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Elementi generali




              Il piano di comunicazione
                      istituzionale:
          analisi di contesto ed elaborazione




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione



  Uno strumento che serve a programmare le azioni
  di comunicazione di un’organizzazione in un certo arco
  temporale.

  Serve, quindi, a gestire la comunicazione dell’organizzazione
  pubblica quando le decisioni strategiche della stessa
  organizzazione sono state già assunte e prima che la dirigenza
  politica e manageriale decida di verificare l’impatto delle proprie
  scelte.

  - Fissa una schema, ma rimane flessibile
  - Controlla solo una parte della comunicazione




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione



       Definire una strategia di comunicazione
       Consente di ordinare, sviluppare e impiegare risorse di tipo
       diverso, umane, strumentali, economiche, per conseguire la
       massima probabilità di raggiungere determinati obiettivi
       comunicativi

       Pianificare e coordinare
       Una mappa intelligente, ragionata di ciò che si dovrebbe fare,
       da parte di chi, con quali risorse.

       Ascoltare e costruire relazioni
       Mettere in relazione, attraverso le azioni di comunicazione,
       l’organizzazione e i suoi pubblici di riferimento: aiutare ad
       individuare le migliori decisioni possibili e con il maggior
       consenso possibile.


Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione



       1. Analisi dello scenario

       1. Il contesto geografico/socio-economico

       2. Il contesto di settore
          (il ‘mercato’ in cui opera un determinato servizio)

       3. Il contesto organizzativo




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione



       2. Definizione degli obiettivi

       Partire dalla consapevolezza degli obiettivi strategici
       dell’organizzazione e dei dati dell’analisi del contesto di
       riferimento

       Esempi di obiettivi strategici della comunicazione pubblica

              Trasparenza, accessibilità
       
              Comunicare la mission, i programmi realizzati
       
              Rilancio territorio, tutela fasce deboli,
       
              Politiche di prevenzione sanitaria,
       
              Valorizzazione beni artistici e/o ambientali
       
              Miglioramento qualità servizi offerti e prestazioni erogate
       
              Promozione all’interno dell’Ente della cultura della relazione e del
       
              servizio al cittadino


Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione



       3. Segmentazione dei pubblici di riferimento

       Macro-segmentazione:

       Istituzioni
       Media
       Operatori
       Opinione pubblica

       Stakeholders ed Influenti




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione



       4. La scelta della strategia

       Le direzioni che devono essere seguite nella realizzazione
       del piano di comunicazione e quali modi di comunicare e
       strutturare i messaggi si intendono scegliere.


       Scelta delle strategie rispetto ai pubblici:

                                                       - indifferenziata
                                                         - differenziata
                                                         - concentrata




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Il piano di comunicazione



       5. La scelta dei contenuti

       Quali valori e/o informazioni veicolare

       Chiari, espliciti, veritieri rispetto alle potenzialità
       dell’organizzazione




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione



       6. La scelta delle attività e degli strumenti

              Pubblicità (mass-media)
       
              Ufficio stampa
       
              Organizzazione eventi
       
              Comunicazione diretta (mail, telemarketing, urp,
       
                                      sportello unico)
              Prodotti editoriali
       
              Prodotti audiovisivi
       
              Fiere
       
              Internet
       
              Comunicazione visiva
       




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Il piano di comunicazione


       7. La misurazione dei risultati


       Gli strumenti:

       - dati di secondo livello (dati fisici, finanziari, demografici,
         lavorativi….)

       - domande ai cittadini (questionari, interviste, sondaggi)

       - domande agli esperti
         (è il ruolo che fa l’esperto: testimoni professionali,
          operatori, decisori, beneficiari)




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione



              8. Budget e Timing



              Le attività di comunicazione vanno previste nel tempo e
              quantificate dal punto di vista del loro costo.




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
Il piano di comunicazione




                          La progettazione operativa




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
La mappa degli attori




       Il primo passo per la redazione del piano di comunicazione è la
       definizione di una mappa dei principali attori del piano.

       Si tratta, cioè, di individuare quei soggetti (specie interni
       all’amministrazione) che è utile sentire e coinvolgere visto il
       loro ruolo e il loro peso nella progettazione strategica (analisi
       del contesto, definizione degli obiettivi di comunicazione,
       individuazione dei pubblici).




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
La mappa degli attori



          La mappa è uno strumento di lavoro non indispensabile
          ma utile perché, in ciascuna fase del piano, gli attori
          dell'organizzazione giocano ruoli diversi e la capacità di
          gestire le relazioni tra questi attori e gli estensori del piano
          costituisce a tutti gli effetti una modalità di comunicazione,
          condivisione e legittimazione del piano nell'ambito
          dell'organizzazione.

          La mappa può essere abbozzata, vista e rivista nel corso
          della realizzazione delle varie fasi successive (analisi del
          contesto, definizione degli obiettivi di comunicazione,
          ecc.).




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
La mappa degli attori



       La mappa consente di individuare gli attori dell’organizzazione
       da coinvolgere nelle diverse fasi di creazione del piano di
       comunicazione.

       Per ogni attore deve essere indicato il ruolo, le modalità di
       coinvolgimento e i tempi entro i quali realizzare le diverse
       attività di coinvolgimento.

       E’ utile, inoltre, avere una colonna nella quale indicare lo stato
       di avanzamento per avere sotto controllo, nel tempo, come
       procede la gestione di quelle relazioni che possono fare la
       differenza non solo nella fase di pianificazione ma anche in
       quella di implementazione del piano di comunicazione.




