1. POLIURETANO ESPANSO A NIDO D’APE
(CLASSE IIB – CE 93/42/CEE)
Favorisce la completa
guarigione di:
FERITE CRONICHE
ULCERE DA DECUBITO
ULCERE CRURALI
ULCERE DIABETICHE
USTIONI, ESCORIAZIONI
Ideale per la profilassi
ANTIDECUBITO
2. MOMOSAN E’ UNA MEDICAZIONE
PRIMARIA SECONDARIA
Grazie all’azione
Grazie alla particolare sinergica con altri
struttura reticolare a presidi idonei allo
stadio della lesione
nido d’ape. (PROTEOLITICI O
DISINFETTANTI)
3. AZIONE PRIMARIA
Drena e assorbe le SECREZIONI in eccesso;
Mantiene il MICRO CLIMA E L’AMBIENTE ideale alla lesione;
Svolge una azione meccanica: MICROMASSAGGIO e
APPORTO DI OSSIGENO stimolano la formazione dei
MACROFAGI attivando la riparazione dei tessuti;
Protegge la lesione dall’ annidarsi di nuovi GERMI e BATTERI;
Protegge i margini PERI - LESIONALI;
Si adatta in caso DI BORSE, FISTOLE e MARGINI
SOTTOMINATI;
4. AZIONE SECONDARIA
NEL CASO DI LESIONI INFETTE: Associato ad un
disinfettante: ARGENTO o soluzione acquosa a base
di IODOPOVIDONE diluita al 50%;
NEL CASO DI LESIONI CON ESCARE: Associato ad un
AUTOLITICO favorisce l’azione di DEBRIDEMENT;
6. MOMOSAN medicazione in
Poliuretano espanso a nido d’ape
BIANCO NERO
AZIONE MECCANICA AZIONE MECCANICA DI
DI ASSORBIMENTO E SBRIGLIAMENTO E DA
DI PROTEZIONE FILTRO
7. MOMOSAN BIANCO
La sua struttura a nido d’ape a pori misti a celle
aperte e chiuse, di medie dimensioni, gli conferisce
un elevato potere assorbente che lo rende ideale
per medicazioni di piaghe da decubito, ulcere
secernenti, fistole secernenti, ustioni ed
escoriazioni.
E’ CONSIGLIABILE L’USO NELLA AZIONE PRIMARIA
POICHE’ L’ASSOCIAZIONE CON ALTRI PRESIDI
LIMITEREBBE LA CAPACITA’ ASSORBENTE
8. Consigli per la medicazione
Riempire
completamente la Se all’interno della
ferita con lesione sono
MOMOSAN BIANCO presenti
e ricoprire sacche, margini
ampiamente la zona sotto minati, sarà
circostante necessario prima
utilizzando sempre zaffare con
MOMOSAN BIANCO. MOMOSAN BIANCO.
Fissare in modo che Successivamente
l’aria possa passare procedere come
liberamente precedentemente
descritto.
9. MOMOSAN NERO
La sua struttura a nido d’ape a pori aperti e celle di
grandi dimensioni, gli conferisce una elevata
capacità di sbrigliamento che lo rende ideale, da
solo o in associazione ad altri presidi, per il
debridement autolitico di piaghe da
decubito, ulcere secernenti, fistole secernenti.
LA SUA CAPACITA’ DA FILTRO NE RENDE
CONSIGLIABILE L’USO NELLA AZIONE SECONDARIA
10. Consigli per la medicazione
Riempire Se all’interno della
completamente la lesione sono presenti
ferita con sacche, margini sotto
MOMOSAN NERO e minati, sarà
ricoprire necessario prima
ampiamente la zona zaffare con
circostante MOMOSAN NERO.
utilizzando Successivamente
MOMOSAN BIANCO. procedere come
Fissare in modo che precedentemente
l’aria possa passare descritto.
liberamente
11. In caso di FERITE PROFONDE, FISTOLE, bisogna riempire
con bende di MOMOSAN cercando di ripiegarle a
fisarmonica. Procedere con la copertura come
precedentemente indicato.
Così facendo si facilita il cambio della medicazione.
12. Consigli per la medicazione
Suggerimenti per l'ulcera crurale Suggerimenti per l'ulcera crurale
arteriosa. venosa.
In assenza di occlusioni arteriose, la La ferita, generalmente umida, va
lesione alla gamba o al piede può
essere medicata con l'applicazione di riempita con compresse di MOMOSAN
bende MOMOSAN BIANCO, in modo BIANCO; poi, si applica una benda
da stimolare la circolazione sanguigna. MOMOSAN bianco larga 5 o 10 cm sotto
Iniziare ad avvolgere le bende il più in la calza o la fasciatura elastica. Così si
alto possibile, partendo dalla regione
inguinale, sovrapponendole per metà assicura un effetto riempitivo e, al
senza tenderle. Attorno alle contempo, si favorisce la circolazione
articolazioni, sovrapporle per 3/4. sanguigna.
Generalmente la benda non tende a
scivolare; all'occorrenza fissarla con
una rete tubolare.
17. Serve a valutare la quantità di agenti patogeni presenti su alcuni campioni,
prelevati prima del confezionamento e della commercializzazione di un articolo.
Solo dopo il superamento di questo test si attribuisce la CLASSE II B. Pertanto le
medicazioni di MOMOSAN, nelle lesioni infette, possono essere utilizzate anche
NON STERILI
19. Questo tipo di struttura è importante perché riesce ad esercitare
uno stimolo meccanico favorendo:
• una maggiore irrorazione sanguigna;
• una azione assorbente che impedisce eventuali ristagni di
umidità sulla pelle del paziente e quindi la sua macerazione;
• una azione traspirante che lascia passare l’aria.
