi o accanto ad un orecchio
come per sentire o vedere qualcosa
Corpo: Spesso il corpo è chinato in avanti (come il Compiaci), posizione
generalmente curva, volto aggrottato
Espressioni facciali: La persona aggrotta le sopracciglia, il contorno occhi e a
volte tutto il volto possono essere solcati da piccole rughe
56. Sbrigati
Parole: “Sbrigati”, “Dai fai presto”, “Forza, andiamo”, “Non ho tempo di..”
Toni di voce: Veloce come una mitragliatrice, emissione delle parole spesso
tanto rapida da mischiarle
Gesti: Tamburella con le dita, agita i piedi o il corpo, si dimena nella sedia e
guarda spesso l’orologio
Corpo: Movimento generale del corpo, a volte agitazione
Espressioni facciali: Frequenti e rapidi cambiamenti nella direzione dello
sguardo
64. Elementi da costruire
● 667 Viale Oscuro
● Casa Baudelaire (con cunicolo)
● Casa di Olaf
● Carosello Caligari
● Acquario Anwhistle
● Caffè Salmonella
● Lago Lacrimoso
● Casa Zia Josephine
● Emporio Ultima Chance
● Grotta della Gorgone
● Hotel Climax (10 piani)
● Biglietteria Lemony Snicket P.
65.
66. Svolgimento
● 10 min. Creazione Team e Backlog
● Partenza costruzione (3 iterazioni)
● 3 x 10 min. costruzione
○ Organizzatevi al meglio per l’obiettivo
○ Seguite le indicazioni del Committente (anche durante la
costruzione)
● 5 min. Disposizione finale costruzioni
76. La consapevolezza delle spinte proprie e dell’altro permette di
Non entrare in, o cessare un comportamento spinta
Non entrare in, o cessare un conflitto di spinte con l’altro
Non entrare in, o cessare una collusione di spinte con l’altro
Contrattualizzare con se stesso e con il collega un progetto
realistico
Utilizzare consapevolmente e costruttivamente le
performance acquisite nel comportamento spinta