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
La mappa degli attori

                 STEP                 ATTORI                          RUOLO                        MODALITA'                       TEMPI                STAT DI
                                                                                                                                                            O
                                                                                                                                                     AVANZAMENTO
         Proget di piano
               to            - Direttore Generale          - Fornisce le ndicazioni
                                                                          i                  - Incont pre
                                                                                                      ro    liminare     Seconda metà d febbraio
                                                                                                                                       i           In corso
                                                             sulle s rategie da
                                                                    t                           per indicare le
                                                             adottare, sia in termini           finalitàdel Piano
                                                             di comunicazione
                                                             interna che e erna.
                                                                            st

                             - Responsabile URP e          • A nalizza le criticit   à,      - Incontri periodici con    Fine febbraio             Da avviare
                                Comunicazione                  elabora il progett ed o          gruppo d prog to
                                                                                                         i     et
                                                               il relativo Piano di
                                                               Comunicazione.
                                                           • C oordina il gruppo
                                                               coinvolto ne   lla
                                                               realizzazione de    l
                                                               progett  o                    - Partecipa alle riunioni   Metàmarzo                 Da avviare
                                                           - Pres  entail proget ai
                                                                                  to            del comit o di
                                                                                                         at
                                                             Diret  tori di                     Dipartiment  o
                                                             Dipartiment    o
                                                                                             - Riunione ad ho per
                                                                                                                c        Fine marzo                Da avviare
                                                                                                la pres azione de
                                                                                                       ent           l
                                                                                                progett ad
                                                                                                        o
                                                           - Sottopone il progetto ad
                                                                                                Ass ociazioni di
                                                             Associazioni ai fini del
                                                                                                Volontariat o
                                                             reclutamento di volontari
                                                                                             - Elaborazione              Fine maggio               Da avviare
                                                                                                propost di
                                                                                                        a
                             - Res ponsa bili Uffici di                                         sponsorizzazione         Aprile                    Da avviare
                                                           • Individua e recluta sponsor
                                St (Qualità,
                                  aff                                                        - Incontri periodici d el
                                                           - Forniscono
                                Sistema Informat    ivo,                                        gruppo d prog to
                                                                                                          i      et
                                                              informazioni, ciasc    uno
                                Formazione,                   in base al propr ruolo
                                                                               io
                                Direzione                     e ai contenut del
                                                                            i
                                Infermierist ica)             proprio s ettore
                             - Responsabili Unit    à      - Forniscono informaz      ioni
                                Operat ive                    sulle modalità e g  li
                             - Rete d referenti
                                      ei                      strument di
                                                                       i
                             - Operatori addett ali           comunicazione utilizzat    i
                                front office




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione                                                                                    Stefano Principato
1. L’analisi del contesto



       1. Analisi esterna

       2. Analisi interna



       Per avviare un’utile analisi del contesto devono essere ben
       chiari obiettivi e finalità dell’amministrazione.

       E’ a partire dagli obiettivi strategici dell’organizzazione o
       dalle politiche pubbliche scelte come variabili-chiave del
       piano che si procede ad analizzare il contesto interno ed
       esterno.




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
1. L’analisi del contesto



        Analizzare il contesto significa ottenere quelle informazioni
        che consentono di cogliere una serie di caratteristiche
        dell’ambiente e delle persone a cui si rivolgerà la nostra
        comunicazione.

        Dalla lettura del contesto si possono cogliere vari aspetti che
        servono mettere a fuoco variabili importanti per la
        definizione degli obiettivi di comunicazione e a
        contestualizzare le conseguenti azioni di comunicazione.

        La lettura del contesto, poi, rende maggiormente sensibili
        verso quegli elementi e quegli aspetti che possono facilitare
        o ostacolare la nostra attività.




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1. L’analisi del contesto



     Inoltre questa attività di analisi ci aiuta ad individuare chi

     sono gli stakeholder e gli influenti ovvero chi sono le

     persone che possono essere interessate alle decisioni che

     l'amministrazione intende percorrere (gli stakeholder) e coloro

     che magari non sono direttamente interessati ma che possono

     avere un ruolo rilevante in termini di capacità di influenza per

     determinare il buon esito delle decisioni pubbliche e della

     nostra attività di comunicazione (gli influenti).




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1. L’analisi del contesto




                                                        Informazione


                                                       Consultazione


                                                      Coinvolgimento



    Il coinvolgimento prevede la partecipazione attiva e consapevole
       degli stakeholders alla formulazione delle decisioni comuni.




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L’analisi esterna


      Le informazioni che possono essere utili ai fini dell’analisi dello scenario
      esterno sono di vari tipi:

      - lettura del contesto socio-economico
        (popolazione, immigrazione, viabilità e trasporti, ecc.);

      - contesto istituzionale
        (forme di decentramento, presenza di altre amministrazioni,
         servizi dell’amministrazione, ecc.)

      - comunicazione realizzata nel contesto territoriale
        (media, strutture di comunicazione, ecc.);

      - presenza e alle attività del terzo settore
        (associazioni, organizzazioni non governative, ecc.);

      - sviluppo futuro della popolazione e del territorio.


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L’analisi esterna

      1. Informazioni per la lettura del contesto socio-economico

   1.     struttura anagrafica della popolazione
   2.     posizionamento sociale e struttura economica
   3.     reddito medio pro-capite
   4.     affluenza turistica
   5.     immigrazione
   6.     viabilità e trasporti


     Le Fonti

     1.   anagrafe del comune oppure studi degli osservatori provinciali - Istat
     2.   Camera di commercio, settori attività produttive delle amministrazioni del territorio
     3.   Istat - Ministero delle finanze, ISEE - Comune e Provincia
     4.   Ufficio del turismo
     5.   Anagrafe e associazioni
     6.   Aziende di trasporto e uffici mobilità di comuni e province


     fonti trasversali: giornali, pubblicazioni, siti, banche dati


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L’analisi esterna

                    2. Informazioni relative al contesto istituzionale


   1. forme di decentramento (quartieri, circoscrizioni, ecc.)
   2. presenza di altre amministrazioni pubbliche
   3. i servizi della PA sul territorio di riferimento e posizionamento
      degli stessi servizi




       Le fonti

       1. le stesse amministrazioni
       2. le stesse amministrazioni anche attraverso i loro siti
       3. i titolari dei servizi

       fonti trasversali: giornali, pubblicazioni, siti, banche dati



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L’analisi esterna


   3. Informazioni relative al quot;sistema comunicazionequot;
      nel contesto territoriale di riferimento

     1. media
     2. strutture di comunicazione delle istituzioni presenti nel territorio
     3. utenza della comunicazione (chi legge cosa, chi ha internet ecc.)