20. Il ridotto carico compressivo permette
una ripartizione praticamente uniforme
della pressione d’appoggio.
Può essere modellato con facilità; così
grazie all’ingegnosità del personale di
assistenza è possibile creare basi di
appoggio specifiche ai singoli casi, come
rulli, cunei, basi per talloni ecc..
22. Poliuretano espanso a nido d’ape
BIANCO VERDE
AZIONE AZIONE
MECCANICA E CLIMATIZZANTE
DI ASSORBIMENTO
23. Agisce localmente sulla ferita e a “contatto” con la
pelle stimola la vascolarizzazione, assicurando
quindi un miglior afflusso d’ossigeno e di sostanze
nutritive nella zona lesa (attivazione della ferita);
mentre in caso di pelle ancora intatta svolge
un’azione preventiva.
24. Favorisce una distribuzione uniforme della
pressione, che viene ripartita in maniera ideale su tutta
la base di appoggio del corpo.
Il sudore in eccesso viene assorbito portando ad un
normale livello di umidità la pelle.
Con un opportuno spessore non dà origine a
pieghe, riducendo notevolmente il rischio di
formazione di piaghe da decubito.
La pelle del paziente risulta sempre a contatto con lo
strato bianco, senza strati intermedi, al massimo con
tessuti di cotone.
25. Un clima bagnato-caldo, povero di ossigeno
nelle zone di contatto pelle-pelle favorisce
l’insorgere di infezioni da funghi e dermatiti.
Un rimedio efficace, dall’azione preventiva e
terapeutica, è data dall’applicazione di uno
strato intermedio di 1-2-cm.
Applicazioni tipiche sono: tra le dita dei piedi,
delle mani, tra le pieghe addominali, sotto il
seno, sotto le ascelle….
26. Praticamente permeabile all’aria e all’acqua.
La struttura è grezza, la superficie ruvida non
deve essere posta a contatto diretto con la pelle.
Grazie alle sue particolari proprietà fa respirare
le parti del corpo che a contatto con altre
superfici (letto, sedie, ecc..), sono sottoposte ad
un’alta concentrazione di umidità, prevenendo in
modo efficace la macerazione della pelle.
27. Tra lo strato verde e la pelle viene sempre
utilizzato uno strato o più strati intermedi di
bianco a secondo del peso del paziente, o della
zona corporea interessata, al fine di trarre
vantaggio dalla sua azione terapeutica.
Può essere lavato a 60° in lavatrice, non è
necessario procedere ad una asciugatura
manuale perché dopo la centrifuga risulta essere
praticamente asciutto.
28. CONSIGLI E SUGGERIMENTI
1) Se un paziente è molto pesante c’è il pericolo
che “tocchi il fondo” , cioè comprima
molto le lastre tanto da toccare la superficie
sottostante, annullando così l’azione del
presidio antidecubito.
29. Un metodo semplice per valutare se una zona
corporea sta “toccando il fondo” è quello di
porre una mano distesa (col palmo in su) sotto le
lastre nella zona a rischio. Se si riescono a
sentire le sporgenze ossee del paziente , significa
che la superficie antidecubito è inefficace.
Di conseguenza bisogna aumentare il numero
delle lastre bianche.
30. 2) Se la biancheria del letto è troppo tirata perché
ben rimboccata sotto il materasso si crea
“l’effetto amaca”, cioè la copertura non è più
sufficientemente elastica per permettere al
paziente di affondare nella superficie. Questo
annulla in parte l’azione antidecubito della
superficie poiché il peso del paziente non viene
ridistribuito su una superficie più ampia.
32. Interporre tra cute e pannolone una lastra di poliuretano
espanso a nido d’ape bianca, misura 59x49x0,5cm.
Così facendo si ottiene:
1)La traspirazione della cute a contatto con il pannolone;
2) Nel caso in cui sia presente già una lesione al 1°stadio
non abbiamo la necessità di trattarla con altri presidi;
3) Le feci vengono bloccate al momento della
evacuazione;
4) Non inficiamo l’effetto della prevenzione sottostante.
Il paziente dovrà essere cateterizzato per evitare la
macerazione della cute.
34. L’uso di cuscini antidecubito ha lo
scopo di ampliare la superficie di
appoggio e distribuire con maggiore
uniformità i carichi
35. Il cuscino ideale deve avere una
conformazione anatomica; deve
essere antiscivolo; facilmente
sanificabile e riparabile.
(Facciamo prevenzione
solamente nella zona sacrale)
40. Prevenzione nei comportamenti
ma anche nel corretto utilizzo
degli ausili antidecubito, che
occorre conoscere per poterli
utilizzare al meglio
41. L’utilizzo di un ausilio
antidecubito, anche se
specifico e di alta
tecnologia, non deve indurre
ad una diminuzione del
livello di attenzione e non
deve sollevare dalla
responsabilità di formulare
e/o mettere in atto i
protocolli di prevenzione
delle lesioni da decubito da
parte del personale di
assistenza.
42. • Il MOMOSAN rappresenta una medicazione innovativa nella
gestione dei pazienti con ulcere cutanee;
• I diversi formati e le diverse tipologie facilita l’operatore sia
durante il trattamento degli stadi della lesione sia nelle fasi
della riparazione tessutale;
• Migliora la qualità di vita dei pazienti riducendo la
sintomatologia dolorosa;
• Rappresenta, nella prevenzione, una valida alternativa;
• Permette la ripartizione e l’azzeramento dei carichi compressivi
su tutta la superficie di appoggio;
• Favorisce la traspirazione della cute;
• Consente all’operatore di essere modellato per creare basi di
appoggio specifiche ai singoli casi;
• Favorisce il rapporto costo-beneficio.