      Le Fonti

      1. un utile fonte può essere l’ufficio stampa della propria amministrazione
         o di altre amministrazioni del territorio
      2. le istituzioni stesse, oppure internet
      3. per la stampa la tiratura dei giornali, ecc.



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L’analisi esterna

    4. Informazioni relative alla presenza e alle attività
       del terzo settore

        1. presenza di associazioni e di quale tipo
        2. presenza di organizzazioni non governative e di quale tipo




       Le Fonti

       Registri ufficiali presso Comuni, Province e Regioni




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L’analisi esterna

      5. Informazioni relative allo sviluppo futuro della popolazione
         e del territorio


   1. Come si svilupperà quantitativamente e qualitativamente
      la popolazione
   2. Sviluppo economico del territorio
   3. Tendenze sociali della popolazione
     (famiglia, lavoro, ecc.)



   Le Fonti

   Analisi proiettive o sociologiche fatte da Censis, Istat,
   Università o altri istituti di ricerca




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L’analisi esterna



                      Obiettivo strategico dell’organizzazione

      In questa sezione deve essere indicato l’obiettivo strategico
      dell’amministrazione da cui si è partiti per l’analisi dello
      scenario esterno




                                  Scenario esterno
                      Qui deve essere descritto lo scenario esterno
                       (si consiglia di non andare oltre i 4000 caratteri)




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L’analisi esterna




      Indicare tutti quegli elementi che rappresentano opportunità
      su cui far leva e elementi che invece rappresentano una
      minaccia che vanno tenuti sotto controllo:




                           Opportunità:                                Minacce:
                             • … ..                                       •……




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L’analisi esterna


                                                            I pubblici

  Interessati
  sono soggetti interessati alla relazione con l’organizzazione. Normalmente vengono
  ascoltati prima della definizione degli obiettivi.

  Influenti
  sono soggetti, non necessariamente consapevoli e neppure interessati alla
  relazione con l'organizzazione, che quest'ultima ritiene influenti sul raggiungimento
  dei propri obiettivi, sia perché capaci di orientarne le variabili, sia perché capaci di
  orientare le opinioni dei destinatari finali.

  Influenti e interessati
  sono quei soggetti consapevoli e interessati alla relazione con l’organizzazione che
  influiscono sul raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione, sia perché capaci
  di orientarne le variabili, sia perché capaci di orientare le opinioni dei destinatari
  finali.




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione    Stefano Principato
L’analisi esterna



       Stakeholders Attivi
       coloro che hanno consapevolmente interesse a relazionarsi con
       l’organizzazione in virtù delle conseguenze prodotte dall’operare
       della stessa.
       Possono essere sia persone interne che esterne all’organizzazione:
       ad esempio occorrerebbe riconoscere i dipendenti e i collaboratori
       come stakeholder poiché essi sono i primi e i più attivi
       moltiplicatori di percezione dell’organizzazione.
       La posizione nei confronti dell'organizzazione e le caratteristiche
       che definiscono gli stakeholder attivi comportano decisioni in
       materia di comunicazione: infatti poiché essi hanno un interesse e
       una precisa consapevolezza nei confronti dell'organizzazione, la
       strategia di comunicazione potrà non essere persuasiva poiché
       superflua rispetto alle caratteristiche di questo tipo di pubblico.



Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
L’analisi esterna

           Stakeholders passivi o potenziali

           coloro che, se a conoscenza delle conseguenze che l’operare
           dell’organizzazione può produrre sulla loro vita, sarebbero
           interessati a relazionarsi con la stessa.

           Gli stakeholder potenziali sono coloro su cui le decisioni
           dell'organizzazione possono produrre effetti ma non ne hanno
           consapevolezza.

           Su questi è necessario investire in azioni di comunicazione
           specifiche e mirate a costruire una relazione con l’organizzazione,
           se ritenuti rilevanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi e
           finalità della stessa.

           In particolare sarà utile adottare una strategia di comunicazione
           anche persuasiva per agevolare il loro coinvolgimento ed
           interesse e per fare in modo che quot;adottinoquot; la decisione
           dell'organizzazione.

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L’analisi esterna



                  Identificare gli opinion leader ovvero i quot;costruttori
                  delle opinioniquot;

                  coloro che fanno e contribuiscono a formare in modo
                  determinante l'opinione di coloro che saranno i destinatari
                  finali delle azioni di comunicazione.

                  Includere gli opinion leader nel processo di comunicazione è
                  strategico proprio in funzione del raggiungimento degli
                  obiettivi individuati.

                  Gli opinion leader sono diversi a seconda degli obiettivi e
                  delle variabili di contesto individuate anche se, naturalmente,
                  possono sovrapporsi.




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L’analisi interna



                      Obiettivo strategico dell’organizzazione

      In questa sezione deve essere indicato l’obiettivo strategico
      dell’amministrazione da cui si è partiti per l’analisi dello
      scenario esterno




                                  Scenario interno
                      Qui deve essere descritto lo scenario interno
                       (si consiglia di non andare oltre i 4000 caratteri)




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L’analisi interna



                       Punti di forza ed aree di miglioramento




                           Punti di forza:                            Punti di d
                                                                               ebolezza:
                              • … ..                                     • … ..




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione               Stefano Principato
L’analisi interna


                 Situazione generale dell’ente

                 1. Risultati acquisiti

                 2. Posizione sul mercato

                 3. Competenze distintive

                 4. Analisi dei servizi offerti

                 5. Analisi delle modalità organizzative interne
                      (manageriali, logistiche, tecnologiche..)

                 6. Analisi della comunicazione
                     (attori, modalità di gestione, immagine….)




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L’analisi del contesto




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
2. Gli obiettivi



     Attraverso questa attività vengono individuati gli obiettivi
     strategici di comunicazione e i relativi obiettivi operativi.

     Si tratta di un momento molto delicato in quanto si tratta
     del risultato logico di una lettura coerente e corretta degli
     obiettivi strategici dell’organizzazione e delle variabili di
     contesto analizzate.

     Anche da questa definizione dipende il successo della
     comunicazione come strumento di supporto
     all’implementazione delle politiche pubbliche.

     Ciascuno obiettivo strategico può supportare uno o più
     obiettivi operativi.



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2. Gli obiettivi

                  Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico P. Giaccone di Palermo

     Criticità dell’area accoglienza/informazione:

     Difficoltà d’accesso alle prenotazioni telefoniche per mancata risposta
     di operatori impegnati contemporaneamente in altre attività

     Segnaletica poco chiara

     Scarsa attribuzione d’importanza al ruolo dell’accoglienza

     Carenza di personale dedicato esclusivamente a questa attività

     Assenza di materiale informativo sull’organizzazione del reparto

     Elevata incidenza di personale a tempo determinato, spesso poco
     informato



Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione        Stefano Principato
2. Gli obiettivi


       Diffondere la cultura dell’attenzione all’Utenza, coinvolgendo,
       motivando e qualificando il personale addetto al front office


        Informare e coinvolgere gli operatori direttamente impegnati nella
        realizzazione del progetto

        Evidenziare l’importanza strategica del ruolo della accoglienza nella percezione
        dell’immagine aziendale

        Promuovere un’immagine di azienda che attribuisce una grande importanza al
        ruolo della formazione dei propri operatori

        Rafforzare lo spirito d’appartenenza e migliorare il clima interno aziendale

        Trasmettere un’immagine di azienda sensibile ai bisogni psicologici oltre che
        fisici degli Utenti

        Veicolare un’immagine di azienda orientata alla ricerca di collaborazioni
        sinergiche con le Associazioni di Volontariato e con il Servizio Civile Nazionale

Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione     Stefano Principato
2. Gli obiettivi




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
3. I pubblici


        A partire dagli obiettivi operativi di comunicazione che ci si è
        dati nella fase precedente è necessario individuare chi sono i
        diversi pubblici di riferimento.

        Rientrano tra i pubblici i destinatari diretti delle nostre attività
        di comunicazione ma anche quei soggetti che possono
        facilitare la diffusione del nostro messaggio, possono avere un
        ruolo di partnership nell’organizzazione delle azioni di
        comunicazione, possono essere importanti influenti, ecc.

        Individuare chi sono i nostri pubblici è un’azione necessaria per
        passare dal livello astratto degli obiettivi di comunicazione ad
        un livello operativo potendo prevedere, per ogni tipo di
        destinatario e sulla base degli obiettivi da raggiungere, azioni
        di comunicazione precise.


Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
3. I pubblici


        1. Le istituzioni

        2. I media

        3. Gli operatori

        4. L’opinione pubblica




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3. I pubblici


        1. Le istituzioni

                                                   Governo
                       

                                                   Parlamento
                       

                                                   Enti pubblici di riferimento
                       

                                                   Regioni
                       

                                                   Provincie
                       

                                                   Comuni
                       




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3. I pubblici


        2. I media



                Agenzie di stampa
        

                Quotidiani di informazione locali e nazionali
        

                Periodici di informazione
        

                Periodici specializzati
        

                Radio e TV locali e nazionali
        

                Media on line
        




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3. I pubblici


        3. Gli operatori

        Scuole ed università, Enti di formazione

        Associazioni imprenditoriali

        Associazioni di utenti

        Sindacati dei lavoratori

        Operatori della formaz. profes.le e del mondo del lavoro

        Soggetti pubblici e privati del mondo del lavoro

        Centri studi e società di ricerca

        Organizzazioni del terzo settore

        Opinion leader del settore


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3. I pubblici


        4. L’opinione pubblica



        Metodi tradizionali di segmentazione

        a) Geografica

        b) Socio-demografica

        c) Psicografica (stili di vita)

        d) Comportamento di fruizione

        e) Benefici ricercati



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3. I pubblici




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4. La strategia


        Individuazione dei criteri di priorità fra i pubblici



             • Concentrare le forze

             • Avere chiarezza nelle scelte

                 • Massimizzare l’impatto




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
4. La strategia




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5. I messaggi


        La scelta dei contenuti



             • Il messaggio è il nucleo essenziale del contenuto
                      di una comunicazione, vale a dire
              ciò che la comunicazione vuole trasmettere
                             agli interlocutori.

            • Un’azione di comunicazione può trasmettere più
              messaggi e un messaggio può essere trasmesso
              con più azioni di comunicazione.




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5. I messaggi


        La scelta dei contenuti


           • La “qualità del messaggio” è l’interesse specifico che
                         esso suscita negli interlocutori.



           • La “qualità della comunicazione” è invece relativa alla
                 sua forma, cioè alla qualità dello strumento usato.




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5. I messaggi


        La scelta dei contenuti


           Quali sono i concetti principali sui quali avete costruito il
           messaggio?

           Quali riferimenti, per un eventuale contatto diretto da
           parte del cittadino, sono indicati nel messaggio?

           Chi firma il messaggio (quale ente/i, ufficio/i)?




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5. I messaggi




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6. Gli strumenti



                                           Sono scelti in base a:

                obiettivo fissato
                caratteristiche del ricevente
                localizzazione di entrambi
                rapporto costo/beneficio
                accessibilità
                possibili aspetti sinergici




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6. Gli strumenti


          L’individuazione dei mezzi dipende:

          Grado di copertura
          penetrazione raggiungibile dal mezzo rispetto al target scelto

          Frequenza
          quantità media di volte che ciascun individuo del target è
          contattato potenzialmente

          Modalità di fruizione
          misura della fedeltà di fruizione

          Selettività rispetto al target
          verifica della quantità di individui che sono presenti tra i
          fruitori del mezzo

          Economicità

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6. Gli strumenti


A quale tipo di strategiacomunicativa risponde lo strumento?


 Informare
 Persuad e con
         ere       vincere
 Annunciar e
 Far promozion
     e            e
 Ascoltar
         e
 Altro (pr
          ecisar )
               e
_________________________________
_________________________________
_________________________________
_________________________________




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6. Gli strumenti

       Pubblici        Azioni di comunicazione         Strumenti                  Attori da coinvolgere       Obiettivi di
                                                                                                            comunicazione
                                                                               Interni            Esterni




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione                                      Stefano Principato
6. Gli strumenti




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
7. La valutazione



          La valutazione della comunicazione può essere utile per
          capire l’efficienza della stessa (attraverso indicatori
          quantitativi) oppure la sua efficacia.

          Ogni amministrazione deve decidere perché valutare, a che
          cosa può servire.

          Solo prendendo questa decisione sarà più chiaro a chi nel
          piano di comunicazione deve prevedere la valutazione,
          come realizzarla.




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
7. La valutazione


   Si può decidere di misurare:

   Indicatori quantitativi
   gli output ovvero i prodotti
   (per esempio, quante brochure sono state stampate e quante distribuite)
   gli out-take ovvero i risultati conseguenti
   (per esempio, quante uscite sui giornali locali, quante persone hanno partecipato
   all’evento, ecc.)


   Indicatori qualitativi
   l’outcome
   (per esempio analizzare i cambiamenti di certi comportamenti)
   l’outgrowth
   (per verificare che impatto ha la comunicazione sulla reputazione
   dell’organizzazione e sulla relazione).




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
7. La valutazione



  Il problema è che procedere a valutazioni qualitative implica
  comunque l’utilizzo di risorse (si stima che all’incirca un 20%
  delle risorse destinate alla comunicazione debbano servire
  ai fini della valutazione).


  In assenza di competenze interne o esterne all’amministrazione,
  è utile avere chiarezza del perché si debba valutare per poi
  stabilire come procedere.




Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione   Stefano Principato
7. La valutazione


     Destinatari     Azioni di   Strumenti       Attori da coinvolgere      Obiettivi di    Oggetto/i    Modalità di      Perché
                   comunicazione                                          comunicazione       della      valutazione     valutare
                                                                                           valutazione                 quegli oggetti
                                                 Interni      Esterni




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Il piano di comunicazione per la PA

  • 1. Elementi generali Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 2. Il piano di comunicazione Uno strumento che serve a programmare le azioni di comunicazione di un’organizzazione in un certo arco temporale. Serve, quindi, a gestire la comunicazione dell’organizzazione pubblica quando le decisioni strategiche della stessa organizzazione sono state già assunte e prima che la dirigenza politica e manageriale decida di verificare l’impatto delle proprie scelte. - Fissa una schema, ma rimane flessibile - Controlla solo una parte della comunicazione Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 3. Il piano di comunicazione Definire una strategia di comunicazione Consente di ordinare, sviluppare e impiegare risorse di tipo diverso, umane, strumentali, economiche, per conseguire la massima probabilità di raggiungere determinati obiettivi comunicativi Pianificare e coordinare Una mappa intelligente, ragionata di ciò che si dovrebbe fare, da parte di chi, con quali risorse. Ascoltare e costruire relazioni Mettere in relazione, attraverso le azioni di comunicazione, l’organizzazione e i suoi pubblici di riferimento: aiutare ad individuare le migliori decisioni possibili e con il maggior consenso possibile. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 4. Il piano di comunicazione 1. Analisi dello scenario 1. Il contesto geografico/socio-economico 2. Il contesto di settore (il ‘mercato’ in cui opera un determinato servizio) 3. Il contesto organizzativo Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 5. Il piano di comunicazione 2. Definizione degli obiettivi Partire dalla consapevolezza degli obiettivi strategici dell’organizzazione e dei dati dell’analisi del contesto di riferimento Esempi di obiettivi strategici della comunicazione pubblica Trasparenza, accessibilità  Comunicare la mission, i programmi realizzati  Rilancio territorio, tutela fasce deboli,  Politiche di prevenzione sanitaria,  Valorizzazione beni artistici e/o ambientali  Miglioramento qualità servizi offerti e prestazioni erogate  Promozione all’interno dell’Ente della cultura della relazione e del  servizio al cittadino Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 6. Il piano di comunicazione 3. Segmentazione dei pubblici di riferimento Macro-segmentazione: Istituzioni Media Operatori Opinione pubblica Stakeholders ed Influenti Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 7. Il piano di comunicazione 4. La scelta della strategia Le direzioni che devono essere seguite nella realizzazione del piano di comunicazione e quali modi di comunicare e strutturare i messaggi si intendono scegliere. Scelta delle strategie rispetto ai pubblici: - indifferenziata - differenziata - concentrata Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 8. Il piano di comunicazione 5. La scelta dei contenuti Quali valori e/o informazioni veicolare Chiari, espliciti, veritieri rispetto alle potenzialità dell’organizzazione Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 9. Il piano di comunicazione 6. La scelta delle attività e degli strumenti Pubblicità (mass-media)  Ufficio stampa  Organizzazione eventi  Comunicazione diretta (mail, telemarketing, urp,  sportello unico) Prodotti editoriali  Prodotti audiovisivi  Fiere  Internet  Comunicazione visiva  Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 10. Il piano di comunicazione 7. La misurazione dei risultati Gli strumenti: - dati di secondo livello (dati fisici, finanziari, demografici, lavorativi….) - domande ai cittadini (questionari, interviste, sondaggi) - domande agli esperti (è il ruolo che fa l’esperto: testimoni professionali, operatori, decisori, beneficiari) Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 11. Il piano di comunicazione 8. Budget e Timing Le attività di comunicazione vanno previste nel tempo e quantificate dal punto di vista del loro costo. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 12. Il piano di comunicazione La progettazione operativa Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 13. La mappa degli attori Il primo passo per la redazione del piano di comunicazione è la definizione di una mappa dei principali attori del piano. Si tratta, cioè, di individuare quei soggetti (specie interni all’amministrazione) che è utile sentire e coinvolgere visto il loro ruolo e il loro peso nella progettazione strategica (analisi del contesto, definizione degli obiettivi di comunicazione, individuazione dei pubblici). Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 14. La mappa degli attori La mappa è uno strumento di lavoro non indispensabile ma utile perché, in ciascuna fase del piano, gli attori dell'organizzazione giocano ruoli diversi e la capacità di gestire le relazioni tra questi attori e gli estensori del piano costituisce a tutti gli effetti una modalità di comunicazione, condivisione e legittimazione del piano nell'ambito dell'organizzazione. La mappa può essere abbozzata, vista e rivista nel corso della realizzazione delle varie fasi successive (analisi del contesto, definizione degli obiettivi di comunicazione, ecc.). Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 15. La mappa degli attori La mappa consente di individuare gli attori dell’organizzazione da coinvolgere nelle diverse fasi di creazione del piano di comunicazione. Per ogni attore deve essere indicato il ruolo, le modalità di coinvolgimento e i tempi entro i quali realizzare le diverse attività di coinvolgimento. E’ utile, inoltre, avere una colonna nella quale indicare lo stato di avanzamento per avere sotto controllo, nel tempo, come procede la gestione di quelle relazioni che possono fare la differenza non solo nella fase di pianificazione ma anche in quella di implementazione del piano di comunicazione. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 16. La mappa degli attori STEP ATTORI RUOLO MODALITA' TEMPI STAT DI O AVANZAMENTO Proget di piano to - Direttore Generale - Fornisce le ndicazioni i - Incont pre ro liminare Seconda metà d febbraio i In corso sulle s rategie da t per indicare le adottare, sia in termini finalitàdel Piano di comunicazione interna che e erna. st - Responsabile URP e • A nalizza le criticit à, - Incontri periodici con Fine febbraio Da avviare Comunicazione elabora il progett ed o gruppo d prog to i et il relativo Piano di Comunicazione. • C oordina il gruppo coinvolto ne lla realizzazione de l progett o - Partecipa alle riunioni Metàmarzo Da avviare - Pres entail proget ai to del comit o di at Diret tori di Dipartiment o Dipartiment o - Riunione ad ho per c Fine marzo Da avviare la pres azione de ent l progett ad o - Sottopone il progetto ad Ass ociazioni di Associazioni ai fini del Volontariat o reclutamento di volontari - Elaborazione Fine maggio Da avviare propost di a - Res ponsa bili Uffici di sponsorizzazione Aprile Da avviare • Individua e recluta sponsor St (Qualità, aff - Incontri periodici d el - Forniscono Sistema Informat ivo, gruppo d prog to i et informazioni, ciasc uno Formazione, in base al propr ruolo io Direzione e ai contenut del i Infermierist ica) proprio s ettore - Responsabili Unit à - Forniscono informaz ioni Operat ive sulle modalità e g li - Rete d referenti ei strument di i - Operatori addett ali comunicazione utilizzat i front office Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 17. 1. L’analisi del contesto 1. Analisi esterna 2. Analisi interna Per avviare un’utile analisi del contesto devono essere ben chiari obiettivi e finalità dell’amministrazione. E’ a partire dagli obiettivi strategici dell’organizzazione o dalle politiche pubbliche scelte come variabili-chiave del piano che si procede ad analizzare il contesto interno ed esterno. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 18. 1. L’analisi del contesto Analizzare il contesto significa ottenere quelle informazioni che consentono di cogliere una serie di caratteristiche dell’ambiente e delle persone a cui si rivolgerà la nostra comunicazione. Dalla lettura del contesto si possono cogliere vari aspetti che servono mettere a fuoco variabili importanti per la definizione degli obiettivi di comunicazione e a contestualizzare le conseguenti azioni di comunicazione. La lettura del contesto, poi, rende maggiormente sensibili verso quegli elementi e quegli aspetti che possono facilitare o ostacolare la nostra attività. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 19. 1. L’analisi del contesto Inoltre questa attività di analisi ci aiuta ad individuare chi sono gli stakeholder e gli influenti ovvero chi sono le persone che possono essere interessate alle decisioni che l'amministrazione intende percorrere (gli stakeholder) e coloro che magari non sono direttamente interessati ma che possono avere un ruolo rilevante in termini di capacità di influenza per determinare il buon esito delle decisioni pubbliche e della nostra attività di comunicazione (gli influenti). Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 20. 1. L’analisi del contesto Informazione Consultazione Coinvolgimento Il coinvolgimento prevede la partecipazione attiva e consapevole degli stakeholders alla formulazione delle decisioni comuni. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 21. L’analisi esterna Le informazioni che possono essere utili ai fini dell’analisi dello scenario esterno sono di vari tipi: - lettura del contesto socio-economico (popolazione, immigrazione, viabilità e trasporti, ecc.); - contesto istituzionale (forme di decentramento, presenza di altre amministrazioni, servizi dell’amministrazione, ecc.) - comunicazione realizzata nel contesto territoriale (media, strutture di comunicazione, ecc.); - presenza e alle attività del terzo settore (associazioni, organizzazioni non governative, ecc.); - sviluppo futuro della popolazione e del territorio. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 22. L’analisi esterna 1. Informazioni per la lettura del contesto socio-economico 1. struttura anagrafica della popolazione 2. posizionamento sociale e struttura economica 3. reddito medio pro-capite 4. affluenza turistica 5. immigrazione 6. viabilità e trasporti Le Fonti 1. anagrafe del comune oppure studi degli osservatori provinciali - Istat 2. Camera di commercio, settori attività produttive delle amministrazioni del territorio 3. Istat - Ministero delle finanze, ISEE - Comune e Provincia 4. Ufficio del turismo 5. Anagrafe e associazioni 6. Aziende di trasporto e uffici mobilità di comuni e province fonti trasversali: giornali, pubblicazioni, siti, banche dati Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 23. L’analisi esterna 2. Informazioni relative al contesto istituzionale 1. forme di decentramento (quartieri, circoscrizioni, ecc.) 2. presenza di altre amministrazioni pubbliche 3. i servizi della PA sul territorio di riferimento e posizionamento degli stessi servizi Le fonti 1. le stesse amministrazioni 2. le stesse amministrazioni anche attraverso i loro siti 3. i titolari dei servizi fonti trasversali: giornali, pubblicazioni, siti, banche dati Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 24. L’analisi esterna 3. Informazioni relative al quot;sistema comunicazionequot; nel contesto territoriale di riferimento 1. media 2. strutture di comunicazione delle istituzioni presenti nel territorio 3. utenza della comunicazione (chi legge cosa, chi ha internet ecc.) Le Fonti 1. un utile fonte può essere l’ufficio stampa della propria amministrazione o di altre amministrazioni del territorio 2. le istituzioni stesse, oppure internet 3. per la stampa la tiratura dei giornali, ecc. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 25. L’analisi esterna 4. Informazioni relative alla presenza e alle attività del terzo settore 1. presenza di associazioni e di quale tipo 2. presenza di organizzazioni non governative e di quale tipo Le Fonti Registri ufficiali presso Comuni, Province e Regioni Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 26. L’analisi esterna 5. Informazioni relative allo sviluppo futuro della popolazione e del territorio 1. Come si svilupperà quantitativamente e qualitativamente la popolazione 2. Sviluppo economico del territorio 3. Tendenze sociali della popolazione (famiglia, lavoro, ecc.) Le Fonti Analisi proiettive o sociologiche fatte da Censis, Istat, Università o altri istituti di ricerca Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 27. L’analisi esterna Obiettivo strategico dell’organizzazione In questa sezione deve essere indicato l’obiettivo strategico dell’amministrazione da cui si è partiti per l’analisi dello scenario esterno Scenario esterno Qui deve essere descritto lo scenario esterno (si consiglia di non andare oltre i 4000 caratteri) Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 28. L’analisi esterna Indicare tutti quegli elementi che rappresentano opportunità su cui far leva e elementi che invece rappresentano una minaccia che vanno tenuti sotto controllo: Opportunità: Minacce: • … .. •…… Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 29. L’analisi esterna I pubblici Interessati sono soggetti interessati alla relazione con l’organizzazione. Normalmente vengono ascoltati prima della definizione degli obiettivi. Influenti sono soggetti, non necessariamente consapevoli e neppure interessati alla relazione con l'organizzazione, che quest'ultima ritiene influenti sul raggiungimento dei propri obiettivi, sia perché capaci di orientarne le variabili, sia perché capaci di orientare le opinioni dei destinatari finali. Influenti e interessati sono quei soggetti consapevoli e interessati alla relazione con l’organizzazione che influiscono sul raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione, sia perché capaci di orientarne le variabili, sia perché capaci di orientare le opinioni dei destinatari finali. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 30. L’analisi esterna Stakeholders Attivi coloro che hanno consapevolmente interesse a relazionarsi con l’organizzazione in virtù delle conseguenze prodotte dall’operare della stessa. Possono essere sia persone interne che esterne all’organizzazione: ad esempio occorrerebbe riconoscere i dipendenti e i collaboratori come stakeholder poiché essi sono i primi e i più attivi moltiplicatori di percezione dell’organizzazione. La posizione nei confronti dell'organizzazione e le caratteristiche che definiscono gli stakeholder attivi comportano decisioni in materia di comunicazione: infatti poiché essi hanno un interesse e una precisa consapevolezza nei confronti dell'organizzazione, la strategia di comunicazione potrà non essere persuasiva poiché superflua rispetto alle caratteristiche di questo tipo di pubblico. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 31. L’analisi esterna Stakeholders passivi o potenziali coloro che, se a conoscenza delle conseguenze che l’operare dell’organizzazione può produrre sulla loro vita, sarebbero interessati a relazionarsi con la stessa. Gli stakeholder potenziali sono coloro su cui le decisioni dell'organizzazione possono produrre effetti ma non ne hanno consapevolezza. Su questi è necessario investire in azioni di comunicazione specifiche e mirate a costruire una relazione con l’organizzazione, se ritenuti rilevanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi e finalità della stessa. In particolare sarà utile adottare una strategia di comunicazione anche persuasiva per agevolare il loro coinvolgimento ed interesse e per fare in modo che quot;adottinoquot; la decisione dell'organizzazione. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 32. L’analisi esterna Identificare gli opinion leader ovvero i quot;costruttori delle opinioniquot; coloro che fanno e contribuiscono a formare in modo determinante l'opinione di coloro che saranno i destinatari finali delle azioni di comunicazione. Includere gli opinion leader nel processo di comunicazione è strategico proprio in funzione del raggiungimento degli obiettivi individuati. Gli opinion leader sono diversi a seconda degli obiettivi e delle variabili di contesto individuate anche se, naturalmente, possono sovrapporsi. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 33. L’analisi interna Obiettivo strategico dell’organizzazione In questa sezione deve essere indicato l’obiettivo strategico dell’amministrazione da cui si è partiti per l’analisi dello scenario esterno Scenario interno Qui deve essere descritto lo scenario interno (si consiglia di non andare oltre i 4000 caratteri) Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 34. L’analisi interna Punti di forza ed aree di miglioramento Punti di forza: Punti di d ebolezza: • … .. • … .. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 35. L’analisi interna Situazione generale dell’ente 1. Risultati acquisiti 2. Posizione sul mercato 3. Competenze distintive 4. Analisi dei servizi offerti 5. Analisi delle modalità organizzative interne (manageriali, logistiche, tecnologiche..) 6. Analisi della comunicazione (attori, modalità di gestione, immagine….) Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 36. L’analisi del contesto Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 37. 2. Gli obiettivi Attraverso questa attività vengono individuati gli obiettivi strategici di comunicazione e i relativi obiettivi operativi. Si tratta di un momento molto delicato in quanto si tratta del risultato logico di una lettura coerente e corretta degli obiettivi strategici dell’organizzazione e delle variabili di contesto analizzate. Anche da questa definizione dipende il successo della comunicazione come strumento di supporto all’implementazione delle politiche pubbliche. Ciascuno obiettivo strategico può supportare uno o più obiettivi operativi. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 38. 2. Gli obiettivi Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico P. Giaccone di Palermo Criticità dell’area accoglienza/informazione: Difficoltà d’accesso alle prenotazioni telefoniche per mancata risposta di operatori impegnati contemporaneamente in altre attività Segnaletica poco chiara Scarsa attribuzione d’importanza al ruolo dell’accoglienza Carenza di personale dedicato esclusivamente a questa attività Assenza di materiale informativo sull’organizzazione del reparto Elevata incidenza di personale a tempo determinato, spesso poco informato Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 39. 2. Gli obiettivi Diffondere la cultura dell’attenzione all’Utenza, coinvolgendo, motivando e qualificando il personale addetto al front office Informare e coinvolgere gli operatori direttamente impegnati nella realizzazione del progetto Evidenziare l’importanza strategica del ruolo della accoglienza nella percezione dell’immagine aziendale Promuovere un’immagine di azienda che attribuisce una grande importanza al ruolo della formazione dei propri operatori Rafforzare lo spirito d’appartenenza e migliorare il clima interno aziendale Trasmettere un’immagine di azienda sensibile ai bisogni psicologici oltre che fisici degli Utenti Veicolare un’immagine di azienda orientata alla ricerca di collaborazioni sinergiche con le Associazioni di Volontariato e con il Servizio Civile Nazionale Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 40. 2. Gli obiettivi Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 41. 3. I pubblici A partire dagli obiettivi operativi di comunicazione che ci si è dati nella fase precedente è necessario individuare chi sono i diversi pubblici di riferimento. Rientrano tra i pubblici i destinatari diretti delle nostre attività di comunicazione ma anche quei soggetti che possono facilitare la diffusione del nostro messaggio, possono avere un ruolo di partnership nell’organizzazione delle azioni di comunicazione, possono essere importanti influenti, ecc. Individuare chi sono i nostri pubblici è un’azione necessaria per passare dal livello astratto degli obiettivi di comunicazione ad un livello operativo potendo prevedere, per ogni tipo di destinatario e sulla base degli obiettivi da raggiungere, azioni di comunicazione precise. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 42. 3. I pubblici 1. Le istituzioni 2. I media 3. Gli operatori 4. L’opinione pubblica Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 43. 3. I pubblici 1. Le istituzioni Governo  Parlamento  Enti pubblici di riferimento  Regioni  Provincie  Comuni  Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 44. 3. I pubblici 2. I media Agenzie di stampa  Quotidiani di informazione locali e nazionali  Periodici di informazione  Periodici specializzati  Radio e TV locali e nazionali  Media on line  Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 45. 3. I pubblici 3. Gli operatori Scuole ed università, Enti di formazione Associazioni imprenditoriali Associazioni di utenti Sindacati dei lavoratori Operatori della formaz. profes.le e del mondo del lavoro Soggetti pubblici e privati del mondo del lavoro Centri studi e società di ricerca Organizzazioni del terzo settore Opinion leader del settore Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 46. 3. I pubblici 4. L’opinione pubblica Metodi tradizionali di segmentazione a) Geografica b) Socio-demografica c) Psicografica (stili di vita) d) Comportamento di fruizione e) Benefici ricercati Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 47. 3. I pubblici Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 48. 4. La strategia Individuazione dei criteri di priorità fra i pubblici • Concentrare le forze • Avere chiarezza nelle scelte • Massimizzare l’impatto Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 49. 4. La strategia Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 50. 5. I messaggi La scelta dei contenuti • Il messaggio è il nucleo essenziale del contenuto di una comunicazione, vale a dire ciò che la comunicazione vuole trasmettere agli interlocutori. • Un’azione di comunicazione può trasmettere più messaggi e un messaggio può essere trasmesso con più azioni di comunicazione. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 51. 5. I messaggi La scelta dei contenuti • La “qualità del messaggio” è l’interesse specifico che esso suscita negli interlocutori. • La “qualità della comunicazione” è invece relativa alla sua forma, cioè alla qualità dello strumento usato. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 52. 5. I messaggi La scelta dei contenuti Quali sono i concetti principali sui quali avete costruito il messaggio? Quali riferimenti, per un eventuale contatto diretto da parte del cittadino, sono indicati nel messaggio? Chi firma il messaggio (quale ente/i, ufficio/i)? Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 53. 5. I messaggi Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 54. 6. Gli strumenti Sono scelti in base a:  obiettivo fissato  caratteristiche del ricevente  localizzazione di entrambi  rapporto costo/beneficio  accessibilità  possibili aspetti sinergici Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 55. 6. Gli strumenti L’individuazione dei mezzi dipende: Grado di copertura penetrazione raggiungibile dal mezzo rispetto al target scelto Frequenza quantità media di volte che ciascun individuo del target è contattato potenzialmente Modalità di fruizione misura della fedeltà di fruizione Selettività rispetto al target verifica della quantità di individui che sono presenti tra i fruitori del mezzo Economicità Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 56. 6. Gli strumenti A quale tipo di strategiacomunicativa risponde lo strumento?  Informare  Persuad e con ere vincere  Annunciar e  Far promozion e e  Ascoltar e  Altro (pr ecisar ) e _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 57. 6. Gli strumenti Pubblici Azioni di comunicazione Strumenti Attori da coinvolgere Obiettivi di comunicazione Interni Esterni Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 58. 6. Gli strumenti Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 59. 7. La valutazione La valutazione della comunicazione può essere utile per capire l’efficienza della stessa (attraverso indicatori quantitativi) oppure la sua efficacia. Ogni amministrazione deve decidere perché valutare, a che cosa può servire. Solo prendendo questa decisione sarà più chiaro a chi nel piano di comunicazione deve prevedere la valutazione, come realizzarla. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 60. 7. La valutazione Si può decidere di misurare: Indicatori quantitativi gli output ovvero i prodotti (per esempio, quante brochure sono state stampate e quante distribuite) gli out-take ovvero i risultati conseguenti (per esempio, quante uscite sui giornali locali, quante persone hanno partecipato all’evento, ecc.) Indicatori qualitativi l’outcome (per esempio analizzare i cambiamenti di certi comportamenti) l’outgrowth (per verificare che impatto ha la comunicazione sulla reputazione dell’organizzazione e sulla relazione). Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 61. 7. La valutazione Il problema è che procedere a valutazioni qualitative implica comunque l’utilizzo di risorse (si stima che all’incirca un 20% delle risorse destinate alla comunicazione debbano servire ai fini della valutazione). In assenza di competenze interne o esterne all’amministrazione, è utile avere chiarezza del perché si debba valutare per poi stabilire come procedere. Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 62. 7. La valutazione Destinatari Azioni di Strumenti Attori da coinvolgere Obiettivi di Oggetto/i Modalità di Perché comunicazione comunicazione della valutazione valutare valutazione quegli oggetti Interni Esterni Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 63. 8. Budget e timing Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato
  • 64. 8. Budget e timing Il piano di comunicazione istituzionale: analisi di contesto ed elaborazione Stefano Principato